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GOVERNO
Furlan a Renzi: basta tweet, ci convochi
Dal palco dell'assemblea dei delegati Cisl del pubblico impiego, Annamaria Furlan ha rivolto parole di critica dure nei confronti dell'operato del governo, e in particolare premier Renzi, che è stato così ammonito: “Il paese non si riforma con tweet e slide confuse".
In particolare la leader della Cisl si è chiesta se "qualcuno immagina che con la spinta rottamatrice anche la coesione sociale e i valori siano da rottamare? Basta qualche tweet o qualche slide per dire si sono fatte le riforme per cambiare il paese? Non è così. Senza il protagonismo del mondo del lavoro non si riforma il paese e non si gestisce un cambiamento per rendere l'Italia migliore".
"La contrattazione è lo strumento principe per realizzare le riforme", ha puntualizzato Furlan, ponendo l’accendo sul ruolo sociale del sindacato, “assolutamente indispensabile".
Proseguendo nel messaggio di critica al governo, Furlan ha quindi affermato che per uscire dalla crisi serve anche un lavoro pubblico di "grande qualità": “Senza una valorizzazione del lavoro pubblico non si esce dalla crisi, non si supporta il Paese come sistema. La pubblica amministrazione ha aggiunto è essenziale per creare equità, legalità e giustizia. Noi per primi non vogliamo i fannulloni, a partire dai politici e dai dirigenti fannulloni".
Il leader del sindacato di via Po ha quindi auspicato una convocazione del Governo per realizzare le riforme, in primis quelle del fisco e della pubblica amministrazione; convocazione definita passaggio “necessario”, senza il quale manifestazioni come quella organizzata da Cgil e Uil lo scorso dicembre, rimangono “inutili spot”.
“Se nella crisi economica c'è una responsabilità politica –ha concluso Furlan è di aver rotto la coesione sociale, istigare all'invidia sociale e dividere il mondo del lavoro tra chi ha un'occupazione sicura e chi invece precaria”.
F.P.
12 Febbraio 2015
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