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Presentazione: Prof.ssa Pollicoro Filomena

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Academic year: 2022

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Testo completo

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Presentazione:

In occasione del Settecentesimo Anniversario della morte del Sommo Poeta, i ragazzi della II^ B, hanno voluto rievocare il meraviglioso evento attraverso la composizione di brevi lettere personali. Pertanto, indossando per un giorno, le vesti di originali mittenti, hanno realizzato una comunicazione fittizia con un destinatario immaginario, al quale hanno posto domande, riportato curiosità, riversato emozioni alla luce degli studi effettuati.

Ai miei alunni riporto un sincero ringraziamento.

A voi lettori auguro una buona lettura!

Prof.ssa Pollicoro Filomena

(2)

Un’insolita lettera

Mittenti: alunni 2^B Destinatario: Dante Alighieri Prof.ssa POLLICORO FILOMENA

(3)

Caro Dante,

mi chiamo Rebecca.

Ti scrivo questa lettera per esprimere il mio pensiero sul tuo poema, “La Divina Commedia”.

Appena ho letto ed ascoltato la spiegazione dell’opera mi è sembrata molto interessante.

Da subito ti dico che il mio personaggio preferito è stato Virgilio, colui che ti ha accompagnato lungo il viaggio nel Purgatorio: mi è piaciuto quando ti ha dato la mano e ti ha detto di non aver paura di attraversare la parte dell’Inferno. E’ un personaggio che mi ha trasmesso fiducia e tranquillità.

Agli inizi, il tuo poema mi è sembrato un po’ difficile da capire, ma con le spiegazioni della prof, ho iniziato ad appassionarmi.

Per me è stato utile leggere la storia, perché ho compreso molte cose: ho capito che non si deve pensare solo a se stessi, ma bisogna aiutare le persone in difficoltà, senza deridere e offendere nessuno.

Secondo me, il tuo poema serve anche a capire, che ci si deve fidare del prossimo, come hai fatto tu con Virgilio. Ho solo due domande da farti:

“Qual è la tua parte preferita di tutta la Divina Commedia?”

“Quali erano i tuoi sentimenti e le tue emozioni mentre scrivevi il poema?”

Spero che la mia lettera ti piaccia.

Un saluto da Rebecca

Caro Dante,

sicuramente non leggerai mai questa lettera, ma qui, sulla Terra, il tuo ricordo è così vivido da renderti immortale. Sai, a volte vorrei essere te! Anzi, ti dirò di più:

tutti dovrebbero imitarti. Qui manca la creatività, la capacità di immaginazione che tu hai tanto utilizzato nella tua grande opera. Se vedessi i ragazzi di oggi! Tutti così uguali, tutti con la stessa maglietta, con lo stesso taglio di capelli, con gli stessi pensieri!

Caro Dante, se tu fossi nato nel XXI secolo, non credo proprio che avresti avuto la capacità di scrivere la Divina Commedia. Anzi, se ci penso un po', i tuoi versi endecasillabi si ridurrebbero a delle abbreviazioni tipiche del linguaggio di noi giovani. Se tu chiedessi, oggi, ad un ragazzo cosa siano l’Inferno, il Purgatorio e il Paradiso, ti risponderebbero sicuramente: “Il titolo di una canzone rap!”

Insomma, è stata una fortuna che tu sia nato nel Milleduecento: c’erano meno cose materiali e, a colmare quel vuoto, c’era la bellezza dell’immaginazione.

Ti saluto, Giuseppe

(4)

Caro Dante,

scrivo questa lettera per dirti che ho adorato la tua grande opera – la Divina Commedia - ma ti assicuro che hai creato molti problemi a noi studenti che siamo stati obbligati a studiarla; per il resto, la reputo fantastica. E’ un argomento che mi ha appassionato molto e che, anche se ho faticato, ho studiato con piacere. Mi ha affascinato il fatto che tu abbia amato per così tanto tempo la tua amata Beatrice e che sia stata lei ad accompagnarti nel tuo lungo viaggio del Paradiso. Penso che tu abbia avuto tanta originalità nel comporre quest’ opera meravigliosa e, sinceramente, credo che io non sarei mai stata in grado di realizzarla. So che hai incontrato molte anime nel tuo viaggio e che, per due di loro, hai provato pena.

Credo che tu sappia a chi mi riferisca: Paolo e Francesca. Sai, questo è il mio canto preferito dell’Inferno. Ritengo che sia giusto che siano finiti nel secondo cerchio perché non si sono pentiti ma ne comprendo il motivo. Come te, anche io divento triste leggendo questo canto soprattutto perché loro si amavano così tanto da non negare il loro amore: la povera Francesca non ha potuto scegliere con chi sposarsi e, alla fine, ha dovuto peccare pur di essere felice. Spero che la mia lettera ti sia piaciuta anche se non so se la potrai mai leggere. Ti ringrazio di aver lasciato a tutti noi un’opera così importante.

Con affetto Giulia

Caro Dante Alighieri,

ti scrivo per dirti che la Divina Commedia mi è piaciuta tanto.

Vorrei chiederti: “Come hai fatto ad immaginare tutto questo?”

“L’Inferno”: con tutti i dannati che gridano e vivono nel buio, Caronte che li trasporta con la barca nei cerchi destinati, Paolo e Francesca protagonisti di un amore travolgente, sbattuti da una tempesta come la loro passione.

E poi… “Come non ricordare il Purgatorio, dove si trovano le anime che aspettano di salire al Paradiso e, infine, il Paradiso dove vive Dio?” Mi è piaciuto tutto quello che ho studiato, soprattutto la fine, quando, dopo tante avventure, hai incontrato finalmente Beatrice, la donna angelica di cui hai tanto narrato.

Auguro a te e a Beatrice un eterno riposo insieme.

Emilia

(5)

Caro Dante,

ti scrivo questa lettera per dimostrarti quanto io ti adori come artista letterario.

Mi piace quando tu esprimi tutto l’amore per Beatrice; secondo me, nessuno tiene ad una donna quanto tu tenevi a lei.

Oltre a questo: il tuo linguaggio- per alcuni complesso-, quel tuo modo di pensare, il tuo “fantastico e lungo viaggio” nel mondo ultraterreno, sono stati, per me, molto affascinanti. Nella Divina Commedia hai incontrato persone care che ti hanno aiutato, come Virgilio, ma soprattutto hai rivisto la donna che hai sempre amato, la tua Beatrice, con la quale non sei riuscito a realizzare il tuo sogno d’amore e che ti ha condotto fino al Paradiso.

Un saluto da Noemi Caro Dante Alighieri,

sono un’alunna che ha da poco terminato di studiare la tua opera più celebre, ovviamente sto parlando della Divina Commedia e volevo dirti quello che penso su di te. Non so se lo sai ma, ad oggi, un comune studente italiano potrebbe affermare questo: «Dante Alighieri mi ha scocciato!» oppure «Ma cosa mi interessa di un poeta vissuto 700 anni fa?» o ancora «Perché studiamo queste cose inutili?» Beh, devi sapere che io non faccio parte di questa categoria. Adoro la letteratura in generale ma, soprattutto, mi affascina un sacco il fatto di aver conosciuto, grazie alla tua opera, come le persone della tua epoca vedevano il mondo, ma in particolare come lo vedevi tu, con la tua straordinaria capacità di immaginazione. Perché la Divina Commedia non è una semplice opera, non a caso le hanno assegnato l’aggettivo “Divina”. Concludo questa lettera con il farti i miei complimenti e soprattutto per ringraziarti. E se magari fossi ancora vivo, sarei felicissima di dirtelo di persona.

Ti saluto, Martina Caro Dante,

ti scrivo questa lettera per farti sapere cosa penso di Francesca e Paolo. Ho ammirato molto la tua empatia verso di essi e infatti non nego che, al tuo posto, avrei fatto allo stesso modo. Questo canto mi ha colpito particolarmente perché penso che quello che sia stato fatto a Francesca sia davvero sbagliato, ovvero farle sposare un uomo da lei non scelto. Il canto di questa coppia destinata all’ingiustizia mi ha fatto capire come noi, anche se non tutti purtroppo, siamo davvero fortunati a non essere così arretrati ed avere questi assurdi vincoli che hanno impedito a Francesca di sposare l’uomo che lei tanto desiderava. A parte questo, volevo dirti che ti ammiro molto e sono molto felice di aver studiato ciò che tu ci hai lasciato.

Un saluto Dorsaf

(6)

Caro Dante Alighieri,

ti scrivo questa lettera perché sono affascinato dal poema “la Divina Commedia”

e, in particolare, da una sua cantica: l’Inferno. Anche se non puoi rispondermi, vorrei farti una domanda: “Cosa ti ha ispirato a scrivere l’Inferno?” Mi affascina la sua forma ad imbuto, con i suoi 9 cerchi che rappresentano i 9 tipi di peccatori.

“Sai che esistono anche nella nostra vita reale?”

In tutte le scuole del mondo si parla di te e delle tue meravigliose opere.

Un grazie da tutti noi.

Samuele

Caro Dante,

ho da poco terminato di studiare la Divina commedia. E’ un’opera che stranamente ha saputo sorprendermi, non aspettavo che fosse così.

“Ma da dove è spuntata tutta questa immaginazione?”

“Ami ancora Beatrice come dicevi nella Divina Commedia?”

“Perché fare il viaggio durante la settimana santa?”

E devo anche dire che sei stato il tormento di noi studenti che frequentiamo la 2^B. Ci siamo soffermati su di te per più di un mese e mezzo!

Spero che tu apprezzi questa lettera.

Matteo

Caro Dante,

ti scrivo questa lettera per porti qualche domanda.

“Cosa si prova a stare nel Paradiso?”

Mi piacerebbe tanto vederti dal vivo ed ascoltarti rispondere alle mie domande.

“Com’è nata l’idea di scrivere la Divina Commedia?”

La mia parte preferita è quella relativa all’incontro con Caronte, quando hai visto le anime dei dannati dirigersi nei propri cerchi. Oppure, altrettanto bella, la vista degli ignavi che avanzavano verso la spiaggia.

Spero che questo messaggio ti arrivi.

Luca

(7)

Caro Dante,

oggi si festeggia il Dantedì, un giorno dedicato a te e alle tue opere, anzi alle tue fantastiche opere, intramontabili come te che sei un genio della letteratura italiana. Questa giornata è stata voluta per renderti omaggio e per festeggiare il tuo settecentesimo anniversario di morte con eventi nelle città a te care come Firenze, Ravenna e Verona. A proposito delle tue opere, volevo dirti che, studiando la Divina Commedia, – opera in cui esprimi tutta la tua fantasia – ho avuto quasi l’impressione di guardare un film. Penso che i tuoi componimenti rimarranno dei capolavori sempre attuali.

Inoltre, voglio che tu sappia che oggi mi sarebbe tanto piaciuto venire a Ravenna per visitare la tua tomba.

Riposa in pace.

Sara

Caro Dante,

ti scrivo per dirti che la tua opera, la Divina Commedia, mi piace molto, soprattutto l’Inferno.

Vorrei porti una domanda: “Perché i golosi si trovano all’Inferno?” Forse, la mia, è una domanda sciocca, ma comunque è giusto ricevere una risposta. Penso che l’opera sia “stratosferica”.

Ti auguro un eterno riposo.

Con affetto, Zago

Caro Dante,

ti scrivo questa lettera per dirti che mi ha colpito molto la tua storia d’amore con Beatrice. Essere amici fin da piccoli comporta che si possa conoscere quella persona fino in fondo, ma, innamorarsi a quella età penso che sia più un gioco che amore vero. Tuttavia, nel tuo caso, non credo sia avvenuto questo, dal momento che il tuo amore per Beatrice è continuato anche dopo la sua morte. Mi colpisce molto il fatto che tu abbia vissuto la tua vita ad amarla nonostante lei non ti abbia mai considerato. E poi…avere il coraggio di dichiararsi non è da tutti! Tu, forse, non lo hai fatto per vergogna oppure per evitare di rovinare un legame.

Questo è tutto. Mi faceva piacere comunicarti il mio pensiero su te e Beatrice.

Ti saluto Serena

(8)

Caro Dante,

ti scrivo questa lettera anche se so che non potrai rispondermi. Durante quest’anno scolastico ho studiato la letteratura e, tra tutti gli autori che ho incontrato, tu sei quello che mi ha colpito di più. La Divina Commedia mi ha molto incuriosito, soprattutto la parte relativa all’Inferno, al Paradiso e alla storia d’amore tra Paolo e Francesca.

Ora devo andare. Spero che un giorno potrò riscriverti e incontrarti lassù.

Tanti saluti, Emanuele

Caro Dante,

ti scrivo questa lettera anche se, purtroppo, non potrai rispondermi. Quest’anno ho studiato la Divina Commedia e innanzitutto voglio farti i miei complimenti per le tue opere, ma soprattutto per la Divina Commedia. Questo viaggio immaginario ha fatto sognare anche me. Altre opere, invece, le ho trovate più difficili nella comprensione, poiché la lingua è cambiata.

Ti auguro un eterno riposo, Leggenda!

Pietro

Caro Dante Alighieri,

anche se non sei più in vita, volevo scriverti questa lettera e ringraziarti per l’opera che ci hai lasciato molti anni fa: la Divina Commedia. Non è stato facile studiarla, ma è stato bello sapere come, secondo te, esistano tre mondi nell’aldilà. Inoltre, sono rimasta stupita di quanto sia durato il tuo amore per Beatrice. Sai, il tuo viaggio è stato raccontato in molte scuole ed è molto famoso in tutt’ Italia. Noi alunni abbiamo dedicato questo giorno: il Dantedì per ricordarci di te e della tua opera. Ora che non sei più in vita spero che tu ti sia ritrovato con Beatrice.

Buon riposo eterno.

Raffaella

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