Dinamica
Si occupa del moto in relazione alle sue cause E basata sulla tre leggi di Newton `
Le leggi della dinamica possono sembrare diverse in sistemi di riferimento diversi
Indago il significato dell’energia potenziale e la sua relazione con l’equilibrio
Cerco di stabilire ”quanto” moto ha un oggetto Trovo una nuova legge di conservazione
Applico le leggi di conservazione trovate per studiare come cambia un
sistema dopo gli urti
Sistemi di riferimento
Per descrivere la posizione di un corpo ho bisogno di un’origine e di tre assi (cartesiani)
Se studio il suo movimento, devo dire rispetto a cosa si muove Sistemi di riferimento in moto rettilineo uniforme gli uni rispetto agli altri si dicono tra loro inerziali
Nei sistemi inerziali le accelerazioni sono le stesse, e quindi anche le forze
Nei sistemi non inerziali compaiono forze apparenti Se un’auto frena, ci sentiamo spinti in avanti
Se facciamo girare un secchio pieno d’acqua, questa non cade
Un astronauta che parte a bordo di un razzo si sente schiacciato verso
lo schienale
Energia potenziale ed equilibrio
Posso fare un grafico dell’energia potenziale del sistema
Se l’energia totale ` e conservata, la posso rappresentare come una retta La distanza dalla retta rappresenta l’energia cinetica
Un sistema rappresentato da un punto sul fondo del potenziale, ` e in
equilibrio perch´ e spostandosi farebbe diventare negativa la propria
energia cinetica
Moto vicino a un minimo
dell’energia potenziale
Nel minimo devo avere dU(x 0 )/dx = 0
Posso espandere l’energia potenziale in serie di Taylor U(x ) ≈ U(x 0 ) + U 0 (x 0 )(x − x 0 ) + 1 2 U 00 (x 0 )(x − x 0 ) 2 U(x ) ≈= U(x 0 ) + 1 2 U 00 (x 0 )(x − x 0 ) 2
l’energia totale sar` a quindi, con buona approssimazione 1
2 m v 2 + 1
2 U 00 (x 0 )(x − x 0 ) 2
Questa ` e l’energia di un oscillatore armonico con K = U 00 (x 0 ) per cui i piccoli movimenti attorno alla posizione di equilibrio stabile sono oscillazioni
Molte applicazioni: orologi al quarzo, definizione dell’unit` a di tempo
Potenza
E importante non solo conoscere il lavoro di cui una macchina ` ` e capace, ma anche quanto tempo impiega a farlo
Il rapporto tra queste due quantit` a si chiama potenza P = ∆W ∆t
Si misura in Joule/secondo (J/s) o Watt (W)
Potenza×tempo = energia, quindi Watt×ora e Kilowatt×ora sono misure di energia
Quanta potenza serve per fornire l’energia alle nostre case?
Quanta energia mangia un uomo ogni giorno? Come viene persa?
Si calcola che la quantit` a di cibo che mangiamo mangiare ogni giorno sia
2000 (K )cal , pari a 2 · 10
6cal . Ogni caloria vale 4.186 J e quindi dobbiamo
mangiare un’energia di circa 8.372 · 10
6J. Dato che in un giorno ci sono
86400 s La potenza sviluppata da un essere umano ` e circa 100 W che viene
dissipata in energia termica. Questo ` e il motivo per cui stando in molti in un
piccolo spazio si sta pi` u caldi
La luce che arriva sulla Terra dal sole porta, ogni secondo, un’energia di circa 1400 W /m 2 . Quanti uomini potrebbero vivere con questa energia?
La superficie della Terra vista dal sole ` e un disco piatto di raggio R
T. La sua area ` e quindi πR
T2= 1, 25 · 10
14m
2e quindi la potenza che arriva in ogni istante ` e 1.4 · 10
3× 1.25 · 10
14m
2= 1.75 · 10
17W sufficienti a far
”funzionare” 1.75 · 10
15umani. Ogni umano dovrebbe per` o vivere su meno di 1 m
2di superficie!
Il consumo energetico massimo in Italia si aggira sui 55 Gigawatt.
Quanto ` e il nostro consumo pro capite?
Si disspano 55 GW consumati da circa 55 milioni di cittadini. Il consumo per
persona ` e quindi 55 · 10
9/55 · 10
6W per persona, cio` e 55 KW per persona
Impulso e quantit` a di moto
Dalla seconda legge della dinamica
~ F = m d~ v
dt =⇒ ~ F dt = m d~ v
Posso considerare l’effetto di una forza per un certo tempo e integrarlo Z
F dt = m ~ Z
d~ v = m∆~ v
La grandezza ~ p = m~ v si chiama quantit` a di moto mentre in termine a primo membro si chiama impulso
la formula precedente ci dice quindi che l’impulso fornito a un corpo ` e uguale alla variazione di quantit` a di moto che ne deriva
La seconda legge di Newton si pu` o quindi scrivere come
F = ~ d~ dt p
Conservazione della quantit` a di moto
Se la risultante delle forze ` e nulla la quantit` a di moto ` e costante.
Questa ` e la legge di conservazione della quantit` a di moto
La conservazione della quantit` a di moto ha una validit` a pi` u generale di quella di conservazione dell’energia meccanica
Se due corpi interagiscono, parte dell’energia meccanica pu` o essere trasformata in energia termica, e l’energia meccanica non sarebbe, in questo caso, conservata
La forza che il primo corpo esercita sull’altro ` e uguale e opposta a quella che il secondo esercita sul primo (per il terzo principio della dinamica)
d~ p 1
dt = ~ F 2→1
d~ p 2
dt = ~ F 1→2
La somma di queste due forze ` e nulla, e non cambia la risultante d~ p 1
dt + d~ p 2
dt = ~ F 1→2 + ~ F 2→1 = ~0 ⇒ d (~ p 1 + ~ p 2 ) dt = ~0
La somma delle quantit` a di moto dei due corpi resta quindi costante
Conservazione della quantit` a di moto
Urti elastici
Considero due particelle che si urtano
Suppongo che l’energia meccanica sia conservata (urto elastico) La quantit` a di moto ` e sempre conservata
Se l’urto ` e lungo una linea, ho due incognite (le velocit` a finali) e due equazioni (le leggi di conservazione)
m 1 v 1 + m 2 v 2 = m 1 v 1 0 + m 2 v 2 0 1
2 m 1 v 1 2 + 1
2 m 2 v 2 2 = 1
2 m 1 v 1 02 + 1 2 m 2 v 2 02 Posso ora portare a primo membrto i termini che moltiplicano m 1 e a secondo quelli che moltiplicano m 2 e ottengo
m 1 v 1 − m 1 v 1 0 = m 2 v 2 0 − m 2 v 2
1
2 m 1 v 1 2 − 1
2 m 1 v 1 02 = 1
2 m 2 v 2 02 − 1 2 m 2 v 2 2 Posso ora raccogliere m 1 e m 2 e semplificare i fattori comuni
m 1 (v 1 − v 1 0 ) = m 2 (v 2 0 − v 2 ) m 1 (v 1 2 − v 1 02 ) = m 2 (v 2 02 − v 2 2 )
Utilizzando i prodotti notevoli posso scrivere
m 1 (v 1 − v 1 0 ) = m 2 (v 2 0 − v 2 ) m 1 (v 1 − v 1 0 )(v 1 + v 1 0 ) = m 2 (v 2 0 − v 2 )(v 2 0 + v 2 ) Inserendo ora la prima equazione nella seconda
m 1 (v 1 − v 1 0 ) = m 2 (v 2 0 − v 2 ) v 1 + v 1 0 = v 2 + v 2 0
La prima di queste equazione rappresenta la conservazione della quantit` a di moto ed ` e sempre soddisfatta, mentre la seconda vale se anche l’energia
`
e conservata. Moltiplicando ora la seconda equazione per m 1 oppure m 2 e sottraendola o sommandola dalla prima, trovo l’espressione per le velocit` a dopo l’urto
v 1 0 = m m
1−m
21
+m
2v 1 + m 2 m
21
+m
2v 2 v 2 0 = m 2 m
11
+m
2v 1 + m m
2−m
11
+m
2v 2
Conservazione della quantit` a di moto
Casi particolari
1
Le masse delle due particelle sono uguali m 1 = m 2 . Allora v 1 0 = v 2 , v 2 0 = v 1
2
Una delle particelle ` e ferma v 2 = 0 e le due masse sono uguali m 1 = m 2 = m
Trovo v 2 0 = v 1 e v 1 0 = 0
3