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Estratto delibera n 5_11/12 verbale n 04 del Collegio dei docenti di scuola primaria e dell infanzia

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Istituto San Giuseppe – Foggia – Collegio docenti unitario a.s. 11/12

1 Estratto delibera n° 5_11/12

verbale n° 04 del Collegio dei docenti di scuola primaria e dell’infanzia

L’anno duemiladodici il giorno 9 del mese di febbraio, alle ore 17.00, nell’ufficio della coordinatrice pedagogica, si sono riuniti congiuntamente i collegi dei docenti di scuola primaria e dell’infanzia, per discutere il seguente ordine del giorno:

…..omissis…..

3. Verifica dei risultati e valutazione dei processi cognitivi: criteri

…..omissis…..

Presiede la riunione la coordinatrice pedagogica Camilla Fiadino, funge da segreta- rio l’ins. Consiglia Palumbo.

Risultano presenti le docenti: Alphonsa Agnus, Daisy Thresia, Mary Prakash, Agaci Marques Alves, Vincenza Arminio, Consiglia Palombo, Amelia Scopece, Lillykutty Ma- thew, Loredana Di Giovanni, Iolanda Perciato.

3. Verifica dei risultati e valutazione dei processi cognitivi: criteri

La coordinatrice richiama la normativa sull’argomento. In particolare: DPR/1999 n.

275 art. 4; DPR n. 394/1999 art. 45, comma 4 (alunni stranieri), Legge di conversione 30 ottobre 2009 n°169 artt.2-3, Regolamento approvato con D.P.R. n°122 del 22 giu- gno 2009.

Quindi illustra l’importanza di determinare collegialmente criteri di valutazione condivisi ed equi a cui tutto il corpo docente deve attenersi.

…..omissis…..

Si apre la discussione al termine della quale, il collegio dei docenti, all’unanimità, delibera (5_11/12)

i seguenti criteri per la verifica dei risultati e la valutazione dei processi cognitivi, validi a partire dal corrente anno scolastico e fino a nuova delibera.

a) criteri generali di valutazione delle discipline

La valutazione al termine dei quadrimestri terrà presente in particolare i seguenti criteri:

- progressi rispetto ai livelli di partenza - eventuali e particolari difficoltà

- impegno personale

- risposta agli obiettivi delle singole discipline

- processo di apprendimento in evoluzione e sviluppo delle capacità.

Le verifiche saranno periodiche e sistematiche, orali e scritte, e si articoleranno sui contenuti e sulle metodologie espresse nelle programmazioni disciplinari. In ogni pro- va saranno chiare le richieste e così la verifica servirà anche a rendere l’alunno consa- pevole del suo progresso o delle eventuali difficoltà e del lavoro necessario per conse- guire gli obiettivi.

In base a quanto emerge in fase di verifica e di valutazione, i docenti terranno in considerazione l’adeguatezza dei piani d’intervento e delle scelte didattiche, al fine di apportare eventuali correzioni al progetto educativo e didattico.

Si intende, inoltre sottolineare che particolare cura dovrà essere posta per la valu- tazione degli alunni disabili o con disturbi specifici di apprendimento.

Riguardo agli alunni portatori di handicap, per i quali è prevista una programma- zione individualizzata (P.E.I.) stilata in base alle loro potenzialità e alle particolari esi- genze, la valutazione terrà conto dei progressi registrati rispetto ad obiettivi specifici

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Istituto San Giuseppe – Foggia – Collegio docenti unitario a.s. 11/12

2 sia di tipo educativo sia di tipo didattico; le verifiche saranno mirate ad accertare il raggiungimento degli stessi.

Per la valutazione degli alunni stranieri, in relazione all’art. 45, comma 4, del DPR n. 394 del 31.08.99, si farà riferimento a percorsi di studio adattati e individualizzati, in considerazione degli orientamenti generali riguardanti la valutazione e la pedagogia interculturale, che pongono in evidenza il percorso personale effettuato dall’alunno nel periodo di tempo osservato dall’inizio dell’inserimento nella classe.

b) Criteri di valutazione del comportamento

In riferimento all’art. 2 della L. 169/2008, la valutazione del comportamento dell’alunno viene espressa dai docenti contitolari della classe, attraverso un giudizio graduato (ottimo, distinto, buono, discreto, sufficiente, insufficiente).

Il comportamento sarà valutato in modo specifico in relazione ai seguenti criteri:

- capacità di autocontrollo

- capacità di comunicare e interagire con gli altri - rispetto delle regole

- partecipazione alle attività ed agli interventi educativi realizzati dall’ Istituzione scolastica anche fuori dalla propria sede.

c) Comunicazione

La valutazione è momento di informazione per i genitori, per gli alunni, per gli in- segnanti, ma è soprattutto momento interattivo di scambio e di dialogo pedagogico tra i vari soggetti coinvolti per

migliorare l’azione di ogni soggetto, in base alle competenze che il ruolo gli affida, in vista della crescita globale dell’allievo. La valutazione del processo formativo ri- sponde alla finalità di far conoscere:

- all’alunno, in ogni momento, la sua posizione nei confronti degli obiettivi prefissati - ai docenti l’efficacia delle strategie adottate per adeguare eventualmente le meto-

dologie di insegnamento

- alla famiglia i livelli conseguiti in funzione di abilità/capacità, conoscenze, compor- tamenti.

d) valutazione espressa in decimi

Il Collegio dei docenti opta per adoperare all’interno dei voti da 0 a 10 solo la da 5 a 10 per la scuola primaria, in quanto si ritiene che una valutazione inferiore non ab- bia valore formativo.

Il voto espresso sulla “scheda” al termine del quadrimestre non è il risultato della media matematica delle votazioni riportate nelle prove di verifica, ma deve tener con- to delle osservazioni periodiche sui processi di maturazione e di apprendimento. Il vo- to non può assumere funzione sanzionatoria. Pertanto il docente è tenuto ad annotare sul registro, oltre alla valutazione in decimi, tutti gli elementi che concorrono al voto (prestazioni, processo di apprendimento, impegno) in riferimento ai criteri di valuta- zione deliberati dal Collegio dei docenti. Soprattutto nel caso di voti non pienamente sufficienti o del tutto insufficienti sembra opportuno che il voto sia accompagnato da un commento in cui si evidenzino comunque i punti di forza dell’elaborato, gli even- tuali aspetti positivi e quelli su cui invece è necessario rafforzare l’impegno e l’apprendimento.

In particolare per la prima classe della scuola primaria, si ritiene opportuno, per il primo quadrimestre, che la valutazione in decimi sia accompagnata, ove necessario, da un giudizio per ciascuna disciplina o ambito disciplinare.

…..omissis…..

La riunione ha termine alle ore 19.00.

Il Presidente Il Segretario

(Camilla Fiadino) (Consiglia Palumbo)

(3)

NORME VIGENTI PER LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI NELLA SCUOLA PRIMARIA

Dallo schema di regolamento, dalla circolare n°10 del 23 gennaio 2009 e dal D.P.R. n. 122 del 22 giugno 2009 (Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni e ulteriori modalità applicative in materia, ai sensi degli articoli 2 e 3 del decreto- legge 1° settembre 2008, n.137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n.

169)

Si sottolinea innanzi tutto che:

Criteri essenziali per una valutazione di qualità sono:

A. la finalità formativa

B. la validità, l’attendibilità, l’accuratezza, la trasparenza e l’equità.

C. la coerenza con gli obiettivi di apprendimento previsti dai piani di studio

D. la considerazione sia dei processi di apprendimento sia dei loro esiti

E. il rigore metodologico nelle procedure

F. la valenza informativa

I citati criteri devono fare da riferimento

Nella valutazione in itinere

Nella valutazione periodica e finale

Nell’esame di Stato conclusivo di ciclo

Negli interventi di rilevazione esterna degli apprendimenti da parte dell’Invalsi

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La Legge di conversione 30 ottobre 2009 n°169 (Gelmini) ha apportato modifiche alla valutazione del comportamento e degli apprendimenti (art.3) introducendo nella scuola primaria l’espressione della valutazione degli apprendimenti degli alunni con voto in decimi e confermando la valutazione del comportamento con giudizio (sintetico o analitico secondo l’autonoma scelta delle scuole).

Appartiene alle scuole e ai docenti, nell’esercizio dell’autonomia scolastica, la scelta delle modalità per la valutazione in itinere e per la predisposizione del documento di valutazione con l’obbligo di rispettare tre elementi fondamentali derivanti dalle norme generali del sistema di istruzione nazionale:

1. la valutazione degli apprendimenti relativi alle discipline previste dai piani di studio;

2. la valutazione del comportamento dell’alunno;

3. l’espressione delle valutazioni, periodiche e finali, con voti in decimi per ciascuna disciplina.

REGOLAMENTO (D.P.R. n°122 del 22 giugno 2009) 1. Finalità e caratteri della valutazione

Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali sul rendimento scolastico devono essere coerenti con gli obiettivi previsti dal P.O.F.

Il collegio dei docenti definisce modalità e criteri per assicurare omogeneità, equità e trasparenza della valutazione, nel rispetto della libertà di insegnamento. Detti criteri e modalità fanno parte integrante del P.O.F.

I minori con cittadinanza non italiana presenti sul territorio nazionale, in quanto soggetti all’obbligo d’istruzione, sono valutati nelle forme e nei modi previsti per i cittadini italiani.

Le istituzioni scolastiche assicurano alle famiglie una informazione tempestiva circa il processo di apprendimento e la valutazione degli alunni effettuata nei diversi momenti del percorso scolastico, nel rispetto delle vigenti disposizioni in materia di riservatezza.

Al termine dell’anno conclusivo della primaria, la scuola certifica le competenze acquisite ed i livelli di apprendimento raggiunti da ciascun alunno.

Ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni.

Concorre al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo.

E’ espressione dell’autonomia professionale propria della funzione docente, nella sua dimensione sia individuale che collegiale e dell’autonomia didattica delle istituzioni scolastiche. Ogni alunno ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva.

VALUTAZI

ONE

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2. Valutazione degli alunni della scuola primaria

La valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni nella scuola primaria viene effettuata dal docente, ovvero collegialmente dai docenti contitolari della classe, mediante l’attribuzione di voti numerici espressi in decimi, riportati in lettere nei documenti di valutazione e illustrata con giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto dall’alunno. I docenti possono comunque autonomamente prevedere che i voti in decimi siano accompagnati anche da giudizi sintetici o analitici.

Possono altresì fare riferimento ad eventuali indicatori di apprendimento.

La valutazione del comportamento dell’alunno viene espressa dal docente, ovvero dai docenti contitolari della classe, attraverso un giudizio, formulato secondo le modalità deliberate dal collegio dei docenti, riportato nel documento di valutazione.

Relativamente alla valutazione finale, si dispone che “nella scuola primaria i docenti, con decisione assunta all’unanimità, possono non ammettere l’alunno alla classe successiva solo in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione”. Tale procedura valutativa viene attuata per ogni passaggio alla classe successiva.

La valutazione finale degli apprendimenti e del comportamento dell’alunno è riferita a ciascuna classe frequentata.

I soggetti preposti alla valutazione periodica e finale degli alunni sono esclusivamente i docenti della classe titolari degli insegnamenti della discipline comprese nei piano di studio nazionali. Il consiglio di interclasse non svolge ruoli valutativi dell’alunno.

I docenti di sostegno, in quanto contitolari della classe, partecipano alla valutazione di tutti gli alunni, oltre a quelli per i quali svolgono attività di sostegno. Qualora un alunno con disabilità sia affidato a più docenti del sostegno, essi si esprimono con un unico voto. Il personale docente esterno e gli esperti di cui si avvale la scuola, che svolgono attività o insegnamenti per l’ampliamento e il potenziamento dell’offerta formativa, ivi compresi i docenti incaricati della attività alternative all’insegnamento della religione cattolica, forniscono preventivamente ai docenti della classe elementi conoscitivi sull’interesse manifestato e il profitto raggiunto da ciascun alunno.

La valutazione dell’insegnamento della religione cattolica resta disciplinata dalle specifiche norme vigenti in materia ed è comunque espressa senza attribuzione di voto numerico. I docenti incaricati dell’insegnamento della religione cattolica partecipano alla valutazione periodica e finale limitatamente agli alunni che si avvalgono dell’insegnamento in oggetto.

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VALUTAZIONE NELLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

La valutazione, periodica e finale, è effettuata dal consiglio di classe, presieduto dal dirigente scolastico, con deliberazione assunta, ove necessario, a maggioranza.

Riguarda apprendimenti e comportamento e prevede per entrambi l’attribuzione di voti numerici espressi in decimi.

Per procedere alla valutazione finale è richiesta la frequenza dell’alunno di almeno i tre quarti dell’orario annuale, salvo casi eccezionali deliberati dal collegio docenti.

Relativamente alla valutazione finale, sono ammessi alla classe successiva, gli alunni che hanno ottenuto un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline.

È possibile per le scuole (Nota prot. n° 6051 dell’8 giugno 2009 del MIUR), con scelta autonoma e a maggioranza, ammettere alla classe successiva anche in presenza di carenze formative. In tal caso la scuola dovrà provvedere ad inserire una specifica nota nel documento di valutazione da trasmettere alla famiglia dell’alunno e programmare gli interventi didattici e formativi opportuni per il recupero di tali carenze, sin dalla fase di avvio del successivo anno scolastico.

La valutazione sul comportamento concorre, come il voto delle altre discipline, alla determinazione della media complessiva dei voti. (da tale votazione complessiva sono escluse Religione Cattolica e Educazione Fisica).

Con apposito decreto del MIUR sono specificati i criteri per correlare la particolare e oggettiva gravità del comportamento al voto inferiore a sei decimi.

ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO DELL’ISTRUZIONE

L’ammissione all’esame di Stato è disposta, previo accertamento della prescritta frequenza ai fini della validità dell’anno scolastico, nei confronti dell’alunno che ha conseguito una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto e un voto di comportamento non inferiore a sei decimi. Tale giudizio di idoneità, è espresso dal consiglio di classe in decimi, considerando il percorso scolastico compiuto dall’allievo nella scuola secondaria di primo grado.

Alla valutazione conclusiva dell’esame concorre l’esito della prova scritta nazionale.

I testi della prova sono scelti dal Ministro tra quelli predisposti annualmente dall’Istituto nazionale per la valutazione del sistema di istruzione (INVALSI).

All’esito dell’esame di Stato concorrono gli esiti delle prove scritte e orali. Il voto finale è costituito dalla media dei voti in decimi ottenuti nelle singole prove e nel giudizio di idoneità arrotondata all’unità superiore per frazione pari o superiore a 0,5.

Ai candidati che conseguono il punteggio di dieci decimi può essere assegnata la lode da parte della commissione esaminatrice con decisione assunta all’unanimità.

Gli esiti finali degli esami sono resi pubblici mediante affissione all’albo della scuola.

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Griglia per la valutazione numerica (per la scuola primaria) ALUNNO ________________________

INDICATORI

DESCRITTORI

Progressi rispetto ai

livelli di partenza

Risposta agli obiettivi delle discipline

Processo di apprendimento

Impegno

Voto 5

Mostra limitati progressi.

Consegue gli obiettivi in modo parziale.

Evidenzia qualche difficoltà

nell’apprendimento e nello sviluppo delle capacità.

Si impegna in modo scarso o discontinuo.

Voto 6

Mostra lievi progressi.

Raggiunge gli obiettivi con richieste minime.

L’apprendimento e lo sviluppo delle capacità risultano lenti

ma costanti.

L’impegno è superficiale o poco regolare.

Voto 7

Mostra progressi.

Raggiunge gli obiettivi in modo soddisfacente.

L’apprendimento e lo sviluppo delle capacità procedono in modo lineare.

L’impegno è abbastanza costante.

Voto 8

Mostra progressi significativi.

Raggiunge gli obiettivi in modo appropriato.

Evidenzia un buon livello di apprendimento e di sviluppo delle capacità.

Si impegna in modo costante.

Voto 9

Mostra notevoli progressi.

Raggiunge gli obiettivi in modo completo.

Evidenzia un ottimo livello di apprendimento e di sviluppo delle capacità.

Si impegna in modo costante e responsabile.

Voto 10

Mostra rilevanti progressi.

Raggiunge gli obiettivi in modo pieno, mostrando sicurezza.

Consegue un ottimo livello di apprendimento e di maturazione delle capacità.

Si impegna in modo costante e responsabile.

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