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Filippine

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Academic year: 2021

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Di Napoli, Valagussa – Prospettive GEOGRAFICHE

FILIPPINE

Superficie (in migliaia di km2) 300 Popolazione (in milioni di abitanti) 90,3

Densità (abitanti/km2) 301

Forma di governo Repubblica presidenziale

Capitale Manila

Lingua (ufficiale) Pilipino e Inglese

Religione cattolica

Speranza di vita (maschi/femmine) 68/74

PIL/abitante (in $ USA) 1.866

Le Filippine sono un vasto arcipelago (di oltre 7.000 isole) tra l’oceano Pacifico e il Mar Cinese Meridionale.

Le isole più estese sono Luzon (105.000 km²) e Mindanao (99.000 km²). Le coste (17.500 km) sono molto frastagliate e difficili per la navigazione a causa della presenza di numerose scogliere e banchi di corallo. A est dell’arcipelago si trova la Fossa delle Filippine, una delle maggiori profondità marine del pianeta (10.540 m), che si estende lungo la linea di contatto tra due placche continentali, i cui movimenti generano frequenti sismi ed eruzioni vulcaniche. Il territorio è prevalentemente montuoso e una decina di vette supera i 2.000 m (la più alta è il monte Apo a Mindanao, che sfiora i 3.000 m e fa parte di un importante gruppo vulcanico). I fiumi sono numerosi ma brevi e i laghi poco estesi.

Le Filippine hanno un clima tropicale caldo e umido, con abbondanti piogge estive (portate dai Monsoni di sud- ovest) e una stagione secca in inverno (dovuta ai Monsoni di nord-est). Violenti tifoni provocano acquazzoni torrenziali e gravi inondazioni.

L’arcipelago è in gran parte coperto dalla foresta equatoriale (con alberi che superano i 40 m di altezza). Ad alta quota si trovano boschi di querce, castagni e conifere. Le zone melmose dei golfi e delle baie sono orlate di mangrovie. Le estensioni forestali, sfruttate per il legname da riscaldamento o da costruzione, sono state notevolmente ridotte dalla colonizzazione agricola.

Nelle Filippine si sono incontrate molte civiltà e popolazioni. L’induismo e il buddismo si diffusero tra il IX e il XIV secolo; alla fine dello stesso periodo arabi e persiani introdussero l’islamismo, mentre dalla Cina giunse il confucianesimo. Scoperte nel 1521 da Magellano, le isole furono colonizzate dagli spagnoli fino al 1898, quando passarono sotto il controllo degli USA (che appoggiarono la rivolta popolare contro il governo straniero).

Il nome Filippine fu dato all’arcipelago nel 1543 in onore di Filippo II, futuro re di Spagna. Durante la dominazione spagnola, l’esproprio delle terre e la loro successiva ridistribuzione all’esercito, al clero e alle autorità locali crearono un ceto di grandi proprietari terrieri da un lato, e di una massa di contadini poveri dall’altro. Contemporaneamente il cattolicesimo si diffuse in tutte le isole che, durante la Seconda Guerra Mondiale, furono occupate dai giapponesi (1942-45). Si affermò allora il movimento di resistenza nazionale, antinipponico e antimperialista.

Nel 1946 le Filippine divennero una repubblica indipendente. Nel 1965 venne eletto presidente Ferdinando Marcos che governò in maniera autoritaria; ne nacque una forte opposizione che, negli anni Settanta, si trasformò in guerriglia armata. Marcos riuscì a conservare il potere solo imponendo la legge marziale dal 1972 al 1981, esasperando così le tensioni sociali e politiche. Nel 1986 gli Stati Uniti fecero indire libere elezioni che furono vinte da Cory Aquino (moglie del leader dell’opposizione Benigno Simeon Aquino, fatto assassinare da Marcos nel 1983), con l’appoggio delle forze cattoliche e dei partiti di opposizione. Marcos si rifugiò negli USA.

La costituzione venne promulgata nel 1987, dando vita a istituzioni democratiche e a una repubblica

presidenziale. Oggi, nonostante la restaurazione della democrazia, le minacce di colpi di Stato e la guerriglia comunista e musulmana rendono instabile la situazione ed è ancora in vigore la pena di morte.

La distribuzione della popolazione non è omogenea: meno di 150 isole sono permanentemente abitate e metà dei filippini è concentrata a Luzon; in generale, le coste occidentali (meno soggette ai tifoni) sono più

densamente popolate di quelle orientali. In seguito al grande inurbamento iniziato a partire dalla metà degli anni Settanta, oggi oltre il 60% della popolazione vive nei centri urbani. Quasi tutte le isole dispongono di una capitale e di una discreta rete urbana, ma l’area nevralgica dell’arcipelago è costituita dalla regione

metropolitana di Manila (sull’isola di Luzon) che conta oltre 10 milioni di abitanti.

Oltre agli indigeni (non censiti) che vivono isolati nelle foreste, la popolazione è composta da 54 gruppi etnico- linguistici; il 10% degli abitanti dell’arcipelago è di origine cinese. L’inglese, subentrato allo spagnolo con la colonizzazione americana, è usato correntemente negli affari ed è obbligatorio a scuola. Si contano inoltre nove lingue autoctone principali. Tra esse è insegnato nelle scuole il pilipino (o tagalog) che è lingua nazionale

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dall’indipendenza (1946) e viene parlato da metà della popolazione. La maggioranza dei filippini professa la religione cattolica. Il grado di scolarizzazione e di istruzione superiore è elevato.

Sul piano sociale, sono rimaste aree di povertà diffusa e scarse possibilità di risparmio familiare. Il motivo è da ricercare nel sovrappopolamento rispetto all’estensione territoriale e alla consistenza delle risorse.

Il settore primario occupa ancora il 37% della popolazione attiva. Il riso ha un’importanza strategica: è il principale prodotto agricolo e ha un ruolo fondamentale nell’alimentazione, tanto che viene tutelato dalla concorrenza estera con appositi dazi doganali. Anche la pesca è molto importante e le Filippine sono l’11° Paese al mondo per quantità di pescato. Abbondanti risorse minerarie, in particolare oro, cromo, rame e nichel, sono destinate ai mercati internazionali. Il settore industriale è ancora inadeguato e in via di sviluppo.

Bibliografia

• Corna Pellegrini Giacomo e Antonia, Nelle isole di Filippo, Unicopli, Milano, 2000

• Licini Giorgio e Vecchia Stefano (a cura di), Le Filippine. L’arcipelago dei contrasti, Il segno dei Gabrielli, loc.

Negarine di S. Pietro in Cariano (Verona), 1999

• Mauri Roberto, Sotto il cielo di Manila. I bambini, la gente, la guerra, Edizioni Dell’Arco-Marna, Milano- Barzago (LC), 2003

• Senno Toni, Filippine. Valo tradizionali e fede cristiana, EMI, Bologna, 2001 ri ,

• Reyes Vicky, Filippine. Storia, economia e risorse società e tradizioni, arte e cultura, religione, Pendragon, Bologna, 1998

Filmografia

• Lang Fritz (regia di), I guerriglieri delle Filippine, USA, 1950

Siti interessanti

• www.corriereasia.com/filippine/mappa_cartina_bandiera_foto.shtml

• www.filippine.it/

• it.wikipedia.org/wiki/Filippine

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