IL SOSTEGNO PER L’INCLUSIONE ATTIVA (SIA)
Il Sostegno per l’Inclusione Attiva (SIA) è una misura di contrasto alla povertà che prevede l'erogazione di un sussidio economico alle famiglie in condizioni economiche disagiate nelle quali almeno un componente sia minorenne oppure sia presente un figlio disabile o una donna in stato di gravidanza accertata.
Per godere del beneficio, il nucleo familiare del richiedente dovrà aderire ad un progetto personalizzato di attivazione sociale e lavorativa sostenuto da una rete integrata di interventi, individuati dai servizi sociali dei Comuni (coordinati a livello di Ambiti territoriali), in rete con gli altri servizi del territorio (i centri per l’impiego, i servizi sanitari, le scuole) e con i soggetti del terzo settore, le parti sociali e tutta la comunità.
Il progetto viene costruito insieme al nucleo familiare sulla base di una valutazione globale delle problematiche e dei bisogni e coinvolge tutti i componenti, instaurando un patto tra servizi e famiglie che implica una reciproca assunzione di responsabilità e di impegni. Le attività possono riguardare i contatti con i servizi, la ricerca attiva di lavoro, l’adesione a progetti di formazione, la frequenza e l’impegno scolastico, la prevenzione e la tutela della salute. L’obiettivo è aiutare le famiglie a superare la condizione di povertà e riconquistare gradualmente l’autonomia.
I TEMPI DI ATTUAZIONE
Dal 2 settembre 2016 (45 giorni dopo l’entrata in vigore del Decreto interministeriale del 26 maggio 2016) il cittadino può presentare la richiesta per il SIA
Entro due mesi verrà erogato il beneficio economico
Entro 60 giorni dall’accreditamento del primo bimestre (90 giorni per le richieste presentate fino al 31 ottobre 2016) devono essere attivati i progetti personalizzati (in fase di prima applicazione obbligo di attivazione per il 50% dei beneficiari)
I BENEFICIARI: REQUISITI
La richiesta del beneficio viene presentata da un componente del nucleo familiare al Comune mediante la compilazione di un modulo (predisposto dall’Inps) con il quale, oltre a richiedere il beneficio, si dichiara il possesso di alcuni requisiti necessari per l’accesso al programma. Nella valutazione della domanda, inoltre, si tiene conto delle informazioni già espresse nella Dichiarazione Sostitutiva Unica utilizzata ai fini ISEE. E’ importante quindi che il richiedente sia già in possesso di un’attestazione dell’ISEE in corso di validità al momento in cui fa la domanda per il SIA.
Requisiti del richiedente:
cittadino italiano o comunitario o suo familiare titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero cittadino straniero in possesso del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo;
residente in Italia da almeno 2 anni;
Requisiti familiari: presenza di almeno un componente minorenne o di un figlio disabile, ovvero di una donna in stato di gravidanza accertata (nel caso in cui sia l’unico requisito familiare posseduto, la domanda può essere presentata non prima di quattro mesi dalla data presunta del parto e deve essere corredata da documentazione medica rilasciata da una struttura pubblica)
;Requisiti economici: ISEE inferiore o uguale a 3mila euro;
Non beneficiare di altri trattamenti economici rilevanti: il valore complessivo di altri trattamenti economici eventualmente percepiti, di natura previdenziale, indennitaria e assistenziale, deve essere inferiore a euro 600 mensili;
Non beneficiare di strumenti di sostegno al reddito dei disoccupati: non può accedere al SIA chi è già beneficiario della NASPI, dell’ASDI o altri strumenti di sostegno al reddito dei disoccupati;
Assenza di beni durevoli di valore: nessun componente deve possedere autoveicoli immatricolati la prima volta nei 12 mesi antecedenti la domanda oppure autoveicoli di cilindrata superiore a 1.300 cc o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc immatricolati nei tre anni antecedenti la domanda;
Valutazione multidimensionale del bisogno: per accedere al beneficio il nucleo familiare del richiedente dovrà ottenere un punteggio relativo alla valutazione multidimensionale del bisogno uguale o superiore a 45 punti. La valutazione tiene conto dei carichi familiari, della situazione economica e della situazione lavorativa. Sono favoriti i nuclei con il maggior numero di figli minorenni, specie se piccoli (età 0-3); in cui vi è un genitore solo; in cui sono presenti persone con disabilità grave o non autosufficienti. I requisiti familiari sono tutti verificati nella dichiarazione presentata a fini ISEE. La scala attribuisce un punteggio massimo di 100 punti che viene attribuito sulla base dei seguenti criteri:
Carichi familiari Valore massimo
65 punti
Note
Numero figli:
2 figli minorenni 10 punti 3 figli minorenni 20 punti 4 o più figli minorenni 25 punti Almeno 1 figlio di età inferiore a 36 mesi 5 punti Genitore solo con figli minorenni 25 punti
A tal fine vigono le medesime regole utilizzate ai fini ISEE (Quadro A della Dichiarazione Sostitutiva Unica – DSU) Disabilità:
A tal fine vigono le medesime regole utilizzate ai fini ISEE (Quadro FC7 della Dichiarazione Sostitutiva Unica – DSU) Almeno 1 componente con disabilità grave 5 punti
Almeno 1 componente non autosufficiente 10 punti
Condizione economica Valore massimo
25 punti
Esempi
Si calcola sottraendo al valore massimo (25 punti) il valore dell’ISEE, precedentemente diviso per 120
25 −
ISEE120
con ISEE 0 → 25 punti
con ISEE 2.400 → 25 −2400
120 = 5 punti
con ISEE 3000 → non vi sono punti aggiuntivi
Condizione lavorativa Valore massimo 10 punti
Note
Assenza di lavoro di tutti i componenti in età
attiva 10 punti
In questo caso ogni componente in età attiva deve aver dichiarato al portale nazionale delle politiche del lavoro la propria immediata disponibilità a lavorare ed a partecipare alle misure di politica attiva del lavoro concordate con il centro per l'impiego (ai sensi
dell’articolo 19 del Decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 150)
ALCUNI ESEMPI DI BENEFICIARI
CALCOLO DEL PUNTEGGIO CALCOLO DELL’ISEE
1. una coppia con tre figli (20 p.),
uno dei figli con meno di tre anni (5 p.), entrambi i genitori disoccupati (10 p.), ISEE=1.690 euro (10,92 p.) →→→
TOTALE: 45,92 punti
1. una coppia con tre figli, età di un figlio < 3 anni (Sc.
Eq. 3,55)
nessun reddito corrente,
valore IMU della casa di proprietà: 100.000 euro, ISEE=1.690 euro
2. un genitore solo con un figlio (25 p.), età del figlio meno di tre anni (5 p.), genitore disoccupato (10 p.),
ISEE=2.300 euro (5,84 p.) →→→
TOTALE: 45,84 punti
2. un genitore solo con un figlio, età del figlio < 3 anni (Sc. Eq. 2,07),
assegni mantenimento: 800 euro mensili, affitto: 400 euro mensili,
ISEE=2.300 euro 3. una coppia con 2 figli (20 p.),
un componente del nucleo non autosufficiente (10 p.),
un genitore lavoratore (0 p.),
ISEE=1.200 euro (15 p.) →→→
TOTALE: 45 punti
3. una coppia con 2 figli,
un componente non autosufficiente (Sc. Eq. 2,96), reddito da lavoro: 1.300 euro mensili,
affitto: 500 euro mensili,
spese per disabilità detraibili: 200 euro mensili, ISEE=1.200 euro
Sulla base del numero di coloro che, in possesso dei requisiti, hanno presentato una dichiarazione ai fini ISEE nel 2015, nonché di una stima di coloro che, pur avendo i requisiti, non hanno presentato una dichiarazione ISEE nel 2015, i potenziali beneficiari si possono quantificare nelle cifre seguenti:
Nuclei familiari Minorenni
Numero persone complessivamente presenti nei
nuclei
Tra 180mila e 220mila Tra 400mila e 500mila Tra 800mila e 1 milione
LE RISORSE NAZIONALI PER IL SOSTEGNO ECONOMICO
Le risorse disponibili per assicurare l’erogazione del sostegno economico a coloro che faranno richiesta del SIA sono quelle indicate in legge di Stabilità (art. 1 commi 386-388), oltre a tutte quelle precedentemente dedicate da provvedimenti di legge all’estensione della sperimentazione del SIA e ai risparmi conseguiti sulla Social card tradizionale: si tratta di 750 milioni di euro per l’anno 2016.
Le fonti nel dettaglio:
Risorse 2016 Fonte
380 milioni Legge di stabilità 2016
70,325 milioni Risparmi social card nel biennio 2015-16
120 milioni Legge di stabilità 2014 (40 milioni per un triennio) 167 milioni DL n. 76/2013 (estensione al Mezzogiorno)
12,675 milioni Risparmi social card sperimentale nelle grandi città
750 milioni Totale