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Le attività reputate importanti per la progettazione del centro didattico- interattivo sono state tradotte nei seguenti spazi funzionali

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Academic year: 2021

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95 3.2 IL PROGETTO DEL CENTRO DIDATTICO-INTERATTIVO

La scatola, elemento onnipresente nella realtà quotidiana, è legata alle più svariate funzioni della vita dell’uomo. Una scatola chiusa è un invito ad esplorare, ma il fascino della scatola non si esaurisce con la sua apertura poiché anche il suo contenuto ha importanza. La scatola, inoltre, non si limita a essere un contenitore di oggetti, ma può nascondere o custodire idee, desideri e segreti.

A partire da queste considerazioni nasce e si sviluppa l’idea posta alla base della progettazione del centro didattico-interattivo. Questo spazio, infatti, è associato all’immagine di un contenitore da esplorare, è strettamente legato al contenuto ed è dotato di grande flessibilità necessaria ad adattarsi ai continui cambiamenti dei bambini a cui tale struttura è destinata.

Una delle azioni fondamentali per i bambini, primi fruitori del centro didattico-interattivo, è il gioco. Durante la fase ideativa del progetto, pensando ai giochi legati all’infanzia, è affiorata come prima immagine quella di un bambino che gioca con dei semplici cubi colorati, allineandoli, sovrapponendoli, incastrandoli tra di loro.

Nasce così l’idea di creare una struttura composta dall’intersezione di tre parallelepipedi, ai quali associare funzioni differenti.

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96 Durante la fase creativa, inoltre, sono state analizzate le attività principali da inserire all’interno della struttura in modo da permettere una definizione migliore della forma dell’edificio ed una distribuzione interna che potesse risultare ottimale per l’ubicazione degli ambienti destinati ai bambini, quelli destinati agli adulti e quelli riservati agli operatori.

Le attività reputate importanti per la progettazione del centro didattico- interattivo sono state tradotte nei seguenti spazi funzionali:

- spazi ad uso del personale - spazi di servizi

- zona espositiva - aula polifunzionale

EXHIBIT AMMINISTRAZIONE-

MAGAZZINO-BAR

COLLEGAMENTO PUBBLICO ESTERNO

COLLEGAMENTO INTERNO AL MUSEO

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97 - spazi per la distribuzione

SPAZI POLIFUNZIONALI SPAZI PER LA

DISTRIBUZIONE ZONA ESPOSITIVA

MOSTRE PERMANENTI MOSTRE TEMPORANEE

UFFICI AMMINISTRATIVI

MAGAZZINO SPOGLIATOI SPAZI AD USO DEL

PERSONALE

BIGLIETTERIA / INFORMAZIONI / ARMADIETTI

BAR

WC + NURSING ROOM SPAZI DI SERVIZIO

SPAZI POLIFUNZIONALI SPAZI PER LA

DISTRIBUZIONE SPAZI PER LA DISTRIBUZIONE ZONA ESPOSITIVA

MOSTRE PERMANENTI MOSTRE TEMPORANEE ZONA ESPOSITIVA

MOSTRE PERMANENTI MOSTRE TEMPORANEE

UFFICI AMMINISTRATIVI

MAGAZZINO SPOGLIATOI SPAZI AD USO DEL

PERSONALE

UFFICI AMMINISTRATIVI UFFICI AMMINISTRATIVI

MAGAZZINO MAGAZZINO

SPOGLIATOI SPOGLIATOI SPAZI AD USO DEL

PERSONALE

BIGLIETTERIA / INFORMAZIONI / ARMADIETTI

BAR

WC + NURSING ROOM SPAZI DI SERVIZIO

BIGLIETTERIA / INFORMAZIONI / ARMADIETTI BIGLIETTERIA / INFORMAZIONI / ARMADIETTI

BAR BAR

WC + NURSING ROOM WC + NURSING ROOM SPAZI DI SERVIZIO

Figura. 3.4 Organizzazione degli spazi funzionali al piano terra

Figura. 3.5 Organizzazione degli spazi funzionali al piano primo

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ƒ spazi ad uso del personale

Gli spazi ad uso del personale importanti per il centro didattico-interattivo sono gli uffici amministrativi e di gestione della struttura, gli spogliatoi ad uso del personale ed il magazzino

ƒ spazi di servizio

La struttura presenta al suo ingresso un ampio spazio dove sono collocati la biglietteria, lo spazio informazioni e gli armadietti dove i bambini possono riporre giacche ed oggetti personali per poter fruire liberamente nello spazio senza essere ostacolati. All’interno dell’edificio è stato previsto, inoltre, l’inserimento di un punto di ristoro a disposizione degli utenti e del personale, al suo interno sono stati inseriti un bancone, una serie di tavolini e un piccolo deposito ad uso del bar.

Tra gli spazi di servizio sono compresi i servizi igienici, adeguatamente dimensionati e progettati per essere utilizzati liberamente anche da portatori di handicap, una nursing room e una piccola infermeria.

ƒ spazi per la distribuzione

Gli spazi di distribuzione sono classificabili in verticali ed orizzontali.

I collegamenti verticali, adeguatamente dimensionati, sono costituiti da due scale, due ascensori, che permettono la fruibilità da parte di tutti gli utenti anche i diversamente abili, e da una scala a chiocciola inserita all’interno dell’edificio per supportare uno degli exhibit. Gli spazi di distribuzione orizzontale, invece, sono stati adeguatamente studiati e dimensionati al fine di ottenere degli ambienti flessibili e permettere una versatilità degli spazi espositivi adeguata alle esigenze dei fruitori e degli organizzatori responsabili delle attività.

ƒ spazi polifunzionali

Gli spazi polifunzionali comprendono un’aula destinata ai corsi di formazione per gli operatori del settore, per i genitori e gli insegnanti, affiancata da uno spazio espositivo per gli adulti di supporto alle attività formative. Al piano superiore è previsto uno spazio polivalente, utilizzabile come aula per la formazione, come sala intrattenimenti o come spazio

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99 messo a disposizione per la realizzazione di feste di compleanno o eventi sporadici organizzati da enti o privati.

ƒ zona espositiva

La zona espositiva, distribuita su due livelli, costituisce il cuore del centro didattico-interattivo ed è articolata in exhibit: ambienti studiati a misura di bambino che possono essere permanenti o destinati ad ospitare mostre temporanee. Gli exhibit sono stati progettati al fine di ottenere uno spazio versatile che stimoli la creatività dei bambini e alimenti la loro curiosità permettendogli di confrontarsi con uno spazio sempre nuovo.

In fase di progettazione è stato tenuto in grande considerazione il contesto in cui l’edificio va ad inserirsi, al suo interno, infatti, si ritrovano le due griglie generatrici che caratterizzano la sistemazione esterna degli spazi del lotto preso in esame e che sono state ampiamente analizzate nel corso del secondo capitolo.

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Figura. 3.6 Pianta piano terra

Figura. 3.7 Pianta piano primo

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101 Il centro didattico-interattivo è caratterizzato, come già detto, da una zona che ospita gli exhibit costituita da spazi aperti, che permettono al bambino di muoversi liberamente attraverso ambienti che stimolano la sua curiosità.

Il piccolo visitatore può, infatti, seguire un percorso guidato sotto la vigilanza del personale specializzato oppure inventarsene uno proprio, scoprendo a ogni angolo del museo un mondo nuovo e particolare.

L’ambiente espositivo è stato organizzato su due piani, collegati attraverso una scala e un ascensore progettati a norma di legge. A collegare i due piano dell’edificio è stata inserita, inoltre, una scala a chiocciola, posizionata in modo da rimanere parzialmente nascosta ad una prima osservazione dell’ambiente, tale scelta è stata effettuata per stimolare la curiosità del bambino e aumentare l’importanza e le aspettative legate agli exhibit ubicati al piano superiore, immaginati come una soffitta contenente giochi del passato e impensabili sorprese.

La scelta degli allestimenti da inserire negli spazi messi a disposizione degli utenti più piccoli è derivata da un’approfondita ricerca sui musei per bambini. L’attenzione si è poi concentrata su tematiche connesse con il contesto in cui l’edificio è inserito.

Sono stati così previsti i seguenti exhibit:

- al piano terra:

ƒ alla scoperta delle culture del mondo: dove la riproduzione di una casa giapponese o di una capanna africana aiuta i bambini a capire le differenze delle diverse culture, creando il rispetto per il diverso

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ƒ il supermercato: il bambino può divertirsi a fare la spesa oppure diventare per un giorno il cassiere del supermercato, imparando anche le proprietà dei vari alimenti

ƒ gli specchi deformanti: permettono al bambino di confrontasi con il proprio corpo divertendosi

ƒ il mondo dell’acqua: imparare le caratteristiche di questo elemento naturale, giocando con dighe, contenitori ed altri elementi idraulici

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ƒ il mare e i suoi mestieri: in una città fortemente legata al mare, è importante per i bambini imparare a conoscerlo, anche con l’eventuale intervento della protezione civile, approfondendo anche l’aspetto storico dei mestieri ad esso legati; in quest’area sono previsti, inoltre, pannelli illustrativi per i più grandi

ƒ la foresta per i più piccoli: un ambiente multisensoriale con superfici lisce e ruvide, di vari colori, per i bambini più piccoli, immersi nell’ambiente fantastico di una foresta, che presenta al suo centro un accogliente albero

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ƒ l’angolo della musica: dove i bambini possono divertirsi a suonare strumenti musicali più o meno conosciuti

- al piano primo:

ƒ la soffitta dei nonni: all’interno di vecchi bauli i bambini possono scoprire abiti e giochi appartenuti a generazioni passate; anche in questa sezione sono stati inseriti pannelli illustrativi per i più grandi, con foto di persone e luoghi appartenenti ad un tempo lontano

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ƒ il teatro delle marionette: le marionette hanno da sempre affascinato i bambini, che, in questo spazio, non rimangono solo spettatori di spettacoli, ma trovano a loro disposizione operatori specializzati che possono aiutarli a costruire la propria marionetta

ƒ il salotto della lettura: uno spazio-lettura creato a misura di bambino, che stimola la sua curiosità immergendolo nella magia della lettura, all’interno di un ambiente familiare e comodo come quello di un salotto

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106 Attraverso un corridoio è possibile passare dalla zona espositiva alla zona che ospita gli spazi ad uso del personale, il bar, le aule polifunzionali e un exhibit destinato agli adulti.

Figura. 3.8 Sezione B-B

Il centro didattico-interattivo viene proposto come un valido sostegno per la comunità e per la scuola, offrendo spazi dove poter formare persone che lavorano a contatto con i bambini, e come un aiuto per le famiglie. Sono state, infatti, previste due aule di diverse dimensioni: un’aula più piccola al piano terra per accogliere conferenze, seminari e corsi e un’aula più grande, caratterizzata da una grande flessibilità, che permette anche l’organizzazione di feste ad uso privato. A sostegno di questi corsi, è stato predisposto l’exhibit “la stanza di Alice”, che riproduce un tavolo e una sedia con dimensioni doppie rispetto alle solite, in base alla percezione e al

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107 punto di vista di un bambino alto 80 cm. Con questo semplice espediente gli adulti possono capire le difficoltà che un bambino piccolo incontra quotidianamente all’interno di ambienti domestici pensati e strutturati per i grandi.

La differenziazione degli spazi interni in base alle esigenze dei principali fruitori viene riproposta anche sui prospetti esterni.

Durante una prima fase informativa sono stati analizzati gli esterni di alcuni Children’s Museums riscontrando una grande varietà nei materiali, nelle forme e nei colori usati. Mostriamo alcuni degli edifici analizzati:

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Figura. 3.9 Children’s Museum of Lexingtons

Figura. 3.10 Children’s Museum of Atlanta

Figura. 3.11 Children’s Museum of Austin

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Figura. 3.12 Children’s Museum of Dupage

La volontà di inserire all’interno dell’intervento di riqualificazione oggetto di questa tesi una struttura che non si ponesse in contrasto con la semplicità formale degli edifici circostanti ha portato ad optare per un rivestimento costituito da un materiale naturale. Al fine di unificare i volumi la scelta è ricaduta sull’utilizzo di un unico materiale, il travertino, una roccia sedimentaria calcarea, di colore chiaro, tuttavia, per differenziare le funzioni, la pietra è stata oggetto di trattamenti differenti.

In particolare per la parte di edificio destinata ai bambini è stato ipotizzato l’uso del travertino in lastre grezze, mentre per la parte che ospita le attività degli adulti sono state previste delle lastre levigate. Tale scelta è stata fatta per evidenziare e contrapporre la rigidità degli adulti, alla malleabilità dei bambini.

Figura. 3.13 Prospetto nord-est

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Figura. 3.14 Prospetto sud-est

Figura. 3.15 Prospetto sud-ovest

Figura. 3.16 Prospetto nord-ovest

I prospetti dei due solidi sono, inoltre, caratterizzati dalla scelta di infissi differenti. Al materiale levigato corrispondono delle finestre semplici, a filo e di forma quadrata, che mirano a sottolineare ulteriormente il rigore di questo solido, ma disposte in maniera variegata per creare movimento.

Nella parte che ospita la zona espositiva, al cui interno gli infissi si alternano a pezzi di muro colorati e rientranti rispetto al filo esterno dell’edificio, sono state previste delle finestre a nastro poste su più livelli, uno ad altezza di bambino. Questi elementi colorati sono stati inseriti per catturare l’attenzione del bambino, che può così riconoscere facilmente quali sono gli spazi a lui destinati. Due colonne colorate sono state inserite anche per sottolineare l’ingresso per i visitatori al centro didattico- interattivo. La stessa differenziazione formale degli infissi è stata riproposta al piano superiore, in cui però è stato previsto un rivestimento in travertino bocciardato, come passaggio dal materiale grezzo e quello levigato, che in corrispondenza dei corpi scala arriva fino al piano terra.

Una ulteriore distinzione tra gli spazi per i bambini e gli spazi per gli adulti è costituita dall’inserimento della rampa pubblica centrale. Posizionando l’edificio al centro della piazza è stata prevista questa rampa che

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111 contribuisce ad evidenziare uno degli assi principali dell’intervento di riqualificazione. La rampa si presenta divisa in tre parti, due laterali che prevedono una successione di scalini e una rampa centrale accessibile a tutti, con pendenza dell’8%, che lascia intravedere la vasca di acqua sottostante che circonda l’edificio.

Figura. 3.18 Sezione A-A

Figura. 3.17 Sezione C-C

L’elemento ricorrente all’interno di tutta la sistemazione dell’area è, come già accennato nel capitolo precedente, l’acqua che circonda quasi completamente il centro didattico-interattivo, tranne l’ingresso principale al museo e l’uscita.

L’acqua si presenta come specchio trasparente e pacato, che riflette il volume edilizio, che emerge dalla vasca ricordando gli scogli del litorale livornese, sottolineando ulteriormente il legame che si è cercato di creare tra l’edificio e il contesto in cui è inserito.

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