Linee Guida
Riunione Operativa - 10 gennaio 2017
Stato dell’Arte, Problematiche e Proposte
Giovanni L. Pappagallo
Problematiche individuate nel 2015
(in vista del 2016)
• Rispetto delle tempistiche indicate (e concordate)
• Non omogeneità (struttura, nomenclatura, ecc.) delle diverse LG
• Difetto di revisione sistematica della Letteratura per
singolo quesito
Problematiche individuate nel 2015
(in vista del 2016)
• Rispetto delle tempistiche indicate (e concordate)
• Non omogeneità (struttura, nomenclatura, ecc.) delle diverse LG
Formazione Segretari (e volontari…) su requi- siti minimi (quesiti, struttura, qualità/trasferi- bilità/rilevanza)
The single biggest problem
in communication is the illusion
that it has taken place
Problematiche individuate nel 2015
(in vista del 2016)
• Rispetto delle tempistiche indicate (e concordate)
• Non omogeneità (struttura, nomenclatura, ecc.) delle diverse LG
Formazione Segretari (e volontari…) su requisiti minimi (quesiti, struttura, qualità/trasferibilità /rilevanza)
• Coordinatori ed Estensori adeguatamente informati / motivati?
• “Autorevolezza” dei Segretari (a “guidare” le modifiche richieste)?
Problematiche individuate nel 2015
(in vista del 2016)
• Rispetto delle tempistiche indicate (e concordate)
• Non omogeneità (struttura, nomenclatura, ecc.) delle diverse LG
• Difetto di revisione sistematica della Letteratura per singolo quesito
Individuazione di una figura professionale specifica…
necessità di programmazione e di
rispetto delle tempistiche concordate
Problematiche persistenti nel 2016
• Rispetto delle tempistiche indicate (e concordate)
• Struttura delle LG (continuum della malattia Vs tipologia dei trattamenti)
• Quesiti clinici (bisogno clinico Vs evidence-driven)
• Descrizione delle evidenze (confidence/direct- ness/relevance Vs testo non strutturato)
• Bilancio tra benefici e danni (non solo efficacia!)
• Forza della raccomandazione (verbalizzazione e aderenza al quesito)
• Modifiche post hoc “non autorizzate”
Problematiche persistenti nel 2016
• Rispetto delle tempistiche indicate (e concordate)
• Da parte degli Estensori:
non rispetto deadline nuovi quesiti (31 marzo)
non rispetto deadlines successive
• Da parte del Gruppo Metodologico:
“allungamento” tempi di risposta (”ingorgo” tra luglio e ottobre), compresa l’attività di revisione sistematica della Letteratura per singolo quesito
spesso necessità di interventi reiterati causa quesiti
/ evidenze late breaking
Problematiche persistenti nel 2016
• Rispetto delle tempistiche indicate (e concordate)
• Struttura delle LG (continuum della malattia Vs tipologia dei trattamenti)
Raccolta di quesiti clinici declinati in successione secondo il continuum della patologia
P. I. C. O.
declinazione delle possibili alternative riguardo alla proposta terapeutica in esame
Problematiche persistenti nel 2016
• Rispetto delle tempistiche indicate (e concordate)
• Struttura delle LG (continuum della malattia Vs tipologia dei trattamenti)
• Quesiti clinici (bisogno clinico Vs evidence-driven)
Problematiche persistenti nel 2016
• Rispetto delle tempistiche indicate (e concordate)
• Struttura delle LG (continuum della malattia Vs tipologia dei trattamenti)
• Quesiti clinici (bisogno clinico Vs evidence-driven)
“Qual è il miglior trattamento (il trattamento più indicato) per un paziente con xxx?”
Vs
“In un paziente con xxx, il trattamento 𝑎 è raccomandabile in
alternativa ai trattamenti β e ɣ (con particolare riferimento agli
outcome di beneficio a, b, c e agli outcome di danno d, e, f)?”
Problematiche persistenti nel 2016
• Rispetto delle tempistiche indicate (e concordate)
• Struttura delle LG (continuum della malattia Vs tipologia dei trattamenti)
• Quesiti clinici (bisogno clinico Vs evidence-driven)
Se le opzioni terapeutiche indicate in fanno capo a Specialisti diversi, essi dovranno lavorare di conserva (non capitoli separati per disciplina specifica)
P. I. C. O.
Problematiche persistenti nel 2016
• Rispetto delle tempistiche indicate (e concordate)
• Struttura delle LG (continuum della malattia Vs tipologia dei trattamenti)
• Quesiti clinici (bisogno clinico Vs evidence-driven)
• Descrizione delle evidenze (confidence/direct- ness/relevance Vs testo non strutturato)
Oggetto principale dei Corsi di Formazione 2016… episodica-
mente applicato nella pratica
Problematiche persistenti nel 2016
• Rispetto delle tempistiche indicate (e concordate)
• Struttura delle LG (continuum della malattia Vs tipologia dei trattamenti)
• Quesiti clinici (bisogno clinico Vs evidence-driven)
• Descrizione delle evidenze (confidence/direct- ness/relevance Vs testo non strutturato)
Essenziale per esplicitare il bilancio tra benefici e danni e
giustificare la forza della raccomandazione (transparency)
Testo a descrizione delle evidenze
• Dovrebbe descrivere solo le evidenze sulle quali si fonda la raccomandazione
• Dovrebbe comprendere (in sintesi):
breve descrizione del disegno e della numerosità degli studi considerati
eventuali limitazioni alla affidabilità delle evidenze (rischi di bias, imprecisione)
eventuali limitazioni alla trasferibilità delle evidenze sulla base del P.I.C.O. specifico
effetti relativi e assoluti per gli outcome di
beneficio e di danno ritenuti essenziali per la
proposta terapeutica
Problematiche persistenti nel 2016
• Rispetto delle tempistiche indicate (e concordate)
• Struttura delle LG (continuum della malattia Vs tipologia dei trattamenti)
• Quesiti clinici (bisogno clinico Vs evidence-driven)
• Descrizione delle evidenze (confidence/direct- ness/relevance Vs testo non strutturato)
• Bilancio tra benefici e danni (non solo efficacia!)
La prevalenza o meno dei benefici rispetto ai danni
dovrebbe essere sempre esplicitata (anche quando
non oggetto di votazione formale)
• Bilancio tra gli effetti positivi (benefici) e negativi (effetti dannosi) dell’intervento
• Definito da:
– importanza degli outcomes – qualità dell’evidenza
– rischio di base degli eventi che l’intervento dovrebbe essere in grado di ridurre
– entità degli effetti (rilevanza clinico- epidemiologica)
Rapporto Beneficio / Danno
http://asr.regione.emilia-romagna.it/wcm/asr/collana_dossier/doss172.htm
Problematiche persistenti nel 2016
• Rispetto delle tempistiche indicate (e concordate)
• Struttura delle LG (continuum della malattia Vs tipologia dei trattamenti)
• Quesiti clinici (bisogno clinico Vs evidence-driven)
• Descrizione delle evidenze (confidence/direct- ness/relevance Vs testo non strutturato)
• Bilancio tra benefici e danni (non solo efficacia!)
• Forza della raccomandazione (verbalizzazione e
aderenza al quesito)
LG 2015: La Raccomandazione Clinica
G.L. Pappagallo per il Gruppo Metodologico Linee Guida AIOM, 2015
Il rapporto tra benefici e danni
La Forza L’intervento terapeutico…
in dettaglio in sintesi Evidenza
che i benefici sono prevalenti sui danni
Favorevole Positiva Forte
… dovrebbe essere preso in considerazione
Incertezza
sulla prevalenza dei benefici sui danni
Incerto
Positiva Debole
… può
essere preso in considerazione
Incertezza
sulla prevalenza dei danni sui benefici
Negativa Debole
… non dovrebbe essere preso in considerazione Evidenza
che i danni sono prevalenti sui
benefici
Sfavorevole Negativa Forte
… non deve essere preso in considerazione
LG 2015: La Raccomandazione Clinica
G.L. Pappagallo per il Gruppo Metodologico Linee Guida AIOM, 2015
Il rapporto tra benefici e danni
La Forza L’intervento terapeutico…
in dettaglio in sintesi Evidenza
che i benefici sono prevalenti sui danni
Favorevole Positiva Forte
… dovrebbe essere preso in considerazione
Incertezza
sulla prevalenza dei benefici sui danni
Incerto
Positiva Debole
… può
essere preso in considerazione
Incertezza
sulla prevalenza dei danni sui benefici
Negativa Debole
… non dovrebbe essere preso in considerazione Evidenza
che i danni sono prevalenti sui
benefici
Sfavorevole Negativa Forte
… non deve essere preso in considerazione
Problematiche persistenti nel 2016
Quesito: “Nei pazienti con xxx è raccomandabile il trattamento A in alternativa al trattamento B (con particolare riguardo agli outcome…)?
Raccomandazione: “Nei pazienti con xxx il trattamen- to A può essere preso in considerazione particolar- mente nei casi con malattia viscerale (circa il 10% dei casi nella pratica clinica)”
raccomandazione “debole” a causa del non chiaro prevalere dei benefici sui danni o in
quanto i casi che più beneficiano dell’intervento
sono solo il 10% della casistica di xxx?
Problematiche persistenti nel 2016
• Rispetto delle tempistiche indicate (e concordate)
• Struttura delle LG (continuum della malattia Vs tipologia dei trattamenti)
• Quesiti clinici (bisogno clinico Vs evidence-driven)
• Descrizione delle evidenze (confidence/direct- ness/relevance Vs testo non strutturato)
• Bilancio tra benefici e danni (non solo efficacia!)
• Forza della raccomandazione (verbalizzazione e aderenza al quesito)
Il campo di applicazione della raccomandazione è descritto dalla “P” di P.I.C.O. – la forza della raccomandazione non dovrebbe quindi dipendere da:
specifiche caratteristiche di un paziente (se non parte della “P” di P.I.C.O.)
frequenza dei casi interessati
Espressione della “confidenza”
sul fatto che i benefici ascrivibili al trattamento siano prevalenti sui danni (o viceversa)
G.L. Pappagallo per il Gruppo Metodologico Linee Guida AIOM, 2015
La proposta terapeutica deve tenere conto dello stato del paziente e dei valori e/o preferenze dello stesso
G.L. Pappagallo per il Gruppo Metodologico Linee Guida AIOM, 2015
Problematiche persistenti nel 2016
• Rispetto delle tempistiche indicate (e concordate)
• Struttura delle LG (continuum della malattia Vs tipologia dei trattamenti)
• Quesiti clinici (bisogno clinico Vs evidence-driven)
• Descrizione delle evidenze (confidence/direct- ness/relevance Vs testo non strutturato)
• Bilancio tra benefici e danni (non solo efficacia!)
• Forza della raccomandazione (verbalizzazione e aderenza al quesito)
• Modifiche post hoc “non autorizzate”
😱
Carcinoma renale a cellule chiare.
Opzioni terapeutiche successive alla prima linea dopo inibitori di VEGF/VEGFR
• Strutturare la LG sulla base di quesiti P.I.C.O. corrispondenti a un continuum di situazioni
cliniche
• Dare priorità (nel documento) alla rappresentazione grafica dei quesiti (figure, diagrammi di flusso, algoritmi o come si vogliano definire)
Progressione dopo inibitore di VEGF/VEGFr
Nivolumab Axitinib Everolimus Sorafenib
Carcinoma renale a cellule chiare.
Opzioni terapeutiche successive alla prima linea dopo inibitori di VEGF/VEGFR
• Strutturare la LG sulla base di quesiti P.I.C.O. corrispondenti a un continuum di situazioni
cliniche
• Dare priorità (nel documento) alla rappresentazione grafica dei quesiti (figure, diagrammi di flusso, algoritmi o come si vogliano definire)
• Elementi grafici esplicativi della forza della raccomandazione
POSITIVA FORTE POSITIVA DEBOLE NEGATIVA DEBOLE NEGATIVA FORTE
Progressione dopo inibitore di VEGF/VEGFr
Nivolumab Axitinib Everolimus Sorafenib
Carcinoma renale a cellule chiare.
Opzioni terapeutiche successive alla prima linea dopo inibitori di VEGF/VEGFR
• Strutturare la LG sulla base di quesiti P.I.C.O. corrispondenti a un continuum di situazioni
cliniche
• Dare priorità (nel documento) alla rappresentazione grafica dei quesiti (figure, diagrammi di flusso, algoritmi o come si vogliano definire)
• Elementi grafici esplicativi della forza della raccomandazione
• Ipertesto per consultare i dettagli su quesito clinico, evidenze e raccomandazione
POSITIVA FORTE POSITIVA DEBOLE NEGATIVA DEBOLE NEGATIVA FORTE
Progressione dopo inibitore di VEGF/VEGFr
Nivolumab Axitinib Everolimus Sorafenib
Carcinoma renale a cellule chiare.
Opzioni terapeutiche successive alla prima linea dopo inibitori di VEGF/VEGFR
Per ciascuna situazione clinica specifica (meritevole di racco- mandazione):
• Quesito clinico strutturato sec.
P.I.C.(O.)
• Blocco di testo a descrivere le evidenze a corredo (possibil- mente con segnalazione di eventuali limitazioni)
• Tabella della raccomandazione
Carcinoma renale a cellule chiare.
Opzioni terapeutiche successive alla prima linea dopo inibitori di VEGF/VEGFR
Per ciascuna situazione clinica specifica (meritevole di racco- mandazione):
• Quesito clinico strutturato sec.
P.I.C.(O.)
• Blocco di testo a descrivere le evidenze a corredo (possibil- mente con segnalazione di eventuali limitazioni)
• Tabella della raccomandazione
• Ipertesto per consultare i det- tagli (qualità delle evidenze e rapporto tra benefici e danni, con votazioni della Commissio- ne) su cui è stata formulata la raccomandazione
Modifiche suggerite (IMHO):
• Cambiamento della sequenza:
Raccomandazione
Qualità delle evidenze
Rapporto beneficio/danno
Votazione rapporto B/D
Votazione FdR
Implicazioni per le ricerche future
• Divisione della categoria
“Incerto” (rapporto B/D) in due sottocategorie:
Incerto (favorevole)
Incerto (sfavorevole)
Modifiche suggerite (IMHO):
• Cambiamento della sequenza:
Raccomandazione
Qualità delle evidenze
Rapporto beneficio/danno
Votazione rapporto B/D
Votazione FdR
Implicazioni per le ricerche future
• Divisione della categoria
“Incerto” (rapporto B/D) in due sottocategorie:
Incerto (favorevole)
Incerto (sfavorevole)
• Ipertesto per consultare le
tabelle sinottiche dell’evidenza
Tabella sinottica delle evidenze
LA COMUNICAZIONE E’ O NON E’ EFFICACE IN BASE AL FEEDBACK DI CHI CI ASCOLTA,
NON ALL’INTENZIONE DI CHI PARLA
EMITTENTE RICEVENTE
La nostra abilità e la nostra efficacia nel comunicare dipendono dalla nostra capacità di rilevare sistematicamente quanto il nostro
interlocutore percepisce di quello che noi diciamo, per calibrare costantemente la nostra comunicazione
LA COMUNICAZIONE E’ O NON E’ EFFICACE IN BASE AL FEEDBACK DI CHI CI ASCOLTA,
NON ALL’INTENZIONE DI CHI PARLA
RICEVENTE EMITTENTE