Regolamento di organizzazione
coerente con le scelte organizzative adottate con l’Atto di Autonomia Aziendale e con la normativa nazionale e regionale di riferimento.
ASL Roma G
Regolamento di organizzazione
Sommario
Introduzione ... 1
1 Logiche organizzative ... 3
1.1. Modello committenza - erogazione ...4
1.2. Il Presidio Ospedaliero Unico ...4
1.3. I Dipartimenti gestionali ...5
1.4. Il modello territoriale -I Distretti ...5
1.5. Il modello territoriale – La UOC Cure Primarie ...6
1.6. Le Reti Assistenziali ...6
1.7. L’Area delle Professioni Sanitarie ...7
1.8. La Tecnostruttur ...7
2Modello organizzativo aziendale. ... 9
2.1. Organigramma ...9
3Regolamentazione relativa agli specifici ambiti organizzativi. ... 14
4.1. Presidio Ospedaliero Unico ...18
4.2. Dipartimenti ospedalieri ...22
4.3.Tipologie Dipartimenti ospedalieri ...25
4.4 UOC Coordinamento Funzioni Amministrative ...27
4.4 UOC Farmacia Ospedaliera ...29
4.5 Distretti ...31
4.6 Unità Operativa Complessa Cure Primarie ...35
4.7 Unità Operativa Complessa Farmacia Territoriale ...41
4.8 Unità Operativa Complessa Medicina Legale ...43
4.9 Dipartimento Salute Mentale ...45
4.10 Dipartimento di Prevenzione ...50
4.11 Area delle Professioni Sanitarie ...56
4.12 Tecnostruttura ...60
4.13 Area Economica ...62
4.14 UOC Bilancio e Contabilità ...63
4.15 UOS Controllo di Gestione e Contabilità analitica ...65
4.16 UOS Affari Legali, Convenzioni, Sperimentazione Valmontone Hospital e Assicurazioni ...68
4.17 UOS Amministrazione del personale ...71
4.18 Area Tecnico Logistica ...73
4.19 UOC Appalti e Contratti ...74
4.20 UOC Patrimonio Inventario, Manutenzioni e Multiservizio ...76
4.21 UOC Tecnica ...78
4.22 UOS Programmazione Acquisti, Logistica e Servizi Alberghieri ...80
4.23 UOS I.T...82
4.24 I.P. Ingegneria Clinica ...84
4.25 Area Sviluppo Organizzativo ...86
Regolamento di organizzazione
4.26 UOC Politiche del personale e Qualità ...87
4.27 UOS Committenza e Marketing ...90
4.28 UOS Programmazione strategica ...92
4.29 UOS Formazione del personale dipendente ...94
4.30 UOS Affari Generali ...96
4.31 UOS URP e Comunicazione ...98
4.32 Area Sviluppo Organizzativo ...100
4.33 UOC Epidemiologia e flussi informativi sanitari ...101
4.34 UOC Servizio Prevenzione e Protezione ...104
4.35 UOC Governo Rete Erogatori ...106
4.36 UOC Politica del Farmaco ...109
4.37 UOC CUP e Governo Liste di Attesa...111
4.38 UOS Risk Management ...113
Regolamento di organizzazione
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Regolamento di organizzazione Introduzione
Introduzione
In conseguenza della definizione del modello organizzativo e delle scelte strategiche individuate nell’Atto di Autonomia Aziendale della ASL RmG di Tivoli, il presente Regolamento descrive in modo più approfondito le funzioni e le responsabilità di governo del sistema aziendale, disciplinando, con opportuno dettaglio, l’assetto strutturale e le modalità di gestione operativa, secondo criteri di efficienza, efficacia, trasparenza, economicità, qualità dell’azione amministrativa e di governo sanitario dell’Azienda.
Finalità (mission)
Attraverso il modello disciplinato dal presente regolamento l’Azienda intende perseguire le seguenti finalità:
ottimizzare le prestazioni ed i servizi nell’interesse dei cittadini;
perseguire la valorizzazione delle risorse umane, incentivando il responsabile esercizio delle singole professionalità;
accrescere l’efficienza e la qualità dell’organizzazione, assicurando l’economicità e la puntualità dell’azione aziendale;
accrescere la capacità di innovazione e la competitività dell’organizzazione;
cogliere le opportunità di proficua collaborazione con altri Enti del Servizio Sanitario.
Criteri generali di organizzazione (vision)
L’Azienda individua il proprio modello di organizzazione e funzionamento orientandosi ai seguenti criteri:
attuazione del principio della distinzione tra responsabilità strategiche, di indirizzo e di controllo degli Organi di direzione strategica e responsabilità gestionali della Dirigenza e dei quadri del Comparto;
valorizzazione prioritaria delle funzioni di programmazione, coordinamento, indirizzo e controllo;
articolazione delle strutture sanitarie in base ai fabbisogni socio-assistenziali della popolazione di riferimento ed in considerazione del più vasto modello organizzativo del SSR;
puntuale individuazione dei livelli di responsabilità e delle relative correlazioni;
Regolamento di organizzazione
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Regolamento di organizzazione Introduzione
funzionalità rispetto ai programmi ed agli obiettivi, secondo criteri di efficienza, efficacia ed economicità;
assoluta valorizzazione sia delle responsabilità gestionali che degli incarichi professionali;
garanzia di trasparenza e di imparzialità, anche attraverso investimenti nelle politiche di comunicazione, sia interna che esterna;
chiaro orientamento di ogni dipendente nell’ambito del complessivo organismo aziendale, con immediata rappresentazione del ruolo rivestito nell’organizzazione e delle attese del Management nei confronti delle risorse umane;
formazione continua del personale e sviluppo delle competenze e delle conoscenze necessarie nei diversi ruoli;
sviluppo dei sistemi informativi a supporto delle analisi e delle decisioni;
previsione di controlli interni, della qualità, della soddisfazione dell’utenza, dell’efficienza e della economicità, della garanzia della legalità e di opportune azioni di rendicontazione;
capacità di analisi ed adattamento in relazione alle variabili ambientali.
Regolamento di organizzazione
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Regolamento di organizzazione Logiche organizzative
1. Logiche organizzative
Per il conseguimento delle finalità aziendali richiamate nel precedente capitolo, l’Azienda individua il proprio modello organizzativo ispirandosi alle seguenti logiche:
puntuale individuazione dei ruoli di committenza ed erogazione dei servizi socio- assistenziali;
il conseguimento di elevati livelli di efficacia ed efficienza assistenziale, anche attraverso l’individuazione di un presidio ospedaliero unico;
dipartimenti assistenziali e distretti socio sanitari con una definita responsabilità gestionale ai fini dell’erogazione dei relativi servizi di salute;
l’organica integrazione dei servizi erogati dalla ASL nel più vasto sistema delle Reti sanitarie regionali;
l’evoluzione dei modelli organizzativi e dei livelli di responsabilità del personale afferente all’Area delle Professioni sanitarie;
l’orientamento dei servizi sanitari verso una logica per intensità di cure e correlati setting assistenziali;
l’impostazione di una Tecnostruttura aziendale finalizzata ad una migliore integrazione delle funzioni sanitarie, amministrative e tecniche.
Regolamento di organizzazione
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Regolamento di organizzazione Logiche organizzative
1.1. Modello committenza - erogazione
La Asl Rm G organizza la produzione delle proprie prestazioni sanitarie ed il sistema delle correlate responsabilità secondo la logica di committenza e produzione, in base alla quale le funzioni relative all’analisi, valutazione e gestione della domanda di assistenza sono chiaramente distinte dalle funzioni di produzione volte a soddisfare la domanda stessa.
In base a tale logica si definisce una chiara distinzione tra chi ha il ruolo e la responsabilità di analizzare, valutare e gestire i bisogni di salute (“la committenza”) e che è chiamato ad organizzarne la produzione (“gli erogatori”).
In tale contesto rivestono particolare importanza le figure del direttore di presidio ospedaliero, che è chiamato a svolgere una funzione di committenza rispetto alla responsabilità “produttiva”
dei dipartimenti clinico-assistenziali, e del direttore di distretto sanitario, committente nei confronti dei servizi socio-assistenziali governati dalle cure primarie.
In aggiunta alla funzione di programmazione dei servizi sanitari,i soggetti responsabili in termini di committenza sono anche chiamati a svolgere una puntuale funzione di monitoraggio e rendicontazione dei livelli di servizio nei confronti della Direzione strategica e delle funzioni amministrative coinvolte nei sistemi di programmazione e controllo.
1.2. Il Presidio Ospedaliero Unico
La scelta che questa Azienda ha fatto in materia di organizzazione dei servizi ospedalieri è stata quella del P.O.U. che rappresenta un modello organizzativo.
Tale modello è finalizzato al perseguimento di livelli di qualità, di razionalità ed uniformità sempre più elevati nella erogazione delle prestazioni assistenziali effettuate dai singoli presidi aziendali.
Il P.O.U. si pone il duplice obiettivo di favorire una maggiore appropriatezza degli interventi assistenziali e di sperimentare modelli innovativi gestionali ed organizzativi.
Per tale ragione il responsabile del Presidio Ospedaliero Unico avrà la responsabilità di effettuare il monitoraggio dei livelli di produzione dei servizi ospedalieri sia in termini qualitativi che quantitativi, lavorando in maniera coordinata con i Dipartimenti gestionali Ospedalieri.
In sede di negoziazione di Budget la Direzione strategica negozia con l’ UOC P.O.U. e con i responsabili dei Dipartimenti gestionali ospedalieri gli obiettivi di produzione
Il P.O.U. garantisce che la filiera produttiva sia organizzata in maniera efficiente ed efficace sia a livello dipartimentale che di singolo stabilimento ospedaliero.
Regolamento di organizzazione
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Regolamento di organizzazione Logiche organizzative
In particolare il ruolo del Presidio Ospedaliero Unico punta a garantire la razionalità nell’impiego delle risorse economiche aziendali destinate al livello di assistenza ospedaliera e l’appropriatezza nell’erogazione di servizi di diagnosi e cura destinati all’utenza.
1.3. I Dipartimenti gestionali
Nel modello organizzativo adottato dalla Asl Rm G il Dipartimento gestionale è l’ articolazione centrale del processo produttivo dei servizi sanitari ospedalieri aziendali.
Infatti i Dipartimenti hanno la responsabilità di conseguire obiettivi di produzione garantendo integrazione, qualità,appropriatezza ed economicità ai servizi sanitari erogati .
Gli obiettivi e le risorse destinate ai Dipartimenti ospedalieri vengono negoziati direttamente con la Direzione Strategica.
In particolare i Dipartimenti ospedalieri,hanno l’obiettivo di gestire la produzione di servizi garantendo la globalità degli interventi preventivi, assistenziali, riabilitativi.
Anche per tale ragione la Asl Rm G ha previsto che tutti i Dipartimenti della propria organizzazione siano Dipartimenti gestionali con diretta attribuzione e gestione di risorse. La scelta di prevedere dipartimenti gestionali forti è stata fatta con l’intento di favorire una maggiore integrazione tra le unità operative che compongono il Dipartimento, garantendo al contempo una gestione efficace delle risorse (tecnologiche, umane e strumentali) allocate in base alle specifiche esigenze.
1.4. Il modello territoriale -I Distretti
Il ruolo del Distretto nell’ambito del sistema organizzativo territoriale della Asl Rm G è quello di quantificare in maniera appropriata il livello e la tipologia di servizi sanitari necessari a soddisfare i bisogni di salute dei cittadini residenti nell’ambito territoriale di riferimento.
L’azione del Distretto si esplica attraverso un processo organizzato secondo il modello di committenza ed erogazione, all’interno del quale il Distretto, supportato dalla UOC Epidemiologia e flussi informativi e dalla UOS Committenza e Marketing, definisce la quantità e la tipologia di prestazioni necessarie a soddisfare i bisogni di salute sul territorio.
In particolare i Distretti hanno la funzione di analisi e valutazione della domanda e dei bisogni socio sanitari provenienti dal territorio; tale funzione viene svolta anche interfacciandosi
Regolamento di organizzazione
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Regolamento di organizzazione Logiche organizzative
istituzionalmente con la cittadinanza attraverso i loro stakeholder con i quali elaborano i piani di zona Locali e i Piani di Assistenza Territoriale.
I Piani di committenza vengono elaborati annualmente e validati dalla Direzione strategica; tali programmi diventano l’elemento fondante per la successiva negoziazione di Budget con l’UOC Cure Primarie.
1.5. Il modello territoriale – La UOC Cure Primarie
La UOC Cure primarie è un’unità operativa complessa che si occupa di organizzare in via diretta la produzione dei servizi sanitari sul territorio.
Essa risponde ai piani di committenza elaborati a livello distrettuale e gestisce le risorse sul territorio in maniera autonoma assumendosi la piena responsabilità dei livelli produttivi e qualitativi conseguiti.
Negozia direttamente con la Direzione Strategica i livelli di risorse da utilizzare per soddisfare pienamente quanto stabilito a livello di piano di committenza.
La UOC Cure Primarie assegna gli obiettivi e le risorse a tutte le Unità Operative semplici afferenti, che quindi si assumono in via diretta la responsabilità del loro conseguimento.
1.6. Le Reti Assistenziali
La Azienda USL RMG organizza la propria attività sanitaria attraverso l’attivazione di reti assistenziali aziendali che garantiscono percorsi diagnostico terapeutici e riabilitativi ben definiti, capaci di garantire la continuità assistenziale e di assicurare la presa in carico in ogni fase della gestione del paziente.
Logicamente la Azienda Asl Rm G si inserisce in un modello regionale di assistenza sanitaria sempre più orientato all’integrazione interaziendale, attraverso la predisposizione di percorsi assistenziali organizzati secondo il sistema hub e spoke.
Tale modello fa riferimento alla modalità di produzione e distribuzione dell’assistenza ospedaliera secondo il principio delle reti cliniche integrate con la concentrazione della casistica più complessa, o che necessita di più complessi sistemi produttivi, in un numero limitato di centri (HUB) collegati funzionalmente ad una serie di centri periferici (SPOKE) cui competono essenzialmente le funzioni di accesso, di selezione e di invio dei pazienti.
Regolamento di organizzazione
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Regolamento di organizzazione Logiche organizzative
L’Azienda Asl Rm G aderisce alle Reti cliniche individuate dalla Regione, modulando la propria organizzazione in funzione dello sviluppo delle stesse, favorendo una migliore qualità dell’assistenza, nell’ottica di garantire ai cittadini equità di accesso a prestazioni di qualità uniforme.
1.7. L’Area delle Professioni Sanitarie
L’Azienda Asl Rm G organizza l’Area delle professioni sanitarie secondo il modello Dipartimentale.
In particolare viene previsto, in linea con i recenti modelli di assistenza sanitaria, che il nuovo Dipartimento delle professioni Sanitarie sovraintenda e sia responsabile della linea assistenziale, e che nel rispetto delle peculiarità scientifiche professionali ed organizzative agisca in maniera integrata con la linea clinica il cui governo è affidato ai Dipartimenti clinici.
Per tale ragione il Dipartimento delle professioni sanitarie attraverso l’attività delle strutture complesse e semplici risponde al bisogno di assistenza professionale, infermieristica, ostetrica, tecnico Sanitaria, preventiva riabilitativa, sociale e di supporto garantendo per questo la gestione in termini formativi, di aggiornamento di reclutamento del personale delle Professioni Sanitarie.
1.8. La Tecnostruttura
La Tecnostruttura dell’ Asl Rm G garantisce il supporto sia alla Direzione Strategica Aziendale sia alle strutture deputate alla produzione di servizi sanitari/assistenziali.
La Tecnostruttura è organizzata per Aree funzionali/organizzative: in particolare sono previste quattro Aree che raggruppano le varie strutture secondo il principio dell’integrazione delle attività amministrative, tecnico-professionali, e delle funzioni aziendali.
La Tecnostruttura ricomprende le classiche strutture in staff alla Direzione strategica e le strutture di line deputate alle funzioni amministrative cercando di integrare e di armonizzare le diverse attività da queste svolte. La Tecnostruttura ricomprende quattro Aree:
Area Economica
Area Tecnico Logistica
Area Sviluppo Organizzativo
Area Sistemi di Governo
Regolamento di organizzazione
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Regolamento di organizzazione Logiche organizzative
Ogni Area della Tecnostruttura rappresenta una forma organizzativa di coordinamento funzionale di processi e attività omogenee, svolte da strutture diverse e complementari tra loro, che ricerca la razionalizzazione, secondo criteri di efficienza ed efficacia, nell’utilizzo delle risorse a disposizione.
Regolamento di organizzazione
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Regolamento di organizzazione Modello organizzativo aziendale
2. Modello organizzativo aziendale.
2.1. Organigramma
Regolamento di organizzazione
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Regolamento di organizzazione Modello organizzativo aziendale
UOC POLITICHE DEL PERSONALE e QUALITA’
IP - TRASPARENZA E ANTICORRUZIONE
UOS PROGRAMMAZIONE STRATEGICA COLLEGIO SINDACALE
AREA SVILUPPO ORGANIZZATIVO
AREA ECONOMICA
DG
DA DS
DIREZIONE STRATEGICA AZIENDALE COLLEGIO DI DIREZIONE
AREA TECNICO LOGISTICA
UOC POLITICA DEL FARMACO UOS COMMITTENZA E
MARKETING
UOC EPIDEMIOLOGIA E FLUSSI INFORMATIVI
SANITARI AREA SISTEMI DI GOVERNO
UOS URP E COMUNICAZIONE
TECNOSTRUTTURA
UOC APPALTI E CONTRATTI
UOS PROGRAMMAZIONE ACQUISTI, LOGISTICA E SERVIZI ALBERGHIERI UOC TECNICA
UOC PATRIMONIO,INVENTARIO,
MANUTENZIONI E MULTISERVIZI
UOS I.T. IP - INGEGNERIA CLINICA
UOC BILANCIO E CONTABILITA’
UOC AFFARI LEGALI , CONVENZIONI, SPERIMENTAZIONE GESTIONALE V.H. E ASSICURAZIONI
UOS CONTROLLO DI GESTIONE E CONTABILITA’ ANALITICA UOS AMMINISTRAZIONE
DEL PERSONALE
UOS CUP
E GOVERNO LISTE DI ATTESA
IP – LIBERA PROFESSIONE OIV
IP - REDAZIONE DOCUMENTI
CONTABILI
DIPARTIMENTO DELLE PROFESSIONI SANITARIE
UOS AFFARI GENERALI
UOSD FORMAZIONE UNIVERSITARIA CENTRO DI FORMAZIONE
DI VALMONTONE
UOS VIGILANZA UOS VERIFICHE e
CONTROLLI AMMINISTRATIVO
CONTABILI IP –
RADIOPROTEZIONE
UOC PROFESSIONI TECNICO-SANITARIE, RIABILITATIVE e SOCIALI
UOS FARMACOECONOMIA
MEDICO COMPETENTE
UOS FORMAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE
AREA ECONOMICA
IP - RESPONSABILE PRIVACY
UOC GOVERNO RETE DEGLI EROGATORI UOC PREVENZIONE E
PROTEZIONE
UOC PROFESSIONI INFERMIERISTICHE E OSTETRICHE UOS PROFESSIONI INFERMIERISTICHE
PRESIDIO OSPEDALIERO UOS PROFESSIONI INFERMIERISTICHE
TERRITORIALI UOS PROFESSIONI OSTETRICHE
Facilitatore dei processi di ricovero e dimissione UOS VERIFICA QUALITA’ UDD
UOS TUTELA DELLA SALUTE AMBIENTI DI VITA E DI LAVORO
UOS SICUREZZA ALIMENTARE UOS SANITA’ ANIMALE ED IGIENE
DEGLI ALIMENTI UOC TECNICI DELLA PREVENZIONE
UOS RISK MANAGMENT Coord. aziendale donazione e trapianto organi e tessuti
ASL Rm B ASL Rm F ASL Rieti ASL Viterbo
Regolamento di organizzazione
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Regolamento di organizzazione Modello organizzativo aziendale
Dipartimento CHIRURGICO
UOC Direzione Sanitaria Unica di Presidio
STABILIMENTO SEDE DI P.S. DI MONTEROTONDO STABILIMENTO AREA DISAGIATA DI SUBIACO
UOC Ortopedia
UOC Oculistica
UOC Urologia UOC Diagnostica per Immagini
UOC Nefrologia e dialisi UOC Oncologia
UOC Pediatria, Nido, Neonatologia e Patologia Neonatale
UOC Anestesia
UOC Chirurgia generale
UOC Ortopedia
UOC Urologia UOC Oculistica
UOC Dialisi UOC Oncologia UOC Anestesia
UOC Ostetricia e Ginecologia UOSD Medicina Interna
UOC Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva UOSD Neurologia **
UOC Pediatria UOC Chirurgia generale UOC Anestesia e Terapia sub-intensiva
UOSD Dialisi
UOS DS Stabilimento Ospedaliero Tivoli UOS DS Stabilimento Ospedaliero Colleferro UOS DS Stab. Ospedaliero Palestrina
Dipartimento MEDICO
Dipartimento MATERNO INFANTILE
UOC Coord. Funzioni Amministrative
PRESIDIO OSPEDALIERO UNICO
UOC Cardiologia UOC Cardiologia
ASL Rm H
UOC Farmacia Ospedaliera
UOSD Traumatologia UOSD Traumatologia
UOSD Chirurgia d’Urgenza UOSD Chirurgia d’Urgenza
UOSD Rianimazione e terapia intensiva UOSD Rianimazione e terapia intensiva
UOSD UTIC UOSD UTIC
UOS DS Stabilimento di Monterotondo UOS DS Stabilimento di Subiaco
UOSD Gastroenterologia ed endoscopia digestiva
Laboratorio analisi
UOSD Uro-ginecologia
Anatomia Patologica
Emodinamica
UOC Ostetricia e Ginecologia UOSD Neurofisiopatologia
Aritmologia
IP – P.S., Osservazione Breve
UOS Pneumologia UOC Medicina Interna e Geriatria
UOS Diabetologia Clinica
UOS Pneumologia UOC Medicina Interna e Geriatria Ambito organizzativo
SERVIZI
UOS Psicologia clinica
UOS SIMT
UOC O.R.L. UOC O.R.L.
STABILIMENTO DI TIVOLI STABILIMENTO COLLEFERRO STABILIMENTO DI PALESTRINA
UOSD Osservazione Breve UOSD Osservazione Breve
UOC Medicina d’Urgenza ed Accettazione Pronto soccorso
Diagnostica per immagini Diagnostica per immagini UOS Diagnostica per Immagini UOS Diagnostica per Immagini
UOC Medicina d’Urgenza ed Accettazione DEA I LIV
UOS Diabetologia Clinica
Day Hospital multispecialistico
Anestesia Anestesia
Medicina d’Urgenza ed Accettazione.
Osservazione Breve
Medicina d’Urgenza ed Accettazione.
Osservazione Breve
UOC Area Medica UOSD Area Medica
Cardiologia
Cardiologia Cardiologia
Lungodegenza Lungodegenza
UOSD Chirurgia
UOSD Oculistica
ASL Frosinone
Day Surgery multispecialistico
Day Hospital multispecialistico Day Surgery multispecialistico UOS Ortopedia
Dipartimento di EMERGENZA
IP – P.S., Osservazione Breve
** UOSD da istituire previa autorizzazione regionale.
UOC Ortopedia UOC Medicina d’Urgenza ed Accettazione Pronto soccorso
Osservazione Breve
UOC Chirurgia generale UOS Chirurgia
Anatomia Patologica
UOS Laboratorio Analisi Laboratorio analisi Laboratorio analisi Laboratorio analisi
Regolamento di organizzazione
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Regolamento di organizzazione Modello organizzativo aziendale
UOC Distretto Sanitario Tivoli
UOC Distretto Sanitario Colleferro
UOC Distretto Sanitario Palestrina UOC Distretto Sanitario
Guidonia UOC Distretto Sanitario
Monterotondo UOC Distretto Sanitario
Subiaco
UOS Attività Mediche di Base e Specialistiche Territoriali UOS Assistenza Domiciliare / Residenziale
UOS Assistenza Protesica Consultori materno - infantili
UOS Attività ad Alta Intensità Assistenziale
UOS Attività Mediche di Base e Specialistiche Territoriali UOS Attività Mediche di Base e Specialistiche Territoriali
UOS Disabilità Adulti UOS Assistenza Domiciliare / Residenziale UOS Assistenza Domiciliare / Residenziale
UOS Assistenza Protesica UOS Assistenza Protesica
UOS Coord. Funzioni Amministrative UOS Coord. Funzioni Amministrative UOS Coord. Funzioni Amministrative
Consultori materno - infantili Consultori materno - infantili Consultori materno - infantili Consultori materno - infantili Consultori materno - infantili
UOS Medicina Legale UOS Medicina Legale
UOS Disabilità Adulti
AREA TERRITORIALE - Distretti
Dipartimento MATERNO INFANTILE
UOS Disabilità Adulti
UOC Medicina Legale (H-T) UOC Diabetologia **
UOC Farmacia Territoriale UOC Cure primarie
UOS Epatologia e Malattie Infettive UOSD Coordinamento Consultori Familiari
ASL Frosinone
** UOC da istituire previa autorizzazione regionale.
UOS Coordinamento PDT e Assistenziali
Regolamento di organizzazione
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Regolamento di organizzazione Modello organizzativo aziendale
Dipartimento di Prevenzione Dipartimento di Salute Mentale, di Neuropsichiatria e delle Dipendenze Patologiche
UOC Igiene e sanità pubblica
UOC Tutela igienico sanitaria degli alimenti di origine animale (B)
UOC Prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro
UOC Sanità pubblica veterinaria Territorio
UOSD Coordinamento attività
riabilitative ed UVM UOSD Disturbi Comportamento Alimentare
UOC SPDC Tivoli UOC SPDC Subiaco/Colleferro
UOS Epidemiologia e profilassi delle malattie infettive
UOSD Sani Stili di Vita - Screening UOS Vigilanza e sicurezza
ambienti di lavoro
UOS Igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche (C) UOSD Centro agro-alimentare
UOC Territoriale G1-G2 UOC Territoriale G3-G4 UOC TerritorialeG5-G6 UOC
TSRMEE
UOC Dipendenze Patologiche
Rif. Distretto TIVOLI Rif. Distretto COLLEFERRO Rif. Distretto PALESTRINA Rif. Distretto GUIDONIA Rif. Distretto MONTEROTONDO Rif. Distretto SUBIACO
AREA TERRITORIALE – Dip. Prevenzione e DSM
Ospedale
UOS TSRMEE G1-G2
UOS TSRMEE G3-G4
UOS TSRMEE G5-G6
UOSD Screening audiologico e Centro di audiovestibologia
Medicina dello sport UOSD Igiene degli alimenti
e nutrizione
UOS Sanità animale (A) Area di Coordinamento di Sanità Pubblica
Veterinaria e di Sicurezza Alimentare
Dipendenze Patologiche Dipendenze Patologiche Dipendenze Patologiche Dipendenze Patologiche Dipendenze Patologiche
ASL Frosinone
Regolamento di organizzazione
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Regolamentazione relativa agli specifici ambiti organizzativi
3. Regolamentazione relativa agli specifici ambiti organizzativi.
Con l’ adozione dell’ Atto Aziendale la Asl Roma G ha definito il proprio modello organizzativo, le articolazioni di governo dell’Azienda ed i principi e i valori che ne orientano le azioni, delineando con l’organigramma i livelli di responsabilità di ciascuna articolazione organizzativa e con il funzionigramma le principali funzioni riconducibili alle Macro Aree individuate nell’organizzazione.
L’Azienda al fine di esplicitare in maniera ancora più precisa e puntuale le funzioni, le responsabilità e le interazioni esistenti all’interno dell’organizzazione si dota del presente regolamento.
Tale regolamento si configura come uno strumento che definisce l’organizzazione interna, le funzioni e le principali interazioni esistenti tra le articolazioni organizzative al fine di consentire ad ogni area strategica l’ individuazione della propria collocazione all’interno dell’organizzazione e delle conseguenti e correlate funzioni e responsabilità.
Le strutture organizzative presenti sono : Dipartimenti
I Dipartimenti rappresentano la macrostruttura fondamentale dell’Azienda, che garantiscono le funzioni di produzione dei servizi sanitari garantendo la globalità degli interventi preventivi, riabilitativi, assistenziali e la continuità dell’assistenza.
I Dipartimenti della Asl Rm G sono tutti Dipartimenti gestionali e aggregano strutture complesse e semplici dipartimentali con funzioni affini secondo principi di non ridondanza in termini di specializzazione.
I Dipartimenti gestiscono ed utilizzano, in modo coordinato ed integrato, le risorse attribuite (umane, finanziarie e tecnologiche) al fine di perseguire gli obiettivi definiti in sede di contrattazione di budget adottando soluzioni che tendono al miglioramento degli indicatori di performance riferiti all’efficienza, l’efficacia, l’economicità e la qualità delle prestazioni erogate.
Ogni Dipartimento è diretto da un capo Dipartimento nominato dal Direttore Generale fra i dirigenti con incarico di direzione di unità operativa complessa aggregato allo stesso, nell’ambito di una rosa di candidati proposta dal Comitato di Dipartimento.
La durata dell’incarico di direttore di Dipartimento può variare da tre a cinque anni, con valutazione annuale secondo le modalità precisate nell’Atto Aziendale e nel regolamento relativo alla valutazione dell’incarico.
Regolamento di organizzazione
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Regolamentazione relativa agli specifici ambiti organizzativi
Le Unità operative complesse si caratterizzano, in quanto sistema organizzativo complesso, per la necessaria presenza di risorse assegnate (umane, tecniche e strumentali) e direttamente gestite da un unico responsabile di struttura,nonché per la rilevanza quantitativa e strategica delle attività svolte.
Le Unità Operative Complesse, dotate di responsabilità ed autonomia professionale, organizzativa e gestionale, sono caratterizzate almeno dai seguenti elementi:
- attività di produzione di prestazioni o di servizi sanitari, tecnico professionali che richiedono un significativo volume di risorse e che equivalga, per le attività sanitarie, alle prestazioni caratterizzanti per la prevalenza dell’ambito disciplinare;
- assegnazione di rilevanti dotazioni tecnico strumentali;
- autonomia organizzativa e/o alto grado di responsabilità, posta in capo ad un dirigente di posizione apicale nel rispetto della normativa vigente;
- assegnazione di obiettivi aziendale operativi nell’ambito della pianificazione aziendale;
- livelli ottimali di operatività delle risorse disponibili Le Unità operative semplici e semplici dipartimentali
Le Unità Operative Semplici e Semplici Dipartimentali sono articolazioni dell’Azienda dotate di responsabilità ed autonomia professionale, organizzativa e gestionale affidate alla responsabilità di un unico responsabile secondo le normative contrattuali vigenti.
Le Unità Operative Semplici Dipartimentali sono istituite allo scopo di massimizzare la peculiarità delle professionalità e delle attività cliniche, assistenziali e tecniche in funzione della qualità e dell’appropriatezza delle prestazioni erogate che riguardino, in via prioritaria, metodologie e tecniche di intervento complementari e integrative al funzionamento delle altre UU.OO. del Dipartimento e/o, in via secondaria, che riguardino metodologie o integrazioni di tipo organizzativo.
La collocazione all’interno di un dipartimento non è vincolante per la costituzione di Unità operative semplici dipartimentali in quanto, questa specifica articolazione organizzativa, risponde alla specifica necessità di prevedere un’unità operativa con un particolare ruolo di autonomia sia organizzativa che gestionale.
Le Unità Operative Semplici sono l’articolazione di una struttura complessa puntualmente definita, sia in base alle caratteristiche delle attività svolte, che alle prestazioni erogate, a cui siano assegnate la gestione di risorse umane, tecniche o finanziarie.
Regolamento di organizzazione
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Regolamentazione relativa agli specifici ambiti organizzativi
Sono finalizzate a massimizzare la peculiarità delle professionalità e delle attività cliniche, assistenziali e tecniche in funzione della qualità e dell’appropriatezza delle prestazioni erogate e, in via secondaria, a dare soluzione a problemi organizzativi.
Per particolari esigenze ordinarie e straordinarie tendenti all’ottimizzazione organizzativa e al miglioramento del servizio offerto la Direzione aziendale ha la facoltà di istituire o sopprimere Unità operative semplici compatibilmente con le disponibilità del bilancio.
Aree di Coordinamento di Tecnostruttura
All’interno della Tecnostruttura la Asl Rm G istituisce Aree di Coordinamento avente come obiettivo principale la facilitazione di percorsi di integrazione e raccordo su funzioni ed attività omogenee e/o complementari espletate da strutture aziendali amministrative tecniche e sanitarie.
A capo dell’Area è posto un Coordinatore nominato dal Direttore Generale che non svolge funzioni di carattere gestionale ma si occupa di raccordare le articolazioni preposte allo svolgimento delle attività di pertinenza dell’Area, di sovrintendere alla corretta attivazione dei percorsi di integrazione attesi tra le singole articolazioni e di assolvere alla funzione consultiva e di indirizzo in merito all’individuazione di soluzioni appropriate alle problematiche organizzative riscontrate.
Posizioni Organizzative
Nei limiti e con le modalità previste dal CCNL del comparto sanità l’Azienda istituisce con deliberazione del Direttore Generale posizioni organizzative con responsabilità affidata a personale non dirigente del ruolo sanitario, tecnico e amministrativo.
Tali posizioni organizzative riguardano settori che richiedono lo svolgimento di funzioni di direzione di servizi o uffici di particolare complessità, caratterizzate da un elevato grado di esperienza e autonomia gestionale ed organizzativa o lo svolgimento di attività con contenuti di alta professionalità e specializzazione. Le posizioni organizzative istituite dall’Azienda possono essere di carattere gestionale o professionale.
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Regolamentazione relativa agli specifici ambiti organizzativi
Nei successivi paragrafi del Regolamento vengono definiti, per ogni ambito organizzativo oggetto di regolamentazione l’ organizzazione interna all’ambito organizzativo di riferimento, le funzioni e le connesse responsabilità e le più significative interazioni aziendali
ORGANIZZAZIONE
Descrizione dell'organizzazione interna all'ambito organizzativo di riferimento.
FUNZIONI E CONNESSE RESPONSABILITA’
Codifica delle principali funzioni svolte nell'ambito organizzativo, con evidenza delle responsabilità connesse ai diversi incarichi e figure professionali.
INTERAZIONI ORGANIZZATIVE
Individuazione delle più significative interazioni aziendali (con altri ambiti dell’organizzazione aziendale)
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Presidio ospedaliero unico
4.1. Presidio Ospedaliero Unico
Il Presidio Ospedaliero Unico è la macrostruttura della Asl Rm G che raggruppa tutti gli stabilimenti ospedalieri esistenti dell’Azienda.
Esso è governato dalla Direzione Sanitaria Unica di Presidio Ospedaliero che si caratterizza come Unità Operativa Complessa direttamente afferente alla Direzione Sanitaria aziendale.
Alla Direzione di Presidio Ospedaliero Unico sono collegate e afferiscono gerarchicamente le Direzioni sanitarie di stabilimento che si configurano come Unità Operative Semplici. In staff alla UOC Direzione Sanitaria di Presidio opera la UOC Coordinamento Funzioni amministrative che garantisce l’integrazione con i processi amministrativi.
La funzione del Presidio Ospedaliero Unico è quella di pianificare e coordinare i processi di erogazione di servizi diagnostico-terapeutici ed assistenziali prodotti da Dipartimenti Ospedalieri, avendo cura di omogeneizzarne la produzione tra i vari stabilimenti ospedalieri.
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Presidio ospedaliero unico
Il governo complessivo dei processi sopra elencati ricade sull’Unità Operativa Complessa Direzione Sanitaria Unica di Presidio che si avvale per lo svolgimento delle funzioni igienico- organizzative delle Unità Operative semplici Direzioni Sanitarie di stabilimento.
Il ruolo del Direttore dell’Unità Operativa Direzione Sanitaria Unica di Presidio Ospedaliero è quello di monitorare e controllare l’attività di produzione dei servizi sanitari rapportandosi costantemente con la Direzione Strategica, i Direttori dei Dipartimenti ospedalieri, il Dipartimento delle Professioni Sanitarie e la Tecnostruttura aziendale operando al contempo per creare le migliori condizioni organizzative tra i vari stabilimenti ospedalieri.
La Direzione sanitaria del Presidio Ospedaliero Unico supporta la Direzione Strategica aziendale in ordine alle scelte di complessivo orientamento dell’organizzazione e della produzione ospedaliera.
In particolare la Direzione del Presidio Ospedaliero Unico ha le seguenti funzioni:
Verifica e sovrintende la produzione ospedaliera garantendo in particolare la funzione di coordinamento tra i dipartimenti gestionali ospedalieri.
Fornisce il supporto tecnico organizzativo ai dipartimenti ospedalieri e li supporta nell’utilizzo delle risorse a valenza interdipartimentale
Negozia i propri obiettivi di Budget con la Direzione Strategica
E’ un componente del Comitato Budget per le negoziazioni di Budget
Esegue il monitoraggio costante della produzione ospedaliera verificando in particolare la coerenza nell’utilizzo delle risorse assegnate a livello dipartimentale in relazione agli obiettivi da conseguire.
Provvede a sviluppare e standardizzare i percorsi clinici assistenziali e nuovi modelli operativi di concerto con i capi Dipartimento ospedalieri e delle professioni Sanitarie
Supervisiona l’organizzazione logistica e la gestione del patrimonio tecnologico degli stabilimenti ospedalieri, con riferimento all’introduzione di nuove tecnologie, di concerto con i Direttori dei Dipartimenti gestionali ospedalieri, curando la formazione dei professionisti per l’utilizzo.
Congiuntamente ai Direttori dei Dipartimenti gestionali ospedalieri e al Direttore del Dipartimento delle Professioni Sanitarie, provvede sviluppare e standardizzare nuovi modelli operativi.
Organizza in maniera razionale, insieme ai Responsabili dei Dipartimenti Ospedalieri le attività dei singoli stabilimenti ospedalieri
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Presidio ospedaliero unico
Sviluppa e coordina un modello assistenziale, che tenda nel tempo a realizzare un’organizzazione per intensità di cure.
Coordina i singoli direttori medici di stabilimento ospedaliero nell’esercizio delle funzioni a loro delegate in materia igienico-sanitaria.
Stabilisce in collaborazione con il Responsabile del Dipartimento delle professioni sanitarie e in accordo con i Responsabili dei Dipartimenti gestionali ospedalieri i contingenti di personale in relazione agli obiettivi da conseguire
Si rapporta funzionalmente con il responsabile del Risk management al fine di determinare l’impatto economico e le ricadute in termini organizzativi delle linee guida in materia di gestione del rischio
Si confronta costantemente con la UOS Controllo di gestione e con la UOC Epidemiologia e Flussi informativi Sanitari per effettuare un monitoraggio continuo e costante dei livelli di produzione dei relativi costi e dell’appropriatezza nell’offerta di servizi sanitari all’utenza
Si confronta con il Direttore delle Cure Primarie almeno una volta ogni tre mesi al fine di determinare i percorsi assistenziali tra Ospedale e Territorio per la presa in cura dei pazienti.
Si rapporta direttamente con UOC Farmacia Ospedaliera e con i Responsabili dei Dipartimenti gestionali ospedalieri nelle attività di controllo e di validazione circa le richieste di prodotti farmaceutici e dispositivi medici non contemplati nel prontuario ospedaliero.
Si rapporta con il responsabile UOS CUP Governo Liste di attesa per il monitoraggio delle liste di attesa e le corrispondenti iniziative
Il Direttore del Presidio Ospedaliero Unico si rapporta gestionalmente con:
UOS Direzioni Sanitarie di Stabilimento
Il Direttore del Presidio Ospedaliero Unico si rapporta funzionalmente con:
Dipartimenti ospedalieri aziendali
Dipartimento delle professioni sanitarie
UOC Coordinamento Funzioni Amministrative
UOC Cure Primarie
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Presidio ospedaliero unico
UOC Epidemiologia e Flussi Informativi sanitari
UOS Controllo di gestione e Contabilità analitica
UOC Risk management
UOC Farmacia Ospedaliera
UOS CUP e Governo Liste di Attesa
UOC Patrimonio Inventario Manutenzioni e Multiservizio
UOC Tecnica
UOS Programmazione Acquisti, Logistica e Servizi Alberghieri
UOC Politiche del personale e Qualità
UOS Committenza e Marketing
UOS Programmazione strategica
UOS URP e Comunicazione
UOC Governo rete Erogatori
I.P. Ingegneria clinica
Dipendenza gerarchica _
afferisce a: Direzione strategica aziendale Dipendenza gerarchica _
strutture afferenti: Direzioni sanitarie di stabilimento Assegna il budget a UOS Direzioni Sanitarie di Stabilimento Assegnatario di budget da Direzione strategica aziendale
Valuta Direttori di UOS Direzioni Sanitarie di Stabilimento E’ valutato da Direttore sanitario aziendale
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Presidio Ospedaliero Unico]
4.2. Dipartimenti ospedalieri
I Dipartimenti ospedalieri sono macrostrutture aziendali responsabili della produzione delle prestazioni ospedaliere che afferiscono alla Direzione Strategica e che si configurano come Dipartimenti gestionali.
Ogni Dipartimento ospedaliero raggruppa più unità operative complesse o semplici dipartimentali con funzioni assistenziali affini e complementari di più stabilimenti ospedalieri; per tale motivo si caratterizzano come dipartimenti transmurali
Ogni Dipartimento viene diretto da un Capo Dipartimento scelto dalla Direzione aziendale all’interno di una rosa di candidati individuata dal Comitato di Dipartimento tra i responsabili di strutture complesse che compongono il Dipartimento stesso.
II Capo Dipartimento per lo svolgimento delle funzioni che gli competono è affiancato da un ristretto staff che lo supporta con funzioni di segreteria e monitoraggio delle attività proprie del Dipartimento.
In particolare il Capo Dipartimento è supportato da una figura sanitaria che attraverso l’
effettuazione di azioni di monitoraggio (degli interventi chirurgici, delle infezioni ospedaliere ecc).
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Presidio Ospedaliero Unico] fornisce informazioni strategiche circa l’attività del Dipartimento e una figura amministrativa che
svolge funzioni di segreteria.
I Dipartimenti Gestionali ospedalieri svolgono le seguenti funzioni:
Negoziano il Budget con la Direzione Strategica
Assegnano le risorse e gli obiettivi alle strutture direttamente afferenti
SI rapportano funzionalmente con il Direttore del P.O.U. e con il Direttore del Dipartimento delle professioni Sanitarie per determinare i contingenti di personale in relazione agli obiettivi da conseguire
Effettuano in via diretta la gestione del personale dirigente assegnato al Dipartimento
Organizzano e gestiscono le risorse umane afferenti al Dipartimento, di concerto con il Dipartimento delle professioni sanitarie, secondo principi di flessibilità e di efficienza
Hanno la responsabilità della gestione e della distribuzione del personale all’interno del Dipartimento in maniera funzionale e flessibile in rapporto alle esigenze di produzione ed all’attività sanitarie da garantire lasciando la gestione ordinaria del personale del Comparto (in termini di ferie, turnazioni ecc) alle Unità Operative afferenti al Dipartimento delle professioni sanitarie che svolgono tale funzione attraverso i singoli Coordinatori e le Posizioni Organizzative.
Coordinano ed indirizzano l’attività delle strutture afferenti ai Dipartimenti ricercando la massima integrazione tra di esse. In particolare favoriscono la gestione unitaria ed integrata delle risorse assegnate (spazi e tecnologie) ottimizzando l’utilizzo delle stesse in termini di maggior economicità e di maggior efficienza.
Partecipano allo sviluppo della formazione ed alla individuazione dei bisogni formativi del personale dirigente ad essi afferenti interfacciandosi ed operando in stretta correlazione con la UOS Formazione del personale dipendente
Gestiscono le liste di attesa in funzione degli input provenienti dalla UOS CUP e Governo Liste di attesa
Garantiscono l’appropriatezza nella realizzazione degli interventi clinici e gestionali
Orientano la propria attività alla ricerca del miglioramento continuo relativamente ai processi assistenziali
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Presidio Ospedaliero Unico]
Svolgono funzioni di monitoraggio, analisi e valutazioni in itinere relativamente alle prestazioni erogate secondo quanto negoziato.
Adottano linee guida, e ne valutano l’impatto, per omogeneizzare procedure organizzative, assistenziali e di utilizzo di apparecchiature.
Si interfacciano con il Direttore del P.O.U. che assicura il coordinamento e la gestione unitaria delle attività erogate all’interno dei Dipartimenti.
I Direttori dei Dipartimenti si rapportano gestionalmente con:
Unità operative complesse e semplici dipartimentali che afferiscono al Dipartimento I Direttori dei Dipartimenti gestionali ospedalieri si rapportano funzionalmente con:
UOC Direzione Sanitaria del Presidio Ospedaliero Unico
Dipartimento delle Professioni Sanitarie
UOS CUP e Governo Liste di attesa
UOC Epidemiologia e flussi informativi
UOS Controllo di gestione e contabilità analitica
UOC Farmacia Ospedaliera
UOS Programmazione strategica
UOC Politiche del personale e qualità
UOS Formazione personale dipendente
UOS Programmazione Acquisti Logistica e Servizi Alberghieri
UOS Programmazione strategica
UOS URP e Comunicazione
Dipendenza gerarchica _
afferisce a: Direzione strategica aziendale Dipendenza gerarchica _
strutture afferenti: UOC e UOSD ricomprese all’interno del Dipartimento Assegna il budget a UOC e UOSD ricomprese all’interno del Dipartimento Assegnatario di budget da Direzione strategica aziendale
Valuta UOC e UOSD ricomprese all’interno del Dipartimento E’ valutato da Direttore sanitario aziendale
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Presidio Ospedaliero Unico]
4.3. Tipologie Dipartimenti ospedalieri
4.3.1 Il Dipartimento di emergenza
Il Dipartimento di emergenza integra tutte le Unità Operative e i servizi di Medicina d’Urgenza ed accettazione, Osservazione Breve, Anestesia, Rianimazione e Terapia Intensiva all’interno del Presidio Ospedaliero Unico. Il Dipartimento di emergenza della Asl Rm G si inserisce nella più ampia rete regionale dell’Emergenza Urgenza, organizzata secondo il modello hub e spoke, all’interno della quale la UOC Medicina d’urgenza ed accettazione di Tivoli è sede di DEA di I livello.
Per tale ragione il Dipartimento di emergenza oltre a perseguire gli obiettivi e garantire le funzioni proprie degli altri dipartimenti gestionali ospedalieri orienta la propria attività al rafforzamento del modello di funzionamento della rete ricercando la massima integrazione tra tutte le componenti del sistema di emergenza urgenza sia a livello intra ospedaliero che a livello regionale.
4.3.2. Il Dipartimento chirurgico
Il Dipartimento Chirurgico integra le Unità Operative i servizi e le correlate prestazioni riconducibili alle discipline chirurgiche , con lo scopo di creare sinergie tra le varie competenze e di ottimizzare l’attività clinica e formativa.
Compito specifico del Dipartimento chirurgico è quello di organizzare l’assistenza attraverso una rete di servizi che consentano, in tutto il territorio aziendale, la fruizione di prestazioni di chirurgia generale e specialistica secondo le esigenze individuate nei percorsi clinico-assistenziali.
Inoltre il Dipartimento chirurgico oltre a garantire ed a perseguire tutti gli obiettivi dei Dipartimenti gestionali ospedalieri, garantisce, in collaborazione con i servizi territoriali, la continuità assistenziale ai pazienti con specifiche necessità mediante l’attivazione di percorsi dedicati.