• Non ci sono risultati.

Emergenza Covid-19 e volontariato veronese

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "Emergenza Covid-19 e volontariato veronese"

Copied!
27
0
0

Testo completo

(1)

Emergenza Covid-19 e volontariato veronese

Impatto e resilienza nei mesi del lockdown

Prima rilevazione aprile-maggio 2020 / Seconda rilevazione aprile-maggio 2021

REPORT seconda rilevazione

Soggetto promotore del Progetto

CSV - Centro di Servizio per il Volontariato di Verona

LUGLIO 2021

ECONOMICS LIVING LAB

SPIN OFF – UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI VERONA Via Cantarane, 24 Verona

WWW.ECONLIVLAB.EU

(2)
(3)

Il presente rapporto è stato curato da: Vito Franzoni, Maikol Furlani, Francesco Pecci, Federico Perali, Federico Zampollo.

(4)
(5)

Indice

Abstract ... 6

1. Introduzione ... 9

2. Tratti salienti della resilienza del volontariato veronese ... 10

3. Alcune evidenze ... 26

(6)

6

Abstract

L’obiettivo generale dello studio è di valutare l’impatto della pandemia Covid-19 sulle attività e sulla gestione delle Organizzazioni di Volontariato (ODV) e degli Enti del Terzo settore (ETS) veronesi nel breve1 e medio periodo. In questo rapporto sono analizzati i dati emersi nella seconda rilevazione condotta nel periodo aprile-maggio 2021 e relativa alle attività svolte da giugno 2020 in poi.

Nella seconda rilevazione sono stati raccolti 89 questionari.

La seconda rilevazione aveva l’obiettivo di verificare a distanza di circa un anno dalla prima quali mutamenti fossero intervenuti nell’operatività delle ODV veronesi, se quelli adottati nelle fasi emergenziali fossero divenuti strutturali o si fosse realizzato un ritorno alla fase pre-pandemia.

Purtroppo solo 64 su 158 ODV che hanno aderito alla prima fase di rilevazione hannorisposto al secondo appello per cui questo confronto è possibile solo in parte. Va inoltre considerato che le ODV hanno dovuto affrontare la seconda fase della pandemia nei primi mesi del 2021, che per alcuni aspetti ha riproposto le condizioni operative registrate nella primavera dello scorso anno.

Le ODV che hanno risposto possono contare in media su 51 volontari, con un massimo di 480.

Sono 67 le organizzazioni con massimo 50 volontari, 12 quelle con un numero di volontari compreso tra 51 e 100, 10 quelle con un numero di volontari superiore a 100.

Classe Numero Volontari Numero ODV Percentuale

C1 fino 10 17 19,1

C2 da 11 a 20 17 19,1

C3 da 21 a 50 33 37,1

C4 da 51 a 100 12 13,5

C5 da 101 a 200 6 6,7

C6 oltre 200 4 4,5

Totale 89 100

La metà delle associazioni ha entrate annuali (bilancio 2020) inferiori a 25.000 euro, circa il 18%

nella fascia 100-500.000 euro, circa l’8% supera i 500.000 euro.

Entrate

(migliaia di euro) Numero ODV Percentuale

< 25 45 50,6

da 25 a 50 11 12,4

da 51 a 100 10 11,2

da 101 a 500 16 18,0

> oltre 500 7 7,8

Totale 89 100

1 La prima rilevazione è stata condotta nel periodo aprile-maggio 2020. Per i risultati si veda https://econlivlab.eu/sites/default/files/Allegati/CSV-Covid-19_prima_rilevazione.pdf

(7)

7

Il primo settore in cui sono attive le organizzazioni che hanno compilato il questionario è l’assistenza sociale, con circa il 46,1% delle ODV. A seguire il settore ricreazione e cultura (23,6%), la sanità (20,2%), ed infine la protezione civile e ambientale (10,1%).

Settore di attività Numero ODV Percentuale

Sanità 18 20,2

Assistenza sociale 41 46,1

Protezione civile e ambientale 9 10,1

Ricreazione e cultura 21 23,6

Totale 89 100

Metà delle ODV rivolgono la loro attività alla collettività in generale, l’altra metà si dedica invece a specifici destinatari, tra cui gli anziani (14,6%), le persone diversamente abili (14,6%) ed i giovani (12,4%).

Destinatari Numero ODV Percentuale

Collettività 45 50,6

Giovani 11 12,4

Anziani 13 14,6

Donne 6 6,7

Diversamente abili 13 14,6

Altro 1 1,1

Totale 89 100

Da giugno 2020 ad oggi circa il 75% delle organizzazioni rispondenti ha continuato ad operare, mentre il 25% ha interrotto le proprie attività principalmente per il rispetto dei Decreti governativi. 31 ODV su 48 che hanno organizzato attività in risposta alla pandemia hanno svolto sia attività nuove legate alla pandemia sia attività tradizionali già svolte in passato. Il 55% ha dovuto ridurre le normali attività per svolgere quelle emergenziali, mentre il 19% è riuscito ad aumentare le normali attività pur organizzandone di nuove.

Le problematiche più rilevanti riscontrate nella cittadinanza, così come percepite dalle organizzazioni di volontariato, sono state: solitudine (40,3%), aumento della povertà (26,9%), difficoltà nella gestione domestica (10,4%), necessità di supporto psicologico per bambini (8,9%).

Il rischio di una forte riduzione delle entrate nel prossimo bilancio (2021) – superiore al 50% – viene segnalato da 24 ODV (27%). Il 41,6% delle ODV prevede una riduzione del budget fino al 50%, il 27% nessuna riduzione. Solo il 4,5% prevede un aumento delle entrate. Le cause della probabile riduzione delle entrate sono attribuite principalmente alla possibilità di cessazione/riduzione dell’attività (per 42 ODV su 61 che prevedono una riduzione, 68,9%), all’assenza di contatto con il pubblico (60,7%), seguite dalla riduzione dei tesseramenti (42,6%).

Durante il primo lockdown così come durante la pandemia le ODV hanno dichiarano la riduzione di tutte le collaborazioni, ma la previsione è quella di tornare a collaborare, finita la pandemia, a livelli superiori a quelli precedenti il periodo pandemico con tutti gli Enti.

(8)

8

La presenza di una cabina di regia provinciale è ritenuta fondamentale per la creazione di sinergie. Il 77,5% delle ODV ritiene che la presenza di una cabina di regia provinciale potrebbe facilitare la creazione di sinergia con altre associazioni del territorio e/o con le pubbliche amministrazioni.

La quasi totalità delle organizzazioni (86 su 89) dichiara che il supporto da parte di CSV Verona in questa fase è essenziale, soprattutto nella promozione di iniziative delle ODV sui canali di comunicazione del CSV, a seguire i bisogni di formazione digitale, di supporto nella ricerca di nuovi volontari e di raccordo con le pubbliche amministrazioni.

Qualora i provvedimenti di distanziamento sociale/contenimento del virus dovessero proseguire per mesi il 58% delle ODV ritiene di aver bisogno di formazione sia su aspetti normativi, sia sulla gestione dei volontari. Al rientro alla normalità ritengono di aver bisogno principalmente di formazione sulla normativa del terzo settore, di servizi di coordinamento e nelle attività di ricerca di nuovi volontari.

(9)

9

1. Introduzione

Per cogliere gli effetti di un evento globale così drammatico nell’ambito specifico del volontariato veronese, il Centro di Servizio per il Volontariato di Verona ha condiviso con Economics Living Lab – ELL la realizzazione di una ricerca longitudinale quanti-qualitativa per rilevare gli effetti della pandemia COVID-19 sulle attività e sulla gestione delle Organizzazioni di Volontariato (ODV) e degli Enti del Terzo settore (ETS) veronesi nel breve e lungo periodo, con i seguenti macro-obiettivi specifici:

 analizzare l’impatto della pandemia COVID-19 sui servizi erogati, sulla governance, sullo staff e sul fundraising delle ODV e degli ETS partecipanti all’indagine conoscitiva, nel breve e lungo periodo, mediante due rilevazioni: la prima avvenuta tra aprile e maggio 2020; la seconda programmata nel periodo aprile-maggio 2021 per misurare le variazioni nelle medesime associazioni che hanno partecipato alla prima rilevazione;

 descrivere le difficoltà e le strategie di problem-solving adottate dagli enti partecipanti all’indagine.

Per rispondere a questi obiettivi conoscitivi sono state adottate tecniche sia qualitative che quantitative, al fine di:

 rispondere a una gamma più ampia e completa di domande di ricerca;

 superare i limiti dei singoli approcci e utilizzare invece i punti di forza di entrambi;

 migliorare la qualità delle informazioni e la comprensione dei dati, che potrebbero essere limitate quando si utilizza un singolo approccio;

 generare evidenze empiriche più rilevanti.

Per la rilevazione si è utilizzato un questionario disponibile su piattaforma online, destinato a tutte le associazioni ed enti del Terzo settore di Verona e provincia. Il questionario è composto da sei sezioni:

1. il profilo dell’organizzazione;

2. l’impatto della pandemia sui servizi dell’organizzazione;

3. l’impatto della pandemia su governance, raccolta fondi e reti territoriali dell’organizzazione;

4. l’impatto della pandemia sulla comunicazione dell’organizzazione;

5. l’impatto della pandemia sui volontari dell’organizzazione;

6. il ruolo del CSV di Verona.

La popolazione di riferimento per la compilazione del questionario è quella delle associazioni ed enti del Terzo settore veronese. Per raggiungere tale popolazione è stato adottato un campionamento non probabilistico; sono state recapitate lettere di invito alla compilazione tramite e-mail inviate da CSV Verona e dirette alle associazioni/enti iscritti al CSV, pubblicati annunci sul sito web CSV Verona e articoli sulla stampa locale che riportavano la notizia dell’indagine. Per tale motivo non è possibile generalizzare i risultati dell’indagine empirica a tutte le realtà del Terzo settore veronese.

In seguito sono analizzati i dati relativi alle attività svolte da giugno 2020 in poi.

(10)

10

2.

Tratti salienti della resilienza del volontariato veronese

In questo paragrafo sono analizzate le risposte al questionario in forma descrittiva, riportando come ogni variabile è distribuita fra i casi rilevati (distribuzioni di frequenza). L’obiettivo è quello di far emergere come durante la prima e la seconda fase della pandemia Covid-19 il volontariato veronese abbia saputo reagire, essere resiliente, per affrontarla con la dovuta determinazione. Va tenuto presente che la resilienza dovrebbe valutare le capacità di adattamento ad una nuova situazione a parità di condizioni. Se, come nel caso dei Decreti ministeriali, la parità di condizioni viene alterata, anche il principio della resilienza viene intaccato. Per resilienza in questo studio si intende la capacità di rispondere ad una emergenza del volontariato veronese nel suo complesso.

Le organizzazioni che hanno risposto al questionario online nel periodo compreso tra il 6 aprile e il 26 maggio 2021 sono 89, di cui 64 hanno già partecipato alla prima indagine nel 2020.

Figura 2.1. Organizzazioni di volontariato rispondenti alla seconda indagine 2021

Il principale settore di attività è quello dell’assistenza sociale con circa il 46,1% delle ODV, a seguire i settori della ricreazione e cultura (23,6%), sanità (20,2%) e della protezione civile e ambientale (10,1%). Le ODV operano principalmente con volontari (51 in media, con un massimo di 480). La metà delle ODV ha entrate annuali inferiori a 25.000 euro (45 su 89); solo 23 superano i 100.000 euro.

(11)

11

Figura 2.2. Organizzazioni di volontariato per settore di intervento

Figura 2.3. Valore delle entrate

L’analisi ha permesso, mappando anche i destinatari delle azioni e dei progetti delle organizzazioni, di avere una visione più completa per essere di supporto nelle scelte dei Policy Makers. I principali destinatari finali sono la collettività (con il 50,6% delle preferenze), gli anziani (14,6%), le persone diversamente abili (14,6%) e i giovani (12,4%). Sono le ODV della protezione civile e ambientale e della sanità quelle che si rivolgono per lo più alla collettività, mentre sono quelle dell’assistenza sociale e della ricreazione e cultura che attivano progetti maggiormente indirizzati a specifiche platee di beneficiari.

(12)

12

Figura 2.4. Organizzazioni di volontariato per destinatari finali

Notevole impatto della pandemia Covid-19 sulla sospensione delle attività delle organizzazioni di volontariato. Più della metà delle organizzazioni (48) si sono attivate per svolgere o organizzare attività in risposta alla pandemia, allo stesso tempo, il 24,7% (22) ha sospeso tutte le attività.

Settorialmente, circa il 54,2% delle ODV che hanno organizzato attività in risposta alla pandemia sono attive nel settore dell’assistenza sociale; il 18,8% rispettivamente nei settori della sanità e della ricreazione e cultura, e l’8,3% nel settore della protezione civile e ambientale.

Figura 2.5. Attività in risposta alla pandemia

(13)

13

Figura 2.6. Attività in risposta alla pandemia per settore

Tra le ODV che hanno organizzato attività in risposta alla pandemia la maggior parte (41) ha modificato la normale attività a causa della straordinarietà della situazione; 10 lo hanno fatto aumentandola, 31 riducendola.

Figura 2.7. Modificazione della normale attività da parte delle ODV che hanno organizzato attività in risposta alla pandemia

Da giugno 2020 ad oggi 31 ODV su 48 che hanno organizzato attività in risposta alla pandemia hanno svolto sia attività nuove legate alla pandemia sia attività tradizionali già svolte in passato. Il 54,8% ha dovuto ridurre le normali attività per svolgere quelle emergenziali, mentre il 19,4% è riuscito ad aumentare le normali attività pur organizzandone di nuove.

(14)

14

Figura 2.8. Attività svolte dalle ODV da giugno 2020 ad oggi

Figura 2.9. Incidenza delle attività legate alla pandemia COVID sulle normali attività

I decreti governativi sono la principale causa di interruzione/riduzione delle attività. La principale causa della interruzione/riduzione delle attività è attribuibile per l’88,7% delle ODV al rispetto delle normative ministeriali; al secondo posto l’indisponibilità della sede per il 33,9%.

(15)

15

Figura 2.10. Principali cause (prima preferenza) della riduzione/interruzione della normale attività

Figura 2.11. Principali cause (seconda preferenza) della riduzione/interruzione della normale attività

Le ODV che hanno operato durante la pandemia hanno impiegato, in media 32 volontari per le attività legate alla pandemia. Sempre in media, i nuovi volontari resisi disponibili successivamente a giugno 2020 sono circa 6 per associazione. In valori assoluti sono stati impiegati 1.542 volontari in attività legate alla pandemia, di cui 306 (circa il 19,8%) nuovi volontari (il totale di volontari delle ODV rispondenti è pari a 4.532 unità, a cui vanno aggiunti 272 addetti retribuiti e 21 volontari del servizio civile).

(16)

16

Alle ODV che hanno svolto attività in risposta alla pandemia Covid-19 è stato chiesto se hanno avuto modo di intercettare nuovi bisogni oltre a quelli che caratterizzano la loro tradizionale attività.

33 ODV su 48 che hanno organizzato attività in risposta alla pandemia COVID hanno risposto affermativamente indicando tra i nuovi bisogni il supporto psicologico (43,3%) ed i beni di prima necessità (25,0%), a seguire il sostegno economico ed i dispositivi di protezione individuale.

Figura 2.12. Nuovi bisogni intercettati da 33 ODV

Figura 2.13. Organizzazioni e attività in rete

Le attività in rete delle organizzazioni di volontariato: in primis con Comuni e altri enti non profit. In situazioni di difficoltà il ‘lavoro di squadra’ è un elemento essenziale per gestire al meglio e in modo più efficace le attività. Circa l’87,5% delle organizzazioni, che hanno organizzato attività

(17)

17

legate alla pandemia, ha svolto le attività da giugno 2020 in collaborazione con altre realtà del territorio: Comuni (37,5%), a seguire le ASL (20,8%), ed altre realtà del mondo non profit (14,6%).

Figura 2.14. Difficoltà riscontrate da giugno 2020 ad oggi (prima preferenza)

Le principali difficoltà riscontrate dalle ODV nell’operare da giugno 2020 ad oggi sono soprattutto legate alla carenza o mancanza di volontari e alle difficoltà comunicative (47,8%), a seguire l’incertezza o poca chiarezza della normativa (17,9%).

Figura 2.15. Le problematiche rilevate nella cittadinanza

Le organizzazioni di volontariato come ‘antenne’ sul territorio: le problematiche rilevate tra i cittadini. Le organizzazioni che operano direttamente sul territorio possono essere considerate a tutti gli effetti dei particolari osservatori in grado di cogliere atteggiamenti e criticità della fascia di

(18)

18

popolazione che rientra tra i beneficiari delle proprie attività. La prima problematica rilevata nella cittadinanza è quella relativa alla solitudine (40,3%). A seguire l’aumento della povertà (26,9%), la difficoltà nella gestione domestica (10,4%), la necessità di supporto psicologico per bambini (8,9%) e l’aumento o insorgenza di casi violenze, di depressione o di patologie psichiatriche (7,5%).

La raccolta fondi e la carenza di volontari sono i due temi che preoccupano maggiormente le ODV. Il 69,7% delle ODV ha espresso livelli di criticità medio/alti per quanto riguarda la raccolta fondi, il 61,8% per l’arruolamento di nuovi volontari. Non preoccupano invece le conflittualità interne, la gestione amministrativa e la gestione dei volontari, ad indicazione di un tessuto organizzativo solido e ben strutturato.

Figura 2.16. Livelli di criticità per tematica da giugno 2020 ad oggi

Le entrate delle organizzazioni di volontariato: previsioni negative per il prossimo futuro. Il rischio di una forte riduzione delle entrate per il 2021 – superiore al 50% – viene segnalato da 24 ODV (27%). Il 41,6% delle ODV prevede una riduzione delle entrate fino al 50%, il 27% nessuna riduzione. Solo il 4,5% prevede un aumento delle entrate.

(19)

19

Figura 2.17. La previsione relativa alle entrate nel prossimo bilancio d’esercizio

Figura 2.18. Le cause di una possibile riduzione delle entrate

(20)

20

Le cause della probabile riduzione delle entrate sono attribuite principalmente alla possibilità di cessazione/riduzione dell’attività (per 42 ODV su 61 che prevedono una riduzione, 68,9%) all’assenza di contatto con il pubblico (60,7%), seguite dalla riduzione dei tesseramenti (42,6%).

Le difficoltà organizzative post-pandemia: la riorganizzazione del personale, i vincoli normativi e la disponibilità di risorse economiche. Le principali difficoltà attese nella fase post-pandemia sono legate principalmente alla riorganizzazione operativa delle ODV (31,5%), alle possibili limitazioni normative ancora in vigore per la fase di post-pandemia (27%), alla disponibilità di risorse economiche (20,2%) ed alle difficoltà nella ricerca di volontari (14,6%).

Figura 2.19. Le difficoltà previste dalle organizzazioni nella post-pandemia

Figura 2.20. Generazione di nuove reti durante la pandemia

(21)

21

Quasi la metà delle organizzazioni ha attivato nuove reti sul territorio. La pandemia ha avuto un impatto visibile anche nelle modalità di gestione degli interventi e delle attività nel periodo di marzo e aprile 2020: quasi la metà delle organizzazioni (42,7%) ha avviato nuove reti di collaborazione sul territorio.

Durante il primo lockdown così come durante la pandemia le ODV hanno dichiarano la riduzione di tutte le collaborazioni, ma la previsione è quella di tornare a collaborare finita la pandemia a livelli superiori di quelli attuali con tutti gli Enti.

Figura 2.21. Collaborazioni/reti con altri enti da giugno 2020 ad oggi e post pandemia COVID

La presenza di una cabina di regia provinciale è ritenuta fondamentale per la creazione di sinergie. Il 77,5% delle ODV ritiene che la presenza di una cabina di regia provinciale potrebbe facilitare la creazione di sinergie con altre associazioni presenti nel territorio e/o con le pubbliche amministrazioni.

(22)

22

Figura 2.22. L’utilità della presenza di una cabina di regia provinciale

Quasi una ODV su due ha utilizzato forme di smart working nelle proprie attività impiegando mediamente 10 volontari/dipendenti da remoto, sia per aspetti organizzativi che di comunicazione.

Figura 2.23. L’utilizzo di forme di smart working da giugno 2020 ad oggi

(23)

23

Figura 2.24. Attività nelle quali vengono utilizzate forme di smart working da giugno 2020 ad oggi

La comunicazione delle organizzazioni di volontariato ha subito una notevole variazione con la pandemia Covid. Si registra un drastico calo degli eventi, dei comunicati stampa e delle pubblicazioni o video autoprodotti, mentre si registra un aumento nell’utilizzo dei mezzi di comunicazione digitale (newsletter, sito internet, social network).

Figura 2.25. I canali comunicativi utilizzati prima della pandemia Covid-19

(24)

24

Figura 2.26. I canali comunicativi utilizzati ad oggi

Il ruolo del CSV Verona nel supporto alle organizzazioni di volontariato nella fase di uscita dalla pandemia. Il questionario ha previsto una serie di domande per rilevare i bisogni specifici delle organizzazioni coinvolte e sondare con quali modalità il CSV Verona può essere di supporto nella gestione/uscita dalla pandemia. La quasi totalità delle organizzazioni (86 su 89) dichiara che il supporto da parte di CSV Verona in questa fase è essenziale. Il primo bisogno espresso è diverso rispetto a quello rilevato nella prima indagine: la necessità di promuovere iniziative delle ODV sui canali di comunicazione del CSV risulta il bisogno principale. A seguire le necessità di formazione digitale, di supporto nella ricerca di nuovi volontari e di raccordo con le pubbliche amministrazioni.

Tabella 2.27. L’utilità del supporto del CSV durante la pandemia e nell’uscita dalla pandemia

(25)

25

Figura 2.28. Il supporto di CSV Verona alle ODV durante la pandemia: le azioni ritenute utili

Qualora i provvedimenti di distanziamento sociale/contenimento del virus dovessero proseguire per mesi il 58,4% delle ODV ritiene di aver bisogno di formazione sia su aspetti normativi, sia sulla gestione dei volontari. Al rientro alla normalità ritengono di aver bisogno principalmente di formazione sulla normativa del terzo settore, di servizi di coordinamento e nelle attività di ricerca di nuovi volontari.

Tabella 2.29. Necessità di formazione nel caso di prosecuzione dei provvedimenti restrittivi

(26)

26

Figura 2.30. Il supporto di CSV Verona nella formazione

Figura 2.31. Il supporto di CSV Verona alle organizzazioni al rientro alla normalità

3. Alcune evidenze

Il volontariato veronese che ha risposto alla seconda indagine è caratterizzato in prevalenza da ODV che non superano i 50.000€ di entrate/proventi annui (63%), attive nei settori dell’assistenza sociale (46%), della ricreazione e cultura (24%), della sanità (20%) e della protezione civile e ambientale (10%), che si rivolgono alla collettività (51%), agli anziani (15%), ai diversamente abili (15%), ai giovani (12%) ed alle donne (7%). Da giugno 2020 ad oggi la pandemia ha bloccato le attività

(27)

27

di una ODV su 4 (25%), mentre poco più della metà (54%) ha risposto organizzando attività emergenziali ma riducendo, la maggior parte di esse (65%), la loro normale attività.

 Interruzione/riduzione delle normali attività. La causa principale si lega ai divieti imposti dai Decreti governativi (89%).

 La struttura delle ODV in termini di volume delle entrate e numero di volontari associati si dimostra correlata al loro comportamento. Tendenzialmente si nota l’esistenza di una relazione che lega le ODV con classi di entrate più basse e un minore numero di volontari ad una minore propensione ad attivare collaborazioni e a più elevati rischi di inoperatività nelle situazioni di emergenza.

 Attività in rete. Le interviste qualitative hanno evidenziato che l’attività di rete si struttura principalmente con altre associazioni del territorio, con un Comune o con più Comuni. Alcune ODV hanno fatto emergere uno scenario caratterizzato da apertura e collaborazione tra associazioni e Comuni, altre ODV uno scenario di chiusura e scarsa collaborazione. La rilevazione quantitativa conferma la struttura di rete dominata da collaborazioni con i Comuni (38%) e con le ASL (21%), e fa registrare attività di rete per l’88% delle ODV. La loro percezione è che questa pandemia possa far nascere in futuro un numero di collaborazioni con altri Enti molto superiore a quello precedente la pandemia: il fare rete diviene una delle risposte/insegnamenti di questa emergenza per il futuro.

 Raccolta fondi. Emerge una forte incertezza relativa alla futura gestione delle campagne di raccolta fondi. Il 27% delle ODV prevede una forte riduzione delle entrate, superiore al 50%, il 41% una riduzione fino al 50%. La principale causa di riduzione delle entrate è attribuita alla possibile riduzione/cessazione delle proprie attività, a seguire l’assenza di contatto con il pubblico ed alla riduzione dei tesseramenti.

 Comunicazione. Emerge la modificazione dei canali comunicativi, sia a livello di maggior utilizzo di media locali, sia nelle modalità di comunicazione tra le ODV ed i propri volontari, sia nell’utilizzo di canali social per facilitare il reclutamento di nuovi volontari. I canali comunicativi più usati ad oggi sono i social media per il 35% delle ODV, il sito web (29%), le mailing list (22%).

Il ruolo del CSV Verona. La quasi totalità delle organizzazioni (86 su 89) ritiene che il supporto da parte di CSV Verona sia essenziale nella fase successiva alla pandemia. Ad oggi le principali necessità sono relative alla promozione di iniziative delle singole ODV sui canali comunicativi del CSV, alla formazione digitale e al sostegno nella ricerca di nuovi volontari.

Post-pandemia le ODV pensano di aver bisogno di consulenza sulla normativa del terzo settore, di supporto nelle campagne di raccolta fondi e nella ricerca di nuovi volontari.

Riferimenti

Documenti correlati

Grazie a tutti i volontari e alle loro famiglie: a coloro che hanno rinun- ciato alle ferie o le hanno posticipate, a co- loro che hanno fatto i doppi turni, a coloro che, non

Tutte le informazioni relative alle attività previste possono essere richieste telefonicamente dal lunedì al venerdì dalle 9,30 alle 13,00 e dal lunedì al

8 dell’avviso relativo alla procedura comparativa in oggetto e che, poiché l’erogazione dei servizi oggetto di affidamento prevede l’utilizzo di mezzi

Quasi tutte le Organizzazioni di Volontariato appartenenti al Coordinamento sono iscritte nel Registro Regionale delle Associazioni di Volontariato, Settore Ambiente –

Questo grido, è entrato nella liturgia della Messa ro- mana, per dire che all’inizio noi siamo lì come la gente semplice di Roma ad attendere le grandi ricchezze che il vero

Le Guardie devono essere Soci Sostenitori della “GUARDIA ZOOFILA AMBIENTALE, MEDICINA FORENSE VETERINARIA NORSAA” e garantire, con impegno sottoscritto, la propria

106 CASA DEI RAGAZZI - ISTITUTO ASSISTENZA MINORI ED ANZIANI ONLUS ASSL Milano I Livello 107 CENTRO AIUTO ALLA VITA MANDELLO DEL LARIO OdV iscritta MANDELLO DEL LARIO I Livello

In collaborazione con le organizzazioni sociali aderenti alla Federazione, propone alle scuole in particolare diverse iniziative per informare e sensi- bilizzare su attività