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Ispirazione: meccanismo di analogia e associazione proprio della mente umana

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Academic year: 2021

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(1)

Ipertesti e ipermedia

… Grazie a Maria Simi Dipartimento di Informatica

Università di Pisa

(2)

Radici storiche

 Ispirazione: meccanismo di analogia e associazione proprio della mente umana

 Termine coniato da Ted Nelson negli anni ’60

 Idea molto precedente: Vannevar Bush (1945) in “As we may think” descrive Memex, un

sofisticato lettore di microfilm, un modo di

supplementare la memoria umana.

(3)

V. Bush scrive …

La mente umana opera per associazione. A partire da un soggetto salta immediatamente al successivo che è suggerito dall’associazione di pensieri, in accordo ad una qualche ragnatela intricata di cammini realizzata per mezzo delle cellule del cervello. La selezione per associazione, piuttosto che per indicizzazione, può

ugualmente essere meccanizzata. Non si può sperare di uguagliare la velocità e la flessibilità con cui la mente umana segue un cammino associativo, ma dovrebbe essere possibile battere la mente quanto a permanenza e chiarezza dei componenti recuperati dalla memoria”.

(4)

Radici storiche (cont.)

 Doug Engelbart (1968) dimostra a una

conferenza il primo sistema ipertestuale, AUGMENT

 … e il primo mouse.

(5)

Testo lineare

 Un testo tradizionale ha una struttura lineare, sia fisicamente sia logicamente

 Una sequenza preordinata di capitoli e sezioni concepiti per essere letti dall’inizio alla fine.

 Il contenuto è organizzato con questa assunzione di fruizione sequenziale

 Eccezione: enciclopedie, dizionari, manuali …

(6)

Ipertesto: l’idea

 Un ipertesto, o testo non lineare, riflette invece la ricchezza di associazione propria della

mente umana.

 I concetti liberamente associati ad altri concetti e organizzati tra di loro secondo una struttura più flessibile, non necessariamente lineare.

 È incoraggiata la fruizione secondo percorsi

esplorativi più liberi e personalizzati.

(7)

Ipertesto: il concetto

 Materiale organizzato in unità detti nodi (frame), collegati tra di loro in una rete di collegamenti.

 La lettura può avvenire navigando liberamente nella rete e spostandosi da un nodo all’altro.

 Dal punto di vista dell’interfaccia:

 Un nodo è una pagina visualizzabile sullo schermo

 Selezionando con il mouse alcune zone calde (collegamenti ipertestuali) la pagina collegata appare sullo schermo

(8)

Ipertesto

A

B

C G

F

D c

A

B

E b

g

f e e

f b

g

e

Pagine visualizzate sullo schermo

Base di dati ipertestuale

(9)

Collegamenti organizzativi e referenziali

collegamento con il nodo precedente

collegamenti con nodi successivi

rimando ad altri nodi del tipo "vedi"

àncore

(10)

Da ipertesto a ipermedia

 Fruizione dell’informazione mediante navigazione o browsing (piuttosto che recupero)

 Facilmente estendibile a documenti multimediali: non solo testo ma anche immagini (disegni o foto), parlato, musica, filmati.

 Recupero per contenuto difficile per media non strutturati.

 Progressi nella tecnologia hanno reso possibile gli altri media e rivitalizzato l’idea degli ipertesti.

(11)

La storia più recente: Hypercard

 Hypercard (Bill Atkinson, 1987) reso

disponibile su ogni Macintosh dalla Apple.

 Gestore di informazione multimediale: uno strumento per costruire sistemi ipermediali.

 Hypercard ha contribuito enormemente a

rilanciare il concetto di ipertesto e farlo

conoscere al grande pubblico.

(12)

Hypercard

 Le informazioni sono raccolte in schede, organizzate in pile

 Ogni scheda ha una parte fissa (lo sfondo) e una parte che varia da scheda a scheda)

 Tipicamente schede dello stessa pila condividono lo sfondo

 Applicazione Hypercard:

Home

(13)

World Wide Web – dal 1989 …

 Tim Berners Lee (CERN di Ginevra)

 Un grosso ipertesto distribuito su Internet.

 Decreta il successo definitivo

(14)

Applicazioni degli ipertesti

 A. Sistemi di consultazione

 Manuali tecnici in linea

 Didattica

 Beni culturali (mostre, musei, chioschi informativi)

 B. Sistemi di supporto alla gestione di documentazione

 Sofisticate basi di dati ad uso personale

 Supporto all’esplorazione di problemi complessi

 Supporto all’attvità editoriale

 Uso attivo di grossi volumi di documentazione

 Supporto al lavoro di gruppo e alla discussione

(15)

A. Ipertesti per consultazione

 Enfasi sulla semplicità di uso e immediatezza della risposta

 Problemi

 Disorientamento: perdersi nell’iperspazio

 Sovraccarico cognitivo

(16)

Sovraccarico cognitivo

 “Lo sforzo di concentrazione aggiuntivo necessario a seguire diversi percorsi e

svolgere compiti diversi allo stesso tempo”

[Conklin]

(17)

Soluzioni

 Strumenti di orientamento:

 ultimi nodi visitati

 mappe

 funzionalità di ricerca

 segnalibri

 ritorno a casa (home)

 Progetto della struttura di navigazione semplice e intuitivo

 Strade panoramiche (l’autore come guida)

 Percorsi battuti (seguire gli altri)

(18)

B. Ipertesti di supporto

 Enfasi sulla flessibilità, modificabilità, interattività

 Problemi di diritti di accesso, versioni (di documenti o programmi)

 Filtri, e strumenti per organizzare grosse quantità di informazioni

 Nodi tipizzati: vari tipi di oggetti (articolo, memo, commento)

 Collegamenti tipizzati: vari tipi di collegamenti (critica, supporto, … nella discussione di gruppo)

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Concetti di base degli ipertesti

 Informazioni suddivise in moduli e organizzate in una rete di nodi collegati tra di loro.

 Ogni nodo visualizzabile sullo schermo.

 La modalità privilegiata di fruizione dell’informazione è la navigazione: spostarsi da un nodo all’altro.

 L’utente può modificare il contenuto dei nodi, creare nuovi collegamenti e nuovi nodi

(20)

Conclusione

 La letteratura sugli ipertesti è vasta e antecedente al Web

 D’altra parte il Web presenta delle sue specificità che hanno

 da una parte potenziato il concetto di ipertesto (globalità dell’informazione)

 dall’altra ristretto il concetto di ipertesto

(principalmente navigazione passiva).

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