Dai bilanci alle strategie;
dai numeri alle azioni
presentazione di Claudio Teodori
Università degli Studi di Brescia
1. Gli obiettivi perseguiti
2. La metodologia utilizzata
3. Il confronto tra i comparti di attività 4. Considerazioni di sintesi
Struttura dell’intervento
Analisi evolutiva della situazione economico-finanziaria delle imprese del settore acciaio
La struttura
L’articolazione del progetto
Gli obiettivi perseguiti
PRODUZIONE DISTRIBUZIONE
•
DP – Specializzati prodotti piani•
DP – Specializzati tubi, raccordi e curve•
DP – Specializzati prodotti inox•
DP – Specializzati prodotti lunghi•
DP – Generalisti•
Agenti, rappresentanti di case estere, trading•
Lunghi - tondo e travi•
Acciai inossidabili•
Fonderie acciaio•
Fonderie ghisa•
Fonderie precisione•
Forge•
Lingotti e semiprodotti•
Piani - coils e lamiere•
Trafilerie•
Tubi•
Prodotti piani - Coils e lamiere•
Prodotti in inox•
Prodotti lunghi - Tondo c.a.•
Prodotti lunghi - Travi e laminatiCENTRI SERVIZIO COMMERCIO
ROTTAME
La popolazione e gli elementi di analisi
La numerosità e le dimensioni esaminate
Comparti 2012 Imprese Fatturato Bilancio ordinario % N. % Mil € % Imprese Fatturato
Produttori 251 36 25.127 67,9 78 98,9
Distributori 166 24 3.301 8,9 69 92,9
Centri servizio 64 9 3.486 9,4 81 98,4
Commercio rottame 211 31 5.078 13,8 40 79,9
Totale 692 100 36.993 100 65 95,7
• Analisi del reddito e della redditività
• Struttura dei costi
• Situazione patrimoniale e finanziaria
• Solidità
• Liquidità e posizione finanziaria netta
• Sviluppo
Le dimensioni esaminate
La metodologia utilizzata
La situazione complessiva
Gli elementi comuni
Redditività
• Peggioramento business tipico (marginalità ed efficienza)
• Valore aggiunto stabile sul fatturato
• Riduzione capacità assorbimento costi strutturali
• Leva finanziaria contenuta/negativa, in generale peggioramento
Sviluppo
• Indicatori operativi in calo
• Variazioni più limitate del capitale investito
Il confronto tra i comparti di attività
Il reddito e la redditività
La redditività operativa e netta
Il confronto tra i comparti di attività
Il reddito e la redditività
Il reddito della gestione caratteristica
Il confronto tra i comparti di attività
Lo sviluppo
Lo sviluppo operativo e strutturale
Il confronto tra i comparti di attività
Il reddito e la redditività
La leva ed il rischio finanziario
Il confronto tra i comparti di attività
La situazione complessiva
Gli elementi comuni
Solidità
• Composizione investimenti stabile
• Aumento incidenza oneri finanziari (EBITDA)
• Equilibrio investimenti/finanziamenti per durata
• Stabile la relazione tra posizione finanziaria netta, mezzi propri, fatturato
Liquidità
• Indicatori stabili
• Invarianza nella capacità di produrre flussi monetari caratteristici, generalmente contenuta
Il confronto tra i comparti di attività
La solidità e la dipendenza dai finanziatori
Gli oneri e i debiti finanziari
Il confronto tra i comparti di attività
La solidità e la dipendenza dai finanziatori
La posizione finanziaria netta
Il confronto tra i comparti di attività
La solidità e la dipendenza dai finanziatori
Il grado di capitalizzazione
Il confronto tra i comparti di attività
La situazione complessiva
La rischiosità
Evoluzione rischiosità
Livello rischiosità Crescente
Stabile
Limitato Elevato
CR
CS DS PR
Oper
PR
Fin
Considerazioni di sintesi
Alcuni elementi di discussione
Il ruolo dei cluster
Produttori
• Riduzione del differenziale tra redditività complessiva cluster commodities e cluster specializzati
• Maggiore valore aggiunto e marginalità per i cluster specializzati
• Minore rischiosità e dipendenza finanziaria dei cluster specializzati
• Quattro cluster con differenziale negativo, due in perdita
• Cluster Lingotti e semiprodotti con la migliore performance
• Differenze nell’ambito delle fonderie: situazione migliore dell’acciaio; peggiore per quelle di precisione, le più piccole
Considerazioni di sintesi
Alcuni elementi di discussione
Il ruolo dei cluster
Distributori
• Più redditizi gli specializzati (salvo Inox) e mediamente più grandi
• Specializzati con minore rischiosità finanziaria
• Specializzati con migliore reazione alle variazioni di fatturato
• Tre cluster con differenziale negativo e in perdita Centri Servizio
• Redditività proporzionale alla dimensione media delle imprese del cluster, con migliore efficienza nell’uso del capitale
• Minor calo di fatturato nel triennio per i cluster con dimensione media maggiore
• Tutti i cluster con differenziale negativo e in perdita Distributori v/Centri Servizio
• Lunghi: posizione economica complessiva migliore nei distributori
• Inox: non c’è continuità temporale (2012 meglio i centri servizio)
• Piani: posizione economica complessiva prevalente dei distributori, che nel 2012 hanno migliorato la situazione di redditività ma non finanziaria
Considerazioni di sintesi