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CONSORZIO INTERCOMUNALE DI SERVIZI. C.I. di S. VERBALE DI DELIBERAZIONE

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CONSORZIO INTERCOMUNALE DI SERVIZI

C.I. di S.

BEINASCO - BRUINO - ORBASSANO PIOSSASCO - RIVALTA - VOLVERA

VERBALE DI DELIBERAZIONE

DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE N.6

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OGGETTO: ADESIONE ALL'INTESA DI PROGRAMMA PER LA RETE DEI SERVIZI TERRITORIALI SVOLTA DONNA.

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L'anno 2015 addì 2 del mese di Febbraio alle ore 14,00 nei locali del Consorzio Intercomunale di Servizi di Orbassano - Strada Volvera, 63, regolarmente convocato, si è riunito il Consiglio di Amministrazione nelle persone dei Signori:

PRESENTE Giovanni Battista GIRAUDO Presidente del Consorzio Si

Monica AIMONE Consigliere Si

Matteo MARCHESI Consigliere Si

Assiste alla seduta il Segretario Consorziale Corrado PAROLA.

Il Presidente, riconosciuta legale l'adunanza, dichiara aperta la seduta.

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OGGETTO: ADESIONE ALL'INTESA DI PROGRAMMA PER LA RETE DEI SERVIZI TERRITORIALI SVOLTA DONNA

IL PRESIDENTE

Riconosciuta legale l’adunanza dichiara aperta la seduta

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Premesso che:

• la violenza contro le donne è considerata dalla comunità internazionale una violazione dei diritti umani già dal 1993, anno in cui all’esito della II Conferenza mondiale sui diritti umani viene adottata la Dichiarazione di Vienna, che esplicitamente riconosce la violenza come una manifestazione delle relazioni di potere storicamente ineguali tra uomini e donne.

• La violenza contro le donne rappresenta, come riconosciuto dalle istituzioni internazionali a protezione dei diritti umani, una seria violazione dei diritti umani e delle libertà fondamentali delle donne e una forte minaccia o compromissione del loro pieno godimento. Essa si concretizza nell’uso e abuso di potere e controllo di donne e ragazze, tanto nella sfera pubblica che in quella privata ed è intrinsecamente connessa agli stereotipi di genere che fondano e perpetrano tale violenza, insieme ad altri fattori, come quelli economici e sociali, che possono acuire la vulnerabilità alla violenza.

• La violenza di genere sulle donne, ai sensi della Convenzione di Istanbul, comprende tutti gli atti di violenza fondati sul genere che provocano o sono suscettibili di provocare danni o sofferenze di natura fisica, sessuale, psicologica e/o economica, comprese le minacce di compiere tali atti, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà, sia nella vita pubblica, che nella vita privata. Essa comprende tutte le predette forme di violenza che si verificano all’interno della famiglia o del nucleo familiare o tra attuali o precedenti coniugi o partner, indipendentemente dal fatto che l’autore di tali atti condivida o abbia condiviso la stessa residenza con la vittima, oltre a tutte le forme di violenza che si verificano al di fuori del contesto familiare.

• La Cedaw (Convezione per l’eliminazione di ogni forma di discriminazione contro le donne) del 1979, ratificata dall’Italia nel 1985, impegna gli stati, a tutti i livelli, “ad adottare tutte le misure legislative e ogni altro mezzo adeguato, comprese, se necessario, le sanzioni tendenti a proibire ogni discriminazione nei confronti delle donne” (art. 2, par. b) e nel contempo riafferma l’eguaglianza tra uomini e donne in tutte le sfere della società e della famiglia, impegnando gli stati a porre in essere adeguate misure per rimuovere le cause sociali del persistere delle discriminazioni, nonché di tutti quegli stereotipi, pregiudizi e pratiche consuetudinarie che impediscono alla donne la piena eguaglianza rispetto all’uomo ed il pieno godimento dei diritti.

Preso atto che la Convenzione di Istanbul, all’art.5, oltre ad obbligare gli stati ad astenersi da qualsiasi atto che costituisca una violenza nei confronti delle donne e a garantire che ogni autorità e istituzione si comporti in conformità con tale obbligo, impone agli stati di adottare tutte le misure legislative e di altro tipo necessarie per esercitare la debita diligenza nel prevenire, indagare, punire i responsabili e risarcire le vittime di atti di violenza. Le organizzazioni femminili da tempo e in tutto il mondo hanno concentrato a

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lungo l’attenzione sulla violenza contro le donne e in particolare sulla violenza nelle relazioni di fiducia e di intimità, esercitate da partner o ex partner, grazie ai loro sforzi e al loro impegno politico, la violenza contro le donne è entrata nell’agenda politica ed è divenuta sia una questione di tutela dei diritti umani che un tema di salute pubblica;

Evidenziato che:

• secondo i dati riportati dall’OMS, suffragati da una vasta letteratura scientifica, e dai rapporti delle organizzazioni internazionali che proteggono i diritti umani, la violenza contro le donne ha conseguenze sulla salute delle donne sia a breve che a lungo termine, inclusa la salute riproduttiva e sessuale. Le tipologie più diffuse di conseguenze dannose sulla salute delle donne derivano da maltrattamento da partner o ex partner e/o violenza sessuale;

• “La Carta di Ottawa per la Promozione della Salute” redatta in seguito alla 1°

Conferenza Internazionale sulla Promozione della Salute (17 – 21 novembre 1986 – Ottawa, Ontario, Canada) indica che “…un individuo o un gruppo deve essere capace di identificare e realizzare le proprie aspirazioni, di soddisfare i propri bisogni, di cambiare l’ambiente circostante o di farvi fronte. …Fattori politici, economici, sociali, culturali, ambientali, comportamentali e biologici possono favorire la salute, ma possono anche danneggiarla. L’azione della promozione della salute punta a rendere favorevoli queste condizioni tramite il sostegno alla causa della salute. … Per mettere in grado tutte le persone di raggiungere appieno il loro potenziale di salute, l’azione della promozione della salute punta a ridurre le differenze nello stato di salute attuale e ad assicurare pari opportunità e risorse. Tutto ciò comprende solide basi su un ambiente favorevole, sulla disponibilità di informazioni, su abilità personali e su opportunità che consentano di fare scelte sane. … I prerequisiti e le aspettative per la salute non possono essere garantiti solo dal settore sanitario. Quel che più conta è che la promozione della salute richiede un’azione coordinata da parte di tutti i soggetti coinvolti: i governi, il settore sanitario e gli altri settori sociali ed economici, le organizzazioni non governative e di volontariato, le autorità locali, l’industria e i mezzi di comunicazione di massa. … Le strategie e i programmi di promozione della salute dovrebbero essere adattati ai bisogni locali e alle possibilità dei singoli paesi e regioni.”.

Rilevato che tra gli “Obiettivi Regionali della Salute per Tutti per il XXI Secolo”, adottati dal Comitato Regionale OMS per l’Europa nella sua 48esima sessione (Copenaghen – Settembre 1998), compare quello di ridurre le lesioni per violenza (obiettivo 9, azione 5, punto b “… sportello sociale per il riconoscimento della violenza sulle donne …”) e quello di reclutare partners per la salute (obiettivo 20) con lo scopo di

“… coinvolgere individui, gruppi e associazioni pubbliche e private e in generale tutta la società civile in una alleanza per promuovere la salute” attraverso strategie che permettano di “… far emergere quale possa essere il ruolo di figure professionali e di strutture solitamente non considerate come interessate nella promozione della salute …e richiedere a tutti di operare nell’ambito della propria competenza per realizzare la salute per tutti”.

Precisato che con la legge 27 giugno 2013, n. 77 il Parlamento ha autorizzato la ratifica della Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, fatta ad Istanbul l'11 maggio 2011;

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Considerato che a partire dalle indicazioni sopra esposte, rafforzate dai dati dell’OMS - dai quali risulta che una donna su quattro subisce violenza da un uomo nel corso della vita e che la violenza è la prima causa di morte per le donne in età compresa tra i 35 e i 44 anni – e da quelli riguardanti la situazione italiana – ottenuti dall’indagine ISTAT del 2006 dalla quale è emerso che in Italia quasi una donna su tre, tra i 16 e i 70 anni, ha subito violenza fisica o sessuale nel corso della sua vita -, ma soprattutto dalla sensibilità di alcune istituzioni pubbliche del territorio del pinerolese, l’ASL TO3 si è fatta promotrice di un’Intesa di Programma per la Rete dei Servizi, con l’obiettivo di affrontare il problema della violenza di genere attraverso un apporto multidisciplinare per affrontare il fenomeno in modo globale, predisponendo una Rete coordinata di servizi e di professionisti, adeguatamente formati, in grado di rispondere ai bisogni delle donne vittime di violenze e maltrattamenti, riducendo al minimo i passaggi per attivarli.

Accertato che a far data da marzo 2007 ha operato un gruppo di studio che ha messo a punto un progetto denominato “Svolta Donna”, che ha operato in stretta collaborazione con la ASL TO3 ed ha realizzato dal 2007 ad oggi:

• corsi annuali di formazione rivolti alle donne volontarie incaricate di offrire una prima risposta telefonica a donne vittime di violenza, agli operatori sociali e sanitari, agli Avvocati e agli Psicologi consulenti, alle Forze dell’Ordine;

• l’apertura del servizio “Svolta Donna”, il 14 gennaio 2008, con la presenza di donne volontarie formate, addette alla risposta telefonica;

• l’organizzazione di un’offerta di professionisti tra cui medici, psicologi, assistenti sociali e avvocati che garantiscono in maniera tempestiva un colloquio orientativo alla donna vittima di violenza;

• la messa in rete del servizio denominato “Svolta Donna”, inserendo il numero telefonico dedicato nella gamma dei servizi contro la violenza promossi da Provincia, Regione e Ministero, tra cui l’inserimento nella rete del numero telefonico contro la violenza 1522 del Ministero;

• la costituzione di una Associazione Onlus denominata “Svolta Donna” nel maggio 2008, che da quella data ha avuto il compito di coordinare tutte le iniziative in tema di violenza di genere, progettando e realizzando in stretta collaborazione con l’ASL TO3, conseguendo nel tempo i seguenti importanti risultati;

• la definizione di una Intesa di Programma tra tutti i componenti la rete dei servizi, attraverso un modello partecipativo, documentato dalla Regione Piemonte con un video dal titolo Intrecci;

• la trasformazione del Numero telefonico in Numero Verde per favorirne l’accesso alle donne;

• la costituzione di un Centro Antiviolenza riconosciuto dalla Regione Piemonte e operante in rete con tutte le istituzioni e le organizzazioni presenti sul territorio;

• la stesura di un protocollo con Il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Pinerolo per situazioni di emergenza abitativa (2011);

• l’avvio di un servizio di accesso diretto presso l’Ospedale Civile di Pinerolo (2014);

• l’estensione a tutto il territorio della ASL TO3 del servizio di ascolto telefonico (numero verde) e di consulenza specialistica, attraverso l’apertura di uno spazio presso il Presidio territoriale di Avigliana, con accesso diretto settimanale, dal mese di marzo 2014:

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• iniziative culturali e di prevenzione rivolte alla popolazione, con particolare attenzione ai giovani, attraverso iniziative rivolte alle scuole;

• la partecipazione ai tavoli provinciali e regionali sul tema;

• il progetto di allestimento di una casa per accogliere donne in difficoltà in situazione di emergenza, grazie anche al contributo della Tavola Valdese attraverso l'8PM.

Dato atto che al fine di realizzare un’azione di contrasto alla violenza di genere, occorre creare un’alleanza tra tutti gli interlocutori presenti sul territorio, impegnati a contrastare la violenza di genere e mantenerla nel tempo.

Vista l’Intesa di Programma, revisionata dall’Associazione Svolta Donna Onlus e allegata al presente atto (ALL1) , di cui costituisce parte integrante e sostanziale;

Considerato che la presente Intesa di Programma riferisce a tutto il territorio della ASL TO3, la quale si è impegnata a sostenere la Rete “Svolta Donna” in particolare con la messa a disposizione del numero verde dedicato (800 093900), la messa a disposizione di idonei locali, supporti informatici e logistici necessari allo svolgimento delle attività proprie dell’Associazione;

Ritenuto di aderire all’Intesa di Programma per la Rete dei Servizi Territoriali “Svolta Donna”, allegata alla presente deliberazione, per farne parte integrante e sostanziale, rivolta alla realizzazione di interventi a favore di donne vittime di violenza;

Dato atto che le forme di collaborazione del Consorzio sono dettagliate nella scheda Allegato 2:

Visto il parere favorevole espresso dal Direttore Generale in ordine alla regolarità tecnica;

Visto il parere favorevole espresso dal Segretario in ordine alla legittimità;

Con voti unanimi e favorevoli espressi a termini di legge;

DELIBERA

1. di voler aderire all’Intesa di Programma per la Rete dei Servizi Territoriali “Svolta Donna”, allegata alla presente deliberazione, per farne parte integrante e sostanziale, rivolta alla realizzazione di interventi a favore di donne vittime di violenza;

2. Di dichiarare, con successiva unanime e favorevole votazione, la presente deliberazione immediatamente esecutiva al fine di sottoscrivere l’intesa in tempi brevi.

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Del che si è redatto il presente verbale

IL PRESIDENTE IL SEGRETARIO CONSORZIALE F.to Giovanni Battista GIRAUDO F.to Corrado PAROLA

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CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE

La presente deliberazione viene affissa all'albo pretorio del Consorzio Intercomunale di Servizi di Orbassano per 15 giorni consecutivi decorrenti dal 23/02/2015

IL SEGRETARIO CONSORZIALE Dott. Corrado PAROLA

f.to in originale Orbassano, lì 23/02/2015

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Copia conforme all’originale per uso amministrativo

IL SEGRETARIO CONSORZIALE Dott. Corrado PAROLA

f.to in originale Orbassano, lì 23/02/2015

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DICHIARAZIONE DI ESECUTIVITA’

Il sottoscritto Segretario Generale visti gli atti di ufficio ATTESTA

Che la presente deliberazione è divenuta esecutiva il giorno 02/02/2015 x resa immediatamente eseguibile (D.Lgs. 267/00 art. 134, comma 4)

decorsi 10 giorni dalla pubblicazione (D. Lgs 267/00 art. 134, comma 3)

F.to IL SEGRETARIO CONSORZIALE

Corrado PAROLA

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