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volume 20, numero 3, 2005

Microbiologia Medica 121

S8.3

LA SORVEGLIANZA NAZIONALE DELLE MENINGITI BATTERICHE Mastrantonio P.

Dipartimento Malattie Infettive, Parassitarie ed Immunomediate. Istituto Superiore di Sanità. Roma

La sorveglianza sulle meningiti batteriche, grazie alla

collaborazione degli Assessorati alla Sanità Regionali, ha ottenuto un miglioramento della qualità e dell’accu-ratezza dei dati negli ultimi anni permettendo di trac-ciare un profilo più preciso degli agenti patogeni responsabili. E’ possibile quindi quantificare il contri-buto relativo ai diversi agenti nell’eziologia delle meningiti batteriche; definire in modo più puntuale le caratteristiche epidemiologiche; raccogliere presso il dipartimento di Malattie Infettive dell’Istituto Superiore di Sanità e tipizzare i ceppi di Neisseria

meningitidis, Haemophilus influenzae e Streptococcus pneumonite, analizzarne la suscettibilità agli

antimi-crobici; monitorare l’esecuzione della chemioprofilas-si nei soggetti che hanno avuto contatti con il caso di meningite ed identificare eventuali casi secondari di infezione.

Una sintesi dei dati raccolti dal 2003 a giugno 2005 attraverso il sistema di sorveglianza permette di trac-ciare il seguente profilo epidemiologico delle meningi-ti batteriche in Italia:

a) un’incidenza media di meningiti da N.meningitidis di 0.35-0.43/ 100.000 abitanti;

b) da S.pneumoniae di 0.41-0.43/ 100.000; c) da

H.influenzae di 0.07-0.1.

L’età media dei soggetti colpiti da questa patologia varia a secondo dell’agente eziologico responsabile, in particolare H.influenzae, come noto, provoca prevalen-temente malattia nella fascia 0-4 anni, N. meningitidis nella fascia 0-4 anni e nella fascia 15-24 anni, infine S.

pneumoniae soprattutto negli adulti con più di 64 anni

ed in misura minore nella fascia 0-4 anni. Circa il 90% dei ceppi di S .pneumoniae isolati da adulti risulta appartenere ad un sierogruppo incluso nell’attuale vac-cino polisaccaridico 23-valente mentre circa il 68% dei sierogruppi isolati da bambini è compreso nell’at-tuale vaccino 7-valente coniugato.

L’incidenza di malattia invasiva da H. influenzae si è mantenuta bassa per H. influenzae tipo b grazie alla vaccinazione, ed è di 0.02 e 0.01/100.000 per gli altri tipi capsulari. Interessante la comparsa di rari ceppi di

H.influenzae di tipo capsulare “e” responsabili di

malattia invasiva mai isolati in precedenza nel nostro paese.

Dal mese di Gennaio 2003 a Giugno 2005 sono stati segnalati 860 casi di malattia invasiva da meningo-cocco. Sin dai primi mesi del 2002 si è registrato un forte incremento nella proporzione del sierogruppo C, ora predominante. Tale aumento è attribuibile alla cir-colazione del fenotipo C:.2b:P1.5 nel 2002-2003 e del fenotipo C:2b:P1.5,2 a partire dal 2004.

Questi fenotipi si sono rivelati anche responsabile del rapido aumento del numero di ceppi con diminuita sensibilità alla penicillina. In seguito a cluster di casi di malattia invasiva da meningococco C in alcune regio-ni, sono state messe in atto diverse strategie vaccinali contro il sierogruppo C.

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