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Il beneficio assume la denominazione di Pensione di Cittadinanza (PdC) se il nucleo familiare è composto esclusivamente da uno o più componenti di età pari o superiore a 67 anni

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OSSERVATORIO STATISTICO

I dati riportati nella presente Appendice Statistica si riferiscono ai nuclei percettori di RdC/PdC nel periodo Aprile 2019 - Dicembre 2020

Inps - lettura dati 7 gennaio 2021

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1. IL REDDITO/PENSIONE DI CITTADINANZA

Il Reddito di Cittadinanza (RdC) è una misura di politica attiva del lavoro e di contrasto alla povertà, alla disuguaglianza e all'esclusione sociale; si tratta di un sostegno economico ad integrazione dei redditi familiari finalizzato al reinserimento lavorativo e sociale.

Come stabilito dal DL n.4/2019, convertito in Legge n.26/2019, i cittadini possono richiederlo a partire dal 6 marzo 2019, obbligandosi a seguire un percorso personalizzato di inserimento lavorativo e di inclusione sociale.

Il beneficio assume la denominazione di Pensione di Cittadinanza (PdC) se il nucleo familiare è composto esclusivamente da uno o più componenti di età pari o superiore a 67 anni

1

.

L’Osservatorio statistico sul Reddito/Pensione di Cittadinanza fornisce le essenziali informazioni statistiche sui nuclei familiari percettori del beneficio economico.

I dati pubblicati in questo Report si basano sulle domande trasmesse all’Istituto dai Caf, dai Patronati, dalle Poste Italiane e dalle domande presentate autonomamente dai cittadini.

1.1 DOMANDE PERVENUTE

Nell’anno 2019 (da Marzo a Dicembre) sono pervenute 1,6 milioni di domande

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per una media mensile di 164 mila domande, mentre nell’anno 2020 ne sono pervenute 1,5 milioni per una media mensile di 122 mila domande.

Grafico 1 – Domande pervenute RdC/PdC per mese e anno di presentazione

1 Per effetto della modifica introdotta in sede di conversione dall’articolo 1, comma 2, del decreto-legge è concessa anche qualora il componente o i componenti del nucleo familiare di età pari o superiore a 67 anni, convivano esclusivamente con una o più persone in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza (come definite ai fini ISEE), indipendentemente dall’età di tali soggetti.

2 L’analisi delle domande pervenute del presente paragrafo adotta come unità statistica di osservazione il codice fiscale del richiedente distinto per anno di presentazione della domanda: se nell’arco dello stesso anno il richiedentepresenta più domande, nella statistica viene considerata solo quella relativa al mese più recente e quindi il richiedente rientra nel conteggio al massimo per una volta l’anno.

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3

La distribuzione mensile delle domande pervenute nell’anno 2019 (Grafico 1), presenta un picco nei primi tre mesi di attivazione della prestazione, un calo fisiologico nei mesi estivi e infine un assestamento negli ultimi mesi su una media mensile di circa 60 mila domande.

Nell’anno 2020 la distribuzione mensile delle domande pervenute è caratterizzata invece da un picco nei mesi finali dell’anno (da Ottobre a Dicembre), spiegabile con la presenza delle domande di rinnovo delle prestazioni giunte a termine del primo ciclo di erogazione di RdC a partire dal mese di Settembre 2020.

Grafico 2 – Nuclei richiedenti RdC/PdC per anno e canale di trasmissione

Analizzando le domande pervenute per canale di trasmissione (Grafico 2) si evince che nel primo anno di erogazione l’80% delle domande sono state presentate attraverso i CAF e i Patronati e il restante 20% dalle Poste Italiane, nel 2020 è stata introdotta la possibilità di presentare autonomamente la domanda sui siti istituzionali preposti e il 7% delle domande è pervenuto attraverso tale canale, la percentuale di trasmissione da parte delle Poste Italiane è scesa al 7% e il restante 86% è stato assorbito da CAF e Patronati.

1.2 DOMANDE ACCOLTE

Dall’istituzione del beneficio risultano 1,6 milioni di nuclei le cui domande sono state accolte; di questi, 223 mila sono decaduti

3

dal diritto o revocati.

3Nel presente Report vengono analizzate le domande accolte al netto di quelle decadute dal diritto, dall’istituzione del beneficio fino al momento attuale, la cui analisi è contenuta nel paragrafo ‘DOMANDE DECADUTE’ a pag. 5.

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Al 31 dicembre 2020 risultano inoltre 175 mila nuclei che hanno terminato il primo ciclo di erogazione di Reddito di Cittadinanza (18 mesi) e per i quali non è stato ancora rinnovato il beneficio.

I nuclei restanti (1,2 milioni) sono costituiti per 1,1 milioni da percettori di Reddito di Cittadinanza, con 2,7 milioni di persone coinvolte, e per 138 mila da percettori di Pensione di Cittadinanza, con 156 mila persone coinvolte (Tavola 1.2 dell’Appendice Statistica). I nuclei le cui domande sono state accolte, al netto di quelli decaduti dal diritto e di quelli ai quali non è stato ancora rinnovato il beneficio dopo aver terminato il primo ciclo di erogazione (1,250 milioni), registrano un incremento del 18% rispetto allo stesso dato riscontrato nel mese di Gennaio 2020 (1,059 milioni).

La percentuale di composizione tra le due prestazioni erogate varia in virtù della zona geografica: i nuclei percettori di Reddito di Cittadinanza passano dal 91% nelle regioni del Sud e delle Isole, all’88% nelle regioni del Centro per poi diminuire ulteriormente di tre punti percentuali nelle regioni del Nord (Grafico 3).

Grafico 3 – Nuclei percettori di RdC/PdC al netto dei decaduti dal diritto per area geografica e tipologia della prestazione

I nuclei percettori si concentrano nelle regioni del Sud e nelle Isole, raggiungendo il 61%

del totale, seguono le regioni del Nord con il 23% ed infine quelle del Centro con il 16%.

La regione con il maggior numero di nuclei percettori di Reddito/Pensione di Cittadinanza è

la Campania (21% delle prestazioni erogate), seguita dalla Sicilia (18%), dal Lazio (10%),

dalla Lombardia e dalla Puglia (9%); nelle cinque regioni citate risiede il 67% dei nuclei

beneficiari.

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5

A fronte di 1,2 milioni di nuclei percettori sono state coinvolte 2,9 milioni di persone, di cui 1,9 milioni nelle regioni del Sud e nelle Isole, 584 mila nelle regioni del Nord e 403 mila in quelle del Centro (Tavola 1.2 dell’Appendice Statistica).

Quanto alla cittadinanza del richiedente la prestazione, nell’85% dei casi risulta erogata ad un italiano, nel 9% ad un cittadino extra-comunitario in possesso di un permesso di soggiorno, nel 5% ad un cittadino europeo ed infine nell’1% a familiari di tutti i casi precedenti (Grafico 4 e Tavola 1.3 dell’Appendice Statistica).

Grafico 4 – Nuclei percettori di RdC/PdC al netto dei decaduti dal diritto per cittadinanza del richiedente

1.3 DOMANDE DECADUTE

Ad oggi risulta che 223 mila nuclei

4

, di cui 192 mila beneficiari di Reddito di Cittadinanza e 30 mila di Pensione di Cittadinanza, hanno perso il diritto al beneficio.

Come si evince dal Grafico 5, i motivi di decadenza sono: rinuncia del beneficiario (7%

dei nuclei), variazione della situazione reddituale del nucleo (4%), variazione della composizione del nucleo ad eccezione di nascita e morte (53%), variazione congiunta della composizione e della situazione economica del nucleo (21%) e infine revoca del beneficio (5%).

4 I dati riportati nell’appendice statistica, pubblicati sia nella sezione “dati cartacei” che in quella “dati navigabili”

dell’Osservatorio sul Reddito/Pensione di Cittadinanza, prendono in considerazione il nucleo familiare beneficiario della prestazione, rappresentato dal codice fiscale del richiedente.

Può accadere che un nucleo, decaduto dal diritto alla prestazione, in seguito alla variazione reddituale/composizione del nucleo, presenti una nuova domanda con lo stesso richiedente della precedente.

Nel caso in cui questa nuova domanda venga accolta, nelle presenti statistiche il nucleo non risulterà più decaduto, ma si troverà nello stato “in pagamento”.

Questo si giustifica con l’elevata dinamicità reddituale e di composizione presente nei nuclei beneficiari della prestazione che comporta variabilità sia nella misura che nel diritto, variabilità particolarmente accentuata sotto il profilo della dinamicità reddituale nei primi mesi dell’anno, in occasione del rinnovo della DSU.

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6

Grafico 5 – Nuclei percettori di RdC/PdC decaduti dal diritto per motivo di decadenza

1.4 DOMANDE TERMINATE

Da Settembre 2020 è stata raggiunta la diciottesima mensilità dai percettori che avevano ricevuto il primo pagamento nei mesi di Aprile, Maggio e Giugno 2019 e hanno mantenuto il diritto alla prestazione per tutto il periodo.

La normativa prevede che il RdC possa essere rinnovato, previa sospensione di un mese; in caso di rinnovo, deve essere accettata, a pena di decadenza dal beneficio, la prima offerta utile di lavoro congrua.

Prospetto 1 – Numero nuclei che hanno terminato il primo ciclo di RdC (18 mensilità) per mese ultimo pagamento

Nel Prospetto 1 è riportata l’analisi delle terminate per mese dell’ultimo pagamento percepito: a Settembre 2020 hanno raggiunto la diciottesima mensilità del beneficio 382 mila nuclei, ovvero il 67% della generazione iniziale, di questi il 92% ha presentato una domanda di rinnovo e l’89% ha di nuovo percepito il beneficio nei mesi di Novembre e/o Dicembre 2020; ad Ottobre 2020 hanno concluso il primo ciclo di erogazione altri 105 mila nuclei, di questi l’83% ha presentato una domanda di rinnovo e il 61% ha percepito la prestazione nel mese di Dicembre 2020; infine a Novembre 2020 ulteriori 94 mila nuclei hanno ricevuto il

valori assoluti valori % valori assoluti valori %

Settembre 2020 381.541 349.584 92% 340.644 89%

Ottobre 2020 104.670 87.253 83% 63.879 61%

Novembre 2020 94.024 59.024 63% - -

Totale 580.235 495.861 85% 404.523 70%

Nuclei che hanno terminato il primo ciclo

di RdC (18 mensilità) Mese ultimo pagamento

1° Ciclo di Reddito di Cittadinanza

(18 mensilità)

di cui nuclei che hanno presentato domande di rinnovo al 31 dicembre

2020

di cui nuclei con almeno un pagamento a novembre e/o

dicembre 2020

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7

pagamento dell’ultima mensilità prevista e il 63% di questi ha già presentato domanda di rinnovo.

1.5 IMPORTI EROGATI

L’importo medio mensile erogato dall’istituzione della prestazione RdC/PdC ad oggi è pari a 528 euro; mediamente vengono erogati 573 euro per il Reddito di Cittadinanza e 253 euro per la Pensione di Cittadinanza.

Rispetto a tale media nazionale, l’importo è superiore del 7% nelle regioni del Sud e delle Isole e inferiore dell’8% e del 14% rispettivamente nelle regioni del Centro e del Nord (vedi Tavola 1.2 dell’Appendice Statistica).

Il 65% dei nuclei percepisce un importo mensile inferiore a 600 euro e l’1% un importo mensile superiore a 1.200 euro (vedi Tavola 1.6 dell’Appendice Statistica); la classe modale risulta quella dei nuclei con un solo componente che percepiscono un importo mensile compreso tra 400 e 600 euro (287 mila).

1.6 INDENNITA’ INTEGRATIVA COVID19

Il decreto-legge 17 Marzo 2020, n. 18 (decreto Cura Italia), il decreto interministeriale 30 Aprile 2020, n. 10 e il decreto-legge 19 Maggio 2020, n. 34 (decreto Rilancio) hanno introdotto, tra le altre misure, alcune indennità “una tantum” (originariamente di 600 euro) in favore dei lavoratori, anche autonomi, le cui attività abbiano risentito della crisi economica e sociale conseguente all’emergenza sanitaria.

Il decreto-legge n. 137 del 28 ottobre 2020 (decreto Ristori) ha confermato le indennità previste nel decreto Rilancio prevedendo un'indennità onnicomprensiva pari a 1000 euro.

Per il mese di marzo era prevista un’incompatibilità tra le indennità e il Reddito di Cittadinanza. Il D.L. n. 34 del 2020, all’articolo 84, comma 13, ha previsto, invece, che dal mese di Aprile ai beneficiari delle citate indennità “una tantum”, appartenenti a nuclei familiari già percettori del Reddito di Cittadinanza, per i quali l’ammontare del beneficio RdC in godimento risultasse inferiore a quello dell’indennità, in luogo del versamento di quest’ultima, si procedesse ad integrare il beneficio del Reddito di Cittadinanza fino all’ammontare dell’indennità dovuta per ciascuna mensilità

5

.

I nuclei percettori di RdC che hanno percepito almeno una integrazione sono stati 34.761, con un importo medio di integrazione pari a 625 euro a nucleo.

Nel Prospetto 2 è riportato il numero di beneficiari di indennità integrativa Covid19 appartenenti a nuclei percettori di RdC per tipologia di indennità percepita e l’importo medio

5 L’integrazione è stata fino a 500 oppure 600 oppure 1.000 euro a seconda dell’indennità in godimento e del mese di competenza

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8

complessivo integrato a beneficiario, a prescindere dal numero di mensilità di integrazione ricevute.

Prospetto 2 – Numero beneficiari indennità integrativa Covid19 appartenenti a nuclei percettori di RdC per tipologia di indennità “una tantum”

1.7 DISTRIBUZIONE MENSILE DELLE PRESTAZIONI EROGATE

Come è facilmente riscontrabile dal Grafico 6, è confermato il trend crescente del numero dei nuclei percettori di Reddito di Cittadinanza, ad eccezione delle flessioni registrate nel mese di Febbraio 2020, pari al -9% rispetto al mese precedente e imputabile al mancato aggiornamento della dichiarazione ISEE, e nel mese di Ottobre 2020, pari al -27% rispetto al mese precedente e dovuto al mese di sospensione delle domande terminate per il raggiungimento dei 18 mesi di erogazione del Reddito di Cittadinanza.

Grafico 6 – Distribuzione mensile dei nuclei percettori di RdC/PdC e degli importi medi mensili erogati (Aprile 2019 – Dicembre 2020)

Tipologia di indennità

Numero beneficiari indennità integrativa Covid 19

Importo medio complessivo dell'integrazione

(euro) Indennità integrativa per i lavoratori agricoli - art.30 DL 18/2020 13.598 266,04

Indennità integrativa per gli autonomi - art.28 DL 18/2020 9.571 288,22

Indennità integrativa lavoratori domestici 4.334 534,08

Indennità integrativa per i lavoratori stagionali (art.29 DL 18/2020 - DM, art. 2, lett. a)

indennità integrativa lavoratori in somministrazione del turismo - art 84 c.5 DL 34/2020 5.156 1.768,06

Indennità integrativa professionisti e collaboratori - art.27 DL 18/2020 2.615 768,36

Indennità integrativa per i lavoratori intermittenti - DM art. 2, lett. b 824 1.494,43

Indennità integrative per altre tipologie di lavoratori 508 1.308,79

Totale 36.606 593,14

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9

Negli ultimi due mesi dell’anno, si è registrato un tasso di incremento rispettivamente pari al 28% e al 4% mentre l’importo medio mensile erogato si è assestato intorno ai 532 euro.

1.8 CARATTERISTICHE DEI NUCLEI FAMILIARI: NUMERO COMPONENTI, PRESENZA DI MINORI E DISABILI

L’importo medio varia sensibilmente per numero di componenti il nucleo familiare, passando da un minimo di 411 euro, per i nuclei monocomponenti, ad un massimo di 687 euro, per i nuclei con cinque componenti.

I nuclei con minori sono 426 mila e rappresentano il 34% dei nuclei beneficiari coprendo il 56% delle persone interessate. La classe modale dei nuclei con minori è quella con quattro componenti, che rappresenta il 32% del totale (Tavola 1.4 dell’Appendice Statistica).

I nuclei con disabili sono 218 mila e rappresentano il 17% dei nuclei beneficiari, coprendo il 18% delle persone interessate. La classe modale dei nuclei con disabili è quella con un solo componente, che rappresenta il 38% del totale (Tavola 1.5 dell’Appendice Statistica).

Di 2,9 milioni di persone coinvolte, 735 mila sono minorenni; la distribuzione per numero componenti del nucleo vede la prevalenza (62%) di nuclei composti da una o al massimo due persone; il numero medio di persone per nucleo familiare è pari a 2,3 e l’età media dei componenti è pari a 35,5 anni.

1.9 COMPONENTI DELLA PRESTAZIONE

A livello economico il beneficio si compone di una parte a integrazione del reddito familiare fino 6.000 euro annui (elevata a 7.560 euro nel caso di Pensione di Cittadinanza) moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza ai fini del RdC/PdC, oltre che di un contributo per l’affitto o per il mutuo sulla base delle informazioni rilevabili dalla dichiarazione ISEE.

Il Prospetto 3 mostra come varia l’importo medio della prestazione in funzione delle

componenti del beneficio: l’importo medio mensile più alto, 645 euro, risulta essere quello

percepito dai nuclei beneficiari di Reddito di Cittadinanza con a carico un mutuo, mentre

quello più basso, pari a 243 euro, è percepito da coloro che godono della Pensione di

Cittadinanza con a carico un canone di locazione.

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Prospetto 3 – Nuclei percettori di RdC/PdC per componenti economiche del beneficio

2. IL REDDITO DI EMERGENZA

Il Reddito di Emergenza (REm) è una misura di sostegno economico istituita con l’articolo 82 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 (Decreto Rilancio) in favore dei nuclei familiari in difficoltà a causa dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.

Successivamente, con il decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104, è stata introdotta la possibilità di richiedere un’ulteriore mensilità di REm (Rem DL104), indipendentemente dall’avere già richiesto, ed eventualmente ottenuto, il beneficio precedente.

Infine, il decreto-legge 28 ottobre 2020, n. 137, ha previsto due ulteriori quote per i mesi di novembre e dicembre 2020. Il beneficio in questo caso (Rem DL 137) viene riconosciuto:

- d’ufficio, quindi senza bisogno di presentare domanda, per i nuclei familiari già beneficiari del Rem DL104;

- a domanda, per i nuclei che non hanno mai beneficiato del Rem (perché non hanno presentato domanda o perché non è stato loro riconosciuto) oppure hanno ottenuto solo il Rem DL34.

L’importo mensile del REm è determinato moltiplicando il valore della scala di equivalenza per 400 euro.

Il valore della scala di equivalenza, pari a 1 per il primo componente del nucleo familiare, è incrementato di 0,4 per ogni ulteriore componente di età maggiore di 18 anni; di 0,2 per ogni ulteriore componente minorenne, fino ad un massimo di 2, ovvero fino ad un massimo di 2,1 nel caso in cui nel nucleo familiare siano presenti componenti in condizioni di disabilità grave o non autosufficienza come definite ai fini ISEE.

L’importo del beneficio economico non può comunque essere superiore a 800 euro mensili, elevabili a 840 euro solo in presenza di disabili gravi o non autosufficienti.

2.1 DOMANDE PERVENUTE

Nel Prospetto 4 viene riportato la distribuzione dei nuclei richiedenti il Reddito di Emergenza secondo il decreto di riferimento e per stato della domanda.

Nuclei

percettori Importo medio mensile (euro)

Reddito medio annuo dichiarato dal

nucleo (euro)

Nuclei

percettori Importo medio mensile (euro)

Reddito medio annuo dichiarato dal

nucleo (euro)

Nuclei

percettori Importo medio mensile (euro)

Reddito medio annuo dichiarato dal

nucleo (euro)

Senza mutuo e senza canone 644.374 548,49 1.765 70.857 260,92 4.730 715.231 512,42 2.059

Con mutuo 17.100 645,43 3.162 408 409,80 4.913 17.508 638,02 3.203

Con canone 450.786 602,76 4.705 66.284 243,48 6.610 517.070 544,11 4.949

Totale complessivo 1.112.260 572,53 2.978 137.549 252,66 5.636 1.249.809 527,62 3.271

RdC PdC Totale

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Prospetto 4: Numero nuclei richiedenti Reddito di Emergenza per esito domanda e regione

Complessivamente risultano aver fatto domanda 600mila nuclei per il REm dl 34 art.82, 436mila per il REm dl104 art.23 (compreso il c.1 art.14 dl137) e 249mila per il REm dl137 art.14 c.2.

La distribuzione geografica delle domande pervenute rispecchia quella già osservata per il Reddito di Cittadinanza: mediamente il 49% dei nuclei richiedenti risiede al Sud e nelle Isole, il 31% al Nord e il 20% al Centro (Tavola 2.1 dell’Appendice Statistica).

La distribuzione delle domande pervenute per canale di trasmissione (Grafico 7) si differenzia da quella osservata per il Reddito di Cittadinanza poiché per il Reddito di Emergenza è stata concesso da subito al cittadino di effettuare la richiesta in autonomia mentre i CAF sono stati gli ultimi in ordine cronologico ad essere autorizzati; il canale di trasmissione prevalente risulta essere quello dei Patronati in tutti i casi di tipologia di Rem richiesto, seguito dagli stessi cittadini e in minima parte è stato invece trasmesso dai CAF.

Grafico 7 – Nuclei richiedenti REm per canale di trasmissione

Reddito di Emergenza Accolte In lavorazione Respinte/Cancellate Totale

dl 34/2020 art.82 291.853 2.155 177.250 599.964

dl 104/2020 art.23 e

dl 137/2020 art.14 c.1 253.652 4.616 176.776 435.518

dl 137/2020 art.14 c.2 79.308 10.012 159.457 248.777

(12)

12

2.2 DOMANDE ACCOLTE

I nuclei percettori di almeno una mensilità di Reddito di Emergenza dl 34 art.23 risultano 292mila, con 702mila persone coinvolte e un importo medio mensile di 558,67 euro. Sono 254mila, invece, i nuclei percettori di REm ai sensi del dl104 art.23 e dl 137 art.14 c.1 che hanno percepito fino a tre mensilità del beneficio, con 581mila persone coinvolte e un importo medio di 550,29 euro. Infine, 79mila nuclei hanno percepito le mensilità di REm di Novembre e Dicembre, dl 137 art.14 c.2, con 163mila persone coinvolte e un importo medio di 519,72 euro. (Tavola 2.2 dell’Appendice Statistica).

Le regioni con il maggior numero di nuclei percettori per tutte le tipologie di Rem sono la Campania, la Sicilia e il Lazio. La Campania è la regione che detiene sempre il primato dell’importo più alto erogato: 603 euro, 597 euro e 558 euro rispettivamente per le tre tipologie di Rem introdotte in ordine cronologico.

La percentuale dei nuclei percettori che risulta avere il richiedente della prestazione di nazionalità extra-comunitaria risulta essere pari al 22% per il REm dl 34 art.23, al 26% per il REm dl104 art.23 e dl 137 art.14 c.1 e, infine, al 42% per il dl 137 art.14 c.2.

3. CONFRONTO DEL REDDITO DI CITTADINANZA CON IL REI E CON IL REM

Con il mese di Agosto 2020 è stata pagata l’ultima mensilità del Reddito di Inclusione (ReI): infatti gli ultimi nuclei ad aver fatto domanda risalivano a Marzo 2020, mese precedente all’entrata in vigore del Reddito di Cittadinanza e che hanno mantenuto la prestazione per 18 mesi consecutivi, fino a scadenza.

Nel Grafico 8 è rappresentata la distribuzione mensile a partire da Gennaio 2018 dei

beneficiari di ReI, dal mese di Aprile 2019 la somma di questi con i percettori di RdC/PdC e,

dal mese di Maggio fino a Dicembre 2020, la somma dei precedenti con i percettori di Rem. Il

picco massimo dei percettori è stato raggiunto nel mese di Dicembre 2020 con oltre 1,5

milioni di nuclei.

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13

Grafico 8 – Distribuzione mensile dei nuclei percettori di ReI, RdC/PdC e REm

L’ultimo importo erogato per i diversi benefici analizzati risulta pari a: 565 euro per il Reddito di Cittadinanza, 543 euro per il Reddito di Emergenza, 314 euro per il Reddito di Inclusione (Agosto 2020) e infine 258 euro per la Pensione di Cittadinanza (Grafico 9).

Grafico 9 – Distribuzione mensile degli importi medi erogati di ReI, RdC/PdC e REm

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14

4. TASSO DI INCLUSIONE

Dall’analisi della distribuzione regionale delle persone coinvolte nell’erogazione del Reddito e della Pensione di Cittadinanza (Grafico 10), risulta che le regioni con il tasso di inclusione più elevato appartengono al Sud e sono la Campania, la Sicilia e la Calabria (rispettivamente 118, 111 e 97 persone coinvolte ogni mille abitanti); quelle con il tasso di inclusione più basso fanno parte del Nord e in particolare sono il Trentino Alto-Adige e il Veneto (rispettivamente 9 e 14 per mille).

Analizzando la distribuzione provinciale (Grafico 11) si evince che le provincie con il tasso di inclusione più elevato sono Palermo, Napoli e Crotone con più di 140 persone coinvolte ogni mille abitanti; a seguire Caserta e Catania con rispettivamente 127 e 125 persone coinvolte sempre ogni mille abitanti; quelle con il minor tasso di inclusione permangono Bolzano e Belluno con meno di 10 persone coinvolte ogni mille abitanti.

Nei Grafici 12 e 13 si illustra l’analisi della regressione tra il tasso di inclusione del

RdC/PdC e il tasso di disoccupazione (Grafico 14) e tra il tasso di inclusione del RdC/PdC e il

tasso di povertà relativa (Grafico 15). Come risulta dal valore dell’R

2

, prossimo ad 1, riportato

su ciascun grafico, si evidenzia una forte correlazione lineare tra la variabile di analisi (tasso

di inclusione RdC/PdC) e la variabile esplicativa considerata, in particolar modo con il tasso di

disoccupazione, in cui R² raggiunge il valore di 0,95.

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15

Grafico 10 –Tasso di Inclusione RdC/PdC per regione ogni mille abitanti

Valore medio nazionale: 47 persone ogni mille abitanti

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16

Grafico 11 –Tasso di Inclusione RdC/PdC per provincia ogni mille abitanti

Valore medio nazionale: 47 persone ogni mille abitanti

(17)

17

Grafico 12 –Tasso di inclusione RdC/PdC vs Tasso di disoccupazione

Grafico 13 –Tasso di inclusione RdC/PdC vs Tasso di povertà relativa

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OSSERVATORIO STATISTICO

I dati riportati nella presente Appendice Statistica si riferiscono ai nuclei percettori di RdC/PdC nel periodo Aprile 2019 - Dicembre 2020

Inps - lettura dati 7 gennaio 2020

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Regione e Area geografica Accolte di cui

decadute/revocate di cui terminate* In lavorazione

di cui nuclei con domanda

di rinnovo **

Respinte/Cancellate Totale

Piemonte 92.159 13.398 10.950 12.152 4.288 38.275 142.586

Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste 1.656 368 228 241 59 985 2.882

Lombardia 151.503 28.473 15.556 23.406 5.663 82.305 257.214

Trentino-Alto Adige/Südtirol 5.961 1.451 607 1.027 170 5.667 12.655

Veneto 48.269 9.212 5.066 6.351 1.726 34.181 88.801

Friuli-Venezia Giulia 16.649 3.108 2.253 1.955 732 9.160 27.764

Liguria 35.863 5.440 4.074 4.409 1.620 14.582 54.854

Emilia-Romagna 56.884 11.169 6.606 8.488 2.390 37.761 103.133

Toscana 59.078 10.510 6.359 7.522 2.405 35.030 101.630

Umbria 17.116 2.807 2.067 2.012 774 8.381 27.509

Marche 23.153 4.313 2.414 2.406 891 14.714 40.273

Lazio 158.776 19.675 15.851 17.602 6.537 61.666 238.044

Abruzzo 32.623 4.890 3.599 3.139 1.467 12.885 48.647

Molise 9.039 1.220 933 763 418 3.053 12.855

Campania 323.741 32.936 33.464 32.341 20.784 86.193 442.275

Puglia 147.580 19.672 15.459 13.764 8.020 47.086 208.430

Basilicata 14.610 2.513 1.530 1.415 687 5.852 21.877

Calabria 104.535 13.095 10.554 9.372 5.656 30.923 144.830

Sicilia 284.460 30.134 29.496 25.529 16.711 68.841 378.830

Sardegna 63.675 8.263 7.808 6.527 3.079 21.614 91.816

Italia 1.647.330 222.647 174.874 180.421 84.077 619.154 2.446.905

Nord 408.944 72.619 45.340 58.029 16.648 222.916 689.889

Centro 258.123 37.305 26.691 29.542 10.607 119.791 407.456

Sud e Isole 980.263 112.723 102.843 92.850 56.822 276.447 1.349.560

(*) Si riferiscono ai nuclei che hanno terminato il primo ciclo di erogazione di RdC (18 mensiità)

(**) Si riferiscono ai nuclei che avendo terminato il primo ciclo di erogazione di RdC hanno presentato domanda di rinnovo Tavola 1.1 - Numero nuclei richiedenti RdC/PdC per esito domanda e regione

(20)

Regione e

Provincia Accolte di cui

decadute/revocate di cui terminate* In lavorazione

di cui nuclei con domanda

di rinnovo **

Respinte/

Cancellate Totale

Piemonte 92.159 13.398 10.950 12.152 4.288 38.275 142.586 Alessandria 9.568 1.408 1.096 1.127 408 3.586 14.281 Asti 4.273 651 477 501 220 1.718 6.492 Biella 3.151 511 389 422 164 1.455 5.028 Cuneo 6.970 1.220 873 1.084 342 3.708 11.762 Novara 6.393 1.035 834 1.046 302 3.246 10.685 Torino 56.018 7.637 6.546 7.150 2.594 22.030 85.198 Verbano-Cusio-Ossola 2.115 375 259 246 87 1.031 3.392 Vercelli 3.671 561 476 576 171 1.501 5.748

Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste 1.656 368 228 241 59 985 2.882 Aosta 1.656 368 228 241 59 985 2.882

Lombardia 151.503 28.473 15.556 23.406 5.663 82.305 257.214 Bergamo 11.206 2.305 1.152 1.671 382 7.726 20.603 Brescia 16.553 3.213 1.830 2.751 632 11.302 30.606 Como 5.458 1.016 668 821 220 3.229 9.508 Cremona 4.689 780 581 672 200 2.801 8.162 Lecco 2.648 503 331 400 106 1.889 4.937 Lodi 2.959 504 353 515 141 1.905 5.379 Mantova 5.362 1.088 639 1.063 252 3.795 10.220 Milano 69.521 13.460 6.216 10.540 2.288 31.254 111.315 Monza-Brianza 9.358 1.498 1.110 1.816 393 5.603 16.777 Pavia 10.860 1.896 1.177 1.332 473 5.511 17.703 Sondrio 1.549 289 179 164 71 777 2.490 Varese 11.340 1.921 1.320 1.661 505 6.513 19.514

Trentino-Alto Adige/Südtirol 5.961 1.451 607 1.027 170 5.667 12.655 Bolzano 676 197 72 179 25 477 1.332 Trento 5.285 1.254 535 848 145 5.190 11.323

Veneto 48.269 9.212 5.066 6.351 1.726 34.181 88.801 Belluno 1.273 225 137 141 43 911 2.325 Padova 9.888 1.786 1.133 1.185 357 6.172 17.245 Rovigo 3.296 547 362 299 139 1.935 5.530 Treviso 7.003 1.338 736 962 253 5.321 13.286 Venezia 9.440 1.744 892 1.340 326 6.563 17.343 Verona 10.257 2.047 1.037 1.377 369 7.775 19.409 Vicenza 7.112 1.525 769 1.047 239 5.504 13.663

Friuli-Venezia Giulia 16.649 3.108 2.253 1.955 732 9.160 27.764 Gorizia 2.226 451 273 290 91 1.367 3.883 Pordenone 2.614 601 360 429 141 2.182 5.225 Trieste 5.449 903 718 516 220 1.792 7.757 Udine 6.360 1.153 902 720 280 3.819 10.899

Liguria 35.863 5.440 4.074 4.409 1.620 14.582 54.854 Genova 20.443 2.921 2.405 2.547 943 8.302 31.292 Imperia 6.078 962 610 747 269 2.233 9.058 La Spezia 3.867 665 491 550 189 1.652 6.069 Savona 5.475 892 568 565 219 2.395 8.435

Emilia-Romagna 56.884 11.169 6.606 8.488 2.390 37.761 103.133 Bologna 13.486 2.502 1.641 2.304 557 8.386 24.176 Ferrara 5.162 872 604 787 265 2.917 8.866 Forli-Cesena 4.080 855 443 492 161 3.200 7.772 Modena 8.483 1.707 1.020 1.306 333 6.529 16.318 Parma 6.221 1.312 676 728 199 3.935 10.884 Piacenza 3.127 604 366 514 114 1.987 5.628 Ravenna 4.999 1.198 577 690 242 3.061 8.750 Reggio Emilia 6.497 1.180 805 999 340 4.726 12.222 Rimini 4.829 939 474 668 179 3.020 8.517

Toscana 59.078 10.510 6.359 7.522 2.405 35.030 101.630 Arezzo 5.013 826 610 610 220 3.175 8.798 Firenze 12.251 2.263 1.316 1.982 479 9.313 23.546 Grosseto 4.021 754 429 450 145 1.956 6.427 Livorno 7.301 1.262 732 800 286 3.578 11.679 Lucca 6.976 1.185 806 931 342 3.357 11.264 Massa Carrara 4.843 751 453 436 182 1.915 7.194 Pisa 7.346 1.309 738 779 255 4.256 12.381 Pistoia 5.357 971 585 613 231 3.057 9.027 Prato 2.974 504 360 453 129 2.198 5.625 Siena 2.996 685 330 468 136 2.225 5.689 Tavola 1.1 bis - Nuclei richiedenti di RdC/PdC per provincia ed esito della domanda

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