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POESIA A SCUOLA

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Academic year: 2021

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(1)

POESIA A SCUOLA

CARATTERI SPECIFICI E VALORE EDUCATIVO UN PO’ DI NOMI PER PICCOLI E GRANDI con analisi FARE POESIA: LABORATORIO

ANGELO FERRARIINI

(2)

• E da ultimo c'è l'animale forse più fantastico di tutti, senza piume, a due gambe,

spettatore del grande spettacolo

dell'universo. «Quell'animale che guarda in cielo e dice: cosa sono quei lumini sospesi?

E risponde: le stelle. Perché nessun altro

animale le ha mai notate, nel corso di tanti

milioni di anni e di tante notti stellate che

sono passate su questo pianeta.» L'animale

chiamato uomo. – E.Cavazzoni, Guida agli

animali fantastici

(3)

Le macchine e le cosiddette intelligenze artificiali non

potranno mai eguagliare le funzioni superiori del cervello umano: la funzione etica e quella estetica.

• Mario Rasetti

(fisico, in una conferenza recente su «I Big Data e il futuro che ci attende», Padova, Segnavie, ottobre 2018)

(4)

…le funzioni superiori del cervello umano: la funzione etica e quella estetica.

E ora un esempio di insegnamento integrato

Dal punto di vista poetico si nota che etica è dentro estetica

Da cui si deducono pensieri nuovi prodotti dalla visione (per i greci idee = visioni = conoscenze)

• Etica ed Estetica sono congiunte?

• L’estetica è un’etica a est? A est di che?

• Un motto latino? ESTE ETHICA! = sii etica!

(5)

• Dunque noi ci muoviamo entro questa funzione

superiore del cervello umano, anche se pensiamo di collocare la poesia più al centro dell’uomo, nel cuore.

• In realtà siamo nella funzione speculativa.

• Stiamo cercando di spiegare con le parole la poesia.

• Ma si può spiegare la poesia? O forse ci vorrà una

poesia per spiegare La Poesia?

(6)

Francesco Targhetta (TV 1980) a Pordenonelegge 2018

Chiediamo a un giovane poeta cosa pensi dell’insegnamento della poesia nella scuola?

• Lo faccio ogni giorno. Ne penso un gran bene. Anche perché vedo che, se proposta in modo stimolante e con una certa attenzione verso l'attualità e alcuni contenuti vicini alla sensibilità dei ragazzi, la poesia appassiona e piace. Sarebbe importante che tutti gli insegnanti

arrivassero a coprire anche la poesia del secondo '900:

cosa tuttora molto rara.

(7)

ALESSANDRO D’AVENIA

http://www.profduepuntozero.it

L'arte di essere fragili: come Leopardi può salvarti la vita, Milano, Mondadori, 2016

La voce di un altro insegnante scrittore: Che cosa è la poesia?

Cerco di dire il meno possibile e leggo poesie, o più semplicemente le faccio ascoltare ai ragazzi, selezionandone alcune da letture di attori e poeti.

Così siamo passati da Baudelaire a Octavio Paz, dal Whitman di O Me! O life! recitata da Robin Williams, al Neruda letto dal postino Troisi, dall’Infinito di Leopardi al S’i’

fossi foco di Angiolieri fino Alla Sera di Foscolo, letti da Gassman.

Ho visto a tratti gli occhi accendersi e cominciare a fare esperienza della poesia: l’unica cosa capace di rendere le parole cose e il suono esperienza.

Niente effetti speciali, niente spiegazioni sulla bellezza, solo parole ben lette.

Poi finalmente qualcuno ha esclamato, sulla chiusa di Alla Sera: “Però bello questo!”

Non è stato tutto inutile. Alla Bellezza non ci si arriva mai a scuola e dalla Bellezza volevo partire. Qualcuno l’ha toccata. La battaglia per oggi è vinta.

(8)

La voce di un poeta, Fernando Pessoa

AUTOPSICOGRAFIA

Il poeta è un fingitore.

Finge così completamente

che arriva a fingere che è dolore

il dolore che davvero sente.

E quanti leggono ciò che scrive,

nel dolore letto sentono proprio

non i due che egli ha provato,

ma solo quello che essi non hanno.

E così sui binari in tondo

gira, illudendo la ragione,

questo trenino a molla

che si chiama cuore.

1° aprile 1932 (Autopsicografia, da Una sola moltitudine, Adelphi, 1979 – Traduzione di Antonio Tabucchi)

(9)

il punto di osservazione

Il mio punto di osservazione è quello dell’esperienza da diverse scuole e insegnamenti

• Letture giovanili scolastiche (dalla memoria alluso: citazione orale e scritta) e via via insegnanti disponibili e attenti

Letture personali grazie a ins (disordinate e varie dai Salmi ai Futuristi, collezione di citazioni, riscritture personali…)

• Registrazioni di attori e cineforum a cura degli insegnanti della scuola

● [ maturità]

• Cesare Galimberti, le lezioni sulla Vita Nova, Università

Lorenzo Renzi, Come leggere poesia; P.V.Mengaldo, Antologia del Novecento – dal lavoro in Biblioteca

• Rodari, Lodi, Orengo, Munari…

• Docenza nelle scuole

• Laboratori per bambini, ragazzi, studenti dalla scuola d’infanzia alle superiori

• Lezioni e corsi per docenti

• Scritture con gli adulti (performance, laboratori, corsi di scrittura

(10)

Tre epoche per la poesia - 1

Lo sviluppo storico mi può dare delle idee sulle finalità educative della poesia scritta

• La prima epoca è quella di un codice di regole che precede il poeta

• La seconda è quella della libertà del poeta di fronte alle regole

• La terza è quella di nuove regole che il poeta si dà

(11)

Tre epoche per la poesia - 2

Prima epoca, quella di un codice di regole : precede il poeta, vincolante per il riconoscimento pubblico della poesia

Seconda, quella della libertà del poeta di fronte alle regole: dal Romanticismo in poi

Terza è quella di nuove regole che il poeta si dà: le

Avanguardie

(12)

Tre epoche per la poesia - 3

Prima epoca: quella di un codice di regole : precede il poeta, è

vincolante per il riconoscimento pubblico della poesia: parliamo di

Forme: sonetto, canzone, madrigale, ballata, ode, carme, poema

Strofe: strofe, stanze

Versi e misure: monoverso, distico, terzina, quartina, sestina, ottava

Sillabe e computo del verso: trisillabo, quadrisillabo / quaternario, pentasillabo…

Ritmo e accenti ritmici: binario, ternario

(13)

Tre epoche per la poesia - 4

La seconda epoca è quella della libertà del poeta di fronte alle regole: rottura del classicismo con il

Romanticismo

L’infinito di Leopardi sembra un sonetto

• Ma non ha le strofe

• È una composizione libera a strofa unica

• Ma di endecasillabi

(14)

Tre epoche per la poesia - 5

La terza è quella di nuove regole che il poeta si dà: età delle Avanguardie e delle contaminazioni

• -simbolismo – impressionismo - espressionismo

• -futurismo - dadaismo

• -ermetismo – lirismo - neorealismo

• -pop - poesia automatica - poesia visiva

• -nuove retoriche e nuove metriche (ou-li.po.)

• -rap -trap

(15)

Funzione educativa della poesia / 1: la poesia educa alle regole: la poesia infatti ha delle regole da seguire

1.LA POESIA CLASSICA

Le trovo e le seguo: la libertà è concessa se entro nel codice

Il codice permette l’offerta di un tema, con il suo sviluppo, il montaggio

La struttura (il «metro») è un passaggio d’obbligo, ma il fine è il

cosiddetto contenuto: uso un «metro» (esametro, pentàmetro…) diverso per i diversi generi di poesia: epica, amorosa, tragica, comica, elegiaca, corale; e nelle sue diverse forme o generi: poema, teatro, ode, epodo, epigramma, dìstico…

Anche nella poesia Medioevale, Volgare e Moderna fino al 1700 la forma è comunicazione: vedi l’importanza delle figure di suono, delle rime, della struttura stessa (la terzina dantesca, il sonetto foscoliano, l’ottava ariostesca)

Con il Romanticismo sovverto le regole classiche e posso scegliere regole dalla tradizione e dalla situazione: arrivo a scrivere nelle forme della mia cultura e per me, con esaltazione del soggettivo, del sentimento, della natura e della sensazione, sogno, incubo, esaltazione, simbolo…

(16)

Funzione educativa della poesia / 2: la poesia ha delle regole da seguire

2. LA POESIA MODERNA E CONTEMPORANEA mi permette di scegliere le regole

• -dalle Avanguardie (mi inserisco in una corrente), da altri Autori (letture preferite), dai Classici (ritorno ai codici classici)

• -dalla mia esperienza, letture, viaggi, mostre…: mi faccio delle regole: scrivo per me

• con tre obiettivi: riflessione sulla mia esperienza; riflessione

sull’atto creativo stesso; creazione di nuove retoriche, di

nuove regole, e parlo di restrizione, costrizione, vincolo;

(17)

La Poesia esalta dunque la soggettività, cioè la personalità, l’individuo, la persona, il soggetto, l’io…

Ciò nasce molto presto: all’interno delle regole il poeta esprime se stesso, in modo più o meno evidente.

Esprime sempre la sua poetica, cioè cosa pensa dell’arte, delle parole, del suo poetare…

A volte confessa se stesso nella situazione:

• Geremia, Saffo, Catullo, Petrarca, P.Levi, Giudici, André, Jovanotti…

• La poesia perciò è stata giudicata pericolosa: il poeta era / è un folle, da controllare, come tutta l’arte. E allora è meglio

spiegarla che praticarla… ridurla a storia, parafrasi, spiegazione

(18)

Il testo poetico è dunque diverso da altre forme di testo per la funzione diversa realizzata attraverso la sua natura particolare:

• Struttura

• Lingua – lessico, figure di suono, di significato

• Musicalità ricercata ed espressa

• Messaggio: affidato a codici non evidenti (analogia, metafora, allusione)

• Scopo: il gioco del testo e delle regole / o la loro

sovversione / coinvolgendo il lettore

(19)

Anche nell’aspetto grafico

• Il testo poetico è scritto in versi cioè in righe brevi

(versus = a capo) secondo regole codificate o soggettive

• Raggruppati in strofe o in figure

(20)

Di qui la sua funzione particolare

• Dare immagini

• Forzare la lingua

Ricercare (trobar) echi di suoni e significati

• Produrre ritmi

• Comunicare emozioni

Intuizioni (intus = dentro)

• Aprire porte e vie ignote o dirette

• In forma breve, sintetica, abbreviata

• Comunicare senso – dare un occhio nuovo sulla realtà

• Quindi → educare e far crescere chiedendo lentezza, tempo, pensiero

• → tra arte e filosofia, tra musica e narrazione

• → senza limiti e senza obblighi, povera e luminosa

(21)

La Poesia permette e prevede sempre un rapporto con delle regole condivise:

Le regole sono veicoli fondamentali all’espressione e alla comunicazione.

La Poesia quindi presuppone la comunicazione: è un pensiero espresso

per mezzo di un canale di comunicazione: codice lingua, forma, supporto

per un destinatario: un Altro da me - che si ponga

all’interno di quel codice classico o moderno o mio

personale

(22)

Il canale finale è il testo scritto letto visionato approvato stampato edito (ex+dato, dato fuori, emesso, partorito)…

Canali e codici dipendono dalla cultura ospite («riferibile ai limiti di una classificazione storica o estetica o di una

attribuzione individuale»).

Ma la forma di comunicazione particolare esigita dalla Poesia, chiede al suo Destinatario uno sforzo: la

realizzazione delle condizioni per entrare in quel codice.

La Poesia è dono

-all’autore che vi si specchia, ove la lingua è riflessa

-al destinatario perché è dialogo (dià + lògos: pensiero

attraverso) ma anche richiesta di risposta, bisogno di

contatto…

(23)

Funzione educativa della poesia / 3: la poesia permette l’impossibile (torniamo all’ètimo pòiesis creazione)

-all’autore

-al destinatario

• Posso scegliere ogni forma, visibile, invisibile… (poesia in prosa:

Valerio Magrelli, Nel condominio di carne)

• Faccio poesia con qualsiasi materiale

Non ha scopo pratico in sé (che càrmina mi diano panem è secondario)

• Permette il gioco

• Apre al mistero del segno e del significato

• Posso comunicare con il mio cervello e mi specchio con le parole nella parola pensata, detta, scritta

• Posso comunicare oltre il dicibile

• Potenzia arricchisce sviluppa la lingua

(24)

La sintesi di Miró mostra l’unione di

antico e moderno, di adulto e bambino.

L’arte moderna ha compiuto il ritorno, ha chiuso il cerchio. Bruno Munari lo aveva capito e riproposto.

• La poesia nasce come segno indifferenziato

• Lo mostra bene Miró

(25)

All’inizio tutto è poesia

indifferenziata: creazione

• Il segno prima della lingua, della

grammatica, della letteratura con i suoi generi

per «significare»

• meraviglia stupore paura

• impronta presenza passaggio

• avvertimento racconto

• imitazione della natura

• invenzione

(26)

Il bambino non seziona non distingue passa nelle forme espressive. Anche l’arte moderna…

• All’inizio tutto è unito nel gesto espressivo

• Di qui il recupero a scuola dei segni

• Una poesia che è scrittura E disegno misterioso personale soggettivo ↓

• Disegnare alfabeti…

(27)

PAUL KLEE

Kind beim Früstück (Bambino a colazione) 1939

Colore a colla

Carta su cartone

(28)

pòiesis → poesia creazione attività funzione possibilità pòiema → poema opera

Poi nel tempo

• Tutto si divide e specifica

• La religione si separa dalla medicina

• nascono la filosofia e la scienza

• la grammatica, la retorica

• la poesia del canto, della danza, della parola

• Nasce l’arte poetica, come racconto e

invenzione…

• dei, uomini e natura

• storia, canto, tragedia

• sogni, desideri,

bugie*

(29)

VALORE DELLA POESIA ARRICCHIRE

POTENZIARE INVENTARE

LINGUAGGIO LINGUA

PAROLE

Lo diciamo

con una poesia -metaletteratura -metapoesia

Gentile

Ettore Serra poesia

è il mondo l’umanità la propria vita

fiorit dalla parola la limpida meraviglia

di un delirante fermento Quando trovo

in questo mio silenzio una parola

scavata è nella mia vita

come un abisso. Giuseppe Ungaret

(30)

Non chiederci la parola che squadri da ogni lato l'animo nostro informe, e a lettere di fuoco

lo dichiari e risplenda come un croco perduto in mezzo a un polveroso prato.

Ah l'uomo che se ne va sicuro, agli altri ed a se stesso amico,

e l'ombra sua non cura che la canicola stampa sopra uno scalcinato muro!

Non domandarci la formula che mondi possa aprirti, sì qualche storta sillaba e secca come un ramo.

Codesto solo oggi possiamo dirti,

ciò che non siamo, ciò che non vogliamo. – Eugenio Montale

(31)

LEGGERE SCAVARE ASCOLTARE RISPONDERE

→poesia come campo specifico di parole e testi, di analisi studio risposta…

→poesia come met.odo: la grande «via per cui»

Per cui conoscere l’analisi dei testi scritti

Filologo = colui che ama la parola / il discorso / il testo scritto

La filologia come scienza e come arte per le altre discipline

La poesia come via del conoscere

(32)

E la Scuola lo fa in modo egregio a livello di lettura E a livello di scrittura?

● capire, tradurre, spiegare, interpretare, entrare nel testo…

ma anche

● ripercorrere, mettersi in situazione, sentire il corpo delle

parole, il corpo del testo, diventare filologi

(33)

Scrivere poesia a scuola / riscrittura può cominciare con la riscrittura di copia grafica o copia d’arte

con libero intervento creativo del copista

ESEMPIO: INFINITI MODI DI (ri)SCRIVERE

L’ INFINITO LEOPARDIANO ↓

(34)

Nota la maiuscola con l’a capo

Sempre caro mi fu quest'ermo colle, E questa siepe, che da tanta parte

Dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.

Ma sedendo e mirando, interminati Spazi di là da quella, e sovrumani Silenzi, e profondissima quiete

Io nel pensier mi fingo; ove per poco Il cor non si spaura. E come il vento Odo stormir tra queste piante, io quello

Infinito silenzio a questa voce

Vo comparando: e mi sovvien l'eterno, E le morte stagioni, e la presente

E viva, e il suon di lei. Così tra questa Immensità s'annega il pensier mio:

E il naufragar m'è dolce in questo mar.

Sempre caro mi fu quest'ermo colle, E questa siepe, che da tanta parte Dell'ultimo orizzonte il guardo

esclude.

Ma sedendo e mirando, interminati Spazi di là da quella, e sovrumani Silenzi, e profondissima quiete

Io nel pensier mi fingo; ove per poco Il cor non si spaura. E come il vento Odo stormir tra queste piante, io quello

Infinito silenzio a questa voce

Vo comparando: e mi sovvien l'eterno, E le morte stagioni, e la presente

E viva, e il suon di lei. Così tra questa Immensità s'annega il pensier mio:

E il naufragar m'è dolce in questo mar.

•BRUSH SCRIPT 22

(35)

Sempre caro mi fu quest’ermo colle

SEMPRE CARO MI FU QUEST’ERMO COLLE

Sempre caro mi fu quest’ermo colle

Sempre caro mi fu quest’ermo colle

Sempre caro mi fu quest’ermo colle

Sempre caro mi fu quest’ermo colle

(36)

Sempre caro mi fu quest’ermo colle

SEMPRE CARO MI FU QUEST’ERMO COLLE

Sempre caro mi fu quest’ermo colle

Sempre caro mi fu quest’ermo colle

Sempre caro mi fu quest’ermo colle

Sempre caro mi fu quest’ermo colle

(37)

Sempre caro MI FU quest’ermo

colle

(38)

Semp re

caro M I FU

quest ’ermo

colle

(39)

• POETI PER GRANDI E PICCINI

(40)

HAIKU – POESIA CLASSICA

GIAPPONESE (XVII SEC.) BASATA SULLO SCHEMA SILLABICO 5-7-7

• Poesia per bambini?

• Ai bambini facciamo

scrivere delle poesie

molto difficili… gli

HAIKU

(41)

Un classico per adulti, ma presente anche in

antologia per bambini: Poesie, Vita e Pensiero

D’Annunzio

[O FALCE DI LUNA CALANTE]

O falce di luna calante

che brilli su l’acque deserte,

o falce d’argento, qual mèsse di sogni

ondeggia al tuo mite chiarore qua giù!

(42)

D’Annunzio

Leggiamo la poesia, le sue strutture, forme, schemi, metro

O falce | di luna calante /

che brilli | su l’acque deserte, /

o falce d’argento, | qual mèsse di sogni / ondeggia al tuo mite | chiarore qua giù!

| = cesura / interruzione di verso

Sillabe metriche 9 9 12 (6 + 6) 12 (6 + 6-)

In apparenza sono 4 versi abbinati a 2 a 2, e di pari sillabe, 9 e 12 Ma a vedere (sentire) bene:

Accenti ritmici I (2 5 8) II (2 5 8) IIIa (2 5) IIIb (2 5) IVa (2 5) IVb (2 5) Suoni: una quasi rima; la ripetizione della «l» – le doppie

(43)

LA POESIA SI BASA SUL TEMPO, SUL RITMO

E A PROPOSITO DI TEMPO ecco la poesia di un adulto che non pensava di scrivere per bambini (forse)

Il tempo è - di Henry Van Dyke, professore americano di inizio

‘900

Il tempo è

troppo lento per coloro che aspettano, troppo rapido per coloro che temono, troppo lungo per coloro che soffrono, troppo breve per coloro che gioiscono;

ma per coloro che amano il tempo non è.

dal sito cinquecosebelle.it

(44)

A PROPOSITO DI RISCRITTURA c’è anche la punteggiatura – provo a farne a meno

Il tempo è

troppo lento per coloro che aspettano troppo rapido per coloro che temono troppo lungo per coloro che soffrono troppo breve per coloro che gioiscono ma per coloro che amano il tempo non è

È una poesia-figura: un bel cubo col manico, un

cassetto, un cappello

(45)

Il vestito da matrimonio

Un’altra stagione lenta svuota i suoi tramonti dietro i magazzini d’abbigliamento, e a scoprirli

quasi si fatica tra gli anabbaglianti e le pannocchie. Compro un vestito da matrimonio in un autunno rosso, come gli occhi e la terra bagnata, ma senza neanche sentirlo, il tempo, guidando lungo i fossi entro

il limite consentito, la borsa spiegazzata sul sedile posteriore. E le foglie

si accartocciano, così presto,

lungo la statale, e il nylon si stira,

dietro, con stridore, e poi il legno scuro delle trattorie per camionisti.

Come mi sta bene il completo

allo specchio di casa: impacchettato

così, magari – mi dico –, resisti. Francesco Targhetta

(46)

HAIKU CLASSICO

(47)

HAIKU MODERNO

(48)

• POESIA

FACILE DIFFICILE?

FACILE

• PER CHI

• PER CHE

(49)

E il mare di Sandro Penna ? A proposito di poesia facile, quindi per bambini…

Il mare è tutto azzurro.

Il mare è tutto calmo.

Nel cuore è quasi un urlo di gioia. E tutto è calmo.

Il mare è tutto azzurro.

Il mare è tutto calmo.

Nel cuore è quasi un urlo

di gioia. E tutto è calmo.

(50)

Il mare è tutto azzurro.

Il mare è tutto calmo.

Nel cuore è quasi un urlo

di gioia. E tutto è calmo.

(51)

Riscrittura a sostituzione: invece di mare . . .

Il monte è tutto alto.

Il monte è tutto bianco.

Nel cuore quasi un vento di pace. E tutto è bianco.

Ferrari tutta rossa.

Ferrari tutta corsa.

Nel cuore quasi un urlo

di gioia. È la vittoria.

(52)

POESIA ELENCO

• POESIA FACILE DA LEGGERE

DA COPIARE

La famosa Litania di

Giorgio Caproni

(53)

GIORGIO CAPRONI ● Litania

Genova mia città intera.

Geranio. Polveriera.

Genova di ferro e aria, mia lavagna, arenaria.

Genova città pulita.

Brezza e luce in salita.

Genova verticale, vertigine, aria scale.

Genova nera e bianca.

Cacumine. Distanza.

Genova dove non vivo, mio nome, sostantivo.

Genova mio rimario.

Puerizia. Sillabario.

Genova mia tradita, rimorso di tutta la vita.

(54)

Cosa fare con una poesia

Leggere ad alta voce

a piccoli cori

Simultanei

Alternati

Sovrapposti (polifonia?)

Con basso continuo…

Proviamo con Genova di Caproni

(55)

GIORGIO CAPRONI ● Litania - amatomizzata

Genova mia città intera.

Geranio. Polveriera.

Genova di ferro e aria, mia lavagna, arenaria.

Genova città pulita.

Brezza e luce in salita.

Genova verticale, vertigine, aria scale.

Genova nera e bianca.

Cacumine. Distanza.

Genova dove non vivo, mio nome, sostantivo.

Genova mio rimario.

Puerizia. Sillabario.

Genova mia tradita, rimorso di tutta la vita.

182 versi

44 quartine + 1 sestina

Rime baciate x 2

Quasi rime

Rima inclusiva

Poesia elenco:

NOME+epiteto / nome / definizione / elenco

Da qui esercizio, spunto, idea,

riscrittura, dedica…

(56)

SCRIVERE POESIA

omaggio a Kenneth Koch poeta americano in Italia

(Desideri sogni bugie, Emme Edizioni)

Ripeti una parola all’inizio e aggiungi

un aggettivo e un verbo

o due aggettivi senza verbo

POESIA ELENCO POESIA INDICE POESIA LITANIA

POESIA RIPETIZIONE POESIA INVENTARIO

Abbiamo preghiere, salmi, poemi, canzoni, liriche al corpo della donna o alla vita della Madonna – adatto a tempi di artificio, di crisi, di noia, di solitudine, di viaggio, di esercizio (ascesi?= àskesis!)

(57)

RISCRITTURA

LITANIA DI CAPRONI

TERZA MEDIA DELLA «MAMELI» 2003-2004

Padova del Pedrocchi:

giornale, caffè, a quattr’occhi.

Padova delle Piazze:

frutti, erbe, ragazze.

Padova del Santo

da Lisbona, ora vanto.

Padova città intera

nel cuore, forestiera.

Padova bianca e rossa,

crociata, riscossa.

Padova rossa e bianca,

già veneziana ora franca.

(58)

CONTINUAZIONE

-parole dai media o…

-rime, ritmo, figure

Genova del Ponte Morandi.

Calcestruzzo. Acciaio, Rimandi.

Genova interrotta.

Ferita mia prodotta.

Genova dei camalli, sospesi arti, stralli.

Genova mai finita.

Tormento di chi l’ha subita.

(59)

strallo

termine marinaresco – il tirante inclinato che parte dalla sommità dell'antenna e a cui è sospeso l'impalcato del ponte

strallato.

Una definizione (Wikipedia) quasi una

poesia. Viene da scriverci qualche cosa…

Su questo strallo, si può scrivere uno

strappo, un lancio squilibrato nel vuoto,

per un salto ignoto, Genova distratta l’ha

avuto il suo agosto slabbrato sfatto

(60)

CONTINUAZIONE / ESERCIZIO 1 Genova del Ponte Morandi.

Calcestruzzo. Acciaio, Rimandi.

Genova interrotta.

Ferita mia prodotta.

Genova dei camalli. Sospesi arti, stralli.

Genova mai finita.

Tormento di chi l’ha subita.

(61)

analisi (ana.lyo = sciolgo)esterna

Genova del Ponte Morandi.

Calcestruzzo. Acciaio, Rimandi.

Genova interrotta.

Ferita mia prodotta.

Genova dei camalli, sospesi arti, stralli.

Genova mai finita.

Tormento di chi l’ha subita.

Frasi nominali Versi 7

Sillabe 9 9 6 7

7+7 7 9 e sineresi Figure di suono

Metafore, echi Rima

Allitterazione

Iterazione

Doppie

(62)

PIER PAOLO PASOLINI, Il pianto della scavatrice

Solo l'amare, solo il conoscere conta, non l'aver amato, non l'aver conosciuto.

Solo l'amare,

solo il conoscere conta,

non l'aver amato,

non l'aver conosciuto.

Nella nostra

antologia per bambini ragazzi giovani,

inseriamo frammenti.

Li scriviamo. Li leggiamo e

rileggiamo, cantiamo,

preghiamo. Il testo

continua a lavorare.

(63)

• POESIA PER BAMBINI?

• La poesia va oltre il destinatario, la

rilettura continua a

scavare

(64)

* BRUNO TOGNOLINI

F O R M U L E T T E S T R E G H I N E P E R F E T T E

*Snack, smack, mangia il mack

*Tira, strappa e spacca il pack

*La casina colorata della Strega

*Che ti briga, che ti fruga, che ti frega

*Dice dieci paroline

*Snack, smack, pick e pack

*Divertenti piccoline

*Tuck, tack, stick e stack

*Filastrocca che ti tocca

*Ti si ficca nella bocca

*Premi il tasto del prodotto

*Paghi sopra e prendi sotto

*Dici snack, spacchi il pack

*Corri a casa e fai la cack!

(65)

* BRUNO TOGNOLINI

F O R M U L E T T E S T R E G H I N E P E R F E T T E

Snack, smack, mangia il mack 6- SENARIO DIMINUITO (TRONCO)

Tira, strappa e spacca il pack 8- OTTONARIO DIMINUITO (con onomatopee)

*La casina colorata della Strega 12 DODECASILLABO PIANO

*Che ti briga, che ti fruga, che ti frega 12

*Dice dieci paroline 8

Snack, smack, pick e pack 6-

*Divertenti piccoline 8

Tuck, tack, stick e stack 6-

*Filastrocca che ti tocca 8

*Ti si ficca nella bocca 8

*Premi il tasto del prodotto 8

*Paghi sopra e prendi sotto 8

Dici snack, spacchi il pack 7- SETTENARIO DIMINUITO Corri a casa e fai la cack! 8-

(66)

CHIARA CARMINATI

(67)

CHIARA CARMINATI | e riscrittura pigra

Sogna,

morbido

miraggio

di nebbia, nomade

Rosa,

sfusa

schiusa

stesa:

sogna,

Medusa.

DEFINIZIONE, METAFORA,

OSSIMORO, RIMA, QUASI RIMA, STROFA, SCHEMA… INDOVINELLO

Il mare che sogna

Ombra di mare morbido 7+

onduloso miraggio 7

densa oasi di nebbia. 7

Lenzuolino nomade 5+

molle diamante rosa 7

isola sfusa. 5

Trasparenza chiusa e schiusa 8

a pelo d’acqua stesa 7

il mare che sogna 6

è la medusa. 5

(68)

Era detto AQUILONE.

Non si chiamava così ma era detto aquilone perché quando appariva

nel campo di erba sembrava ondeggiare e quando vedeva da

lontano Maria pareva innalzarsi portato dal vento e

dall’emozione.

ALLA LUNA

Oh essere anche noi la luna di qualcuno!

Noi che guardiamo essere guardati, luccicare

sembrare da lontano la candida luna

che non siamo.

VIVIAN LAMARQUE – IL POETA È UN

FINGITORE, DICE PESSOA, E VIVIAN NON

È FRANCESE

(69)

SOLDATI Problema:

se ne morirono

congelati seimila solo tra Natale e

l'Epifania quanti ne

morirono in tutto?

SOLDATI

Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie

VIVIAN LAMARQUE GIUSEPPE

UNGARETTI

(70)

Ha tagliato i due settenari

Si sta come d’autunno Sugli alberi le foglie

E così ha ottenuto echi e corrispondenze

Di immagini e suoni

Soldati 3

Si sta come 4

d’autunno 3 sugli alberi

4

le foglie 3

GIUSEPPE UNGARETTI

(71)

• POESIA SULLA POESIA

(72)

Di cosa parla ANTONELLA ANEDDA

RISCRITTURA come scelta…

Ogni giorno c’è una parola nuova di cui non ricordo il senso

e il cui suono tintinna un motivo percepito a brani, familiare una volta, ora perduto.

C’è un alfabeto incomprensibile, un linguaggio dimenticato.

I nomi ruotano,

privi della loro materia fin dal mattino.

(73)

OTTONARI E GIOCHI DI PAROLE

La zanzara dello Zambia

quando zompa su una zampa

da Kasempa alla Tanzania

mica danza, mica smania,

mica semina zizzania, sente solo che uno

zampi-

rone brucia nella

stanza.

(74)

NICO ORENGO Canzonette

 La mela Carla è pettegola

e sparla.

 Le razze di Varazze vanno pazze

per le cozze.

 La ciliegia regina Ortensia

ha il colore dell’ansia.

 Il riccio di Sori

d’estate ha gli aculei

amari.

(75)

..siamo quasi nei Limerick.

Eccoli.

Ho letto La grammatica della

fantasia di Gianni Rodari e credo che sia uno dei più bei libri sulla

scrittura, pieno di idee e di ispirazione. C’era un capitolo sui limerick, una sorta di breve filastrocca per bambini di cinque versi.

I limerick si compongono di un verso che introduce alla storiella, un altro che ne definisce la qualità, quindi due versi che ne spiegano l’azione, infine la conclusione. La formula della rima è:

A

A

B

B

A

Mi sono così divertito a scriverne dieci, che vi propongo, tanto per fare un esercizio di scrittura sui limerick, che ho trovato divertenti.

1

C’era un allevatore di Roma

che non aveva animali da soma, e con un chilo di noci sull’uscio cercava di aprirne qualche guscio, quell’allevatore mangianoci di Roma.

(da pennablu.it.

Che ne dite dei bambini di 5 versi?)

(76)

• UN GRANDE POETA DAGLI INIZI FACILI…

(77)

ALBERO ALBERTO AVEVA UNA FOGLIA

ROBERTO PIUMINI . . . .

Albero Alberto

aveva una foglia.

Albero Alberto

aveva una voglia.

È arrivato Ottobre ventoso,

albero Alberto ha perso la foglia.

È arrivato Ottobre noioso:

albero Alberto ha perduto la voglia.

(78)

lettura

David Maria Turoldo, Memoria

È la memoria una distesa di campi assopiti

e i ricordi in essa

chiomati di nebbia e di sole.

Respira

una pianura rotta solo

da eguali ciuffi di sterpi:

in essa

unico albero verde la mia serenità.

Poesia facile?

Leggiamo ancora

Scopriamo numeri:

9, 6, 6, 9 // 3, 5, 3, 8 (9) // 3, 8 (9), 7-

3 strofe, in

diminuendo: 4, 4, 3 vv

Ultimo verso: tronco:

7-

Tema: la memoria?

Immagini…

Messaggio…

(79)

• ESERCIZI DI RISCRITTURA POETICA

• DALL’OU.LI.PO.

(80)

• RISCRITTURA IN NEGATIVO

T’odio empia vacca

(81)

• RISCRITTURA LIPOGRAMMA

• Togliendo… la «e»

L’aria brumosa

agli irti colli

con umido va su

(82)

• RISCRITTURA TAUTOGRAMMA

Piccolo pezzo pino

prese papà Peppe,

piallando poverino,

produsse un prepotente

Pinocchio

(83)

PAROLE IN FIGURA

(84)

POESIA È ANCHE TESTO IN FORMA ● APOLLINAIRE E I SUOI CALLIGRAMMES

didatticarte.it/blog / SE IL TESTO DIVENTA IMMAGINE

(85)

Alla fine dell’art e del dire con futurismi,

suprematismi, dadaismi, pop, i bambini la san più lunga di un po’

O E alla fine di tutto si arriva all’essenziale o si ricomincia

dalla parola pura e…

O M’illumino d’mmenso

O dalla lettera, dal segno

O

A

O

Come montagna punta

O

B pancia balcone

O

C bocca aperta

O

D bocca chiusa

O

E forchetta spunta

O

F forchetta

monca

(86)

e.e.cummings

• Angelo Ferrarini

(87)

EXERCISE BOOK / RI.SCRIVERE

Un testo libero su quanto sentito: una poesia o una riflessione…, aforisma, ricetta, nota, definizione, citazione, incipit, battuta…

Una prova vista sopra: per esempio esercizio su il Mare di Saba, su Genova… (gli stralli della nostra vita – come Lamarque scrivesse)

Un collage per scoprire cosa pensavo senza saperlo: ritaglia 20 parole da una pagina, assembla, valuta, incolla (vedi Antonio Porta e altri; variante: titoli)

Un caviardage: prendi un articolo, annerisci le parole che non vuoi (metodo Tina Festa, Cercare la poesia nascosta) (da caviar…), o cerchia le parole che vuoi Un lipogramma da una poesia data: togli la «e» e prova (modello G.Perec, La

disparition): testo a forzature (à contrainte) (vedi poetica dell’OU.LI.PO.) Una poesia al contrario: T’odio empia vacca (modello G.Dossena, id.); meglio se

famosa (Sempre caro oppure La nebbia agli irti colli)

Una poesia tautogramma: ripeti la consonante chiave (modello U.Eco): Sempre sacra sarà solinga sporgenza

Dare colori a una poesia e segnare struttura, rime, suoni, figure… quella di Piumini

E un limerick: C’era un gruppetto di scrittura…

E un Haiku e una canzonetta.

(88)

Fare poesia: il laboratorio

• Nello spirito del film L'attimo fuggente

facciamo nostra la frase di Withman

"ciascuno può

contribuire con un verso".

• Poeti / versificatori /

giocatori di parole

(89)

poesia sulla scrittura – metapoesia – metaletteratura

usando le parole dette e qualcun’altra )a voi ora, parole in libertà vigilata(

• Scrivere per.ché?

• come, di che?

• Scrivere come esprimere,

• graffiare la grafia,

• da cui graffi graffiti

• grafici

• Scrivere (la) mania

• a mano e «mamma mia!».

• Scrivano di mano e di penna; di càlamo;

• di pinna - a volo e di pancia…

• Graffio nuoto gioco:

• che gioia, che manna…

• un espresso per te!

(90)

LABORATORIO di scritture poetiche

Un Haiku di 5, 7, 5 sillabe, senza rime; con i «due punti» dopo 1° o 2° v.; tema a scelta: ● la stagione (1° v. la natura; 2° la natura e me; 3° me) ● la lettura / i libri ● la poesia ● la scuola ● il corso

Un Limerick con ìncipit dato:

C’era una volta un omino di Sicilia / Una volta una ragazza siciliana

-rime ìlia: concilia, esilia, umilia, mobilia ● rime ìglia: assomiglia assottiglia banchiglia guerriglia impiglia Marsiglia meraviglia miglia paccottiglia parapiglia pariglia piegaciglia piglia poltiglia ripiglia

-5 versi; 1°, 2° e 5°rimati tra loro; il 3° e il 4°, rimati tra loro: le rime seguono dunque lo schema AABBA;

-il 1° v. deve sempre contenere il protagonista, un aggettivo e / o il luogo geografico dell'azione; gli altri vv. sintetizzano l'aneddoto: nel 5° v. viene richiamato il

protagonista, magari definendolo meglio (con un piccolo colpo di scena).

Rovesciamento di una poesia famosa: L’infinito di Leopardi:

Mai odiosa ti sia quella gremita valle - Mai saratti odiosa la valle affollata / e quella buca… mantenendo le rime, le sillabe o anche no

(91)

FORME / Limerick

Il limerick è un breve componimento di 5 versi, nato in Inghilterra, di contenuto nonsense.

-ecco un limerick metaletterario (letteratura che parla di se stessa = autoreferenziale):

Il Limerick è un signore specifico con riso in spazio economico:

i migliori concepiti spesso non son puliti

e il pulito non è sempre comico.

-è composto di 5 versi; 1°, 2° e 5°rimati tra loro, contengono 3 accenti ritmici (stress); il 3° e il 4°, rimati tra loro, ne hanno 2: le rime seguono dunque lo schema AABBA;

-nel limerick più comune il 1° v. deve sempre contenere il protagonista, un aggettivo per lui

qualificante e / o il luogo geografico dell'azione; gli altri vv. sintetizzano l'aneddoto: nel 5° v. viene richiamato il protagonista, magari definendolo meglio (con un piccolo colpo di scena).

Una volta un dottore di Ferrara.

Voleva levare le tonsille ad una zanzara.

L'insetto si rivoltò.

e il naso puncicò.

A quel tonsillifico dottore di Ferrara.

G. Rodari, Grammatica della fantasia

(92)

BI BL IO TE CA

● STRANIERI Apollinaire, Calligrammi; Edgar L.Master, Antologia di Spoon River; Neruda; Nazim Hikmet; Derek Walcott; Jacques Prévert; Wislawa Szymborska, Amore a prima vista; Fernando Pessoa, Il poeta è un fingitore; Majakovski;

● AVANGUARDIE Crepuscolari, Futuristi; Dadaisti; La poesia Pop

• Patrizia Cavalli; Alda Merini, Andrea Zanzotto, Alfonso Gatto

• Sandro Penna, Umberto Saba

• Mario Luzi, Giorgio Caproni, Elio Pecora, Attilio Bartolucci, La camera da letto

• Roberto Roversi, Elio Pagliarani, Ottiero Ottieri

• Antonio Porta, Luigi Sinisgalli, Biancamaria Frabotta

• Vivian Lamarque, Giovanni Giudici, Roberto Roversi

• Poeti regionali: Biagio Marin (Friuli), Giacomo Noventa (Veneto)…

• Valerio Magrelli, Nel condominio di carne; Edoardo Sanguineti, Luciano Erba

• Pier Paolo Pasolini, Le ceneri di Gramsci

• Patrizia Valduga, Libro delle laudi, Lezione d’amore, requiem, Poesie erotiche, Einaudi

• Antonella Anedda, Valentino Zeichen, Franco Arminio

• David Maria Turoldo, O sensi miei…

● CANTAUTORI italiani: De André, Vecchioni, Lauzi, Ligabue, De Gregori, Venditti, Dalla, Baglioni, Mogol (Battisti)

● CANZONE ITALIANA Accademia degli Scrausi, Versi rock. La lingua della canzone italiana negli anni '80 e '90, Milano, Rizzoli, 1996, pp. 398. Nuove tendenze: canzone Rap e Trap.

● STRUMENTI: Pier Vincenzo Mengaldo, Antologia del Novecento (fino al 1980, ottimo

commento); Gianni Rodari, Grammatica della fantasia; Bruno Munari, Codice ovvio; Da cosa nasce cosa; Kenneth Koch, Desideri sogni bugie. Un poeta insegna a scrivere poesia ai bambini, Emme Edizioni

(93)
(94)

I Canti, XII: L'INFINITO

Sempre caro mi fu quest'ermo colle, E questa siepe, che da tanta parte

Dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.

Ma sedendo e mirando, interminati Spazi di là da quella, e sovrumani Silenzi, e profondissima quiete

Io nel pensier mi fingo; ove per poco Il cor non si spaura. E come il vento Odo stormir tra queste piante, io quello Infinito silenzio a questa voce

Vo comparando: e mi sovvien l'eterno, E le morte stagioni, e la presente

E viva, e il suon di lei. Così tra questa Immensità s'annega il pensier mio:

E il naufragar m'è dolce in questo mare.

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