Università del Salento a.a. 2019/2020
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specifico del linguaggio cinematografico
«montaggio proibito»
G. Rondolino, D. Tomasi, Manuale del film. Linguaggio, racconto, analisi, UTET, Torino 2018, p. 209.
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MONTAGGIO IL
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TIPI DI
MONTAGGIO
Queste sono le principali forme, funzioni e ideologie del montaggio nella storia del cinema, a cui corrispondono diversi modi di intendere e pensare il cinema. Tali forme possono sovrapporsi, coesistere, mescolarsi nello stesso film e nello stesso autore. Non esiste una forma migliore delle altre, ognuna è funzionale a qualcosa.
MONTAGGIO NARRATIVO È il modello con maggiore diffusione,
tutto è subordinato alla narrazione.
MONTAGGIO CONNOTATIVO Il tratto dominante è
la costruzione del significato.
MONTAGGIO FORMALE
Prevale la sua natura grafica e/o ritmica
MONTAGGIO DISCONTINUO Nega apertamente i
modelli della continuità
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tra il 1917 e il 1960
spettatore inconsapevole
mascherare il più possibile i meccanismi cinema della trasparenza o montaggio invisibile
G. Rondolino, D. Tomasi, Manuale del film. Linguaggio, racconto, analisi, UTET, Torino 2018, p. 209.
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CINEMA CLASSICO
découpage classico
G. Rondolino, D. Tomasi, Manuale del film. Linguaggio, racconto, analisi, UTET, Torino 2018, p. 210.
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DÉCOUPAGE CLASSICO
Bazin
G. Rondolino, D. Tomasi, Manuale del film. Linguaggio, racconto, analisi, UTET, Torino 2018, p. 210.
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DÉCOUPAGE CLASSICO Bazin
1) MOTIVAZIONE 1) CHIAREZZA
1) DRAMMATIZZAZIONE
G. Rondolino, D. Tomasi, Manuale del film. Linguaggio, racconto, analisi, UTET, Torino 2018, pp. 210-211.
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DÉCOUPAGE CLASSICO Bazin
invisibili, pertinenti, utili
subordinata alle esigenze della narrazione
l’unità d’azione
G. Rondolino, D. Tomasi, Manuale del film. Linguaggio, racconto, analisi, UTET, Torino 2018, p. 211.
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DÉCOUPAGE CLASSICO
continuità del flusso delle immagini la
RACCORDO
RACCORDO DI
SGUARDO RACCORDO SUL
MOVIMENTO RACCORDO SULL’ASSE RACCORDO SONORO
TIPI DI RACCORDO DI CONTINUITÀ Découpage classico
1 2 3 4
Colazione da Tiffany (Edwards, 1961)
Meccanismo di
drammatizzazione tipico del découpage classico:
costruzione del climax inteso come un crescendo graduale degli effetti stilistici
e retorici che portano al momento di forte di una
sequenza narrativa.
G. Rondolino, D. Tomasi, Manuale del film. Linguaggio, racconto, analisi, UTET, Torino 2018, pp. 215-216.
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DÉCOUPAGE CLASSICO
Solitamente si parte da un’inquadratura che ingloba i due personaggi per stabilire chi parla e anche lo spazio in cui deve muoversi la mdp. Si stabilisce una linea d'azione immaginaria entro la quale può muoversi la macchina da presa, senza effettuare il così detto scavalcamento di campo (che comporterebbe l’annullamento dell’illusione narrativa). La mdp che sta sempre al di qua o al di là di questa linea mostra solo uno spazio di 180° alla volta (non 360°).
I personaggi sono inquadrati singolarmente dando allo spettatore la sensazione che le direzioni dei loro sguardi si incrocino, che stiano guardando l’uno verso l’altro. Non bisogna disorientare lo spettatore: se un personaggio guarda a sinistra nell’altra inquadratura l’altro personaggio guarda a destra.
Un altra caratteristica del découpage classico è il
sistema dello SPAZIO a 180° spiegabile con una
qualsiasi scena di dialogo costruita sul campo-
controcampo (ma non solo!), ovvero quel tipo di
montaggio che mostra alternativamente due
personaggi che dialogano.
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DÉCOUPAGE CLASSICO
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DÉCOUPAGE CLASSICO
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DÉCOUPAGE CLASSICO
G. Rondolino, D. Tomasi, Manuale del film. Linguaggio, racconto, analisi, UTET, Torino 2018, p. 216.
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DÉCOUPAGE CLASSICO
RACCORDO
lo scavalcamento di campo, in realtà ciò può
accadere
RACCORDO DI
POSIZIONE RACCORDO DI
DIREZIONE RACCORDO DI DIREZIONE DI SGUARDI
TIPI DI RACCORDO DELLO SPAZIO DI 180°
Découpage classico
1 2 3
Colazione da Tiffany (Edwards, 1961)
Struttura tipica del découpage classico:
piano d’insieme piani riavvicinati nuovo piano
d’insieme
sempre nella costruzione
progressiva di un climax
G. Rondolino, D. Tomasi, Manuale del film. Linguaggio, racconto, analisi, UTET, Torino 2018, p. 220.
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DÉCOUPAGE CLASSICO
MONTAGGIO ANALITICO
G. Rondolino, D. Tomasi, Manuale del film. Linguaggio, racconto, analisi, UTET, Torino 2018, p. 222-223.
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DÉCOUPAGE CLASSICO
campo/controcampo
F. Di Giammatteo, Introduzione al cinema, Bruno Mondadori, Milano 2002, p. 76.
campo/controcampo
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DÉCOUPAGE CLASSICO
spettatore necessariamente inconsapevole
continuità
chiara rappresentazione
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DÉCOUPAGE CLASSICO
narrazione
MONTAGGIO
NARRATIVO.
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MONTAGGIO CONNOTATIVO
Kulešciov (1899-1970), Pudovkin
(1893-1953) Ejzenštejn
Kulešciov e Pudovkin Ejzenštejn Sono due registi sovietici autori
del c.d. «effetto Kulešciov», ovvero di un esperimento cognitivo utile
al cinema e non solo.
Regista sovietico, intellettuale e teorico del cinema, ritenuto tra i
più influenti della storia del cinema per l'uso innovativo del
montaggio e la composizione
formale dell'immagine.
G. Rondolino, D. Tomasi, Manuale del film. Linguaggio, racconto, analisi, UTET, Torino 2018, p. 223-224.
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MONTAGGIO
CONNOTATIVO
EFFETTO KULEŠCIOV
G. Rondolino, D. Tomasi, Manuale del film. Linguaggio, racconto, analisi, UTET, Torino 2018, p. 224.
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MONTAGGIO CONNOTATIVO
funzione di senso
EFFETTO KULEŠCIOV
Il ruolo fondamentale del montaggio
nell’attribuzione di un senso: non sono le
inquadrature singole a produrre senso e
trasmettere emozioni, ma il modo in cui esse sono legate attraverso il
processo del montaggio.
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MONTAGGIO CONNOTATIVO
montaggio costruttivo
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MONTAGGIO CONNOTATIVO
il senso che di essa si cattura attraverso la sua interpretazione
produzione di senso
G. Rondolino, D. Tomasi, Manuale del film. Linguaggio, racconto, analisi, UTET, Torino 2018, p. 224.
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MONTAGGIO CONNOTATIVO
MONTAGGIO INTELLETTUALE
DALLA TEORIA DELLE ATTRAZIONI [In teatro] L'attrazione è qualsiasi
elemento che esercita sullo spettatore un effetto sensoriale e psicologico per far
recepire il lato ideale e la finale
conclusione ideologica dello spettacolo.
AL MONTAGGIO DELLE ATTRAZIONI Il libero montaggio di azioni
arbitrariamente scelte e autonome (anche esterne alla narrazione) ma orientate a un preciso effetto tematico
finale.
G. Rondolino, D. Tomasi, Manuale del film. Linguaggio, racconto, analisi, UTET, Torino 2018, p. 224.
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MONTAGGIO CONNOTATIVO
conflitto
G. Rondolino, D. Tomasi, Manuale del film. Linguaggio, racconto, analisi, UTET, Torino 2018, p. 225.
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MONTAGGIO CONNOTATIVO
MONTAGGIO INTELLETTUALE
Lo scontro di inquadrature indipendenti o addirittura opposte l'una all'altra.
Per cui, attraverso il montaggio non si crea soltanto il movimento fisico, ma anche il movimento delle idee.
G. Rondolino, D. Tomasi, Manuale del film. Linguaggio, racconto, analisi, UTET, Torino 2018, p. 225.
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MONTAGGIO CONNOTATIVO
INQUADRATURA cellula del = montaggio
Montaggio intellettuale
Processo di significazione cinematografica.
Non riguarda solo i rapporti tra le inquadrature ma è anche uno stadio
dell’inquadratura, cioè riguarda la composizione interna all’inquadratura.
G. Rondolino, D. Tomasi, Manuale del film. Linguaggio, racconto, analisi, UTET, Torino 2018, p. 226.
INQUADRATURA cellula del = montaggio
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MONTAGGIO CONNOTATIVO
IMMAGINE
Montaggio intellettuale
Non è una rappresentazione (una mera registrazione del reale) ma
un’interpretazione
G. Rondolino, D. Tomasi, Manuale del film. Linguaggio, racconto, analisi, UTET, Torino 2018, p. 226.
SUONO
Ottobre
(Ejzenštejn, 1928)
Ottobre
(Ejzenštejn, 1928)
Il montaggio opera su 4 livelli:
1. Frammentazione del corpo
2. Relazione tra elementi diegetici
3. Elemento extradiegetico 4. Climax e dilatazione
temporale
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MONTAGGIO CONNOTATIVO
conflittuale semantica
frammentata
tempo della rappresentazione ambiguo
libera e arbitraria volontà di significazione
G. Rondolino, D. Tomasi, Manuale del film. Linguaggio, racconto, analisi, UTET, Torino 2018, p. 229-230.
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MONTAGGIO CONNOTATIVO
Kubrick
G. Rondolino, D. Tomasi, Manuale del film. Linguaggio, racconto, analisi, UTET, Torino 2018, p. 230.