• Non ci sono risultati.

Cosa ci fanno i virus e come risponde il nostro corpo-parte II. Dr. Ennio Tasciotti Professore di Nanomedicina Methodist Hospital Houston, Texas

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "Cosa ci fanno i virus e come risponde il nostro corpo-parte II. Dr. Ennio Tasciotti Professore di Nanomedicina Methodist Hospital Houston, Texas"

Copied!
28
0
0

Testo completo

(1)

Cosa ci fanno i virus e come risponde il

nostro corpo-parte II

Dr. Ennio Tasciotti

Professore di Nanomedicina Methodist Hospital

Houston, Texas

(2)

In questa lezione…

Scopriremo le difese naturali del corpo contro i virus patogeni: gli agenti infettivi che causano la malattia.

Descriveremo come le barriere fisiche e chimiche impediscono ai patogeni di entrare nel corpo.

Analizzeremo come il sistema immunitario utilizza una gamma di cellule e molecole per attaccare i patogeni che superano queste barriere.

Studieremo come le cellule B svolgono un ruolo vitale nella produzione di anticorpi per combattere le infezioni.

Guarderemo alcuni farmaci ed altri approcci terapeutici.

(3)

Come il coronavirus infetta le vie respiratorie

(4)

Barriere biologiche del corpo:

una difesa naturale contro i patogeni

(5)

Barriere biologiche del corpo

(6)

Barriere biologiche del corpo

I tessuti epiteliali forniscono la prima linea di protezione del corpo dall'usura fisica, chimica e biologica.

Le cellule di un epitelio agiscono come regolatori del corpo controllando la permeabilità e

permettendo il trasferimento selettivo dei materiali attraverso una barriera fisica.

Tutte le sostanze che entrano nel corpo devono attraversare un epitelio.

Gli epiteli includono caratteristiche strutturali che consentono il trasporto selettivo di molecole e ioni attraverso le loro membrane cellulari.

(7)

Un primo sguardo di insieme:

la differenza tra pelle sana e dannegiata

Capacità di trattenere fluidi e umidità

(8)

Tre tipi di connessioni consentono vari gradi di interazione tra le cellule:

giunzioni strette, desmosomi e giunzioni comunicanti

Le cellule dell'epitelio sono strettamente connesse e non sono separate da materiale cellulare

(9)

La maggior parte dei tessuti epiteliali sono essenzialmente

grandi strati di cellule che coprono tutte le superfici del corpo esposte al mondo esterno e

rivestono l'esterno degli organi.

La pelle non è l'unica area del corpo esposta all'esterno. Altre

aree includono le vie

respiratorie, il tratto digestivo, nonché i sistemi urinario e riproduttivo, che sono tutti

rivestiti da un epitelio.

L’epitelio: la prima barriera all’ingresso dei patogeni

Riveste polmoni Permette la diffusione

Riveste tubuli renali Permette l’assorbimento

Riveste la trachea e permette di rimuovere l’impurità spingendole verso la gola

(10)

EPIDERMIDE

(11)
(12)

I due tipi di difese

La prima linea di difesa è rappresentata dalla barriera fisica della pelle, del muco, e delle membrane cellulari La seconda linea di difesa è rappresentata dalla funzioni cellulari di barriera:

fagocitosi, attivazione delle proteine del complemento, interferone e infiammazione.

(13)
(14)

Le mucose sono la prima linea di difesa delle vie respiratorie

(15)

Barriere meccaniche e difese cellulari

(16)
(17)

Immunità innata

Immunità aspecifica o innata

L’immunità aspecifica o innata è una immunità di tipo non specifico presente sin dalla nascita.

Avviene nei soggetti il cui sistema immunitario non si è ancora sviluppato e non è in grado di dare risposte specifiche e selettive agli agenti patogeni.

Detta anche immunità naturale, ereditaria o costitutiva, rappresenta la prima linea difensiva nei

soggetti non immunizzati.

Questa prima linea difensiva dell’organismo è il sistema di difesa più antico ed è comune a tutti gli organismi pluricellulari, compresi insetti e piante.

Protezione contro l’infezione

Eradicazione di una infezione

(18)

Alcune caratteristiche dell’immunità innata

I meccanismi alla base dell’immunità naturale sono preesistenti al contatto con i

microrganismi e vengono attivati tempestivamente dalla presenza degli agenti patogeni prima che l’organismo sia in grado di sviluppare una risposta immunitaria specifica verso di essi.

Questa prima linea difensiva dipende da barriere anatomiche, barriere fisiologiche, meccanismi di endocitosi/fagocitosi, barriere infiammatorie.

L’endocitosi è un termine generico che sta a indicare la capacità delle cellule di captare il materiale extracellulare che le circonda. La fagocitosi è un tipo di endocitosi specializzata che

consiste nell’ingestione di particelle extracellulari tra cui anche microrganismi patogeni.

Le barriere infiammatorie si attivano in seguito ai segnali chimici emessi dalle cellule attaccate dal microrganismo patogeno. Rappresentano una delle prime difese che l’organismo attiva

davanti all’azione di un agente nocivo.

(19)

Oltre ai linfociti NK (Natural killer), fanno parte del sistema immunitario innato: i mastociti, gli eosinofili, i basofili, i macrofagi, i neutrofili e le cellule dendritiche:

queste cellule hanno, tra loro, meccanismi di funzionamento molto diversi, ma sono tutte in grado di eliminare e/o di identificare gli agenti patogeni.

Cellule Natural Killer: licenza di uccidere

Le cellule Natural Killer (NK) sono una

sottopopolazione di cellule che riconoscono e uccidono cellule infettate e/o danneggiate secernendo citochine infiammatorie.

Costituiscono il 5-20% delle cellule

mononucleate del sangue e della milza.

Il curioso termine natural killer deriva dal fatto che queste cellule, in vitro, sono in grado di uccidere le cellule bersaglio senza

necessità di attivazione.

(20)

In presenza di un microrganismo patogeno l’immunità specifica si basa sull’attivazione mirata dei linfociti B e T, cellule specializzate in funzioni immunitarie, ed è caratterizzata dall’importante specificità dei recettori coinvolti (gli anticorpi nel caso dei linfociti B e il cosiddetto recettore delle

cellule T, ovvero il T-cell receptor, nel caso dei linfociti T).

Linfociti B Linfociti CT

Immunità adattiva

(21)

Le strategie attraverso cui opera l’immunità specifica sono due e collaborano strettamente tra loro:

l’immunità umorale (ovvero per via ematica) e l’immunità cellulo-mediata. Nel primo caso a intervenire sono i linfociti B, che si attivano per produrre anticorpi con i quali debellare gli agenti

infettivi. Nel secondo caso ad agire sono i linfociti T che si attivano per secernere alcune molecole infiammatorie, le citochine, e rivelando le loro proprietà citotossiche.

Immunità adattiva

(22)

Protezione contro l’infezione

Eradicazione di una infezione

L’immunità specifica o adattativa, nota anche come immunità acquisita, rappresenta l’insieme delle

risposte di tipo specifico attivate dal sistema immunitario verso i microrganismi patogeni.

Può essere acquisita in diversi modi:

1- naturale e attivo (quando, cioè, il sistema immunitario conserva il ricordo di malattie già avute, detta immunità acquisita naturale attiva),

2- naturale ma passivo (dovuta, ad esempio, ad anticorpi preformati di origine materna, detta anche

immunità acquisita naturale passiva o immunità del neonato),

3- artificiale (mediante la somministrazione di vaccini e sieri, detta anche immunità acquisita

artificiale).

Immunità adattiva

(23)

Attacco del virus al Sistema Immunitario

Come fa il virus ad evitare la distruzione delle particelle virali

(24)

Farmaci antivirali

Gli antivirali sono farmaci il cui utilizzo è mirato a combattere numerose infezioni virali o per fornire protezione, generalmente per un breve periodo, nei confronti dell'infezione stessa.

Agiscono inibendo una delle varie fasi del ciclo replicativo del virus:

1- Assorbimento e penetrazione del virus nella cellula ospite.

2- Trascrizione e traduzione del genoma virale.

3- Assemblaggio e maturazione dei virioni, ovvero le particelle virali complete.

(25)

Farmaci anti virus influenzali: amantadina, in grado di contrastare il virus influenzale A;

zanamivir e oseltamivir attivi contro i virus influenzali di tipo A e B.

Farmaci anti viruserpetici: aciclovir è l'antivirale di riferimento per la terapia anti-herpes.

Trova impiego sia contro l'Herpes labiale e genitale (Herpes simplex) che contro la varicella e l'Herpes-zoster. Ci sono poi valaciclovir, penciclovir e famciclovir che hanno uno spettro d'azione

simile all'aciclovir, ma maggiori effetti collaterali. Contro questi virus possono essere utilizzati anche l'idoxuridina e la vidarabina (quest'ultima soprattutto contro l'Herpes simplex).

Farmaci anti virus epatici: interferoni, per il trattamento di diversi tipi di epatiti e la ribavirina, utilizzata nell'epatite cronica da virus dell'epatite C.

Farmaci anti HIV: la terapia HAART, Highly Active Anti-Retroviral Therapy, ovvero terapia antiretrovirale altamente attiva consiste nell'uso associato di più antivirali nella terapia dell'infezione da HIV: questa associazione è necessaria poiché con la monoterapia questo virus

diventa facilmente resistente.

Esistono diversi tipi di farmaci antivirali

(26)

Riposizionamento di farmaci esistenti per il trattamento di infezioni

emergenti causate da nuovi virus

Questa metodologia integrativa di riproposizionamento di farmaci antivirali implementa una piattaforma

di medicina di rete basata sulla

farmacologia dei sistemi, quantificando l'interazione tra l'interattività

dell'ospite HCoV e gli obiettivi

farmacologici nella rete di interazione proteina virale -proteina umana.

(27)

Mercato globale dei farmaci antivirali

(28)

Dr. Ennio Tasciotti Instagram account

Facebook Page Twitter

DOMANDE E

CHIARIMENTI

Riferimenti

Documenti correlati

Le cellule di Leydig sono cellule secretorie degli ormoni steroidei, il cui prodotto principale, il testosterone, esercita effetti sia in sede locale (sullo

Alla luce di questi risultati, le iDC da usare come vaccino, sono state trattate con 20 μg/ml di FIV M 2 purificato e inattivato con AT-2.. Questo contatto permette

Valutazione delle proprietà agonistiche sui recettori NKR-P1 e CD69 delle cellule Natural

It was demonstrated that there is an unbalanced distribution of CD56bright CD16- NK cell subsets between peripheral blood of healthy subjects (h), peripheral blood of

Infine, dalla nostra analisi è emerso che le cellule NK isolate da pazienti affetti da NSCLC sono in grado di indurre ex vivo il reclutamento di cellule endoteliali

¾ Ciascuna cellula figlia riceve una copia dei cromosomi presenti nella cellula madre. presenti nella

La provincia più longeva è, per entrambi i generi, Firenze con La provincia più longeva è, per entrambi i generi, Firenze con un valore di 79.58 anni per gli uomini e di 84.64 anni

160 Cf. European University Institute. Available Open Access on Cadmus, European University Institute Research Repository... Thus, the doctrine did not follow the