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Sensibilità alla desertificazione, a scala comunale e provinciale, su base climato- vegetazionale, della regione Sicilia V

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Academic year: 2021

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Quad. Bot. Amb. Appl., 18 (2007):209-258.

Sensibilità alla desertificazione, a scala comunale e provinciale, su base climato- vegetazionale, della regione Sicilia

V. PICCIONE 1, V. VENEZIAN02 & V. MALACRINò3

1 Dipartimento di Botanica àell 'Università degli Studi di Catania, via A. Longo, 19 - 95125 - Catania - ltaly

2 Contrattista CUTGANA- Centro Universitario per la Tutela e la Gestione degli Ambienti Naturali e degli Agroecosistemi - Catania - ltaly

3 Dottore di Ricerca in Ingegneria Agroforestale e dell'Ambiente - Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria -ltaly

ABSTRACT. - Sensitivity to desertification in Sicily, municipal and provincia! scale, on a climato-vegetation basis. - The authors illustrate the results of the G.l.S. developed under the project ARCHIMEDE - georefering the sensitivity to deser- tification in the region Sicily to estimate the incidence rate ofthe phenomenon in 381 municipalities and, as a consequence in 9 provinces. The survey, conducted on a climato-vegetation basis, will compare the two periods: I 93 I - 1960 and 1961 - 1990, in relation to the climatic data, and the Map on the Use of Soil CNR - TCI (1958) and the CLC (2000), as regards vegetation. The comparison of the two periods reveals the dynamics of desertification of classes percentages territorial impact. As ghown by differences and represented on maps.

Key words: Clime, Vegetation, Desertification, Sicily, Medalus.

INTRODUZIONE

In Italia varie mappe di sensibilità alla desertificazione, a scala regionale, evidenziano estese aree ad elevato rischio (BARBERA & al. 2005; BELLOTTI & al., 2005; CARNEMOLLA

& al.., 2001; COMITATO REGIONALE PER LA LOTTA ALLA

SICCITÀ E ALLA DESERTIFICAZIONE IN SICILIA, 2000).

L'uniformità metodologica (protocollo MEDALUS) nonché la scala di rappresentazione, adottate dalla comuni- scientifica, consentono interessanti confronti (APAT, 2006; ENNE & LUlSE, 2006).

La suddetta metodologia, nota anche come ESAs (Environmentally Sensitive Areas), persegue l'individuazio- ne di aree sensibili alla desertificazione, attraverso l'appli- cazione di indicatori biofisici e socio-economici, classifi- cando i territori in:

critici - aree altamente degradate per il cattivo uso del suolo, che rappresentano una minaccia all'ambiente delle aree circostanti;

- fragili - aree dove qualsiasi cambiamento dell'equilibrio delle attività naturali o umane porterà alla desertifica- zione;

- potenziali - aree minacciate dalla desertificazione se soggette ad un significativo cambiamento climatico.

La Sicilia è stata caratterizzata sia con la metodologia MEDALUS (EUROPEAN COMMISSION, 1999; KOSMAS & al., 1998; KOSMAS & al., 1999a; KOSMAS & al., 1999b) che Pimenta (1997).

Di recente il Laboratorio di Cartografia del Dipartimento di Botanica dell'Università degli Studi di Catania, nell'ottica del progetto Archimede, ha implemen- tato un Sistema Informativo Territoriale Ambientale - SI. TA. finalizzato allo studio del Rischio Desertificazione della regione Sicilia secondo il protocollo MEDALUS.

I risultati dell'interrogazione sono stati tradotti in un contributo che porta in allegato la mappa delle aree sensibi- li al fenomeno desertificazione della regione Sicilia (PICCIONE & al., in stampa) accompagnata da un atlante car- tografico che restituisce, a varie scale, il contributo al feno- meno dato dai vari comparti (clima, vegetazione, suolo e gestione del territorio) distinti, a loro volta, in singoli strati tematici.

I risultati dello studio hanno evidenziato il ruolo portan- te del clima e della vegetazione nel calcolo dell'indice di sensibilità al fenomeno desertificazione.

Pertanto sono stati avviati una serie di approfondimenti su questa linea di ricerca al fine di conoscere nel dettaglio la portata dei relativi fattori predisponenti.

Il presente lavoro rappresenta, quindi, un contributo alla conoscenza dell'incidenza territoriale del fenomeno deser- tificazione, su base climatica e vegetazionale, a scala comu- nale e provinciale; è il primo tentativo di classificazione e confronto territoriale su scale di dettaglio.

La possibilità di disporre di un ampio ventaglio di dati climatici (dal 1931) e di due rappresentazioni cartografiche

(2)

dell'uso del suolo, pubblicate a distanza di circa 50 anni l'una dall'altra, ha consentito agli autori di analizzare non solo l'incidenza territoriale del fenomeno climatico e vege- tazionale della Regione, ma anche di confrontare due sce- nari territoriali relativi a due periodi distanti tra loro al fine di trarre delle considerazioni sul divenire del rischio deser- tificazione.

Il contributo riporta, quindi, i risultati della interroga- zione del S.J. TA., sia a scala comunale che provinciale, distinguendo la qualità climatica registrata nel periodo 1931-1960 e 1961-1990 e la qualità vegetazionale rilevata nel periodo successivo al dopoguerra rispetto a quella recente, restituita dal CORINE Land Cover (2000).

MATERJALI E METODI

La Sicilia consta di 381 comuni, se si escludono le Isole minori, elencati, in ordine alfabetico, in Tab. l, 3,5 e di 9 province (Tab. 2,4,6) che riportano le rispettive estensioni territoriali, espresse in Kmq.

L'interrogazione a scala comunale è stata possibile in quanto il S.J. TA. muove da un grado di risoluzione a terra di 50 x 50 metri; estensione che consente di trarre informa- zioni attendibili e tali da prestarsi ad elaborazioni da cui far discendere proposte mitigative degli impatti ambientali.

L'elaborazione spaziale dei tematismi in formato raster, dimensione al suolo del pixel 50 x 50 m, è stata sviluppata con il software Idrisi Kilimanjaro versione 14. 01 della Klarc Labs e ArcGIS versione 9.1 della ESRI.

La caratterizzazione climatica è stata condotta sulla base dei dati desunti da 312 stazioni meteorologiche di cui 111 dotate di termografo.

L'indagine climatica ha beneficiato delle consolidate conoscenze acquisite, soprattutto, sulle classificazioni fito- climatiche del territorio siciliano, specie dell'arido-umidità (DURO & al., 1996a, 1996b, in stampa (a), in stampa (b);

FARO & al., in stampa (a), in stampa (b); PICCIONE & al., in stampa; ZAMPfNO & al., 1996a, 1996b, 1996c, 1996d).

Sono stati confrontati due trentenni: il periodo 1931-60 e il periodo 1961-90.

E' stata eseguita l'interpolazione spaziale per ricostruire il dato in corrispondenza delle stazioni nelle quali non risul- tava misurato.

Si è fatto, altresì, ricorso all'interpolazione spaziale per ricostruire i dati mancanti.

La caratterizzazione della vegetazione è stata condotta attraverso la la Carta del! 'Uso del Suolo del CNR - TCJ (1958) e la mappa CORINE Land Cover (III livello) della Sicilia (APAT, 2005).

Quest'ultima individua, per la Sicilia, 34 tipologie d'uso del suolo (Tab.7), mentre quella del CNR - TCJ ne indivi- dua 20 (Tab.8); entrambe le tabelle restituiscono l'estensio- ne in ettari di ciascuna tipologia e la relativa incidenza ter- ritoriale percentuale.

La Tab.7 riporta, nella seconda colonna, i codici delle tipologie del CORINE che gli autori hanno assimilato a quelle del CNR -TCJ ai fini della confrontabilità.

Per la qualità della copertura vegetale è stato utilizzato il Normalized Difference Vegetation Jndex (NDVI), ottenuto processando le immagini satellitari Landsat TM del 2000.

L' ESAs è il prodotto della qualità del suolo (Soil Quality lndex - SQJ), del clima (Climate Quality Jndex -CQJ), della 210

vegetazione (Vegetation Quality Jndex -VQJ) e della gestio- ne del territorio (Management Quality Jndex - MQJ) (K.OSMAS et alii, 1999a).

ne

Ciascuna qualità discende, a sua volta, per quanto attie-

il CQJ dal cumulato medio climatico di precipitazioni, aridità ed esposizione dei versanti;

il VQI dal rischio d'incendio, dalla protezione dall'ero- sione, dalla resistenza alla siccità e dalla copertura del terreno da parte della vegetazione;

l 'SQJ dalle caratteristiche del terreno, come il substrato geologico, la tessitura, la pietrosità, lo strato di suolo utile per lo sviluppo delle piante, il drenaggio e la pen- denza;

l'MQJ dall'intensità d'uso del suolo e dalle politiche di

protezione dell'ambiente adottate.

Gli autori, nel presente contributo, hanno applicato il protocollo MEDALUS a due dei quattro comparti contem- plati nel modello - nello specifico il clima e la vegetazione -assumendoli rappresentativi del fenomeno desertificazio- ne.

Passando ad una disamina delle due componenti il meto- do MEDALUS stima la Qualità del Clima in base a:

precipitazioni medie annue riunite in classi e asse- gnando dei pesi così come da schema:

Classi di Precipitazioni (mm)

> 650 280 - 650

< 280

Pesi MEDALUS 1 2 4

aridità (secondo Bagnouls-Gaussen) distinta per classi così come riportato nel seguente schema:

Classi BGI Pesi MEDALUS

> 50 1

50 -75 1.1

75 - 100 1.2

100 - 125 1.4

125 - 150 1.8

> 150 2

Esposizioni dei versanti che, secondo la procedura MEDALUS, vengono distinti in:

esposti da O a NO, N, e NE ed alle aree pianeggian- ti alle quali viene assegnato il peso 1;

esposti da E a SE, S, SW, alle quali viene assegnato il peso 2.

L'Indice di Qualità Climatica (CQI) è restituito dalla formula:

CQI =(precipitazioni* indice di aridità* esposizione)113

Intervalli CQI

< 1.15

1.15 -1.81

> 1.81

Qualità climatica Alta Media Bassa

In PICCIONE & al., (in stampa) è restituita sia in formato

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tabellare che cartografico la Qualità del Clima (sensu MEDALUS) della regione Sicilia.

Con riferimento alla seconda componente, il metodo MEDALUS, stima la Qualità della Vegetazione che è stata riclassificata in base alle categorie di uso del suolo prese in considerazione nella metodologia ESAs e, nello specifico:

Macchia mediterranea mista a foresta sempreverde Macchia mediterranea

Pascoli permanenti Pascoli annuali Foreste decidue Foreste di pini

Foreste sempreverdi (eccetto le foreste di pini) Colture agricole perenni sempreverdi Colture agricole perenni decidue Colture annuali a ciclo autunno-vernino Colture annuali a ciclo primaverile estivo Suolo nudo.

Le classi di uso del suolo del CORINE e del CNR - TCI non presenti nelle dodici adottate dalla metodologia ESAs sono state, di volta in volta, analizzate a seconda dell'indi- catore considerato, e inserite in una determinata classe di sensibilità alla desertificazione.

Alle tipologie individuate da~ CLC 2000 e dal CNR - TCI, gli autori hanno, quindi, assegnato i pesi relativi al rischio d'incendio, alla protezione dalla erosione, alla copertura vegetale e alla resistenza alla aridità (Tab.9).

L'applicazione della metodologia si traduce in un indice finale -ESAI, dato dal prodotto degli Indici di Qualità Ambientale che, nel caso in questione, sono il climatico e il vegetazionale, e che consente di individuare le aree con cre- scente sensibilità alla desertificazione.

Sono riportati i differenti valori che tale indice può assu- mere:

aree non minacciate - non soggette e non sensibili;

aree potenziali - minacciate dalla desertificazione, ossia soggette ad un significativo cambiamento climatico; se una particolare utilizzazione del suolo è praticata con criteri gestionali non corretti si potranno avere seri pro- blemi. Si tratta per lo più di aree marginali abbandonate, non gestite in modo appropriato;

aree fragili - dove qualsiasi cambiamento del delicato equilibrio dei fattori naturali o delle attività umane, molto probabilmente, porterà alla desertificazione.

Per esempio, l'impatto del previsto cambiamento clima- tico causato dall'effetto serra, probabilmente, determine- rà una riduzione del potenziale biologico a causa della siccità. Questo comporta la perdita della copertura vege- tale in molte aree, che saranno soggette ad una maggio- re erosione, e diventeranno aree critiche;

aree (ESAs) critiche -già altamente degradate a causa del cattivo uso del terreno, che presenta una minaccia ali 'ambiente delle aree circostanti. Per esempio, aree molto erose soggette ad un alto deflusso e perdita di sedimenti.

RISULTATI

Passando alla disamina dei dati restituiti dalla interroga- zione del S.1. TA., emerge un quadro che si presta ad essere approfondito.

In Tab. l Oa sono riportate le percentuali di territorio comunale sensibile alla desertificazione su base climato- vegetazionale.

Su 381 comuni interrogati, 255 registrano una regressio- ne territoriale del fenomeno, 111 denunciano un incremen- to, 15 mantengono gli stessi valori nei due periodi conside- rati.

~e ci si limitasse al numero dei comuni, si rischierebbe di interpretare non correttamente i risultati restituiti dal S.1.TA.

Infatti, interrogando l'estensione territoriale del fenome- no, si evince che il territorio dei 155 comuni che denuncia una regressione territoriale della desertificazione (11.611 Kmq) è pressoché identico a quello dei 111 comuni che regi- strano un incremento (11.698 Kmq).

Se l'interrogazione viene spinta ulteriormente, per cono- scere l'incidenza territoriale distinta in classi percentuali costanti crescenti, emerge che il numero di comuni in fascia alta, del primo periodo (75), è sensibilmente superiore a quello del secondo periodo (58) e la perdita di Kmq si regi- stra nelle classi 41-60 e 81-100.

Degno di nota il raddoppio del numero di comuni in fascia 0-20, passando dal primo al secondo periodo, con tri- plicazione di territorio interessato (Tab. lOb.).

Passando dalle tabelle alla restituzione georeferenziata dei superiori dati (Fig.1... 32) emerge che le province di Trapani, Ragusa, Caltanissetta ed Enna denunciano per il primo periodo analizzato il maggior numero di territori comunali affetti da massima incidenza territoriale, espressi in percentuale (classe 81-100), del fenomeno di sensibilità alla desertificazione su base climato-vegetazionale.

Nel secondo periodo emerge un generale ridimensiona- mento del numero di territori comunali affetti da massima incidenza territoriale del fenomeno. Numerosi territori comunali delle province di Trapani e Agrigento passano dalla classe di incidenza 81-100 alla 61-80. Quasi tutti iter- ritori comunali della provincia di Messina del versante tir- renico conquistano una classe (da 21-40 a 0-20).

Passando alla disamina degli scarti si rilevano dei peg- gioramenti nelle province di Siracusa (territori comunali di Buscemi, Canicattini Bagni, Floridia, Francofonte, Noto, Pachino, Palazzolo Acreide, Portopalo di Capo Passero, Siracusa, Solarino), Ragusa (territori comunali di Acate, Comiso, Giarratana, Ragusa, Vittoria), e Caltanissetta (terri- tori comunali di Acquaviva Platani, Bompensiere, Caltanissetta, Delia, Marianopoli, Milena, Montedoro, Resuttano, Riesi, Sutera, Villalba). I comuni che denuncia- no l'incremento più rilevante di territori a rischio di deserti- ficazione sono Militello in Val di Catania, Viagrande, Acquaviva Platani, Castrofilippo, Marianopoli, Trecastagni, Valguamera Caropepe, Canicattì, Pagliara, Resuttano, Partinico, Floridia.

In Tab.11 a sono, altresì, riportate le percentuali di terri- torio comunale sensibile alla desertificazione su base clima- tica.

Su 381 comuni interrogati, 39 registrano una regressio- ne territoriale del fenomeno, 204 un incremento, 138 man- tengono gli stessi valori nei due periodi considerati.

Anche in questo caso l'interrogazione dell'estensione territoriale del fenomeno consente di dare un senso al nume- ro di comuni interessati.

Infatti, a fronte di 178 comuni, più o meno interessati 211

(4)

dalla regressione del fenomeno, per complessivi circa 8500 Kmq, 204 comuni, denunciano un aumento che incide per ben 17.000 Kmq.

Spingendo l'interrogazione fino a conoscere l'incidenza territoriale distinta in classi percentuali costanti crescenti si assiste, nelle fasce comprese tra 0-60% di territorio e con- frontando il primo periodo con il secondo, ad una riduzione sia del numero di comuni che dell'estensione dei rispettivi territori (Tab.11 b ).

In Tab. 12a sono, inoltre, riportate le percentuali di terri- torio comunale sensibile alla desertificazione su base vege- tazionale.

Su 381 comuni interrogati, 325 registrano un decremen- to territoriale del fenomeno, 49 denunciano un aumento, 7 mantengono gli stessi valori nei due periodi considerati.

La pressoché totale presenza di comuni nella categoria che denuncia un decremento comporta delle riflessioni che gli autori producono nelle considerazioni.

Qui si fa rilevare che, a differenza dei precedenti casi, non si registra una discrepanza significativa fra numero di comuni ed estensione territoriale; ma se si passa ad analizza- re l'incidenza territoriale distinta in classi percentuali costan- ti crescenti emerge che il numero di comuni interessati dal fenomeno aumenta sensibilmente passando dal primo al secondo periodo per le classi 0-20, 21-40, 41-60, decresce nella 61-80, si riduce notevolmente nella 81-100 (Tab.12b ).

I superiori risultati sono restituiti dai diagrammi a torta di seguito riportati.

2·63 13,4%

34,0%

18,6%

O~

021-40 I 041-60 061-00 I

81-~

Grafico I - Incidenza territoriale comunale in % delle classi di sensi- bilità alla desertificazione su base climato-vegetazionale: I periodo.

Grafico 2 - Incidenza territoriale comunale in % delle classi di sensi- bilità alla desertificazione su base climato-vegetazionale: II periodo.

13,4% 12,9%

10,0% 5,1% 12,7%

I

AGRIGENTO I

!!I CALTANISSETTA O CATANIA

13 4o;.I• ENNA ' El MESSINA

!!I PALERMO O RAGUSA O SIRACUSA

TRAPANI

Grafico 3 - Incidenza territoriale provinciale in % della sensibilità alla desertificazione su base climato-vegetazionale: I periodo.

212

12,6% 13,5%

3,9% 13,1%

AGRIGENTO I! CALTANISSETTA o CATANIA

ENNA 15130 MESSINA

•PALERMO o RAGUSA o SIRACUSA

TRAPANI

Grafico 4 - Incidenza territoriale provinciale in % della sensibilità alla desertificazione su base climato-vegetazionale: Il periodo.

CONSlDERAZIONI CONCLUSrvE

Il confronto dei due periodi mostra un fatto singolare, in controtendenza con quanto si sta registrando nei cambia- menti climatici dalla scala planetaria alla scala locale.

Mentre l'analisi climatica, secondo il protocollo MEDALUS, conferma le tendenze in atto -ossia un peggio- ramento della qualità climatica nella regione Sicilia - l'ana- lisi vegetazionale registra un salto di qualità passando dal primo al secondo periodo analizzato.

Colpisce, soprattutto, il decremento territoriale nella classe di incidenza massima (Tab. l 2b) che si concentra, soprattutto, nell'area del Trapanese e del Siracusano.

Si possono addurre le seguenti riflessioni:

la carta dell'uso del suolo del CNR-TCI elaborata muoven- do dalla fotointerpretazione di un vecchio volo in b/n è sog- getta ai limiti dell'errore umano per quanto attiene l'inter- pretazione e alla difficoltà dei riscontri in campo di quel periodo;

la carta dell'uso del suolo del CNR-TCI tende ad esaltare le tipologie colturali a scapito delle formazioni naturali e semi- naturali;

la Sicilia, negli ultimi decenni, registra il più alto tasso nazionale di territorio vincolato (parchi, riserve e siti di inte- resse comunitario) con buoni esempi di corretta gestione;

secondo i dati FAO (database 2001) l'abbandono dei campi agricoli dal 1961 al 2000 ha inciso in Italia nella misura del 29,7% e buona parte di questi sono stati aggrediti dall'urba- nizzazione o abbandonati con recupero tendente al semina- turale essendo stati lasciati al dinamismo naturale;

non sempre è stato agevole adattare la legenda del CNR-TCI con quella del CORINE e, a loro volta, con quella del MEDALUS -va da se che quella del CORINE si presta più facilmente ad interfacciarsi con quella del MEDALUS.

Non è da escludere, comunque, che, in questi ultimi cinquant'anni, grazie ad una buona campagna di forestazio- ne e alla migliore conduzione dei campi coltivati in alcune parti del territorio siciliano, in modo forse non del tutto pro- grammato, si è innescato un'inversione di tendenza.

Osservando le Figg. 1 .. 32, emerge che i territori più interessati da questa controtendenza, evidenziata dalla inter- rogazione del S.1.TA., si concentrano nel Trapanese.

Si rendono necessari ulteriori approfondimenti in quei territori nei quali il fenomeno risulta particolarmente pro- nunciato per poter pervenire ad una diretta correlazione fra quanto viene letto interrogando il S.J. TA. e il o i fattori che determinano questo scenario.

,.,,---

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Tab I -Percentuali di territorio comunale siciliano sensibile alla desertifì 1cazwne su b ase c 1mato-vegetaz1ona e.

I Il I Il

Comune Kma oeriodo oeriodo scarto Comune Kma oeriodo oeriodo scarto

ACATE 102 79 83 4 CAMPOFIORITO 21 56 62 6

ACI BONACCORSI 2 25 36 12 CAMPOFRANCO 36 81 74 -7

ACI CASTELLO 9 54 50 -4 CAMPOREALE 39 77 83 6

ACI CATENA 8 30 26 -4 CAMPOROTONDO ETNEO 7 37 44 8

ACI SANT'ANTONIO 14 40 46 6--- CANICATTI' 91 59 84 25

ACIREALE 40 40 28 -12 CANICATTINI BAGNI 15 45 54 9

ACQUAVIVA PLATANI 15 56 85 29 CAPACI 6 28 14 -14

ACQUEDOLCI 13 15 Il -4 CAPIZZI 70 49 23 -26

ADRANO 83 48 46 -2 CAPO D'ORLANDO 15 30 22 -8

AGIRA 163 90 85 -5 CAPRI LEONE 7 18 9 -9

AGRIGENTO 242 84 77 -7 CARINI 76 36 28 -8

AIDONE 210 70 73 3 CARLENTINI 158 61 51 -10

ALCAMO 131 63 57 -6 CARONIA 226 26 14 -12

ALCARA LI FUSI 63 32 14 -18 CASALVECCHIO SICULO 33 38 29 -9

ALESSANDRIA DELLA ROCCA 62 61 66 5 CASSARO 19 46 29 -17

ALI' 16 32 32 o CASTEL DI IUDICA 103 88 94 6

ALI' TERME 6 38 31 -7 CASTEL DI LUCIO 29 45 21 -25

ALIA 46 95 81 -14 CASTELBUONO 60 28 15 -13

ALIMENA 59 69 78 9 CASTELDACCIA 34 71 43 -28

ALIMINUSA 14 55 38 -17 CASTELL'UMBERTO Il 21 12 -9

ALTAVILLA MILICIA 24 45 39 -7 CASTELLAMMARE DEL GOLFO 127 76 65 -11

ALTOFONTE 35 48 37 -10 CASTELLANA SICULA 73 69 80 Il

ANTILLO 43 36 23 -13 CASTELMOLA 17 41 50 9

ARAGONA 74 91 77 -14 CASTELTERMINI 100 75 76 I

ASSORO lii 77 83 6 CASTELVETRANO 210 80 71 -9

AUGUSTA 110 74 64 -9 CASTIGLIONE DI SICILIA 118 20 23 4

AVOLA 74 53 52 -I CASTROFILIPPO 18 57 86 28

BAGHERIA 30 74 46 -28 CASTRONUOVO DI SICILIA 200 66 61 -5

BALESTRATE 4 21 20 -1 CASTROREALE 53 23 18 -5

BARCELLONA POZZO DI GOTTO 59 28 14 -14 CATANIA 181 77 63 -15

BARRAFRANCA 53 83 79 -4 CATENANUOVA Il 90 91 2

BASICO' 12 30 26 -4 CATTOLICA ERACLEA 63 64 80 16

BAUCINA 24 79 43 -37 CEFALA' DIANA 9 62 51 -Il

BELMONTE MEZZAGNO 29 47 57 IO CEFALU' 66 32 20 -12

BELPASSO 165 72 61 -11 CENTURIPE 173 91 80 -11

BIANCA VILLA 70 53 44 -IO CERAMI 95 69 48 -21

BISACQUINO 65 58 66 8 CERDA 44 56 51 -5

BIVONA 88 73 63 -9 CESARO' 216 44 28 -16

BLUFI 22 63 63 I CHIARAMONTE GULFI 127 48 40 -8

BOLOGNETrA 28 89 51 -38 CHIUSA SCLAFANI 57 52 45 -7

BOMPENSIERE 20 61 77 16 CIANCIANA 38 72 77 5

BOMPIETRO 42 65 76 Il CIMINNA 56 82 74 -8

BORGETTO 26 48 38 -IO CINISI 33 35 21 -14

BROLO 8 19 13 -6 COLLESANO 108 46 29 -17

BRONTE 249 46 38 -8 COM ISO 65 63 71 9

BUCCHERI 57 37 23 -13 COMITINI 22 91 75 -16

BURGIO 42 45 31 -14 CONDRO' 5 15 16 2

BUSCEMI 52 60 61 I CONTESSA ENTELLIN/\ 136 60 81 20

BUSETO PALIZZOLO 73 83 81 -2 CORLEONE 229 59 57 -1

BUTERA 297 92 91 -I CUSTONACI 70 85 53 -33

CACCAMO 188 80 68 -13 DELIA 12 84 90 6

CALAMONACI 33 82 67 -15 ENNA 357 64 73 9

CALASCIBETTA 89 59 75 16 ERICE 47 81 64 -17

CALATABIANO 26 52 30 -22 FALCONE 9 21 23 I

CALATAFIMI 155 66 60 -7 FAVARA 82 91 85 -6

CALTABELLOTTA 124 58 49 -9 FERLA 25 59 26 -33

CALTAGIRONE 381 86 79 -8 FICARAZZI 4 63 34 -28

CALTANISSElì'A 419 83 85 2 FICARRA 19 21 14 -8

CALTAVUTURO 97 57 57 o FIUMEDlNISI 36 28 23 -5

CAMASTRA 16 74 95 21 FIUMEFREDDO DI SICILIA 12 46 35 -10

CAMMARATA 192 66 74 8 FLORESTA 31 61 13 -48

CAMPOBELLO DI LICATA 81 90 93 3 FLORIDIA 26 34 55 21

CAMPOBELLO DI MAZARA 66 92 73 -19 FONDACHELLl-FANTINA 42 26 19 -7

CAMPOFELICE DI FITALIA 35 75 80 5 FORZA D'AGRO' Il 35 26 -9

CAMPOFELICE DI ROCCELLA 15 40 32 -8 FRANCA VILLA DI SICILIA 82 45 29 -16 Continua

213

(6)

Tab. I - Continuazione.

I Il I Il

Comune Kmq periodo periodo scarto Comune Kmq periodo periodo scarto

FRANCOFONTE 74 43 51 8 MIRTO 9 16 13 -3

FRAZZANO' 7 24 13 -11 MISILMERI 69 70 54 -15

FURCI SICULO 18 37 28 -9 MISTERBIANCO 37 67 58 -9

FURNARI 13 33 20 -13 MISTRETTA 127 37 17 -20

GAGGI 8 41 24 -17 MODICA 290 83 77 -6

GAGLIANO CASTELFERRATO 56 79 62 -16 MOIO ALCANTARA 9 55 26 -29

GALATI MAMERTINO 39 34 16 -18 MONFORTE SAN GIORGIO 32 19 28 9

GALLODORO 7 44 43 o MONGIUFFI MELIA 24 39 32 -7

GANGI 127 75 59 -16 MONREALE 529 69 69 o

GELA 278 90 90 o MONTAGNAREALE 16 26 20 -6

GERACI SICULO 113 44 26 -18 MONTALBANO ELICONA 67 40 16 -24

GIARDINELLO 13 37 29 -8 MONTALLEGRO 27 68 87 19

GIARDINl-NAXOS 5 39 27 -12 MONTEOORO 14 74 78 4

GIARRATANA 43 61 70 9 MONTELEPRE IO 42 28 -14

GIARRE 27 39 29 -IO MONTEMAGGIORE BELSITO 32 63 45 -19

GIBELLINA 45 68 73 5 MONTEROSSO ALMO 56 58 46 -12

GIOIOSA MAREA 26 19 17 -2 MONTEVAGO 33 57 48 -10

GIULIANA 24 70 59 -li MOTTA CAMASTRA 25 40 35 -5

GODRANO 39 48 30 -18 MOTTA D'AFFERMO 14 19 12 -8

GRAMMICHELE 31 79 62 -17 MOTTA SANT'ANASTASIA 35 94 80 -14

GRANITI IO 48 30 -18 MUSSOMELI 164 89 89 o

GRATTERI 38 34 28 -6 NARO 207 79 92 12

GRAVINA DI CATANIA 5 31 Il -19 NASO 37 23 18 -5

GROTTE 24 86 69 -16 NICOLOSI 42 18 22 4

GUALTIERI SICAMINO' 14 24 19 -4 NICOSIA 217 67 47 -20

I SNELLO 51 23 18 -5 NISCEMI 96 77 66 -Il

ISPICA 113 92 91 -1 NISSORIA 61 60 54 -6

ITALA li 25 28 3 NIZZA DI SICILIA 13 25 23 -2

JOPPOLO GIANCAXIO 19 89 90 I NOTO 551 67 70 3

LASCARI 10 24 19 -5 NOVARA DI SICILIA 49 24 21 -3

LENTINI 215 85 76 -8 OLIVERI IO 37 23 -14

LEONFORTE 84 59 67 8 PACE DEL MELA 12 13 13 o

LERCARA FRIDDI 37 85 85 o PACECO 58 84 78 -6

LETOJANNI 7 23 35 12 PACHlNO 51 78 85 7

LIBRIZZI 23 28 21 -7 PAGLIARA 14 34 56 22

LICATA 179 93 89 -4 PALAGONIA 57 66 64 -2

LICODIA EUBEA 112 63 63 o PALAZZO ADRIANO 130 60 46 -14

LIMINA IO 19 27 8 PALAZZOLO ACRELDE 87 57 65 8

LINGUAGLOSSA 60 19 25 5 PALERMO 160 48 21 -27

LONGI 42 40 14 -26 PALMA DI MONTECHIARO 77 82 71 -11

LUCCA SICULA 19 60 60 o PARTANNA 83 70 44 -26

MA LETTO 41 23 19 -4 PARTINICO 110 40 62 22

MAL V AGNA 7 37 25 -12 PATERNO' 144 89 81 -8

MANDANICI 12 34 52 18 PATTI 50 27 16 -11

MANIACE 38 70 56 -14 PEDARA 19 33 29 -4

MARIANOPOLI 13 63 90 27 PETRAUA SOPRANA 56 62 59 -4

MARINEO 33 59 44 -15 PETRALIA SOTTANA 178 57 60 3

MARSALA 243 88 71 -17 PETROSINO 45 88 80 -9

MASCALI 38 34 40 6 PETTINEO 30 28 13 -15

MASCALUCIA 16 44 21 -23 PIANA DEGLI ALBANESI 65 59 60 I

MAZARA DEL V ALLO 274 91 82 -IO PIAZZA ARMERINA 303 67 72 5

MAZZARINO 294 82 83 o PIEDIMONTE ETNEO 26 33 34 I

MAZZARRA' SANT'ANDREA 7 14 26 12 PIETRAPERZIA 118 89 82 -7

MAZZARRONE 35 84 69 -15 PIRAINO 17 19 31 12

MELILLI 135 64 58 -6 POGGIOREALE 37 69 87 18

MENFI 113 88 ~6 -2 POLIZZJ GENEROSA 134 55 64 9

MERI' 2 18 IO -8 POLLINA 50 39 17 -22

MESSINA 212 22 24 I PORTO EMPEOOCLE 24 82 71 -11

MEZZOJUSO 49 55 51 -4 PORTOPALO DI CAPO PASSERO 15 88 92 4

MILAZZO 24 31 33 2 POZZALLO 15 84 59 -25

MILENA 25 59 69 IO PRIOLO GARGALLO 56 64 55 -8

MILITELLO IN VAL DI CATANIA 62 38 77 39 PRIZZI 95 64 51 -13

MILITELLO ROSMARINO 29 31 15 -16 RACALMUTO 68 67 77 IO

MILO 17 25 30 5 RACCUJA 25 31 14 -17

MINEO 245 81 76 -5 RADDUSA 23 98 98 o

MIRABELLA IMBACCARI 15 80 81 I RAFFADALI 22 71 61 -Il

continua

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