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Academic year: 2021

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EDITORIALE

Reumatismo, 2008; 60(3):161-162

Per una nuova edizione di Reumatismo

The new edition of Reumatismo

L. Punzi1, C. Montecucco2

1Direttore Scientifico di Reumatismo, Cattedra ed Unità Operativa Complessa di Reumatologia, Università di Padova;

2Presidente della SIR, Cattedra ed Unità Operativa Complessa di Reumatologia, Università di Pavia

Indirizzo per la corrispondenza:

Prof. Leonardo Punzi

Cattedra ed U.O.C. di Reumatologia Università di Padova

Via Giustiniani 2 - 35128 Padova E-mail: punzireu@unipd.it

personale dopo sollecitazioni simpaticamente insi- stenti da parte di alcuni dirigenti del Board. Ma vi era un’altra palese inadeguatezza: quella di non riuscire a trasmettere lo spirito della nuova Reu- matologia, sia nei fermenti scientifici, che negli obiettivi culturali, palesati dalla nuova collocazio- ne accademica.

Per questo, nel 1999, il consiglio direttivo della SIR, con presidente Silvano Todesco, ritenne ne- cessario metter mano a Reumatismo promuoven- done un radicale rinnovo, che ne permettesse un conseguente rilancio. Per questo venne formato un Board, costituito da colleghi di sicuro prestigio scientifico e sicuramente motivati, in gran parte ap- partenenti al consiglio direttivo, che potesse ga- rantire la realizzazione in tempi rapidi dell’am - bizioso progetto editoriale. I principali obiettivi in- dividuati prevedevano, oltre all’inevitabile moder- nizzazione tecnica ed il rispetto della puntualità delle uscite, il miglioramento della qualità scienti- fica dei lavori pubblicati, che però dovevano anche risultare interessanti, in grado di competere con le più importanti riviste internazionali e di risveglia- re l’attenzione dei soci, soprattutto giovani, verso il giornale ufficiale della società scientifica di loro appartenenza. Fra le iniziative messe in atto per fa- vorire questo tipo di approccio, è risultata senz’al - tro fondamentale la decisione di pubblicare su Reu- matismo i lavori originali premiati ai congressi na- zionali della SIR. Ma un altro forte impulso è de- rivato dal contributo che molti fra i più importanti esperti italiani hanno dato al giornale con pubbli- cazioni di alto livello, uscite sotto forma di rasse- gne o di rubriche.

L’edizione rinnovata di Reumatismo ha iniziato le sue pubblicazioni con il N. 3 del Settembre del 2000. Fra le numerose nuove caratteristiche del giornale, vi era la sua dinamicità, in grado di pub- blicare articoli di grande attualità scientifica e so-

Ilettori più attenti si accorgeranno che in questo numero di Settembre 2008, Reumatismo pre- senta delle novità, alcune formali di piccolo signi- ficato, altre rilevanti, che riguardano soprattutto la composizione del Board. Crediamo che sia dove- roso spiegare ai nostri lettori i motivi di questi cam- biamenti.

Reumatismo è sicuramente uno fra i più vecchi giornali scientifici di Reumatologia esistenti al mondo, essendo stato fondato nel 1949. Da allora ha rappresentato un punto di riferimento fonda- mentale per la Società Italiana di Reumatologia (SIR), come dimostra l’acquisizione precoce ed il successivo mantenimento della proprietà, e l’invio gratuito a tutti i soci. Sin dall’inizio la SIR ha for- temente supportato Reumatismo anche cultural- mente, come dimostra la scelta di pubblicarne gli atti dei Congressi Nazionali e di affidarne le sorti editoriali a dei Board prestigiosi. Tuttavia, para- dossalmente, il crescente e rapido sviluppo che la Reumatologia italiana ha conosciuto a partire da- gli anni ’90 aveva parallelamente messo in soffe- renza il giornale. Fra i tanti motivi che si possono evocare per spiegare questa evoluzione negativa vi era senza dubbio la lingua, ma non solo. In effetti, logicamente, gli autori italiani più coinvolti nella ri- cerca indirizzavano le loro migliori pubblicazioni verso i giornali di lingua inglese, possibilmente do- tati di impact factor o perlomeno recensiti in Pub- Med. Gli articoli originali che pervenivano a Reu- matismo erano quindi o di basso livello, non ac- cettabili da altre riviste internazionali, oppure rap- presentavano il frutto di una sofferta donazione

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ciale, ma anche di adattarsi rapidamente alle nuo- ve tecniche di comunicazione. A conferma di que- sto vi è stata la nascita nel 2002 dell’edizione On- line, con accesso libero e gratuito, che ha permes- so agli articoli della rivista di ottenere una grande e crescente visibilità internazionale. A conferma di ciò, vi è il numero medio di accessi mensili che durante l’ultimo anno è risultato di circa 40.000.

L’impennata negli accessi è coincisa con l’ingresso di Reumatismo fra le riviste recensite da Pub- Med/Medline, acquisizione di grande prestigio per la SIR, avvenuta sempre nel 2002. Negli anni suc- cessivi vi è stato un progressivo incremento degli articoli ricevuti ed anche pubblicati, sia originali che sotto forma di rassegna e rubriche. Altro valo- re aggiunto del giornale è stato rappresentato an- che dai numeri speciali e supplementi che, quando scritti in inglese, appaiono anche in PubMed.

Tutti questi aspetti positivi non sono tuttavia suffi- cienti a considerare concluso il percorso del rin- novamento di Reumatismo. In effetti, negli ultimi anni si è avvertito il pericolo di un’eccessivamente tranquilla stabilizzazione del giornale, mettendo a rischio una delle più positive caratteristiche che ne aveva favorito il rilancio, ovvero la dinamicità.

L’attuale consiglio direttivo della SIR ha recepito questo tipo di segnale e, nel rinnovare l’incarico di direttore a Leonardo Punzi, gli ha dato mandato di un progetto volto a stimolare un ulteriore rilancio

di Reumatismo. Per questo è stato costituito un nuovo Board, allargato numericamente ma più composito, che accanto ad elementi molto esperti e di grande notorietà internazionale, vede coinvol- ti alcuni giovani segnalatisi per le loro attitudini al- le attività editoriali.

Fra gli obiettivi minimi richiesti a questo Board vi è innanzitutto il mantenimento dei livelli di quali- tà attuali. Ma si dovrà puntare anche a possibili miglioramenti che vedono in prima linea lo svi- luppo dell’edizione Online. Abbiamo già riferito del grande numero di accessi mensili che vengono registrati. Però, la maggior parte di questi risulta- no di breve durata e si interrompono quando gli utenti si accorgono che gli articoli sono in italiano e che solo l’abstract è in inglese. Potrebbe riuscire quindi molto più interessante ed efficace pubblica- re gli articoli Online anche in inglese, con indubbi vantaggi di visibilità per gli autori, ma anche del- la stessa SIR che si gioverebbe dei links con il suo sito, la cui versione inglese è attualmente in fase di progettazione.

Nel presentare questa nuova edizione, intendiamo specificare che è stato avviato un processo che vuo- le essere costantemente aperto e dinamico. Per que- sto sollecitiamo il contributo continuo di idee ed anche di critiche da parte di tutti, senza il quale il nostro spirito di servizio risulterebbe progressiva- mente inaridito e pertanto inefficace.

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