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Strategie in camminoDue righe di conto

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Academic year: 2022

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Strategie in cammino

Due righe di conto

Strategie in cammino Due righe di conto

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Sono passati più di sessant’anni dalla strage di Marcinelle ...

... Una tragedia che è diventata il punto di partenza per operare e legiferare su salute, sicurezza e prevenzione nei luoghi di lavoro in Europa ... Pur essendo passati tanti anni, mi sento di dire che il nostro percorso è proprio partito da quella vicenda ...

... La lunga strada che in Europa si è percorsa in materia di salute, sicurezza e soprattutto prevenzione di infortuni e malattie professionali negli ultimi sessant’anni, pur avendo trovato uno spazio importante nelle competenze europee, necessita una continua evoluzione giuridica. Ci si misura oggi con uno sviluppo rapido del mercato del lavoro principalmente dovuto all’utilizzo ed all’inserimento delle nuove tecnologie ed alla mobilità dei lavoratori. Forme nuove di precariato, incertezza lavorativa, mobilità incidono fortemente sulle condizioni di salute e di sicurezza di chi presta lavoro ...

... Una legislazione europea di qualità deve sapere rispondere a queste nuove sfide; le direttive in materia di salute e sicurezza sono state la vera nuova innovazione giuridica, che ha certamente migliorato le condizioni di lavoro in molti Paesi europei.

Oggi quello che chiediamo all’Unione Europea è che il dialogo sociale nell’ambito dell’industria 4.0 debba assumersi anche la responsabilità in materia di salute e sicurezza sul posto di lavoro ...

... apprezziamo profondamente il lavoro svolto dall’Inail ed il Rapporto di fine consiliatura, che abbiamo letto con grandissimo interesse. Indirizzi strategici e vigilanza sono “il core business” del lavoro di chi ritiene che ogni lavoratore abbia il diritto ad un ambiente di lavoro sano e sicuro e che nessuno dovrebbe mai scegliere tra il proprio lavoro e la propria salute.

L’Inail si è trovato al centro del processo di profonda trasformazione sociale e ha dovuto ridefinire le modalità di esercizio delle tutele per renderle adeguate al mutato significato del lavoro ed alla destrutturazione di parte di esso, preparandosi contestualmente ai cambiamenti epocali annunciati che definiremo “Impresa 4.0”.

È quindi doveroso per il Civ, che ha il compito di definire le linee di indirizzo strategico, nell’ambito delle compatibilità di bilancio, indicare scelte, definire priorità, innovare l’organizzazione, adeguare l’attività per garantire le funzioni, i compiti e il ruolo assegnati dal legislatore ...

Francesco Rampi Il “fare strategia” è impegno complesso e delicato; è argomento di uno dei più intensi dibattiti metodologici del ‘900; vi si ritrovano categorie da considerare con attenzione:

il “comportamento massimizzante” e la

“razionalità limitata”, le tecniche “del programmare”.

C’è inoltre da curare la relazione delicata tra i modi di organizzare e di programmare e la “previsione” degli esiti, relazione fondamentale per esercitare un controllo efficace.

Massimo De Felice ... il rapporto del Civ ... È un documento di notevole portata ... il raccolto è stato frutto di un contemperamento di proposte, di soluzioni non scontate ... i risultati sono stati raggiunti nonostante una contrazione di risorse umane ... con una paradossale riduzione anche delle risorse finanziarie e strumentali laddove gli indici di salute finanziaria dell’Ente consentivano di fare altro, di più, per il sistema ... [è stato]

consegnato un lascito prezioso al futuro Civ, utile per il lavoro degli Organi di indirizzo politico-amministrativo e di gestione.

sicuro e che nessuno dovrebbe mai scegliere tra il proprio lavoro e la propria salute.

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i quaderni del Civ

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Strategie in cammino

Due righe di conto

1. Strategie in cammino 2. Guardare all’Europa

3. Guardare all’Europa. La prevenzione 4. Il nuovo Inail

5. Guardare all’Europa. Il reinserimento lavorativo

6. Partecipare al cambiamento. I Comitati Territoriali Inail 7. Strategie in cammino. Due righe di conto

i quaderni del Civ 7

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Strategie in cammino

Due righe di conto

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Pubblicazione realizzata da Inail

© 2018 Inail prima edizione

isbn 978-88-7484-130-1

La pubblicazione viene distribuita gratuitamente e ne è quindi vietata la vendita.

La riproduzione totale o parziale dei contenuti è consentita a condizione che avvenga per finalità non commerciali o lucrative e che ne sia chiaramente citata la fonte, previa richiesta a dcpianificazione-comunicazione@inail.it

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Now is no time to think of what you do not have.

Think of what you can do with that there is.

Adesso non è tempo di pensare a quello che non hai.

Pensa a ciò che puoi fare con quello che hai.

Ernest Miller Hemingway (1899-1961) (The Old Man and The Sea - 1952) Strategie in cammino

Due righe di conto

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Prefazione di

Sono passati più di sessant’anni dalla strage di Marcinelle.

L’8 agosto 1956 nell’incidente nella miniera belga hanno perso la vita 262 persone di 12 nazionalità diverse, tra loro 136 erano italiani. Una tragedia che è diventata il punto di partenza per operare e legiferare su salute, sicurezza e prevenzione nei luo- ghi di lavoro in Europa. Una tragedia europea dovuta a con- dizioni di lavoro disumane, povertà, emigrazione. Pur essendo passati tanti anni, mi sento di dire che il nostro percorso è proprio partito da quella vicenda.

L’articolo 153 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea1 conferisce oggi all’Unione Europea competenza per

Ghiorgos Dassis

1 Art. 153 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea

1. Per conseguire gli obiettivi previsti all’articolo 151, l’Unione sostiene e completa l’azione degli Stati membri nei seguenti settori:

a) miglioramento, in particolare, dell’ambiente di lavoro, per proteggere la sicurezza e la salute dei lavoratori;

b) condizioni di lavoro;

c) sicurezza sociale e protezione sociale dei lavoratori;

d) protezione dei lavoratori in caso di risoluzione del contratto di lavoro;

e) informazione e consultazione dei lavoratori;

f) rappresentanza e difesa collettiva degli interessi dei lavoratori e dei datori di lavoro, compresa la cogestione, fatto salvo il paragrafo 5;

Γιώργος Ντάσης

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l’adozione di direttive nell’ambito della sicurezza e salute sul lavoro. La direttiva quadro2 ne stabilisce le prescrizioni mini- me. Gli Stati membri sono liberi di adottare norme più rigoro- se per la tutela dei lavoratori nella procedura di trasposizione delle direttive dell’Unione Europea in legge nazionale. Nel Trattato, inoltre, all’art. 168 si sancisce: “L’azione dell’Unione che completa le politiche nazionali, si indirizza al migliora- mento della salute pubblica, alla prevenzione delle malattie e affezioni e all’eliminazione delle fonti di pericolo per la salute fisica e mentale”.

La lunga strada che in Europa si è percorsa in materia di sa- lute, sicurezza e soprattutto prevenzione di infortuni e malat- tie professionali negli ultimi sessant’anni, pur avendo trovato

g) condizioni di impiego dei cittadini dei paesi terzi che soggiornano legalmente nel territorio dell’Unione;

h) integrazione delle persone escluse dal mercato del lavoro, fatto salvo l’articolo 166;

i) parità tra uomini e donne per quanto riguarda le opportunità sul mercato del lavoro ed il trattamento sul lavoro;

j) lotta contro l’esclusione sociale;

k) modernizzazione dei regimi di protezione sociale, fatto salvo il disposto della lettera c).

2. A tal fine il Parlamento Europeo e il Consiglio:

a) possono adottare misure destinate a incoraggiare la cooperazione tra Stati membri attraverso iniziative volte a migliorare la conoscenza, a sviluppare gli scambi di informazioni e di migliori prassi, a promuovere approcci innovativi e a valutare le esperienze fatte, ad esclusione di qualsiasi armonizzazione delle disposizioni legislative e regolamentari degli Stati membri;

b) possono adottare nei settori di cui al paragrafo 1, lettere da a) a i), mediante direttive, le prescrizioni minime applicabili progressivamente, tenendo conto delle condizioni e delle normative tecniche esistenti in ciascuno Stato membro. Tali direttive evitano di imporre vincoli amministrativi, finanziari e giuridici di natura tale da ostacolare la creazione e lo sviluppo di piccole e medie imprese.

…omissis…

2 Direttiva del Consiglio del 12 giugno 1989, n. 89/391/CEE, concernente l’attuazione di misure volte a promuovere il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori durante il lavoro.

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uno spazio importante nelle competenze europee, necessita una continua evoluzione giuridica. Ci si misura oggi con uno sviluppo rapido del mercato del lavoro principalmente dovu- to all’utilizzo ed all’inserimento delle nuove tecnologie ed alla mobilità dei lavoratori. Forme nuove di precariato, incertezza lavorativa, mobilità incidono fortemente sulle condizioni di sa- lute e di sicurezza di chi presta lavoro.

Le ultime statistiche pubblicate dall’Organizzazione Interna- zionale del Lavoro (OIL) forniscono un quadro drammatico per il numero di decessi (4000 l’anno nell’Unione Europea), per gli infortuni (circa 3 milioni) e per le malattie professiona- li. Il costo umano è enorme e davvero spaventoso. I lavoratori precari, quelli delle piccole e medie imprese, i giovani, i mi- granti ed i lavoratori domestici sono più a rischio dei dipen- denti a tempo indeterminato o di coloro che operano in am- bienti di lavoro più ampi. Ciò è in parte dovuto alla mancanza di formazione, d’informazione e di scarsa o assente rappresen- tanza da parte di addetti alla salute ed alla sicurezza.

Una legislazione europea di qualità deve sapere rispondere a queste nuove sfide; le direttive in materia di salute e sicurezza sono state la vera nuova innovazione giuridica, che ha certa- mente migliorato le condizioni di lavoro in molti Paesi europei.

Oggi quello che chiediamo all’Unione Europea è che il dialogo sociale nell’ambito dell’industria 4.0 debba assumersi anche la responsabilità in materia di salute e sicurezza sul posto di lavoro.

Spetta a tutti noi vigilare affinché quanto fin qui raggiunto non

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sia smantellato in nome di un’inaccettabile “semplificazione”

legislativa o, peggio ancora, in nome di una maggiore compe- titività nel mercato interno.

Per tutte queste ragioni apprezziamo profondamente il la- voro svolto dall’Inail ed il Rapporto di fine consiliatura, che abbiamo letto con grandissimo interesse. Indirizzi strategici e vigilanza sono “il core business” del lavoro di chi ritiene che ogni lavoratore abbia il diritto ad un ambiente di lavoro sano e sicuro e che nessuno dovrebbe mai scegliere tra il proprio lavoro e la propria salute.

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La Buona Terra - fotografia 1

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Premessa

Ringrazio le Autorità, i Rappresentanti delle Istituzioni e delle Parti Sociali, i Rappresentanti degli Organi, degli Organismi e della Tecnostruttura dell’Istituto, gli studiosi ed esperti per essere qui, oggi, alla presentazione del Rapporto di fine Consi- liatura del Civ, in conclusione del mandato3, affidato a questo Consiglio il 1° ottobre 2013 con il compito di elaborare gli in- dirizzi strategici e di svolgere la vigilanza sulla loro attuazione.

Strategie in cammino. Due righe di conto di Francesco Rampi

3 Deliberazione del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza n.13 del 1° Ottobre 2013

“Elezione del Presidente”;

Deliberazione del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza n.14 del 23 Ottobre 2013

“Istituzione delle Commissioni Consiliari e nomina dei Presidenti e dei componenti”;

Deliberazione del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza n.15 del 23 Ottobre 2013 “Elezione del Consigliere delegato a sostituire il Presidente del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza in caso di sua assenza o impedimento”;

Deliberazione del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza n.16 del 6 novembre 2013

“Regolamento di funzionamento del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza”;

Deliberazione del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza n. 8 del 6 agosto 2014 “Assetto organizzativo e funzionale della Struttura tecnico-amministrativa del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza e conseguenti modifiche del Regolamento di funzionamento del Civ”;

Deliberazione del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza n. 9 del 6 agosto 2014 “Responsabile della Segreteria Tecnica del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza”;

Deliberazione del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza n. 14 del 3 agosto 2017

“Responsabile della Segreteria Tecnica del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza”;

Deliberazione del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza n. 16 del 20 ottobre 2017

“Formalizzazione dell’assetto organizzativo e funzionale della Segreteria tecnica del Consiglio di indirizzo e vigilanza e aggiornamento del Regolamento di funzionamento dell’Organo”.

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Due Consiliature in continuità

Le ultime due consiliature dell’Inail (2009/2013 e 2013/2017) hanno costituito un unicum, in termini elaborativi, pur negli avvicendamenti di parte dei suoi componenti.

È stato, infatti, posto al centro degli indirizzi strategici il percorso di incorporazione di Ipsema ed Ispesl4 e d’innovazio- ne dei compiti e delle relazioni che i mutamenti economici e sociali hanno richiesto.

Sono i profondi cambiamenti del lavoro che hanno guidato i processi di innovazione di un Ente a valenza nazionale - come l’Inail - che ha il compito, storicamente definito, di tutela nei casi d’infortunio sul lavoro e di malattia professionale e che, con il trascorrere degli anni, ha assunto quello ben più impegnativo di promuovere il benessere organizzativo nonché la prevenzione e la tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

L’Inail, come altre istituzioni, si è trovato al centro del processo di profonda trasformazione sociale e, in primis, ha dovuto ride- finire le modalità di esercizio delle tutele per renderle adeguate al mutato significato del lavoro ed alla destrutturazione di parte di esso, preparandosi contestualmente ai cambiamenti epocali annunciati che - per semplicità - definiremo “Impresa 4.0”.

4 Articolo 7 del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78 convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122 “Soppressione ed incorporazione di enti ed organismi pubblici; riduzione dei contributi a favore di enti” e deliberazione del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza n. 6 del 20 aprile 2011 "Acquisizione delle funzioni ex Ipsema - ex Ispesl: Linee di indirizzo”.

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È quindi doveroso per il Civ, che ha il compito di definire le linee di indirizzo strategico5, nell’ambito delle compatibilità di bilancio, indicare scelte, definire priorità, innovare l’organizza- zione, adeguare l’attività per garantire, nel mutato contesto, le funzioni, i compiti e il ruolo assegnati dal legislatore.

Il nuovo Inail

Nell’aprile 2016, si è svolto, nel corso del Seminario “Il nuovo Inail”6,un confronto in merito al percorso di innovazione che l’Istituto stava realizzando.

È stata un’occasione importante di confronto dialettico con le Istituzioni, gli Organi e le Parti Sociali nonché con i Patronati7

5 Centrale è l’elaborazione da parte del Civ delle Relazioni programmatiche. Cfr.:

Deliberazione del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza n. 3 del 1° aprile 2014 “Variazione della Relazione Programmatica 2014 - 2016”; Deliberazione del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza n. 7 del 6 agosto 2014” Relazione Programmatica 2015 - 2017”; Deliberazione del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza n. 4 del 27 maggio 2015 “Indirizzi in materia di ripartizione per programmi del bilancio dell’Istituto”; Deliberazione del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza n. 5 del 27 maggio 2015” Relazione Programmatica 2016 - 2018”;

Deliberazione del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza n. 4 del 24 maggio 2016 “Relazione Programmatica 2017 - 2019. - Nuovi Programmi Missione 2 “Tutela della Salute”;

Deliberazione del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza n. 5 del 24 maggio 2016 “Relazione Programmatica 2017 - 2019”: Deliberazione del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza n. 9 del 6 luglio 2016 “Relazione Programmatica 2017 - 2019: nuova denominazione della missione 5 e dei programmi delle missioni 1 e 5”; Deliberazione del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza n. 11 del 13 luglio 2016 “Aggiornamento della Relazione Programmatica 2017 - 2019 sulla base della delibera Civ n. 9 del 6 luglio 2016”; Deliberazione del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza n. 6 del 10 maggio 2017 “Relazione Programmatica 2018 - 2020”.

6 Inail, Il nuovo Inail, i quaderni del Civ n. 4, Roma 2016.

7 Per gli Organi dell’Inail, la funzione dei Patronati è rilevante. Cfr. deliberazione del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza n. 15 del 19 novembre 2014 “Iniziative correlate alla prevista riduzione del finanziamento degli Istituti di patronato e di assistenza sociale di cui all’art. 26, comma 10, del disegno di legge n. 2679 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato” (legge di stabilità 2015)”; Deliberazione del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza n. 2 del 18 marzo 2015

“Orientamenti per l’aggiornamento della Carta dei Servizi 2014 e della Relazione

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per verificare se gli obiettivi indicati nelle Linee di Mandato 2013-2017 del Civ8,ed il “cantiere” per realizzarle, rispondes- sero alle aspettative.

In tale sede, sono state focalizzate meglio le priorità dell’azio- ne d’innovazione dell’Istituto, tracciate le necessarie correzio- ni e formalizzate nella Relazione programmatica 2017-20199. Il profilo dell’Inail

Il Presidente dell’Inail, Massimo De Felice10, intervenendo al Seminario “Guardare all’Europa. Il reinserimento lavorativo” del maggio 2016 - a conclusione di un percorso di comparazione delle esperienze europee11 - ha ricordato che «…efficienza ed equità possono più facilmente essere raggiunte da quegli “enti semiautonomi entro lo Stato” - come auspicato da Keynes - che abbiano per fine “unicamente il bene pubblico”……»12. Possiamo dire che l’Inail ha queste caratteristiche e che può

trimestrale sull’andamento del processo produttivo e profili finanziari” nonché il Protocollo d’intesa Inail/ Patronati sottoscritto il 24 luglio 2012.

8 Deliberazione del Consiglio di indirizzo e Vigilanza n. 1 del 5 febbraio 2014 “Linee di mandato 2013-2017” e Inail, Strategie in cammino, Linee di mandato 2013/17 della V Consiliatura del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza Inail, i quaderni del Civ n. 1, Roma 2014.

9 Cfr. supra deliberazione del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza n. 5 del 24 maggio 2016

“Relazione Programmatica 2017 - 2019”.

10 La conferma a Presidente dell’Istituto è stata oggetto di espressa intesa da parte del Civ con propria deliberazione n. 13 del 7 settembre 2016 “Intesa sulla proposta di nomina del Prof. Massimo De Felice a Presidente dell’Inail per il prossimo quadriennio”.

11 Inail, Guardare all’Europa, i quaderni del Civ, n. 2, Roma 2014; Inail, Guardare all’Europa. La prevenzione, i quaderni del Civ, n. 3, Roma 2015; Inail, Guardare all’Europa. Il reinserimento lavorativo, i quaderni del Civ, n. 5, Roma 2016.

12 De Felice, M., Dalla riabilitazione al reinserimento sociale e lavorativo: confronto tra esperienze europee, in Inail, Guardare all’Europa. Il reinserimento lavorativo, i quaderni del Civ, n. 5, Roma 2016, p. 22.

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considerarsi un buon esempio di pubblica amministrazione

“in cammino”13.

L’elemento più qualificante del processo di innovazione dell’Inail risiede proprio nella ricerca di attualizzare, in rappor- to alle trasformazioni del mondo del lavoro, il proprio ruolo e i propri compiti.

Elementi frenanti e condizionanti la qualità e la rapidità di tali modificazioni sono certamente i vincoli che pesano sull’auto- nomia dell’Istituto ed atteggiamenti di tranquillizzante conser- vazione dello status quo.

Sotto il profilo istituzionale e giuridico, l’Inail è un Ente pub- blico non economico e autonomo.

In termini funzionali, l’Inail è un’ “azienda” a carattere sociale che ha messo “al centro la persona”14; tra gli elementi che con- dizionano l’autonomia dell’Inail, vale ricordare che:

• le prestazioni e i servizi erogati sono definiti da norme “iper- gestionali” anziché - come auspicabile - da norme che indi- cano obiettivi da raggiungere a garanzia della omogeneità di diritti per i soggetti tutelati;

• l’organizzazione dell’Istituto è decisa autonomamente15,ma

13 Rampi, F., Il nuovo Inail, i quaderni del Civ n. 4, Roma 2016 ed inoltre deliberazione del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza n. 11 del 12 luglio 2017 “Piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza 2017- 2019”.

14 Civ Inail, Al centro la persona, instant book del Civ n.2, Roma, 2016.

15 Determinazione del Presidente dell’Istituto n. 297 del 30 luglio 2015 “Regolamento di Organizzazione dell’Istituto” e Deliberazione del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza n. 11 del 23 settembre 2015 “Indirizzi in merito al processo di riorganizzazione dell’Istituto”.

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le risorse umane che rappresentano la componente rilevan- te e strategica del processo, sono plafonate e determinate come per le strutture statali;

• gli investimenti a redditività16, i cui proventi hanno riflessi sull’equilibrio di bilancio, sono sostanzialmente autorizzati di anno in anno e determinati con decreti ministeriali o norme primarie. Cfr. Tabella 1 - Investimenti Inail nel pe- riodo 2012-2017.

Si rende, quindi, necessario rafforzare l’autonomia dell’Inail.

L’indicatore di autonomia di un Istituto con finalità sociale - quale l’Inail - è anche legato ai margini di discrezionalità del bilancio.

Cfr. Tabella 2 - Quantificazione delle risorse inserite nelle Re- lazioni programmatiche.

Il bilancio, quindi, non va considerato quale mero strumento

16 Deliberazione del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza n.21 del 18 dicembre 2013

“Piano triennale degli investimenti 2014/2016. Articolo 8, comma 15, del decreto legge n.78/2010 convertito con modificazioni nella Legge n. 122/ 2010”; Deliberazione del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza n. 12 del 7 ottobre 2014 “Piano triennale degli investimenti 2014/2016. Art.8, comma 15, del decreto legge n.78/2010 convertito con modificazioni nella Legge n. 122/ 2010. Aggiornamento al 30 giugno 2014”;

Deliberazione del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza n. 1 del 4 marzo 2015 “Piano triennale degli investimenti 2015/2017. Articolo 8, comma 15, del decreto legge n.78/2010 convertito con modificazioni nella legge n. 122/ 2010”; Deliberazione del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza n. 1 del 17 febbraio 2016 “Piano triennale degli investimenti 2016/2018. Articolo 8, comma 15, del decreto legge n.78/2010 convertito con modificazioni nella Legge n. 122/ 2010”; Deliberazione del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza n.3 del 22 febbraio 2017 “Piano triennale degli investimenti 2017/2019.

Articolo 8, comma 15, del decreto legge n. 78/2010 convertito con modificazioni della legge n. 122/2010”.

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di contabilità e di rappresentazione ragionieristica, ma suppor- to e indicatore di scelte strategiche17.

Cfr. Tabella 3 - Analisi delle entrate per premi e contributi di assicurazione delle uscite per rendite e indennità di tempora- nea e delle altre spese connesse.

L’innovazione del ciclo di pianificazione che, nei mesi scorsi, gli Organi hanno adottato va esattamente in questa direzione18.

17 A tale proposito si vedano: Deliberazione del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza n.19 del 27 novembre 2013 “Variazione al bilancio di previsione per l’esercizio 2013 (Provvedimento n. 2 - Assestamento)”; Deliberazione del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza n.23 del 23 dicembre 2013 “Bilancio di previsione per l’esercizio 2014”;

Deliberazione del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza n.24 del 23 dicembre 2013

“Bilancio di previsione 2014. Esercizio provvisorio”; Deliberazione del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza n. 5 del 25 giugno 2014 “Variazione al bilancio di previsione per l’esercizio 2014 (Provvedimento n. 1)”; Deliberazione del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza n. 17 del 17 dicembre 2014 “Variazione al bilancio di previsione per l’esercizio 2014 (Provvedimento n. 2 - Assestamento)”; Deliberazione del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza n. 9 del 22 luglio 2015 “Variazione al bilancio di previsione per l’esercizio 2012 (Provvedimento n. 1)”; Deliberazione del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza n. 20 del 9 dicembre 2015 “Variazione al bilancio di previsione per l’esercizio 2012 (Provvedimento n. 2 - Assestamento)”; Deliberazione del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza n.21 del 29 dicembre 2015 “Bilancio di previsione per l’esercizio 2016”;

Deliberazione del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza n.22 del 29 dicembre 2015

“Bilancio di previsione per l’esercizio 2016. Esercizio provvisorio”; Deliberazione del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza n. 10 del 13 luglio 2016 “Variazione al bilancio di previsione per l’esercizio 2016 (Provvedimento n. 1)”; Deliberazione del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza n. 21 del 14 dicembre 2016 “Variazione al bilancio di previsione per l’esercizio 2016 (Provvedimento n. 2 - Assestamento)”; Deliberazione del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza n.23 del 28 dicembre 2016 “Bilancio di previsione per l’esercizio 2017”; Deliberazione del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza n.24 del 28 dicembre 2016

“Bilancio di previsione per l’esercizio 2016. Esercizio provvisorio”.

Rampi, F. Audizione alla Commissione parlamentare di controllo sull’attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale, Roma, 14 giugno 2017.

18 A tal proposito si vedano:

Deliberazione del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza n. 2 del 19 febbraio 2014

“Pianificazione Pluriennale 2014- 2016”;

Deliberazione del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza n. 7 del 24 maggio 2016

“Pianificazione Pluriennale 2016- 2018”;

Deliberazione del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza n. 7 del 4 luglio 2017 “Pianificazione pluriennale 2017 - 2019”;

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Pur nei contenuti margini di autonomia, le Relazioni program- matiche19 sempre adottate all’unanimità dal Civ - hanno cer- cato di utilizzare ogni spazio per qualificare e innovare l’azione dell’Istituto.

Occorre ora che l’Esecutivo garantisca la piena attuazione dei piani di investimento patrimoniale20, in modo da permettere una reale pianificazione pluriennale e la coerenza con le fina- lità sociali21. Gli investimenti a reddito devono essere, altresì, adeguati per tutelare nel tempo le rendite degli infortunati e dei tecnopatici.

L’incremento del gettito da redditività è anche la via per con- tenere il costo assicurativo.

Innovare la Governance

Il rapporto tra Enti assicurativi e previdenziali e sistema del- le politiche sociali pubbliche non va radicalmente messo in discussione, come talvolta viene evocato, ma devono essere identificati spazi di autonomia in modo da permettere agli Enti - e in particolare all’Inail - di concorrere a realizzare gli

Determinazione del Presidente dell’Istituto n. 98 del 9 febbraio 2017 “Norme sull’ordinamento amministrativo contabile in attuazione dell’art. 43 del Regolamento di organizzazione”. Modifiche agli artt. da 5 a 11 del Titolo II “Norme di amministrazione e Strumenti di gestione”.

19 Cfr. supra nota 5.

20 Cfr. supra nota 16.

21 Rilevante è la finalizzazione alla ricostruzione in sicurezza delle strutture economiche nelle aree terremotate. Cfr. Deliberazione del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza n. 14 del 7 settembre 2016 “Sisma del 24 agosto 2016: interventi a favore delle popolazioni colpite”.

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obiettivi di tutela ad essi affidati, nell’ambito delle più generali garanzie dello stato sociale.

In questo quadro, si colloca il ruolo, affidato ad esperti indicati indicati dalle Parti Sociali a comporre il Civ a cui, nella sepa- razione tra gestione e strategia, è affidato il compito di definire le linee di indirizzo strategico dell’Ente e, quindi, di indicare le priorità e le scelte di bilancio nell’ambito della compatibilità e dell’equilibrio dello stesso.

La discussione sulla governance all’esame del Parlamento22, qualora troverà spazi e attenzione per divenire norma, dovrà indicare possibili soluzioni alle criticità emerse nel corso delle cinque consiliature.

Con il sistema duale23 che il legislatore ha previsto nel 1994,

22 Proposte di legge sulla governance degli Enti assicurativi e previdenziali presentate in Parlamento nel corso della XVII Legislatura C.556 - On. Cesare Damiano e altri

“Modifica dell’articolo 3 del decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 479, concernente l’ordinamento e la struttura organizzativa dell’Istituto nazionale della previdenza sociale e dell’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro, nonché delega al Governo per il riordino degli organi collegiali territoriali dei medesimi enti” C.2210 - On. Marco Baldassarre e altri “Modifica dell’articolo 3 del decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 479, concernente l’ordinamento e la struttura organizzativa dell’Istituto nazionale della previdenza sociale e dell’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro, nonché delega al Governo per il riordino degli organi collegiali territoriali dell’Istituto nazionale della previdenza sociale C.2919 - On. Antonio Placido e altri “Modifica dell’articolo 3 del decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 479, concernente l’ordinamento dell’Istituto nazionale della previdenza sociale e dell’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro”. Rampi, F., Audizione alla XI Commissione lavoro pubblico e privato, Camera dei Deputati, Roma, 26 luglio 2017.

23 Decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 479 e smi “Attuazione della delega conferita dall’art. 1, comma 32, della legge 24 dicembre 1993, n. 537, in materia di riordino e soppressione di enti pubblici di previdenza e assistenza”.

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si era inteso costruire una “comunità decisionale” fatta da più Organi sinergici e correlati dall’obiettivo di cooperazione e le- ale collaborazione.

Alla fine del primo decennio degli anni Duemila, il vento del decisionismo ha identificato nell’uomo solo al comando la so- luzione ottimale ed ha considerato come inadeguate e da su- perare le istanze collegiali.

Oggi i “guasti” prodotti da quella scelta sembrano evidenti a tutti e si discute come superare la logica di un solo uomo al comando.

La critica a quella scelta ha evidenziato l’eccesso di accentra- mento di potere e l’erronea cancellazione di forme di contro- bilanciamento.

Superare quella fase significa, senza soffermarsi sull’architet- tura istituzionale, assegnare poteri agli Organi collegiali.

Il Civ è un Organo collegiale “speciale” poiché la sua composi- zione, basata sulla pariteticità tra differenti rappresentanze, ha in sé il “dovere” della ricerca di orientamenti condivisi.

L’esperienza Inail - sia pur nell’ambito di un modello con i limiti e le contraddizioni evidenziate - dimostra che il sistema duale è praticabile se ciascun Organo rispetta le prerogative affidate e coopera lealmente con gli altri, senza la ricerca di primati o l’affermazione di superiorità di ruoli.

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Nell’esperienza Inail, tre sono gli elementi di criticità emersi nell’esercizio dei compiti del Civ che necessitano di una rapi- da soluzione:

• rendere effettiva la funzione di vigilanza del Civ.

Ciò potrebbe essere facilitato dal ridisegno del ruolo dell’Organismo Indipendente di Valutazione24;

• arricchire i temi di competenza del Civ in relazione ai mu- tati ruoli e compiti dell’Ente25;

• consolidare il sistema dei Comitati territoriali Inail, sede di coinvolgimento delle Parti Sociali per l’analisi dei bisogni, formalizzando la loro partecipazione alla costruzione delle linee di indirizzo strategico26.

Il vero patrimonio dell’Inail: qualificate competenze professionali

In un’organizzazione a finalità sociale che pone “al centro la persona”, qual è l’Inail, il patrimonio più significativo è rap-

24 Si vedano le reiterate osservazioni alle macchinosità e alle duplicazioni previste dalle norme che definiscono il Piano delle Performance e la necessità di un diverso ruolo dell’Oiv negli Enti previdenziali e assicurativi. Pareri ai Piani e alle relazioni sulla Performance approvate con: Deliberazione del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza n. 4 del 16 aprile 2014 “Piano della Performance 2014 - 2016”; Deliberazione del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza n. 11 del 6 agosto 2014 “Relazione sulla Performance 2013”; Deliberazione del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza n. 13 del 23 settembre 2015 “Relazione sulla Performance 2014”; Deliberazione del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza n. 6 del 24 maggio 2016 “Piano della Performance 2016 - 2018”; Deliberazione del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza n. 17 del 3 novembre 2016 “Relazione sulla Performance 2015”; Deliberazione del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza n. 4 del 27 aprile 2017 “Piano della Performance 2017 - 2019”.

25 Rampi, F., Inailinsieme: idee per innovare tutele, ruolo, organizzazione e governance, Roma 2017.

26 Deliberazione del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza n. 3 del 18 marzo 2015 “Per un nuovo assetto degli organismi territoriali dell’Inail. Orientamenti del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza per la riforma dei Comitati Consultivi Provinciali”.

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presentato dalle professionalità e dagli aspetti motivazionali e identitari delle persone che vi lavorano.

Nella pubblica amministrazione, i travagli, i blocchi del turn over e le limitazioni nello sviluppo professionale e di carrie- ra, nonché nei livelli retributivi, stanno depauperando questa componente essenziale.

Se le dichiarazioni politiche di cui al decreto Madia27 si tra- sformeranno in decisioni concrete e in intese, anche la de- finizione delle strategie Inail per le risorse umane diventerà terreno urgente e praticabile per l’Istituto.

Queste strategie si intrecceranno con il processo iscritto all’or- dine del giorno del ridisegno organizzativo dell’Istituto.

Oggi la priorità è disegnare il filo rosso che lega le diverse atti- vità in una logica unitaria di presa in carico dell’infortunato o del tecnopatico entro cui le divisioni funzionali non costitui- scano separazione nel rapporto con la centralità della persona.

Questa priorità evidenzia un’ulteriore criticità: la forte ed in- novata struttura digitale dell’Istituto, fondamento del proces- so organizzativo, non può che essere accompagnata da un’a-

27 Decreto legislativo n.75 del 25 maggio 2017 recante ”Modifiche e integrazioni al decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, ai sensi degli articoli 16, commi 1, lettera a), e 2, lettere b), c), d) ed e) e 17, comma 1, lettere a), c), e), f), g), h), l) m), n), o), q), r), s) e z), della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche”.

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deguata evoluzione tecnologica e funzionale degli applicativi istituzionali28.

Inoltre, occorre farsi carico nella definizione del fabbisogno, nel reclutamento del personale e nella definizione dei piani formativi, delle necessità di diversificare le professionalità dell’Istituto29.

Oggi, occorre sottolineare lo straordinario impegno di una par- te significativa dei lavoratori dell’Istituto che ha permesso di garantire funzionalità, qualità e tempestività delle risposte agli assicuranti ed agli assicurati, pure in presenza di una riduzio- ne degli organici.

Non basta ricordarlo, occorre dir loro almeno un GRAZIE sin- cero e sentito.

Cfr. Tabella 4 - Confronti organici previsti/in forza

28 Si vedano le osservazioni ai Piani Triennali per It di cui alle Deliberazioni del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza n. 6 del 25 giugno 2014 “Piano Strategico Triennale per l’It 2014 - 2016” e Deliberazione del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza n. 8 del 4 luglio 2017 “Piano triennale It 2017 - 2019”.

29 Si vedano le osservazioni al Piano della Formazione di cui alla:

Deliberazione del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza n. 14 del 21 ottobre 2015 “Piano della Formazione 2015-2017”;

Deliberazione del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza n. 19 del 9 novembre 2016 “Piano della Formazione 2016-2018”;

Deliberazione del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza n. 5 del 27 aprile 2017 “Piano della Formazione 2017-2019” ed inoltre in merito alle Pari opportunità e al Benessere organizzativo la deliberazione del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza n. 15 del 20 settembre 2017 “Piano triennale delle azioni positive 2017-2019”.

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Adeguare il Testo Unico per l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali ai mutamenti sociali

La normativa di riferimento30 - che guida il concetto di assicu- rabilità dei lavoratori all’Inail - ha compiuto, infatti, cinquan- tadue anni.

È il portato dello sviluppo economico degli anni sessanta e del processo di ricostruzione e di sviluppo post bellico, di passaggio dall’economia agricola a quella industriale, quest’ultimo quale volano di quello che è stato definito “boom economico”.

Il combinato disposto degli articoli 1 e 4 del Testo Unico del 1965 definisce l’assicurabilità dei soggetti e conseguentemen- te i destinatari dell’obbligo assicurativo.

Per onestà, permettetemi di dichiarare la mia contrarietà ad una riforma radicale del citato Testo Unico del 1965 ed invece di richiedere con forza una “manutenzione straordinaria” che garantisca coerenza tra le trasformazioni del mondo del lavoro e le norme sull’assicurabilità.

Oltre al Testo Unico, i cardini normativi risiedono in quattro provvedimenti legislativi importanti:

30 D.p.r. 30 giugno 1965, n. 1124 e s.m.i. recante “Testo unico delle disposizioni per l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali”.

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• nel decreto legislativo 23 febbraio 2000, n. 3831 e s.m.i.;

• nel decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i.32;

• nella legge 30 luglio 2010, n. 122 che ha incorporato33 - am- pliando la platea degli assicurati Inail - le attività di tutela per i lavoratori della navigazione ex Ipsema e che ha altresì previsto l’incorporazione dell’Ispesl arricchendo i compiti Inail con le attività di ricerca finalizzate alla tutela della salute e sicurezza;

• nella legge 23 dicembre 2014, n. 190 in tema di reinseri- mento lavorativo34.

Inoltre, con peculiari provvedimenti legislativi sono stati pre- visti:

• una separata gestione per gli infortuni in ambito domesti- co35, che - anche per la chiusura “corporativa” della sua go- vernance - continua a caratterizzarsi come una gestione “in declino”;

• l’istituzione presso l’Inail del Fondo per le vittime dell’a- mianto36, la cui importante missione potrebbe essere - que-

31 Decreto legislativo 23 febbraio 2000, n. 38 e s.m.i. “Disposizioni in materia di assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, a norma dell’articolo 55, comma 1, della legge 17 maggio 1999, n. 144”.

32 Decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i. “Attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”.

33 Articolo 7 del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78 convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122 “Soppressione ed incorporazione di enti ed organismi pubblici; riduzione dei contributi a favore di enti”.

34 Legge 23 dicembre 2014, n. 190, art. 1, comma 166 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2015)”.

35 Legge 3 dicembre 1999, n. 493 che ha previsto un autonomo Comitato per gli indirizzi e la vigilanza su tale assicurazione.

36 Fondo Vittime dell’Amianto, di cui all’articolo 1, commi 241-246 della legge 24 dicembre 2007, n. 244 e di cui al decreto interministeriale 12 gennaio 2011, n. 30. Il Fondo è insediato presso l’Inail con un autonomo Comitato gestore.

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sto è il mio parere - parte integrante delle attività di Welfare dell’Inail diretta ai tecnopatici ed agli altri soggetti colpiti dalla fibra “killer”.

Il tema dell’allargamento della platea degli assicurati riguarda anche segmenti del lavoro pubblico, segmenti del lavoro auto- nomo, alcuni lavoratori del settore privato ed il terzo settore, in particolare il volontariato37 e l’associazionismo senza finalità di lucro, nonché gli studenti38.

Il modello tedesco di assicurazione infortuni sul lavoro e ma- lattie professionali, ad esempio, garantisce universalità di tu- tele a chiunque lavori a prescindere dal tipo di rapporto di lavoro oltre che a chi svolge attività assimilabili al lavoro39. Il differente approccio del modello tedesco da quello italiano è sintetizzabile in questa comparazione di dati:

37 Legge n. 208 del 28 dicembre 2015, art 1, comma 312 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2016)”

così come integrato dalla legge n. 232 dell’11 dicembre 2016, art. 1, comma 86

“Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2017 e bilancio pluriennale per il triennio 2017-2019”.

38 Civ Inail, Cultura del lavoro, cultura della sicurezza, cultura della prevenzione.

Un percorso di ricerca e di studio, instant book del Civ n. 1, Roma, 2016.

39 Cfr. supra nota 11.

Paesi Popolazione

Numero assicurati

di cui: di cui: di cui:

Totale gestioni indutria gestioni funzione gestione e commercio pubblica studenti

Germania 82 69,4 42 10,2 17,2

Italia 61 31,5 21,4 1,3 8,8 (dati in milioni) Fonte: dati stimati Civ sulla base delle relazioni 2013/15 con la Dguv.

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Qualificare le tutele

In questi anni, la mappa delle tutele Inail si è andata amplian- do e meglio definendo.

In termini quantitativi, le prestazioni erogate e le risorse eco- nomiche impegnate finalizzate al ristoro del danno subìto costituiscono elemento largamente condizionante il bilancio dell’Inail.

Cfr. Tabella 5 - Analisi delle spese per prestazioni economiche;

Tabella 6 - Andamento della spesa Inail per prestazioni socio- sanitarie e tabella 7 - Prestazioni riabilitative erogate dai Centri di Fisiokinesiterapia dell’Inail e dai Centri convenzionati.

Eppure anche con il solo riferimento al “danno subìto”, le modifiche di percorso sono molteplici. Si è passati dalla sola valutazione medico-legale dei postumi ai fini patrimoniali ad una valutazione utile ai fini del ristoro sia del danno patri- moniale sia del “danno biologico” (cioè i riflessi dei postumi permanenti rispetto alla “normale” vita, alle relazioni sociali, al benessere psico-fisico delle persone).

Anche le modalità di ristoro del “danno subìto”, si sono modi- ficate prevedendo tre differenti tipologie:

• la prima che non prevede, in termini monetari, alcun risto- ro e si applica ai danni minori, ma assicura le prestazioni socio-sanitarie e il sostegno al reinserimento sociale e lavo- rativo;

• la seconda che prevede una liquidazione economica in uni-

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ca soluzione nonché le prestazioni socio-sanitarie e il soste- gno al reinserimento sociale e lavorativo;

• la terza che assicura una rendita all’infortunato o al tec- nopatico, oltre che le prestazioni socio-sanitarie e il soste- gno al reinserimento sociale e lavorativo, e - nel caso in cui infortunio o tecnopatia siano causa, anche nel tempo, di morte dello stesso - una rendita ai superstiti.

Le modalità di ristoro, come la definizione della platea degli assicurabili, risale nella sua struttura generale al 196540 ed è stata modificata nel 200041. Le criticità che permangono tut- tavia sono numerose, portato dei vincoli economici e dei valori sociali e comportamentali del periodo in cui le norme sono state scritte, in sintesi:

• la franchigia per i danni permanenti minori (la prima delle tipologie) è infatti il portato della necessità di compatibilità economica e di contenimento del costo del lavoro (e quin- di di plafonamento dei premi assicurativi), mentre oggi la sua revisione, anche dopo l’applicazione della riduzione dei premi, prevista dalla legge di stabilità 201442, potrebbe bi- lanciare la riduzione costante del valore complessivo delle prestazioni economiche erogate;

• i criterî di calcolo del c.d. danno previdenziale differiscono da quelli utilizzati in sede di liquidazione del danno civili-

40 Cfr. supra nota 30.

41 Cfr. supra nota 31.

42 Articolo 1, comma 128, della legge 27 dicembre 2013, n. 147 recante Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2014).

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stico, alimentando un contenzioso sul valore del differen- ziale che può essere richiesto al datore di lavoro;

• la definizione di superstiti, a cui garantire il ristoro del dan- no, deriva della struttura sociale e delle relazioni sociali che, nel tempo, sono mutate.

Su questi temi, occorre che il legislatore autorizzi l’Inail, senza ulteriori oneri a carico della fiscalità e nell’ambito delle attuali compatibilità di bilancio, ad innovare i meccanismi, superan- do quelli che risultano quantomeno datati43.

Infine, l’attenzione dell’Inail, nei confronti di infortunati e tec- nopatici, si è spostata sul terreno prevenzionale con almeno tre importanti iniziative:

• la prima di politica economica, finalizzata a sostenere l’in- novazione di processo con l’obiettivo di eliminare o ridurre i rischi a cui l’organizzazione del lavoro o l’uso di materie prime espone i lavoratori. Sul punto dell’innovazione di processo e dei modelli organizzativi, l’Inail ha scelto di so- stenere il cambiamento organizzativo delle attività assicura- te con significativi finanziamenti a fondo perduto44.

43 Cfr. in particolare Deliberazione del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza n. 6 del 10 maggio 2017 “Relazione Programmatica 2018 - 2020”.

44 Deliberazione del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza n.20 del 27 novembre 2013

“Linee di indirizzo per la concessione di incentivi economici alle imprese che investono in sicurezza - Bandi 2013”; Deliberazione del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza n.22 del 18 dicembre 2013 “Linee di indirizzo per i bandi a sostegno delle piccole e micro imprese, comprese quelle individuali”; Deliberazione del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza n. 16 del 25 novembre 2014 “Linee di indirizzo per la concessione di incentivi economici alle imprese che investono in sicurezza - Bandi 2014”.

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In questo quadro, si colloca anche l’iniziativa, unica di valenza nazionale, di incentivi per l’eliminazione dei materiali, conte- nenti amianto, da edifici produttivi o dalle apparecchiature e macchinari;

• la seconda di politica prevenzionale, attraverso il triplice percorso di diffusione delle conoscenze:

- informazione;

- assistenza e consulenza45;

- formazione degli attori della prevenzione46.

Si tratta di un’azione integrata promossa dall’Inail, ag- giuntiva a quanto il legislatore ha già previsto in termini di formazione e informazione obbligatoria, offerta ai di-

Deliberazione del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza n. 10 del 16 settembre 2015 “Linee di indirizzo per la concessione di incentivi economici alle imprese che investono in sicurezza - Bandi ISI 2015 e bandi a valutazione FIPIT 2014”; Deliberazione del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza n. 18 del 2 dicembre 2015 “Aggiornamento ed integrazione delle linee di indirizzo per la concessione di incentivi economici alle imprese che investono in sicurezza - Bandi ISI 2015 e bandi a valutazione FIPIT 2014 e 2015”; Deliberazione del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza n. 8 del 6 luglio 2016 “Linee di indirizzo per la concessione di finanziamenti alle micro e piccole imprese operanti nel settore della produzione primaria agricola dei prodotti agricoli, per l’acquisto o il noleggio con patto di acquisto di trattori agricoli o di macchine agricole caratterizzati da soluzione innovative. ISI-AGRICOLTURA [...]”; Deliberazione del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza n. 18 del 9 novembre 2016 “Linee di indirizzo per la concessione di finanziamenti alle piccole e micro imprese, comprese quelle individuali, per realizzare progetti finalizzati ad introdurre in alcune attività del terziario miglioramenti delle condizioni di salute e sicurezza sul lavoro, in attuazione dell’art. 11, comma 5, del [...]”;

Deliberazione del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza n. 20 del 29 novembre 2016 “Linee di indirizzo per la concessione di incentivi economici alle imprese che investono in sicurezza, con particolare riferimento ai Bandi ISI 2016”.

45 Deliberazione del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza n. 18 del 9 ottobre 2017 “Linee di indirizzo per l'informazione, la consulenza e l'assistenza per la prevenzione”.

46 Deliberazione del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza n. 17 del 10 novembre 2015

“Linee di indirizzo per la progettazione di pacchetti formativi ed individuazione delle modalità per i bandi di erogazione della formazione ai soggetti previsti dal d.lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i.”.

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versi attori della prevenzione, e che l’Inail realizza anche in sinergia con le Parti Sociali e con gli Intermediari isti- tuzionali;

• la terza di politica di ricerca47, nei seguenti ambiti:

- innovazione dei processi, delle materie prime (sostituti- ve), dei sistemi di monitoraggio e sorveglianza;

- attività socio-sanitarie per individuare elementi di tutela dall’esposizione ai rischi psico-fisici ma anche modalità per l’analisi precoce delle conseguenze nocive dell’espo- sizione a fattori di rischio;

- percorsi di riabilitazione di infortunati e tecnopatici, per evitare il cristallizzarsi di postumi e permettere alle per- sone di valorizzare il più ampiamente possibile le proprie potenzialità residue;

- ortesi, ausilî e protesi finalizzati a ridurre le limitazioni conseguenti e a garantire il livello più elevato possibile di vita di relazione e lavorativa nonché di benessere psico- fisico.

Sul terreno della parità di diritti nel lavoro delle persone con postumi invalidanti, la recente iniziativa dell’Inail a sostegno degli accomodamenti ragionevoli dei processi produttivi co-

47 Deliberazione del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza n. 10 del 6 agosto 2014

“Designazione componente Comitato Scientifico per la Ricerca”; Deliberazione del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza n. 7 del 18 giugno 2015 “Linee di indirizzo per la Ricerca Inail”; Deliberazione del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza n. 23 del 29 dicembre 2015 “Piano delle Attività di Ricerca 2016/2018 - Ricerca Obbligatoria”;

Deliberazione del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza n. 24 del 29 dicembre 2015

“Piano delle Attività di Ricerca 2016/2018 - Ricerca Discrezionale”; Deliberazione del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza n. 22 del 28 dicembre 2016 “Piano Triennale della Ricerca 2013-2015 Piano delle Attività di Ricerca 2016-2018”.

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stituisce una modalità “non assistenziale” per l’occupabilità di persone con disabilità da lavoro, a partire dalla conservazione del posto di lavoro nei processi produttivi in cui erano già oc- cupate48.

Il passaggio del testimone

L’iniziativa di oggi vuole anche rappresentare il passaggio del testimone a quanti saranno impegnati nel Civ della sesta Con- siliatura.

In questi anni, i processi di innovazione, di miglioramento, di equità nei confronti degli assicuranti e degli assicurati sono stati significativi.

È forse utile indicare le criticità con le quali l’Istituto - e quindi i suoi Organi - continueranno a misurarsi.

La prevenzione

La prevenzione è la scelta che può produrre cambiamenti significativi rispetto alla tutela dell’integrità psicofisica della persona che lavora49.

Sono quindi la cultura della prevenzione e gli investimenti a sostegno dell’innovazione e della qualità del lavoro la chiave

48 Deliberazione del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza n. 8 del 18 giugno 2015

“Linee di indirizzo per il reinserimento lavorativo”; Deliberazione del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza n.2 del 22 febbraio 2017 “Integrazione delle Linee di indirizzo per il reinserimento lavorativo”.

49 Civ Inail, Cultura del lavoro, cultura della sicurezza, cultura della prevenzione.

Un percorso di ricerca e di studio, instant book del Civ n. 1, Roma, 2016.

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per favorire un trend decrescente degli infortuni, delle malat- tie professionali e delle morti di origine professionale50. Nella ripresa economica che il 2017, seppure ancora timida- mente, ci presenta, questo trend si è interrotto.

La qualità della ripresa sembra portare con sé elementi non sempre di qualità nell’organizzazione del lavoro e forse i cam- biamenti del mercato del lavoro e l’allungamento dell’età ana- grafica delle persone in attività possono essere tra le cause di questo rallentamento51.

Questo impone ancor maggior impegno rispetto al percorso di formazione alla prevenzione, in particolare, rafforzando questo tema nel contesto del percorso formativo dei giovani.

Analogamente questa riflessione consegna alle Parti Sociali la necessità di una ripresa del confronto per qualificare i mo- delli organizzativi del lavoro, ricercando modalità, strumenti, risorse agevolative per la realizzazione di innovazione preven- zionale.

50 Pagano, G. Rotoli, E. Innocenzi, M., La prevenzione è conoscenza in La nuova identità dell’Inail. Documentazione della giornata di lavoro e studio del Civ Inail con gli Organismi territoriali, Civ Inail, Fiesole settembre 2017.

51 Rampi, F., Andamento infortunistico e ristoro del danno in La nuova identità dell’Inail. Documentazione della giornata di lavoro e studio del Civ Inail con gli Organismi territoriali - Civ Inail, Fiesole, settembre 2017. D’Amario, S., L’analisi dei dati statistici sull’andamento infortunistico e sulle prestazioni Inail in La nuova identità dell’Inail. Documentazione della giornata di lavoro e studio del Civ Inail con gli Organismi territoriali, Civ Inail, Fiesole, settembre 2017. Leombruni, R., Dalla ricerca spunti per l’innovazione, in Inail, Il nuovo Inail, cit. pag. 65.

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Il reinserimento

La fragilità del lavoratore infortunato e/o tecnopatico è stata elemento centrale delle scelte - in termini di welfare integra- tivo a quello di cittadinanza - prevedendo, a carico dell’Inail, percorsi privilegiati di riabilitazione, di fornitura di ausilî, orte- si e protesi, in attuazione del dettato costituzionale della “tu- tela privilegiata” e della “presa in carico”52.

Infatti, il sostegno alla fragilità dell’infortunato e del tecno- patico si realizza anche garantendo la continuità lavorativa ed evitando la chiusura di rapporti di lavoro per inidoneità.

È un tema importante che trova autorevole riferimento nella normativa europea in merito all’ “accomodamento ragionevole”53. Questa scelta è ai primi passi e potrà dispiegare importanti riflessi nel prossimo periodo54.

Nuovi protocolli diagnostici e curativi integrativi di quelli del Servizio Sanitario Nazionale, reinserimento nella vita sociale e in quella lavorativa e adattamenti dell’organizzazione del lavo- ro e di processo hanno bisogno di una forte spinta di innova- zione che solo la ricerca - nell’ambito dell’innovazione tecnolo-

52 Costituzione italiana art. 38. Direttiva europea 2000/78/CE del 27 novembre 2000 “Parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro”.

53 Direttiva europea 2000/78/CE del 27 novembre 2000 “Parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro”.

54 Bertozzi, L., Sorrentini, L., Biasco, C., Welfare Inail: dalla tutela privilegiata al reinserimento in La nuova identità dell’Inail. Documentazione della giornata di lavoro e studio del Civ Inail con gli Organismi territoriali, Fiesole, settembre 2017.

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gica, della medicina, dell’igiene del lavoro e degli ausilî, ortesi e protesi - può fornire55.

L’opportunità del nuovo Sistema tariffario 2018/2020 Il profilo del Welfare Inail - che si sta costruendo con le pre- stazioni socio-sanitarie, la riabilitazione, il reinserimento e la ricerca - è strettamente correlato con l’innovazione del sistema tariffario, previsto dalla legge di stabilità 201456.

È un errore considerare la ridefinizione del sistema tariffario un intervento tecnico-specialistico.

Altrettanto erroneamente alcuni considerano che, poiché i premi sono pagati (nella quasi generalità dei casi) dai datori di lavoro57, l’evoluzione del sistema tariffario sia una materia di esclusivo interesse degli stessi.

Il profilo ed il ruolo dell’Inail si ridefiniscono contestualmente al sistema tariffario58, fulcro per la verifica della sostenibilità

55 Turudda, G., Sorrentini, L, Assogna, A., Gallo, M., La ricerca al servizio.

Ricerca sanitaria, poli di eccellenza e protocolli terapeutici in La nuova identità dell’Inail. Documentazione della giornata di lavoro e studio del Civ Inail con gli Organismi territoriali, Fiesole, settembre 2017.

56 Articolo 1, comma 128, della legge 27 dicembre 2013, n. 147 recante disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2014) che ha autorizzato una riduzione tariffaria del 14,17% nel 2014 (Circolare Inail 7 maggio 2014, n. 25), del 15,38% nel 2015 (Circolare Inail del 30 aprile 2015, n. 52), del 16,61% nel 2016 (Circolare Inail del 17 dicembre 2015, n. 87) e del 16,48% nel 2017 (Circolare Inail del 25 gennaio 2017).

57 Come più volte ricordato, fanno eccezione i lavoratori parasubordinati che contribuiscono per 1/3 al pagamento del premio.

58 Nell’allegato alla deliberazione del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza Inail n.10 del 12 luglio 2017 “Linee di indirizzo in merito al nuovo sistema tariffario: aspetti preliminari” è contenuta un’analisi comparativa dei tre principali elementi che concorrono alla definizione tariffaria.

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economica dell’Istituto. Il ridisegno dello stesso deve far fron- te agli oneri conseguenti alle politiche di:

• Welfare Inail;

• omogeneizzazione e universalizzazione delle tutele;

• equità dei premi;

• promozione dell’innovazione organizzativa al fine di accre- scere prevenzione e, quindi, salute e sicurezza;

• incentivazione della prevenzione.

Il triennio 2018/2020 rappresenterà, quindi, il momento di consolidamento delle trasformazioni che il dibattito sociale e le novazioni legislative hanno tracciato. In questo quadro, la Relazione programmatica 2018/2020 dell’Inail59 indica moda- lità di consolidamento delle scelte operate ed evidenzia possi- bili percorsi di evoluzione, in particolare in direzione dell’au- spicato, ulteriore, ruolo dell’Inail quale authority per la salute e sicurezza sul lavoro e per la presa in carico globale.

È opportuno sottolineare che, in termini di sostenibilità economica, l’Inail ha di fatto già definito il nuovo equilibrio tra gettito ed oneri60.

I risultati previsti nel bilancio consuntivo 201661, che registra un saldo positivo, non debbono, infatti, trarre in inganno. Circa

59 Cfr., supra, nota 5, in particolare deliberazione del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza n. 6 del 10 maggio 2017 “Relazione Programmatica 2018 - 2020”.

60 Cfr., supra, nota 43.

61 Per un’analisi dell’andamento economico dell’Inail, si rinvia agli allegati delle deliberazioni del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza:

Deliberazione del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza n. 17 del 6 novembre 2013

“Riaccertamento dei residui attivi e passivi in essere al 31.12.2011”;

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