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Studio ergonomico di un sistema d allarme gestito da dispositivo remoto. Pontieri Domenica Rogora Alex

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Academic year: 2022

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Studio ergonomico di un sistema d’allarme gestito da dispositivo remoto.

Pontieri Domenica 703561 Rogora Alex 703810

Laurea magistrale in Teoria e Tecnologia della Comunicazione

Esame di Ergonomia Cognitiva – Prof.ssa Rossana Actis Grosso

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INDICE

1. Introduzione, 3

1.1 Analisi del prodotto, 3 1.2 Funzionalità del prodotto, 3 1.3 Casi d’uso, 4

1.4 Gli utenti, 4

1.5 Fattibilità tecnologica, 4 1.6 Situazione attuale, 5 1.7 Analisi della concorrenza, 6 1.8 Posizionamento competitivo, 6 1.9 Requisiti per l’esperienza utente, 7 2. Analisi del problema, 8

2.1 Obiettivo del progetto, 8 2.2 Il target di utenti, 8 2.3 Scelte di valutazione, 8 2.4 Errori tecnici, 9

3. I prototipi, 10

4. Analisi ergonomica, 11 5. Analisi dei dati, 18

5.1 Questionario preventivo, 18

5.1.1 Risultati del questionario preventivo, 19 5.2 Registrazioni audio/video, 24

5.2.1 Risultati delle registrazioni audio/video, 25 5.3 Questionario a posteriori, 28

3.3.1 Risultati del questionario a posteriori, 29 6. Elaborazione dei dati, 39

6.1 T-test, 39

6.2 Significatività delle differenze e correlazione dei dati, 40 7. Conclusione, 59

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1. Introduzione

1.1 Analisi del prodotto

L’applicazione che si andrà a studiare permette di gestire da remoto l’allarme di un’abitazione con impianto domotico. In particolare permette di gestire in maniera semplice e intuitiva la ricezione di segnalazioni d’allarme e la relativa fase critica tramite un dispositivo touch-sceen dotato di tecnologia UMTS/GPRS.

L’applicazione prevede inoltre l’installazione nell’abitazione di un sistema di allarme con sensori volumetrici e perimetrali, videocamere per monitorare e/o registrare ciò che avviene all’interno della casa e sensori per le fughe di gas e perdite d’acqua.

1.2 Funzionalità del prodotto

L’applicazione proposta permette di gestire da remoto alcuni servizi domotici, quali in particolare il sistema d’allarme. Nello specifico si possono distinguere le seguenti funzioni principali:

 Attivazione/Disattivazione del sistema di antifurto;

 Monitoraggio/Registrazione dell’abitazione attraverso le videocamere installate;

 Gestione dei sensori installati nell’abitazione;

 Gestione della fase critica (notifica di allarme) con semplicità in maniera automatica;

 Gestione della fase critica (notifica di allarme) in maniera manuale, con possibilità di controllo totale sulle operazioni da eseguire.

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4 1.3 Casi d’uso

1.4 Gli utenti

Gli utenti a cui è destinato il prodotto non devono presentare particolari caratteristiche, anche se è consigliabile una conoscenza minima nell’uso di apparecchiature tecnologiche.

Il bisogno principale dell’utente è quello di controllare lo stato dell’abitazione e gestire la situazione in caso di allarme.

1.5 Fattibilità tecnologica

Alla base del progetto c’è l’impianto di automazione. Questo tipo di impianto è già presente sul mercato con le più note aziende quali BTicino e Gewiss.

Tecnologie necessarie:

I Prodotti tecnologici necessari per la realizzazione del progetto sono:

 Palmari di ultima generazione che supportano la rete UMTS/GPRS con connessione web fissa: per la gestione da remoto degli allarmi e il controllo della casa;

 Telecamere con cui registrare brevi filmati;

 Sensori volumetrici e perimetrali, rilevatori di gas e acqua;

 Una centralina che gestisca i dispositivi di rilevazione (sensori, videocamere,..) installati in casa, elabori i segnali e comunichi allarmi e/o anomalie sia

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5 localmente (tramite display) sia in modo remoto interfacciandosi con il palmare e infine esegua i comandi locali e/o remoti.

Per quanto riguarda i prezzi:

 Impianto domotico con gestione degli allarmi in un appartamento di medie dimensioni (100 m2): € 2000 circa

 Palmare touch-screen con tecnologia UMTS/GPRS: (3,2 pollici) € 200 circa È dunque un dispositivo realizzabile utilizzando le tecnologie e gli strumenti presenti sul mercato

1.6 Situazione attuale

Si tratta di un miglioramento di una tecnologia già presente sul mercato, ma non ancora diffusa completamente.

La particolarità si evolve su due principali punti:

 L’uso di un dispositivo palmare touch-screen che grazie alle proprietà tattili e alla grandezza dello schermo rendono l’interfaccia più comprensibile e intuibile rispetto alla medesima applicazione su dispositivo di telefonia mobile tradizionale. Inoltre un dispositivo palmare è preferibile ad una tavoletta grafica apposita per questa funzione per costi inferiori e maggiore usabilità (solitamente i dispositivi appositi non possono essere utilizzati ad altri scopi e sono difficilmente trasportabili a causa delle loro dimensioni);

 Facilità di gestione per utenti inesperti in caso di comunicazione d’allarme.

Solitamente dispositivi di questo tipo tendono a far decidere all’utente come comportarsi solo all’effettivo momento della ricezione del segnale di pericolo, senza preoccuparsi che l’utente potrebbe essere in stato di agitazione dopo la ricezione della notifica e che quindi non abbia la lucida visione di cosa fare in quel momento. Per questo si è pensato di dare la possibilità di configurare precedentemente questi aspetti e avviare automaticamente le scelte pre- impostate (chiamare i vicini, mobilitare le forze dell’ordine, registrare le immagini inviate da telecamere presenti,ecc).

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6 1.7 Analisi della concorrenza

BTicino / Gewiss PRO CONTRO

Cellulare

Dispositivo poco costoso e noto utilizzo alla maggior parte delle persone.

La notifica di allarme via sms è utile ma l’utente per gestirla deve ascoltare un menù pre-registrato. Se l’utente è in stato di agitazione non sa bene cosa fare e potrebbe chiudere la chiamata senza volerlo.

Computer Utile per la

visualizzazione chiara delle videocamere e del software per gestire la casa.

C’è la necessità di avere sempre a portata di mano un computer, poi la notifica dell’allarme avviene via mail, quindi bisognerebbe controllare continuamente la propria casella di posta. E’ adatta ad utenti esperti.

Tavoletta interattiva

Grafica chiara e portabile.

Il prezzo è ancora alto per questo tipo di dispositivo ed è adatto ad utenti esperti.

E’ ingombrante.

1.8 Posizionamento competitivo Palmare touch-

screen CARATTERISTICHE

Il palmare touch-screen è utile perché è portabile, la grafica può essere molto intuitiva sfruttando la caratteristica touch-screen, quindi può essere utilizzato anche da utenti meno esperti. Il prezzo è accessibile ed è anche un prodotto che sta prendendo sempre più piede nel mercato tecnologico. Sfruttando la connessione web e una centralina/server in casa collegata alla rete interrogabile tramite palmare è possibile vedere cosa succede in casa in qualunque momento e soprattutto gestire gli allarmi in caso di intrusione, fuga di gas o allagamento in maniera semplice ed intuitiva facilitando le operazioni dell’utente in queste circostanze critiche.

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7 1.9 Requisiti per l’esperienza utente

Samsung Omnia i900 REQUISITI

PIATTAFORMA

Banda: Tri-Band (900/1800/1900 MHz + 2.1 GHz) Rete: EDGE/GPRS Class 12/UMTS/HSDPA 7.2 Mbps DIMENSIONI

Peso: 120 gr

Dimensioni (A x L x P): 112 x 56.9 x 12.5 mm SCHERMO

Interno tecnologia: 262.144 colori TFT LCD Interno risoluzione: 240 x 400

INTERFACCIA UTENTE

Input device: Full touch-screen

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8

2. Analisi del problema

2.1 Obiettivo del progetto

Il progetto consiste nello studio ergonomico di un’interfaccia prototipale creata in precedenza al fine di valutarne l’efficacia con l’ausilio di un’ulteriore interfaccia appositamente progettata e realizzata.

2.2 Il target di utenti

Per la valutazione dei prototipi si è deciso di utilizzare un target di utenti composto da persone adulte a fascia di età media, ipoteticamente interessate all’acquisto di una nuova casa o/e possessori di abitazione. Parlando di un prodotto che sfrutta le nuove tecnologie è preferibile, ma non strettamente vincolante, indirizzarsi verso utenti con una praticità, seppur minima, nell’utilizzo di dispositivi tecnologici quali ad esempio calcolatori, dispositivi di telefonia mobile, strumenti palmari, ecc.

In particolare sono stati presi in esame 22 utenti con una età compresa tra i venti e i sessant’anni di cui 11 possessori di un sistema di allarme nella propria abitazione in modo da verificare un eventuale differenza di utilizzo tra le due categorie di utenti.

2.3 Scelte di valutazione

Per valutare l’usabilità e la soddisfazione dei prototipi si è deciso di utilizzare un approccio basato sull’utente che può essere suddiviso in quattro blocchi principali:

1. Questionario preventivo: strutturato con domande a risposta chiusa riguardanti il soggetto in generale come il sesso, l’età, l’utilizzo di nuove tecnologie, ecc.

2. Registrazioni audio/video: si sono stabiliti dei compiti che il soggetto avrebbe dovuto svolgere su entrambi i prototipi per poter valutare l’intuitività del prototipo stesso ed eventuali errori di progettazione. In particolare si è calcolato:

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9

 Il tempo impiegato per raggiungere lo scopo;

 La percentuale di successi (o individuali o quanti individui sul totale).

3. Questionario a posteriori: strutturato con domande sia a risposta chiusa che aperta riguardanti i prototipi appena testati e alcune caratteristiche soggettive (gradevolezza, soddisfazione...) degli stessi.

4. Raccolta ed analisi dei dati: le variabili oggettive, dopo essere state calcolate, sono state “misurate” (nel senso che ne è stata valuta la significatività) con i metodi statistici (tipo correlazione, t-test, test del chi-quadro,...).

2.4 Errori tecnici

Effetto dello sperimentatore (o effetto Rosenthal): i soggetti sperimentali riescono a cogliere manifestazioni comportamentali involontarie dello sperimentatore. Esiste un'influenza dello sperimentatore sul soggetto sperimentale, difficilmente evitabile perché involontaria.

In questo caso, non potendo effettuare un esperimento del tipo “doppio cieco”, in cui né il soggetto conosce lo scopo della prova, né lo sperimentatore sa quali risultati confermano o negano l'ipotesi di lavoro, si è cercato di non influenzare il soggetto in modo da non essere eccessivamente invasivi. Ad esempio, la misura dei tempi di esecuzione dei compiti è avvenuta in una fase successiva mediante l'utilizzo delle registrazioni video effettuate.

Effetto seriale: consiste nella dipendenza dei risultati dall'ordine di presentazione delle prove e si riduce in una incertezza sulla variabile indipendente manovrata.

Questo effetto si è evitato in maniera soddisfacente effettuando dei contro- bilanciamenti dell’ordine di presentazione dei prototipi, facendo iniziare metà degli utenti con il prototipo Arancione e la parte rimanente con il prototipo Azzurro.

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10 3. I prototipi

Si prendano ora in esame i due prototipi oggetto dello studio ergonomico (realizzato in PowerPoint).

Figura 1: Le immagini sovrastanti riportano le pagine principali dei due prototipi per meglio evidenziarne le differenze grafiche.

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11 Come si può facilmente notare dalle immagini proposte, sono stati utilizzati due colori, l’arancione e l’azzurro, per poter meglio distinguere i prototipi tra di loro. Questo aspetto è risultato particolarmente utile agli utenti che, in questo modo, hanno potuto identificare con più facilità i modelli proposti.

Passando ora, in maniera più concreta, all'osservazione dei due prototipi, si può notare come essi siano, nella loro struttura, molto simili seppur presentando connotati differenti che si possono così riassumere:

 utilizzo di un aspetto pittorico predominante nel secondo modello proposto (modello azzurro) a dispetto di un'interpretazione più testuale dei comandi;

 introduzione di maggiore sicurezza (nel modello azzurro) dovuta alla presenza di un codice di sblocco per il cambiamento di stato del sistema d'allarme;

 semplificazione delle schermate di gestione sensori e videosorveglianza.

4. Analisi ergonomica

L'ergonomia è quella scienza che si occupa dell'interazione tra gli elementi di un sistema (sia umani che d'altro tipo) e la funzione per cui vengono progettati, allo scopo di migliorare la soddisfazione dell'utente e l'insieme delle prestazioni del sistema. In pratica è quella scienza che si occupa dello studio dell'interazione tra individui e tecnologie. Invece l'ergonomia cognitiva si occupa specificatamente dell'interazione tra gli elementi che fanno parte del sistema, quindi l'uomo e gli strumenti per l'elaborazione di informazione, studiando i processi cognitivi coinvolti (come la percezione, l'attenzione, la memoria, il pensiero, il linguaggio, le emozioni), e suggerendo delle soluzioni per migliorare tali strumenti.

Per una corretta progettazione del nuovo prototipo di display, bisogna tener conto di alcuni principi generali come, ad esempio, quelli di Christopher Wickens. Di seguito vengono riportati i principi utilizzati ed un accenno alla relativa applicazione nello sviluppo dell'interfaccia grafica:

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12

 Principio del “bisogno di informazione”: occorre mostrare tutta e solo l’informazione necessaria in un dato momento;

o Le singole schermate sono strutturate per argomento, in particolare nelle due sezioni videosorveglianza e gestione sensori. In tal modo vengono eliminate dalla pagina principale tutte le informazioni superflue, permettendo la focalizzazione dell'attenzione sullo stato del sistema di allarme.

 Principio di leggibilità: il display deve essere leggibile, comprensibile e utile, alla luce di parametri sia percettivi sia cognitivi;

o Identificazione degli elementi attivi;

o Affordance;

o Pregnanza.

 Principio di integrazione del display/principio di prossimità-compatibilità:

Informazioni associate vanno presentate vicine. Informazioni da integrare vanno presentate in modi che facilitino l’integrazione;

o Raggruppamento degli elementi in blocchi logico- semantici per quanto riguarda, ad esempio, lo stato dell'allarme e le impostazioni nella pagina principale.

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13

 Principio di realismo pittorico. Un display dovrebbe “assomigliare” alle cose che rappresenta.

o Il modello azzurro è stato realizzato sostituendo i bottoni testuali in elementi iconici per meglio rappresentare la funzione implementata.

 Principio dell’aiuto alla predizione. Il display dovrebbe essere organizzato in modo da facilitare al massimo la capacità di previsione dello stato futuro del sistema.

o Secondo le previsioni, l'utilizzo delle icone home e indietro avrebbero dovuto soddisfare questa caratteristica. In realtà, dai test eseguiti, si è potuto riscontrare che non sempre erano così intuitivi.

Entrando nel dettaglio, un primo problema riscontrato consiste nella necessità di far capire in maniera chiara e precisa quale fosse l'oggetto di interazione all'interno del prototipo in PowerPoint, ovvero l'interfaccia grafica rappresentata all'interno del dispositivo palmare. A questo scopo vengono in aiuto gli effetti funzionali per la distinzione tra oggetti e sfondo, come ad esempio l'utilizzo di un colore uniforme per identificare lo sfondo, che permettono una più facile localizzazione delle figure, le quali risultano più vicine.

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14 Dai primi test sperimentali si nota però che

per quanto riguarda il primo prototipo gli oggetti riconosciuti come tali

nella schermata comprendono

anche il bottone “fai scattare l'allarme”, inserito al solo scopo di servizio per far passare da un compito all'altro gli utenti. Per questo il bottone è stato ricollocato, nella seconda versione, in una nuova posizione meno evidente all'interno della figura stessa del palmare.

Secondo il principio di vicinanza e raggruppamento dettato dalle leggi di Gestalt, si nota un errore di fondo in ambedue le implementazioni. Nel

primo caso infatti, grazie all'introduzione di linee orizzontali, gli elementi presenti tendono a raggrupparsi in tre distinti settori: il primo contiene unicamente la scritta allarme che in realtà dovrebbe essere posto all'interno del blocco successivo, ove appunto si permette l'attivazione e disattivazione dello stesso.

Corretta invece è la suddivisione successiva che porta a

distinguere tra la funzione “attiva/disattiva” allarme e le opzioni di configurazione

“gestione sensori” e “videosorveglianza”.

Passando invece al secondo prototipo si riscontra, anche in questo caso, il medesimo errore del raggruppamento della scritta

“allarme”, ma riproposto purtroppo anche nella voce

“impostazioni”, introdotta con l'intento di aumentare la chiarezza ma che porta alla costituzione di ben quattro blocchi distinti.

Sempre per quanto riguarda le leggi di Gestalt si nota in generale

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15 in ambedue i prototipi una buona pregnanza, o bontà della forma, in quanto vengono utilizzate prevalentemente figure geometriche semplici quali rettangoli o cerchi che forniscono una struttura semplice e stabile.

Bisogna ora considerare uno dei punti cardine su cui si basa lo studio ergonomico:

l'affordance di un oggetto. “Con il termine affordance ci si riferisce a proprietà funzionali insite nelle cose,che sono spontaneamente emergenti senza l’ausilio di operazioni cognitive di tipo categoriale.”

Ovviamente, trattandosi in questo caso di interfacce grafiche e non di oggetti fisici, il concetto tende ad essere applicato facendo in modo che le componenti interattive dell'interfaccia, ovvero i bottoni, siano chiari e identificativi sulla loro funzione svolta.

Si può dividere questo aspetto in due livelli differenti, di cui il più basso consiste sicuramente nell'identificazione dei bottoni come tali. Per alcuni elementi di ambedue i prototipi questo non rivela particolari problemi poiché viene utilizzato un effetto bombato con l'aggiunta di ombreggiatura, che crea un associazione cognitiva ad un pulsante analogico. Purtroppo però questo concetto non viene mantenuto tale in tutti gli elementi, ed in particolare in due specifici casi:

 All'interno delle sezioni “gestione sensori” e

“videosorveglianza” del prototipo arancione, i pulsanti sulla sinistra perdono l'effetto bombato, sono di colore diverso dai precedenti e presentano effetti di sfumatura diversi;

 Sempre nelle medesime sezioni, ma questa volta ripetuto in ambedue i prototipi, si riscontra un elemento alla destra delle voci

“registra tutto” e “attiva tutto” che ricorda un elemento di spunta di un form, il quale viene erroneamente utilizzato, negli obiettivi dei programmatori, come un qualsiasi bottone.

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16

 Passando invece al livello più alto del concetto di affordance, è doveroso segnalare i bottoni situati nelle sezioni già citate del

modello arancione, sotto alla voce “stato” che dispongono di tutte le caratteristiche per la loro identificazione come elementi attivi, ma che non fanno comprendere in maniera chiara quale sia la loro funzione. A sostegno che questa tesi è palese anche per gli stessi sviluppatori, è riportata infatti una sorta di legenda nella parte inferiore dell'interfaccia, che però non fa altro che peggiorare la situazione, poiché così facendo vengono introdotti due

elementi completamente uguali ai bottoni in questione, utilizzati però come simboli esplicativi.

La similitudine di struttura è un forte indice circa identiche funzionalità percettive, e dunque bisognerebbe evitare che oggetti con strutture simili abbiano funzioni differenti (o quantomeno evitare di metterli vicini, perché questo può generare un errore.

Durante la progettazione è consigliabile utilizzare una procedura di mapping naturale a livello di interfaccia tra comandi e azioni susseguenti all’attivazione dei comandi, al fine di rendere più

“trasparente” il modello concettuale. Il mapping può sfruttare analogie fisiche e modelli culturali (rosso=stop, allerta, pericolo), in questo caso sono stati utilizzati dei colori “chiave” come per esempio il colore rosso per le situazioni di pericolo (notifica di allarme o disattivazione dell’allarme), e il verde per azioni fortemente consigliate (attivazione dell’arme o gestione automatica in caso di allarme per evitare errori in situazioni di stress elevato dell’utente).

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17 Fondamentali nella formazione del modello mentale, e quindi nella capacità dell’utilizzo del sistema, sono le informazioni di ritorno che si ricevono durante l’interazione. Tecnicamente questo si chiama feedback o retroazione, e permette di informare l'utente, per esempio, su quale azione è stata effettivamente eseguita operando un dato comando. Nel caso di applicazioni complesse il feedback è necessario per valutare il risultato di azioni importanti, che possono avere effetti decisivi. Nella progettazione tecnologica centrata sull’utente è essenziale predisporre una serie di meccanismi che riportino lo stato del sistema seguente all'azione dell'utente attraverso display o indicatori di vario tipo. Un primo caso di feedback è intrinseco nell'uso della piattaforma utilizzata per la realizzazione dei prototipi, in quanto la sollecitazione di un elemento attivo comporta un effetto visivo di pressione analogo ad un tasto fisico.

Un secondo caso si può riscontrare in fase di attivazione/disattivazione dell'allarme dove il colore relativo allo stato del sistema muta coerentemente all'operazione effettuata.

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5. Raccolta dei dati

5.1 Questionario preventivo

Di seguito viene riportato il questionario preventivo che contiene informazioni generali riguardanti l’utente.

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19 5.1.1 Risultati del questionario preventivo

Per ogni domanda sono riportati il numero di risposte e i grafici relativi alle percentuali.

I test sono stati eseguiti su un totale di 22 utenti.

1. Sesso

Maschio 14 Femmina 8

2. Fascia di età Minore di 15 0 Tra 15 e 25 9 Tra 26 e 40 10 Tra 41 e 60 2 Più di 60 1

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20 3. Per quanto tempo la tua abitazione rimane incustodita durante il giorno?

Meno di 4 8

Tra 4 e 8 12

Tra 9 e 15 2

Più di 15 0

Più giorni consecutivi 0

4. Consideri la zona in cui vivi Per niente popolosa 0

Poco popolosa 6

Mediamente popolosa 10 Molto popolosa 3 Altamente popolosa 3

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21 5. Quanto ti senti sicuro nel luogo in cui vivi?

Per niente popolosa 0

Poco popolosa 6

Mediamente popolosa 10 Molto popolosa 3 Altamente popolosa 3

6. Possiedi un allarme nella tua abitazione?

Si 11 No 11

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22 7. Se si, di che tipo?

Questa domanda è a risposta multipla quindi due utenti, oltre ad avere il sistema di movimento, intrusione e/o simili, hanno anche il rilevamento di fumo, gas o simili.

Videosorveglianza 0

Sistemi di movimento, intrusione e/o simili 11 Rilevatori di fumo, gas o simili 2

Altro 0

8. Disponi di altre abitazioni?

Si 5 No 17

Se si, quante dispongono di un sistema di allarme?

Tutti gli utenti hanno risposto: “In nessun’altra abitazione”.

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23 9. Se avessi la possibilità economica, installeresti un sistema di allarme in tutte le

tue abitazioni?

Si 18 No 4

10. Quanto pensi possa costare l'installazione di un sistema anti-intrusione?

Meno di 500 euro 0 Tra 500 e 1000 euro 3 Tra 1000 e 1500 euro 12 Tra 1500 e 2000 euro 3 Più di 2000 euro 4

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24 11. Utilizzi strumenti quali portatili, palmari e/o altro dispositivi di nuova

generazione che permettano la connessione Internet ad accesso remoto?

Si, quotidianamente 14 Si, ogni tanto 4

Molto poco 1

No, per niente 3

5.2 Registrazioni audio/video

Si è deciso di far testare agli utenti i due prototipi per poter meglio rilevare i punti di forza e di debolezza di ciascuno di essi.

La scelta dei compiti, che gli utenti hanno eseguito, si è basata sui casi d’uso del prodotto precedentemente illustrati. Si evince subito che i servizi sopra riportati possono essere classificati in base al loro utilizzo, poiché alcuni sono pensati per una fruizione quotidiana del prodotto, che viene chiamata sezione ordinaria, mentre altri richiedono la presenza di un’anomalia all’interno dell’abitazione tale da far scattare il sistema d’allarme, chiamata sezione straordinaria.

Tenendo conto di quanto detto sono stati estrapolati quattro compiti essenziali che richiedono, nel loro complesso, l’utilizzo di tutti i servizi che l’applicazione mette a disposizione, anche combinati tra loro. Di seguito sono riportati i compiti a cui i soggetti sono stati sottoposti.

I compiti 1 e 3 proposti sono stati pensati con un livello molto basso di difficoltà, mentre i compiti 2 e 4 hanno una difficoltà maggiore. A ciascun utente è stato chiesto di eseguire tali compiti su entrambi i prototipi in modo da poter effettuare una

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25 valutazione del prodotto basata sul confronto. Essendo i due prototipi proposti molto simili nella struttura schematica, si può incorrere in un errore tecnico chiamato effetto seriale. Tale effetto consiste nella dipendenza dei risultati dall'ordine di presentazione delle prove e si riduce in una incertezza sulla variabile indipendente manovrata, ciò implica che i risultati di svolgimento dei compiti del secondo prototipo utilizzato siano inevitabilmente influenzati da quanto già svolto per il primo prototipo. Per ovviare a tale problema si è scelto di far iniziare metà degli utenti con il prototipo Arancione e la parte rimanente con il prototipo Azzurro, come già detto in precedenza.

Durante la fase di test, gli utenti sono stati registrati attraverso un software per l’acquisizione video dello schermo del PC. Grazie a tale sistema si sono potuti cronometrare i tempi di esecuzione dei singoli compiti ed inoltre si sono potute evidenziare le difficoltà e gli errori dell’utente nell’utilizzo dell’interfaccia.

5.2.1 Risultati delle registrazioni audio/video

Nella tabella sottostante sono riportati il tempo impiegato per raggiungere ciascuno scopo, espressi in secondi, riferito ai singoli utenti e in rosso sono evidenziati gli errori di esecuzione.

Si ricorda che i compiti 1 e 2 riguardano la sezione ordinaria di utilizzo del prodotto, mentre i compiti 3 e 4 riguardano la sezione straordinaria. Inoltre i compiti 1 e 3 hanno un grado di difficoltà inferiore rispetto ai compiti 2 e 4, quindi si possono prevedere dei tempi di esecuzione maggiori.

Viene riportata la tabella dettagliata dei tempi di esecuzione dei compiti su ciascun modello per ogni utente.

Si ricorda che i compiti da svolgere erano i seguenti:

1. Disattiva allarme;

8. Inserire un nuovo numero telefonico;

9. Avviare la procedura standard di gestione dell’allarme;

4. Disattivare l’allarme sonoro, visualizzare il video del soggiorno e attivarne la registrazione.

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26

Utenti Modello Arancione Modello Azzurro

1 2 3 4 1 2 3 4

1 9 sec. 20 sec. 17 sec. 58 sec. 13 sec. 23 sec. 10 sec. 37 sec.

2 4 sec. 22 sec. 6 sec. 24 sec. 36 sec. 30 sec. 13 sec. Err.

3 6 sec. 15 sec. 4 sec. 29 sec. 27 sec. 55 sec. 11 sec. 50 sec.

4 10 sec. Err. 27 sec. 70 sec. 15 sec. 44 sec. 12 sec. Err.

5 23 sec. Err. Err. Err. 32 sec. Err. Err. Err.

6 5 sec. 45 sec. 11 sec. Err. 11 sec. 20 sec. 13 sec. Err.

7 15 sec. 16 sec. 6 sec. Err. Err. 42 sec. 16 sec. Err.

8 7 sec. 19 sec. 5 sec. Err. 10 sec. 47 sec. 8 sec. Err.

9 5 sec. 32 sec. 8 sec. 26 sec. 15 sec. 30 sec. 10 sec. 52 sec.

10 5 sec. 27 sec. 6 sec. 46 sec. 15 sec. 46 sec. 14 sec. 82 sec.

11 7 sec. 100 sec. 74 sec. Err. 105 sec. 160 sec. 73 sec. Err.

12 12 sec. 90 sec. 9 sec. 55 sec. 16 sec. 45 sec. 17 sec. Err.

13 9 sec. 19 sec. 5 sec. 14 sec. 7 sec. 9 sec. 3 sec. 29 sec.

14 6 sec. 15 sec. 13 sec. Err. 16 sec. 14 sec. 13 sec. 13 sec.

15 13 sec. 67 sec. 9 sec. Err. 16 sec. 35 sec. 7 sec. Err.

16 11 sec. 47 sec. 5 sec. Err. 9 sec. 12 sec. 4 sec. 36 sec.

17 9 sec. 37 sec. 8 sec. Err. 10 sec. 23 sec. 3 sec. 28 sec.

18 6 sec. 49 sec. 12 sec. Err. 19 sec. 55 sec. 12 sec. Err.

19 7 sec. 23 sec. 8 sec. 36 sec. 12 sec. 24 sec. 4 sec. 33 sec.

20 9 sec. 33 sec. 3 sec. Err. 12 sec. 13 sec. 1 sec. 28 sec.

21 6 sec. 24 sec. 6 sec. 20 sec. 6 sec. 16 sec. 6 sec. 56 sec.

22 9 sec. 21 sec. 5 sec. 16 sec. 18 sec. 53 sec. 17 sec. 27 sec.

Il grafico sottostante riporta le percentuali di successo relative ai singoli compiti.

Come si può notare dalla tabella dei tempi e dal grafico sopra riportato, gli errori si sono verificati con una percentuale più elevata nell’esecuzione del compito numero 4 che aveva una difficoltà superiore rispetto agli altri, infatti circa il 50% degli utenti ha sbagliato il compito. Dalle registrazioni effettuate, abbiamo potuto evidenziare la

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27 principale causa degli insuccessi, ovvero il problema sorge quando il soggetto deve disattivare l’allarme sonoro. Il problema è che gli utenti, volendo agire velocemente non leggono con attenzione la richiesta, invece dell’allarme sonoro disattivano l’allarme. Questo comportamento è sicuramente legato (anche) ad un errore nella spiegazione del compito, ovvero nell’utilizzo del termine “disattivare il sistema di allarme sonoro” che, distrattamente, poteva essere letto parzialmente con il risultato:

“disattivare del sistema di allarme”. Inoltre, nel modello Arancione, la disattivazione del sistema di allarme sonoro non era affatto intuitiva, trattandosi si una spunta da disattivare (vedi figura sottostante).

(28)

28 5.3 Questionario a posteriori

Di seguito viene riportato il questionario a posteriori che contiene informazioni specifiche riguardanti i prototipi e i compiti eseguiti.

(29)

29 5.3.1 Risultati del questionario a posteriori

Per ogni domanda sono riportati il numero di risposte e i grafici relativi alle percentuali.

I test sono stati effettuati su un totale di 22 utenti.

1. Vota l’utilità dei seguenti allarmi

1 2 3 4 5

Movimento 1 4 2 7 8

Apertura/chiusura finestre e/o porte 0 2 2 6 12

Fuga di gas 0 0 5 6 11

Incendio 0 1 4 6 11

Allagamento 1 6 3 5 7

Interruzione corrente 4 4 5 5 4

(30)

30 2. Vota l’utilità delle seguenti funzioni aggiuntive

1 2 3 4 5

Irrigazione giardino 7 6 5 2 2

Accensione/spegnimento luci

(sia singolo locale che generale) 4 4 3 6 5

Apertura/chiusura tapparelle

(sia singolo locale che generale) 4 6 4 5 3

3. Come valuti la possibilità di poter gestire da remoto la propria abitazione?

Per niente utile 0 Poco utile 3

Utile 4

Molto utile 6 Utilissima 9

(31)

31 4. Come valuti la possibilità di poter vedere i locali della casa da dispositivo remoto

in qualsiasi momento tramite delle telecamere installate nell’abitazione?

Per niente utile 0 Poco utile 4

Utile 4

Molto utile 7 Utilissima 7

5. Come valuti la possibilità di controllare qualcuno mentre è a casa?

Per niente utile 3 Poco utile 5

Utile 9

Molto utile 3 Utilissima 2

(32)

32 6. Come valuti la possibilità’ di essere controllati mentre si è in casa?

Per niente utile 8 Poco utile 8

Utile 3

Molto utile 2 Utilissima 1

7. Hai trovato difficoltà nello svolgere i compiti 1 e 3 proposti?

Si 0 No 22

Perché?

Gli utenti hanno risposto che i compiti erano semplici e ben guidati.

(33)

33 8. Hai trovato difficoltà nello svolgere i compiti 2 e 4 proposti?

Si 8 No 14

Perché?

Gli utenti hanno risposto che la richiesta era poco chiara, l’interfaccia poco o per niente intuitiva e hanno evidenziato un’ambiguità in alcuni pulsanti.

9. Come valuti la necessità di dover inserire il codice di sblocco nel modello azzurro?

Per niente utile 0 Poco utile 1

Utile 5

Molto utile 3 Utilissima 13

(34)

34 10. Quale interfaccia grafica preferisci tra il modello arancione e il modello azzurro?

Modello arancione 10 Modello azzurro 12

Perché?

Gli utenti che hanno preferito il modello Arancione hanno risposto che tale modello ha un’interfaccia chiara, semplice e intuitiva e che la ricerca dei comandi è immediata.

Gli utenti che hanno preferito il nodello Azzurro hanno risposto che tale modello è iconico quindi più intuitivo; l’interfaccia è sintetica e molto bella.

11. Vota l’estetica del modello arancione Per niente bella 0

Poco bella 3

Bella 8

Molto bella 11 Bellissima 0

(35)

35 12. Vota l’estetica del modello azzurro

Per niente bella 0

Poco bella 1

Bella 6

Molto bella 12

Bellissima 3

13. Vota l’intuitività del modello arancione Per niente intuitiva 0

Poco intuitiva 2

Intuitiva 8

Molto intuitiva 10 Altamente intuitiva 2

(36)

36 14. Vota l’intuitività del modello azzurro

Per niente intuitiva 0 Poco intuitiva 3

Intuitiva 6

Molto intuitiva 9 Altamente intuitiva 4

15. Hai trovato difficoltà nell’utilizzo del modello arancione?

Si 7 No 15

Se si, perché?

Gli utenti hanno risposto che l’interfaccia è poco intuitiva e il comando per tornare al menu iniziale è incomprensibile.

(37)

37 16. Hai trovato difficoltà nell’utilizzo del modello azzurro?

Si 5 No 17

Se si, perché

Gli utenti hanno risposto che l’interfaccia è poco intuitiva e che manca il feedback nell'esecuzione di alcuni compiti.

17. Se dovessi acquistare un gestore di allarme, quale sceglieresti?

Modello arancione 11 Modello azzurro 11 Nessuno dei due 0

(38)

38 18. Quanto pensi possa costare il sistema di allarme proposto?

Meno di 500 euro 0 Tra 500 e 1000 euro 5 Tra 1000 e 1500 euro 7 Tra 1500 e 2000 euro 3 Più di 2000 euro 8

(39)

39

6. Analisi dei dati

6.1. T-test

Per ciascun compito sotto elencato è stato cronometrato il tempo di esecuzione e successivamente ne è stata calcolata la media ottenendo i seguenti dati:

1. Disattiva allarme

2. Inserire un nuovo numero telefonico

3. Avviare la procedura standard di gestione dell’allarme

4. Disattivare l’allarme sonoro, visualizzare il video del soggiorno e attivarne la registrazione

1 2 3 4

Modello Arancione 8,75 sec. 36,05 sec. 11,56 sec. 42,1 sec.

Modello Azzurro 19,66 sec. 37,34 sec. 12,45 sec. 47,08 sec.

Infine si è deciso di effettuare il T-test sui tempi di esecuzione per verificare l’esistenza di una differenza tra i due modelli. Tale test è stato effettuato con la funzione di Excel TEST.T.

H0 (ipotesi iniziale): “La differenza di tempi tra i due modelli è dovuta al caso”.

(40)

40 Risultati dei T-test per i singoli compiti:

Compito 1: 2,21%

Compito 2: 2,44%

Compito 3: 4,41%

Compito 4: 6,74%

Si rifiuta l’ipotesi iniziale nei primi tre compiti, ovvero esiste una differenza reale dei tempi di esecuzione dovuta al modello. Invece nel quarto compito la probabilità è grande (convenzionalmente p>5%), dunque non si può rischiare di rifiutare tale ipotesi.

6.2 Significatività delle differenze e correlazione dei dati

In questo capitolo vengono introdotte delle analisi sui dati raccolti. In particolare si è utilizzato due diversi tipi di strumenti: test del chi-quadro e coefficiente di connessione di Tschuprow. Entrambi sono stati svolti mediante l’utilizzo del foglio di calcolo, quindi in maniera automatica.

Il test del chi-quadro studia la presenza di un’ eventuale differenza significativa tra i valori di una variabile, mentre l’indice di Tschuprow è utile per rilevare la presenza di correlazione lineare tra due variabili di tipo qualitativo o categoriale. Nella maggior parte dei casi è stata applicata la correzione di Yates al test del chi-quadro, in quanto i casi totali erano minori di 30 e nelle celle vi erano valori minori di 5. Per questo motivo alla celle con valore più grande è stato sottratto valore 0.5, mentre ai valori più bassi è stato sommato 0.5. Per ogni correlazione verranno riportati entrambi i valori chi- quadro ottenuti.

(41)

41

3 PRE: Per quanto tempo la tua abitazione rimane incustodita in un giorno?

6 PRE: Possiedi un allarme nella tua abitazione?

6 pre / 3 pre Meno di 4 tra 4 e 8 ore tra 9 e 15 più di 15 più giorni consecutivi TOT

Si 1 8 2 0 0 11

No 7 4 0 0 0 11

TOT 8 12 2 0 0 22

Come si può notare nessun utente lascia la propria abitazione incustodita per più di quindici ore al giorno. Per questo motivo le ultime due colonne sono state eliminate dal calcolo della correlazione.

H0 (ipotesi iniziale): “la differenza tra le ore in cui la casa rimane incustodita in relazione al possesso di un sistema d'allarme è dovuta al caso”.

χ 2 = 1,99%

χ2 con correzione di Yates = 3,35%

Per questo test e per i futuri si è presa convenzionalmente come soglia di accettazione dell'ipotesi una percentuale pari al 5%. Questo vuol dire che, qualora la probabilità

(42)

42 ottenuta dal test del chi-quadro sia superiore al 5%, si può accettare con un certo grado di affidabilità l'ipotesi iniziale H0, ovvero che la differenza dei dati sia dovuta al caso.

In questo specifico caso i valori ottenuti sono minori di quella soglia quindi possiamo permetterci di rifiutare l'ipotesi iniziale H0, il che vuol dire che esiste effettivamente una differenza tra i dati in analisi.

Indice di connessione T= 0,36

Indice T è un valore compreso tra 0 e 1. Lo zero indica l’assoluta non-correlazione dei dati in esame mentre il valore uno indica una correlazione perfetta. Bisogna sempre tenere in considerazione che questo indice è basato sulla correlazione lineare e non fornisce nessuna indicazioni su altri tipi di correlazione. Infine si consideri che nulla di preciso si può affermare qualora il valore risultante sia compreso tra gli estremi indicati.

6 PRE: Possiedi un allarme nella tua abitazione

10 PRE: Quanto pensi possa costare l’istallazione di un sistema anti-intrusione Ci si può aspettare che chi possiede un sistema d'allarme abbia più competenze rispetto all'effettivo costo dell'installazione (che si aggira intorno ai 2000 euro).

6 pre / 10 pre

Meno di 500

tra 500 e 1000

tra 1000 e 1500

tra 1500 e 2000

più di

2000 TOT

Si 0 1 5 2 3 11

No 0 2 7 1 1 11

TOT 0 3 12 3 4 22

Come si può notare nessun utente ha indicato l'opzione “meno di 500 euro”, quindi è stata eliminata la rispettiva colonna dal calcolo della correlazione.

(43)

43 H0 (ipotesi iniziale): “la differenza tra il costo indicato in relazione al possesso di un sistema d’allarme è dovuta al caso”

χ 2 = 57,24%

χ 2 con correzione di Yates = 76,10%

Indice di connessione T= 0,17

Come si può notare le probabilità trovate sono decisamente >5%, per questo motivo si accetta l'ipotesi iniziale di casualità nella differenza, che smentisce le previsioni. Allo stesso modo si evince un indice di correlazione molto basso che ci porta ad escludere una relazione fra i dati.

(44)

44

5 PRE: Quanto ti senti sicuro nel luogo in cui vivi?

6 PRE: Possiedi un allarme nella tua abitazione?

Ci si può aspettare che chi considera il luogo d'abitazione sicuro non riterrà necessaria l'installazione di un sistema d'allarme.

6 pre / 5 pre 1-poco sicuro 2 3 4 5-sicurissimo TOT

Si 0 1 1 6 3 11

No 1 0 5 5 0 11

TOT 1 1 6 11 3 22

H0 (ipotesi iniziale): “la differenza tra la sensazione di sicurezza nel luogo d'abitazione in relazione al possesso di un sistema d'allarme è dovuta al caso”.

χ 2 = 10,09%

χ 2 con correzione di Yates = 20,84%

Indice di connessione T= 0,26

Dato che le probabilità sono superiori al 5%, possiamo accettare con una certa sicurezza l'ipotesi iniziale di casualità nelle differenze, che smentisce le previsioni. Allo stesso modo indice T porta alla negazione di una relazione.

(45)

45

9 PRE: Se avessi la possibilità economica, installeresti un sistema di allarme in tutte le tue abitazioni?

6 PRE: Possiedi un allarme nella tua abitazione?

Ci si può aspettare che chiunque installerebbe l'allarme se ne avesse la possibilità economica.

Indipendentemente dal test di correlazione si può osservare che quasi tutti gli utenti installerebbero un sistema d'allarme se ne avessero la possibilità economica.

Particolarità viene fornita da un utente che già possiede l'allarme che al contrario non lo installerebbe e dall'utente che, pur non possedendo un allarme, non lo installerebbe comunque. Si può fornire una spiegazione plausibile a questa anomalia considerando che i due utenti si sentono abbastanza o molto sicuri nel luogo di abitazione (rispettivamente voto 4 e 5 nella relativa domanda), il che non necessità la presenza di un sistema d'allarme.

6 pre / 9 pre Si No TOT

Si-con allarme 10 1 11

No-senza allarme 10 1 11

TOT 20 2 22

(46)

46 H0 (ipotesi iniziale): “la differenza è dovuta al caso”.

χ 2 = 100%

χ 2 con correzione di Yates = 45,83%

7 POST: Hai trovato difficoltà nello svolgere i compiti 1 e 3 proposti

Errori di esecuzione dei compiti

Si vuole verificare se tutti coloro che hanno ritenuto facili i compiti 1 e 3 abbiano in realtà avuto difficoltà nell'esecuzione effettiva.

7 post / errori Corretta Errata TOT

Si 0 0 0

No 41 3 44

TOT 41 3 44

In questo caso e nel successivo vengono considerati tutti i test effettuati in maniera singola, indipendentemente dal prototipo di riferimento. Il totale delle frequenze sale dunque a 44 (22x2)

(47)

47 Si può subito notare che tutti gli utenti hanno risposto in maniera negativa alla domanda proposta ma in realtà 3 di loro hanno avuto dei problemi esecutivi. Uno di questi errori potrebbe però essere giustificato da una totale inesperienza nell'uso di dispositivi tecnologici.

È evidente che è inutile in questo caso proseguire con qualsiasi tipo ti analisi.

8 POST: Hai trovato difficoltà nello svolgere i compiti 2 e 4 proposti?

Errori di esecuzione dei compiti

SI vuole verificare se tutti coloro che hanno ritenuto facili i compiti 2 e 4 abbiano in realtà avuto difficoltà nell'esecuzione effettiva.

Dato interessante da analizzare è costituito dai 9 utenti che affermano di avere avuto difficoltà nello svolgere i compiti ma che in realtà hanno svolto le indicazioni in maniera corretta. Al contrario si notano subito ben otto prove durante le quali è stato commesso un errore ma di cui l’utente in analisi non si è accorto.

H0 (ipotesi iniziale): “la differenza tra la risposta alla domanda in relazione allo 8 post / errori Corretta Errata TOT

Si 9 7 16

No 20 8 28

TOT 29 15 44

(48)

48 svolgimento effettivo è dovuta al caso”.

χ 2 = 30,69%

Indice di correlazione T= 0,15.

La probabilità calcolata risulta essere elevata e non si può rifiutare l'ipotesi iniziale, quindi la differenza, come si poteva facilmente immaginare, è casuale. Allo stesso modo è molto probabile un assenza di correlazione tra i dati.

10 POST: Quale interfaccia grafica preferisci tra il modello arancione e il modello azzurro?

11 POST: Vota l’estetica del modello arancione

Ci si può aspettare che chi considera l'interfaccia grafica Arancione migliore di quella Azzurra preferirà l'estetica della stessa.

10 post / 11 post 1-per niente bella 2 3 4 5-bellissima TOT

Arancione 0 0 2 7 0 9

Azzurro 0 3 6 4 0 13

TOT 0 3 8 11 0 22

Come si può notare, gli estremi di valutazione non vengono utilizzati da nessun utente quindi non saranno presi in considerazione al fine della correlazione.

(49)

49 H0 (ipotesi iniziale): “la differenza tra di valutazione estetica del prototipo arancione in relazione alla preferenza dello stesso è dovuta al caso.

χ 2 = 7,19%

χ 2 con correzione di Yates = 13,75%

Indice di correlazione T= 0,31.

In questo caso si può accettare l'ipotesi iniziale di differenza dovuta al caso, il che smentisce le previsioni. Anche in questo caso l’indice T non fornisce indicazioni precise e affidabili di una possibile correlazione.

10 POST: Quale interfaccia grafica preferisci tra il modello arancione e il modello azzurro?

12 POST: Vota l’estetica del modello azzurro

Ci si può aspettare che chi considera l'interfaccia grafica Azzurra migliore di quella Arancione preferirà l'estetica della stessa.

10 post / 12 post 1-per niente bella 2 3 4 5-bellissima TOT

Arancione 0 1 5 2 1 9

Azzurro 0 0 1 10 2 13

TOT 0 1 6 12 3 22

Si nota che nessun utente ha indicato il valore 1 che viene quindi escluso dall'analisi di correlazione.

(50)

50 H0 (ipotesi iniziale): “la differenzadi valutazione estetica del prototipo azzurro in relazione alla preferenza dello stesso è dovuta al caso.

χ 2 = 3,06%

χ 2 con correzione di Yates = 4,71%

Indice di correlazione T=0,31.

In questo caso, considerati i bassi valori di probabilità ottenuti, si può rifiutare l'ipotesi iniziale, il che vuol dire che la differenza non è dovuta al semplice caso. Questo conferma le aspettative iniziali ma produce perplessità confrontando il dato con quello precedente, che invece esprimeva l’esatto contrario. Quantomeno per gli indici T si riscontra una minor incertezza, poiché i valori ottenuti sono i medesimi.

(51)

51

10 POST: Quale interfaccia grafica preferisci tra il modello arancione e il modello azzurro?

13 POST: Vota l’intuitività del modello arancione

Ci si aspetta che chi considera l'interfaccia grafica Arancione migliore di quella Azzurra preferirà l'estetica della stessa.

10 post / 13 post 1-per niente intuitiva 2 3 4 5-molto intuitiva TOT

Arancione 0 0 0 7 2 9

Azzurro 0 2 8 3 0 13

TOT 0 2 8 10 2 22

Anche in questo caso si nota che nessuno degli utenti ha indicato come preferenza il valore 1, che viene quindi escluso dall'analisi.

H0 (ipotesi iniziale): “la differenza tra la valutazione dell’intuitività del modello arancione in relazione alla preferenza dello stesso è dovuta al caso.

χ 2 = 0,40%

χ 2 con correzione di Yates = 1,64%

Indice di correlazione T=0,35.

Si notano in questo caso percentuali molto basse che portano a rifiutare l'ipotesi iniziale H0, il che quindi conferma le nostre previsioni iniziali di differenza casuale tra i dati.

(52)

52

10 POST: Quale interfaccia grafica preferisci tra il modello arancione e il modello azzurro?

14 POST: Vota l’intuitività del modello azzurro

Ci si aspetta che chi considera l'interfaccia grafica Azzurra migliore di quella Arancione preferirà l'estetica della stessa.

10 post / 13 post 1-per niente intuitiva 2 3 4 5-molto intuitiva TOT

Arancione 0 3 4 1 1 9

Azzurro 0 0 2 8 3 13

TOT 0 3 6 9 4 22

Per quanto riguarda il punteggio più basso vale il medesimo discorso delle analisi precedenti, quindi non viene preso in considerazione.

H0 (ipotesi iniziale): “la differenza tra la valutazione dell’intuitività del modello azzurro in relazione alla preferenza dello stesso è dovuta al caso.

χ 2 = 2,13%

χ 2 con correzione di Yates = 3,86%

Indice di correlazione T=0,32.

(53)

53 Come ci si poteva facilmente aspettare anche in questo caso si può rifiutare l'ipotesi H0, confermando quindi le previsioni iniziali di differenza casuale tra i dati. Allo stesso si riscontrano valori di T molto vicini tra quest’analisi e quella precedente, come ci si potrebbe aspettare.

10 POST: Quale interfaccia grafica preferisci tra il modello arancione e il modello azzurro?

15 POST: Hai trovato difficoltà nell’utilizzo del modello arancione?

Ci si aspetta che chi considera l'interfaccia grafica Arancione migliore di quella Azzurro non avrà riscontrato particolari problemi nel utilizzo della stessa.

H0 (ipotesi iniziale): “la differenza tra il riscontro di errori del modello arancione in relazione alla preferenza dello stesso è dovuta al caso.

χ 2 = 8,27%

χ 2 con correzione di Yates = 13,95%

Indice di correlazione T= 0,35.

15post/10post Azzurro Arancio TOT

Si 6 1 7

No 7 8 15

TOT 13 9 22

(54)

54 Le probabilità ottenute sono >5% e non si può rifiutare l'ipotesi iniziale H0, quindi si può affermare che la differenza è dovuta al caso. Notiamo che anche in questo caso il valore di T rimane pressoché invariato, il che non ci fornisce utili indicazioni.

10 POST: Quale interfaccia grafica preferisci tra il modello arancione e il modello azzurro?

16 POST: Hai trovato difficoltà nell’utilizzo del modello azzurro?

Ci si aspetta che chi considera l'interfaccia grafica azzurra migliore di quella arancione non avrà riscontrato particolari problemi nell’utilizzo della stessa.

16 post / 10 post Arancione Azzurro TOT

Si 4 1 5

No 5 12 17

TOT 9 13 22

H0 (ipotesi iniziale): “la differenza tra il riscontro di errori del modello azzurro in relazione alla preferenza dello stesso è dovuta al caso.

χ 2 = 4,31%

χ 2 con correzione di Yates = 6,75%

Indice di connessione T= 0,4.

(55)

55 In questo caso ci si trova di fronte ad un problema di scelta perché con il test del chi- quadro classico la probabilità trovata è al di sotto del 5%, quindi per convenzione bisognerebbe rifiutare l'ipotesi iniziale quindi si riscontra una differenza effettiva.

Invece con il test del chi-quadro con correzione di Yates, si ottiene una probabilità al di sopra del 5%. In questo caso quindi non potremmo rifiutare l'ipotesi iniziale. Sia questi risultati che quelli dell’analisi precedente spiazzano quanto era nelle previsioni iniziali e quanto si potrebbe dire a logica. Da notare però che quantomeno sono tra di loro coerenti, come allo stesso modo gli indici T.

10 POST: Quale interfaccia grafica preferisci tra il modello arancione e il modello azzurro

17 POST: Se dovessi acquistare un gestore di allarme, quale sceglieresti?

Ci si può aspettare una forte correlazione tra queste due domande.

10post/17post Azzurro-acquisto Arancione-acquisto TOT

Azzurro-preferito 11 2 13

Arancione-preferito 0 9 9

TOT 11 11 22

(56)

56 H0 (ipotesi iniziale): “la differenza tra la scelta dell'interfaccia da acquistare in relazione alla preferenza della stessa è dovuta al caso”.

χ 2 = 0,01%

χ 2 con correzione di Yates = 0,02%

Indice di correlazione T= 0,64.

Come era facilmente intuibile l'utente acquisterebbe il prototipo che reputa con l’interfaccia migliore. Ciò nonostante è interessante considerare che due utenti non hanno seguito questo ragionamento che può sembrare il più logico, preferendo l'interfaccia grafica Azzurra ma scegliendo poi il modello Arancione. La motivazione, espressa dagli stessi utenti, si può riassumere in queste parole: ”l'interfaccia azzurra è la migliore perché più ricca di grafica, ma il prototipo arancione è preferibile per la sua semplicità”. Notiamo che in questo caso si può azzardare anche osservando l’indice T la presenza di una correlazione.

Quindi si rifiuta l’ipotesi iniziale, ovvero la differenza tra i dati non è casuale.

(57)

57

10 PRE: Quanto pensi possa costare l’istallazione di un sistema anti-intrusione?

18 POST: Quanto pensi possa costare il sistema di allarme proposto

Ci si aspetta una relazione tra il costo espresso precedentemente e il valore stimato del prodotto proposto.

10 pre/18 post

Meno di 500

tra 500 e 1000

tra 1000 e 1500

tra 1500 e 2000

più di

2000 TOT

Meno di 500 0 0 0 0 0 0

tra 500 e 1000 0 2 0 0 1 3

tra 1000 e 1500 0 1 7 1 3 12

tra 1500 e 2000 0 1 0 1 1 3

più di 2000 0 1 0 1 2 4

TOT 5 7 3 7 22

Interessante notare che anche in questo caso l'opzione “meno di 500 euro” non viene scelta da nessun utente. Inoltre, grazie alla tabella precedente, si posso fare altre considerazioni:

12 utenti hanno mantenuto costante il valore indicato prima di effettuare il test, 6 utenti hanno invece espresso un prezzo più alto e infine 4 hanno ridimensionato le loro scelte. Dividendo inoltre in due fasce le indicazioni ottenute, si può notare che prima di fare il test 15 utenti hanno dato un valore sotto ai 1500 euro mentre 7 superiore rispettivamente 68% e 32%, percentuale che migliora dopo il test con 12 e 10 utenti rispettivamente con 55% e 45%, che costituisce un indice di gradimento complessivo del prodotto. Va da se che in questo caso sono molto più interessanti le considerazioni appena viste piuttosto che qualsiasi misurazione, che vengono riportate comunque per completezza di studio.

(58)

58 H0 (ipotesi iniziale): “la differenza di prezzo scelto in relazione a quanto indicato precedentemente è dovuta al caso”.

χ 2 = 0,21%

χ 2 con correzione di Yates = 1,00%

Indice di correlazione T= 0,25.

Come ci si poteva aspettare anche in questo caso si può rifiutare l'ipotesi H0, confermando quindi le previsioni iniziali di differenza casuale tra i dati.

(59)

59 7. Conclusioni

Il prototipo sviluppato in precedenza è stato affiancato da un nuovo elaborato che si discosta dal precedente essenzialmente per la sostituzione di bottoni testuali con altrettanti a descrizione pittorica, per la semplificazione di alcuni aspetti di impostazione della schermata e infine per l'aggiunta di misure di sicurezza più concrete.

I due prototipi così costituiti sono stati successivamente studiati sotto la luce di una prima analisi ergonomica per evidenziarne le possibili potenzialità ed in particolare gli aspetti negativi sui quali è stata posta un'attenzione maggiore. L’errore principale si può constatare nell'uso di un impostazione grafica discordante per la creazione degli elementi attivi dell'interfaccia, poiché non viene mantenuto un aspetto coerente in tutta l'applicazione, creando notevole confusione all'utente. Anche l'impostazione strutturale non è esente da critiche in quanto, se da un lato si può premiare la fruizione di contenuto in maniera chiara ed essenziale, dall'altro si nota la presenza di divisori orizzontali nella schermata principale che portano a mutare la schematizzazione a blocchi di interesse pensata dagli sviluppatori.

Passando poi alla vera e propria fase di raccolta dati, l’indagine preliminare tramite la somministrazione di questionari ha permesso di evidenziare alcune particolarità di carattere statistico sul campione preso in esame composto di un totale di 22 utenti ugualmente distribuiti tra possessori di allarme e non. In particolare, un dato inatteso si evince considerando che 4 utenti non installerebbero un sistema d'allarme nella propria abitazione, indipendentemente dalle possibilità economiche. Si è potuto inoltre evidenziare come gli utenti che possiedono un sistema di allarme nella propria abitazione coincidano con quelli la cui casa rimane incustodita per parecchie ore durante il giorno.

Una volta terminato il questionario preventivo si è scelto di osservare direttamente i singoli utenti alla prova con i prototipi facendo svolgere, su ambedue, i compiti proposti ricavati da un'analisi dei casi d'uso e degli scenari tipici. Sono state eseguite

(60)

60 delle registrazioni video sulle operazioni svolte sui prototipi che hanno permesso di ricavare, in una fase successiva, i tempi di esecuzione senza influenzare così gli utenti stessi, concentrati sulla volontà di terminare un compito e non di farlo in tempi brevi.

Inoltre, un aspetto fondamentale, è stato la scelta di far procedere in maniera alternata l'esecuzione dei due modelli, per minimizzare l'errore seriale che si sarebbe riscontrato in maniera prepotente visti gli aspetti comuni ad entrambi i prototipi. Sui tempi medi registrati per ogni singolo compito e per ogni modello utilizzato è stato eseguito un T-test, il quale ha portato nella maggior parte dei casi a sostenere la non casualità delle differenze sui valori trovati, che risultano quindi significative.

Per concludere la sezione di svolgimento dei compiti è doveroso constatare come alcuni errori di pensiero commessi dagli utenti siano dovuti ad una leggerezza nella stesura dei compiti stessi, derivata a sua volta da un'ambiguità sull'uso del termine

“allarme”. Con quest'ultimo infatti si tende a descrivere sia l'allarme inteso come intero sistema, sia come effettivo suono eseguito all'interno dell'abitazione in caso di rilevamento di un anomalia.

Terza sezione dell'intero progetto riguarda le domande di gradimento proposte dopo lo svolgimento dei compiti, le quali hanno permesso di mettere in luce alcuni aspetti generali del prodotto e talune funzioni aggiuntive considerate utili dagli utenti, come la presenza del codice di sblocco nel modello azzurro per la disattivazione dell'allarme che era invece assente nel modello arancione. Invece, per quanto riguarda le funzioni di allarme aggiuntive, si è riscontrato un maggior interesse per i sistemi di apertura chiusura porte e finestre, quello di incendio e di fughe di gas rispetto ai sistemi di movimento, di allagamento e di interruzione corrente. Questi dati possono risultare utili in caso di ampliamento del sistema proposto.

Infine si è arrivati alla fase di analisi dei dati raccolti, dove si sono eseguiti principalmente due tipi diversi di operazioni. Per prima cosa è stato effettuato un test del chi-quadro (con correzione di Yates considerati i pochi valori raccolti) per osservare se vi è una eventuale differenza significativa tra le risposte ad una data domanda dovuta a fattori evidenziati in altre domande. Inoltre, per le stesse tipologie di dati, è

(61)

61 stato eseguito anche un calcolo dell'indice di connessione di Tschuprow per evidenziare una possibile correlazione lineare dei dati esaminati.

Agli utenti è stato infine chiesto quale delle due interfacce preferivano e questo dato è stato confrontato con le difficoltà di esecuzione, l’estetica e l’intuitività del modello. I risultati ottenuti hanno evidenziato una preferenza per il modello con un elevato giudizio estetico ed intuitivo e soprattutto il modello che ha permesso una esecuzione dei compiti più agevole. Tale riscontro si è anche potuto evidenziare in un eventuale acquisto del modello preferito.

Concludendo il modello preferito tra i due è risultato essere quello azzurro anche se con una piccola percentuale di differenza. In generale il modello arancione è risultato semplice e chiaro, invece quello azzurro molto bello e con un’interfaccia iconica intuitiva.

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