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Check Up completo per l Ospedale Panico

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Academic year: 2022

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Anno XXVI, Numero 03 (702) - 6/19 febbraio 2021 - www.ilgallo.it - info@ilgallo.it

COPIA AD USO PRIVATO NON CONSULTABILE IN LOCO NEL RISPETTO DEL DPCM7.05.20/ORDINANZA237 REGIONEPUGLIA

FILIERA WEDDING

«Vogliamo ripartire!»

Rochiesta la ripresa in sicurezza degli eventi ed il rilancio di un settore che sta pagando in maniera decisamente grave gli effetti della pandemia

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A TAVOLA

Da dove arrivano i carciofi?

Speculazione al ribasso con i  carciofi sottopagati nei campi di Puglia, colpiti dal maltempo, anche per l’invasione di prodotti provenienti da Egitto e Tunisia

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Check Up completo per l’Ospedale Panico

Lavori in corso. «Mai realizzate così tante opere contemporaneamente»: in cantiere 40mila metri cubi di costruzione, 10mila m 2 calpestabili: il 30% in più dell’esistente

OLIO ExTRAVERGINE DOP TERRA D’OTRANTO:

«LE AZIENDE NON POSSONO ESSERE LASCIATE SOLE»

CONSORZI DI BONIFICA:

DALLE TERRE DI MEZZO APPELLO ALLA REGIONE PER LE CARTELLE DI RECUPERO INCENTIVI PER TIPICITà

E TURISMO: RIAPERTI I TERMINI DI 4 BANDI PER 22 COMUNI DEL CAPO DI LEUCA

INFRASTRUTTURAZIONE TURISTICA, LA REGIONE SBLOCCA 40 MILIONI

DI EURO PER 33 PAESI SALENTINI

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Gioco dei Galletti resta in standby

Causa covid e prolungarsi delle restrizioni anticontagio, il gioco “Trova i galletti”, nostro malgrado, resta sospeso. Sarà ripristinato non appena possibile le condizioni relative all’emergenza sanitaria in atto per la pandemia da Covid 19 - Sars-CoV-2 lo consentiranno

Troppi furti: Tricase esasperata

La pazienza ha superato il livello di guardia e l’associazione dei commercianti ha incontrato il sindaco Antonio De Donno per concordare una strategia da perseguire perché «riteniamo grave che nella nostra città i delinquenti

continuino a danneggiare e depredare le nostre attività e le nostre case».

Bocciata la proposta - provocazione di «autorizzare delle ronde pacifiche di volontari».

Il sindaco: «Non sono favorevole a questo tipo di iniziative di giustizia privata, lasciamo lavorare le forze dell’ordine che sanno fare egregiamente il loro lavoro e, ne sono certo, verranno presto a capo di questa delicata situazione».

Poi annuncia il «modulo per il rimborso dal fondo Solidarietà e sicurezza e telecamere di videosorveglianza»

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ilgallo.it 6/19 febbraio 2021

2 ORA PARLO IO SOCIETà

Le associazioni della filiera del turismo, eventi e wedding (Wedding Planner Puglia, Pu- glia Wedding ProductionConfindustria Lecce Sez. Turismo) hanno promosso un incontro con l’asses- sore allo Sviluppo economico e Politiche internazionali e commercio estero della Regione Puglia  Alessandro Delli Noci, con l’obiettivo di chiedere  la ri- presa in sicurezza degli eventi e garan- tire così il rilancio di un settore che sta pagando in maniera particolarmente grave gli effetti della pandemia. L’incontro si è aperto con la presentazione della fi- liera produttiva da parte degli attori del territorio, volta a far conoscere le peculia- rità del settore spesso poco compreso e considerato dalle istituzioni che rappre- senta un’industria che fattura il 10% del Pil regionale e che può contare su al- meno 37 tipologie di aziende strettamente legate al comparto e circa 20 legate in ma- niera secondaria. L’annullamento degli eventi dall’inizio della pandemia a marzo scorso, si è detto durante l’incontro on line, e l’incertezza sulla ripresa degli stessi con costanza e con un programma di lungo periodo, ha di fatto piegato comple- tamente il settore, che vedeva la Puglia tra le prime regioni in Italia sia come interesse da parte dei clienti di destina- zione, sia come introiti. Del resto, nono- stante tutto, la Puglia resta una delle destinazioni più affascinanti ed ambite per gli eventi anche per il 2021. «La filiera del turismo/eventi/wedding», hanno sotto- lineato Viola Tarantino (Wedding Plan- ner Puglia), Vitantonio Marzano (Puglia Wedding Production) e Giovanni Sera-

fino (Confindustria Lecce Sez. Turismo),

«non è interessata alla voce “ristori”, ma chiede a gran voce la possibilità di ripren- dere a lavorare, attraverso una politica di ri- partenza programmata con precisi livelli di sicurezza ai quali fare riferimento, che pos- sano essere punto fondamentale di una co- municazione efficace per rincuorare gli sposi dell’anno in corso e quelli del prossimo fu- turo, nonché gli organizzatori di grandi eventi».

L’assessore Delli Noci, apprezzando la concretezza delle richieste e la volontà di mettere in primo piano la ripresa del la- voro per supportare non solo il comparto ma anche e soprattutto i clienti (tra cui i futuri sposi), ha chiesto al tavolo «una strategia da poter condividere con gli organi competenti». Le Associazioni confidano in un proficuo confronto con il team dell’as- sessore Delli Noci e del sistema sanitario, in modo da procedere con linee guida pre- cise e riprendere a lavorare. L’auspicio, condiviso, è infatti quello di «una pronta ripartenza di tutti gli eventi in totale sicu- rezza».

FILIERA DEL WEDDING: è ORA DI RIPARTIRE

La filiera del turismo, eventi e wedding. «Non vogliamo ristori, solo una ripartenza programmata con precisi livelli di sicurezza che possa rincuorare gli sposi dell’anno in corso e del prossimo futuro»

Il Covid ha aggravato ancora di più le disuguaglianze nel nostro Paese. Nella lotta al virus le misure restrittive hanno imposto a tutti condizioni rigidissime, ma a pagare un prezzo molto alto sono state le persone più fragili già a rischio prima della pandemia e ancor di più oggi in conseguenza dell’aggravamento del contesto sanitario e finanziario.

«La Regione Puglia ha sempre dato grande attenzione alle situazioni di fragilità e di particolare debolezza delle persone», dichiara il consigliere regionale Mario Pendinelli, componente della commissione Sanità.

«In continuità con questa azione», aggiunge Pendinelli, «ho presentato un disegno di legge che mira a sostenere l’istituto dell’amministrazione di sostegno, un istituto che i giudici tutelari sono costretti ad utilizzare molto spesso e che interessa i servizi sociali dei Comuni e le Aziende sanitarie locali. Questa proposta di legge», precisa il consigliere regionale di Scorrano,

«è finalizzata ad aiutare le persone che non hanno un reddito, senza alcun bene, che molto spesso devono essere oggetto di intervento da parte di qualcuno che si prenda cura di loro. In alcuni casi proprio i ritardi che si determinano sono un carico ulteriore per il

Servizio ospedaliero regionale che è costretto a tenere in carico queste persone in attesa che si evolvano delle situazioni a loro sostegno. La Regione Puglia con questa proposta di legge può intervenire a salvaguardia dei diritti dei soggetti deboli e consentire ai giudici tutelari di operare con maggiore tranquillità». 

La proposta di legge , secondo Pendinelli, se approvata, «permetterà di aiutare soggetti fragili, privi di reddito, senza alcuna proprietà e, talvolta, senza alcun parente in grado di prendersi cura di loro, che per motivi psichici o fisici non sono in grado di badare a sé stessi; in tali situazioni di svantaggiate condizioni economiche e sociali il giudice è purtroppo costretto a far leva esclusivamente sulla disponibilità e sensibilità

dell’amministratore di sostegno per la salvaguardia dei diritti di tali persone.

L’intervento previsto nella proposta di legge costituirà un’opportunità per i soggetti più deboli e fornirà, nel contempo, un aiuto all’autorità giudiziaria che potrà realizzare un’azione mirata e tempestiva evitando spiacevoli conseguenze per i soggetti fragili o la presa in carico degli stessi in modo improprio e per tempi lunghi da parte del Servizio sanitario regionale».

Regione, Mario Pendinelli:

«Tuteliamo le

persone fragili»

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Crescono i prezzi dei prodotti alimentari nel carrello della spesa con aumenti che arrivano all’1,9% per la ver- dura fino al 4% per la frutta, ma nei campi è speculazione al ri- basso con i carciofi sottopagati nei campi di Puglia, colpiti dal maltempo, anche per l’inva- sione di prodotti provenienti da Egitto e Tunisia.

È quanto emerge dall’analisi della Coldiretti Puglia sui dati Istat relativi all’andamento dell’inflazione a dicembre, che evidenziano un aumento dei prezzi alimentari dello +0.8% ri- spetto allo stesso periodo dello scorso anno, mentre è specula- zione nei campi dove il prezzo dei carciofi brindisini è crollato al di sotto dei 15 centesimi a ca- polino.

«I carciofi egiziani e tunisini sono facilmente riconoscili perché sono tutti perfettamente uguali, con i gambi della medesima lun- ghezza, deprivati di foglie e cali- bro uguale per ogni capolino.

Chiediamo alle forze dell’ordine, che ringraziamo per l’attività di vigilanza costante, di inasprire i controlli in questo momento di emergenza pandemica, perché è una situazione inaccettabile in uno scenario di crisi dove non si dovrebbe speculare sugli anelli più deboli della filiera, gli agricol- tori e i consumatori», denuncia

Filippo De Miccolis Angelini, presidente di Coldiretti Brin- disi.

Di fronte ad una emergenza senza precedenti serve respon- sabilità con un “patto etico di filiera” per garantire, insiste Coldiretti Puglia, una adeguata remunerazione dei prodotti agricoli e privilegiare nella di- stribuzione il Made in Italy a tu- tela dell’economia,

dell’occupazione e del territorio.

Un obiettivo che va sostenuto con un serio intervento norma- tivo del parlamento contro le pratiche commerciali sleali ad integrazione della Direttiva UE 2019/633.

«Le importazioni di carciofi pro- venienti da Egitto, Marocco e Tu- nisia nei porti di Bari, Brindisi, Genova, Gioia Tauro e Manfredo- nia inquinano il mercato», insiste il presidente De Miccolis, «im- mettendo prodotto di scarsa

qualità a prezzi stracciati. Il ri- schio è che i nostri imprenditori agricoli decidano di non racco- gliere più ritenendo poco remune- rativa l’attività cinaricola. Il comparto in provincia di Brindisi ha bisogno di una seria program- mazione per uscire dal momento di difficoltà e contemporanea- mente assicurare la possibilità ai consumatori di acquistare pro-

dotto locale che, non essendo soggetto a lunghi tempi di tra- sporto, garantisce freschezza e genuinità uniche».

In Puglia si producono 1.245.400 quintali di carciofi – ricorda Coldiretti Puglia – di cui 475mila solo nella provincia di Brindisi, una delle aree vo- cate soprattutto per i carciofi di pregio, tanto da essersi assicu- rata il riconoscimento comuni- tario della IGP (indicazione Geografica Protetta) al carciofo brindisino.

Per ogni euro speso dai con- sumatori per l’acquisto di ali- mentimeno di 15 centesimi – precisa la Coldiretti Puglia – vanno a remunerare il prodotto agricolo per effetto delle distor- sioni e delle speculazioni che si verificano lungo la filiera a causa degli evidenti squilibri di potere contrattuale.

Una ingiustizia profonda che va combattuta rendendo più equa la catena di distribuzione degli alimenti che vede oggi sottopa- gati i prodotti agricoli spesso al di sotto dei costi di produzione senza alcun beneficio per i con- sumatori, afferma Coldiretti Pu- glia nel sottolineare che per controllare e sanzionare com- portamenti sleali serve indivi- duare un organismo di controllo con competenze e mezzi adeguati, nell’Ispettorato centrale della tutela della qua- lità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentare (ICQRF) funzionale.

Gli ottimi risultati dell’attività di contrasto confermano la ne- cessità di tenere alta la guardia e di stringere le maglie ancora larghe della legislazione con la riforma dei reati in materia agroalimentare, conclude Coldi- retti Puglia, segnalando che l’innovazione tecnologica e i nuovi sistemi di produzione e distribuzione globali rendono ancora più pericolosa la crimi- nalità nell’agroalimentare che per questo va perseguita con la revisione delle leggi sui reati alimentari elaborata da Giancarlo Caselli nell’ambito dell’Osservatorio agromafie promosso dalla Coldiretti per introdurre nuovi sistemi di in- dagine e un aggiornamento delle norme penali.

6/19 febbraio 2021 ORA PARLO IO L’INVASIONE ilgallo.it 3

CARCIOFI SALENTINI? NO, TUNISINI ED EGIZIANI!

Coldiretti Puglia. Il presidente Filippo De Miccolis Angelini: «Le importazioni da Egitto, Marocco e Tunisia inquinano il mercato, immettendo prodotto di scarsa qualità a prezzi stracciati»

Chiediamo alle forze dell’ordine di inasprire i controlli in questo momento di emergenza pandemica, perché è una situazione inaccettabile in uno scenario di crisi dove non si dovrebbe speculare sugli anelli più deboli della filiera: gli agricoltori ed i consumatori

FILIPPO DE MICCOLIS » »

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ilgallo.it 6/19 febbraio 2021

4 ATTUALITà DAI COMUNI

«Servizi educativi per l’infanzia e l’adolescenza a rischio a causa dei ritardi accumulati dalla Re- gione Puglia: intervenga subito il presidente Emiliano».

Lo chiedono le segreterie territoriali di Fp-Cgil e Uiltucs-Uil di Lecce, che rilan- ciano il grido d’allarme delle cooperative sociali - Confcooperative Federsolida- rietà, Legacoop Sociali, Fism, Forum Terzo Settore e Acsemi Puglia - preoccu- pate per i gravi ritardi nell’erogazione dei fondi spettanti a circa 500 asili nido e strutture private che si occupano dei Ser- vizi educativi per minori in Puglia a sup- porto delle fasce più deboli della popolazione. Di queste, una cinquan- tina si trovano in provincia di Lecce e occupano centinaia di lavoratori (so- prattutto donne). 

«Senza fondi, queste strutture non possono fatturare le loro prestazioni a causa dei ri- tardi della Regione e dunque pagare il per- sonale», denunciano i segretari generali provinciali Fiorella Fischetti  (Fp Cgil) e Antonella Perrone (Uiltucs).

«Il problema», spiegano, «nasce dall’istrut- toria ancora in corso per l’iscrizione a ca- talogo delle Unità di offerta che erogano servizi per l’infanzia in Puglia ed il ricono- scimento del voucher di conciliazione alle famiglie richiedenti. L’anno educativo è ini- ziato a settembre», rimarcano, «e, invero- similmente, a fine gennaio non si hanno ancora i riscontri dell’istruttoria regionale sulle strutture da iscrivere a catalogo e con- seguentemente sull’abbinamento minori/

servizi. Una situazione che sta danneg- giando anche le famiglie che, a quasi metà anno, non sanno se la loro domanda di ri-

conoscimento del voucher sia stata accolta o meno.  Intanto le aziende sostengono da settembre i costi del Welfare pugliese, senza certezze e senza previsioni attendibili sulle tempistiche per la risoluzione della vi- cenda».

I sindacati invocano quindi l’intervento del governatore pugliese Michele Emi- liano e del neo assessore al Welfare Rosa Barone: «Dal prossimo febbraio, non es- sendo più in grado di anticipare ulteriori ri- sorse per garantire il servizio di cura dei minori accolti, queste strutture si vedranno costrette ad addebitare alle famiglie il costo intero della retta. Ciò comporterà, verosi- milmente, la rinuncia di molte famiglie e il conseguente licenziamento del personale.

Per queste ragioni», concludono Fischetti e Perrone, «occorre intervenire con urgenza per risolvere questa delicata situazione nel più breve tempo possibile, affinché non siano i lavoratori e le famiglie a pagare per gli ingiustificati ritardi della Pubblica Am- ministrazione».

SERVIZI PER INFANZIA E ADOLESCENZA A RISChIO

Lavoratori in stato di agitazione. «Fondi in ritardo per asili nido e strutture private che si occupano di servizi educativi per minori a supporto delle fasce più deboli della popolazione»

Un leccese tra i nuovi dirigenti dei servizi segreti italiani

Galatina: in arrivo 75mila euro per l’edilizia popolare

Nominati i tre vicedirettori delle Agenzie dei servizi di sicurezza.

All’Aise arrivano il generale della Guardia di Finanza Luigi Della Volpe, già caporeparto dell’agenzia, e l’ammiraglio Carlo Massagli, consigliere militare a palazzo Chigi. All’Aisi il nuovo numero due è il leccese generale dei cara- binieri Carlo De Donno, anch’egli capo-

reparto del servizio interno. Compagno di corso all’Accademia militare di Modena del nuovo comandante generale dell’Arma, Teo Luzi, ha sviluppato la sua sensibilità informativa al Ros (raggruppamento ope- rativo speciale), fiore all’occhiello dell’in- vestigazione antiterrorismo e antimafia dell’Arma, poi è approdato al Sisde dove vanta un’esperienza ormai ventennale.

In arrivo oltre 100 mila euro di finanziamento regionale per l’edilizia regionale.

Il Comune di Galatina si aggiudica un importante fi- nanziamento per inter- venti da effettuare presso alloggi di edilizia popolare.

Si tratta di circa 75 mila euro da destinare a 5 ap- partamenti situati in Via Congedo e Via della Re- pubblica.

«L’importanza della que- stione dell’edilizia popolare

e l’attenzione che questa amministrazione mette in atto nei confronti delle te- matiche sociali delicate», dichiara l’assessore ai La- vori Pubblici Loredana Tundo, «hanno consentito il raggiungimento di questo importante obiettivo».

La Regione Puglia ha messo in campo il «Pro- gramma di re- cupero e raziona- l i z z a - zione degli immobili e

degli alloggi di edilizia resi- denziale pubblica di pro- prietà dei Comuni e degli Istituti Autonomi per le case popolari» e la richiesta por- tata avanti dalla Città di Galatina, unitamente a quella di ARCA Sud Salento per altri due alloggi, è stata accolta, consentendo il fi- nanziamenti dei lavori.

Sette interventi, dunque, considerando i due di ARCA Sud Salento da effet- tuarsi in Via Vernaleone, per un valore complessivo di 105 mila euro.

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Tra le attività delle Agenzie regio- nali per la Preven- zione e la Protezione dell’Ambiente rientra il monito- raggio del Pm10 presente nel- l’aria attraverso l’utilizzo di stazioni fisse.

In linea con quanto fatto anche dalle altre Agenzie d’Italia, l’Arpa regionale ha raccolto i dati e fatto il punto sulla presenza in Puglia, nel corso del 2020, di polveri sot- tili, e in particolare sul Pm10. 

Il Pm10 è l’insieme di particelle con diametro aerodinamico infe- riore a 10  μm (10-6 m).

Le sue ridotte dimensioni gli per- mettono di penetrare nell’appa- rato respiratorio.

Vari studi epidemiologici hanno evidenziato correlazioni tra le concentrazioni del Pm10 e l’in- cremento di mortalità e di rico- veri per malattie cardio- polmonari. 

Il Pm10 si distingue in primario, generato direttamente da una fonte emissiva (antropica o natu- rale), e  secondario, derivante cioè da altri inquinanti presenti in atmosfera attraverso reazioni chimiche.

La presenza di questo inquinante, infatti, dipende da molteplici va- riabili quali le condizioni meteo- climatiche, le avvezioni di polveri desertiche, le reazioni tra precur- sori.

L’esposizione acuta a breve ter-

mine è monitorata attraverso l’indicatore relativo alla media giornaliera di Pm10 per la quale è stata individuata la soglia di 50 μg/m3. Ad essa fanno riferimento sia il limite di legge nazionale (D.Lgs. 155/2010, che prevede massimo 35 superamenti annui), sia il valore di riferimento da non superare per tutelare la salute umana raccomandata dall’Oms, Organizzazione Mondiale della Sanità  (non superare più di 3 volte in un anno).

Il raggiungimento del rispetto del valore di riferimento dell’Oms è uno degli obiettivi per lo sviluppo sostenibile contenuti nell’Agenda 2030 dell’Onu.

In Puglia si conferma il trend di miglioramento della qualità dell’aria.

«La situazione dei dati di Pm10 in Puglia nel 2020», dichiara Vito

Bruno, direttore generale di Arpa Puglia, «conferma il trend positivo degli ultimi tre anni, in termini di rispetto dei limiti di legge nazionale (Dlgs. 155/2010).

Non ci sono stati nel corso del- l’anno superamenti, in quanto non sono stati superati in nessuna sta- zione di monitoraggio di qualità dell’aria, i 35 superamenti annui permessi dalla legge.

Da un punto di vista dei valori di riferimento dell’Oms, invece, si ri- scontra un trend pressoché sta- zionario nell’ultimo triennio, con un dato, relativo al 2020, di 40 sta- zioni di monitoraggio della qualità dell’aria che hanno superato il va- lore di riferimento.

Il miglioramento della qualità dell’aria, in media, nel 2020 è il frutto del combinato disposto di controlli più numerosi, innovazione tecnologica nelle attività produt-

tive, ed una maggiore sensibilità per la tutela ambientale che ci au- guriamo continui a crescere tra cit- tadini e operatori economici.

Abbiamo scelto di analizzare il Pm10 avendo quale riferimento sia il Dlgs. 155/2010, sui limiti della qualità dell’aria in ambiente, che i parametri fissati per il Pm10 dal- l’Organizzazione Mondiale della Sanità. In tal modo abbiamo verifi- cato come al rispetto dei limiti di qualità dell’aria, come disciplinati dalla normativa ambientale – con un trend in costante miglioramento

– non corrisponda analogo risul- tato per il rispetto dei parametri fissati dall’Oms.

Una ragione per non fermarsi ed anzi per rafforzare i monitoraggi e sollecitare politiche ambientali an- cora più ambiziose, in una visione realmente integrata di tutela del- l’ambiente e della salute.

Nel frattempo stiamo elaborando i dati, relativi al 2020, per tutti gli altri inquinanti previsti dalla legi- slazione nazionale, in materia di qualità dell’aria». 

6/19 febbraio 2021 AMBIENTE IL MONITORAGGIO ilgallo.it 5

POLVERI SOTTILI: ARPA FA IL PUNTO

Lecce e provincia. Il valore limite di legge non è mai stato superato dal 2015 al 2020, mentre il valore di riferimento dell’Oms è stato superato quasi sempre nei sei anni oggetto di studio

Nel 2020 in Puglia, le 52 stazioni di monitoraggio della Rete Regionale della Qualità dell’Aria (Rrqa) che monitorano il Pm10, non hanno registrato il superamento del limite di legge.

Il valore di riferimento OMS è stato invece superato in 40 stazioni (77%) che rispetto alla totalità dei superamenti nazionali, rappresenta il 10%. A Lecce il valore limite di legge non è mai stato superato dal 2015 al 2020, mentre il valore di riferimento dell’Oms è stato superato quasi sempre nei sei anni oggetto di studio.

Rispetto al 2019, nel 2020 si registra l’aumento del numero di supera- menti in entrambe le centraline presenti nel capoluogo leccese.

La situazione in Puglia

12 10

19 16

16 5

22

0 5 10 15 20 25 30 35 40

Lecce - Piazza Libertini Lecce - via Garigliano Arnesano Riesci Campi Salentina Galatina Guagnano - Villa Baldassarre Surbo - via Croce Vito Bruno, direttore

generale di Arpa Puglia

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ilgallo.it 6/19 febbraio 2021

6 PANE E OLIO DAI COMUNI

A rischio la produzione dell’olio extravergine di oliva Dop ‘Terra d’Otranto’. Cia-Agricoltori Italiani del Salento si fa portavoce del grido di aiuto lanciato dalle im- prese che necessitano dei contributi ritenuti indispensabili per conti- nuare a tutelare le produzioni con il marchio Dop e sollecita un tempe- stivo intervento del Ministero, a cui già si era appellata.

«Nonostante la richiesta, avanzata già due settimane fa, di corrispondere i pa- gamenti anche per l’anno 2019 a fa- vore delle aziende, non abbiamo avuto tuttora alcun riscontro in merito», sot- tolinea Emanuela Longo, direttore Cia Salento.

Il marchio è assegnato all’olio extra- vergine ottenuto dalle olive delle va- rietà “cellina di Nardò” e “ogliarola”, coltivate, da sole o congiuntamente, negli oliveti per almeno il 60 per cento (possono concorrere altre va- rietà presenti negli oliveti, però, in misura non superiore al 40 per cento).

«Il settore olivicolo e la produzione degli olii extravergine di qualità, in tutto il Salento, hanno già dovuto su- bire due emergenze epocali: prima la Xylella e ora l’emergenza pandemica», sottolinea Longo, «per questo motivo non sono accettabili ritardi e omissioni nei confronti delle aziende che devono programmare, restare attive, conti- nuare a vivere per progettare il futuro e un deciso rilancio. Ecco perché è fon- damentale che si proceda a quei paga-

menti e lo si faccia nel minor tempo possibile. Le aziende agricole, infatti, non possono essere lasciate da sole nella salvaguardia e valorizzazione dell’olio extravergine di oliva Dop. Ci preoccupa il lassismo di chi presiede l’organismo che dovrebbe impegnarsi a sostenere tutte quelle aziende che con- tinuano a rispettare il disciplinare isti- tuito per la produzione dell’olio extravergine di oliva Dop».

La zona di produzione, trasforma- zione e confezionamento comprende l’intero territorio della provincia di Lecce e diversi Comuni delle pro- vince di Taranto e Brindisi. Il disci- plinare prevede che la raccolta delle olive deve essere effettuata a mano o con mezzi meccanici, mentre per l’estrazione dell’olio sono ammessi soltanto i processi meccanici e fisici e le operazioni di oleificazione de- vono avvenire entro due giorni dalla raccolta delle olive.

A RISChIO L’OLIO DOP TERRA D’OTRANTO

Cia-Agricoltori Italiani del Salento. Si fa portavoce del grido di aiuto lanciato dalle imprese La zona di produzione, trasformazione e confezionamento comprende tutta la provincia di Lecce

Solidarietà a Martano:

fornaio dona pane alle famiglie in difficoltà

Rispetto. «In paese ci conosciamo tutti,

chi ne ha fruito è perché veramente bisognoso»

Una panetteria di Martano è di- ventata il punto di riferimento, in paese, per chi in difficoltà economica. Con una inizia- tiva di solidarietà, il proprie- tario del forno ha deciso di donare pane a chi ne avesse bisogno. Tutti i

giorni dopo le 13e30 ci si può recare in panetteria e ritirare del pane, in quantità dettata dal numero di persone che compongono la propria fami- glia. Il fornaio in questione ha fatto sapere di non pun- tare a un ritorno di immagine ma di voler compiere solo un gesto solidale. L’idea ha

riscosso già successo. Al mo- mento, nessuno se ne sa- rebbe approfittato: «In paese ci conosciamo tutti», ha spie- gato il fornaio, «chi ne ha fruito è perché veramente biso- gnoso». L’iniziativa andrà avanti nel tempo. Chissà che a breve non verrà replicata in altri centri.

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6/19 febbraio 2021 LA PROTESTA DAI COMUNI ilgallo.it 7

I sindaci dell’Unione dei Comuni delle Terre di Mezzo  scri- vono al presidente re- gionale Emiliano ed all’assessore regionale all’agricoltura Pentas- suglia.

Nella lettera (firmata dai sindaci Massimo Martella di Nociglia, Silvano Macculi di Botrugno, Luca Benegiamo di  Giuggia- nello, Salvatore Sales di Sana- rica, Gabriele Petracca di San Cassiano, Bruno Corrado di Su- persano, Salvatore Fernando Puce di Surano) la rabbia, il di- sagio e l’incredulità montata nei sette centri per la scelta della Re- gione di «ritornare a battere cassa per trascinare il carrozzone».

Il tema, le cartelle di recupero tributi dei consorzi di bonifica, tornate ad essere spada di Damo- cle in un momento storico fune- sto. «Visto che avete avuto testa e coraggio di riaccendere una que- stione tanto annosa quanto disa- strosa, colma di nefandezze e di gestioni commissariali rivelatesi fallimentari», si legge nella let- tera, «siamo costretti ad affian- carci nuovamente e senza indugio alcuno, ai nostri tantissimi concit- tadini e ad urlare, insieme a loro, contro la vostra incapacità gestio- nale e la vostra sfacciataggine nel metter le mani nelle loro ta- sche».

«Ancor più grave», insistono i fir- matari, «perché lo fate in un pe-

riodo economico così delicato e lo fate per servizi non espletati! È mai possibile che non vi siate resi conto che in Italia tutte le cartelle esat- toriali sono state sospese? Da una giunta riconfermata ci si aspettava maggiore serietà e sensibilità poli- tica, la stessa che avete cercato di dimostrare nei mesi di campagna elettorale».

Per i sindaci dei sette Comuni delle Terre di Mezzo, «è inammis- sibile far pervenire, nelle case degli utenti, addirittura le cartelle di recupero tributi del 2014,  per molti annualità prescritta.Ciò che più risulta assurdo è aver inviato tale cartella  anche a chi con senso di responsabilità aveva già versato nelle casse del Consorzio tale annualità in anni passati ed anche a coloro che hanno presen- tato un ricorso in commissione tri- butaria e sono risultati vincitori.

Questi casi rappresentano un

segno evidente

della confusione che avete gene- rato e, nella migliore delle ipotesi, confermano che i soggetti incari- cati per la riscossione (Sogest e Creset) non hanno avuto banche dati comuni».

Allo stesso modo, per i primi cit- tadini «è inammissibile non ri- spettare una sentenza della Corte Costituzionale, la quale sancisce come non possa esserci contributo di bonifica senza beneficio per l’utenza».

«Presidente», sottolineano, «come possiamo noi, umili Sindaci, for- nire chiarimenti per le tante opere ed interventi del Consorzio di Bonifica mai realizzati in tante aree sottoposte a tassazione?

Come possiamo noi, spiegare loro che dovrebbero pagare delle tasse su immobili ricadenti nel centro

abitato già urbanizzato es. zone B, C, D con acquedotto, fogna bianca…?».

I sindaci non hanno dubbi:

«Forse fareste meglio a dire la ve- rità, a spiegare che la Regione ha deciso di reintrodurre il paga- mento dei contributi di bonifica, perché non ha avuto il coraggio di riformarli seriamente, ed oggi, avete autorizzato il rinvio delle cartelle esattoriali perché avete l’esigenza di incassare tali somme per risolvere problemi del bilancio regionale. È inammissibile che il Presidente di una Regione non abbia tenuto conto delle tante delibere dei Consigli Comunali delle diverse Municipalità Salen- tine con le quali è stato chiesto: la costituzione di un tavolo tecnico per la predisposizione e presenta- zione di una proposta di legge di modifica delle LL.RR 1 e 38 del

2017, al fine di addivenire ad un si- stema di gestione dei Consorzi di Bonifica improntato all’efficienza, all’economicità e alla partecipa- zione; la revoca/annullamento con effetto immediato degli avvisi di pagamento, illegittimi, recapitati dal Consorzio di Bonifica ed aventi ad oggetto il codice tributo 630, di diverse annualità».

Per tutti questi motivi i sindaci chiedono un incontro al gover- natore: «Caro Presidente Emi- liano  pretendiamo di avere risposte da dare ai nostri citta- dini, noi che viviamo il territorio insieme a loro. Nell’attesa, noi continueremo la battaglia, con ogni mezzo e strumento, contro questa assurda situazione, contro questa ingiustizia che opprime e vessa i nostri cittadini. Lanciamo un sentito e forte appello, oltre che a lei, agli assessori, al Presidente della commissione competente, a tutti i Consiglieri regionali, appar- tenenti ai diversi partiti politici, af- finché: si proceda immediatamente alla sospensione delle cartelle esattoriali per tutto l’anno 2021, visto che a livello nazionale tutte le cartelle esattoriali sono state già sospese; si convochi, con urgenza, la commissione consiliare compe- tente per studiare con serietà l’ar- gomento».

La richiesta è «sin d’ora, di essere invitati a partecipare alla commis- sione con una delegazione di Sin- daci».

«LA REGIONE BATTE CASSA SFACCIATAMENTE»

Cartelle di recupero consorzi di bonifica. La rabbia dei sindaci dei sette Comuni delle Terre di Mezzo per la scelta della Regione di «ritornare a battere cassa per trascinare il carrozzone»

Forse fareste meglio a dire la verità, a spiegare che la Regione ha deciso di reintrodurre il pagamento dei contributi di bonifica, perché non ha avuto il coraggio di riformarli seriamente, e che avete autorizzato il rinvio delle cartelle esattoriali perché avete l’esigenza di incassare le somme per risolvere problemi del bilancio regionale

CARO GOVERNATORE... » »

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Un’azienda unanimemente ricono- sciuta d’eccellenza e la cui impor- tanza strategica per Tricase e per l’intero territorio salentino va ben oltre i numeri imponenti che danno la dimen- sione di cosa sia la Pia Fondazione di Culto e Religione “Cardinale Panico”: mille dipen- denti, 38 mila metri quadri, 400 posti letto, 23mila ricoveri, 36mila accessi di Pronto Soccorso e 12mila interventi chirurgici in media in un anno.

Nell’ultimo anno il nosocomio tricasino, pur non essendo un “ospedale covid”, ha avuto un ruolo chiave nella gestione dell’emergenza sa- nitaria sia per il percorso protetto che ha dato tranquillità a tutti i pazienti alle prese con pa- tologie che non fossero il coronavirus, che per il supporto prezioso che l’Unità Complessa di Medicina di Laboratorio diretta dal dr Vitto- rio Tassi ha fornito all’Asl, processando una serie infinita di tamponi anticovid e favorendo tracciamento e contenimento dei focolai.

«COME LA VENERANDA FABBRICA DEL DUOMO DI MILANO»

Un’azienda così importante, va da sé, ha la necessità di essere al passo coi tempi se non addirittura anticiparli ed ecco perché dà l’impressione di essere un cantiere sempre aperto. Ogni anno, a memoria d’uomo, le nuove opere si sono intrec- ciate con quelle di manutenzione, di adegua- mento, di ristrutturazione, senza sosta. «Il continuo impegno è il segreto della conservazione della struttura che non dimostra gli anni che ha», confida l’ing. Antonio Coppola. Il responsa- bile tecnico dell’azienda ospedaliera, per evi- denziare ulteriormente l’andamento paragona il “Panico” a «la Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano: i lavori non finiscono mai!».

ilgallo.it 6/19 febbraio 2021

8 CANTIERE APERTO TRICASE

LA VENERANDA FABBRICA DELL’OSPEDALE

Tricase. Lavori in corso: 40mila nuovi metri cubi di costruzione, oltre 10mila m 2 di pavimento, il 30% in più della struttura esistente, da destinare ad uffici, ambulatori, laboratori, farmacia...

OSPEDALE ACCREDITATO E AL PASSO COI TEMPI

Da qualche anno, però, l’infaticabile e lungimirante attività della direttrice generale,

Suor Margherita Bramato, ha portato alla definizione di strategie e ad un

gravosissimo impegno progettuale, finanziario, gestionale, per il totale ammodernamento dell’ospedale, per stare al passo coi tempi.

Impegno divenuto necessario anche perché l’ospedale tricasino è tra i primi in Puglia ad aver ottenuto l’accreditamento al Servizio Sanitario Nazionale, vale a dire la certificazione di rispondenza ai requisiti previsti dalla legge in tutti gli ambiti (sanitario, di sicurezza, urbanistico, di prevenzione incendi, di rispondenza ai requisiti contrattuali, di gestione etc.). «Per ottenere tale prestigioso risultato», spiega Coppola, «è stato necessario procedere con impegnativi lavori di ristrutturazione in tutti i reparti. Avviato, da un po’ di anni, anche l’ampliamento della struttura per adeguarla alle nuove esigenze».

LA NUOVA COSTRUZIONE

È visibile dall’esterno la dimensione della nuova struttura ancora ricoperta dalle impalcature degli operai. Chie- diamo lumi all’ingegnere Coppola: «Si stanno realizzando ben 40mila nuovi metri cubi di costruzione, oltre 10mila metri quadrati di pavi- mento, il 30% in più della struttura esistente, da destinare ad uffici, depositi, movimentazione merci, farmacia, nuovo CUP (Centro Unico di Pre- notazione), nuovi laboratori di analisi, nuovo cen- tro emotrasfusionale, nuovi ambulatori, nuovi ambienti destinati alla degenza (il numero mas- simo di ricoveri resterà uguale ma saranno razio- nalizzate e migliorate le degenze)».

IMPIANTI NUOVI E PIù SICURI

È in corso anche il totale ammoderna- mento degli impianti: «È stata realiz- zata una nuova cabina elettrica; in corso l’ammodernamento degli impianti elet- trici in tutto l’edificio esistente; realizzata una nuova rete di distribuzione della media tensione. Sono stati realizzati i nuovi impianti per i gas medicali», ag- giunge l’ingegnere dell’ospedale, «con il comple- tamento di una rete ad anello che garantisce maggior sicurezza e consente di non aver inter- ruzioni nella erogazione». La serie dei lavori in corso è infinita: si sta infatti lavorando ad «un nuovo sistema di smaltimento delle acque piovane ed è in corso un impegnativo lavoro per la sostitu- zione, l’ammodernamento e l’ampliamento di tutti gliimpianti di trattamento dell’aria, non solo per migliorare le condizioni climatiche (soprattutto in estate grazie ai nuovi impianti di condiziona- mento) ma anche al fine di ridurre al minimo il ri- schio di trasmissione di contagio, problematica diventata particolarmente importante in questo pe- riodo di pandemia».

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6/19 febbraio 2021 LAVORI IN CORSO L’INTERVISTA ilgallo.it 9

NUOVI SERBATOI D’ACQUA NESSUN PROBLEMA IN ESTATE

Finito? Macchè! «Realizzati i nuovi serbatoi di acqua nei pressi del cogeneratore, total- mente autonomi ed in grado di garantire il fabbisogno per più di due giorni, sopperendo in questo modo alle riduzioni di portata frequenti nel periodo estivo».

Allo stesso modo si sta procedendo, «uti- lizzando le normative nazionali, alla totale manutenzione delle facciate».

“CARDINALE PANICO”

Antonio Coppola. Il responsabile tecnico dell’azienda ospedaliera:

«Mai, in tanti anni, realizzate così tante opere contemporaneamente»

Tali opere richie- dono quantità sempre crescenti di energia e per que- sto motivo è stato dato

«grandissimo impulso alla rea- lizzazione di impianti e strut- ture che consentano una drastica riduzione dei con- sumi: l’impianto di trigene- razione a metano consente di produrre energia elettrica, termica e frigorifera con ri- sparmi energetici e per l’am- biente particolarmente importanti». Si sta facendo inoltre ricorso alla geoter- mia, al solare termico ed al fotovoltaico, «pur se in di- mensioni limitate».

Coppola annuncia che il

«nuovo edificio sarà energeti- camente autosufficiente. Si sta procedendo alla coibentazione del terrazzo per ridurre le di- spersioni termiche e, per i nuovi interventi di ammoder- namento, alla sostituzione degli infissi con altri con mi- gliore coibenza. L’intera super- ficie esterna, sul lato Est, verso Casa di Betania, sarà total- mente trasformata portandola al livello di Via Ludovico Ario- sto e sarà realizzato un nuovo accesso pedonale per il pub- blico, da Via Giovanni XXIII».

AUTOSUFFICIENZA ENERGETICA PER IL NUOVO EDIFICIO

DUE NUOVE SALE OPERATORIE E TANTE ALTRE NOVITà

Non mancano, e sono anzi

«particolarmente impegnative», le opere di ammoderna- mento e ristrutturazione dei reparti e delle attrezzature.

Dopo l’ampliamento di una delle sale operatorie del quinto piano, dove è stato installato un robot, sono «in corso di rea- lizzazione altre due nuove sale operatorie al secondo piano e saranno realizzate in adiacenza due nuove sale per endoscopia.

Ultimata la realizzazione di un nuovo am- biente per la sostituzione di una vecchia TAC. Stanno per iniziare i lavori per la rea- lizzazione di un nuovo ambiente per sosti- tuire la vecchia macchina di Risonanza Magnetica Nucleare con una più moderna e potente».

«Mai, in tanti anni, sono state realizzate contemporaneamente tante opere», sotto- linea infine l’ing. Coppola, «siamo fidu- ciosi che, a breve, i risultati potranno toccarsi con mano».

Giuseppe Cerfeda Il “Panico” è tra i primi nella

Regione Puglia ad aver ottenuto l’accreditamento, cioè la certificazione di rispondenza ai requisiti previsti dalla legge in tutti

gli ambiti (sanitario, di sicurezza, urbanistico, di prevenzione incendi,

etc.). Per ottenere tale prestigioso risultato è stato necessario procedere con impegnativi lavori di

ristrutturazione in tutti i reparti.

Avviato anche il progetto per l’ampliamento della struttura per

adeguarla alle nuove esigenze

« « ECCELLENZA... ACCREDITATA

«Non hanno rispettato il piano di lottizzazione né le promesse ribadite in campagna eletto- rale». La lamentela arriva da alcuni abitanti dell’area della cosiddetta “Zona Draghi” in- teressata dal piano di lottizzazione numero 18 e com- presa tra via Gian Battista Morgagni, via Paolo Mantegazza e via Antonio Maria Valsalva. Inviperiti, i residenti, ci hanno fatto notare come «nonostante il piano di lottizzazione prevedesse che “la rete viaria prin- cipale avrà larghezza della carreggiata di 10,5 metri” i la- vori in corso lasciano presupporre una riduzione della stessa carreggiata ad un misura di meno di 8 metri (7,70 mt, secondo gli autori della segnalazione) con tutti i di- sagi che ne conseguono per la circolazione e per chi in quella zona ci vive». Secondo i lettori che ci hanno se- gnalato tale presunta anomalia, «la vicenda si trascina da tempo e anche in campagna elettorale se ne è parlato.

A quanto pare, però, nulla è cambiato visto che i lavori procedono proprio nella direzione che si voleva evitare. In Via Morgagni, riconosciuta dal Piano come “via princi- pale” la larghezza dovrebbe essere di 10,5 metri… se pro- prio non vogliono rispettarla, quantomeno lascino le cose come stavano rispettando le misure del marciapiede pree- sistente. Non saranno 10,5 metri ma almeno non trasfor- meranno la via in un imbuto, così come sembra stia accadendo».

Tricase, via Morgagni:

«Non stringete

quella strada»

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ilgallo.it 6/19 febbraio 2021

10 SOLDI & SOCIETà DAI COMUNI

TIPICITà E TURISMO: NUOVI INCENTIVI

Riaperti i termini. Per presentare domanda ai bandi “Creazione e sviluppo di attività extra agricole nel Capo di Leuca”, “Valorizzazione delle produzioni tipiche locali” “Servizi al turismo locale”

Sono stati riaperti i termini per presentare domanda ai bandi Azione 4 “Creazione e sviluppo di attività extra agricole nel Capo di Leuca”: Intervento 4.1 “Valoriz- zazione delle produzioni tipiche lo- cali”; Intervento 4.2 “Servizi al turismo locale”. La scadenza per poter accedere ai bandi è stata fissata al 7 marzo 2021.

I Comuni interessati all’incentivo sono:

Alessano, Alliste, Casarano, Castri- gnano del Capo, Corsano, Gagliano del Capo, Matino, Melissano, Miggiano, Montesano Salentino, Morciano di Leuca, Patù, Presicce-Acquarica, Ra- cale, Ruffano, Salve, Specchia, Tauri- sano, Taviano, Tiggiano, Tricase e Ugento.

Possono accedere al bando le microim- prese iscritte alla Camera di Commercio, Industria ed Artigianato ed Agricoltura con sede legale ed operativa nel territorio del GAL, che svolgono una delle attività elencate nei due interventi (Codici ATECO riportati negli allegati del bando, segue dettaglio). Occorre altresì rispettare quanto previsto dalla normativa sugli aiuti  “de minimis”  ottenuti nei tre anni precedenti la domanda di presentazione.

Gli interventi devono essere realizzati esclusivamente in fabbricati esistenti, re- golarmente accatastati ed è necessario ga- rantire la proprietà o possesso di tali immobili per una durata almeno pari al periodo previsto per la stabilità delle ope- razioni (almeno 8 anni).

Scopriamo nel dettaglio le due linee di in- tervento, i codici ATECO ammessi all’in- centivo e le modalità per presentare la domanda.

INTERVENTO 4.1 – VALORIZZAZIONI DELLE PRODUZIONI TIPIChE LOCALI

Ha l’obiettivo di valorizzazione le produzioni dell’artigianato e della gastronomia locali, soste- nendo la nascita e lo sviluppo di attività, quali: artigianato tradizionale legato alle tipicità locali (ce- ramica, legno d’ulivo, pietra leccese, …);

attività artigianali nei settori della tra- sformazione alimentare (liquoreria, pa- sticceria, prodotti da forno, pasta fresca,

…), con particolare riguardo alle produ- zioni tipiche locali; ristorazione tipica e da asporto che utilizzano prodotti agri- coli e agroalimentari tipici del territorio;

commercio, anche elettronico, di pro- duzioni tradizionali e tipiche locali.

Le spese ammesse all’incentivo: ammo- dernamento e adeguamento funzionale dell’immobile e modesti ampliamenti li- mitati a vani tecnici e servizi nel rispetto degli strumenti urbanistici vigenti; siste- mazione degli spazi esterni dell’edificio, se strettamente funzionali all’attività; at- trezzature, macchinari, impianti, arredi funzionali all’attività; automezzi da uti- lizzare esclusivamente per la promozione e commercializzazione dei prodotti arti- gianali e per la degustazione delle produ- zioni agroalimentari; hardware, software, sviluppo di programmi informatici e costi per la realizzazione e aggiornamento di siti web; spese generali, compresi i com- pensi per consulenti e professionisti (max 12% delle voci precedenti).

INTERVENTO 4.2 SERVIZI AL TURISMO LOCALE

L’obiettivo dell’intervento è quello di migliorare la qualità dell’offerta ricettiva del territo- rio attraverso la nascita e lo svi- luppo di nuove attività e nuovi servizi finalizzati alla promozione del paesaggio urbano e rurale riqualificato.

Possono accedere al bando le attività che intendono offrire: servizi al turismo/

punti di accoglienza turistica; servizi/cir- cuiti riguardanti lo sport (cicloturismo, turismo equestre, …); servizi connessi al turismo per famiglie, scuole e gruppi or- ganizzati; servizi che favoriscano l’avvici- namento del turista ai prodotti tipici del territorio; servizi per il benessere, fitness, percorsi vita, percorsi sensoriali; punti di osservazione del paesaggio e della fauna;

servizi per il benessere degli animali.

Spese ammissibili: ammodernamento ed adeguamento funzionale dei locali e mo- desti ampliamenti limitati a vani tecnici e servizi nel rispetto degli strumenti urba- nistici vigenti; attrezzature, strumenti, ar- redi, impianti; piccoli mezzi di locomo- zione ecosostenibili per favorire la fruibi- lità via terra e via mare; hardware, soft- ware, sviluppo di programmi informatici e realizzazione siti web; spese generali, compresi compensi consulenti e profes- sionisti (max 12% delle voci precedenti).

Per entrambi gli interventi, le spese soste- nute devono corrispondere a pagamenti effettuati e comprovati da fatture, ovvero da documenti contabili aventi forza pro- bante equivalente. Inoltre, prima di av- viare gli investimenti verrà attivato un conto corrente dedicato intestato al sog- getto beneficiario, in modo da consentire la tracciabilità dei pagamenti nella realiz- zazione del programma di spesa.

Non rientrano nelle agevolazioni le spese per: investimenti di mera sostitu- zione dei beni strumentali; acquisto di beni e materiale usato; interessi passivi e oneri meramente finanziari; investimenti sostenuti prima della presentazione della domanda; spese legali; acquisti beni non durevoli. L’incentivo prevede un contri- buto pari al 50% della spesa ammessa al bando, fino a un limite mas- simo agli aiuti (contributo pubblico + co- finanziamento privato) non superiore a 70 mila euro per ciascun intervento.

Per maggiori dettagli www.agevolazioni.pu- glia.it, oppure rivolgersi allo “Sportello In- formativo Gratuito”, telefonando al numero 800.910.245 o scrivendo una mail adinfo@agevolazioni.puglia.it.

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6/19 febbraio 2021 AGEVOLAZIONI L’INSERTO ilgallo.it 11

SUPERBONUS: LE NOVITà PER IL 2021

Proroga al 2022 e nuovi interventi. Esteso il bonus fiscale per tutti gli edifici; rientrano anche isolamento delle coperture nei sottotetti non riscaldati ed eliminazione barriere architettoniche

Il Superbonus 110% arriva alla terza revisione dopo l’entrata in vigore della Legge di Bilancio 2021, Legge 178 del 30/12/2020, che conferma e approfondisce diversi commi.

Le novità più rilevanti

Si estende al 30 giugno 2022 il bonus fiscale del 110 per tutti gli edifici; si aggiungono due interventi: l’isolamento delle coperture nei sottotetti non riscaldati e l’eliminazione delle barriere architettoni- che; cambiano i limiti di spesa per le co- lonnine di ricarica dei veicoli elettrici;

anche gli edifici condominiali posseduti da unico proprietario sono ammessi al Su- perbonus.

In questo focus approfondiamo i cambia- menti e i chiarimenti introdotti dalla Legge di Bilancio per il Superbonus.

Le nuove scadenze per Superbonus, Eco- bonus e Bonus Facciate

La Legge di Bilancio non si occupa unica- mente del Superbonus ma definisce l’estensione e conferma le detrazioni fi- scali che non costituiscono una misura strutturale.

Tutti i bonus fiscali sono confermati anche per l’anno in corso: il Bonus Fac- ciate è esteso fino al 31 dicembre 2021, così come sono prorogati anche l’Ecobo- nus 50% e l’Ecobonus 65% che raggiun- gono la fine dell’anno al pari delle detrazioni 70% – 75% già previste per i condomìni.

Cambia anche il Superbonus 110% che viene prorogato al: 30 giugno 2022 per tutti gli edifici; 31 dicembre 2022 per

IACP e per i condomìni che abbiano rag- giunto il secondo SAL (60% dei lavori) al 30 giugno 2022; 30 giugno 2023 per IACP che abbiano raggiunto il secondo SAL al 31 dicembre 2022. Mentre le spese soste- nute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021 sono suddivise in 5 quote annuali, le spese che ricadono nell’anno 2022 – 2023 sono da suddividere in 4 quote annuali.

La prerogativa inderogabile del Superbo- nus è sempre stata quella di ammettere alla detrazione energetica soltanto strut- ture che racchiudono gli ambienti riscal- dati dell’edificio. Ad esempio non è mai stato possibile ammettere all’incentivo Ecobonus le pareti dei garage non riscal- dati, le strutture che separano il vano scala dall’esterno, le coperture dei sotto- tetti non riscaldati.

La Legge di Bilancio 2021 invece inserisce una nota particolare nella Legge 77/2020:

Art. 119 Legge 77/2020 – Comma 1 a):

l’intervento di coibentazione della coper- tura di un sottotetto non riscaldato quindi:è incentivabile con il Superbonus 110% e con il Bonus casa 50%, non con Bonus Facciate o Ecobonus 65%; è un in- tervento aggiuntivo a quelli già previsti al comma 1a) della Legge 77; rientra nei li- miti di spesa del comma 1a); deve richie- dere una propria verifica di trasmittanza.

Tra gli interventi trainati è ammessa ora l’eliminazione delle barriere architet- toniche negli edifici, che può essere in- centivato al 110% per portatori di handicap e over 65.

La Legge di Bilancio cita espressamente il comma 1 e) dell’Art. 16-bis del Testo

Unico sulle imposte e sui redditi in rela- zione alla sui redditi in relazione alla eli- minazione delle barriere architettoniche con ascensori, montascale, rampe e si- stemi che agevolano la mobilità sia inter- namente che esternamente al fabbricato.

Per questo intervento non sono previsti li- miti di spesa.

Condomini con unico proprietario

Con la circolare 24/E di Agosto 2020, l’Agenzia delle Entrate ha escluso dal Superbonus i con- domini di proprietà di un unico soggetto o interamente in comproprietà tra soggetti.

Ecco che la Legge di Bilancio 2021 amplia i beneficiari del Superbonus e annovera anche i condomini composti da un nu- mero massimo di 4 unità immobiliari pos- seduti da un unico proprietario. Questa nuova caratteristica è una vera e propria svolta per tutte quelle villette bifamiliari che sappiamo essere considerate condo- mini e che erano rimaste escluse dal Su- perbonus in questi primi mesi.

Colonnine di ricarica dei veicoli elettrici

Cambiano i massimali di spesa ammissibile al Superbonus per le colonnine di ricarica dei vei- coli elettrici.

Dai 3.000 Euro considerati fino al 31 di- cembre 2021 si passa a: 2.000 Euro per la colonnina installata in un edificio singolo;

1.500 Euro per massimo 8 colonnine;1.200 Euro oltre 8 colonnine.

Inoltre è possibile accedere alla misura in- centivante del 110% con una sola colon- nina per ogni unità immobiliare.

*La scadenza del Superbonus è estesa al 31/12/2022 per condomìni che al 30/06/2022 hanno completato almeno il 60% dei lavori e al 30/06/2023 per IACP che hanno completato almeno il 60% dei lavori.

Le spese sostenute nel 2022 sono da suddividersi in 4 quote annuali di pari importo.

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ilgallo.it 6/19 febbraio 2021

12 SUPERBONUS 110% L’INSERTO

Se cambio la caldaia posso accedere al superbonus 110%?

È possibile accedere alla detra- zione potenziata in caso di inter- venti di sostituzione degli impianti di climatizzazione in- vernale esistenti con impianti per il riscal- damento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria, a condensazione al- meno in classe A o a pompa di calore.

L’intervento deve avvenire su un intero con- dominio o su edifici unifamiliari o su unità immobiliari situate all’interno di edifici plu- rifamiliari funzionalmente indipendenti.

E’ fondamentale che l’intervento garantisca il miglioramento di almeno due classi ener- getiche dell’edificio o il conseguimento della classe energetica più alta possibile, da dimostrare mediante l’attestato di presta- zione energetica (A.P.E) ante e post-inter- vento.

L’attestato va rilasciato da un tecnico abili- tato nella forma di dichiarazione asseverata.

Chi può fruire del Superbonus 110%?

• I condomìni

• Le persone fisiche al di fuori dell’esercizio di attività di impresa relativamente ad inter- venti su singole unità immobiliari (non più di due)

• Gli Istituti autonomi case popolari (IACP)

• Le cooperative di abitazione a pro- prietà indivisa

• Il terzo settore (organizzazioni non lucrative di attività sociale, organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale)

• Associazioni e società sportive di- lettantistiche limitatamente ai lavori desti- nati ai soli immobili o parti di immobili adibiti a spogliatoi.

Quali tipologie di immobili possono fruire del Superbonus 110%?

• Parti comuni di un edificio

• Singole unità immobiliari possedute da persone fisiche al di fuori dell’esercizio dell’attività d’impresa

• Edifici unifamiliari o sulle unità im- mobiliari situate all’interno di edifici pluri- familiari funzionalmente indipendenti e con accessi autonomi dall’esterno (cd. «vil- lette a schiera»).

Sono escluse le unità immobiliari apparte- nenti alle categorie catastali A/1, A/8 e A/9.

Quali interventi di riqualificazione energetica sono agevolati al 110%?

a) Interventi di isolamento ter- mico di almeno il 25% delle su- perfici lorde disperdenti dell’involucro, orizzontali e incli- nate.

b) Interventi sulle parti comuni degli edifici per la sostituzione degli impianti di clima- tizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffre- scamento o la fornitura di acqua calda sani- taria, a condensazione almeno in classe A, a pompa di calore, compresi gli impianti ibridi o geotermici, anche abbinati all’installa- zione di impianti fotovoltaici e relativi si- stemi di accumulo, ovvero con impianti di microcogenerazione o a collettori solari;

c) Interventi su edifici unifamiliari o sul- l’unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari funzionalmente indi- pendenti e con accessi autonomi dal- l’esterno, di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con im- pianti per il riscaldamento, il raffresca- mento o la fornitura di acqua calda sanitaria, a condensazione almeno in classe A, a pompa di calore, compresi gli impianti

ibridi o geotermici, anche abbinati all’in- stallazione di impianti fotovoltaici e relativi sistemi di accumulo, con impianti di micro- cogenerazione, a collettori solari;

Si precisa che per tutti gli interventi di ri- sparmio energetico previsti dalla normativa sull’Ecobonus eseguiti congiuntamente ad almeno uno dei tre interventi sopra previsti (a, b, c) le percentuali di detrazione previste dalla norma (50%, 65%, 70%, 75%, 80%, 85%) si innalzano al 110%.

Qualora l’edificio sia sottoposto a vincoli (culturali/paesaggistici ex DLgs 42/2004) o gli interventi siano vietati da regolamenti edilizi, urbanistici e ambientali, la detra- zione si applica agli interventi del presente punto anche se non eseguiti congiunta- mente ad almeno una delle tre tipologie sopra evidenziate, fermo restando l’obbligo del miglioramento della classe energetica.

Quali requisiti devono avere gli interventi di riqualificazione energetica?

Rispettare le prescrizioni del “de- creto requisiti” pubblicato dal Ministro dello Sviluppo Econo- mico.

Assicurare nel loro complesso il migliora- mento di almeno due classi energetiche del- l’edificio o delle unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari (funzio- nalmente indipendenti con uno o più ac- cessi autonomi dall’esterno) o il consegui- mento della classe energetica più alta pos- sibile, da dimostrare mediante l’attestato di prestazione energetica (A.P.E) ante e post- intervento, rilasciato da tecnico abilitato nella forma di dichiarazione asseverata.

Serve un’asseverazione per gli interventi che accedono al Superbonus 110%?

È necessaria l’asseverazione da parte di tecnici abilitati che atte- sti: il rispetto dei requisiti minimi

previsti; la congruità delle spese sostenute in relazione agli interventi agevolati. Una copia dell’asseverazione viene trasmessa esclusivamente per via telematica all’ENEA.

Quali sono i limiti di spesa per gli interventi che accedono al Superbonus 110%?

Per gli interventi di isolamento termico la detrazione è calcolata su un ammontare complessivo delle spese: fino a 50.000 euro per edifici unifamiliari o per le unità immobi- liari situate all’interno di edifici plurifami- liari (cd. «villette a schiera»);

fino a 40.000 euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari in edifici da 2 a 8 unità;

fino a 30.000 euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari in edifici con più di 8 unità immobiliari.

Per gli interventi eseguiti sulle parti co- muni degli edifici per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esi- stenti la detrazione è calcolata su un am- montare complessivo delle spese: fino a 20.000 euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono gli edi- fici fino a 8 unità immobiliari, fino a 15.000

COME DISTRICARSI TRA LE REGOLE DEL SUPE

LA GUIDA COMPLETA PER

CAPIRE COME

ACCEDERE AL

SUPERBONUS

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6/19 febbraio 2021 FAQ L’INSERTO ilgallo.it 13

euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono gli edifici composti da più di 8 unità immobiliari.

La detrazione è riconosciuta anche per le spese relative allo smaltimento e alla boni- fica dell’impianto sostituito.

Per la sostituzione degli impianti di cli- matizzazione invernale, eseguita su edifici unifamiliari o per le unità immobiliari si- tuate all’interno di edifici plurifamiliari (vil- lette a schiera), la detrazione è calcolata su un ammontare di spese fino a 30.000 euro.

La detrazione è riconosciuta anche per le spese relative allo smaltimento e alla boni- fica dell’impianto sostituito.

Come avviene la detrazione fiscale degli interventi del Superbonus 110%?

La detrazione Superbonus 110% è ripartita in 5 quote annuali di pari im- porto.

Vengono ammessi, in alternativa alla fruizione diretta del benefi- cio (detrazione suddivisa in 5 anni):

Lo “sconto in fattura”, e la cessione del cre- dito d’imposta a terzi, ivi comprese le ban- che e gli altri intermediari finanziari.

Se il mio edificio si trova in classe A3 mi basterà salire alla classe A4?

Sì, la legge specifica che dove non sia possibile conseguire il miglio- ramento di due classi energeti- che, sia sufficiente il consegui- mento della classe energetica più alta, per l’appunto l’A4.

Per le unità immobiliari in un condominio quali interventi sono ammessi?

Chi vive in condominio potrà fruire del Superbonus per tutti gli interventi di efficientamento energetico sulle parti comuni (in- terventi trainanti) che danno diritto alla de- trazione al 110%.

L’esecuzione di almeno un intervento trainante dà diritto, inoltre, ad effettuare su ogni singola unità immobiliare gli inter- venti previsti dall’ecobonus quali per esem- pio la sostituzione degli infissi, la sostituzione del generatore di calore del- l’impianto di climatizzazione autonomo e se necessario l’eventuale adeguamento dei sistemi di distribuzione (collettori e tubi), emissione (per esempio i corpi scaldanti comprendenti anche i sistemi a pavimento purché compatibili con il generatore di ca- lore) nonché i sistemi di regolazione e trat- tamento dell’acqua. In più è possibile installare impianti fotovoltaici, sistemi di accumulo e colonnine per la ricarica dei vei- coli elettrici. Gli impianti fotovoltaici, i si- stemi di accumulo e le colonnine possono essere installati sia sulle parti comuni che sulle singole unità immobiliari. Si precisa che tali interventi dovranno essere realiz- zati contestualmente agli interventi “trai- nanti”, e che dovranno comportare un miglioramento di almeno due classi energe- tiche oppure, ove non possibile, il consegui- mento della classe energetica più alta.

E se sostituisco la caldaia del mio appartamento in condominio?

Vale se l’intervento è effettuato congiuntamente ad uno degli in- terventi trainanti effettuati dal condominio, e la caldaia possiede le caratteristiche indicate nell’articolo 14 del decreto legge n. 63 del 2013.

L’inquilino di un appartamento preso in locazione può beneficiare del Superbonus?

Sì, anche il locatario, con un con- tratto registrato di locazione, può beneficiare della detrazione al 110% (ricordando che, ai fini dell’esecuzione dei lavori, è necessaria l’ap- provazione del proprietario).

Per accesso autonomo dall’esterno si può intendere anche l’accesso da strada privata o in multiproprietà o da terreni

di utilizzo comune, ma non esclusivo?

In merito alla nozione di accesso alla strada né il Decreto Rilancio né la Circolare 24/2020 dell’Agen- zia delle entrate prevedono limiti in ordine alla proprietà pubblica o privata della strada.

Pertanto in linea di principio può ritenersi autonomo l’accesso da strada privata e/o in multiproprietà.

I professionisti possono beneficiare del Superbonus?

La detrazione spetta anche ai contribuenti persone fisiche che svolgono attività di impresa o arti e professioni, qualora le spese so- stenute abbiano ad oggetto interventi effet- tuati su immobili appartenenti all’ambito

“privatistico”.

Se sostituisco il mio impianto con una pompa di calore?

È possibile accedere alla detra- zione potenziata in caso di inter- venti di sostituzione degli impianti di climatizzazione inver- nale esistenti con impianti per il riscalda- mento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria, a condensazione al- meno in classe A o a pompa di calore o con un sistema ibrido. Le pompe di calore de- vono avere un coefficiente di prestazione (COP/GUEh – e se del caso, per le pompe di calore reversibili, EER/GUEc) almeno pari ai pertinenti valori minimi, fissati nella tabella 3 e 4 dell’allegato F al presente decreto.

Qualora siano installate pompe di calore elettriche dotate di variatore di velocità (in- verter), i pertinenti valori di cui all’allegato F sono ridotti del 5%.

Se sostituisco il mio impianto con un sistema ibrido posso accedere al Superbonus?

È possibile accedere alla detra- zione potenziata in caso di inter- venti di sostituzione degli impianti di climatizzazione in- vernale esistenti con impianti per il riscal- damento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria, a condensazione al- meno in classe A o a pompa di calore o con un sistema ibrido.

Sistema costituito da PdC e caldaia a con- densazione, espressamente realizzati e con- cepiti dal fabbricante per funzionare in abbinamento tra loro; il rapporto tra la po- tenza termica utile nominale della pompa di calore e la potenza termica utile nominale della caldaia minore o uguale a 0,5; il COP/GUE della pompa di calore rispetta i li- miti di cui all’allegato F; la caldaia è del tipo a condensazione con rendimento termico utile maggiore o uguale a 93 + 2 log(Pn).

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