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Classificazione dei titoli Classificazione dei titoli

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Academic year: 2021

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A A A p pp p p p u u u n nt n t t i i i d d d i i i E E E c c c o o o n n n o o o m mi m i i a a a

C C C o o o n n n c c c e e e t t t t t t i i i g g g e e e n n n e e e r r r a a a l l l i i i s s s u u u i i i t t t i i i t t t o o o l l l i i i

Introduzione: titoli e mercato mobiliare ... 1 Classificazione dei titoli ... 2 Valore dei titoli... 3

Introduzione: titoli e mercato mobiliare Introduzione: titoli e mercato mobiliare

I titoli sono documenti rappresentativi di quote del capitale di rischio (o capitale netto) del capitale di credito (o passivo) delle aziende. Essi sono anche detti valori mobiliari, proprio perché dotati della caratteristica (mobilità) di essere facilmente trasferibili da un soggetto economico ad un altro.

Il mercato mobiliare (o mercato dei titoli) è caratterizzato dal rapporto tra due

“soggetti”:

• gli operatori finanziati (generalmente le imprese e la Pubblica Amministrazione), che usualmente impiegano, sia per la gestione corrente sia per gli investimenti, risorse finanziarie superiori al proprio reddito;

• i risparmiatori (tipicamente le famiglie), che generalmente spendono in consumi ed investimenti meno del proprio reddito, in modo da accantonare una quota parte delle risorse monetarie a disposizione.

Attraverso il mercato mobiliare, le imprese raccolgono le risorse finanziarie messe a disposizione dai risparmiatori e acquisiscono i mezzi necessari alle proprie attività.

Per contro, i risparmiatori, investendo nell’acquisizione di titoli, trovano un conveniente impiego delle proprie risorse finanziarie.

I titoli vengono scambiati in due “tipi” di mercati mobiliari:

• mercato primario, nel quale avviene la contrattazione tra gli operatori finanziati ed i risparmiatori;

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Appunti di “Economia ed organizzazione aziendale”

Autore: Sandro Petrizzelli 2

• mercato secondario, dove invece si verificano le transazioni dei titoli già emessi. La più alta espressione del mercato secondario è costituita dalla Borsa Valori (con sede a Milano per quanto riguarda l’Italia oppure a Wall Street, New York, per quanto riguarda gli USA).

Classificazione dei titoli Classificazione dei titoli

Esistono diverse possibilità di classificare i titoli:

classificazione in base alla natura del soggetto emittente:

• titoli pubblici: ad esempio i Certificati di Credito del Tesoro (CCT), i Buoni del Tesoro Pluriennali (BTP, caratterizzati da lunghi tempi di restituzione del capitale), i Buoni Ordinari del Tesoro (BOT, caratterizzati da una scadenza inferiore ad un anno, dato che vengono emessi per fronteggiare, almeno inizialmente, temporanee esigenze di liquidità da parte dello Stato);

• titoli privati: sono quelli emessi da società di capitali per azioni (S.p.A., società per azioni, e S.a.A., società in accomandita per azioni) e si suddividono in

• azioni, che rappresentano quote del capitale sociale e quindi attribuiscono ai possessori la qualifica di socio (con relativi diritti ed obblighi)

• obbligazioni, che sono invece titoli di credito della società, ai quali corrisponde un interesse sul capitale prestato ed il rimborso di questo ad una scadenza prefissata.

classificazione in base alle modalità di rimborso:

• titoli a rendimento predeterminato, ulteriormente divisibili in

• titoli a reddito fisso, in cui il reddito è prestabilito e costante nel tempo;

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Concetti generali sui “titoli”

Autore: Sandro Petrizzelli

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• titoli indicizzati, il cui rendimento varia seguendo alcuni indici di riferimento (introdotti, per esempio, al fine di tener conto dell’inflazione);

• titoli a reddito variabile: si tratta tipicamente di azioni che, seguendo l’andamento dei risultati gestionali conseguiti dalla società, percepiscono una quota parte (i cosiddetti dividendi) degli utili realizzati.

classificazione in base alle modalità di circolazione:

• titoli nominativi, devono essere intestati ad una persona e trasferiti secondo opportune norme;

• titoli al portatore, per i quali il possesso equivale di per sé alla proprietà ed alla possibilità di trasferimento ad altri.

classificazione in base alla destinazione finanziaria:

• titoli disponibili: sono una tipica attività a breve termine, dato che vengono negoziati dall’impresa sui mercati mobiliari al fine di investire temporanee eccedenze di liquidità (se vengono acquistati titoli) o anche di realizzare tali eccedenze (se vengono venduti i titoli);

• titoli non disponibili: sono le tipiche immobilizzazioni finanziarie, in quanto l’impresa stabilisce che devono rimanere a lungo nel patrimonio aziendale, ad esempio per servire come garanzia nei confronti di terzi qualora vengano richiesti dei prestiti.

Valore dei titoli Valore dei titoli

E’ importante spiegare come viene generalmente espresso il loro valore:

valore nominale (o formale): è semplicemente l’importo riportato sul titolo stesso;

valore di mercato (o corrente): corrisponde al valore che si determina quotidianamente per l’incontro di domanda e di offerta; rappresenta perciò il

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Appunti di “Economia ed organizzazione aziendale”

Autore: Sandro Petrizzelli 4

prezzo che si deve pagare per acquistare il titolo nel mercato secondario (Borsa Valori);

• valore di emissione: è l’importo effettivamente pagato al momento della sottoscrizione (quindi al momento dello scambio sul mercato primario).

Intuitivamente, si sarebbe portati a dire che il valore di emissione debba coincidere con quello nominale, ma non necessariamente è così : infatti, un titolo può essere emesso alla pari (valore nominale = valore di emissione), sotto la pari (valore nominale > valore di emissione) o infine sopra la pari (valore nominale < valore di emissione). In generale, l’emissione avviene sotto la pari, per invogliare i risparmiatori alla sottoscrizione.

Autore: Sandro Petrizzelli e-mail: sandry@iol.it

sito personale: http://users.iol.it/sandry

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