• Non ci sono risultati.

Lavoro in sicurezza la priorità è la vita.

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "Lavoro in sicurezza la priorità è la vita."

Copied!
2
0
0

Testo completo

(1)

1 / 2

Data Pagina Foglio

20-05-2021

enire 1+8

L FATTO Giornata di mobilitazione dei sindacati. L'idea di una Procura nazionale, come per la mafia

Lavoro in sicurezza la priorità è la vita.

Sbarra (Cid): strage inaccettabile, ora impegno straordinario di zrituziani e imprese

NICOLA PINI

Fermare la strage sul lavoro. Nell'anniver- sario dello Statuto dei lavoratori oggi i sin- dacati si mobilitano per aprire una "ver- tenza sicurezza" dopo la scia di morti del- le ultime settimane e la commozione che ha suscitato la scomparsa della giovane mamma Luana D'Orazio, uccisa da un macchinario tessile a Prato.

«E una situazione inaccettabile. Una vera emergenza nazionale che offende i valori della Costituzione e macchia in modo in- delebile la dignità e la credibilità di molte aziende e delle istituzioni. Siamo quasi a 200 morti dall'inizio dell'anno, oltre tre vit- time al giorno. Non c'è settore produttivo fuori da questa strage silenziosa», dice ad

"Avvenire" il segretario generale della Ci- sl, Luigi Sbarra. Si pensa intanto a una Pro- cura "ad hoc" sul modello antimafia per i reati connessi alla sicurezza sul lavoro.

Ferrario e Santamaria a pagina 8

L'INTERVISTA

Per il segretario

«necessario estendere a tutti i lavoratori le indennità Covid,

rendere universali gli ammortizzatori e rilanciare le politiche attive Il governo ci convochi o sarà mobilitazione»

Lavoro in sicurezza la priorità è la vita

«Lavoro, la vita prima di tutto»

PrcL!It,y;?u`n.rpnv iodwlnn~Ju ~—, re I , ,.nonói.pn u ï~,

Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

Interviste

045688

Quotidiano

(2)

2 / 2

Data Pagina Foglio

20-05-2021

enire 1+8

«Lavoro, la vita prima di tutto»

Sbarra (Cisl): siamo quasi a 200 morti dall'inizio dell'anno, oltre tre vittime al giorno, in tutti i settori Bisogna bloccare la "deregulation" sugli appalti e adottare la `patente a punti" per tutte le aziende

NICOLA PINI

ermare la strage sul lavo- -4 ro. Nell'anniversario del- lo Statuto dei lavoratori oggi i sindacati si mobilitano per aprire una "vertenza sicu- rezza" dopo la scia di morti del- le ultime settimane e la com- mozione che ha suscitato la scomparsa della giovane mam- ma Luana D'Orazio, uccisa da un macchinario tessile a Prato.

Ne parliamo con il leader della Cisl Luigi Sbarra.

Segretario Sbarra, a che punto è la tragica contabilità delle morti bianche? I dati sono in crescita nonostante l'attività e- conomica ridotta. E colpa del Covid o c'è dell'altro?

È una situazione inaccettabile.

Una vera emergenza naziona- le che offende i valori della Co- stituzione e macchia in modo indelebile la dignità e la credi- bilità di molte aziende e delle i- stituzioni. Siamo quasi a 200 morti dall'inizio dell'anno, ol- tre tre vittime al giorno. Non c'è settore produttivo fuori da que- sta strage silenziosa. Le diffi- coltà economiche legate al Co- vid non possono diventare un alibi per ridurre i controlli e non applicare le norme di sicurezza, come sta accadendo in molti casi. La vita umana viene pri- ma di ogni logica del profitto.

Domani (o lei per chi legge) èin programma la mobilitazione di Cgil, Cisl e Uil. Quali obietti- vi vi proponete?

Luigi Sbarra

Diremo che non c'è lavoro di- gnitoso senza sicurezza e tute- la della vita umana, nelle as- semblee che faremo unitaria- mente in tanti luoghi di lavoro.

Io sarò in un grande cantiere e- dile in Toscana ad ascoltare le i- stanze dei lavoratori. Bisogna far ripartire il Paese in sicurez- za, mettendo al centro il valore sociale del lavoro, la sua qua- lità, la tutela della persona. Un principio tradito da moltissime aziende che, mettendo in peri- colo i lavoratori, non solo com- piono un atto illecito, ma dan- neggiano la credibilità delle realtà sane, che per fortuna so- no ancora tante. Dobbiamo far capire a tutti che la sicurezza è un investimento e non un costo per l'azienda.

Come si fa a fermare questa strage?

Dobbiamo rendere stabili i con- trolli, assumendo nuovi ispet- tori e medici del lavoro. Dare piena attuazione al Testo Uni- co del 2008, avviare una cam- pagna di sensibilizzazione a o- gni livello, cominciando dalle scuole. Vanno migliorate le si- nergie tra tutte le istituzioni e gli organi di vigilanza coinvolti nella "filiera" della sicurezza, su- perando inefficienze inconce- pibili. Bisogna bloccare la dere- gulation sugli appalti ed adot- tare la "patente a punti" per tut- te le aziende, con meccanismi premiali e sanzionatori. E poi garantire finanziamenti veri e mirati per modernizzare gli e-

cosistemi lavorativi e per intro- durre nuove tecnologie nelle P- mi. Anche il lavoro digitale va tutelato. Insomma, serve una strategia nazionale, cosa che fi- nora è mancata.

Lei aveva chiesto al governo un tavolo sulla ripartenza e il Re- covery.

Abbiamo chiesto al Premier Draghi di riconvocare il tavolo di confronto con il sindacato a Palazzo Chigi. Ci sono troppi ri- tardi e titubanze da parte dell'e- secutivo su molte questioni a- perte. Dobbiamo discutere sui contenuti e sulla governance del Pnrr, affrontare il tema del- le riforme, fisco, semplificazio- ni, Pa, avviare la discussione sulle pensioni, chiarire i conte- nuti del decreto Sostegni in par- ticolare sulle questioni del la- voro. Poi bisogna chiudere an- che l'importante Patto sulla scuola. E occorre dare risposte alle tante vertenze aperte al Mi- se, a chi ha perso il lavoro, alle famiglie a basso reddito, ai gio- vani e alle donne che si vedono negato un futuro.

Sullo stop ai licenziamenti per ora non vi hanno ascoltato.

Lo abbiamo detto con chiarez- za al governo: la moratoria ge- neralizzata va prorogata alme- no al 31 ottobre. Per tutte le a- ziende. Non esistono settori produttivi indenni dalla crisi. E la risposta non possono essere altri licenziamenti dal 1 luglio.

Bisogna estendere a tutti i lavo- ratori le indennità Covid, ren-

dere universali gli ammortizza- tori e rilanciare le politiche at- tive, rafforzando i contratti di solidarietà difensivi ed espan- sivi. Per il Mezzogiorno bisogna poi cogliere le opportunità di u- na mobilitazione irripetibile di risorse, 202 miliardi entro il 2027. Queste sono le cose che dobbiamo discutere subito a Palazzo Chigi. Questa è la con- certazione e il patto sociale che noi vogliamo. E siamo pronti a mobilitarci nelle prossime set- timane per un cambio di passo vero dell'azione del governo.

Siamo al 510 anniversario del- lo Statuto dei lavoratori. Un te- sto ancora attuale? Il ministro Orlando propone una legge sulla rappresentanza. Altri spingono per il salario minimo.

Lo Statuto dei lavoratori è an- cora uno strumento di tutela importante per tutto il mondo del lavoro. Bisogna proseguire su quel solco tutelando i nuovi lavori, a partire da quello delle piattaforme digitali, applican- do i contratti a tutti e aprendo la strada finalmente anche alla partecipazione dei lavoratori al- le scelte ed al capitale delle a- ziende. Ma non servono leggi sulla rappresentanza e nem- meno sul salario minimo. La di- namica dei salari è meglio dife- sa dai contratti che prevedono una serie di diritti e di istituti, non solo una paga oraria. Con un minimo fissato per legge molte aziende potrebbero di- sconoscere i contratti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

Interviste

045688

Quotidiano

Riferimenti

Documenti correlati

Il Comitato tecnico grandi invalidi, nella seduta del 26 marzo 1991, ha deliberato di aumentare come di seguito riportato la misura della elargizione in denaro

Organo: INAIL. Documento:

Il Comitato tecnico grandi invalidi del lavoro, nella seduta del 6 marzo 1986, ha deliberato di aumentare come appresso la misura dell'elargizione in denaro a favore degli

Il Comitato tecnico grandi invalidi del lavoro, nella seduta del 16 marzo 1982, ha deliberato di aumentare come appresso la misura dell'elargizione in denaro a favore degli

È auspicabile che l’RSPP/ASPP, il Medico competente, il RLS, il datore di lavoro, i dirigenti, i preposti e i lavoratori esperti, dotati dei necessari

il "Patto per il lavoro e per il Clima" stabilisce impegni e responsabilità condivisi rispetto ad un percorso comune che migliori la qualità della vita

In merito all’Avviso Pubblico sopra citato ed in considerazione della peculiarità e del carattere innovativo rivestito dallo stesso, si comunica che la scadenza, fissata

-La CGT in Francia il 3 dicembre 2020 proclama uno sciopero dei lavoratori della prima infanzia con una piattaforma incentrata sulla mancanza di personale che chiede: benessere e