NOTA AL TESTO
PREMESSA
La situazione editoriale della raccolta satirica nelliana, della quale nessuno dei due libri è stato finora riproposto modernamente in edizione critica, ha imposto il ricorso alle stampe cinquecentesche; non si conoscono, infatti, manoscritti, e ciò non sorprende se si pensa come tale poesia non vantasse, in quegli anni, alcuna dignità letteraria. In particolare, tra l’edizione del I libro, la princeps data alla stampe nel 1546 (P), e la sua riedizione insieme al II nel 1548 (S), diverse fra loro per un numero irrilevante di sostituzioni, si è seguita l’edizione 1546. Per le edizioni successive comparse vivente l’autore – edizioni che raccolgono entrambi i libri o selezioni antologiche tratte dal I (A) – ci si è attenuti alle rispettive editio princeps e a quelle posteriori di seguito descritte.
I
L
E EDIZIONI A STAMPANella ricostruzione storica della vicenda editoriale del I libro bisognerà, innanzitutto, riconoscere la mancanza di testimoni manoscritti, valutando il quadro ipotetico proposto in rapporto alla probabile dispersione cui andò soggetto il testo. Tentando di delineare il percorso critico tra le varie edizioni, è possibile identificare tre momenti chiave nella storia della stampa del I libro: oltre alla princeps del 1546, la sua riedizione insieme al II libro (una prima volta nel 1548 e una seconda nel 1566) e, infine, la selezione antologica uscita per le cure di Francesco Sansovino nel 1560, compresa la sua ristampa tre anni più tardi, nel 1563. Per ripercorrere la storia editoriale della raccolta, verranno descritte le serie citate (stampate tra 1546 e 1566), seguendo l’ordine ipotizzato dall’Istituto Centrale per il Catalogo Unico nel suo repertorio (EDIT 16).
A. LA PRINCEPS (1546)
P: Gherardo, 1546, cc. 80. Caratteri dell’esemplare
La descrizione si basa sull’esemplare della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze segnato PALAT.12.13.1.34. Legatura in pergamena floscia, ingiallita e scolorita; dorso con decorazioni floreali color oro poste a intervalli regolari; etichetta rettangolare applicata sul dorso dove, in caratteri color oro, sono scritti autore e titolo dell’opera (NELLI / SATIRE).
Impronta
lio, o.si e ?te DaCo (3) 1546 (R). Paginazione
79, [1] cc. ; 8°. Marca
Aquila coronata ad ali spiegate poggia gli artigli su caduceo con cornucopie, al di sotto un libro aperto, sopra al quale due mani si stringono (sul frontespizio e in fine).
Frontespizio
LE SATIRE / ALLA CARLONA / DI MESSER ANDREA / DA BERGAMO. / Con gratia e Privilegio per anni.x. / IN VINEGIA / Per Pauolo Gherardo. / M.D.XLVI.
Colophon
IL FINE. / IN VINEGIA PER COMIN / de Trino di Monferrato, lanno / M.D.XLVI.
B.
L’
EDIZIONE DELI
E DELII
LIBRO(1548
e
1566)
S1 : Gherardo, 1548, cc. 80.
Caratteri dell’esemplare
La descrizione si basa sull’esemplare della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze segnato PALAT.17.1.7.52./a. Legatura in pergamena floscia, ingiallita e sporca; macchie brune sul taglio laterale; etichetta rettangolare con decorazioni floreali applicata sul dorso dove, in caratteri color oro, sono scritti autore e titolo dell’opera (AND.DA / BERGAM. / SATIRE).
Impronta
Paginazione 80 cc. ; 8°. Marca
Aquila coronata ad ali spiegate poggia gli artigli su caduceo con cornucopie, al di sotto un libro aperto, sopra al quale due mani si stringono (sul frontespizio e in fine).
Frontespizio
IL PRIMO / E SECONDO LIBRO DELLE / SATIRE ALLA CARLONA, / DI MESSER ANDREA / DA BERGAMO. / Con gratia e Privilegio per anni.x. / IN VINEGIA / Per Pauolo Gherardo, / M.D.XLVIII.
Colophon
DELLE / SATIRE ALLA / CARLONA. / LIBRO SECONDO. / DI MESSER ANDREA / DA BERGAMO. / IN VINEGIA, / Appresso Bernardino, e Filippo Stagnini Fratelli. / M D L X V. /IL FINE.
S2 : Viani, 1566, cc. 80.
Caratteri dell’esemplare
La descrizione si basa sull’esemplare della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze segnato NENC.1.8.3.32./1. Legatura in pergamena floscia, avvallata e increspata, bucata e tarlata.
Impronta
ai,e o,a teso D’De (3) 1566 (R). Paginazione
80 cc. ; 8°. Marca
Clava circondata da una corda, sormontata da un nastro con il motto “his artibus”; in basso tre palle; tutto in cornice figurata (sul frontespizio).
Frontespizio
IL PRIMO / LIBRO DELLE / SATIRE ALLA CARLONA / DI MESSER ANDREA DA / BERGAMO.
DELLE / SATIRE ALLA / CARLONA. / LIBRO SECONDO. / DI MESSER ANDREA / DA BERGAMO. / In Venetia Per Allessandro de Viano. / M D LXVI. / IL FINE.
C.L’ANTOLOGIA (1560e1563)
A1 : Sansovino, 1560, cc. 208.
Caratteri dell’esemplare
La descrizione si basa sull’esemplare della Biblioteca della Scuola Normale Superiore di Pisa segnato XVI S229 S BC. Legatura in pergamena floscia, sporca e tarlata; dorso parzialmente lacero con fascicoli a vista; titolo manoscritto sul dorso (Satire / Ariosto / et / altre.).
Impronta
oin- m-a- o.si ioEd (3) 1560 (R). Paginazione
[8], 206, [2] cc. ; 8°. Marca
Luna crescente con le punte in alto, con il motto “in dies”; tutto in cornice figurata (sul frontespizio).
Frontespizio
SETTE LIBRI / DI SATIRE / DI / Ludovico Ariosto. / Hercole Bentivogli. / Luigi Alamanni. / Pietro Nelli. / Antonio Vinciguerra. / Francesco Sansovino. / E d’altri Scrittori. / CON UN DISCORSO / in materia della Satira. / Di nuovo raccolti per Francesco Sansovino. / IN VENETIA,
Colophon
REGISTRO. / A B C D E F G H I k L M N O P Q R S T V/X Y Z Aa Bb Cc. / Tutti sono Quaderni. / IN VENETIA / PRESSO FRANCESCO / SANSOVINO, ET C. / M D L X.
S2 : Bevilacqua, 1563, cc. 208.
La descrizione si basa sull’esemplare della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze segnato RIN.Op.Gen.337. Legatura in pergamena floscia, sporca e ingiallita; scrittura a inchiostro scolorita e illeggibile sul dorso; pagine con aloni scuri lungo i bordi.
Impronta
m-ta rito o.si IoEd (3) 1563 (A). Paginazione
[8], 206, [2] cc. ; 8°. Marca
Donna incatenata a una roccia sulla quale poggia una sfera armillare e una clessidra, con il motto “superanda omnis fortuna” (sul frontespizio).
Frontespizio
SETTE LIBRI / DI SATTIRE / DI / Ludovico Ariosto. / Hercole Bentivogli. / Luigi Alamanni. / Pietro Nelli. / Antonino Vinciguerra. / Francesco Sansovino. / E d’altri scrittori. / CON UN DISCORSO / in materia della Satira. / Di nuovo raccolti per Francesco Sansovino. / IN VENETIA, / Appresso Nicolò Bevilacqua. 1563.
II
L
A PRESENTE EDIZIONEA. LA SCELTA DELLA PRINCEPS (1546)
La ragione che ha indotto alla scelta di P (princeps del 1546) quale redazione da privilegiare è sostanzialmente fondata sulla necessità di preferire come cronologicamente affidabile il momento iniziale della vicenda testuale dell’opera, andata successivamente incontro a riedizioni che – ampliate nel caso di S o selettive in quello di A – non hanno visto modifiche significative, se non varianti di tipo grafico e morfologico. Con questa definizione si intendono tutte le varianti che intervengono solo sugli aspetti formali di un vocabolo senza alterarne il significato (es. varianti nella grafia fra scempie e doppie; varianti riguardanti forme di articoli e preposizioni; varianti idiomatiche nella forma). L’editio princeps del 1546, di complessive 80 cc., è preceduta da una lettera dedicatoria (AL MOLTO ILLU/strissimo e Generoso Signor/Eugenio Synglitico, Figlio del Eccellentis/simo Cavalier, e Conte di Rochas) a firma di Servidor Pauolo Gherardi e datata
«Di Venetia a di ultimo di settembre nel XLVI». Seguono le sedici satire, quasi tutte accompagnate, oltre che dal nome del destinatario, da un titolo (fanno eccezione le satire I, IV e V che presentano solo il nome del destinatario). Le due ristampe associate al II libro (S1 e S2) riproducono il testo di P con sostanziale correttezza. Il testo incluso
nella stampa curata da Sansovino (A1 e A2) presenta soltanto otto satire – dalla III alla X
comprese – arricchite da un sommario in apertura; in questo caso, potremmo facilmente escludere che Sansovino si sia servito di un modello diverso dalla princeps: siamo, perciò, in presenza di un testo rimaneggiato dall’editore più che dall’autore. Ecco il motivo per cui, al fine di realizzare una moderna edizione, possiamo sostanzialmente fare affidamento sul testo fornito da P.
B. I CRITERI DI TRASCRIZIONE
A partire dalla considerazione per cui anche la storia della grafia ha le sue ragioni, che vanno comunque salvaguardate – anche in presenza di esiti che lo svolgimento successivo della vicenda linguistica ha rifiutato – , proponiamo alla lettura un testo che, alieno dalla rigidità di un uso ancora da venire, presenta “irregolarità” che il tempo dell’autore accettava come normali. Alla luce di ciò la trascrizione dei testi è stata condotta secondo criteri conservativi, procedendo a un moderato ammodernamento della grafia, adeguando alcuni usi grafici della stampa alle norme odierne, in modo da facilitare la lettura. Gli interventi revisori effettuati sono i seguenti:
− distinzione tra u e v;
− riduzione del gruppo -ij a i (precipitiy diventa precipizi);
− mantenimento di i in forme che oggi non la richiedono (bisaccie); − inserzione della h nelle interiezioni (o diventa oh);
− eliminazione della h etimologica sia all’inizio (hieri) che all’interno di parola (charta), comprese le forme del verbo avere che secondo l’uso moderno non la richiedono (havete diventa avete), e suo inserimento in quelle in cui oggi ha valore diacritico (gl’a diventa gl’ha), modificando eventualmente, in tali casi, il che apostrofato (c’ha diventa ch’ha);
− il gruppo ti viene reso con zi (riputatione diventa riputazione), mentre viene conservata la grafia ci (pacienza);
− riduzione del gruppo (m)ph a (n)f (phrenesia diventa frenesia e triomphante diventa trionfante);
− si lasciano separate forme tipo se ben, per fin, per che, tal or, in tanto, già che, così come sostantivi composti quali maggior domo, contra dote, bene merto, mal anno, fuora via, limitando l’intervento correttivo a casi particolari (si scrivono unite parole come a dosso, in sieme e non dimeno);
− mantenimento dell’oscillazione tra preposizione articolata e preposizione più articolo (della/de la), nonché dell’alternanza tra preposizioni articolate tronche con o senza apostrofo (co’l/col);
− si rende sistematica la separazione delle forme pronominali del tipo mene, sene, vene che diventano me ne, se ne, ve ne, mentre si mantengono unite nei casi di elisione come sel e vel;
− separazione della forma verbale gliè che diventa gli è;
− uso moderno delle maiuscole, ridotte a minuscole nel caso in cui l’uso contraddica alle consuetudini moderne, introdotte laddove queste le richiedono (per es. dio diventa Dio) e applicate a termini che hanno valore di entità personificate (fortuna diventa Fortuna);
− adattamento all’uso moderno della punteggiatura, degli accenti e degli apostrofi. − scioglimento delle abbreviazioni.