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Capitolo 1 – Studio di fattibilità

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Academic year: 2021

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Cap 1 – Studio di fattibilità

Capitolo 1 – Studio di fattibilità

1.1 L’abitato di Carrara

I primi insediamenti nel territorio Carrarese risalgono al IX secolo a.c.

quando la zona era occupata dai Liguri Apuani. Questa antica stirpe ligure occupava una regione che si estendeva dalla fascia costiera fino all'odierna Lunigiana.

Nel 180 a.C. i comandanti Publio Cornelio Cetego e Marco Bebio Tanfilo sconfissero gli Apuani, e fecero amministrare la zona a coloni che fondarono il porto di Luni, di cui oggi si possono ammirare le rovine.

In seguito alla fondazione di Luni e alla scoperta dei giacimenti marmiferi (I secolo a.c. circa), cominciò l'intenso sfruttamento delle cave di marmo, estratto dagli schiavi sotto la guida di tecnici, portato a Luni con i carri e poi imbarcato.

Le antiche cave dell'epoca Romana comprendono già i tre bacini marmiferi principali: il bacino di Torano, quello di Miseglia e soprattutto quello di Colonnata. Molti dei monumenti della Roma antica, soprattutto quelli più splendidi e imponenti, furono costruiti utilizzando il marmo proveniente dalle cave di Carrara.

Fu grazie all'estrazione del marmo che a ridosso delle cave si svilupparono i primi villaggi in cui risiedevano gli addetti ai lavori: questi insediamenti costituiscono il nucleo più antico della città di Carrara.

Lo sviluppo della colonia continuerà fino al 476, quando la caduta dell'Impero Romano comporterà anche la crisi delle cave, che diventarono un

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rifugio lontano dalle coste battute dai barbari. Dopo la caduta dell'Impero, varie popolazioni si succedettero sul territorio carrarese. I primi ad arrivare furono i barbari Goti, che occuparono alcune località a monte facilmente difendibili e che si ritiene abbiano fondato i paesi di Codena, Bergiola e Ficola. Nella prima metà del VI secolo i Bizantini sconfissero i Goti e riconquistarono la regione, insediandosi di preferenza nelle zone pianeggianti.

La regione aveva per i Bizantini una grande importanza strategica e militare: si trovava sul limite settentrionale della Provincia Italica da loro controllata, era attraversata da due importanti strade (la via Aurelia e la futura via Francigena che conduceva oltre il Passo della Cisa).

Inoltre, il porto di Luni garantiva un facile accesso via mare alle truppe di Bisanzio. I Bizantini costruirono una serie di fortificazioni nell'alta Lunigiana per impedire l'accesso dei barbari; anche la zona di Carrara fu interessata da diverse opere militari difensive a scopo interno. I Bizantini furono definitivamente sconfitti nel 642 dai Longobardi che preferirono la valle di Carrara, maggiormente difendibile, al centro costiero di Luni. Le classi nobili Longobarde si insediarono a Carrara; con questi insediamenti la città di Carrara iniziò a costituirsi come centro urbano. Quando, nel 773, i Longobardi vennero sconfitti da Carlo Magno, Carrara divenne un feudo dei vescovi di Luni. La valle di Carrara fu usata più volte dalla popolazione di Luni come rifugio dalle scorrerie dei pirati e dalle difficili condizioni della costa (che si stava velocemente impaludando ed era soggetta alla malaria). In particolare, sembra che la popolazione di Luni si trasferì per qualche anno a Carrara dopo il saccheggio della loro città ad opera dei Normanni. Nel 1151 Carrara divenne ufficialmente sede vescovile.

Nel 1207, il vescovato fu trasferito a Sarzana, in una località più centrale per gli interessi dei vescovi di Luni e più facilmente gestibile; lo spostamento dei vescovi nella città vicina fu occasione per la popolazione locale,

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infatti andava sempre più consolidando la sua struttura, espandendosi e riprendendo l'estrazione e il commercio del marmo, grazie soprattutto allo sviluppo delle città vicine, in primis Pisa e Firenze.

Dalle lotte popolari che ne seguirono risultarono vincitori i ghibellini, soprattutto grazie al fatto che la rivolta contro il potere dei vescovi stava assumendo un carattere generalizzato in varie località della zona. Come risultato la città riuscì a costituirsi in un Comune. Nel 1215, Federico II tolse Carrara ai Vescovi e la affidò a Gugliemo Malaspina, che cominciò la costruzione della Rocca a difesa della città. Il potere sulla città ritornò poi in mano ai vescovi fino al 1313, quando Carrara passò sotto i Fiorentini tramite i Pisani e poi sotto i Lucchesi.

In seguito Carrara passò ai milanesi, e infine, nel 1473, tornò sotto il dominio dei Malaspina. La città diventò nel 1495 la sede dei Malaspina, che si trasferirono nella vicina Massa nella seconda metà del Cinquecento: questo perché Carrara era interessata da lotte che vedevano opposti i carraresi ai soldati francesi di Carlo V. Tuttavia le lotte finirono presto e nel 1554 fu fondato il ducato, di cui Carrara divenne capitale insieme a Massa. In questo periodo Carrara ebbe un grande sviluppo sia economico che culturale. La città diventò meta dei maggiori artisti dell'epoca: tra gli altri, Michelangelo Buonarroti faceva visite frequenti a Carrara per scegliere il marmo destinato alle sue sculture.

Anche lo sviluppo urbanistico conobbe un'importante accelerazione:

furono erette nuove chiese, la città fu circondata da una più ampia cerchia di mura e fu creata l'attuale piazza Alberica, che divenne il centro economico e culturale della città insieme alla via Alberica, che collegava la piazza al palazzo dei Malaspina. Lo sviluppo continua con la realizzazione dell'Accademia di Belle Arti, che sorse a fianco del palazzo principesco, e nel 1751 iniziarono i lavori per la costruzione di un porto che avrebbe dovuto

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supportare l'estrazione del marmo, liberando Carrara dalla dipendenza dei porti delle città vicine.

Nell’ 800 i moti rivoluzionari per l'indipendenza avevano fatto presa anche su Carrara, dove scoppiò una rivolta e dove si moltiplicarono le logge massoniche: la città ebbe per Mazzini un ruolo fondamentale per la sua azione, poiché a Carrara egli scelse molti dei suoi più diretti collaboratori, tra cui Felice Orsini, il futuro attentatore di Napoleone III. Carrara entrò a far parte poi del regno d’Italia.

Oggi la città di Carrara è considerata il principale centro mondiale per la lavorazione e il commercio del marmo, che assorbe circa la metà della popolazione attiva e conta numerose imprese operanti nel settore.

Il territorio di Carrara si estende per 71 kmq, dal mare alle Alpi Apuane, confinando a sud con la Versilia (provincia di Lucca), a est con la Garfagnana, a nord con Reggio Emilia e Parma, a nord-ovest con La Spezia, al centro di una fitta rete di collegamenti stradali, ferroviari, marittimi e aeroportuali che la rendono facilmente accessibile.

Fig. 1: Cartina geografica

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Dal censimento del 2001 si è rilevato che la popolazione di Carrara è di circa 65000 abitanti.

Data censimento abitanti Densità (ab/kmq) 2001 65560 919,62

1.2 Stato attuale dell’impiantistica sportiva a Carrara

Nell’intero comprensorio comunale esistono tre impianti sportivi di proprietà comunale di cui:

- un campo scuola di atletica leggera posto nella Frazione Comunale di Marina di Carrara;

- uno Stadio per manifestazioni calcistiche posto nella Frazione Comunale di Fossola, che viene utilizzato dalla società U.S.

CARRARESE militante nel campionato nazionale di Serie C2;

- un Palazzetto dello Sport posto nella Frazione Comunale di Avenza, che viene utilizzato dalla società cestistica AMATORI CARRARA militante nel campionato nazionale di Serie C1; inoltre viene utilizzato anche per le gare di campionato delle discipline di Pallavolo femminile (società CARRARESE Volley) e della Pallamano maschile (società FARMIGEA).

Tutti gli altri impianti di proprietà comunale sono palestre delle varie scuole cittadine che vengono utilizzate dalle varie società sportive presenti sul territorio comunale, comprese quelle suddette, solo per allenamento visto che nessuna di queste strutture, eccetto una (la palestra della Scuola Media

Carducci), è dotata di spalti per il pubblico e degli standard di sicurezza richiesti per ospitare competizioni ufficiali.

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Pertanto i palazzetti realmente utilizzabili nell’intero comprensorio comunale anche per manifestazioni sportive ufficiali sono due, la palestra della Scuola Media Carducci-Tenerani e il Palazzetto dello Sport posto nella Frazione Comunale di Avenza.

Il più antico è quello della Scola media Carducci-Tenerani che è ospitato all’interno dell’imponente struttura chiamata “Caserma Dogali” di via Domenico Cucchiari, costruita nel secolo scorso in una zona della periferia cittadina, dove erano ancora presenti ampi spazi verdi.

Nell’Ottocento, per ragioni di prestigio, per motivi economici (si pensava che la presenza stabile di un reggimento portasse notevoli benefici all’economia cittadina), la costruzione di una caserma era un’aspirazione comune a diverse città, e in questo senso si mosse anche l’Amministrazione Comunale di Carrara con la costruzione di un importante edificio che fu progettato nel 1887 dall’ingegnere Caselli. Pochi anni dopo la sua costruzione (1894) la caserma fu drammatico scenario di un cruento scontro tra un corteo di dimostranti che reclamavano la liberazione di alcuni arrestati e i reparti di truppa inviati nella città per l’applicazione dello stato d’assedio: la truppa aprì il fuoco e ci furono morti e feriti. Negli anni seguenti la Caserma Dogali ospitò in alcuni ambienti il carcere mandamentale, fu rifugio, dopo la guerra, di famiglie sfollate, fu sede di scuole. Attualmente come detto sopra la caserma Dogali è sede di due scuole cittadine, e più precisamente la scuola media Carducci–Tenerani e l’Istituto professionale “Enaudi”.

Il palazzetto è stato ricavato nel cortile interno della suddetta caserma mediante una copertura in struttura metallica reticolare ed il campo da gioco (solo per pallavolo e pallacanestro) è ricavato al centro di detto cortile con ai lati due tribunette per circa 100 persone, prive di molti standard di sicurezza ed il pubblico usufruisce dei servizi igienici della limitrofa scuola media.

Proprio per queste carenze degli standard di sicurezza l’attuale utilizzo

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autorità competenti ed è limitato ai soli impegni delle squadre giovanili delle varie società.

Fig. 2: Caserma Dogali 1887

L’altro palazzetto dello sport costruito negli anni ‘80 era nato come palestra della scuola elementare della frazione di Avenza. Scuola che con il trasferimento e l’accorpamento con altre scuole limitrofe è stata dimessa e trasformata per la parte direttiva e di docenza in sede ambulatoriale A.S.L. nr.

1 e sede delle attività della circoscrizione comunale. La parte destinata ad attività ludico motoria è stata trasformata in palazzetto, che però, a causa della piccola dimensione dell’area su cui sorge, è di dimensioni ridotte e può quindi ospitare solo incontri di pallavolo e/o pallacanestro con due piccole tribune per circa 500 persone.

Risalendo la sua costruzione al periodo suddetto i suoi standard di sicurezza, anche se continuamente adeguati, e di confort lasciano fortemente a desiderare, specialmente quando all’interno vengono ospitate manifestazioni che hanno una forte presenza di pubblico, inoltre l’impianto non è omologato per gare di pallamano e attualmente la società che milita nel campionato nazionale disputa le partite interne nell’impianto con apposita deroga.

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1.3 Analisi della domanda di prestazione

Il dato che emerge dalla precedente analisi è l’assoluta carenza di impianti sportivi pubblici nell’intera area comunale.

Perciò in merito ai progetti ed alle problematiche relative agli impianti sportivi inseriti nel territorio comunale di Carrara, l’Amministrazione Comunale ha reputato necessario far inserire dai progettisti del Piano strutturale e del relativo Piano di attuazione del P.R.G.C., una zona adibita ad impianti sportivi nelle vicinanze del nucleo urbano principale della città.

Questa esigenza, oltre che alla carenze di strutture, si è resa necessaria perchè essendo cresciuta la popolazione praticante attività sportive, che prima venivano scarsamente se non addirittura non praticate (tipo scherma, pallamano, ecc.) sono nate, di conseguenza, a livello locale molte società sportive che praticano i vari campionati federali di categoria, nonché il susseguirsi di manifestazioni a vari livelli, Regionali, Nazionali, ecc. che le suddette società organizzano nelle strutture pubbliche.

L’Amministrazione comunale ha quindi sentito l’ urgenza di attivarsi per far sì che la popolazione possa avere a disposizione un più ampio ventaglio di offerte ludico-motorie, in strutture adeguate, sia in standard di sicurezza che di confort, in modo che le suddette manifestazioni non vengano più eseguite in strutture con standard che ormai sono anacronistici.

1.4 Risposta alla domanda di prestazione e ubicazione

Un’ adeguata risposta a tutte le esigenze sopra elencate è rappresentata dal nuovo Palazzetto dello Sport: una struttura polifunzionale, adattabile anche a

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manifestazioni extra-sportive, avente una capienza di circa 1400 posti, tutti a sedere.

L’area ricercata è stata individuata dai progettisti del P.R.G.C. nella zona dell’ex Stazione ferroviaria comunale di Carrara - S. Martino.

Stazione di arrivo al piano della ferrovia marmifera, ora smantellata, che portava i marmi estratti dalle cave sovrastanti la città alla zona di smistamento ferroviario per essere inviati sia alle segherie che ai laboratori presenti in città e nella piana che va dalla città al mare, nonché al porto per essere imbarcati.

A seguito dello smantellamento della stazione ferroviaria di arrivo F.S. di Carrara-centro e di partenza della linea ferroviaria comunale che veniva usata per il trasporto a valle dei marmi estratti dalle retrostanti Alpi Apuane si e creata un area di circa mq. 18228 che non è stata oggetto di interventi né privati né pubblici.

Solo in una zona adiacente all’area suddetta è già stata inserita una struttura pubblica, la sezione staccata del Tribunale di Massa-Carrara che, ospitata in fabbricati ormai obsoleti, non consentiva più il corretto funzionamento della macchina burocratica. Adiacente a tale struttura è stato realizzato un vasto parcheggio per auto al fine di rendere più scorrevole il traffico del centro storico cittadino e/o renderlo meno assediato dagli autoveicoli; un altro parcheggio è in fase di realizzazione tra la struttura suddetta ed il costruendo Palazzetto dello Sport in modo da poter essere utilizzato da entrambe le strutture e come area di sosta per tutti coloro che accedono al centro cittadino per impegni vari (Pubblici uffici, banche, uffici privati, negozi, ecc,).

Essendo tale area ubicata a ridosso del centro storico è fortemente indicata per ospitare il nuovo impianto sportivo anche perché permette sia un agevole accesso per coloro che arrivano dalle frazioni carrarine e/o dal circondario, sia per gli abitanti del centro città. Inoltre permette di creare ulteriori parcheggi per posti auto e pullman da usufruire non solo durante lo svolgimento degli

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avvenimenti sportivi ma anche come punto di sosta per la visita alla città ed ai vicini bacini marmiferi; permette anche di collocare ulteriori edifici pubblici.

L’area si sviluppa con andamento da nord-est verso sud-ovest con una forma di tipo trapezoidale con la base maggiore posta verso il centro città (nord-est) e la base minore rivolta verso il mare (sud-ovest) ed il lato verso sud-est delimitato da una strada comunale di scorrimento. La differenza tra le due basi è poco rilevante mentre l’altezza del trapezoide è molto elevata rispetto allo sviluppo delle basi.

L’andamento planimetrico del terreno è regolare e leggermente discendente a partire dalla base maggiore verso la base minore; attualmente a causa dei lavori di costruzione del vicino tribunale e del parcheggio, è stato depositato sull’area il materiale di risulta derivante dagli sbancamenti e/o splateamenti effettuati creando un dislivello massimo di circa ml 4,00.

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