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Il beneficio assume la denominazione di Pensione di cittadinanza (PdC) se il nucleo familiare è composto esclusivamente da uno o più componenti di età pari o superiore a 67 anni

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OSSERVATORIO STATISTICO

I dati riportati nel presente Report si riferiscono ai nuclei percettori di RdC/PdC nel periodo Aprile 2019 - Giugno 2020 e ai nuclei percettori di REm nel periodo Maggio 2020 - Giugno 2020

Inps - lettura dati luglio 2020

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1. IL REDDITO/PENSIONE DI CITTADINANZA

Il Reddito di cittadinanza (RdC) è una misura di politica attiva del lavoro e di contrasto alla povertà, alla disuguaglianza e all'esclusione sociale; si tratta di un sostegno economico ad integrazione dei redditi familiari finalizzato al reinserimento lavorativo e sociale.

Come stabilito dal DL n.4/2019, convertito in Legge n.26/2019, i cittadini possono richiederlo a partire dal 6 marzo 2019, obbligandosi a seguire un percorso personalizzato di inserimento lavorativo e di inclusione sociale.

Il beneficio assume la denominazione di Pensione di cittadinanza (PdC) se il nucleo familiare è composto esclusivamente da uno o più componenti di età pari o superiore a 67 anni

1

.

L’Osservatorio statistico sul Reddito/Pensione di Cittadinanza fornisce le essenziali informazioni statistiche sui nuclei familiari percettori del beneficio economico.

I dati pubblicati in questo Report si basano sulle domande trasmesse all’Istituto dai Caf, dai Patronati e dalle Poste Italiane.

1.1 DOMANDE PERVENUTE

Al 7 luglio 2020, oltre 2 milioni di nuclei hanno presentato una domanda

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di Reddito/Pensione di Cittadinanza all’Inps: 1,4 milioni (68%) sono state accolte, 135 mila (7%) sono in lavorazione e 510 mila (25%) sono state respinte o cancellate (Grafico 1).

Da aprile 2019 ad oggi 148 mila nuclei sono decaduti dal diritto (Tavola 1.1 dell’Appendice Statistica).

Grafico 1 – Nuclei richiedenti RdC/PdC per esito della domanda

1 Per effetto della modifica introdotta in sede di conversione dall’articolo 1, comma 2, del decreto-legge è concessa anche qualora il componente o i componenti del nucleo familiare di età pari o superiore a 67 anni, convivano esclusivamente con una o più persone in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza (come definite ai fini ISEE), indipendentemente dall’età di tali soggetti.

2L’unità di analisi è il nucleo familiare, pertanto domande multiple presentate dallo stesso nucleo vengano riaggregate.

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Analizzando le domande pervenute per canale di trasmissione (Grafico 2) si evince che l’81% viene trasmesso dai CAF e dai Patronati e il 18% dalle Poste Italiane e infine l’1% dai cittadini che inseriscono la domanda autonomamente sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali; la percentuale relativa alle Poste Italiane sale al 29% se consideriamo le domande pervenute dalle regioni del Nord e scende al 12% per quelle pervenute dalle regioni del Sud e delle Isole.

Grafico 2 – Nuclei richiedenti RdC/PdC per canale di trasmissione

Le regioni del Sud e delle Isole, con 1,1 milioni di nuclei (56%), detengono il primato delle domande pervenute, seguite dalle regioni del Nord, con 554 mila nuclei (28%), e da quelle del Centro con 329 mila nuclei (16%) (Grafico 3 e Tavola 1.1 dell’Appendice Statistica).

Grafico 3 – Nuclei richiedenti RdC/PdC per data di presentazione della domanda e area geografica

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1.2 DOMANDE ACCOLTE

Dall’istituzione del beneficio risultano 1,4 milioni di nuclei le cui domande sono state accolte; di questi, 148 mila sono decaduti

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dal diritto. I nuclei restanti (1,2 milioni) sono costituiti per 1,1 milioni da percettori di Reddito di Cittadinanza, con 2,8 milioni di persone coinvolte, e per 131 mila da percettori di Pensione di Cittadinanza, con 149 mila persone coinvolte (Tavola 1.2 dell’Appendice Statistica). I nuclei le cui domande sono state accolte, al netto di quelli decaduti dal diritto (1,221 milioni), registrano un incremento del 15%

rispetto allo stesso dato riscontrato nel mese di Gennaio 2020 (1,059 milioni).

La percentuale di composizione tra le due prestazioni erogate varia in virtù della zona geografica: i nuclei percettori di Reddito di Cittadinanza passano dal 91% nelle regioni del Sud e delle Isole, all’87% nelle regioni del Centro per poi diminuire ulteriormente di due punti percentuali nelle regioni del Nord (Grafico 4).

Grafico 4 – Nuclei percettori di RdC/PdC al netto dei decaduti dal diritto per area geografica e tipologia della prestazione

I nuclei percettori si concentrano nelle regioni del Sud e nelle Isole, raggiungendo il 62%

del totale, seguono le regioni del Nord con il 23% ed infine quelle del Centro con il 15%.

La regione con il maggior numero di nuclei percettori di Reddito/Pensione di Cittadinanza è la Campania (20% delle prestazioni erogate), seguita dalla Sicilia (18%), dal Lazio e dalla Puglia (9%); nelle quattro regioni citate risiede il 56% dei nuclei beneficiari.

3Nel presente Report vengono analizzate le domande accolte al netto di quelle decadute dal diritto, dall’istituzione del beneficio fino al momento attuale, la cui analisi è contenuta nel paragrafo ‘DOMANDE DECADUTE’ a pag. 5.

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A fronte di 1,2 milioni di nuclei percettori sono state coinvolte 2,9 milioni di persone, di cui 1,9 milioni nelle regioni del Sud e nelle Isole, 587 mila nelle regioni del Nord e 390 mila in quelle del Centro (Tavola 1.2 dell’Appendice Statistica).

Quanto alla cittadinanza del richiedente la prestazione, nell’88% dei casi risulta erogata ad un italiano, nel 7% ad un cittadino extra-comunitario in possesso di un permesso di soggiorno, nel 4% ad un cittadino europeo ed infine nell’1% a familiari dei casi precedenti (Grafico 5 e Tavola 1.3 dell’Appendice Statistica).

Grafico 5 – Nuclei percettori di RdC/PdC al netto dei decaduti dal diritto per cittadinanza del richiedente

1.3 DOMANDE DECADUTE

Ad oggi risulta che 148 mila nuclei

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, di cui 128 mila beneficiari di Reddito di Cittadinanza e 20 mila di Pensione di Cittadinanza, hanno perso il diritto al beneficio.

Come si evince dal Grafico 6, i motivi di decadenza sono: rinuncia del beneficiario (6%

dei nuclei), variazione della situazione reddituale del nucleo (5%), variazione della

4 I dati riportati nell’appendice statistica, pubblicati sia nella sezione “dati cartacei” che in quella “dati navigabili”

dell’Osservatorio sul Reddito/Pensione di cittadinanza, prendono in considerazione il nucleo familiare beneficiario della prestazione, rappresentato dal codice fiscale del richiedente.

Può accadere che un nucleo, decaduto dal diritto alla prestazione, in seguito alla variazione reddituale/composizione del nucleo, presenti una nuova domanda con lo stesso richiedente della precedente.

Nel caso in cui questa nuova domanda venga accolta, nelle presenti statistiche il nucleo non risulterà più decaduto, ma si troverà nello stato “in pagamento”.

Questo si giustifica con l’elevata dinamicità reddituale e di composizione presente nei nuclei beneficiari della prestazione che comporta variabilità sia nella misura che nel diritto, variabilità particolarmente accentuata sotto il profilo della dinamicità reddituale nei primi mesi dell’anno, in occasione del rinnovo della DSU.

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composizione del nucleo ad eccezione di nascita e morte (55%) e infine variazione congiunta della composizione e della situazione economica del nucleo (29%).

Grafico 6 – Nuclei percettori di RdC/PdC decaduti dal diritto motivo di decadenza

1.4 IMPORTI EROGATI

L’importo medio mensile erogato dall’istituzione della prestazione ad oggi è pari a 521 euro, con un importo superiore del 7% rispetto a quello nazionale nelle regioni del Sud e delle Isole e inferiore dell’8% e del 14% rispettivamente nelle regioni del Centro e del Nord (vedi

Tavola 1.2 dell’Appendice Statistica).

L’importo medio mensile varia anche in funzione della prestazione percepita:

mediamente vengono erogati 559 euro per il Reddito di Cittadinanza e 240 euro per la Pensione di Cittadinanza.

Il 65% dei nuclei percepisce un importo mensile inferiore a 600 euro e l’1% un importo mensile superiore a 1.200 euro (vedi Tavola 1.6 dell’Appendice Statistica); la classe modale risulta quella dei nuclei con un solo componente che percepiscono un importo mensile compreso tra 400 e 600 euro (254 mila).

1.5 DISTRIBUZIONE MENSILE DELLE PRESTAZIONI EROGATE

Nel primo mese di erogazione del Reddito/Pensione di Cittadinanza (Aprile 2019) sono

state pagate 570 mila prestazioni per un importo medio di 498 euro; nei mesi successivi, fino

a Ottobre 2019, si è registrato un incremento del numero dei pagamenti e una diminuzione

degli importi medi mensili erogati; successivamente, nei mesi di Novembre e Dicembre, si è

verificata un’inversione di tendenza soprattutto negli importi medi erogati: infatti, come

emerge dal Grafico 7, nell’ultimo mese dell’anno 2019, il valor medio degli importi erogati è

pari a 552 euro. Tale incremento è imputabile alla rideterminazione del valore della

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prestazione a seguito del nuovo indirizzo ministeriale in materia di non valorizzazione del Reddito d’Inclusione erogato nel 2019 nel computo del reddito familiare: nel mese di Dicembre si è provveduto quindi a conguagliare gli importi precedentemente decurtati ovvero a ripristinare le domande decadute a causa della valorizzazione del ReI nel reddito familiare.

Nei primi mesi dell’anno in corso l’importo medio è cresciuto fino ad arrivare a 543 euro nel mese di Giugno, valore più alto della serie storica se si trascura l’importo di Dicembre 2019 che, come già accennato, è comprensivo dei conguagli.

Tale aumento è imputabile all’aggiornamento della dichiarazione ISEE (indispensabile per poter proseguire con l’erogazione) con quella per l’anno 2020, con i conseguenti relativi diversi puntamenti temporali di riferimento per la valutazione della situazione reddituale e patrimoniale del nucleo: l’attuale platea di beneficiari ha, pertanto, un reddito familiare mediamente più basso nel 2020 rispetto a quella del 2019, ottenendo così un importo mediamente più alto del beneficio. Va segnalato, contestualmente, l’aumento del numero dei nuclei percettori di Reddito/Pensione di cittadinanza dal mese di marzo in poi: dopo la contrazione avvenuta nel mese di Febbraio a causa della mancata tempestiva presentazione della DSU per l’anno 2020, il numero dei nuclei percettori è progressivamente aumentato fino a raggiungere il valore di 1,1 milioni nuclei nel mese di Giugno, registrando un incremento del 7% rispetto a Gennaio 2020 e superando anche i valori che erano stati raggiunti negli ultimi mesi dell’anno 2019.

Grafico 7 – Distribuzione mensile dei nuclei percettori di RdC/PdC e degli importi medi mensili erogati (Aprile 2019 – Giugno 2020)

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1.6 CARATTERISTICHE DEI NUCLEI FAMILIARI: NUMERO COMPONENTI, PRESENZA DI MINORI E DISABILI

L’importo medio varia sensibilmente per numero di componenti il nucleo familiare, passando da un minimo di 409 euro, per i nuclei monocomponenti, ad un massimo di 669 euro, per i nuclei con cinque componenti.

I nuclei con minori sono 432 mila e rappresentano il 35% dei nuclei beneficiari coprendo il 57% delle persone interessate. La classe modale dei nuclei con minori è quella con quattro componenti, che rappresenta il 32% del totale (Tavola 1.4 dell’Appendice Statistica).

I nuclei con disabili sono 239 mila e rappresentano il 20% dei nuclei beneficiari, coprendo il 20% delle persone interessate. La classe modale dei nuclei con disabili è quella con un solo componente, che rappresenta il 37% del totale (Tavola 1.5 dell’Appendice Statistica).

Delle 2,9 milioni di persone coinvolte, 750 mila sono minorenni; la distribuzione per numero componenti del nucleo vede la prevalenza (60%) di nuclei composti da una o al massimo due persone; il numero medio di persone per nucleo familiare è pari a 2,4 e l’età media dei componenti è pari a 35,9 anni.

1.7 COMPONENTI DELLA PRESTAZIONE

A livello economico il beneficio si compone di una parte a integrazione del reddito familiare fino 6.000 euro annui (elevata a 7.560 euro nel caso di Pensione di Cittadinanza) moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza ai fini del RdC/PdC, oltre che di un contributo per l’affitto o per il mutuo sulla base delle informazioni rilevabili dalla dichiarazione ISEE.

Il Prospetto 1 mostra come varia l’importo medio della prestazione in funzione delle componenti del beneficio: l’importo medio mensile più alto, 656 euro, risulta essere quello percepito dai nuclei beneficiari di Reddito di Cittadinanza con a carico un mutuo, mentre quello più basso, pari a 234 euro, è percepito da coloro che godono della Pensione di Cittadinanza con a carico un canone di locazione.

Prospetto 1 – Nuclei percettori di RdC/PdC per componenti economiche del beneficio

Nuclei percettori

Importo medio mensile (euro)

Reddito medio annuo dichiarato dal

nucleo (euro)

Nuclei percettori

Importo medio mensile (euro)

Reddito medio annuo dichiarato dal

nucleo (euro)

Nuclei percettori

Importo medio mensile (euro)

Reddito medio annuo dichiarato dal

nucleo (euro)

Senza mutuo e senza canone 619.079 541,05 1.866 67.199 245,66 5.051 686.278 509,45 2.178 Con mutuo 19.556 656,02 3.020 378 398,24 5.230 19.934 650,43 3.062 Con canone 451.125 579,27 4.888 63.731 233,55 6.800 514.856 531,36 5.125 Totale complessivo 1.089.760 559,18 3.138 131.308 240,04 5.900 1.221.068 521,13 3.435

RdC PdC Totale

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2. IL REDDITO DI EMERGENZA

Il Reddito di Emergenza (REm) è una misura di sostegno economico istituita con l’articolo 82 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 (Decreto Rilancio) in favore dei nuclei familiari in difficoltà a causa dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.

Le domande devono essere presentate all’Inps entro il 31 luglio 2020 ed è erogato per due mensilità a decorrere dal mese di presentazione della domanda.

L’importo mensile del REm è determinato moltiplicando il valore della scala di equivalenza per 400 euro.

Il valore della scala di equivalenza, pari a 1 per il primo componente del nucleo familiare, è incrementato di 0,4 per ogni ulteriore componente di età maggiore di 18 anni; di 0,2 per ogni ulteriore componente minorenne, fino ad un massimo di 2, ovvero fino ad un massimo di 2,1 nel caso in cui nel nucleo familiare siano presenti componenti in condizioni di disabilità grave o non autosufficienza come definite ai fini ISEE.

L’importo del beneficio economico non può comunque essere superiore a 800 euro mensili, elevabili a 840 euro solo in presenza di disabili gravi o non autosufficienti.

2.1 DOMANDE PERVENUTE

Al 30 giugno 2020 risultano 455mila nuclei richiedenti il Reddito di Emergenza: al 46%

di questi (209mila) è stato erogato il beneficio, al 49% (223mila) è stato respinto e il restante 5% (23mila) è in attesa di definizione della domanda (Tavola 2.1 dell’Appendice Statistica).

La distribuzione delle domande pervenute per canale di trasmissione (Grafico 8) si differenzia da quella osservata per il Reddito di Cittadinanza poiché per il Reddito di Emergenza è stata concesso da subito al cittadino di effettuare la richiesta in autonomia mentre i Caf sono stati gli ultimi in ordine cronologico ad essere autorizzati; pertanto il canale di trasmissione prevalente risulta essere quello dei Patronati (62%), seguito dai Cittadini (37%) e il restante 1% è stato invece trasmesso dai Caf.

Grafico 8 – Nuclei richiedenti REm per canale di trasmissione

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La distribuzione geografica delle domande pervenute rispecchia quella già osservata per il Reddito di Cittadinanza: maggiore concentrazione nelle regioni del Sud e delle Isole (48%), a seguire le regioni del Nord (33%) e infine quelle del Centro (19%).

Grafico 9 – Nuclei richiedenti REm per data di presentazione della domanda e area geografica

2.2 DOMANDE ACCOLTE

Al 30 giugno 2020 risultano 209mila i nuclei percettori di almeno una mensilità di Reddito di Emergenza, con 518mila persone coinvolte e un importo medio mensile di 572,48 euro (Tavola 2.3 dell’Appendice Statistica).

Le regioni con il maggior numero di nuclei percettori sono la Campania (18,4%), la Sicilia (16,1%) e il Lazio (11,0%). La Campania detiene il primato dell’importo più alto erogato pari a 614 euro.

Il 39% dei nuclei percettori ha già percepito due mensilità del beneficio esaurendo la prestazione prevista dal decreto.

Il 19% dei nuclei percettori risulta avere il richiedente della prestazione di nazionalità extra-comunitaria.

3. CONFRONTO DEL REDDITO DI CITTADINANZA CON IL REI E CON IL REM

A Giugno 2020 risultano in pagamento 4 mila prestazioni di ReI; il picco massimo di

pagamenti è stato raggiunto nel mese di Dicembre 2018 con 357 mila beneficiari e un

importo medio mensile di 284 euro (Tavola 1.7 dell’Appendice Statistica).

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11

Il 34% dei nuclei percettori di Reddito/Pensione di Cittadinanza risulta aver percepito almeno una mensilità di ReI nel periodo Gennaio 2018 – Giugno 2020; al 93% di tali nuclei viene erogato un importo medio del Reddito di Cittadinanza superiore a quello del Reddito di Inclusione di circa 391 euro (Prospetto 2).

Prospetto 2 – Nuclei percettori di Rdc/PdC che hanno percepito almeno una mensilità di ReI nel periodo Gennaio 2018 – Giugno 2020 per zona geografica

Nel Grafico 10 è rappresentata la distribuzione mensile a partire da Gennaio 2018 dei beneficiari di ReI, dal mese di Aprile 2019 la somma di questi con i percettori di RdC/PdC e, dal mese di maggio dell’anno in corso, la somma dei precedenti con i percettori di Rem.

Come si evince dal grafico nel mese di Febbraio 2020 il numero complessivo di beneficiari è sceso sotto al milione a causa della contrazione del numero dei nuclei beneficiari di RdC/PdC dovuto al mancato aggiornamento della dichiarazione ISEE, che ha determinato la momentanea sospensione del beneficio, o della decadenza della prestazione dovuta alla presentazione della DSU 2020 con parametri più alti rispetto alla precedente; dai mesi successivi il numero dei nuclei è nuovamente aumentato, superando la soglia di 1,2 milioni nell’ultimo mese di riferimento (Giugno 2020) grazie anche all’introduzione del Reddito di Emergenza.

Grafico 10 – Distribuzione mensile dei nuclei percettori di ReI, RdC/PdC e Rem

Nuclei percettori Differenza media

(euro) Nuclei percettori Differenza media (euro) Nord 75.265 67.507 350,11 7.758 131,87 Centro 48.410 43.692 360,53 4.718 125,73 Sud e Isole 294.265 279.062 405,63 15.203 118,96 ITALIA 417.940 390.261 390,98 27.679 123,73 Nuclei percettori di Rdc/PdC che hanno percepito almeno una mensilità di ReI nel periodo gennaio 2018 - giugno 2020 per zona geografica

Zona geografica

importo medio RdC/PdC > importo medio ReI importo medio RdC/PdC <= importo medio ReI Numero nuclei

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12

Nel mese di Giugno 2020, gli importi erogati per i diversi benefici analizzati risultano pari a: 576 euro per il Reddito di Cittadinanza, 550 euro per il Reddito di Emergenza, 314 euro per il Reddito di Inclusione e infine 244 euro per la Pensione di Cittadinanza (Grafico

11).

Grafico 11 – Distribuzione mensile degli importi medi erogati di ReI, RdC/PdC e REm

4. TASSO DI INCLUSIONE

Dall’analisi della distribuzione regionale delle persone coinvolte nell’erogazione del Reddito e della Pensione di Cittadinanza (Grafico 12), risulta che le regioni con il tasso di inclusione più elevato appartengono al Sud e sono la Campania, la Sicilia e la Calabria (rispettivamente 119, 113 e 101 persone coinvolte ogni mille abitanti); quelle con il tasso di inclusione più basso fanno parte del Nord-Est e in particolare sono il Veneto e il Trentino Alto- Adige (rispettivamente 14 e 9 per mille).

Analizzando la distribuzione provinciale (Grafico 13) si evince che le provincie con il tasso di inclusione più elevato sono Palermo, Napoli, Crotone, Caserta e Catania in cui le persone coinvolte sono più di 100 ogni mille abitanti; quelle con il minor tasso di inclusione sono Bolzano e Belluno con meno di 10 persone coinvolte ogni mille abitanti.

Nei Grafici 14 e 15 si illustra l’analisi della regressione tra il tasso di inclusione del

RdC/PdC e il tasso di disoccupazione (Grafico 14) e tra il tasso di inclusione del RdC/PdC e il

tasso di povertà relativa (Grafico 15). Come risulta dal valore dell’R

2

, prossimo ad 1, riportato

su ciascun grafico, si evidenzia una forte correlazione lineare tra la variabile di analisi (tasso

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13

di inclusione RdC/PdC) e la variabile esplicativa considerata, in particolar modo con il tasso di disoccupazione, in cui R² raggiunge il valore di 0,96.

Grafico 12 –Tasso di Inclusione RdC/PdC per regione ogni mille abitanti

Valore medio nazionale: 48 persone ogni mille abitanti

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14

Grafico 13 –Tasso di Inclusione RdC/PdC per provincia ogni mille abitanti

Valore medio nazionale: 48 persone ogni mille abitanti

(15)

15

Grafico 14 –Tasso di inclusione RdC/PdC vs Tasso di disoccupazione

Grafico 15 –Tasso di inclusione RdC/PdC vs Tasso di povertà relativa

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OSSERVATORIO STATISTICO

I dati riportati nella presente Appendice Statistica si riferiscono ai nuclei percettori di RdC/PdC nel periodo Aprile 2019 - Giugno 2020

Inps - lettura dati 7 luglio 2020

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Valori assoluti % Valori assoluti % Valori assoluti % Valori assoluti % Valori assoluti %

Piemonte 75.190 5,5% 9.070 6,1% 10.115 7,5% 30.954 6,1% 116.259 5,8%

Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste 1.420 0,1% 267 0,2% 221 0,2% 813 0,2% 2.454 0,1%

Lombardia 114.838 8,4% 15.585 10,5% 21.805 16,1% 63.114 12,4% 199.757 9,9%

Trentino-Alto Adige/Südtirol 5.036 0,4% 977 0,7% 610 0,5% 4.721 0,9% 10.367 0,5%

Veneto 39.601 2,9% 5.980 4,0% 5.604 4,2% 27.435 5,4% 72.640 3,6%

Friuli-Venezia Giulia 14.423 1,1% 2.274 1,5% 1.654 1,2% 7.817 1,5% 23.894 1,2%

Liguria 28.696 2,1% 3.417 2,3% 3.549 2,6% 11.725 2,3% 43.970 2,2%

Emilia-Romagna 46.884 3,4% 7.761 5,2% 6.940 5,1% 30.730 6,0% 84.554 4,2%

Toscana 49.019 3,6% 7.299 4,9% 6.413 4,7% 28.809 5,7% 84.241 4,2%

Umbria 14.059 1,0% 1.702 1,2% 1.578 1,2% 6.954 1,4% 22.591 1,1%

Marche 19.732 1,4% 3.005 2,0% 1.882 1,4% 12.764 2,5% 34.378 1,7%

Lazio 124.584 9,1% 12.837 8,7% 15.117 11,2% 48.467 9,5% 188.168 9,3%

Abruzzo 27.701 2,0% 3.205 2,2% 2.285 1,7% 11.053 2,2% 41.039 2,0%

Molise 7.677 0,6% 740 0,5% 557 0,4% 2.622 0,5% 10.856 0,5%

Campania 272.614 19,9% 23.887 16,2% 20.958 15,5% 71.956 14,1% 365.528 18,2%

Puglia 126.316 9,2% 13.113 8,9% 9.211 6,8% 39.728 7,8% 175.255 8,7%

Basilicata 12.914 0,9% 1.851 1,3% 989 0,7% 5.165 1,0% 19.068 0,9%

Calabria 90.041 6,6% 8.897 6,0% 5.463 4,0% 27.273 5,4% 122.777 6,1%

Sicilia 242.804 17,7% 20.231 13,7% 15.592 11,5% 58.889 11,6% 317.285 15,8%

Sardegna 55.362 4,0% 5.745 3,9% 4.474 3,3% 18.585 3,6% 78.421 3,9%

Italia 1.368.911 100,0% 147.843 100,0% 135.017 100,0% 509.574 100,0% 2.013.502 100,0%

Nord 326.088 23,8% 45.331 30,7% 50.498 37,4% 177.309 34,8% 553.895 27,5%

Centro 207.394 15,2% 24.843 16,8% 24.990 18,5% 96.994 19,0% 329.378 16,4%

Sud e Isole 835.429 61,0% 77.669 52,5% 59.529 44,1% 235.271 46,2% 1.130.229 56,1%

Tavola 1.1 - Numero nuclei richiedenti Rdc/PdC per esito domanda e regione (Aprile 2019 - Giugno 2020)

Regione e Area geografica

Accolte di cui Decadute In lavorazione Respinte/Cancellate Totale

(18)

Valori assoluti % Valori assoluti % Valori assoluti % Valori assoluti % Valori assoluti %

Piemonte 75.190 5,5% 9.070 6,1% 10.115 7,5% 30.954 6,1% 116.259 5,8%

Alessandria 7.900 0,6% 862 0,6% 969 0,7% 2.920 0,6% 11.789 0,6%

Asti 3.557 0,3% 436 0,3% 380 0,3% 1.401 0,3% 5.338 0,3%

Biella 2.672 0,2% 341 0,2% 316 0,2% 1.217 0,2% 4.205 0,2%

Cuneo 5.776 0,4% 780 0,5% 872 0,6% 2.994 0,6% 9.642 0,5%

Novara 5.267 0,4% 676 0,5% 937 0,7% 2.643 0,5% 8.847 0,4%

Torino 45.216 3,3% 5.386 3,6% 5.929 4,4% 17.802 3,5% 68.947 3,4%

Verbano-Cusio-Ossola 1.764 0,1% 240 0,2% 207 0,2% 792 0,2% 2.763 0,1%

Vercelli 3.038 0,2% 349 0,2% 505 0,4% 1.185 0,2% 4.728 0,2%

Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste 1.420 0,1% 267 0,2% 221 0,2% 813 0,2% 2.454 0,1%

Aosta 1.420 0,1% 267 0,2% 221 0,2% 813 0,2% 2.454 0,1%

Lombardia 114.838 8,4% 15.585 10,5% 21.805 16,1% 63.114 12,4% 199.757 9,9%

Bergamo 8.945 0,7% 1.415 1,0% 1.437 1,1% 5.838 1,1% 16.220 0,8%

Brescia 13.275 1,0% 2.062 1,4% 2.623 1,9% 8.864 1,7% 24.762 1,2%

Como 4.428 0,3% 609 0,4% 682 0,5% 2.518 0,5% 7.628 0,4%

Cremona 3.711 0,3% 530 0,4% 582 0,4% 2.185 0,4% 6.478 0,3%

Lecco 2.140 0,2% 314 0,2% 389 0,3% 1.503 0,3% 4.032 0,2%

Lodi 2.376 0,2% 364 0,2% 416 0,3% 1.487 0,3% 4.279 0,2%

Mantova 4.418 0,3% 697 0,5% 938 0,7% 3.101 0,6% 8.457 0,4%

Milano 48.688 3,6% 6.122 4,1% 10.350 7,7% 23.119 4,5% 82.157 4,1%

Monza-Brianza 7.468 0,5% 992 0,7% 1.625 1,2% 4.221 0,8% 13.314 0,7%

Pavia 8.809 0,6% 1.101 0,7% 1.181 0,9% 4.494 0,9% 14.484 0,7%

Sondrio 1.316 0,1% 178 0,1% 112 0,1% 647 0,1% 2.075 0,1%

Varese 9.264 0,7% 1.201 0,8% 1.470 1,1% 5.137 1,0% 15.871 0,8%

Trentino-Alto Adige/Südtirol 5.036 0,4% 977 0,7% 610 0,5% 4.721 0,9% 10.367 0,5%

Bolzano 539 0,0% 117 0,1% 119 0,1% 361 0,1% 1.019 0,1%

Trento 4.497 0,3% 860 0,6% 491 0,4% 4.360 0,9% 9.348 0,5%

Veneto 39.601 2,9% 5.980 4,0% 5.604 4,2% 27.435 5,4% 72.640 3,6%

Belluno 1.066 0,1% 154 0,1% 132 0,1% 757 0,1% 1.955 0,1%

Padova 8.100 0,6% 1.167 0,8% 1.006 0,7% 5.054 1,0% 14.160 0,7%

Rovigo 2.812 0,2% 358 0,2% 201 0,1% 1.666 0,3% 4.679 0,2%

Treviso 5.778 0,4% 927 0,6% 888 0,7% 4.333 0,9% 10.999 0,5%

Venezia 7.670 0,6% 1.116 0,8% 1.256 0,9% 5.139 1,0% 14.065 0,7%

Verona 8.277 0,6% 1.365 0,9% 1.157 0,9% 6.014 1,2% 15.448 0,8%

Vicenza 5.898 0,4% 893 0,6% 964 0,7% 4.472 0,9% 11.334 0,6%

Friuli-Venezia Giulia 14.423 1,1% 2.274 1,5% 1.654 1,2% 7.817 1,5% 23.894 1,2%

Gorizia 1.971 0,1% 303 0,2% 226 0,2% 1.178 0,2% 3.375 0,2%

Pordenone 2.268 0,2% 487 0,3% 392 0,3% 1.847 0,4% 4.507 0,2%

Trieste 4.683 0,3% 649 0,4% 411 0,3% 1.530 0,3% 6.624 0,3%

Udine 5.501 0,4% 835 0,6% 625 0,5% 3.262 0,6% 9.388 0,5%

Liguria 28.696 2,1% 3.417 2,3% 3.549 2,6% 11.725 2,3% 43.970 2,2%

Genova 16.093 1,2% 1.877 1,3% 2.057 1,5% 6.592 1,3% 24.742 1,2%

Imperia 4.895 0,4% 550 0,4% 590 0,4% 1.835 0,4% 7.320 0,4%

La Spezia 3.179 0,2% 435 0,3% 438 0,3% 1.362 0,3% 4.979 0,2%

Savona 4.529 0,3% 555 0,4% 464 0,3% 1.936 0,4% 6.929 0,3%

Emilia-Romagna 46.884 3,4% 7.761 5,2% 6.940 5,1% 30.730 6,0% 84.554 4,2%

Bologna 10.973 0,8% 1.721 1,2% 1.880 1,4% 6.726 1,3% 19.579 1,0%

Ferrara 4.318 0,3% 641 0,4% 653 0,5% 2.421 0,5% 7.392 0,4%

Forli-Cesena 3.438 0,3% 615 0,4% 393 0,3% 2.641 0,5% 6.472 0,3%

Modena 7.032 0,5% 1.225 0,8% 1.205 0,9% 5.289 1,0% 13.526 0,7%

Parma 5.134 0,4% 908 0,6% 549 0,4% 3.267 0,6% 8.950 0,4%

Piacenza 2.558 0,2% 392 0,3% 412 0,3% 1.626 0,3% 4.596 0,2%

Ravenna 4.138 0,3% 733 0,5% 497 0,4% 2.598 0,5% 7.233 0,4%

Reggio Emilia 5.352 0,4% 847 0,6% 826 0,6% 3.853 0,8% 10.031 0,5%

Rimini 3.941 0,3% 679 0,5% 525 0,4% 2.309 0,5% 6.775 0,3%

Toscana 49.019 3,6% 7.299 4,9% 6.413 4,7% 28.809 5,7% 84.241 4,2%

Arezzo 4.103 0,3% 572 0,4% 603 0,4% 2.536 0,5% 7.242 0,4%

Firenze 9.780 0,7% 1.613 1,1% 1.783 1,3% 7.422 1,5% 18.985 0,9%

Grosseto 3.439 0,3% 530 0,4% 383 0,3% 1.634 0,3% 5.456 0,3%

Livorno 6.156 0,4% 861 0,6% 601 0,4% 3.052 0,6% 9.809 0,5%

Lucca 5.831 0,4% 809 0,5% 744 0,6% 2.760 0,5% 9.335 0,5%

Massa Carrara 4.095 0,3% 481 0,3% 316 0,2% 1.688 0,3% 6.099 0,3%

Pisa 6.056 0,4% 910 0,6% 689 0,5% 3.490 0,7% 10.235 0,5%

Pistoia 4.499 0,3% 648 0,4% 546 0,4% 2.525 0,5% 7.570 0,4%

Prato 2.503 0,2% 365 0,2% 386 0,3% 1.846 0,4% 4.735 0,2%

Siena 2.557 0,2% 510 0,3% 362 0,3% 1.856 0,4% 4.775 0,2%

Tavola 1.1 bis - Nuclei richiedenti di RdC/PdC per provincia ed esito della domanda (Aprile 2019 - Giugno 2020)

Regione e Provincia

Accolte di cui Decadute In lavorazione Respinte/Cancellate Totale

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