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View of SENSIBILITÀ DEI LIEVITI AGLI ANTIFUNGINI: VALUTAZIONE DI UN METODO DI SAGGIO ED EPIDEMIOLOGIA IN PZ IMMUNOCOMPROMESSI.

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volume 20, numero 3, 2005

Microbiologia Medica 178

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SENSIBILITÀ DEI LIEVITI AGLI ANTIFUNGINI: VALUTAZIONE DI UN METODO DI SAGGIO ED EPIDEMIOLOGIA IN PZ

IMMUNOCOMPROMESSI.

Basaglia G., Pancino A., Stocco Calzavara S., Sperandio P., Tomasini M.L., De Paoli P.

S.C. Microbiologia, Immunologia e Virologia, CRO, Istituto Nazionale Tumori-IRCCS, Aviano (Pordenone).

Introduzione: I test di sensibilità in vitro dei lieviti agli

anti-micotici sono una metodologia che sembra destinata ad acquisire una rilevanza sempre maggiore. Data però una

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volume 20, numero 3, 2005

Microbiologia Medica 179

certa laboriosità e la necessità di esperienza nell’esecuzione di questi test, spesso costosi, è ragio-nevole sconsigliarne un uso routinario. Può essere invece utile il loro utilizzo in pato-logie particolari o in pazienti critici, in Laboratori che abbia-no esperienza nell’allestimento e nell’interpretazione di que-sti test. Scopi del nostro lavoro sono stati:

A- Allestimento e valutazione di un test per la

determinazio-ne della sensibilità dei lieviti agli antifungini (E-test) e

B- Analisi dei profili locali di sensibilità in una casistica di

pazienti immunocompromessi.

Metodi:

E’ stata scelta la metodica E-test (AB Biodisk, Biolife); gli antimicotici saggiati sono stati Amfotericina B, 5-Fluorocitosina, Fluconazolo, Itraconazolo e Voriconazolo; i funghi studiati sono 50 ceppi di lieviti isolati da pazienti oncologici, ematologici e con AIDS, spesso immunocompro-messi (C. albicans 16, C. parapsilosis 12, C. glabrata 5, C.

dubliniensis 3, C. guilliermondii 2, C. tropicalis 1, C. krusei

1, C. neoformans 10).

Risultati:

A- E-test è una metodica non eccessivamente complessa,

con buona riproducibilità e con buoni risultati dei controlli di qualità; necessita tuttavia, per alcuni aspetti specifici, di esperienza nell’allestimento e soprattutto nell’interpretazio-ne (microcolonie, macrocolonie, effetto “trailing”, doppi aloni, asimmetrie dell’ellisse), presenta risultati di non facile interpretazione con alcune specie (p.e. C. neoformans) e con alcuni antimicotici (p.e. alcuni azoli), ha un certo costo.

B- C. parapsilosis, C. dubliniensis e C. albicans sono

risul-tate sensibili a tutti gli antimicotici saggiati. Resistenze sono state riscontrate per 5-fluorocitosina (C. krusei e C.

neofor-mans), Fluconazolo (C. krusei e il 30% di C. neoformans) e

Itraconazolo (C. glabrata, C. gugliermondi, C. krusei e C.

tropicalis). Tutti i ceppi di Candida e di C. neoformans sono

sensibili ad Amfotericina B e a Voriconazolo.

Conclusioni:

A- E-test, tenendone presenti pregi e limiti, è, nella nostra

esperienza, una delle metodiche sicuramente utilizzabili per l’esecuzione dei test di sensibilità in vitro dei lieviti agli anti-micotici.

B- Il fenomeno della resistenza nella nostra casistica è

abba-stanza contenuto (in totale 24 casi di resistenza su 250 test eseguiti), però presente. La presenza di resistenze, evidenzia-te anche nella nostra casistica, evidenziano ulevidenzia-teriormenevidenzia-te da un lato l’importanza di una terapia antifungina appropriata e dall’altro l’utilità dei test di sensibilità agli antimicotici per-ché tale terapia sia sempre più mirata ed efficace.

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