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Capitolo V
CONCLUSIONI
In questo lavoro di tesi il modello FEXPF è stato utilizzato allo scopo di simulare immagini SAR d’intensità e d’ampiezza per diverse velocità e direzioni del vento.
La metodologia impiegata si basa sul filtraggio di processi. Come è noto, eccitando un filtro con risposta in frequenza H f
( )
la DSP del processo d’uscita è legata a quella del processo d’ingresso tramite la relazione Sy( )
f =Sx( ) ( )
f H f 2. Una volta stimata la DSP del processo d’uscita, utilizzando il metodo di Bartlett per il calcolo del periodogramma delle immagini SAR sotto analisi, è possibile riprodurre un’immagine simulata, interpretabile come la singola realizzazione di un processo aleatorio con la stessa DSP, eccitando il filtro, con risposta in frequenza pari alla DSP dell’immagine SAR reale, con una realizzazione di rumore bianco (DSP=1).L’efficacia del modello FEXPF per la rappresentazione degli spettri direzionali delle immagini SAR di scenari marini, è stata testata simulando le H f
( )
dei filtri corrispondenti a diverse immagini SAR, sia d’intensità sia d’ampiezza, di superfici del mare pulite e ventose, in presenza di macchie d’olio e di cadute diCapitolo V
128 vento.
Le densità di probabilità del primo ordine del processo bianco d’ingresso utilizzate in tutte le simulazioni effettuate sono:
• Esponenziale monolatera; • Lognormale;
• Rayleigh • Gamma; • Poisson.
I risultati ottenuti, riportati nel Capitolo IV di questo lavoro di tesi, dimostrano che: 1. Sia per immagini SAR d’intensità sia per immagini SAR d’ampiezza, le
immagini simulate conservano le stesse caratteristiche spettrali delle immagini SAR reali.
2. Nel caso della simulazione delle immagini SAR d’intensità l’errore quadratico medio minimo tra l’istogramma dell’immagine simulata e quello dell’immagine SAR reale, si ottiene in corrispondenza della d.d.p. di tipo esponenziale monolatera.
3. Nel caso della simulazione delle immagini SAR d’ampiezza si ottengono buone prestazioni sia utilizzando d.d.p. di tipo esponenziale monolatera sia utilizzando d.d.p. di tipo Rayleigh.
Paragonando i risultati ottenuti con quelli disponibili in letteratura nell’ambito delle tecniche di simulazione di immagini SAR del mare, si può affermare che i modelli auto-simili a lunga memoria ed anisotropi fino ad oggi impiegati, non riescono a catturare , con la medesima accuratezza del modello FEXPF, i comportamenti SRD e LRD caratteristici di questo tipo d’immagini.
La tecnica proposta consente la simulazione diretta, cioè prodotta in base alla conoscenza della direzione e della velocità del vento sulla superficie del mare, della sola componente anisotropa (frattale) del modello FEXPF. La simulazione diretta di un’immagine SAR della superficie del mare richiederà dunque, in futuro, lo sviluppo di procedure di stima dei parametri della componente isotropa (FEXP) procedendo all’elaborazione di un gran numero d’immagini SAR reali.