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miiimu) mm» CALISTO BASSI, NEL REAL TEATRO DI S. CARLO IL GOVERNATORE GESSLER MELODRAMMA TRAGICO IN QUATTRO ATTI, TRADOTTO DAL FRANCESE DAL SIG.

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(5)

IL GOVERNATORE GESSLER

E

miiiMU) mM»

MELODRAMMA TRAGICO IN QUATTRO ATTI

,

TRADOTTO DAL FRANCESE DAL

SIG.

CALISTO BASSI,

DA RAPPRESENTARSI

NEL REAL TEATRO DI S. CARLO

Nella Primavera

deli833.

(6)
(7)

La

musicaè del maestro

ROSSINI.

Ihallianaloghi sono stati composti dal Signor Taglioni

, primo ballerino e comppsitore de’

realiteatri .

ArchitettodeTrealiteatriedirettore delle deco- razioni Sig. Cav.

D.

AntonioNiccolini.

Inventore, direttore e pittoredello scenario Si- gnor Pasquale

Canna.

L' esecuzione delle sce- ne diarchitettura-è delSignorNiccoloPelan- di. Quelle dipaesaggio sono delSignor Luisi

Gentile.

Direttore delmacchinismoSig.Fortunato Quèriau.

Macchinista,Sig. Luigi Corazza.

Attrezzeria disegnata ed eseguita dalSig. Luigi Spertini.

Direttori delvestiario, Signori

Tommaso

Novi eFilippo Giovinetti.

Figurista, Sig. Felice Cerroni.

(8)

4

PERSONAGGI.

GUGLIELMO TELL

,

Signor Lablache

.

EDUIGE

,suamoglie,

Signora

Raimbaux

.

JEMMY

,lorofiglio, Signora S.

Ange.

MELCHTAL

,padre d’_

SignorBenedetti. ,

ARNOLDO

,amante diMatilde,

SignorIvànoff'.

VALTER

,

Signor

Ambrogi

.

LEUTOLDO

,

Signor Tauro.

Uk

pescatore,

Signor Tati.

GESSLER

, governatore

,

' Signor S.

Ange

.

MATILDE

, suasorella,

SignoraGarcia-Ruitz

.

RODOLFO

,seguace diGessler

,

Signor Lombardi

.

Uffiziali esoldati diGessler.

Paggi.

— Dami-

gellediMatilde.

Pastorid’amfcoisessi.

Danzatori.

Cacciatori.

Svizzeri d’Uri, d’Untervaledi Svitz.

La.

scenaènellaSvizzera eprecisamente in.Aftorfenellesue vicinanze.

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(9)

5

ATTO PRIMO

.

SCENA. PRIMA*

f

Il teatrorappresenta unaspecie di villaggio ini

mezzoallemontagne4

À

destra dell’attore urf torrente che vaa perdersisulla sinistrainmez- zoalle rocce. In lontano le alte montagne dellaSvizierà. Sopra unaroccia, a sinistra dell’attore,lacasadi Guglielmo; suldavanti altretrecapanne.

CorodiSvizzeri

£ ambo

isessi.

Un

pescatore nellasua barcasul torrente. Guglielmo,pen- ^ soso, appoggiatoallasua vanga$ Eduige c

Jemmy

intentia varj lavorirustiei

.

Coro. ilcielsereno, Serenoèilgiornoj

Tuttod’intorno Parlad’

amor

.

L’ecogiuliva

Di

questa riva Ripetailgiubbilo De’nostricor.

Coll’opre ognuno * Poiprestiomaggio

Del

mondo

ognors .

Al Cr#ator.

Pescatore, cantando- ; Ilpicciollegnoascendi

Ó

timida donzella. 1

Deh

! vieni, epago rendi Ilteneromio cor.

Iolascioillido, oLisa;

Non

siida

me

divisa;

(10)

6

IIciel serenoè pegno

A

noi d1ungratodi. * '

Gug- (Dolceèperluilacura Del focoond’ardein seno

provailrio veleno ,

Che

midivora il cor

.

Perchè vivereancora

i*

Or

cheil destinci umilia?

Ei

cantaje Elvezia intanto Ahi quanto-piangerà!) Pes. Gentil

come

la-rosa

D’un belmaltin nascente

,

Potraid’un cielfremente Placar, ben mio,

1’ocror. '

Ed

altuo fiancoassiso

Novellavitaio spero. Proteggeràil mistero

Le

gioiedell’

amor

.

Edu.

Jcm.

Felice nell’orgoglio

* D’

un

tenero

abbandono

,

Delletempesteilsuono

Non

destain luitimor. t

Ma

se altemuto scoglio

Lo

Iragge avversasorte

,

L’inno uniràdi morte A’canti dell’

amor..

( Odorisiinfocadistanza suoniegrida di gioia.

)

Tutti.

Oh!

quale alta d’,intorno Dolce armoniarisuona! 1 Di festa illietogiorno

vienead annunziar. DelSolsiccomeilraggio

Risplendea’fior’sereno

,

La

gioia inogniseno Riviveesente amor. .

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(11)

S C E N A IL 7

Melchtal dalla collina,seguito

da

altriSvìzzeri,

Arnoldoedetti. -

Comparendo

Melchtal, fotti giitistringono intorno e iofesteggiano, dz-

«eeodo;

'•

Salute

, onore, omaggio Alsaggio -traipastor’

.

Edu.

Ilritorinnovi Di tempi

men

funesti,

E

premioalfinritrovi

La

fedeltà,1’amor.

Arn.-

(L’amore...oh dio!.. l’amore!..

Oh

qual pensieri., io gelo!)

Edu,

a Melchtal,pregandolo a voler celebrare

lenozzede'pastori.

Pertefienlieti .

Mei. (

Oh

cielo!)

Edu.

E

ognuno ilfìàperte. ( comesopra.

) Gug. Della virtù, deglianni £ comesopra.)

Ilprivilegioèquesto:

Cedi,egiammai funesto Ilciel pernoi sarà.

Mei., cedendoalleistanze che glivengonofatte: Pastori, intorno-ergeteil canto;

Di

questo giorno-s’innalzi ilvanto.

, , esultate-, celebrate

Le

puregioie- d’imenee

amor

. Tutti. Al fremerdel torrente

S’ alzi di gioiail grido,

E

l’eco dolcemente

Da

qùesto

ameno

lido A’ monti,albosco,alpiano Ilsuonripeterà. ( Jlcoroparte.) Gug. Contro 1’ardordelgiorno

Ilsolingo

mio

tetto

V’offresicuroedospitairicetto.

(12)

8

Ivi, nel sendi pace* Visserogliavimiei$ Iviiofuggoi nemici,-

E

a’sguardi loro ascondo

Che

,padre essendo,ioson feliceal

mondo

« (Abbracciando ilJiglio.)

Mei

.Egli èpadreefelice...

(

ad

Arnoldo.

) Udisti, figliomio?

Questoèilmaggior de'beni.

E

vorraisempre Della mialungaetàschernire ivoti?

La

festade’ pastori

Con

un duplice

nodo

Consacra in questogiorno dicontento Igiuri dell’imen...

ma

iltuo non sento.

(Partonotuttifuorché Arnoldo.)

SCENA

III.

Arnoldosolo.

T Xl

miogiuro eglidisse!

II mio giuro!.. Giammai. Perchèa

me

stesso Tacer

non

posso in qualfataleoggetto

Son

rapitii miei sensi?

O

tu, diGessler suora, eppur

umana

,

O

mia Matilde,io t’

amo

, T’ adoro, eI’onor mio Per teil dover,

1’Elvezia, ilpadreobblioI

Controlamicidial valangaio fui

Di

scudoa’giornituoi;

Illustre

donna

, iotesalvai da morte,

Te

chedestinaaltruil’empia miasorte.

Ebbro

di vanaspeme Ilcor, chepertelangue,»

Tutto perlrempio prodigò ilsuo sangue*

Aver comun

conesso

La

gloriadellepugne

,

Ecco

la mia vergogna.Ipianti miei

t

»

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(13)

V han

peròCancellata

Ma me

larende unapassione ingrata

.

( Odesi un suonodi caccia. )

Ma

qualsuoni.. Del superboireiseguaci

Scendon

dalmonte...

Oh

dio!

Ivi è Gessler, eseco è l’idol

mio

!...

Veder,udireiovoglio *

Coleiche

m’innamora

...

Se reo sonio, siaalmenfeliceancora. (

Per

partire.)

SCENA

IV.

Guglielmoedetto.

Gug. .Arresta... Qualisguardi!..

.Tu

tremi innanzi a

me, Nè mi

vuoi dire ond’ ardi...

Tremar,

tremar perchè? .

Arn. (Potròmentirgliil vero!)

Domi

da

un

fatoaustero, Qualcor

non

fremerà? Gug. Arnoldo, ilver tuceli;

Ma

forzaèchetusveli Il tuttoall’amistà.

Arn

. Esserpotreipiù misero!

Gug. Misero!.. Quaimisteri?

Parlamiilver

.

Arri. -

Che

speri?

Gug. Di renderealtuo core L’onore-elavirtù

.

Arn

. (

Ah

!Matilde, iot’amo, èveroj

Ma

fuggirtialfindegg’io

.

All’Elvezia, aldover

mio

10consacro

un

puro amor. )

Gug.

(Nelsuo voltoioleggoappieno

Qualdoloreha chiuso inseno

.

S’ egliinfido anoisirese, 11rimorso alfinintese,

(14)

JO

E

emendar,colpentimento

Può

l

1

anticodisonor.

)

Via, si tronchiognidimora:

Solvendettaanela ilCor.

Arn. Morirò, sevuoi eh'io

mora

.

Gug.

Pria fiaspento1’oppressor.

Arti. Contro1’pmpio qualconsigli Forte appoggio?

Gug. Ne’perigli

,

^

Non

ve n’ha che

un

solper noi:

Mille al reonerestau poi.

Arn. Pensaa’Leni chetuperdi.

Gug. Non

li curo. >

Arn. Qual mài gloria

i Da’periglipuoi sperar?

Gug.

Io

non

sose

avrommi

gloria;

Ma

la sorteio vo’tentar.

Vieni, andiam: fia1’empioestinto.

Arn. Qual tiresta asii,sevinto...

Gug. V’ èlatomba. Vieni,andiam.

Arn.

Teco

sarò, Guglielmo,

Allorchedellapugna

L’orasarà. ( Odesi un suonodi caccia.)

Gug.

T’arresta.

(

Ad

Arnoldo, che vuol partire.

) Arn. (Contrattempo fatale1 )

Gug

Melchtale,Melchtale!..

(Si

sentedinuovoilsuono dicaccia

.

)

Che

sento! EglièGessler...mentr’einesfida, Vorraitu,dacodardo,.

La

graziaambir d’

un

disdegnososguardo?

Arn. Qual dubbio’., ociel

! qualdubbio!

Mortale èquest’oltraggio.

Io vo’sulsuo passaggio

; Sfidareiltradi.tor.

Gug.

Non

azzardarl’impresa;

Pensa asalvareilpadre,. .i.

l

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(15)

Il Dallenemiche squadre

L’Elvezia a liberar.

Arn. (L’ Elvezia!., ilpadre!.,oh amore!

Che

farò? ) .

Gug. Resisti?..( Ei freme... ilvero

Mi

celò

.. )

Arn. (Ciel, tusaiseMatildem’è cara;

Ma

ilmio cores’arrendea virtù. )

Odio

emortea quelviitraditor.

(

Ah

!siascondail

mio

piantoal suo sguardo

,

E

l

1intenso

mio

fiero dolor.

) Cug.

Odi

il canto sacratoad

Imene

;

Non

rammentiilpastor le suepene,

Non

s’uniscailpiacerealdolor

.

Tu

secondail furordiche m’ ardor

Odio

emorteaquel-viitraditor

.

SCENA

V.

Jemmy

,

Eduige

, ilpescatore, Melchtal, coro dì Svizzeri, due fidanzate ed iloro sposi,

Gu-

glielmo ed Arnoldo.

Arn. (

Oh

smania!) Mei. t

Allorche ilcielo . .

La

vostra fede accoglie (Aglisposi. ) Benedirvi degg’io.

Gug. Chi d’onorars’assume

La

moltaetà,suol riverirèil

Nume.

Arn. ( Illor contento

M’

èalcor vele«

.

Oh

mio tormento!, )

Fatale

amor!

) Tutti glialtri.

Ciel, che del

mondo

Sei1’ornamento

,

Splendi secondo Allor contentoo

....

(16)

Puro è1’.affetta Nelloropetto

c '.

Come

laluce

D' un-dìseren.

Mei.Delle antiche virtudi (

A

duesposi.) x L’ esempiorinnovate

O

figlimiei,

pensate v -

Che

ilsuolo’ovenascesteal vostroimene

Domanda

degliappoggiede custodi

.

E

voi gentilialorfidecompagne,.

Chiusaènelvostropetto

La

lorposteritade. I figlivostri Degli avi lorfiandegni:

Da

voi1’Elvezia attende isuoisostegni

.

( Odesiil suonòdella caccia.)

Gug.

(Gesslerdi nuovo!)

sfrn.

Andiamo!

(Parte. ) Gug. (Gesslerproscriveivoti!'

( Agitato. )

Edu.

Quait’agitantrasporti?

(A

Guglielmo.

)

Perchè liberamentesian palesi Il di sorgea...

Gug.

Lo

spero...

Ma

più Arnoldo

non

vedo.

Edu.

Ei nelascia.

Gug.

Ei mi fugge.

Purcela indarnoilturbamento suo.

Volo adinterrogarlo;

E

turavvivai giuochi. (a Eduige ^

Edu. M’

agghiaccidispavento,

E

mi parli difesta?

Gug.

Celailfragorea’reidellatempesta.

Può

soffocarladellagioia ilcanto.

Fia che1’odano icrudi

Quando

leprische

avrem

nostre virtudi. (Parte.) Glialtriecoro.

Cintoil crine-dibeifiori ,

Tra

gliamori-scendi Imen.

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(17)

' i3

Tee©

alfine-pace scenda

!

E

ne renda-lieti appien.

Pertesolo -taceil duolo5

Pertelietovive ilcor;

Muta

resta- la tempesta Nellegioie dell'

amor

.

Qualche calma-spera 1’alma Nell’ebbrezzadel piacer.

( Mentrecantasiilcoro,si eseguiscono delle danzeediversi giuochi,fra,'tfilaliquello ditirare colla balestra in un bersaglio,

chefinalmente vieti colto

da Jemmy

, al

qualesonorivoltiidueseguentiversidel

corostesso. ) ' ,

Gloria eonoreal giovinetto,

Ch’ebbeil premiodelvalor!

Madre

mia!

Qual

sommo

bene!

Didestrezzail premioottiene; Di suopadre hainpetto ilcor

.

(Festeggiando

Jemmy

.

) Sicingeil pròguerriero ,

Dibeltempratoacciajo,

E

indossa

un

rozzosajo Ilsemplicepaslor. *

Ma

dove onore ilchiama Perirda forteei

brama,

E

il dardo suo penetra

Le

ascose viedel cor.

Jem.

Ecco

colà,tremantey

E

reggendosi appenaj v

Madre, un

pastors’inoltra...

fipescatore.

Eglièil

buono

Leutoldo.

Qualfrangenteloguida?

Jem.

Edu.

Coro.

(18)

*4

'

SCENA

VI.

Leutoldo edetti

.

Leu.

Salvatemi

!...

(Appoggiandosi sopra unascure insanguinata.

)

Edu. Che

temi?

Leu. Illoro sdegno...

Edu.

Parla. Chitiminaccia? i

Leu. Quell’empio, che giammai Perdona;ilpiùcrudele, ''

Di

lutti ilpiùfunesto...

Deh

!mi salvate, otravoispento ioresto.

Mei.

Che

festi?

Leu. Il mio dovere.

Solo dimia famiglia

Lasciommiilcielo un’adoratafiglia.

Un

viiseguace delgovernatore Rapirlaosava almio paterno

amore

...

Quest’arma mia1’oppresse...

Ah

!lo vedetevoi: quest’ è^ilsuosangue. ,

Mei. Cielo!., chi losostiene?

Tuttope’ giorni suoi temerconviene.

Leu. Sopra l’opposta sponda

Un

certo asiim’avrei...

Deh! mi

vi guida.

(Pregandoilpescatore. ) Pes. Iltorrente elarocca

Vietano avvicinarsi ovetuBrami

,

E

raffrontarli, o misero,,

È

darsia certamorte

.

Leu.

Oh

quantoingiusto

Sei

meco

!all’ultim’ora

Non

odaituoirimorsiil

sommo nume

.

SCENA

VII.

Guglielmoedetti

.

Gug.

(

Egli

sparì,nèarinvenirlo iogiunsi. ) Vocididentro. j. -

Sciagurato Leutoldo!

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(19)

*5 Leu.

Gran

Dio2 tusol

mi

puoi salvar.

Gug.

Iosento

Minacciaredolersi...

Leu.

Oh

mio Guglielmo!.

Crudo

destin

m’opprime

...

Mi

sipersegue5

non

sonreo, melcredi

,

E

per sottrarmial mio crudel destino Quello miresta soloarduo

cammino

.

Gug. Tu

l’odi, pescator: salvalo.

Leu. ' » \

È

vano:

Come

iltristoGtssler egliècrudele. .

Gug.

Sventurato!.,che apprendo!

Ma

s’eilo nega, iodi salvartiintendo.

'< Vocidi dentro. ,

Chiede sangue 1’assassinio,

E

Leutoldo il verserà.

Gug.

Vieni, vieni,t’affretta ....(a Leutoldo.)

<.

Edu. ... A

mortevai...

Gug. Non

temer, Eduige;

Trova

sicuraguida

L’

uom

chenel cielointeramenteaffida.

v ( Scendein un battello,e vogandoparte con Leutoldo.

)

SCENA

Vili.

1suddetti,poi Rodolfoecoro di soldati.

Corodi Svizzeri.

jNume

pietoso, Dio dibontà!

< Salvarclemente

Tu

puoi, signor, Dell’innocente

- Ildifensor.

' Rod.'tsoldati, venendoin fretta.

Di, morte e scempio

v

È

-giunta l’ora

(20)

/

Sciaguraall*empio!

Convien che

mora

. v

Egli è salvo

.

Oh mio

furor! \

Superato

ha

ilrischioornai

.

(Non

invanoilcielpregai

. )

Jem. Mei.

(

Ah

!perchè,perchè1’etade

Non

risponde al

mio

desir! ) (

M’è

d’oltraggio illorgoder

.)

(

Mugge

iltuonsulnostrocapo:

Di tempestaegliè forier.

Fuggiam,

fuggiam... ) Restate,

E

tosto a

me

svelate Chi1'assassinoha salvo,

Chi

1

trassein securtà.

Tosto obbedite$

O

chitace cadrà.

(

I

soldaticircondanogliSvizzeri

.

) Soldati.(

Treman

tutti digià.

)

Jem. . (

Che

sento!.. oimè!)

Edu.

(Già m’ ingombrailterrore! ) Svizzeri. (Pietoso cieloaccogli

Il voto, ilpriego nostro!

Dall’iradiquelmostro

Ne

salvaperpietà!

Di

noichemai sarà/

) Mei. Ciòeh’ei fece;

ognun

dinoi

IToserebbe.Ardir, amici

.

Bod

.

Ah!

tremate. -Il reosvelate.

Mei. Sciagurato!questo suolo

Non

èsuol ditraditor’.

Bod. Quelribaldo circondate, (J' soldati,che afferrano Melchtal

.

)

E

siatratto almiosignor.

Su,

via, struggete\

16

Jem.

,Bod.

Sviz.

Edu.

Bod.

Sviz.

Bod.

\

N

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(21)

*7.

Tuttoincendete;

Orma

non.resti D’abitator

.

Strage

e

ruina ,

Sialalor sorte. ,

Lampo

dimorte E’il

mio

furor.

Soldati.

Lampo

dimorte

E

1ilsuo furor.

Jem. Sì,,struggete5 Tutto incendete;

Ma

indel

V

ha

un Nume

Vendicator

.

Te

forse

nn

giorno Farà perduto L’arcotemuto

Del

genitor

.

Edu.

Mei. Pes.Svizzeri.

Si, . struggete, Tutto incendete;

Ma

inciel

V

ha

un Nume

Vendicator

.

Verrà un gagliardo, Ildi cuidardo

Saprà punire * «

Un

oppressor.

v (Malgradol'opposizionedesuoicompagni,

Melchtalè circondatoetrascinatoda' sol- datidiRodolfo.!)

Finedell1attoprimo.

a

(22)

ATTO SECONDO.

%

SCENA PRIMA.

Valle profonda. lontanovedesi ilvillaggio di Brunnera’piedidelle altemontagnedel Ratli.

A

sinistra dell’attoresiscorge parte dèi lago

<3e’quattrocantoni.

( Incominciaafarsinotte. )

Coro

di cacciatori, recando le uccisebelve-

(^ual

silvestretaietro intorno Sicongiunge al nostro corno.

Mesce

ildainoil suon morente AlFragore deltorrente;

Ed

àllor ch’estinto resta Chilagioiapuò imitar?

11 furor dellatempesta

Può

qnelgiubbilo uguagliai

Corodi pastori

.

Dalraggiante lagointorno

t * Cadeilgiorno.

11suo placido sereno

Sparveintorno. . >

»

La campana

delvillaggio Di partenzaèa noi messaggio.

Già cadeil

.

Coro

di cacciatori.

La

molesta voce è questa Del

monotono

pastor.

Di Gessler risuonailcorno\ Ciascun riedealsuo soggiorno.

Già cadeil

. (partono. )

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(23)

SCENA

II.

Matilde,distaccandosifurtivaineriteda' cacciatori.

S

?allontananoalfine!

Iospero rivederlo,

E

il cor

non

m’ha incannalo:

D

Ei mi seguia... Esser non deelontano...

Io tremo...oline!.. Se qui venissemai'..

Che

haquid sentimento Profondo,misterioso

Di chenutro 1’ardor,che amar pur oso?

SCENA

III.

. Arnoldocdetta.

Arn.

Se

il mio giungert’oltraggia,

Mei

perdona,Matilde. I passimiei, Incauto, sinoate spingereosai.

Mat.

A

mutuacolpaè facile ilperdouo.

Arnoldo,iot’attendea.

Arn. Taldirvien dal tuocor, troppo losento:

Pietàrispiraate.

Deh

! compiangiil mio stato:

Amandoti iot’offendo.

Il miodestinoè orribile1

Mat.

Ed

è mciitristoilmio?

Arn.

Uopo

èperò

Che

incosìdolce ebarbaro

momeuto

,

E

foss’ancol 1estremo,

La

suoradi Gesslèr

A

conoscermiapprenda.

Ioconnobileorgoglioardisco dirlo; Il cielpertedato

m

1avealavita.

Tuttad’un crudo ostacolo

La

possaio misurai

.

Duro

,fataleesso tranoi s’innalza: _Rispettarlosapròda telontano.

(24)

20

Loinandami, Matilde

,

Fuggirdagliocchituoi;

Che

abbandoni1’Elvezia,il padre mio; Morte trovar sopra straniera terra;

Sceglierper tomba inospitai foresta.

Parla, pronunzia

un

soloaccento...

Mat. Arresta

.

Tutto apprendi, sventurato, Il segretodelmiocor

.

Pertesolo fu piagato, Pertepalpita d’

amor

.

Arn. Se iltuofocoè ugualealmio, Se per

me

tiparla

amor

,

Al piacereh’ iosento,

oh

dio!

Non

puòreggereil mio cor.

Ma

tra noiqual maidistanza, , Quali ostacolivisono! ( Mat.

Ah

! non perderla speranza: ,

Tuttoilcieltidettein

dono

.

Arn. Dolceofferta!gratiaccenti!

Dipiacer colmateilcor.

Mat. ( Posso amarlo.Quaimomenti Proveròdi gioia e

amor

!) Riedial

campo

della gloria

Nuoviallori aconquistar

.

Potraisol collavittoria

La

mia destrameritar.

Arn. Riedo al

campo

della gloria Nuovi allori ameritar.

Quantoinpremio di vittoria Cesserò dipalpitar!

A

n. Il coreche t’

ama

Sol cerca, sol

brama

Divivercon te.

*

Ah

! questa speranza.

Che

solain’avanza,

Fia sempre con

me

.

. (S'ode

un

calpestio.)

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(25)

21 Mat. Alcunvien... Separiamci.

Arn. Potròvederti ancora? \

Mat. , Al nuovo giorno

,

Quando

sorga1’aurora,

Nell’anticotempietto,

Al

cospetto diDio,

Da

tericeverò1’ultimoaddio.

Arn.

Oh

suprema bontà!

(

Cade

a'piedi diMatilde,e lebaciala

mano

.

)

Mat. Forzaèlasciarti

.

Arn.Cieli!Guglielmo!Valter!.. Parti,ah!parli.

(Matilde parte. )

SCENA

IV.

Guglielmo, Valteredetto.

Gug. Solo non

eri in questo luogo.

Arn.

Ebbene

?

Gug. Un

colloquioben grato

A

sturbar giunsi.

Arn.

Eppure

io

non

vichiedo

A

che mirate.. .

Val. '

E

forse,

Più chea ciascu^ eatemestieri udirlo.

Gug. No

.

Ad Araldo

che imporla S’egliabbandonaisuoi

,

S’egliin segreto aspira

A

servirquell’indegno?

Arn.

E

donde ilsai ?

Gug.

Dalfuggir diMatilde a dal tuostato.

Arn.

E

tu

mi

vegli?

Gug.

In questo corlasciasti

Sin da jeri ilsospetto.

Arn.

Ma

se amassi?

Val.

Gran

Dio!

Arn. So amatofossi

,

Isuppostisarian...

Gug. Ve^i.

(26)

aas

Arri.

E

ilmio amore...

Fai.

Empio

saria.

Am.

Matilde...

Gug. Ella ènostra nemica

,

Fai.

Ha

nelle vene un abborrito sangue.

Gug.

E

vilmenteegli caddea’piedisuoi.

Arn.

Ma

di qual drittoilcicco lurorvostro...

Gug.'

Un

soloaccento,e tisaràpalese.

Schietto, Arnoldo,rispondi:

Ami

1’Elvezia tu?

Arn. Voi parlate d’Elvezia!

Ali più non v’è pernoi.

Io lascioqueste rive Abitate dall’odio,

Dalla discordia, dal timor: fantasmi

Che

lerendono orrende.

Inarene

men

tristeonor m’attende.

Gug.

Allorchescorre-de’ forti ilsangue

Che

tutto langue,-che tuttoè orror

,

La

spada

impugna

, -Gessler difendi,

La

vitaspendi -peltraditor.

Arn. Al

campo

solo- onor m’attende, Ardir m’ accende m’accendeamor.

Desiodigloria -nativitàall’armi,

È

divittoria -ardenteil cor.

Fai. Estinto unvecchio- Gessler facea•,

Quell’almarea- svenarlofe’.

Da

noivendetta- 1’estinto aspetta,

E

la

domanda,

- lavuol date.

Arn.'

Oh

qual misteroorrendo!..

Un

vecchioei spense!., oh dio!

Fai. Pertemoria piangendo...

Arn.

Ed

è ?..

Fai. Tacer degg’io.

Gag. S’ eiparla,il cortisquarcia.

Arn.

Mio

padre!...

Fai

.

Sciagurato!

DigitizedbyGoogle

(27)

/fri*.

€ag

rat.

Arti.

Val.

Arri.

Gug.

Arti.

Gug.

Ara.

Gug.

Val.

Arti.

Gug.

Eìsfesso fu§venato, Ejstesso cadt|e spento Per

man

del traditor

.

Ah

eh« sento!..phdelitto!.,oimè!..io

moro

Troncarsuoid|>,

Quell’empioardiva»

Ed

il mioacciai-

Non

sisnudò? ìl padre, oipiè!

Mi

malediva,

Ed

io1’Elvezia Àllor tradiva!.. i

Cielo!mai più

Lo

rivedrò!

(Quali smanie1egli appenarespira*.

Il rimorso cheilcor gli martira Dell'amoreogni nodospezzò. ) (

A

quel duologiàcadeedelira, Già la bendafatalestrappò. )

E dunque

vero? Vidiil delittoj

Il derelitto Vidi spirar.

Che

far?..

Gran

Dio! 11 tuodover.

Morirdegg'io...

Viver deitu.

Quell’empioal suolo Cadrà svenato; Jo1’hogiu

A

lo Pelgenitor.

Deh

! frenai tuoi trasporti r

Calma

quell'iraornai.

E

vendicar potrai L’ Elvezia,il genitor.

E

ache tardi a tu?

La

notte r

.rr

(28)

, (

*4

A’votinòstriamica

,

Già

giàdistende un’

ombra

protettrice

,

E

tu vedrai trapoco

Qui

giungercautiigenerosi amici

Che

udrannoipianti tuoi

$

E

il

vomere

e lafalce.

Cangiati inbrandi edaste, Tentar conmiglior sorte Altavendetta o morte

.

a

3.

La

gloriainfiammi-inostri petti; 11 cielpropizio rconnoi cospira.

1

ombra

delpadre- ilcorc’ispira Chiede vendetta-e

non

dolor.

Nel

suo destino -eifortunato,

Con

lasuamorte-par checidi«a

Che

del martirio -ilsertoèdato

A

coronare- tanta virtù.

Val. Confuso daquelbosco

Sembrami

udir fragor....

Ascoltiamo

.

Arn. Silenzio

.

Oug.

, ascoltiamo.

Di

numerosipassi Risuonalaforesta,

'Am. Piùlo strepitoappressa

.

Oug.

Chis'avanza?

SCENA

V.

Abitantid'Untcrval edetti .

).

Ali

Oh

sorte!

Oh

sortei

Coro,

cimici

dell1Elvezia Val.

Oug.

Arn.

Oh

mia vendetta!

a

3.

Onore

alcor dal forte Coro.

Con

ardor-richieseilcor

Di sfidar-disuperar

La

distanzaedi perigli;

DigitizedbyGoogle

(29)

a5

E

ogni core con ardor

Brama

vincereomorir.

Ilvigorde’tuoiconsigli

Nuovo

in noidestava ardir.

Gug.

O

d’Untervalvoigenerosifigli!

Questonobileardór

non

ne sorprende.

Val. Imitarlo sapremo..

(Siode una tromba. ) Degli amici di Svitz

Odo

latromba risuonard’intorno.

È

surto, oElvezia, di tuagloriailgiorno!

SCENA

VI.

Abitanti di Svitz edetti.

Coro.

Domo

,oh del!da

un

viistraniero,

A’suoimali ilforte indura

,

E

celandosiall’altero,

È

quitrattoalagrimar.

Quisolpuòlasuasciagura Colsuo pianto mitigar.

Gug.

È

scusabilla tema Inchiqual noisivive*.

Allamia spemev’ affidate: amica

Ne

arriderà lasorte

.

Tutti.

Onore

alcor del forte!

Val. D’ Uri

mancan

soltanto Imagnanimiamici

.

Gug. Onde

letracce

Nasconderde’ lor passi

,

E

per megliocelarlanostraimpresa, S’apronco’remiloro

Sulmobil elemento

IIsolsentierchenon tradiscemai

.

V

il. De’ prodi,ascolta, ègiàcompitoil patto.

Non

oditu ?

1 Gug. 'Chi viene?

(30)

*6 scena

vrr.

Abitatiliil'Uri, dalla parie ileilago, tlìciti ,

Coro. .A-micidell'Elvezia.

Tutti.

Onore

,onor

D’Elvezia a’difensor’

.

Coro. Guglielmo, solperte ,

Tre

popolis1unir.

Ilbarbaroa punir Ciascuno èpresto.

Paria, e iltuodir sarà Di stimolo al codardoj

E come

accesodardo

11 coreinfiammerà.

Gug. La

valanga chevolve Dalla cima de’monti,

E

morte suol lasciarsu’campinostri,

In sèmali

men

crudi

,

Men

funestirinserra

Di queicheversa

un

empioin questa*terra*- Val.

A

noi puroggiè dato,

Ed

alnostro coraggio,

Di

purgarqueste rive Dal mostro abominato.

i. Coro Di guerraallaminaccia,

Ad

onta nostra, ilcorfreme ed agghiaccia..

Gug. Dov’è1’anticaaudacia?permille anni Gl1indomiti avinostri

A

difender fur presti iproprj tetti;

E

innoifiaches’estingua ardircotanto?

Da

lungo

tempo

voi, Usi asoffrir

, piùilpesononsentite.

Dellevostre sciagure? Alineapensale

Alle vostre famiglie. Ipadri vostri,

E

lemogli ele figlie

Più asiloornai

non

hannelvostro tetto.

Val.Più ospitale tra noi

non

v"ha ricetto.

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(31)

9

Gag. Amici,conico questo mostro infame Invan reclama umanità. Di lutto Quest’inumano abusa

;

E

cinti daperigli

Vediamo

i genitor, le spose, ifigli .

Tuttoilcoro.

Che

far

dobbiam

?nesvela il tuodesìo.

Arn.

La

morte vendicar delpadre mio

.

Tuttoilcoro.

Melchtal!Melchtal!qualerailsuo delitto? Arn. Il troppo amar1’Elvezia:

Tuttoilcoro.

L’empiodi morte èdegno.

Gug. Mostriamci degnialfine Del sangue onde sortiamo:

Senzafrapporre indugio.

S’armino itreCanton dilancia espada*

Domani

fia chesorga Il giornodi vendetta

.

Ne

reggerete voi? Coro.

Non

lotemer. Sì, tutti.

Gug.

Presti avincer?

Coro. Sì,tutti.

Gug.

Presliamorir?

Coro. Si, tutti.

Gug.

Ebben

, serbate

Vigore edardimento.

Siafermo ilpattoe saldoilgiuramento.

Gug. poitutti.

- Giuriam

,giuriamo Pe’ nostridanni

,

Pergli avi nostri

,

Pe’ nostri affanni Alciel eh’ègiusto Vendicator

,

Di tostoabbattere L’empio opprcssor. -

(32)

2 »

Se qualchevile V’haqui tranoi

,

Lo

priviilSole De’raggi suoi

,

Non

odail cielo

La

suapreghieraj

E

giunto alfine

Di

suacarriera

,

Gli neghi

tomba La

terraancor.

Am.

Giàsorgeil

.

Pai. Segnaipernoideli’armi

.

Gug. Di

vittoria.

Val. Qualgrido

Corrisponderledeve?

Gug

. AU’ armi!

Tutti. All’armi!

( Partono. )

Fine dell1attosecondo.

DigitizedbyGoogle

(33)

*9

ATTO TERZO.

SCENA PRIMA.

Gran

piazza d’Altorf; nel fondoscorgesiilca- stellodiGessler.

Da

unaparteevvi

un

palco destinatoalgovernatore.

Ornano

lapiazzaal- cuni alberiditigli, meliec. Nel mezzo sarà piantato

un

palo a cui è sovrapposto

un

trofeo diarmi, alqualetuttidovranno inchinarsi

.

Gessler, Rodolfo,uffizioli,paggi,guardie,coro disoldati, corodi svizzeri d'

ambo

i sessie

0

Corodi soldati.

Cxloria aGesslèrsirenda,

E

temasi Gesslèr.

Terrordel

mondo

intero, Nellasuarabbia estrema

Ei

lanciaT anatèma Sulpopoloeilguerrier.

CorodiSvizzeri

fra

loro.

Ben

altreleggi avremo,

O Nume, un

dìperte.

Fa’cheilpotersupremo Sia tutto

amor

efè.

Ges.

No

,rorgoglioinyanpretende Disfidarlamiavendetta

Le

mieleggi trasgredir.

Dee

ciascun,

come me

stesso ,

D’ognigrado,d’ogni sesso,

Quest1insegna riverir.

£(

Va

a sedersi sulpalco.) Ch’io, reggitord’Elvezia, oggi riceva Dallavostraobbedienzailsacro pegno.

(34)

Co’cantie in unco'giuochi Diquestodi 1’orgoglio S’esalti. Udiste?Il voglio.

Coro

di Svizzeri d'

ambo

isessi

.

La

tua danza leggiera, / Pastorella forestiera,

Oggialcantos

1

unirà. (Segue danza.

) Quell’agii piò,

Ch’egnal

non

ha,

Jnvan 1’augel Seguir potrà

Non

ha aprile x

Fiorgentile

Che

pareggi

Tua

beltà

.

SCENA

II.

Guglielmo,

Jemmi

c detti

.

(Alcunisoldatitrascinano sul proscenio

Gu-

glielmo cdilJìglio, che hanno osservati tra lafolla.)

Rad.

T

inchinati,superbo. (

A

Guglielmo.)

Gug.

Nella fiacchezza sua Solopotrai tu, armato,

Questagente.avvilir*,

me no

, chesprezzo

Qualunque

cenno cheaviltàmi spinge.

Rod. Miserabile!

Corodi Svizzeri

fra

loro. (

Oh

qual funesto ardire!

Perluitemer

dobbiamo

. ) Rod. a Ges. Avvichitenta

Infrangerletueleggi

Ges. Qual’è,qual è1’audace?

Rod.

È

altuo cospetto.

Gug.

Iltuopoter rispetto,

'N DigitizedbyGoogle

(35)

' 34 Veneroletue leggi;enon pertanto Ilcapoiopiego: innanzi a Diosoltanto...

Ces.Cedi,obbedisci,o trema.

La

mia voce, ituoi rischi

Ti minaccianoinsiem. Miraquest’armi,

Osserva que’soldati. *

Cug.

Iot’odo, iovedo,

E non

intendo ancora

Ces

.

Lo

stolto,cheresiste aun mio

comando.

Non

fremeinprevederla propria sorte?

Cug. E

quisarei dov'iotemessi

morte?

Rod. Quest’ardire.,signor,

me

lo palesa:

Egli èGuglielmoTeli, èquell’iniquo

Che

Leutoldosottrasseall1ira tua.

Ces. S’arresti, olà!

( Vieti tolta labalestra clafaretra a

Gu-

glielmo.

)

Coro

di soldati.

t

Egliè quello L’ arder temutotanto,

L’arditonuolator.

Ces. Perluinon v’hapietade:

Ei caddein potermio

.

Cug.

L’ultimo almenfoss’io Scherno deltuo furor!

Ces. Quelfasto m’offende}

Furente mi rende.

Dal fulmin colpito Piegartivedrò.

Cug.

(

Oh

perfidasorte! ) Dilettomiofiglio,

(

Di

nascosto. ) T’involaalperiglio,

E

lieto

morrò

.

Jcm. Quel fulmin che pende, Felice

mi

rende Se tccocolpito Morire potrò-

(36)

3 *

Gug. Corrialla

madre

, efa’chetostoincenda (

Di

nascostoa Jcmrny. )

Insullaestremacima Colàde’nostri monti

La

fiamma chesegnale a’trecantoni Sia di battaglia.

Ges. Arresta! »

(

A Jemmy

che siallontana

.

) (

La

lorotenerezza

,

La

mia vendetta infiamma.)

A

te:rispondi >

È

questiilfigliotuo?

Gug.Ilsolo.

Ges.

Ebben

, salvarlo vuoi?

(Scendendo dal palco. )

Gug

.

Salvarlo!

Qualèilsuofallo

mai?

Ges. L’esserti figlio,

Iltuo parlar, Tincauto orgoglio tuo.

Gug

.

Me

solo,iosolt’offesi:

Me

solopunirdei

.

Gis.Delsuoperdono ortu1’arbitrosei.

Siccomeabile arciero

Ti

tiene

ognun

de’ tuoi7

Sul capodituofiglio

Pongasiquasto

pomo

(*), ed’

un

tuodardo (*)(Distaccandone uno

da

unalbero.) Involarglielodei sottoilmip sguardo.

Gug. Che

chiedi mai!

Ges.

Do

voglio.

Gug. Qualorribil decreto!..

Sulfigliomio!.. mi perdo...

E

tu, crudel

,puoidomandarlo?

Ah

!mai. . .

Troppo

grandeèildelitto. Ges. Obbedisci

.

Gug. Ma

tufigli

non

hai?

V’è

un

Dio, Gcssler: eglineascolta...

Ges. Assai

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(37)

33 Dicesti; cedialfin.

Gug. Non

posso

.

Ges.

a

soldati. Pera

,

Perailsuofiglio.

Ah!

no...terribillegge!

GeSsler, di

me

trionfij

Una

viltàm’

impone

Il rischiodi

mio

figlio: eccomi,innanzi

A

te

mi

prostro

.

Ges.,

Ecco

Tarcier temuto,

L

arditonuotator.

La

temailvince, ' (Deridendolo. )

-

L

abbatte

un

detto. *

. <

Ah

!quest’avvilimento

E

giusto, e

mi

punisci adritto

.

3em.

Ah

!padre

.

Pensaalla tuadestrezza.

^ Gug. Temo

il troppo

amor

mio

.

. .

Dammi

lamancr, Posalasul

mio

corej

Senti: ditema no, batte

d

1amore.

Ti

benedico,figlio

mio

,piangendo,

E

ilprisco ardirsulpetto tuo riprendo.

La

calma deltuocore Ritornain

me

ilvigore.

(Affetti miei tacete.)

A me

1’armi porgete

, Ioson Guglielmo

5

Teli.

( Glivicnrestituitalabalestra e lafaretra che vuota aterra, sceglie uno strale, c necelaunaltrosottolasuavesta.

) Ges. S’annodiilfiglio suo.

Jem. Annodarmi!..

Che

ingiuria!Ah!no,che almeno Libero io

mora

.

Espongo

,

Senza tremare, il capoalcolpo orrendo

E

senzaimpallidir ,

, fermo

V

attendo.

(38)

34

.

Coro di Svizzeri. .

(

AH

!

nemmeno

Tinnocenza i

Può

calcarlasua vendetta.) Jem. Coraggio,padre mio! .

Gug. Alla sùa voce,dalla

man mi

cadono Quest1armi abbominate

E

leluciho di piantoottenebrate

.

Ah

figlio1 eh’ iot 1

abbracci

Un

1altravoltaancora. *

(

Al

cennodi Gessler,

Jemmy

ritornapressa ilpadre.) ' . T Resta immobile, everla terrainchina

Un

ginocchioapregar.Invoca Iddio

Che

,sol pel suofavore

Ilfiglio

può

salvareilgenitore...

Eerctio còsi

ma

volgiti

Al

cielo, che mirando

Un

capoa

me

sìcaro...

Questapunta,

d

1acciaro

Può

tradirla mia speme

Al

minor movimento.

Jemmy

, pensaa tua

madre

.

( Ffien posto il

pomo

sul capo

a Jemmy

y eh'ètornato in fretta alsuo luogo;

Gu-

glielmo con torbidisguardiscorre intorno lapiazza•,guarda Gesslereportala

mano

doveha,celato

H

secondostrale•, prende lamira, scocca

e

coglieil

pomo

.) Svizzeri. Vittoria!

Jem. *

Oh

padre!

Svizzeri. Suavita èsalva.

Ges

.

(

A pomo

, oh rabbia!

Colse... ohfuror!) Svizzeri. Dal capoglielo tolse,

Guglielmotrionfò

.

Jem. Ei

mi

salvòla vita .

Un

padre potea

mai

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(39)

35 Spengere

un

figlio ?

Oh

eie!!

Gug. . Iopiù

nón

reggo...

Iomi sostengoappena.

Seitu, miocaro figlio!...

Io soccomboalla gioja!

(

S

viene abbracciandoilfiglio,eglicade1+

straleche aveanascosto.

) Jem.

Ah

! soccorreteil padre.

Ges. (Eisfugge all’iramia... )

Che

vedo! (Osservandoil dardocaduto.)

Gug. Oh

cielo!ilsolmio ben salvai.

Ges

. Quel dardoache?

Gug.

Per te,s’egli eraestinto

.

Ges.

Trema

!

Gug. Iotremar?

Ges. Siadi catene avvinto.

(

I

soldati eseguiscono.

) *

SCENA

IH.

Matilde, damigelle, edetti*

Mat.

JF

iaver?delittoorrendo!

Soldati. Entrambiden morir. .

Svizzeri. (

E

ancordobbiam soffrir ? ) Ges.

Che

tostosien troncati

Lor

giorni-sciagurati .

fologiurai}

ma

ìrei Sfidaroi sdegni miei

.

Attenda» quindiinceppi L’oradel lormorir.

Mat. Che! ilfiglio?..

Ab!

no: t’arresta.

Fierasentenza è questa. - Ges. Datofuilsegnoebasti;

Meco

tuinvancontrasti

.

Il figlioancor...

Mat.

Giammai

,

Giammai

, finchevivrò.

(40)

3G

1

In

nome

del sovrano, (

A

soldati.

)

Suo

figlioa

me

siadato,

Un

popol vedi, insano

,

(A.Gessler:) Controditesdegnato,

£

tu resistiancor? Rod. Cedila$ ilpadre

(Sotto voce

a

Gessler. )

Almen

neresta.

Svizzeri

.

Ali!,bontade Delcieloèquesta.

Guglielmo!..

oh

sorte!

( Fedendoloincatenatofra'soldati.) ' Atra! funesta!

Tal premioottiene

La

suavirtù?

Rod.

Mormoran

essi;

. ( Sotto voce

a

Gessler*)

Non

l’nditu?

Ges. li audaciadell*infido Nell’pdiolor rivive

Verso Kusmac.figuido;

< Pellagoil condurrò.

Rod. Sul lagolabufera...

Deh

! pensa...

Ges.

Van

timori

Chi mai, chimaidispera Dall' abilnuotator?

( Deridendo Guglielmo.

A

nuovo iltraggo orribile ) Supplizioentro

Kusmac

,

A

cui facintail lago.

Svizzeri. Grazia!

Ges. 51, or orvedrete

Come

ciascunfopago.

Io

V abbandono

a'rettili:

La

lorvoracefame

(41)

J7 Gli schiuderà 1’avello

.

Jem.

Ah

padre!

Gug. Oh

figlio!

Svizzeri. Grazia!

Grazia!

Ges. N

Giammai

no,no

.

Mat. .(

È

il suo destin sdegnato•,

Ma

fiaper

me

salvato Ilfiglio eil genitor. ) Jem.

Quando

mivuol l’ingrato

Da

un padreseparato, In voisol sperail cor

.

(

A

Matilde. )

Gug. Compi

ilcrudelmiofato; (

A

Gessler

.

)

Ma

almeno ilfiglioamato Sia tolto atant’orror.

Svizzeri. (Misero! aqual mai fato Serbato- èil suo valor!

) Gcss. Rod. Soldati

.

ITI 1

L’irasoloche |,accende Il lorsangue

può

placar.

Ges. Sisgombri, olà! ilrecinto,

(Al popolo.

O

a’piedivostri estinto )

Facciocostui cader.

Rod. Sold. Ilcenno

ognun

rispetta}

Temon

la tua vendetta.

Svizzeri. (Silenzio: assicuriamo Il di dellavendetta. )

Gug.

Anatema

a Gesslèr!

Jem. Udistela sentenza?

(a Matilde. ) Rod.

A

noi tantainsolenza!

Dovretnsoffrir, tacer? Ges. Se alcun dilor s’inoltra,

Si faccia a! suol cadcv.

(42)

38

Mat.

Ab

1 vieni tu con

me

. ( ConducesecoJeminy

.

) Soldati. Evviva, evvivaGessler!

Svizzeri.

Anatema

aGessler!

( Gessler, Rodolfo cdisoldatisi

fanno

lar-

go

nellaconfusione delpopolo, etrasci- nano Guglielmoaltrove. Ilpopolo,incal- zato dei soldati,si allontana nellamassi-

ma

costernazione.

)

Finedell'attoterzo.

/

\

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