a cura dell’Ufficio stampa | Aggiornato al 2 aprile 2014 Inail e Università Campus Bio-Medico: progetto di ricerca ‘PPR2’
Una sinergia per sviluppare una serie di dispositivi innovativi e soluzioni avanzate per migliorare e rendere più accessibili i sistemi delle protesi di arto superiore.
Il progetto, i partner e il contesto. L’Inail - Centro protesi di Vigorso di Budrio e l’Università Campus Bio-Medico di Roma collaboreranno al Progetto denominato “PPR 2 – Controllo della protesi di arto superiore con interfacce neurali invasive” per sviluppare un sistema innovativo impiantabile per il controllo di una protesi della mano tecnologicamente avanzata, in grado di restituire anche la capacità sensoriale.
Il Centro protesi metterà in campo l’esperienza applicativa maturata in tanti anni sul fronte della protesica di arto superiore (riguardante dita, mano e braccio) e della riabilitazione e il Campus Bio-Medico l’alta capacità di ricerca sulle ‘interfacce invasive’ per protesi di mano (in grado di migliorare le attuali modalità di controllo delle protesi stesse) che lo ha reso unico nella sperimentazione dell’implantologia neurale a livello internazionale.
La sinergia si colloca nel nuovo programma di ricerca svolto dal Centro protesi che, nel triennio 2013-2016, vede la collaborazione anche con l’IIT (Istituto Italiano di Tecnologia di Genova) per sviluppare tecnologie robotiche (esoscheletro per la deambulazione e mano robotica) e con la Scuola Superiore di S.Anna di Pisa per realizzare un prototipo di una falange in grado di ripristinare movimento e sensibilità dell’arto perduto. Le tre collaborazioni scientifiche consentiranno all’Inail e ai partner di mettere in rete personale e competenze maturate, per realizzare dispositivi a beneficio dei pazienti disabili e della collettività in un contesto caratterizzato ogni anno, secondo i dati del Ministero della Salute, da circa 3.600 casi di
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a cura dell’Ufficio stampa | Aggiornato al 2 aprile 2014 malformazioni congenite o amputazioni (in prevalenza, in ambito
lavorativo).
L’innovazione e le aspettative. In particolare, il progetto si propone di sviluppare e rendere fruibile un sistema impiantabile basato sull’uso di interfacce neurali per il controllo di una protesi di mano poliarticolata, con integrazione di un sottosistema sensoriale (basato su sensori tattili di contatto e di scivolamento) e di un sistema di stimolazione intraneurale in grado di restituire alla persona amputata alcune forme di percezione
‘propriocettive’ (riconoscimento della posizione della propria mano e del proprio braccio nello spazio) e tattili, utili al controllo della protesi nell’esplorazione, presa e manipolazione di oggetti.
Tra le aspettative del progetto, anche la possibilità di influire positivamente sul dolore da arto fantasma (la sindrome neurologica che fa percepire dolore nella parte mancante dell’arto amputato), attraverso lo studio di connettori neurali in grado di rilevare il segnale neuro-elettrico. Per questo aspetto in particolare, saranno effettuate prove sperimentali specifiche in ambito clinico.
Nello sviluppo di tutte le nuove tecnologie e nell’integrazione di sistema si presterà particolare attenzione nella scelta di soluzioni miniaturizzate, impiantabili (laddove necessario) e integrabili (nella protesi o nell’invasatura), basate su alimentazione a batteria.
Per saperne di più:
Inail – Centro Protesi di Vigorso di Budrio Università Campus Bio-Medico
Comunicato stampa