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Maurizio Giugni Titolo della lezione Verifica statica delle condotte

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Academic year: 2022

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(1)

Lezione n.

Parole chiave:

Corso di Laurea:

Maurizio Giugni

Titolo della lezione

Verifica statica delle condotte

9

Tubazioni. Verifica statica.

Corso di Laurea:

Insegnamento:

Email Docente:

A.A. 2009-2010

Ingegneria per

l’Ambiente e il Territorio

Infrastrutture Idrauliche

Inserire testo

(2)

s 3

I =

DN 3

SN = EI

Rigidezza anulare

3

DN s 12

SN E 

 

⋅ 

=

I = 12

SN: rigidezza rigidezza circonferenzialecirconferenziale della tubazionedella tubazione

E: modulo di elasticità del materiale costituente la condotta

I: momento d’inerzia trasversale della striscia unitaria di parete del tubo rispetto all’asse neutro della parete strutturalmente resistente

DN: diametro medio della tubazione

S: spessore della condotta

(3)

Tubazioni “rigide” e “deformabili”

E g

R = SN Coefficiente di elasticità in sito Coefficiente di elasticità in sito: rapporto tra la rigidezza anulare SN della tubazione e il modulo elastico E

g

del terreno.

Tubazioni Tubazioni “rigide” “rigide” R 1/12

Tubazioni Tubazioni “deformabili” “deformabili”R < 1/12

(4)

Le sollecitazioni su una condotta interrata dipendono dall’interazione tubo-terreno, fortemente legata alla deformabilità relativa dei due elementi: se il tubo si deforma più del terreno che lo circonda, sarà sollecitato in modo minore, poiché deformandosi sensibilmente

coinvolge il terreno di rinfianco a collaborare alla resistenza.

Tubazioni “rigide” e “deformabili”

Distribuzione delle componenti

normali alla superficie del tubo delle pressioni d’appoggio e di rinterro

[Arredi, 1972]

Distribuzione delle componenti normali alla superficie del tubo delle pressioni

d’appoggio e di rinterro (Arredi, 1972)

(5)

Tubazioni “rigide” e “deformabili”

(6)

Verifica statica di una tubazione

Presupposto fondamentale del buon comportamento idraulico di una tubazione è la sua integrità strutturale, da stabilire

mediante un’accurata verifica statica.

La verifica statica di una tubazione consiste nell’accertare che i carichi agenti sulla struttura provochino tensioni e deformazioni ammissibili.

Se la struttura è rigida, la funzionalità è soddisfatta quando lo stato di tensione interno è compatibile con le tensioni

stato di tensione interno è compatibile con le tensioni ammissibili del materiale.

Se la struttura è deformabile, occorre verificare che la

deflessione diametrale sia compatibile con i vincoli di progetto e

che non si abbia schiacciamento per instabilità elastica.

(7)

Verifica statica di una tubazione deformabile

Tubazione deformabile: la resistenza massima sotto carico è limitata da uno stato limite ultimo di deformazione stato limite ultimo di deformazione, la cui definizione dipende in modo significativo da:

 tipo di posa (trincea stretta, trincea larga)

 materiale di sottofondo e di rinfianco

 materiale di sottofondo e di rinfianco

 grado di costipamento

(8)

= p ⋅ D

s Mariotte Mariotte

Nelle ipotesi seguenti:

peso proprio della condotta e del liquido contenuto trascurabili

reazione degli appoggi trascurabile

tubo “sottile”D/s 50

Verifica alla pressione interna

σ θ

= ⋅ 2

D

s p Mariotte Mariotte

in cui:

s: spessore della condotta

D: diametro medio della condotta

p: carico idraulico

• σθ: sollecitazione massima ammissibile

(9)

Verifica statica di una tubazione deformabile interrata

Carico del terreno

Carico mobile

Peso dell’acqua convogliata

Peso dell’acqua convogliata

Carico da falda

Schema di carico di una tubazione deformabile interrata

(10)

Condizioni di posa

Posa in trincea stretta, in modo da trasmettere

un’aliquota del carico

sovrastante ai fianchi della trincea:

trincea:

B ≤ 2D H ≥ 1.5 B 2D < B < 3D H ≥ 3.5B

Posa di una condotta

(11)

BD C

q t = d γ t

θ

e θ

C

B tg H

K d

1 − 2

=

Carico terreno

qt: carico dovuto al rinterrocarico dovuto al rinterro

• γt: peso specifico del terreno

Cd: coefficiente di carico del terreno

B: larghezza della trincea in

corrispondenza della generatrice superiore del tubo

H: profondità di posa in

 

 

 −

= 4 2

2 π ϕ

tg K

θ

tg C d K

= 2

H: profondità di posa in

corrispondenza della generatrice superiore del tubo

• ϕ: angolo di attrito interno del materiale di rinterro

• θ: angolo di attrito tra il materiale di rinterro e il terreno naturale

delle pareti della trincea

(12)

Carico terreno

Cd

(13)

Carico terreno

Cd

(14)

D P

q m = v φ m

LT6) (convoglio

518 . 1 v

10700 H

P =

stradali) (mezzi

0.3 1 +

= φ

HT45) convoglio

206

(

. 1 v

43100 H

P =

Carico mobile

stradali) (mezzi

H

m

= 1 + φ

) ferroviari (mezzi

H 1 0.6

m

= +

φ

qm: carico verticale sulla generatrice superiore del tubocarico verticale sulla generatrice superiore del tubo

Pv: pressione verticale sulla generatrice superiore del tubo, dovuta ai sovraccarichi mobili concentrati

• φm: fattore dinamico

(15)

8000 12000 16000 20000

Q (kg/m)

Terreno HT 45 LT 6

Influenza dei carichi

DN=800 (PEAD)

• γ

t

=1800 kg/m

3

• ϕ =24°

• θ =24°

0 4000 8000

2 2.5 3 3.5 4 4.5 5

H (m)

B=1.5 m

H=2÷5 m

Convoglio HT45 e LT6

Influenza dei carichi su una tubazione interrata

(16)

EI k x QR

x

= 3

EI k y QR

y

= 3

Verifica dell’inflessione diametrale (Spangler)

EI

Q: carico unitario sulla

generatrice superiore del tubo

Kx, Ky: coefficienti variabili in funzione delle ipotesi di

distribuzione del carico (angoli

α e β) Deformazione diametrale di una condotta

(17)

3 3

061 .

0 083 .

0

R E

EI

QR

t y

x = ∆ = +

Verifica dell’inflessione diametrale (Spangler) Per α = β = 180°K

x

= K

y

= 0.083

t

La reazione laterale del terreno dipende dal modulo di elasticità E

t

del suolo (funzione del materiale di

riempimento della trincea e del grado di costipamento)

(18)

Verifica dell’inflessione diametrale (Spangler)

(19)

0.9 1.0 1.1 1.2 1.3 1.4 1.5

X (cm)

H = 3 m H = 5 m

Verifica dell’inflessione diametrale (Spangler)

0.5 0.6 0.7 0.8 0.9

700 800 900 1000

D (mm)

B=1.5 m

H=3; 5 m

• γt=1800 kg/m3

• ϕ= θ= 24°

Et =1.4∙106 kg/m2

Convoglio HT45

Verifica dell’inflessione diametrale di una tubazione interrata

(20)

Verifica dell’inflessione diametrale (Spangler)

(21)

Verifica alla depressione

Una tubazione sollecitata da forze radiali uniformemente distribuite e dirette verso il centro di curvatura,

dapprima rimane circolare e poi, all'aumentare delle forze, si inflette ovalizzandosi (deformata a due lobi) e progressivamente si ha deformazione a tre lobi, ecc.

Lo schiacciamento dell’anello di produce se, verificandosi una piccolissima deformazione di ovalizzazione del tubo, il lavoro della pressione esterna è maggiore del lavoro di deformazione elastica.

L’anello è in equilibrio elastico se (Allievi - Timoshenko):

L’anello è in equilibrio elastico se (Allievi - Timoshenko):

3

P

a

4 E s

R

< ⋅

per deformata a due lobi (m = 2 )

R, s: raggio medio e spessore del tubo

E: modulo elastico della condotta

Pa: pressione atmosferica

( )

3

a 2

P 12 1 E

s m R

⋅ ⋅

<

m : numero di lobi

(22)

Verifica statica per tubazioni rigide

Nelle tubazioni rigide la resistenza massima sotto carico è limitata da uno stato stato limite ultimo di rottura senza deformazione significativa della limite ultimo di rottura senza deformazione significativa della sezione

sezione.

La stabilità è verificata se risulta:

ν

Q Q t ≤ K ⋅

Qt: carico esterno totale di schiacciamento

Q: carico di rottura per schiacciamento, ottenuto mediante prove Q: carico di rottura per schiacciamento, ottenuto mediante prove di laboratorio (normativa)

di laboratorio (normativa)

K: coefficiente di posaK: coefficiente di posa

• ν: coefficiente di sicurezza allo schiacciamento = 1.3÷1.5

ν

(23)

Verifica statica per tubazioni rigide

Tipi di posa e relativi coefficienti K

(24)

Verifica statica per tubazioni rigide

Tipi di posa e relativi coefficienti K

(25)

Materiali di studio

IPPOLITO, G., Appunti di Costruzioni Idrauliche, Liguori Editore, Napoli

MILANO, V., Acquedotti, Hoepli Editore

AA.VV., Sistemi di fognatura, Centro Studi Deflussi urbani, Hoepli Editore

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