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(1)

MINISTE(l.O DI AGRICOLTURA, INDUSTRIA E COMME~CIO DIREZIONE GENERALE DELLA STATISTICA

: .. ~TATI~TI~A DEljLE ~AU~E DI MORTE

nell'anno 1898

;.

ROMA

TlP'OGRAFIA NAZIONALE DI G. BERTEHO

, VIA UIIBRIA

1900

(2)
(3)

I N D I O E

INTRODUZIONE.

CAPO I. - Avvertenze preliminari.

§ 1. - Metodo e fonti. • . . . .

§ 2. Calcolo della popolazione a cui è ragguagliata la mortalità.

§ 3. Ordine dene tavole analitiche " . . . . . .

CAPO II. - Mortalità nel complesso del Regno.

• . Pago III V VIII

§ 1. Morti avvenute nel 1898 e confronti cogli anni precedenti. . . . Pago IX

§ 2. - Cause più frequenti od importanti delle morti avvenute in ciascun anno

del periodo 1887-9H . . . • . . XI

§ 3. - Distribuzione geografica di alcune malattie, specialmente infettive, durante

gli anni 1895-98. . . . XIX

§ 4. - Cause di morte predominanti nei due sessi. . . . XXVI

§ 5. - Cause di morte predominanti nelle diverse età. . . . ivi

§ 6. - Influenza della legittimità dei natali sulla mortalità dei bambini XXXII

§ 7. - Influenza dello stato civile delle persone sulla mortalità generale e su

quella specifica per alcune malattie. . . . XXXIV

§ 8. Influenza della professione sulla mortalità della popolazione maschile . . . XXXIX

§ 1.

§ 2.

CAPO III. - Mortalità nei comuni capoluoghi di provincia e di circondario.

Confronto fra la mortalità dei comuni più popolosi e quella degli altri co- muni durante il periodo 1881-98. . . . Pago Mortalità nelle grandi città, durante il periodo 1881-98

CAPO IV. Notizie particolari sulle morti violente.

XLI XLIV

§ 1. - Morti avvenute per causa violenta durante il periodo 1887-98, ripartite

secondo il sesso . . . . Pag. LI

§ 2. Morti accidentali negli anni 1896-98, classificate secondo i compartimenti, il sesso, l'età, lo stato civile e la specie dell'infortunio e secondo la na-

tura del véleno nei casi di avvelenamento. . . . LII

§ 3. - Omicidii classificati secondo il sesso ed i mezzi d'uccisione. . . . I.VI

§ 4. - Suicidi negli anni 1896,-98, classificati secondo j compartimenti, il sesso,

l'età, lo stato civile, la professione, i mesi ed i mezzi o modi di uccisione ivi

ApPENDICE. - Elenco nosologico adottato per la statistica delle cause di morte LXV

(4)

Elenco dei prospetti numerici inseriti peli' Introduzione.

N. 1. - Numero dei morti nei ca.poluoghi di provincia e di cir-condario e nel com- plesso del Regno, durante gli anni 1887-98 . . . . Pag.

2. - Numero delle morti delle q ua.li non si potè determinare la causa negli

"

anni 1887-98 . . . .

" 3. - Morti avvenute nel periodo 1887-98, classificate secondo le loro cause . .' "

4. - Morti per malattie tubercolari sopra. un milione di abitanti, negli anni dal 1887 al 1898. . . . . 5. - Mortalità delle gestanti e dei neonati in dipendenza del parto. . . . 6. - Morti causate da tumori maligni localizzati o disseminati in più organi, negli anni dal 1887 al 1898 . . .- . . . . 7. - Morti per alcune malattie infettive e per pellagra' negli anni 1896, 1897 e 1898. . . . . . . _ . . . . . . . . 8. - Me(lia annuale dei morti per alcoolismo cronico e per infortunio. di indivi-

I

dui in stato di ubbriaehezza in rapporto ad un 1 milione di abitanti.

9. - Morti nel R~gno nell'anno 1898 classificati per età, sesso e causa di morte.

" lO. - Mortalità nei bambini di età non superiore ad un anno, senza distinzione di sesso. . . . 11. - Mortalità nei bambini di età non superiore ai 5 anni, distinti pelO sesso. . 12. - Cause più frequenti delle morti dei bambini di età. non superiore ad un anno . . . .

" 13. - Morti nel Regno nel 1898 in età di 15 anni e più classificati per età, seS50 e stato civile . . . '.' . . . .

" 14. - Morti nel 1898 per tumori maligni, classificati per età, sesso e stato civile

" 15. - Morti nel 1898 per tubercolosi disseminata e sue manifestazioni locali, classificati per età, sesso e stato civile . . . . 16. - Morti nei 284 comuni capoluoghi di provincia, di circondario, di distretto, e nei 72 comuni non capoluoghi, che al 31 dicembre 1881 avevano più di 15,000 abitanti di popolazione agglomerata nel centro principale, confrontati coi morti negli altri comuni del Regno durante gli, anni dal 1881 al 1898. . . .

" 17. - Morti durante il 1898 nei 22 comuni che contano più di 60,000 abitanti, classificati secondo alcune cause più treguenti di morte. . . .

" 18. -- Morti durante il periodo 1881-98 nei 12 comuni più popolosi del Regn'), classificati secondo alcune cause più frequenti di morte in rapporto a 10,000 abitanti di popolazione complessiva . . . .

" 19. - Morti per febbri da malaria nel Comune di Roma in ciascun anno del periodo 1881-98 . . . .

" 20. - Numero delle morti violente negli anni 1887-98. . . .

" 21. - Morti accidentali negli anni 1896-98 divise per compartimenti

" 22. - Morti accidentali nel 1898, classificate secondo l'età, il sesso e lo stato civile dei colpiti. . . .

" 23. - Morti accidentali negli anni 1895-98, classificate secondo le cause che le hanno determinate. . . . . . . . .

" 24. - Morti per avvelenamento negli anni 1897 e 1898 classificati per sesso e secondo la specie del veleno. . . .

" 25. - Suicidi negli anni 1896-98, divisi per compartimenti-. . . . .

" 2H. - Suicidi negli anni 1896-98, classificati per sesso e stato civile.

" 27 .. - Suicidi negli anni 1896-98, classificati per gruppi di età . . . .

"

IX

X XI

XIX XX

XXI

XXIV

XXIX XXXII

XXXVI

ivi

XXXVII

XX X 'VIII

ivi

XXXIX

XLII

XLVI

XLVIII

L LI LII

LIII

LIV

LV

LVII

LVIII

LIX

(5)

N. 28. - Suicidi nell'anno 1898, classificati per età, sesso e stato civile • . . . • • Pago LX

" 29. - Suicidi negli anni 1896-98, classificati secondo i mezzi o modi adoperati LXI

" 30. - Suicidi negli anni 1896-98, divisi per mesi e stagioni LXII

" 31. - Suicidi negli anni 1896-98, classificati per professioni . . . • LXIII

TAVOLE.

T.'\V. 1. - Popolazione media di ciascuna provincia e di ciascun comune capo- luogo di provincia nell'anno 1898. . . '.' . . . . Pago II. - Morti in ciascuna provincia, classificati per cause di morte . . . . . III. - Morti nel Regno, classificati per età, sesso e cause di morte. . . . . IV. - Morti nei 69 comuni capoluoghi di provincia, classificati secondo 24 cause di morte più importanti . . . . V. - Morti nei comuni capoluoghi di circondario, classificati secondo 24

cause di morte più importanti . . . .

VI. - Morti in altri 72 comuni principali, classificati secondo 24 cause di morte più importanti. . . . VII. - Illegittimi ed esposti morti nel Regno in etc\ non superiore a 5 anni,

classificati per sesso e cause di morte . . . . VIII. - Maschi morti in età da 15 anni in su, classificati per professioni e

cause di morte. . . . . . . . . IX. - Morti \accidentali classificate per sesso e per età, secondo le cause

che le produssero. . . . . . . . . X. - Morti accidentali classificate per mesi, secondo le cause che le pro-

dussero. . . . . . '. . . . XI. - Maschi morti per causa accidentale in etù da 15 anni in ~u, classifi-

cati secondo la condizione o professione e le cause della morte. . XII. -Suicidi classificati per mesi e per compartimenti • . . . . XIII. - Suiddi classificati per mesi e secondo i mezzi di uccisione. . . . XIV. - Suicidi classificati secondo l'età, il sesso e i mezzi di uccisione. .

XV. - Suicidi classificati secondo il sesso, lo stato civile e i mezzi di ucci- sione.

XVI. - Suicidi i n età da 15 anni In su, classifica ti secondo la condizione o . professione.

"

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34

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53 55 5(5 58 tiO ti1 62

G4

(6)
(7)

STATISTICA DELLE CA/USE DI MORTE

nell'anno 1898.

INTRODUZIO~E.

CAPO I .

AVVERTENZE PRELIMINARI.

r '

§ 1. - Metodo e fonti.

La statistica annuale delle cause di morte fu iniziata coll'anno 1881, e fino a tutto

·il 1~86 fu eseguita per i .soli comuni capoluoghi di provincia e di circondario o distretto, i quali comprendono un quarto circa della popolazione totale (1). Col principio del 1887 -essa fu estesa a t,utti i comuni del Regno.

Questa statistica si fa raccogliendo sopra una scheda nominativa per ciascun defunto la dichiarazione della malattia che causò la morte, compilata e firmata dal medico cu- rante, o, in mancanza di esso, dal medico necroscopo che ha dato il permesso di seppelli- mento; per i bambini morti poco dopo il parto le dichiarazioni si fanno dalle levatrici.

Le dichiarazioni originali si spèdiscono ogni mese dai sindaci dei singoli comuni, pel tramite della Prefettura, all'Uffi~io centrale di statistica, dove vengono esaminate da un medico, il quale contrassegna ciascuna di esse con un numero corrispondente alla voce analoga di una classificazione prestabilita (2). Non mancano adunque le guarentigie di autenticità nei documenti e di competenza tecnica in coloro che dichiarano le cause di

, (1) I comuni capoluoghi di provincia (69) e di circondario (137) e quelli che nel 1881 el'ano capo- luoJ?:hi di distretto (78) sommano a 284. La loro popolazione. alla data dell'ultimo cen!"imento, fatto al 31 dicembre 1881, er:;l di 4,509,159 abitanti nei primi, 2,022,728 nei secondi, e 550,276 nei terzi, e com- plessivamente dì 7,082,163 abitanti', cioè un quarto circa della popolazione del Regno, che si era trovata di 28,459,628.

(2) La statistica delle cause di mortB, come le altre statistiche relative alla igiene ~ sanità pubblica, si eseguiscono dalla Direzione generale della Statistica, per cura di una sezione diretta dal medico dottore

Enrico Raseri. . .

(8)

- I V -

morte e in quelli che ne fanno la classificazione per la statistica sanitaria, poichè gli uni e gli altri sono medici, e le notizie si traggono dai documenti originali, non da copie.

I medici hanno sempre concorso volenterosamente a fornire le attestazioni delle cause di morte secondo loro scienza e coscienza; poche," reldivamente, sono state le lacune per mancate denunzie, come vedremo in appresso; e questo non è avvenuto quasi.

mai per rifiuto dei medici di rilasciare il certificato, ma perchè in parecchi comuni di montagno, molto appartati, accade non di rado che soccombano persone, e più special-', mente fanciulli, senza aver ricevuto assistenza medica, e in tali casi riesce difficile al me- dico necroscopo di determinare la malattia che fu causa della morte, in modo che si possa poi classificare sotto una delle voci dell'elenco nosologico adottato (1).

Colla legge 22 dicembre 1888, n. 5849, sull'ordinamento dell'assistenza sanitaria, s fece obbligo tassativo ai medici di denunziare al sindaco del rispettivo comune, in ogni caso di morte, la malattia che ne fu la causa~ cosicchè la raccolta delle notizie, dal 1889 in poi, non dipende più unicamente dalla spontanea collaborazione dei medici. Ad ogni modo è noto che fra i medici il sentimento del dovere scientifico e del pubblico bene sono più efficaci di qualunque sanzione legale.

N ella classificazione adottata per questa statistica, tutte le morti sono distribuite sotto 15G voci, secondo un elenco preparato da apposita Commissione medica nel 1881, indi riveduto da un'altra Commissione nel 1883 (2) ed approvato dal Consiglio superiOl~e

di sanitù. Le voci erano dapprima l'accolte in XVIII classi (3); ma siccome l'aggruppa- mento delle malattie per classi aveva sollevato critiche da parte di medici appartenenti a scuole diverse, così, per consiglio deJla predetta Commissione, nuovamente consultata nel 1887, si stimò opportuno di rinunciare ad una classificazione si~tematica e di dare un cleneo continuativo delle malattie.

La statistica non potrebbe dare la classitìcazione sotto 156 rubriche di malattie per ciascuno dei comuni separatamente, senza eccedere le giuste dimensioni in cui deve con- tenersi una pubblicazione annuale di questo genere. Conviene conciliare le ragioni della spesa con quelle della scienza che ama entrare nei particolari; e ciò facciamo coll'offrire classificazioni particolareggiate, non per i singoli comuni, ma per l'insieme dei comuni di ciascuna provincia e per il complesso del Regno; mentre per alcune malattie, merite- voli di speciale studio sotto l'aspetto della sanità pubblica, diamo le cifre dei morti in ciascun comune capoluogo di provincia e di circondario, i~ parecchi comuni capoluoghi

(1) Lacune anehe maggiori si osservano nelle stalistiche sanitarie dell'In~hilterra, .della Scozia, ~el­

rIrlallda e del Belgio. Negli altri Stati che pubblicano la statistica delle cause dI morte, l elenco nos.ol~gl(·o

comprende lino scarso numero Ili voci, e le morti p e'I" ca.llsa igJlota o male determinata, sono sommate mSJeme a quelle avvenute PC?' altre malattie, CiOl~ per malattie non indicate tassativamente nella classit~cazione.

l~) La seconda Commissione a cui alludiamo, er;t composta dei signori professori A. Con'adl, L Mole- schott, L. Pagliani, G. Sormani, C. Tommasi-Crudeli, D. Toscani ed A. Verga. . , . .

(3) Le classi erano intit.olate così: I. Malattie fetali e vizi congeniti. - II. MalattI~ mfettIv~, n:llaSnUl.:

tiche e contagiose. - III. Malattie costituzionali. - IV. Malattie del sistem~, nervoso. - V. MalattIe deglI

organi dei sensi. - VI. Malattie dell'apparato respiratorio. - VII. Malattie dell'apparato circolatorio. -

VIII. Malattie dell'apparato digerente. ' IX. Malattie dell'apparato urop.oietico. - X. Malattie dell'apparato

sessuale. - XL l\'Ialattie di graddanza, parto e puerperio. - ~IL }\falattI.e de,Ila pelle e del tes~uto sottocu-

taneo. - XlfL Malattie dell'apparato locomotore. - XIV. MortI accIdentah. - XV. AvvelenamentI. - XVI. SUl-

eidi. - XVII. Omicidi. - X VIII. Cause ignote e non specificate.

(9)

- v -

di distretto ed anche in comuni non èapoluoghi che abbiano oltre a 15,000 abitanti di popolazione agglomerata nel loro centro principale.

In appendice alla presente Introduzione (pagina LXV) è riportato l'elenco delle ma- lattie secor,ldo il quale furono fatte le classificazioni.

§ ~. - Calcolo della popolazione al 30 giugno 189a,.

La popolazione dei singoli comuni non può essere accedata che mediante l'opera- zione del censiinento; e l'ultimo censimento italiano risale, com'è noto, al :H dicembre 1881. Nell'intervallo fra due censimenti non potrebbe calcolarsi, anno per anno, colla semplice aggiunta delle nascite e sottrazione delle morti, partendo (l,dle cifre dci presenti secondo, l'ultimo censimento, perchè gli spostarnenti che aV\Tengono da un comune all'altro nel Regno, ovvero per emigrazione ::1I1'estero, da un IaLo, e per immigra- zioni e rimpatri, dall'altro, non possono essere conosciuti con sufficiente esattezza. Si sa anzi per esperienza che i grandi comuni si accrescono di popolazione più ancora per siffaUi spostamenti, che non per l'eccedenza elci nati sui morti; ma si ignora quale sia l'aumento causato dalle immigrazioni.

In 'mancanza di notizie più dirette e sicure, abbiamo creduto opportuno, come negli anni precedenti, di supporre che la popolazione sia cresciuta dal :H dicembre 1881 in poi nella stessa ragione annuale in cui era cresciuta fra il censimento del 1871 e quello del 1881 (1).

Con questa ipotesi si è calcolata, nella tavola I, la popolazione di ciascuna provincia al ~~O giugno 1898 per rappresentare la situazione media di quell'anno. Il calcolo fu ese- guito per ciascun circondario o distretto, isolatamente; per i circondari o distretti che avevano nel 1881 una popolazione minore di quella che vi era stata trovata col censi- mento precedente, si è mantenuta invariata la cifra del 1881, ignorandosi se in essi la popolazione avesse continuato a diminuire. Il totale della popolazione del Bcgno fu fatto coll'addizionare le cifre della popolazione di ciascun circondario, calcolate nel modo anzidetto. Questo totale riesce alquanto superiore a quello che si avrebbe se venisse cal- colato mediante il quoziente medio dell'aumento della popolazione del Begno fra il 1871 ed il 1881; il quale quoziente risulta dal movimento della popolazione (li tutti i circondari, compresi quelli in cui avvenne una diminuzione nell'int.ervallo fra i due ultimi censimenti.

La popolazione del H.egno, calcola! a nel modo ora indicato, sarebbe stata al :~ 1 (li- cembre del 1898 di 31,GG7,9-iG.

(1) Lo stesso metodo viene seguito nelle statistitlte nffil:iali dell'Inghilterra, della Scozia, deIr.irlanda e della Svizzera per il calcolo della popoìazione a date differenti da quelle del censimento.

Nelle statistiche degli Stati dell'ltIlP!'ro germanico, le cifre di popolazione si calcolano ogni anno aggiungendo alle cifre del censimento l'eccedènza dei nali sui morti ncg-li anni susseguenti e sottraendone la cifra di emigrazione transatlantica; j"a {~ d'uopo ricordare che in tutta la Gel'IIIauia il censimentu Jella popolazione si rinnova ogni cinque anni.

~elle statistiche austriache si suole ripetere ogni anno la cifra di popolazione ottenuta col censilllento decenI1ale. Nelle statistiche della Francia. del Belgio e deil'Olanda, la popolazione si ealcola aggiungendo l'eccedenza dei nati sui morti alla cifra deil'ultimo censimento. Anche in FranGia il censimento 0ella popo-

lazionl~ si rifà ogni cinque anni.

(10)

- V I -

Il quoziente annuale della mortalità si suole per altro formare, non già sulla popola- zione calcolata al principio od alla fine dell'anno, ma sulla semisomma delle due cifre di popolazione, considerando questa semisomma come popolazione media dell'anno. Per il 1898 il quoziente suddetto è stato calcolato sulla popolazione' presumibilmente presente il 30 giugno 1898, la quale, secondo il metodo di calcolo adottato, sarebbe stata pér l'intiero Regno di 31,573,582 abitanti.

Queste cifre sono molto probabilmente inferiori a quelle che si troverebbero con un nuovo censi.mento, perchè l'aumento naturale della popolazione, determinato dall'ec- cedenza del numero dei nati su quello dei morii, è stato più grande negli anni posteriori al 1881 che negli anni antecedenti. Quantunque anche il movimento di emigrazione al- l'estero si sia fatto più attivo dopo il 1881, esso non ha potuto ridurre l'aumento annuale della popolazione alla stessa ragione aritmetica che si era osservata fra il 1871 ed il 1881.

Difatti, se alla popolazione data dal censimento del 31 dicembre 1881 (28,459,628) si aggiung'e l'eccedenza dei nati sui morti nel periodo 1882-98 (5,484,353) e da questo totale si Eottrae tutta l'emigrazione propria o permanente avvenuta dal Regno negli stessi anni (2,054,1G9), ne risulta che, al 31 dicembre 1898 si sarebbero avuti 31,889,812 abi- tanti; il qual numero supera di circa 220,000 quello ottenuto col primo metodo. Con quest.o secondo calcolo non si tiene conto dell'emigrazione clandestina, nè di quella parte di emigrazione temporanea che si trasforma in permanente, ma non si computano nem- meno gl'immigrati dall'estero, nè i rimpatriati da paesi transatlantici, e si vengono a sottrarre due o più volte quegli emigranti che durante gli anni corsi fra il 1882 e il 1898 hanno fatto altrettante volte il viaggio dall'Italia a paesi transatlantici.

Non fu più calColata la popolazione separatamente per ciascuno dei 137 comuni capoluoghi di circondario, dei 17 capoluoghi di distretto aventi più qi 10,000 abitanti e dei ;)5 comuni non capoluoghi aventi più di 15,000 abitanti agglomerati nel centro prin- cipale; ma furono indicate soltanto le cifre complessive di quei tre gruppi di comuni, deducendole da quelle ottenute coi censimenti del 1871 e del 1881, collo stesso metodo' che ha servito per il calcolo della popolazione di ciascuna provincia.

Questo metodo però non poteva servire per calcolare la popolazione delle grandi , città, essendo noto che alcune di esse (ad esem?io Roma, Milano, Torino, Genova e Fi-

renze) sono cresciute dòpo il 1881 molto più rapidamente che negli anni precedenti a quella dala. J noltre, in queste città, l'aumento annuo è causato più dall'eccedenza del numero degli immigrati da altri comuni del Regno o dall'estero sul numero degli e~i­

grati, che non da quella delle nascite sulle morti; e se si calcolasse il numero attuale degli abitanti, prendendo per base la popolazione di fatto, secondo l'ultimo censimento, ed aggiungendo a questa la differenza fra il numero dei nati e quello dei morti negli anni susseguenti, si otterrebbero, nel più dei casi, cifre inferiori al vero.

Siccome nei grandi centri di popolazione, aventi un'amministrazione bene ordinata, il servizio dell'anagrafe comunale procede in modo abbastanza regolare, per ciò che

I

riguarda la registrazione degli individui e delle famiglie che vengono a stabilire la loro residenza nel comune o che l'abbandonano per recarsi altrove, così si è creduto oppor-

1 .. -,

~ "

(11)

- V I I -

tuno di calcolare la popolazione dei 6ç) comuni capoluoghi di provincia, tenendo conto anche ,delle risultanze del registro della popolazione stabilè.

Per il calcolo della popolazione mutabile od-avventizia, in mancanza di dati sicuri, ci conviene attenerci ai risultamenti dell'ultimo censimento. Non si ha il mezzo di cono- scerele fluttuazioni della pop?lazione rnutabile; solamente per la guarnigione possiamo avere (e le prendiamo effettivamente) le cifre di volta in volta dall'autorità militare.

I totali della popolazione così calcolata sono sempre ipotetici e le differenze pos- sono essere molto grandi rispetto alla realtà. Così, per esempio, la popolazione di Roma apparisce più grande ogni anno, malgrado la sosta negli affari che fu causata dalla crisi edilizia. Il bollettino municipale di anagrafe non dava indizio dell'aumento che si è. verificato per parecchi anni nella popolazione fluttuante, per i molti operai, mu- ratori, manovali, ecc.~ che vi erano chiamati dalla attività straordinaria delle costruzioni;

e parimenti dallo stesso bollettino non si ha traccia della diminuzione di ~odesta popola- zione di lavoranti, dacchè molti ritornarono alle loro ease, ed altri ne furono fatti rimpa- triare a cura e spesa dell'autorità di pubblica sicurezza. Tuttavia è evidente che qua- lunque apprezzamento in proposito sarebbe arbitrario,nè si potrebbero accogliere in una pubblicazione ufficiale nolizie da altre fonti che non siano i registri delle nascite e delle morti e quelli della inscrizione e cancellazione nel ruolo della popolazione residr-nte ossia con dim01'a stabile.

La popolazione dei comuni capoluoghi di provincia, alla metà dell'anno 1898, e stata adunque calcolata coi seguenti dati forniti dal registro d'anagrafe municipale:

1 ° Popolazione residente nel comune al :31 dicembre 1881, esclusi i militari;

2° N ali vivi appartenenti alla popolazione che ha residenza nel comune, compresi i nati fuori del territorio comunale, dallo gennaio 1882 al 31 dicembre 18~)8;

3° Morti appartenenti alla popolazione che ha residenza nel comune, compresi morti fuori del territorio comunale. dallo gennaio 1882 al i31 dicembre 1898;

4° Differenza fra il numero dei nati e quello dei morti;

~ 50 Immigrati nel comune, iscritti nel registro della popolazione stabile, dallo gen- naio 1882 al 31 dicembre 1898;

6° Emigrati in altri comuni del Regno od all'estero, cancellati dal registro della popolazione stabile, dallo gennaio 1882 al 3l dicembre 18U8 ;

7° Differen;~a fra gli immigrati ed emigrati;

8° Popolazione residente nel comune al 31 dicembre 18ç)8 (1 + 4 -t- 7);

9' Guarnigione al31 dicembre 1898, secondo lo stato inviato dall'autorità militare;

10° Popolazione trovata con dimora occasionale nel comune, al 31 dicembre lH81;

11 ° Popolazione totale al 31 dicembre 1898 (8 + 9 + 10). /

Facendo la semisomma delle cifre di p'Jpolazione al i31 dicembre 18~)7 ed al iH di- cembre 1898, calcolate coi criteri ora esposti, si è ottenuta, per ciascun comune capoluogo di provincia, la popolazione media nell'anno 1898.

Le cifre dei morti per le singole malattie si riferiscono ai morti nel comune, apparte-

nenti tanto alla popolazione residente, quanto a quella avventizia; soltanto nelle cifre

(12)

- VIII -

complessive dei morti per qualunque malattia, si sono indicati separatamente i morti appart.enenti alle due categorie di popolazione.

Il tot.ale della popolazione dei 69 comuni capoluoghi di provincia sarebbe stato a metà dell'anno 1898, di 5,621,414 abitanti, cioè 1,112,255 più che nel 1881; alla stessa data del 1898, la popolazione dei 1:37 comuni capoluoghi di çircondario sarebbe stata di 2,381,464 abitanti e quella degli altri 72 comuni più popolosi di 1,750,836.

A queste cifre di popolazione vennero riferite le cifre dei morti per ciascuna malattia.

§ 3. - Ordine delle tavole analitiche.

La statistica delle cause delle morti avvenute nell'anno 1898 si svolge in XV tavole.

La prima dà la popolazione di ciascuna provincia e di ciascun comune capoluogo di provincia alla metà dell'anno 1898, con le rispettive cifre dei morti. Si è calcolata ]a po- polazione al 30 giugno, anzichè al 31 dicembre, per avere la situazione media dell'anno, colla quale confrontare le cifre dei morti, per determinare i quozienti di mortalità.

La seconda dà la classificazione dei morti, in ciascuna provincia e nel Regno, sccondo l'elenco nosologico completo che consta di 156 ·voci (1).

La terza la classificazione dei morti nel complesso del Regno in ciascun trimestre dell'anno 1898, colla divisione per sesso e per malattic.

La quarta la classificazione dei morti per sesso e per età, combinata con la notizia della rausa di morte, nel complesso del Hegno.

La quinta dà la classificazione dei maschi morti in età di 15 anni e più per professioni e secondo un elenco ridotto a 4·2 malattie che sono più frequentemente causa di morte.

La sesta la classificazione per malattie (secondo l'elenco ridotto a 42 voci) dei morti nei G9 comuni capoluoghi di provincia, nei 137 comuni capoluoghi di circondario, nei 17 principali capoluoghi di distretto ed in altri 55 comuni non capoluoghi, ma che al 31 di- cembre 1881 contavano più di 15,000 abitanti di popolazione agglomerata nel loro c~ntro

principale (~).

La settima classifica per malattie i bambini illegittimi e gli esposti, morti tn et11 infe- riore a 5 anni compiuti.

Le rimanenti tavole danno la classificazione delle morti accidentali e dei suicidi per sesso, per età, per stato civile, per professione, ,per cause, per mesi e per compartimenti.

In questa introduzione sono riassunti ed illustrati i dati più importanti esposti nelle tavole allalitichej inoltre le cifre del 18U8 vi è"ono poste 3. confronto con quelle dei due anni precedenti e, per le notizie principali, anche con quelle di anni anteriori, risalendo fino al 1887 e quando era possibile fino al 1881.

(1) Vellasi l'elenco nosologico a pagina LXV,

(2) In alcuni cireondari il eomune capoluogo non t\ il maggior centro lli jJopolazione urbana; per esempio, nella provincia ùi Massa, il capoluogo e~ntaYa, alla fine del 1881, secondo il censimento, :!U,U32

;tbitallti, rnentr·; il comune di Carrara ne aveva 30,m)4: i comuni di Marsala, di Prato, di Capannori, ùi Andria, pur non essendo capoluog-hi di circondario, contano ognuno più di 40,000 abitanti. Per mettere in e\'idenza le condizioni sanitarie dei maggiori centri, abhiamo creduto opportuno di dare notizie parti cola- l'eg-giate anche per questi comuni più popolosi.

I

(13)

rI '!

- I X -

CAPO II.

MORTALITÀ NEL COMPLESSO DEL REGNO.

§ 1. - Morti avvenute nel 1898 e confronti cogli anni precedenti.

Nell'anno 1898 morirono nel Regno 73?2,265 individui. In questo numero sono com- presi tutti i casi di morte avvenuti nel territorio del Regno, esclusi i nati-morti, cioè i bambini partoriti morti, ma non quelli che hanno dato Regni di vita dopo l'atto del parto, quantunque siano morti prima che ne fosse stata fatta la dichiarazione di nascita all'Uffi- ciale dello stato civile'. Vi sono compresi, ad esempio, 1000 bambini morti per asfissia o apoplessia nel parto, i quali vissero pochi minuti, 0, al massimo, qualche ora.

Confrontando le cifre dei morti con quelle della popolazione calcolata al 80 giugno dello stesso anno 1898, si trova un quoziente di 23.19 morti ogni 1000 abitanti. Nei 20G capoluoghi di provincia o di circondario morirono 182,15:3 individui e il quoziente di mor- talità fu di 22.76 ogni 1000 abitanti. Questi quozienti sono più alti di quelli calcolati per

l'anno 1897. .

Nel prospetto seguente, ove i dati del 1898 sono posti a raffronto con quelli degli undici anni precedenti, si rileva che la mortalità più bassa si è verificata nei due ann:

1897 e 1898.

Numero dei morti nei Capoluoghi di provincia e di circondario e nel complesl'iO del Regno durante gli anni 1887-1898.

PROSPETTO N. l.

CAPOLUOGHI DI PROVINCIA

REGNO

E I)J CIRCONDARIO

(~Olj

comun

i)

ANN I

Popolazione Morti Popolazione Morti

calcolata Morti su calcolata !\forti su

al 30 giugno lOOOabitanti al 30 giugno lOOOabitanti

- - - _ .. ~-

1887 29 497 610 828 992 28. lO (j !Hl 81:~ 200 101 28. f:l~) 1888 . 29 686 3:34: 82G 431 27 fH (i ~}84 749 1~J8 ;)80 28.1!1

1889 29 873 058 7f)8 068 2;) 71 7 054 011 186 !)8;) 2fi.:Jl

1890 30 063 782 795 911 'lf).47 7 l(:W ~22 1!H) :~72 27.5(;

1891 :30 252 500 7n5 327 2G.29 7 197 9fi! 1 H7 !'33 n.50

1892 30 441 224 80::.:! 77~J 26 37 7 2G6 751 l~G 48G 27.M

1893 30 629 955 776 71:3 25.2(i 7 :33fi 082 1!J4 :W4 2ij. 4~1

1894 30 818 677 776 372 23. I!) 7 405 444 187 [)(j8 2:-,. :3:{

1895 31 007 39!) 783 813 25.28 7 773 089 1 ~J !'47 :H.ml

1896 31 1!)6 126 758 129 24.i30 7 827 071 185 521 23. 70

1897 31 384 853 G95 602 22.1G 7 899 588 171 0;)3 21. f);)

1898 . 31 573 582 732 265 23.19 8 002 878 18::.:! 153 22. ili

(14)

- x -

A partire dal 1895, la mortalità nei comuni capoluoghi di provincia e di circon- dario apparisce più bassa che nel complesso degli altri comuni; ma le cifre di popolà- zione dei due gruppi dì comuni sono state calcolate con metodi diversi, e solo dopo che si saranno accertate, con un nuovo censimento, le cifre di popolazione dei singoli comuni, si potrà determinare più precisamente quanto siano migliorate dal 1887 in poi le loro condizioni sanitarie. A pagina VII si è deUo per quali motivi siano stati adottati i due metodi differenti di calcolo.

Le cause delle morti avvenute nel 18g8 furono specificate dai medici curanti o, in mancanza di essi, dai medici necroscopi, per 721,289 casi, e restarono ignote per 10,976, cioè in 15 casi su 1000; sia ~erchè il defunto non aveva ricevuto assistenza me- dica, sia perchè la causa di morte non fu designata in termini abbastanza chiari e precisi, da poterla classificare in una delle voci dell'elenco, sia ancora perchè alcune schede andarono smarrite nella trasmissione all'Ufficio centrale.

Negli anni corsi dal 1887 al 1897 il numero delle morti delle quali non si potè speci- ficare la causa, fu proporzionalmente maggiore di quello riscontrato nel 1898.

Confrontando le morti, delle quali restò ignota la causa, col totale delle morti !lvve- nute nell'anno 1898 in ciascun compartimento, si forma il prospetto seguente:

l'I

l

(15)

- X I -

I casi di persone morte senza assistenza medica, o per le quali non potè essere deter- minata la causa del decesso, sono più frequenti che altrove in Sardegna e nelle regioni montuose del Piemonte, degli Abruzzi e delle Calabrie, dove parecchi piccoli centri di popolazione sono tuttora privi di sanitario, o distano notevolmente dal luogo dove questo risiede.

§ 2. - Cause più frequenti delle morti avvenute in ciascun anno del periodo 1887-98.

Nel prospetto seguente sono indicate, in cifre assolute ed in cifre proporzionali ad un milione di abitanti, le morti avvenute nel Regno, in ciascuno degli anni corsi dal 1887 al 1898, per le malattie più frequenti o più caratteristiche per lo studio delle condizioni sanitarie della popolazione.

l\'Iorti avvenute nel periodo 1887-98 classificate secondo le loro CRn~e.

PROSPETTO N. 3.

A ~ N I

CA USE DI MOR'l'I' 1---,---,-

________ 1_1_887_1_188_,1,,891 ~'" 1_18,,1'~:J~"_I'89' 18951'89~1

Vaiuolo . . Morbillo . . Scarlattina

A) Cifre assolute.

16 24.9 18 110 13 416 7 017 23 768 20 961 13 800 14. 396 14. 631 9 050 6 444 7 344.

2 910 / 1 4!i3 Hl 551 12 399 7 294 I 7 890

2638 12953 6 h96

2 606 2 998 2 033 9 001 11 322 11 499 4. 511 3 814. 3 231

18\l7

1 003 6 156 3 007

18\l8

4.2V

5 42:) 4. 492 Febbre tifoidea . 27 800 23 869 23 071 20 118 19 207 15 619 15 065 13 639 15 590 16 397 15 557 17 4.12 Tifo petecchiale.

Meninglte epidemica Difterite' e crup . . Ipertosse • . . . . Influenza . . . Febbri e cachessia da

1 901 2 099 463 190 34

326 93 171 12

10 56 47

8 2 014 1 262

80 176 409

25 216 28206 25 683 19 915 15059 16 747 16634. 17 783 1[,585 11 466 9286 8881 11 140 7 633 12 275 13 090 8 983 7 594 6 847 8 261 8 678 6 660 7 !l38 523 598 521 11 771 298 20 039 2 710 14

66~

3 773 6 576 3 750

8 31 7 808 7 120 8765

malaria . • . . . , 21 033 15 987 16 HH 15 647 18 229 15 531 15 301 15 296 16 46i 14 023 11 947 Il 3i8 Risipola infettiva. 5 262 4 972 4 096 3 C94 3 9!J0 3 736 4 104 3 683 3 463 3 197 2 77!J 2 939

Tetano 1 041 787 748 791 615 598 677 802 960 800 767 757

Sifilide 1 293 1 907 2 084 2 134 2 233 2 175 2 379 2 364 2 313 2 307 2 20!l 2 247 Pustola maligna, car-

bonchio . 726 687 526 526 645 650 5!J8 635 621 453 460 433

Moccio.

Lebbra.

19 22

21 15

8 lO

10 10

8 17 21 27

Rabbia . 103 106 118 75 97 83 83 93 53 71 lO;! 66

Tubercolosi disseminata 7 312 9 245 lO 975 8 !li2 8 9;-,4 8 5!l3 8 446 8 685 9 868 7 767 7 690 7 787 Tubercolosi polmonare 31 811 32 178 31 781 :12 211 30 560 31 122 29 934 31 484 31 756 33 302 30 980 30 548 lIeningite tubercolare e

idl'ocefalo acquisito. 5 303 5 743 5 672 5 359 6 101 5 850 6 283 5 501 4. 497 '" 861 4 453 4 535

\ Tabe mesenterica . 13 621 12 485 11 668 lO 6it 11 420 11 161 10 944 lO 142 10 144 lO 351 9 263 9 124 Scrofola.. 3 237 2 926 2 828 2 749 2 445 2 350 2 066 2 11 9 18014 1 908 1 795 1 571

Lupo . • 82 67 75 75 114 110 84 (!l 126 106 100 85

(16)

- XII -

l\'Iorti avvenute nel periodo 1887-98 classificate secondo le loro cause.

St'llue PROSPETTO N. 3.

ANNI CAUSJ<J DI MORTB 1--,--

l'''' 1 . . 88 .. 89 1 .. 9. 1,,9, .... 1 .. 93 ""1""1··" 1897 1898

Sillovfte, artl'ite fungosa o tuborc. ddle ossa.

Malo dì PoU

Segue A) Cifre assolute.

(a) 868 (a) 735 (a) 696 Ca) 791 303

(a) 898 Ca) 835 (a) 778 (a) 63311 298

257 384 452 470 393

380 379 448

1 486 425

1 519

391 1 664

412 Hacbitide • • li 117 2 770 2 723 3 032 3 065 3 247 2 764 2 501 2 806 3 159 3 153 2 803 Polmonite cronica. 6 726 5 372 3 883 4 2()0 4 116 4 148 2 835 2 737 1 784 1 508 1 293 918 ARma, enfisema e con-

gestione polmonal·e. 6 945 6 970 6 126 6 221 5 558 4 615 3 918 4, 310 3 418 li 602 2 928 3 323 Atrofia congenita •. ' 52 222 54 907 51 051 52 449 5-l 423 55 215 55 525 56 557 54 677 50 457 46 6DO 46 869 Anomia, clorosi, IOllCO-

eitemìa . . . . lO 335 lO 583 8 643 8 337 8 904 7 748 7 473 6 691 9 162 9 737 9 475 9 547 M arasmo senllo. . . 26 214 30 996 28 917 30 687 32 139 54 406 33 029 34 384 39 036 37 656 36 557 41 595

Porpora em01'l'agica. 526 551 526 517 504 502 552 433 487 503 411 4:.in

Scorbllto 532 !)OO 413 401 426 488 301 283 439 360 236 299

~

Pellagra. 3 688 3 483 3 113 3 691 4 303 4 292 3 250 3 028 3 271 3 076 2 807 li 987

Gotta. • 231 228 211 170 109 85 109 133 153 1M 164 144

Diabete. 4~0 559 516 637 680 792 704 700 771 833 882 894

Tumori maligni. 12 631 12 625 12 923 12 917 13 094 13 069 13 23-1 13 841 15 089 15 482 15 967 16 330 Apoplessia cel'ebrale,

paralisi, rammolli- mento e tumori cere-

brali o spinali. . . 32 789 33 859 32 029 31 123 32 018 31 491 31 064 31 615 33 397 34 198 33 329 34 288

Demenza paralitica.. 362 454 395 303 308 367 356 250 336 364 823 430

Meningit6 acuta cere-

braltl e spinale 14 133 15 110 1<1. 378 13 951 14 435 14 5J5 16 412 14 770 18 519 16 602 15 ~35 15 443 Encefalite. . . _. 2 321 2 487 2 441 l 813 1 797 1 470 1 140 1 234 1 390 1 408 l 104 1 085 Mielito o tabe dorsale. 3 998 4 215 3 837 4 706 5 141 4 785 4 '47 4 557 5 024 3 681 8 156 3 04!) }<}pilossia l 840 2 308 2 211 2 145 2 232 2 170 2 069 1 905 2 021) l 884 1 780 1 731

Corea. . 103 108 118 90 103 99 100 83 97 93 75 76

Eclampsia infantile. 23 833 23 960 23 229 22 689 22 260 21 117 20 883 19 889 .20 161 19 716 18 511 17 782 l\Ialattie delle fosso na-

sali, della trachea e.

laringe . . _ . . . , 2 614 2 568 2 472 4 172 3 842 3 575 3 885 2 906 1 772 1 855 1 794 1 73D Bronchite acuta o cro-

nica. . . " 63 853 69 882 6i 923 8() 302 76 067 82 181 73 719 77 419 76 774 72 646 62 862 64 733 Malattie della pleura 4 723 5 276 4 393 4 58ò 4 377 3 975 3 935 3 598 3 656 3 421 2 988 3 097·

PncuDlQnite acuta.. 63 791 72 812 63 187 75 854 73 789 75 735 76 616 78 269 80 250 78 508 61 417 73 412 Malattie delle arterie,

cangrena SCllile.. 4 058 4 117 4 216 4 787 5 678 5 835 6 305 5 740 6 366 5 920 5 990 6 998

Malattie delle vene. • 292 206 194 216 215 218 235 240 196 251 208 241

l\Ialattie del cuore c po-

ricardio. 40 2f8 42 674 41 302 40 656 42 721 dI 7a 42 581 50 911 49 419 47 612 52 456 Gastrite. . . . , 6 684 6 222 6 178 5 659 7 279 7 458 6 686 6 589 7 a6 7 482 7 841 .Enterite, diarree, cole-

ra iudigeno . 93 196 98 659 92 545 97 671 451 698 437 281 114 214 002 99 622 112 105

(al Queste cifre si riferlseono alla sola sinovite fungosa e non comprendono i morti per tubercolosi delle ossa che, negli

anni antel'iori al 1895, sì sommavano con quelli per malattie delle OS8a in genere.

(17)

I

- XIII -

l\forti avvenute nel periodo 1887·98 ('lassifirate secondo le loro ('ause.

Sellue PROSPETTO N. 3.

A N N I

CAUSE DI MORTE I- I 18.7 I 18,. 1,88, 1,,00 I "91 l"" 1,893 1,.94 l,,,, 1,,96 1,.97 I ,."

Dissenteria . . . . . Parassiti intestinali . -Occlusione intestinale,

voI volo . • • . . . • Ernie intestinali ed ad·

dominali . . . Epatite e cirrosi . . • Atrofia gialla acuta del

fegato.

Itterizia . . Peritonite . Malattie dei reni

6 279 5104

1 753

1 628 5 720

127 871 4 779 7 564

5 140 4 716

1 970

1 603 6026

126 1 020 4 653 8094

Segue A) Cifre assolute.

:; 678 4339

2 262

1 535 5 924

124 1 135 4258 7 869

1 767 3048

l 958

1 581 5424

101 1 060 4 189 7 922

337 2 322

1 854

1424 5583

129 1 192 4. 7<16 9 132

200 2 209

1 790

1 451 5 685

129 1 303

203 2 370

2 016

1 441 f) -123

122\

360 4 703 r. 055 9 688 lO 006

331

1 895

1 912

1 408 ii 2!l8

lHI 1 387 4907 lO 19-1

H8 1 050

2 196

l 56·1 5 567

113 1 148

717 127

l !l98

1 3!12 5 504

120 1 377 ii 20ti \ 5 246 11 206 11 4fl1 Malattie della veAcica. 2 786 2 366 2 5GO 2 704 2 640 2 755 2 700 2 757 3 237 2 5W .Malattie dell' utero e

<leUa vagina all'in-

fuori del puerperio 1 295 952 901 1 395 1 601 1 729 2 055 l 479 1 Oa9 1 011 Febhre puerperale . • .

Altre malattie di gravi- danza, parto e puer- perio . . . . , . . • Asfissia ed apoplessia

nel parto ..

Sclerema . . . • . . • Mughetto, noma, glos-

site . . . • Pemfìgo, eczema, ecti-

ma, psoriasi. . . . . Flemmone, ascesRo, can·

grena della pelle . Setticomia, pioemia . . M a l a t t i e delle 08Sa,

osteomalacia. . . . • Reumatismo articolare

2504

4 436

3 738 3 103

3 923

1 066

3656 1 783

1 627

2 451 2 106

4 430 4 003

3 079

4 005

l 175

3 228 2 179

1 584 2 983 2 ti40

3 790

1 076

2 267 2 ·152

1 561 1 682

2 713

2 280 2 857

3 698

869

3 161 1 272

1 660 1 633

1 1 530

2 4·15 2 233

2 019 2 938

3 425

1 056

3 245 . 1 01!!

1 375 2 182 2859

3 239

1 113

3 503

1 214 1 774

~

216

2 202 2897

3 537

1 109

3 41;2 1 136

1 066 1 604

2 444

2 18R 2 829

3046

974

3 089 1 1G6

1 076 l 514

1 89:}

1568 2 885

2 738

785

2 418 1 379

968 1 292

2 335

1 21:l 2 877

2 840

797

2 647 1 un

1 105 230 1 533

2 OU1

1 :11!J 5 202

112 1 -140 1 7:'5 Il 409 2 4116

!l8fl 199

1 101 2 711

2 477

Ki3

2 5R·l

132

acuto . • . . . . . 1 058 834 759 886 1 023 78·1 aS1 822 915 932 bn Reumatismo cronico. 9

l!)

918 1 013 l 082 1 132 In !H8 1 007 943 939 837

Alcoolismo cronico . 434 423 426 185 463 625 fl4G 625 173 5;,7 50·1

~Iorti

violente acciden-

tali . . 11 180 11 356 lO 278 9 784 lO 310 10 14G lO 008 !.I 8!J1 8 8:)4 9 628 lO 304 Omicidi. 1 517 1 637 1 45fl 1:317 1 407 1 558 1 648 1 42fJ 1 487 l 15G 1 5·10 Suicidi . 1 449 1 590 1 4G3 1 652 1 697 1 723 1 737 1 732 1 871 2 000 1 8!J5 Morti per altre cause. 26 921 18 449 18 073 19 248 21 2G4 20 809 23 741 23 201 11 142 11 535 fJ 961

151 1 2:.lti

2 214

112G

97

r. 066 12 :.l70 2 38b

71;, 21-1

2 OlG

1 000 2 283

80;,

2 37!1

031

682

10 066 1 70G

9 529

'l'OTALE • • 807 055 802 740

Cause ignote o non spe·

ciflcate . . . . . 21 937 17 691 20 832 18 489 I 17 732 14 996 13 504 7131776 372 783 813 758 129

344: 10 97G I

TOTALE GENERALE 828 992 820 431 602 l 732 265

2

(18)

- X I V -

l\Iorti avvenute nel periodo 1887-98 classificate secondo le loro cause.

Segue PROSPETTO N. 3.

A N N I CAUSE DI MORTE

188'7 1888 1889 Il.9. Il.91 1189, 1189, '.94 1'.9. Il.96 1'.91 Il.98

B) Cifre proporzionali a 1,000,000 di abitanti.

Valnolo.

Morbillo.

Scarlattina Febbre tifoidea.

Tifo petecchiale.

Meningite epidemica Differite e crup.

Ipertosse Influem:a

}'ebbri e cachessia da malaria . . . . • Rlslpola infettiva . Tetano

Sifilide

Pustola maligna, car- bonchio.

Moccio Lebbra Rabbia Tubercolosi

nata . . . dissemi-

550 806 496 942 65 11 956 378 18

713 178 35 6·1

25

248

610 233

706 479

305

804 772 661)

71 15

2

865 666 501

257 4.11 435

20 17 392

539 542 520

167 137 123

27 25 2G

64 70 71

23 18 17

4

311 367 298

Tubercolosi polmonare 1 078 1 084 1 064. 1 071 Meningite tubercolare

c idrocefalo acquisito 180 193 190 178

'l'abe mesenterica. 462 421 391 355

Scrofola. 110 99 95 91

Lupo . • 3

\)6 4.8 85 97 65

646 407 292 365 369

241 259 215 146 123 104

635 513 492 443 fl03 526

2 3

66 41 6 13

554 546 580 506 369 298

297 249 225 268 280 2]3

lO 658 88 476 122 211

603 510 500 496 531 450

132 123 134 120 112 102

20 20 22 26 31 26

71 78 77 75 74

21 21 20 21 20 15

3 3 2

296 282 276 282 318 249

l 010 l 022 977 1 022 1 024 1 068

202 192 205 ] 78 145 156

377 367 357 329 327 332

81 77 67 68 60 61

4 2

Sinovite,artrite fungosa

e tuberc. delle ossa. (a) 29 (a) 25 (a) 23 (a) 26 (a) 30 (a) 27 (a) 26 (a) 21 42 48

l\Iale di Pott 13 13 15 lO 8 13 15 15 13 14

Rachitide . . 106 93 91 101 101 107 90 81 90 101

Polmonite cronica. 228 181 130 143 136

Asma. enfisema e con-

gestione pollJlonare • 235 234 205 207 183 152 130 140 110 115

Atrofia congenita . •• l 770 1 850 1 709 745 799 814 l 813 1 835 1 763 1 617

(a) Veggasi la nota alla pagina XII.

52 13

196 172

]24 142

496 551

283 247

253 235 119 278

381 3GO

89 93

24 24

70 71

15 14

2

245 247 987 968

142 144

2lJ5 289 57

3

48 53

12 13

100

~(l

41 29

93 105

488 l 484

(19)

I - x v -

Morti avvenute nel periodo 1887-98 classificate secondo le loro cause.

Segfle PROSPETTO N. 3.

A N N I CA USE DI MORTE

_________ 18_8_7:...:.._1_8_88_1,,89 L'89"- 1,,91 l,'" 1""1,,94 l""

Segue 13) Cifre proporzionali a 1,000,000 di abitanti.

Anemia, c1orosi,leuco- citemia . • . • . Marasmo senile. . . Porpora emorragica.

Scorbuto Pellagra.

Gotta . .

350 88!' 18 18 125

Diabete. 17

Tumori maligni. 428

A po p le ssi a cerebra- le, paralisi, rammolli- mento e tumori cere·

brali e spinali. . . 1 112 Demenza paralitica. 12 Meningitt, acuta cere-

brale e Spilllll" 4 79 Encefalite. • • •.. . • 79 :\Iielite e tabe dorsale. 136

Epilessia 62

Corea . .

356 289 277 291 255 214 217

1 04-1 968 1 021 1 OG2 130 1 07!l l1G

H) 1!l 17 17 lG lS Ili

17 14 13 14 lG 10

117 123 142 141 106 98

4

19 18 21

425 433 ·1:33

42~)

ilB2 H!) 487

141 1 072 03[, 059 1 034 1 014 1 021; 077

15 13 lO lO 12 12 8 11

:>09 ·181 477 478 5B6 47!) 5U7

84 82 60 59 ·:18 37 40 45

142 128 157 170 157 14r, 148 H;2

78 74 7l 74 71 (i8 62

4 3

'''6 1,,01 18f8

312 302 302

l 207

16 1:\ 1-1

12

!)!l 8!) 12';

27 28

50!!

10!l(i l 0(j2 1 osò

12 lO

485

·1[, 31

118 101

'iO

Eclampsia infantile. 808 807 778 n5 736 69·1 682 644 650 6:\2 5!IO ;,63

Malattie delle fosse na- sali, della trachea e

laringe . . . • • • • 8!J 86 83 139 127 117 127 !)4 57 5n ;,7 :i:;

Bronchite acuta e cro-

llica. . . . . , 2 165 2 3b! 2 173 2 671 2 5U 2 700 2 407 2 :,12 2 47(; 2 B2f! 9H7 2 0[,1)

:\Ial::.ttie della pleura • 160 178 147 153 145 131 128 117 118 110 !);, !)8

Pneumonite acuta. . , 2 163 2 453 2 2 523 2 439 2 488 2 501 2 540 2 5~\8 2 517 2 148 2 32;;

~Ialattie

delle arterie,

caugrena senile. • 138 13'.! Hl 159 188 1!l2 201; 186 20fi !fIO l!Jl ~22

:\falattie delle vene . • lO 8

:\falattie del cuore e pe-

ricardlo. • • . . . . 1 36~ 1 437 1 382 l 352 1 391 l 403 1 BG:\ 1 382 1 642 r,H4 1 ;>17 1 (ilì1 Gastrite. • . . . . • . 227 210 207 188 203 23U 24.3 217 213 22'.! 2:lS 218 Enterite, diarrea,colera

indigeno. • . • . • . 3 159 3 155 3 098 3 24fJ 3 519 3 407 3 377 3 286 3 6!l3 3 ,162 :l 17J :J ;.:)1 Dissenteria . . . . .

Parassiti intestinali . Occlusione intestinale,

volvolo • • . • • • • • 213 1 i3

59

173 19C

159 145 101

66 76 65

11 23

77 73 77 G1 34 36 49

66 62 il 61 67

(20)

- - XYI - -

ltIorti avvenute nel periodo 1887-98 classificate secondo le loro cause.

,r.,'(fj/le PnOSI'ETTO N. 3.

ANNI

1898 CAUSI<; DI MORTI<]

1887 11888 11889 1890 "91 1,,92 1,,93 1,,94 189. 1,,96 1,,9,

~---~----~

Segue B) Cifre proporzionali a 1,000,000 di abitanti.

J<Jrnie intestinali ed ad- dorniuali . . . Epatite e cirrosi • • • Atrofia gialla acuta del

fegato.

Itterizia . . Peritonite.

Malattie dei reni Malattie della vescica.

Malattie doll' utero e della vagina all' in·

fuori del pUOI'perio • Febbre puerpcrale •.

Altl'o malattie di gl'a·

vida1:za, pal'to e puer- l'crio . . . • . • • • Asfissia en. apoplessia

noI l'arto Sclerema • . . . Mug-hetto, noma, gloB-

sito . • . . . • Pemfig'o, eczema, ecti-

ma, v"ol'ia,i, . Flemmone, ascosso, can,

gl'ena della l'elle . Setticemia, pioemia . . Malattie delle ossa,

ostoomalap.ia . • . , Ul'lIlllatislllo articolarll

55 194

4

30 162 256

44 85

150

127 105

133

124 60

55

aeuto . . , . . • . . 36 Hculllatismo cronico. 31 Alroolislllo cronico • 15 Morti viull'lltl\ accideu-

tali. . .37D

Omicidi. 52

Suicidi .

4~)

Morti per altro cause. 914

Totale. •• 2i ,60 Cause ignote o non spe-

cificate . . . • • . . 744

54 51 53 47 48 47 46 50 4'3 42

202 198 180 185 187 177 172 180 176 166 167

4 4 4 4 4

34 38 35 39 43 44 45 37 44 46 43

157 14,3 139 157 165 159 168 168 152 lGO

273 263 264 302 318 327 331 361 367 364 392

79 86 90 87 91 88 89 104 80 78 76

32 30 46 53 57 67 48 35 32 31 23

83 70 56 50 58 52 41 38 35

149 134 90 81 73 72 79 61 75 68 640

D9 100 76 67 72 72 71 51 39

104 95 95 97 94 95 92 93 92 86 72

135 127 123 113 106 115 9U 88 91 19 79

40 36 29 35 37 36 32 25 26 27 25

109 76 105 107 115 11:1 100 78 85 82 75

73 82 42 3·1 37 38 44 36 37

53 52 55 45 40 35 35 31 35 36 33

28 25 29 34 26 32 27 30 30 26 28

31 34 36 37 39 31 33 30 30 27 22

14 14 16 : 15 21 21 20 15 18 16 17

383 341 325

!

341 333 327 321 287 309 328 319

i

55 49 44 : 47 51 54 46 48 47 49 54

M 49 5;) i 56 57 57 56 60 64 60 65

621 G07 648 I 707 685 773 '/52 363 368 321 304

27 0·P 2) 046 25 ilO 25 562 2\, 6Sì 24 7\'5 24 617 24 i95 23 869 21 803 22 845 I

I

596 663 764 I 728 685 603 575 484 433 361 347

I

TOTALE GENERALE.

28 104 27 637 25 709

I

26 474 I 26 290 26 372 25 358 25 192 25 279 24 302 22 164 23 192

(21)

- - XVII -

Dalle cifre suçsposte si rileva che, in generale, le malattie infettive si vennero facendo meno gravi dal 1887 al 1898. Così il vaillolo, che nel 1887 aveva causato 550 morti ogni milione di abitanti, nel 1898 ne causò soltanto 1:~; la mortalità per lliorbillo discese dal quoziente 806 nel 1887 a 172 nel 18~)8; quella per scarlattina da 4-96 nel 1887 a 1-1~ Ilel 1898; quella per febbre tifoidea da 942 nel 1887 a 551 nel 18m~. Il tifo petecchialf', che nel 1887 causò 65 morti ogni milione di abitanti, e 71 nel 1888, è quasi scomparso dalle tavole necrologiche per gli anni susseguenti; la mortali I ù per difterite e aup è diminuita negli stessi anni da 956 nel 1887 a ::H-7 nel 18~)8 ogni milione di abitanti; quella per iPN- tosse da 378 nel 1887 a 2:35 nel 18~)8; la febbre jJuuperale da K, nel 1887 a :18 nel 18~)8;

le febbri da malal'ia, che nel 1887 avevano causato 71:3 morti per un milione di abitanti, ne causarono 539 nel 1888, si mantennero intorno a questa cifra tino al 18~);\ e dimi- nuirono notevolmente nei tre anni seguenti, tantochè nel 18~)8 causarono soltanto :WO morti ogni milione di abitanti, Il colera asiatico, che nel 1887 aveva eau::;ato H 1;')0 casi di morte, in cifra assoluta, non ne causò alcuno negli anni corsi dal 1888 al 18~~; mentre tornò a far sentire i suoi effetti nell'anno 189:3, con :m1-0 decessi. Vi fUi'ono antora ~O

morti di colera nel gennaio del 1894 e negli anni seguenti non si verificarono casi di morte per detta malattia. ]~ invece aumentata la mortalità per influenza. Questa ~ausa che, nei tre anni 1887-88-8~) aveva determinato soltanto 18 morti ogni milione di abitanti, nel

18~)o aggravò la mortalità di 11,771 casi (;~n:'2 per un milione di abitauti) j Ilel 1S~)1

diede appena un quoziente di 10 morti ogni milione di abitanti, l1léntre ritornò ad essere gravissima ne11892 (20,03~) morti, cioè 6.')8 ogni milione di abitanti) e nel 18~J!1- (1I~,(j(;8

morti, cioè 476 ogni milione di abitanti). Nel 18~G l'in/lueuza fu causa diretta di 12~ morti ogni milione di abitanti, nel 18~G di 211, nel 1897 di 110 e llel 18~)8 di 278.

La mortalità per sifilide è aumentata di anno in anno dal 1887 al 18~r~, llla nel cinque anni susseguenti si è notata una leggiera diminuzione.

I morti per rabbia, che' avevano superato il centinaio in ciascuno degli anIli 1887, 1888 e 1889, scemarono fino a ;'):~ nel 18~)0 j nel 1H~)() la rabbia fu causa di 71 morli, nel

18~)7 di 102 e nel 1898 di Go. Questa serie di cifre, quantunque irregolare nel suo anda- mento, accenna ad una diminuzione nel numero elci morti per 1'({blJia nel corso dei dodici anni di osservazione. Tale fatto può dipendere dall'ertìcacia dei mezzi terapeutici ora ado- perati per la cura di questa malattia (sistema Pasteur); o da una pi\~l accurata vig-ilanza esercitata dalle amministrazioni municipali sui cani vaganti; oppure dalla circostanza che la rabbia, del pari che altre malattie infettive, può presentare da un anno all'altro forti oscillazioni nel suo grado di frequenza (1).

(1) La legge di saniUt fa. obbligo ai lll(·diri di dennnziaf(~ all(~ antoritit lo(~ali i ('asi di rabl,ia tr;l- :,imeS:,ia all'uomo, c dai Bollettini sanitari puhhlirati !llcnsihTwntr~ Ilal lVlinisit'ro ddl'inV'rno, si JJll() rile- varf:' il nUlllPro di queste denunzie, Esse furuno 147 nel 18H5, 173 nP! 18Ufj, 21G nellH!)7, 170 nl'! 11-;!JS

E: 13~ llf~i primi dieci mesi del 18D9.

Se poi si confronta il nunlPro I lei morti rol numero d(~i casi, si trova. che nd 18!);" su 11)0 (':1 si ~Hj furono mortali, nel 189f5 41, npl 18B7 47 I~ nd 1808 :m. Stando a queste dI're, i nuovi Illl':/zi it'r:lJJf'u- tiri non avrehbero fatto diminuire in quei quattro anni la mortalit.it per rabbia.

Per gli anni :llJtecedenti al 1887 non si conosr(~ il numero dei morti Iwr rabbia in tutti i romuni

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