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tonaca avventizia presente solo nel tratto diaframmatico, in quanto dipendenza della membrana sierosa del tratto intestinale ( peritoneo)

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Academic year: 2021

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Fa seguito alla faringe.

Si estende dalla 6° vertebra cervicale alla 10° toracica.

Discende nel mediastino posteriore, attraversa il diaframma dove si continua con lo stomaco.

Si suddivide in 4 parti: cervicale, toracica, diaframmatica ed addominale.

Inizialmente è situato posteriormente alla trachea e anteriormente alla colonna vertebrale; scendendo si porta a sinistra per venire in contatto con il lobo sinistro della tiroide ed incrociare il bronco sinistro.

La parte diaframmatica attraversa l’orifizio esofageo del muscolo diaframma.

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tonaca mucosa costituita da un epitelio di rivestimento pluristratificato non corneificato e da una lamina propria.

muscolaris mucosae

tonaca sottomucosa caratterizzata dalla presenza di ghiandole sebace

tonaca muscolare nel 1/3 striata e per i rimanenti 2/3 liscia.

tonaca avventizia presente solo nel tratto diaframmatico, in quanto dipendenza della membrana sierosa del tratto intestinale ( peritoneo).

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Le arterie provengono dalla tiroidea inferiore, dalle bronchiali, dalle intercostali e dalla aorta.

Le vene sono drenate da un plesso tributario della vena cava superiore nel tratto toracico,mentre nel tratto addominale le vene proprie della parete si aprono nella vena gastrica sinistra,tributaria della vena porta.

I nervi provengono dal vago e dall’ortosimpatico.

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E’ un organo a forma di sacco, situato tra esofago ed intestino.

E’ posto nell’ipocondrio sinistro e in parte nell’epigastrio.

In esso gli alimenti si accumulano e sostano temporaneamente per essere sottoposti all’azione digestiva del succo gastrico.

Presenta un margine destro detto piccola curvatura ed un margine sinistro detto grande curvatura.

Superiormente comunica con l’esofago a livello del cardias, mentre in basso con il duodeno a livello del piloro.

Si distinguono nello stomaco tre parti:

-FONDO in rapporto con la cupola diaframmatica.

-CORPO che rappresenta la parte più estesa dell’organo.

-PARTE PILORICA di aspetto conico,in cui distinguiamo una parte rigonfia(antro pilorico) e una parte cilindrica(canale pilorico).

Rivestito completamente dal peritoneo,lo stomaco contrae rapporti con numerosi organi.

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Le arterie sono: gastrica + gastroepiploica ---> ARTERIA GASTRO EPATICA gastroepiploica + gastriche brevi ----> ARTERIA LIENALE (splenica)

Entrambe originano dall’ aorta addominale.

Le vene GASTRICHE ---- > vena porta

La vena GASTRO EPIPLOICA DX ---- > mesenterica superiore ---> vena porta La vena GASTRO EPIPLOICA SX --- > lienale ---> vena porta

Il nervo vago dà origine a il PLESSO GASTRICO ANTERIORE ed il PLESSO GASTRICO POSTERIORE .

Dal 5°-8° segmento toracico del midollo spinale partono fibre ortosimpatiche che seguono l’arteria gastrica sinistra sulla piccola curvatura e le arterie gastro epiploica lungo la grande curvatura, formando il PLESSO GASTRICO SUPERIORE ed il PLESSO GASTRICO INFERIORE.

Tutti i plessi si anastomizzano per formare il plesso mioenterico di Auerbach nello spessore della tonaca muscolare e quello sottomucoso di Meissner nella tonaca sottomucosa.

IL parasimpatico stimola l’attività secretiva ,mentre l’ ortosimpatico la inibisce.

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L’intestino tenue è quella parte del canale alimentare che va dallo stomaco all’intestino crasso; in esso si svolgono le funzioni della digestione e dell’assorbimento.

Inizia dallo sfintere pilorico e termina a livello della valvola ileo- cecale.

In forma di tubo cilindrico, compie numerose inflessioni dall’epigastrio fino alla fossa iliaca di destra, occupando gran parte della cavità addominale.

Si suddivide in DUODENO DIGIUNO ILEO

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Applicato alla parete posteriore dell’addome dal peritoneo è perciò definito retroperitoneale. Riceve lo sbocco dei condotti escretori del pancreas e del fegato.

Ha la forma di un anello incompleto aperto in alto a sinstra.

Distinguiamo 4 parti: Superiore (dal piloro al collo della colecisti). Discendente (dal collo della colecisti al polo inferiore del rene destro). Orizzontale (dal polo inferiore del rene di dx all’ incrocio dell’aorta). Ascendente (dall’aorta sino al punto in cui compie una inflessione a concavità rivolta in avanti e in basso, la flessura duodeno digiunale).

La superficie interna del duodeno è, nella porzione superiore liscia, mentre presenta,a partire dalla porzione discendente,diverse invaginazioni dette pieghe circolari che sono presenti in tutto l’intestino tenue mesenteriale.

La papilla maggiore è un rilievo conico in cui si aprono il condotto coledoco e pancreatico principale. Più sopra e in avanti abbiamo quella minore,al cui apice sbocca sbocca il condotto pancreatico accessorio.

La mucosa presenta una serie di evaginazioni, i villi intestinali, la cui funzione è di aumentare la superficie di assorbimento del duodeno stesso.

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A differenza del duodeno,che è un organo fondamentalmente fisso,l’intestino tenue mesenteriale è una parte mobile e si divide in digiuno ed ileo. E’ definito mesenteriale perché è compreso in una grossa plica del peritoneo a livello della parete posteriore dell’addome,il MESENTERE. Questo si stacca dalla parete addominale per raggiungere con il suo margine anteriore il canale intestinale, seguendo così l’andamento flessuoso delle numerose anse che costituiscono il digiuno e l’ ileo.

L’intestino mesenteriale è la porzione più lunga dell’intestino e si estende dal duodeno al crasso. Inizia ,facendo seguito alla flessura duodeno digiunale e terminando nella fossa iliaca destra,dove comunica con il crasso attraverso la valvola ileo- cecale .

l’intestino mesenteriale presenta pieghe circolari ,come sporgenze permanenti della mucosa,più frequenti a livello del digiuno e via via più rare e meno pronunciate nell’ ileo sino a scomparire del tutto nel tratto distale di questo.Tutta la superficie interna dell’

intestino presenta, poi, un aspetto vellutato per la presenza di numerosi villi .

Nel tratto più distale del digiuno,ma soprattutto nell’ileo,si osservano i noduli linfatici aggregati o Placche del Peyer ,la cui funzione è quella di catturare l’antigene e innescare la risposta immunitaria.

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IL duodeno è irrorato dall’arteria pancreatico duodenale superiore, ramo della gastro- duodenale, a sua volta ramo dell’ epatica comune e dall’arteria pancreatico- duodenale inferiore,ramo della mesenterica superiore.

All’intestino mesenteriale si portano numerosi rami arteriosi, digiunali e ileali,che nascono nello spessore del mesentere, dall’arteria mesenterica superiore.Queste arterie si anastomizzano tra di loro formando delle ulteriori ramificazioni,di cui le finali sono rappresentate dalle arterie brevi.

Le vene seguono lo stesso decorso delle arterie e confluiscono nelle vene duodenli,intestinali e pancreatico- duodenali che sono affluenti della vena porta.

I NERVI sono sia fibre effetrici viscerali parasimpatiche,di origine vagale,ed ortosimpatiche che provengono dal 5°-8° segmento toracico del midollo spìnale.

Tutte si recano al plesso celiaco e quindi raggiungono l’intestino tenue per mezzo del plesso mesenterico superiore.

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INTESTINO CRASSO

Fa seguito al tenue,a livello della fossa iliaca destra,dove inizia con una parte a fondo cieco e termina aprendosi all’esterno con l’orifizio anale.

Si suddivide in intestino cieco ,colon e retto.

Differisce dal tenue,perché è più grosso,più breve,più fisso rispetto al tenue.Alla superficie esterna,il crasso presenta delle gibbosità tra loro separate da solchi e inoltre tre lamine nastriformi a decorso longitudinale date da fasci di muscolatura lisci,denominate tenie dell’intestino crasso.In numero di tre livello del cieco e della parte del colon,si riducono due nel tratto inferiore del colon pelvico.Alle gibbosità esterne corrispondono fanno riscontro nella parte interna,delle ampie evaginazioni denominate haustre ,mentre ai solchi esterni corrispondono rilievi a forma di creste,le pieghe semilunari .

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APPENDICE

Associata al fondo del cieco troviamo l’appendice vermiforme, un condotto cilindrico molto sottile che si diparte dalla parte mediale del cieco per portarsi col suo margine libero inferiormente.E’ un ammasso di tessuto linfatico,perciò facilmente soggetto a situazioni infiammatorie,note come appendiciti.

CIECO

Il cieco è completamente rivestito da peritoneo;non presenta perciò contatto col peritoneo parietale che tappezza la fossa iliaca,mentre il foglietto viscerale posteriormente,al limite tra cieco e colon ascendente,abbandona la superficie intestinale per continure nel peritoneo parietale.

COLON

Consta di quattro tratti:colon ascendente-trasverso-discendente- ileo pelvico. Il primo ascende addossato l confine destro dell’addome,venendo perciò a contatto con la parete laterale,anteriore e posteriore dell’ addome .E’ avvolto d peritone per tutta la sua superficie eccetto che per quella posteriore .A livello della faccia inferiore del lobo destro del fegato,il colon devia verso sinistra attraverso la flessura destra dando origine al tratto trasverso ,che si porta dall’ipocondrio di destra al mesogastri sino all’ipocondrio di destra. A questo punto discende verso il basso,divenendo discendente,dopo aver descritto la flessura sinistra .Questo attraversa la regione addominale laterale di sinistra,con una disposizione del peritoneo identica a quella dell’ascendente .L’ultimo tratto prende il nome di colon ileo pelvico perché situato prima nella fossa iliaca di sx e poi nella piccola pelvi.

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Irrorazione – innervazione

Dall’arteria mesenterica superiore parte l’arteria ileo colica ,da cui si dipartono

2 rami cecali ----> cieco

1ramo appendicolare ---- > appendice 1 ramo ileale ----> parte terminale dell’ileo

1ramo colico ---> colon ascendente

1ulteriore ramo colico DESTRO < ---> ramo colico SINISTRO < ---- mesenterica inferiore

costituiscono un’arcata da cui partono rami per il CRASSO

I plessi venosi vengono drenate dalle 2 vene mesenteriche.

I nervi fanno capo ai plessi mesenterici superiori e inferiori

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Consta di quattro tratti:colon ascendente-trasverso-discendente- ileo pelvico. Il primo ascende addossato l confine destro dell’addome,venendo perciò a contatto con la parete laterale,anteriore e posteriore dell’ addome .E’ avvolto d peritone per tutta la sua superficie eccetto che per quella posteriore .A livello della faccia inferiore del lobo destro del fegato,il colon devia verso sinistra attraverso la flessura destra dando origine al tratto trasverso ,che si porta dall’ipocondrio di destra al mesogastri sino all’ipocondrio di destra. A questo punto discende verso il basso,divenendo discendente,dopo aver descritto la flessura sinistra .Questo attraversa la regione addominale laterale di sinistra,con una disposizione del peritoneo identica a quella dell’ascendente .L’ultimo tratto prende il nome di colon ileo pelvico perché situato prima nella fossa iliaca di sx e poi nella piccola pelvi.

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INTESTINO RETTO

Fa seguito al colon pelvico e si apre all’esterno con l’ano .Ha inizio nella piccola pelvi e prosegue quindi attraverso il perineo posteriore,vi

si distinguono perciò un parte pelvica,dilatata ed un’altra

ristretta,denominata canale anale.il retto prende inizio verso l terza vertebra sacrale e discende sulla faccia anteriore del sacro e del coccige con una curvatura sagittale anteriore; all’altezza dell’apice

della prostata ,nel maschio,e della parte media della vagina,nella donna,l curva muta presentando una convessità anteriore.

IRRORAZIONI E INNERVAZIONI

Mesenterica inferiore ----> rettale superiore Iliaca interna --->rettale media

Pudenda interna----> rettale inferiore Le vene sono la rettale inferiore --->

Superiore ---> plesso emorroidale ---> CAVA INFE=

Media ---> della sottomucosa RIORE

I nervi emergono dal plesso mesenterico inferiore e dal pudendo

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