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STATISTICHE EUROSTAT: UNA CONFERMA PER L’ITALIA DATI

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Academic year: 2022

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5 Sono stati pubblicati da EURO-

STAT i dati relativi agli infortuni sul lavoro del 2003 nella U.E. a 15 Stati membri: quasi 4,2 milio- ni di casi con assenza dal lavoro superiore a 3 giorni e circa 4700 mortali; dati che confermano il trend decrescente in atto da molti anni.

Tra i settori economici, il più ele- vato numero di infortuni si riscon- tra ancora nell’Industria Manifat- turiera, comparto peraltro parti- colarmente ampio e articolato, con il 26% dei casi, seguito dal settore delle Costruzioni che da solo ne assomma il 18%, percen- tuale che sale addirittura al 27%

per gli eventi con esito mortale.

Confermata anche la favorevole posizione dell’Italia rispetto alla media europea, valutata in termi- ni di tassi di incidenza standar- dizzati. Il nostro Paese presenta, per gli infortuni in complesso, valori ben al di sotto di Paesi assi-

SULL’ANDAM ENTO DEGLI INFORTUNI SUL LAVORO

DATI

©

NUMERO

2

FEBBRAIO 2006

I N A I L - R o m a , P i a z z a l e G i u l i o P a s t o r e , 6 - Te l . 0 6 / 5 4 8 7 . 1 Segretaria di Redazione Vitalina Paris - Tel. 06/54872290 - Fax 06/54872603 Spedizione in abbonamento postale - art. 2, comma 20/c, legge 662/1996 - Filiale di Milano Iscrizione al N. 178 del 17/4/2000 del Registro della Stampa presso il Tribunale di Roma

milabili al nostro per cultura, eco- nomia e welfare, come Spagna, Francia e Germania. Anche per il 2003, pertanto, la graduatoria risultante dalle statistiche infortu- nistiche armonizzate, elaborate da EUROSTAT, colloca l’Italia nel

gruppo dei Paesi “virtuosi” con un indice pari a 3.267 infortuni per 100.000 occupati contro, rispettivamente, 3.789 riscontrato per l’Euro-zona e 3.334 della U.E. dei 15.

(Alessandro Salvati)

STATISTICHE EUROSTAT:

UNA CONFERMA PER L’ITALIA

STATISTICHE EUROSTAT:

UNA CONFERMA PER L’ITALIA

UNIONE EUROPEA E MALATTIE

PROFESSIONALI

2006 - ANNO EUROPEO DELLA MOBILITÀ DEI LAVORATORI

QUESTO MESE:

Direttore Responsabile Marco Stancati Tabelle a cura di Alessandro Salvati

Capo Redattore Franco D’Amico Grafici a cura di Vitalina Paris

Spagna

LussemburgoFranciaPortogalloGermaniaBelgio Italia

Finlandia AustriaDanimarcaGrecia

Regno UnitoIrlanda Svezia Paesi Bassi 0

1000 2000 3000 4000 5000 6000 7000

TAV. 1: TASSI DI INCIDENZA STANDARDIZZATI PER 100.000 OCCUPATI - ANNO 2003

INFORTUNI IN COMPLESSO CASI MORTALI ATTIVITÀ ECONOMICA

Maschi Femmine Totale (b) Maschi Femmine Totale INFORTUNI SUL LAVORO NELL’UNIONE EUROPEA (a) - ANNO 2003

TOTALE 3.224.000 955.729 4.180.836 4.426 238 4.664 9 settori NACE comuni 2.865.115 624.250 3.489.969 3.978 175 4.153

A Agricoltura 211.707 58.728 270.445 533 33 566 D Totale Industria Manifatturiera 920.298 153.803 1.074.249 804 33 837

E Elettricità, Gas e Acqua 19.636 1.391 21.029 53 - 53 F Costruzioni 741.018 13.529 754.739 1.228 8 1.236 G Commercio 357.379 159.119 516.593 338 34 372 H Alberghi e Ristoranti 99.109 98.192 197.314 46 15 61 I Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni 278.688 36.796 315.502 688 13 701 J e K Intermediazione Finanziaria e

Attività Immobiliari 237.280 102.692 340.098 288 39 327 (a) Fonte EUROSTAT. Esclusi casi con assenza dal lavoro fino a 3 giorni e infortuni in itinere - (b) Compresi casi con sesso non determinato

UE - 12 UE - 15

(2)

DENTRO LA NOTIZIA

6

UNIONE EUROPEA E

MALATTIE PROFESSIONALI

Annualmente EUROSTAT, nel- l’ambito del sistema EODS (European Occupational Disea- ses Statistics) rileva i dati riguar- danti le malattie professionali riconosciute nei diversi Stati membri. Allo stato attuale, sol- tanto 11 Paesi, tra i quali l’Italia, sono stati in grado di fornire le informazioni richieste.

L’incompletezza dei dati è da attribuire al fatto che le statistiche europee vengono raccolte da EUROSTAT in forza di una sem- plice “raccomandazione” stabili- ta dai Programmi Statistici Comunitari. Per migliorare quali- tativamente e quantitativamente tali statistiche, è in discussione un nuovo Regolamento Comunitario che, nel rispetto delle strutture giuridico-amministrative nazio- nali, dovrà dotare EUROSTAT di strumenti normativi più efficaci e cogenti nei confronti degli Stati membri.

Tenuto conto di tali limiti, nell’ulti- mo anno di rilevazione, il 2003, le malattie professionali ricono- sciute nella U.E. sono state oltre 54mila, con un sensibile incre- mento rispetto all’anno preceden- te (+8,4%). In particolare la “top ten” delle patologie più frequenti rappresenta circa l’85-90 % della totalità degli eventi registrati: l’a-

pice della classifica appartiene alle malattie da agenti fisici (quasi 70% del totale) e, tra que- ste, quelle più diffuse sono le ten- dinopatie della mano e del polso (19,4%). La forte riduzione dei casi di Sindrome di Raynaud è da ricollegare - afferma EURO- STAT - alla crisi del settore mine- rario nel Regno Unito. Il mesote- lioma, non solo rappresenta la patologia respiratoria più fre-

quente (3,1%), ma anche l’unica neoplasia presente tra le malattie a più alta incidenza. Il gruppo delle patologie da agenti chimici si posiziona all’ultimo posto (1,1%), preceduto di poco da quelle da agenti infettivi e paras- sitari (1,3%); entrambi i gruppi, considerati in valore assoluto, esprimono valori annui al di sotto del migliaio di casi.

(Marta Clemente)

Da agenti fisici 68,2%

Altre 1,7%

Da agenti chimici 1,1%

Respiratorie 14,9%

Infettive e parassitarie 1,3%

Cutanee 12,8%

TAV. 2: MALATTIE PROFESSIONALI RICONO- SCIUTE NELL’UNIONE EUROPEA PER GRUPPI DI MALATTIE - ANNO 2003

Tendinopatie della mano e del polso 9.422 18,7 10.588 19,4 12,4

Ipoacusia da rumore 8.614 17,1 9.966 18,3 15,7

Epicondiliti 7.944 15,8 8.609 15,8 8,4

Dermatiti 6.699 13,3 7.190 13,2 7,3

Sindrome del tunnel carpale 4.068 8,1 5.072 9,3 24,7

Sindrome di Raynaud 2.535 5,0 1.711 3,1 -32,5

Mesotelioma 1.471 2,9 1.703 3,1 15,8

Asma 1.288 2,6 1.603 2,9 24,5

Asbestosi 1.090 2,2 1.336 2,5 22,6

Pneumoconiosi lavoratori del carbone 1.140 2,3 1.164 2,1 2,1

Altre 5.982 12,0 5.512 10,3 -7,9

TOTALE 50.253 100,0 54.454 100,0 8,4

(a) Fonte: EUROSTAT - Comprende soltanto 11 Stati membri: non forniscono dati Germania, Francia, Irlanda e Grecia,

MALATTIE PROFESSIONALI RICONOSCIUTE NELL’UNIONE EUROPEA (a) PER TIPO DI MALATTIA ANNI 2002 - 2003

TIPO DI MALATTIA

2002 2003 Var. %

2003/2002

Numero % Numero %

(3)

7

APPUNTI PROFESSIONALI

2006 - ANNO EUROPEO DELLA MOBILITÀ DEI

LAVORATORI

La Commissione europea ha pro- clamato il 2006 “Anno europeo della mobilità dei lavoratori”.

EURES (European Employment Services), dal suo portale, sottoli- nea che si tratta del primo anno dedicato contemporaneamente a mobilità e lavoro. La mobilità è un elemento rilevante nell’ottica di una reale integrazione politica ed economica dell’Unione Europea, che si prepara ad affrontare sfide su temi come la globalizzazione, la liberalizza- zione del mercato dei servizi della contrastata direttiva Bolkestein e la flessibilità del lavo- ro. Allo stato attuale, il livello di mobilità tra Paesi europei è anco- ra molto basso (1/5 del dato USA): ogni anno circa 225mila persone, appena lo 0,06% della popolazione U.E., si stabiliscono per lavoro in un altro Paese dell’Unione. Fenomeno a parte quello dei residenti di regioni frontaliere, dove sono in 500mila

a lavorare in un Paese diverso dal proprio. La percentuale di europei residenti in un Paese dell’Unione diverso da quello di origine è rimasta costante negli ultimi 30 anni (1,5% della popo- lazione U.E), nonostante la Comunità abbia messo in atto regolamenti e iniziative volte a incentivare la mobilità dei lavora- tori, abolendo qualsiasi forma di discriminazione su occupazione, retribuzione, accesso all’alloggio ed altro, riconoscendo altresì le stesse tutele sociali dei lavoratori nazionali. Ma si riscontrano

ancora alcuni ostacoli di natura amministrativa e linguistica cui si aggiunge la scarsa conoscenza da parte dei lavoratori dei van- taggi e degli aiuti disponibili alla mobilità: da ciò l’iniziativa di investire 4 milioni di euro su pro- getti legati alla mobilità.

L’inaugurazione dell’Anno euro- peo si è tenuta a Bruxelles il 23 e 24 febbraio ed è in programma, tra l’altro, il 29 e 30 settembre, la prima Job Fair in circa 100 città europee, con fiere simultanee dedicate all’occupazione.

(Andrea Bucciarelli)

PoloniaGermania Francia

Regno Unito Spagna Grecia

Paesi Bassi Austria Belgio Altri Paesi 0

5000 10000 15000 20000 25000 30000 35000 40000

Uomini Donne

TAV. 3: CITTADINI UE-25 RESIDENTI IN ITALIA AL 31/12/2004 - FONTE ISTAT

Nord Ovest 267.108 (158.471) 13.455 7.475 199.833 9.967 498 498.336 Nord Est 310.334 (211.161) 11.700 5.014 207.818 20.615 1.672 557.153 Centro 193.200 (155.713) 10.093 7.690 257.118 12.496 - 480.597 Sud 757.264 (547.062) 8.085 2.695 501.249 66.025 12.126 1.347.444 Isole 512.071 (441.223) 4.209 701 152.920 25.954 5.612 701.467 ITALIA 2.039.977 (1.513.630) 47.542 23.575 1.318.938 135.057 19.908 3.584.997

Fonte: elaborazione su dati del Dossier statistico immigrazione Caritas/Migrantes - AIRE - Luglio 2005.

AREA CONTINENTALE DI RESIDENZA Ripartizione

geografica Altri Paesi (di cui UE 25) Africa Asia America Oceania Non TOTALE

italiana di in Europa determinato

provenienza

CITTADINI ITALIANI RESIDENTI ALL'ESTERO PER AREE CONTINENTALI

(4)

L’OSSERVATORIO STATISTICO

a cura di Adelina Brusco

CASI AVVENUTI

INFORTUNI E MALATTIE PROFESSIONALI (1)

LA PRODUZIONE INAIL

8

CASI MORTALI PER INFORTUNIO (2)

PERIODI INFORTUNI

Industria e Servizi Agricoltura TOTALE

Dicembre 2004 97 8 105

Dicembre 2005 96 4 100

Variazione % -1,03 -50,00 -4,76

Gen. 2004 - Dic. 2004 1.120 173 1.293 Gen. 2005 - Dic. 2005 1.105 145 1.250

Variazione % -1,34 -16,18 -3,33

(2) Per data dell’infortunio. Dati stimati; sono esclusi i casi definiti negativamente entro 180 giorni dall’evento.

Dicembre 2004 63.367 4.868 68.235 7,13 2.141 105 2.246

Dicembre 2005 62.572 4.681 67.253 6,96 2.070 160 2.230

Variazione % -1,25 -3,84 -1,44 - -3,32 52,38 -0,71

Gen. 2004 - Dic. 2004 870.028 69.345 939.373 7,38 24.609 1.061 25.670 Gen. 2005 - Dic. 2005 848.157 66.709 914.866 7,29 24.662 1.305 25.967

Variazione % -2,51 -3,80 -2,61 - 0,22 23,03 1,16

(1) Dati stimati.

TIPOLITOGRAFIA INAIL - MILANO

PERIODI INFORTUNI MALATTIE PROFESSIONALI

Industria Agricoltura TOTALE % Agric. Industria Agricoltura TOTALE

e Servizi su TOTALE e Servizi

RENDITE DIRETTE COSTITUITE PER INFORTUNIO (3)

CASI DI INFORTUNIO INDENNIZZATI PER INABILITÀ TEMPORANEA (4)

PERIODI INFORTUNI

Industria e Servizi Agricoltura TOTALE

Dicembre 2004 50.514 4.996 55.510

Dicembre 2005 44.585 4.413 48.998

Variazione % -11,74 -11,67 -11,73

Gen. 2004 - Dic. 2004 635.626 60.554 696.180 Gen. 2005 - Dic. 2005 573.735 55.108 628.843

Variazione % -9,74 -8,99 -9,67

(4) Per data di definizione.

Dicembre 2004 108 8 116 6,90 628 77 705 10,92

Dicembre 2005 54 4 58 6,90 508 66 574 11,50

Variazione % -50,00 -50,00 -50,00 - -19,11 -14,29 -18,58 -

Gen. 2004 - Dic. 2004 1.308 178 1.486 11,98 6,700 801 7.501 10,68 Gen. 2005 - Dic. 2005 791 100 891 11,22 6,718 873 7.591 11,50

Variazione % -39,53 -43,82 -40,04 - 0,27 8,99 1,20 -

(3) Per data di costituzione.

PERIODI REGIME TESTO UNICO REGIME DANNO BIOLOGICO

Industria Agricoltura TOTALE % Agric. Industria Agricoltura TOTALE % Agric.

e Servizi su TOTALE e Servizi su TOTALE

Gen2005 Feb2005 Mar2005 Apr2005 Mag2005 Giu2005 Lug2005 Ago2005 Set2005 Ott2005 Nov2005 Dic2005

0 20 40 60 80 100 120 140

TAV. 4: CASI MORTALI PER DATA EVENTO

INDUSTRIA E SERVIZI AGRICOLTURA

Gen2005 Feb2005 Mar2005 Apr2005 Mag2005 Giu2005 Lug2005 Ago2005 Set2005 Ott2005 Nov2005 Dic2005

0 10000 20000 30000 40000 50000 60000

TAV. 5: CASI INDENNIZZATI PER DATA DI DEFINIZIONE

INDUSTRIA E SERVIZI AGRICOLTURA

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