• Non ci sono risultati.

AA mmiioo nnoonnnnoo LLiivviioo,, cchhee mmii hhaa iinnsseeggnnaattoo ll’’iimmppoorrttaannzzaa ddeellllaa rriifflleessssiioonnee ee cchhee mmii hhaa ttrraassmmeessssoo ll’’aammoorree ppeerr lloo ssttuuddiioo..

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "AA mmiioo nnoonnnnoo LLiivviioo,, cchhee mmii hhaa iinnsseeggnnaattoo ll’’iimmppoorrttaannzzaa ddeellllaa rriifflleessssiioonnee ee cchhee mmii hhaa ttrraassmmeessssoo ll’’aammoorree ppeerr lloo ssttuuddiioo.."

Copied!
13
0
0

Testo completo

(1)

A A mimioo nononnnnoo LLiivviioo,, c chhee mmii hhaa iinnsseeggnanattoo l l’’iimmppoorrttaannzzaa ddeellllaa rriifflleessssiioonnee e e cchhee mmii hhaa ttrraassmmeessssoo l l’’aammoorree peperr lloo ssttuuddiioo..

(2)

R

R

i

i

c

c

o

o

n

n

o

o

s

s

c

c

i

i

m

m

e

e

n

n

t

t

i

i

e

e

r

r

i

i

f

f

l

l

e

e

s

s

s

s

i

i

o

o

n

n

i

i

Questo progetto di studio nasce da un’esperienza personale che ho avuto

modo di vivere. La mia carriera di studente in Filosofia si è infatti arricchita non

solo dei validi insegnamenti dei docenti della Facoltà di Lettere e Filosofia di Pisa,

ma anche dell’opportunità di affrontare un anno di studio all’estero, grazie ai

recenti programmi, messi a punto dalla Comunità Europea, per promuovere la

mobilità internazionale.

La possibilità di studiare come ospite al King’s College di Londra, una

delle migliori università del mondo, mi ha offerto prima di tutto l’occasione di

cimentarmi con discipline molto diverse da quelle disponibili nel mio panorama

accademico. Inoltre, la vita in un ambiente multietnico, culturalmente attivo e

profondamente nuovo ha sviluppato in me nuovi stimoli, nonché dubbi e

questioni. In una società fondata su valori, precetti, attitudini, usanze e tradizioni

distinte dalle mie, il confronto con un linguaggio e un mondo differenti ha fatto

nascere in me un profondo interesse per lo studio e l’analisi delle pratiche di

comunicazione interculturale e di integrazione della diversità.

I miei precedenti interessi si erano orientati primariamente verso lo studio

dell’identità, il suo processo di creazione e il suo rapporto con l’ambiente

circostante in cui essa viene ad essere. Sebbene non avessi trovato, fino ad ora, un

punto interessante e originale da cui far partire qualsiasi tipo d’indagine filosofica

su tale concetto, non ho mai mancato di alimentare le mie riflessioni, anche

attingendo dalla variegata coltre disciplinare che ho col tempo accumulato,

(3)

versatile e molteplice per lo sviluppo successivo di eventuali ricerche. Il mio

procedere non si è rivelato sterile, dal momento che mi ha permesso di elaborare

un interessante argomento di studio, proprio partendo dalla connessione del

problema dell’identità alla multuculturalità nella prospettiva inter-linguistica.

Quello che, difatti, mancava allo sviluppo dell’idea era lo studio del linguaggio,

che ha incuriosito e arricchito le mie considerazioni proprio durante l’esperienza

di una lingua e di una realtà diverse.

Il dubbio che più frequentemente si affacciava alla mia mente riguardava

la possibilità dell’insorgenza di rappresentazioni della realtà differenti dati due

linguaggi diversi di partenza. Col tempo, grazie al contributo del prof. Carlo

Marletti, relatore della tesi, ho intrapreso la strada verso un nuovo universalismo,

scelta nettamente originale, all’interno un contesto che ha visto una forte rinascita

dell’onda di pensiero relativista. L’autrice di riferimento, che da subito ha destato

in me entusiasmo e passione, mi è stata suggerita dal mio professore: Anna

Wierzbicka.

Nel panorama italiano e, in particolar modo, nella mia realtà universitaria,

non è stato facile reperire notizie, testi, informazioni, spunti critici o anche

soltanto riferimenti. Il rintracciare le fonti bibliografiche è stata senza dubbio

l’impresa più difficoltosa, che non sarei mai riuscita a realizzare senza l’aiuto

personale del mio relatore e di alcuni collaboratori della biblioteca. L’argomento si

è, effettivamente, rivelato originale, proprio perché non ho potuto rinvenire alcun

lavoro, da cui trarre anche solo ispirazione. Non disponendo di conoscenze di

Linguistica e rischiando di sfociare in una trattazione strettamente tecnica

(4)

colmabili e quelli che erano i limiti invalicabili. Del mio progetto iniziale di studio

della prospettiva universalista di Wierzbicka resta poco, date le innumerevoli

revisioni e i ripensamenti necessari, viste anche quelle che erano le mie

competenze.

Sono estremamente orgogliosa, tuttavia, dell’esser riuscita a sviluppare

un’indagine forse assai più intrigante di quanto credevo possibile, che punta verso

le possibili applicazioni dei risultati di Wierzbicka alla filosofia, alla

comunicazione e ai prospetti antropologico-psicologici di creazione dell’identità

etnica e personale dell’essere umano. Trovo profondamente interessante questo

soggetto e ritengo sia assolutamente fondamentale una maggiore attenzione,

anche da parte del nostro dipartimento, per lo studio del linguaggio applicato a

questioni filosofico-sociali, ad evitare che, come è accaduto a me, i prossimi

studenti debbano rivedere o restringere i loro interessi. Non so fino a che punto e

se, dati gli ostacoli incontrati, sono riuscita ad elaborare in modo abbastanza

esaustivo e preciso la questione. Posso, però, dire di aver avuto coraggio,

determinazione e fervore, sperando bene che questi aspetti favoriscano le ricerche

future in questo campo, estremamente utile dal punto di vista pratico, e confidare

che non sfocino in una complessiva imprudenza. Sicuramente posso ritenermi

soddisfatta di aver trovato fondamento a questa tesi anche attraverso la mia stessa

persona e le mie esperienze passate.

Colgo l’occasione per ringraziare il mio relatore prof. Carlo Marletti e tutti

gli altri professori e ricercatori che hanno contribuito alla mia formazione e allo

sviluppo dei miei interessi: in particolare il prof. Giuliano Campioni, il prof.

(5)

ringraziamento speciale va anche ai suggerimenti che la prof.ssa Flavia Monceri

mi ha implicitamente ispirato, in occasione della mia tesi triennale, e al Dr.

Alessandro Lenci, per la prontezza e la disponibilità ad aiutarmi riguardo agli

aspetti teorici di cui il mio bagaglio culturale non disponeva. E’ importante

ricordare anche tutti coloro che mi ha hanno permesso di realizzare la mia

esperienza di studio a Londra, e coloro che mi hanno sostenuto in quel periodo e

nella convalida degli esami sostenuti all’estero, in particolare il prof. Tiziano

Raffaelli, Victoriya Kolp e dal King’s College: Bach Luu, Sarah Davenport e il

prof. Will Rasmussen.

A questo punto intendo anche ringraziare tutti coloro che hanno

partecipato indirettamente al mio lavoro e che hanno mostrato sostegno, curiosità

ed entusiasmo per questo: Simone Guglielmi, Angela Cavicchioni, Francesco

Landi, prof. Christopher Hughes (King’s College), Gabriella Fornesi e Miria

Chericoni (personale della Segreteria Didattica e della Segreteria Studenti), Fabio

Strufaldi, Sara Scarselli, Francesca Zampagni, Tania Roslik, Gian Luca Grassini,

Giulia Colombini, Luca Mancini, Alessio Dighero e tutti gli altri cari amici e

familiari.

Spero, a questo punto, di contribuire ai futuri sviluppi di questo progetto e

degli spunti teorici che richiama, fornendo ad essi una collaborazione personale,

frutto di un mio vivo desiderio di sperimentare appieno la vita e la cultura di un

altro paese in modo stabile, per poter arricchire, come ritengo sia unicamente

possibile, la mia stessa persona attraverso il contatto e la vicinanza alla diversità.

(6)

I

I

n

n

d

d

i

i

c

c

e

e

I

I

n

n

t

t

r

r

o

o

d

d

u

u

z

z

i

i

o

o

n

n

e

e

M

M

e

e

l

l

t

t

i

i

n

n

g

g

p

p

o

o

t

t

c

c

u

u

l

l

t

t

u

u

r

r

a

a

l

l

e

e

e

e

s

s

o

o

c

c

i

i

e

e

t

t

à

à

m

m

u

u

l

l

t

t

i

i

e

e

t

t

n

n

i

i

c

c

h

h

e

e

:

:

e

e

s

s

i

i

s

s

t

t

e

e

B

B

a

a

b

b

e

e

l

l

e

e

?

?

...p. 14

1. Linguaggio e pensiero: lo scarto tra relativismo e universalismo ... p. 18 2. Un mosaico di culture a confronto: lo scarto fra il mondo cui apparteniamo e quello da cui ci diversifichiamo ... p. 22 3. Cultura e comunicazione: lo scarto fra il linguaggio e lo scenario sottostante ... p. 25 4. Il dialogo come mezzo di realizzazione di un’identità etnica e personale: lo scarto fra “io” e “altro” ... p. 30 5. Focalizzare la questione ... p. 35

C

C

a

a

p

p

i

i

t

t

o

o

l

l

o

o

I

I

C

C

o

o

i

i

n

n

v

v

o

o

l

l

g

g

i

i

m

m

e

e

n

n

t

t

o

o

r

r

e

e

c

c

i

i

p

p

r

r

o

o

c

c

o

o

f

f

r

r

a

a

l

l

i

i

n

n

g

g

u

u

a

a

g

g

g

g

i

i

o

o

e

e

p

p

e

e

n

n

s

s

i

i

e

e

r

r

o

o

:

:

u

u

n

n

a

a

s

s

p

p

i

i

r

r

a

a

l

l

e

e

s

s

e

e

n

n

z

z

a

a

f

f

i

i

n

n

e

e

t

t

r

r

a

a

u

u

n

n

i

i

v

v

e

e

r

r

s

s

a

a

l

l

i

i

s

s

m

m

o

o

e

e

r

r

e

e

l

l

a

a

t

t

i

i

v

v

i

i

s

s

m

m

o

o

... p. 40

1. Il pensiero come riflesso del linguaggio... p. 41 1.1 L’idea di linguaggio sottostante il relativismo ... p. 41 1.2 Brevi accenni alla famosa ipotesi di Sapir-Whorf... p. 45 2. Il linguaggio come riflesso del pensiero... p. 53

(7)

2.1 Prospettiva storica da cui si sviluppa la “lingua mentalis” di Wierzbicka... p. 53

2.2 Pensiamo tutti allo stesso modo? ... p. 60 3. “Lingua mentalis” e “Linguistic thinking”: Wierzbicka e

Whorf tra relativismo e universalismo... p. 64

C

C

a

a

p

p

i

i

t

t

o

o

l

l

o

o

I

I

I

I

D

D

a

a

l

l

l

l

a

a

l

l

f

f

a

a

b

b

e

e

t

t

o

o

d

d

e

e

i

i

p

p

e

e

n

n

s

s

i

i

e

e

r

r

i

i

u

u

m

m

a

a

n

n

i

i

a

a

l

l

N

N

a

a

t

t

u

u

r

r

a

a

l

l

S

S

e

e

m

m

a

a

n

n

t

t

i

i

c

c

M

M

e

e

t

t

a

a

l

l

a

a

n

n

g

g

u

u

a

a

g

g

e

e

:

:

l

l

a

a

m

m

i

i

s

s

u

u

r

r

a

a

c

c

o

o

m

m

u

u

n

n

e

e

d

d

i

i

u

u

g

g

u

u

a

a

g

g

l

l

i

i

a

a

n

n

z

z

a

a

p

p

e

e

r

r

l

l

i

i

d

d

e

e

n

n

t

t

i

i

f

f

i

i

c

c

a

a

z

z

i

i

o

o

n

n

e

e

d

d

e

e

l

l

l

l

a

a

d

d

i

i

v

v

e

e

r

r

s

s

i

i

t

t

à...

à

p. 71

1. Al di là del relativismo e dell’universalismo ... p. 72 1.1 La necessità di adozionedi una misura neutra comune contro l’etnocentrismo ... p.72

1.2 I contorni della prospettiva inter-culturale:l’importanza delle storie personali e dei test empirici di valutazione ... p. 79 2. L’alfabeto dei pensieri umani... p. 83 2.1 presentazione ... p. 83 2.2 prospettiva storica ... p. 85 2.3 Dove cercare? ... p. 92 2.4 Caratteristiche e requisiti dei concetti umani

universali... p. 95 3. Dai primitivi semantici agli universali lessicali: il metodo di ricerca in una prospettiva inter-linguistica... p. 103

(8)

3.3 Portmanteaus ... p. 112 3.4 Opzioni di valenza... p. 113 3.5 Relazioni non composizionali e polisemie ricorrenti . p. 115 3.6 Resonance ... p. 118 4. Una metodologia fondata su coraggio e fantasia? ... p. 119

C

C

a

a

p

p

i

i

t

t

o

o

l

l

o

o

I

I

I

I

I

I

N

N

a

a

t

t

u

u

r

r

a

a

l

l

S

S

e

e

m

m

a

a

n

n

t

t

i

i

c

c

M

M

e

e

t

t

a

a

l

l

a

a

n

n

g

g

u

u

a

a

g

g

e

e

... p. 121

1. Natural semantic metalanguage ... p. 122 2. La lista degli universali: ipotesi, incrementi e modifiche nel corso del tempo... p. 130

2.1 Substantives... p. 135 2.1.1 I, YOU... p. 135 2.1.2 SOMONE, SOMETHING ... p. 137 2.1.3 PEOPLE... p. 139 2.1.4 THING, BODY... p. 141 2.2 Determiners ... p. 141 2.2.1 THIS... p. 141 2.2.2 THE SAME, OTHER/ELSE ... p. 143 2.3 Quantifiers... p. 144 2.3.1 ONE, TWO, MANY (MUCH) ... p. 144 2.3.2 ALL... p. 146 2.3.3 SOME ... p. 147 2.4 Mental predicates... p. 150 2.4.1 THINK, KNOW, WANT, FEEL ... p. 150 2.4.2 SEE, HEAR... p. 153

(9)

2.5 Speech ... p. 157 2.5.1 SAY ... p. 157 2.5.2 WORDS, TRUE... p. 158 2.6 Actions and events: DO, HAPPEN ... p. 159 2.7 Evaluators: GOOD, BAD ... p. 160 2.8 Descriptors: BIG, SMALL... p. 163 2.9 TIME... p. 165 2.9.1 WHEN, BEFORE, AFTER... p. 165 2.9.2 A LONG TIME, A SHORT TIME ... p. 167 2.9.3 NOW ... p. 169 2.9.4 FOR SOME TIME, MOMENT... p. 171 2.10 SPACE... p. 171 2.10.1 WHERE, UNDER, ABOVE ... p. 171 2.10.2 FAR, NEAR... p. 174 2.10.3 SIDE ... p. 176 2.10.4 INSIDE, TOUCH ... p. 177 2.10.5 HERE ... p. 178 2.11 Partonomy and Taxonomy ... p. 179 2.11.1 PART ... p. 179 2.11.2 KIND ... p. 182 2.12 Metapredicates ... p. 185 2.12.1 NOT ... p. 185 2.12.2 CAN... p. 188 2.12.3 VERY ... p. 189 2.13 Interclausal linkers... p. 191 2.13.1 IF ... p. 191 2.13.2 BECAUSE... p. 192 2.13.3 LIKE... p. 193 2.14 Augumentor: MORE ... p. 194

(10)

2.15 Movement, existence, life... p. 196 2.15.1 MOVE... p. 196 2.15.2 THERE IS/ARE ... p. 197 2.15.3 ALIVE (LIVE) ... p. 199 2.16 Imagination and possibility ... p. 201 2.16.1 IF…WOULD ... p. 201 2.16.2 MAYBE... p. 202 2.17 BE (SOMEWHERE), HAVE, BE

(SOMEONE/SOMETHING), DIE ... p. 203 2.18 Considerazioni conclusive ... p. 204 3. Cos’è specifico e cos’è universale? La sintassi del “NSM” .. p. 208 3.1 Sostantivi ... p. 210 3.2 Predicati mentali ... p. 213 3.3 Parole relative al linguaggio ... p. 215 3.4 Azioni, eventi, movimenti ... p. 216 3.5 Esistenza e vita... p. 218 3.6 Determinanti e quantificatori ... p. 219 3.7 Aggettivi valutativi... p. 221 3.8 Aggettivi descrittivi ... p. 222 3.9 Tempo ... p. 222 3.10 Spazio ... p. 224 3.11 Connettivi interclausali ... p. 226 3.12 Operatori proposizionali... p. 228

(11)

3.13 Metapredicati ... p. 229 3.14 L’intensificatore MORE... p. 229 3.15 Altri intensificatori... p. 229 3.16 Sostantivi relazionali ... p. 230 3.17 Similitudine ... p. 231 4. Cenni conclusivi e dubbi... p. 232

C

C

a

a

p

p

i

i

t

t

o

o

l

l

o

o

I

I

V

V

D

D

e

e

s

s

c

c

r

r

i

i

v

v

e

e

n

n

d

d

o

o

l

l

i

i

n

n

d

d

e

e

s

s

c

c

r

r

i

i

v

v

i

i

b

b

i

i

l

l

e

e

:

:

i

i

l

l

N

N

a

a

t

t

u

u

r

r

a

a

l

l

S

S

e

e

m

m

a

a

n

n

t

t

i

i

c

c

M

M

e

e

t

t

a

a

l

l

a

a

n

n

g

g

u

u

a

a

g

g

e

e

r

r

i

i

v

v

e

e

l

l

a

a

i

i

l

l

p

p

r

r

o

o

f

f

o

o

n

n

d

d

o

o

i

i

n

n

t

t

r

r

e

e

c

c

c

c

i

i

o

o

f

f

r

r

a

a

l

l

i

i

n

n

g

g

u

u

a

a

g

g

g

g

i

i

o

o

e

e

c

c

u

u

l

l

t

t

u

u

r

r

a

a

... p. 233 1. La distruzione di Babele ... p. 234 1.1 Funzionamento del “NSM” ... p. 234 1.2 Altri esempi d’applicazione del “NSM”... p. 238 2. Esiste una correlazione fra linguaggio e cultura? ... p. 243

2.1 Alcune verità svelate dal Natural Semantic

Metalanguage... p. 243 2.2 Temi culturali nella lingua russa: un caso

emblematico ... p.246

C

C

a

a

p

p

i

i

t

t

o

o

l

l

o

o

V

V

I

I

l

l

N

N

a

a

t

t

u

u

r

r

a

a

l

l

S

S

e

e

m

m

a

a

n

n

t

t

i

i

c

c

M

M

e

e

t

t

a

a

l

l

a

a

n

n

g

g

u

u

a

a

g

g

e

e

e

e

i

i

l

l

d

d

i

i

a

a

l

l

o

o

g

g

o

o

u

u

n

n

i

i

v

v

e

e

r

r

s

s

a

a

l

l

e

e

p

p

e

e

r

r

l

l

e

e

s

s

p

p

r

r

e

e

s

s

s

s

i

i

o

o

n

n

e

e

e

e

l

l

a

a

r

r

r

r

i

i

c

c

c

c

h

h

i

i

m

m

e

e

n

n

t

t

o

o

d

d

e

e

l

l

l

l

i

i

d

d

e

e

n

n

t

t

i

i

t

t

à

à

... p. 253

(12)

1. quanto possiamo essere diversi?... p. 254 1.1 Pragmatica inter-culturale e diversi valori a

confronto ... p. 254 1.2 L’etnocentrismo nello studio dell’educazione e

dell’interazione umana ... p. 260 1.3 La diversità penetra anche nelle strategie comunicative: who is right and who is wrong? ... p. 265

1.3.1 Italiano versus English ... p. 269 2. Le emozioni come artefatti specifici della cultura di

riferimento... p. 274 2.1 Il lavoro di Wierzbicka sulle emozioni... p. 278 2.1.1 Alcuni esempi pratici... p. 281 3. Comunicazione interculturale: in un mondo senza più confini quanto è necessaria allo sviluppo dell’identità? ... p. 287

3.1 Il dialogo individuale si basa sul dialogo interculturale: siamo frutto anche di ciò che non ci appartiene... p. 287

3.2 Due livelli di dialogo: quello con il “sé” e quello con

“l’altro” ... p. 295 3.3 Teoria dei “Cultural scripts”e realizzazione di

un’identità etnica ... p. 299 4. Possibilità di capire se stessi e necessità di tradurre l’altro:

quanto intervengono il “NSM” e la teoria dei

“Cultural Scripts”... p. 304

C

C

o

o

n

n

c

c

l

l

u

u

s

s

i

i

o

o

n

n

i

i

I

I

l

l

N

N

a

a

t

t

u

u

r

r

a

a

l

l

S

S

e

e

m

m

a

a

n

n

t

t

i

i

c

c

M

M

e

e

t

t

a

a

l

l

a

a

n

n

g

g

u

u

a

a

g

g

e

e

:

:

i

i

l

l

D

D

N

N

A

A

c

c

o

o

s

s

t

t

i

i

t

t

u

u

t

t

i

i

v

v

o

o

d

d

i

i

o

o

g

g

n

n

i

i

s

s

i

i

g

g

n

n

i

i

f

f

i

i

c

c

a

a

t

t

o

o

... p. 311

(13)

1. Tradurre ciò che siamo: arricchire se stessi o perdersi?... p. 312 2. Non sappiamo quanto siamo diversi ma sappiamo quanto

siamo uguali... p. 319

B

B

i

i

b

b

l

l

i

i

o

o

g

g

r

r

a

a

f

f

i

i

a

a

... p. 324

Testi di Anna Wierzbicka ... p. 324 Altri testi... p. 325 Riviste ... p. 328 Riviste elettroniche... p. 329 E-books ... p. 330 Articoli, enciclopedie e altre risorse elettroniche ... p. 332 Tesi ed altri elaborati consultati ... p. 332

Riferimenti

Documenti correlati

4 Giovanni, alle sette Chiese che sono in Asia: grazia a voi e pace da Colui che è, che era e che viene, e dai sette spiriti che stanno davanti al suo trono, 5 e da Gesù Cristo,

Nella nostra realtà non abbiamo bisogno di costruire situazioni “verosimili”, ma abbiamo a disposizione la realtà vera, quotidiana quella in cui vivono gli alunni stranieri

Tutti i ragazzi del laboratorio che hanno sempre trovato il modo di risolvere i guai da me combinati e mi hanno supportato

Ringrazio la mia famiglia che mi ha dato la possibilità di studiare e tutti gli amici conosciuti durante gli anni trascorsi a Pisa (siete troppi da elencare!). Un saluto speciale

Per ulteriori informazioni e informazioni e chiarimenti è possibile consultare il sito internet del Comune al seguente

1 Marche Nord - Pesaro e Urbino, il monitoraggio dei valori delle portate dei principali corsi d’acqua dell’Ambito di Pesaro e Urbino e dei livelli degli invasi di riferimento

Giovanni COLAFEMMINA – Consulenza Tecnica Accertamento Rischi Professionali INAIL Basilicata Al termine degli interventi potranno essere posti quesiti Ore 17:00 Chiusura lavori. La

Giovanni COLAFEMMINA – Consulenza Tecnica Accertamento Rischi Professionali INAIL Basilicata Al termine degli interventi potranno essere posti quesiti Ore 17:00 Chiusura lavori. La