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Il sistema di allarme ideale è quello che prevede la copertura dell’intera volumetria e della totale superficie, agendo sia in esterno (piazzali, recinzioni, ingressi, muri perimetrali) che in interno

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FIRENZE,29/12/2020 RELAZIONE

Oggetto: Realizzazione di impianti antintrusione e videosorveglianza a servizio degli stabili dove sono ubicate sedi istituzionali all’interno della regione Toscana

PREMESSE

La protezione e il mantenimento della sicurezza all’interno degli stabili di proprietà dell’Istituto adibiti a Sedi istituzionali è una finalità da perseguire, soprattutto per contrastare quei fenomeni sociali di interferenza e aggressione dei beni di cui la cronaca quotidiana è piena.

Anche per quanto riguarda gli edifici presenti in Toscana, si sono avuti negli anni diversi episodi di effrazioni o danneggiamenti: ciò ha portato alla installazione di singoli impianti antintrusione e, in alcuni casi, videosorveglianza, in grado di colloquiare tramite cd. ponte radio con una ditta privata di vigilanza, ma non esiste un sistema integrato.

La situazione attuale sul territorio toscano è distribuita a macchia di leopardo, frutto più dell’emergenza che di un piano organizzato.

L’introduzione sul mercato di nuove tecnologie e il riscontro positivo che gli impianti già installati hanno fornito nel tempo evidenziano come sia possibile migliorare le funzioni di controllo e installare impianti di allarme innovativi in grado di garantire una protezione ancora più accurata e totale, grazie anche alla creazione di una rete unica di controllo e monitoraggio.

La scelta si deve orientare su sistemi di allarme integrati, in grado non solo di sorvegliare ma al tempo stesso di interagire con la vigilanza ed essere utili per eventuali segnalazioni alle forze dell’ordine, mediante ad esempio la memorizzazione di informazioni importanti relative allo svolgimento degli eventi.

Il sistema di allarme ideale è quello che prevede la copertura dell’intera volumetria e della totale superficie, agendo sia in esterno (piazzali, recinzioni, ingressi, muri perimetrali) che in interno. Le videocamere si possono collocare in entrambi gli ambienti, mentre i sensori di movimento sono più indicati per i locali interni come uffici, laboratori, depositi e magazzini, essendo complementari ai sistemi di telesorveglianza.

Un sistema di videosorveglianza è spesso associato a un impianto di allarme antifurto del quale è complementare, dato che consente una sinergia fra la necessità di protezione (anti intrusione) offerta dal sistema di allarme e quella di verifica di quanto segnalato dal sistema antintrusione/antifurto stesso.

Quindi lo scopo e le funzioni di un normale sistema di videosorveglianza sono limitati a una verifica delle segnalazioni generate da un sistema di allarme antintrusione ovvero a una consultazione, spesso postuma, degli eventi registrati dal sistema. Un sistema di videosorveglianza non offre, di per sè, alcuna protezione anti intrusione o antifurto e va considerato come mero sistema di verifica delle segnalazioni generate da altri dispositivi di controllo e sicurezza. Inoltre, un sistema di videosorveglianza non è normalmente collegabile a sensori, sirene, combinatori telefonici e altri dispositivi di avviso e deterrenza.

Al fine di ottenere un livello di protezione adeguato, si deve ricorrere a un sistema integrato antintrusione – videosorveglianza – ponte radio con società di vigilanza.

Riassumendo quanto pertinente all’affidamento in oggetto: alcune Sedi della Toscana non sono dotate di impianti antintrusione e/o videosorveglianza, mentre in altre strutture tali impianti necessitano di alcuni interventi di manutenzione straordinaria. Occorre procedere a integrare e uniformare tutti gli impianti.

Più in particolare, i lavori consistono nella realizzazione di:

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n. 7 impianti antintrusione per le sedi di AREZZO, SIENA, GROSSETO, LIVORNO, PISA, LUCCA e PISTOIA;

n. 8 impianti di videosorveglianza presso le sedi AREZZO, SIENA, GROSSETO, LIVORNO, PISA, LUCCA, PISTOIA e CARRARA;

nuova sensoristica per la VILLA LEMMI con la sostituzione di n. 48 sensori antintrusione e n. 4 telecamere;

sostituzione di centrale antintrusione, tastiera e sirena esterna per le strutture di CARRARA e CENTRO POLIDIAGNOSTICO;

integrazione di una telecamera esterna per la sede di Pontedera.

Non si ritiene di dover installare alcun impianto di tal genere presso l’Agenzia di Portoferraio, in quanto i locali non sono di proprietà dell’Istituto e, inoltre, non è presente un servizio di vigilanza.

ASPETTI TECNICI

Il Responsabile Unico del Procedimento è l’ing. Nicolò Gumina, come da nomina del 22.09.2020, prot. 481.

Gli impianti antintrusione sono del tipo con cavi e dispositivi connessi in modo seriale.

L’installazione terrà conto di eventuali preesistenze in modo da procedere alla realizzazione di un sistema unitario e funzionale. Laddove possibile, verranno mantenuti i rilevatori e i sensori esistenti, garantendone l’interfaccia con il nuovo impianto.

La nuova centrale antintrusione sarà cablata e sarà in grado di gestire gli eventi di ciascun impianto, con dispositivo di controllo da remoto, timer di programmazione oraria, collegamento con ponte radio e altra componentistica software.

Riguardo alla videosorveglianza, gli impianti saranno dotati di videoregistratore NVR a 16 canali con switch integrato e altra componentistica necessaria. Gli impianti saranno dotati di telecamere e monitor moderni e in grado di colloquiare con il sistema unitario installato.

Tutti i cavi che verranno installati devono essere protetti da canali/tubazioni in materiale termoplastico di dimensione adatta.

Le lavorazioni riguarderanno anche la apertura e chiusura dei controsoffitti nei quali far passare i cavi e sui quali collocare i sensori antintrusione interni.

Sono previste infine opere murarie necessarie per l’installazione degli impianti, i passaggi dei vari cavi con tracce di posizionamento.

LUOGO DI ESECUZIONE DEI LAVORI

Gli interventi avranno luogo presso le seguenti sedi:

Arezzo, piazza Guido Monaco Siena, via Tozzi 7

Grosseto, via Goffredo Mameli Livorno, via Pieroni

Pisa, via di Simone

Lucca, viale Luporini 1021 Pistoia, piazza Dante Alighieri Carrara, via don Minzoni 5

Firenze, via degli Orti Oricellari 11 Firenze, via Taddeo Alderotti 56 Pontedera, via Fleming 2

ISTRUTTORIA

Il Rup ha redatto per I lavori in oggetto un quadro economico così compost:

Importo delle lavorazioni a corpo € 111.658,00 Oneri della sicurezza € 4.500,00 Totale a base di gara € 116.158,00

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Lavori in economia e imprevisti € 14.000,00 Totale € 130.158,00 Contributo ANAC € 30,00 Iva al 22% € 28.634,76 Spese di progettazione 2% € 2.323,16 Polizza progettisti € 37,17 IMPORTO COMPLESSIVO € 161.183,09

L’appalto può essere aggiudicato mediante procedura di affidamento diretto, ai sensi dell’ art. 36 comma 2 lettera b) del D.lgs 50/2016 ss.mm.ii, e del Regolamento per l’acquisizione di lavori, servizi e forniture approvato con determina del Presidente n. 65 del 8.02.2018.

Ai sensi dell’art. 36, comma 6, ultimo periodo, del Codice degli appalti, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, avvalendosi di CONSIP S.p.A., ha messo a disposizione delle stazioni appaltanti il Mercato Elettronico delle Pubbliche Amministrazioni e, dato atto, pertanto che sul MEPA si può acquistare con ordine diretto (O.d.A.), con richiesta di offerta (R.d.O.) o mediante Trattativa Diretta.

Per i lavori pubblici l’art. 1 comma 450 della legge 27 dicembre 2006 n. 296 esclude l’obbligo per le pubbliche amministrazioni di fare ricorso al MEPA. Questo Ufficio ritiene in ogni caso opportuno fare ricorso al Mercato Elettronico, nel rispetto dei principi di economicità, efficacia, tempestività, correttezza, libera concorrenza, non discriminazione e parità di trattamento, proporzionalità, trasparenza e rotazione degli inviti e degli affidamenti, indicati nelle Linee Guida n. 4, approvato dall’ANAC con delibera n. 1097 del 26 ottobre 2016 aggiornate con delibera n. 206 del 1 marzo 2018.

Si procederà pertanto con una RDO in MEPA per invitare n. 4 operatori economici che presenteranno la loro migliore offerta.

La migliore offerta sarà individuata utilizzando il criterio del “minor prezzo” determinato mediante offerta a prezzi unitari, così come previsto dall’art. 36, co. 9-bis, D.Lgs. n. 50/2016 e s.m.i.

GARANZIA PROVVISORIA

Ai sensi dell’art. 75, commi 1 e 2 del Codice dei Contratti e dell’art. 100 del Regolamento Generale, è richiesta una cauzione provvisoria pari al 2% dell’importo preventivato dei lavori da appaltare, pari a € 116.158,00, comprensivo degli oneri della sicurezza, da prestare al momento della presentazione dell’offerta.

ASPETTI CONTABILI

La spesa è di pertinenza del capitolo U.2.02.01.09.019.01 “Fabbricati ad uso strumentale” del bilancio di previsione 2020 che presenta la disponibilità di competenza e cassa.

Con riferimento al contributo Anac, la procedura ad evidenza pubblica, come da Delibera n. 1377 del 21 dicembre 2016 dell’ANAC, è assoggettata a contribuzione a carico della stazione appaltante per un importo pari ad € 30,00 in base all’art. 2 della suddetta delibera per importo a base di gara con importo compreso tra

€ 40.000,00 ed € 150.000,00. L’onere economico da imputare sul capitolo U.1.02.01.99.999.02 “imposte, tasse e proventi assimilati a carico dell’ente n.a.c.” verrà liquidato direttamente dalla Direzione Centrale Acquisti e non deve pertanto essere impegnato a livello regionale; analogo discorso vale per la polizza progettisti da stipulare con la Compagnia assicurativa su richiesta del tecnico.

AUTORIZZAZIONE A CONTRARRE

Per quanto sopra, vista la documentazione tecnica predisposta dal RUP tra cui, in particolare, il Capitolato Speciale d’Appalto e il Quadro Economico, qualora la S.V concordi si propone:

di procedere con determina di autorizzazione a contrarre mediante procedura di affidamento ex art.

36, co. 2, lett. b), D.Lgs. n. 50/2016 previo espletamento di RDO su MePA con invito rivolto a n. 4 operatori economici, abilitati in Mepa, individuati tra quelli appartenenti alla categoria merceologica OS30;

la conseguente prenotazione dell’impegno di spesa di € 116.158,00 oltre Iva 22% sul capitolo U.2.02.01.09.019.01 “Fabbricati ad uso strumentale” del bilancio di previsione 2020;

la prenotazione dell’importo di € 14.000,00 per lavori in economia e imprevisti così come riportato nel quadro economico del RUP, rientrante nel cd “quinto d’obbligo” di cui all’art. 106 comma 12 del

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D.lgs 50/2016 ss.mm.ii sul capitolo U202010901901 “Fabbricati ad uso strumentale” del bilancio di previsione 2020.

L’impegno dell’importo di € 2.323,16 per le spese di progettazione pari al 2% sul totale dell’appalto (art. 113 D.Lgs. 50/2016 e s.m.i.)

Firenze, 15.12.2020 CARLO SIA

Il Responsabile del Processo Lavori e Manutenzioni SILVIA AGABITI

Responsabile Struttura Dirigenziale ROSSANA RUGGIERI

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