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LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI Criteri per la valutazione degli apprendimenti e del comportamento Anno Scolastico

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LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI

Criteri per la valutazione degli apprendimenti e del comportamento Anno Scolastico 2010-2011

A cura della Commissione Valutazione:

Nisella Dei, Monica De Stefanis, AnnaMaria Ferruzzi, Daniela Fortuna

1. Premessa

Secondo quanto stabilito dal DPR n. 122 del 22 giugno 2009 (Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni):

 ogni alunno ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva della quale, insieme al processo di apprendimento, deve essere adeguatamente informata la famiglia, nel rispetto delle vigenti disposizioni in materia di riservatezza

 la valutazione concorre ai processi di autovalutazione degli alunni, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo ed ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico

 nel P.O.F. il Collegio dei docenti definisce modalità e criteri della valutazione, al fine di garantire omogeneità, equità e trasparenza nelle valutazioni stesse

2. La Valutazione degli apprendimenti

2.1 Le fasi del processo di valutazione a) Valutazione diagnostica

La valutazione diagnostica ha lo scopo di rilevare il livello di partenza degli allievi per poi elaborare una programmazione che risponda agli effettivi bisogni della classe.

 Scuola Secondaria di I grado

Per programmare adeguatamente l’attività didattico-educativa è opportuno che i docenti, nelle prime due settimane di scuola, si accertino della situazione iniziale degli alunni, secondo le modalità che riterranno più opportune, eventualmente concordate nei rispettivi gruppi disciplinari.

 Materiali da preparare, a cura di tutti i docenti, all’inizio dell’anno scolastico.

Programmazione disciplinare annuale, da consegnare al coordinatore di classe, in formato digitale, entro il 30 novembre.

Programmazione del CdC, in formato digitale, a cura del coordinatore.

Il coordinatore provvederà a consegnare tutte le programmazioni al dirigente scolastico, entro la prima settimana di dicembre.

Copia della Programmazione del CdC verrà inserita nel registro dei verbali della classe.

(2)

2 b) Valutazione formativa

La valutazione formativa o valutazione in itinere rappresenta il momento fondamentale della progettazione didattica, in quanto è finalizzata a valutare il processo di insegnamento-apprendimento.

Tale valutazione permette al docente di verificare l'adeguatezza dei metodi utilizzati, di accertare in itinere il raggiungimento degli obiettivi programmati, predisponendo adeguati interventi di recupero in caso di mancato conseguimento degli stessi e può essere usata per favorire la capacità di autovalutazione degli alunni. Per questo motivo ogni verifica formativa non deve essere accompagnata da un voto numerico ma solo da un breve commento che aiuti l’alunno a prendere coscienza della propria situazione, individuando carenze o punti di forza del suo personale percorso di apprendimento.

c) Valutazione sommativa

La valutazione sommativa ha lo scopo di determinare il livello globale di conoscenze e abilità raggiunto dagli alunni. Tutti gli strumenti di verifica conosciuti sono validi per i docenti che utilizzeranno diverse tipologie di verifica (strutturata, semistrutturata, non strutturata), per andare incontro alle esigenze di tutti gli alunni ed avere un quadro più completo della loro preparazione.

 Scuola Secondaria di I grado

Nella Scuola Secondaria di I grado le prove di verifica dovranno:

svolgersi in classe secondo un calendario comunicato con sufficiente anticipo e segnalato sul registro di classe (per quanto riguarda quelle scritte)

essere stabilite in numero congruo, fissato all’interno del gruppo disciplinare, che permetta di disporre di adeguati e sufficienti elementi di valutazione per ogni alunno (se un alunno risulta assente durante un compito in classe può chiedere il recupero dello stesso, che verrà deciso dal docente tenendo presente i motivi dell’assenza e altre ragioni che possono giustificare il recupero, che comunque avverrà nelle forme e nei tempi decisi dal docente)

essere adeguatamente distribuite durante l’anno scolastico, tenendo conto, se possibile, anche del carico di lavoro degli alunni nelle altre discipline

andare a valutare obiettivi coerenti con la relativa sezione di lavoro effettivamente svolta in classe, obiettivi che è sempre opportuno esplicitare agli alunni prima della prova insieme ai criteri di valutazione

essere corrette tempestivamente e ricontrollate in classe in modo che ogni alunno abbia chiara l’origine dei suoi errori e possa evitare di ripeterli (per quanto riguarda quelle scritte)

Tutti i voti delle verifiche scritte ed orali dovranno essere trascritti nel libretto delle comunicazioni; di detti voti si deve periodicamente controllare la firma da parte dei genitori.

2.2 Criteri per la valutazione delle singole prove orali e scritte

Dall'anno scolastico 2008/2009, nella scuola primaria la valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite sono effettuati mediante l'attribuzione di voti espressi in decimi e illustrate con giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto dall'alunno (Art. 3, comma 1 della Legge 30 ottobre 2008, n. 169).

Dall'anno scolastico 2008/2009, nella scuola secondaria di primo grado la valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite nonché la valutazione dell'esame finale del ciclo sono effettuate mediante l'attribuzione di voti numerici espressi in decimi (Art. 3, comma 2 della Legge 30 ottobre 2008, n. 169).

(3)

3 Viene adottata una scala decimale compresa tra 5 e 10 nella Scuola Primaria e tra 4 e 10 nella Scuola Secondaria di I grado.

Nelle valutazioni periodiche, ma solo in queste, sarà possibile utilizzare i mezzi voti.

Sulle verifiche scritte il voto potrà essere accompagnato da un breve giudizio esplicativo, che aiuti gli alunni ad essere maggiormente consapevoli dei propri risultati.

2.2.1 Criteri per la valutazione delle prove oggettive

La valutazione delle prove oggettive verrà effettuate secondo la seguente scala percentuale.

Tab. A Intervalli % Valutazione in decimi

< 45 % 4

45 % ≤…………..< 50 % 4,5 50 % ≤…………..< 55 % 5 55 % ≤…………..< 60 % 5,5 60 % ≤…………..< 65 % 6 65 % ≤…………..< 70 % 6,5 70 % ≤…………..< 75 % 7 75 % ≤…………..< 80 % 7,5 80 % ≤…………..< 85 % 8 85 % ≤…………..< 90 % 8,5 90 % ≤…………..< 95 % 9 95 % ≤…………..< 100 % 9,5

100 % 10

2.2.2 Criteri generali per la valutazione delle Competenze disciplinari e trasversali

Per quanto riguarda la valutazione di tutte le prove orali e scritte, non oggettive, di diversa tipologia, nonché delle competenze trasversali, al fine di assicurare omogeneità, equità e trasparenza alla valutazione, si ritiene opportuno che ogni docente, nel rispetto della libertà di insegnamento, faccia riferimento ai seguenti criteri generali di attribuzione del voto (Tab. B-C), con le opportune modifiche dettate dalla natura della disciplina.

Dette modifiche, se necessarie, vengono elaborate all’interno dei diversi gruppi di lavoro disciplinari ed esplicitate mediante la formulazione di una o più griglie contenenti i criteri di valutazione, relativi alle prove scritte, orali o pratiche, che tengano conto delle seguenti tabelle e siano naturalmente riferiti alle competenze specifiche da raggiungere.

Le griglie elaborate nei gruppi disciplinari vengono allegate al presente documento.

(4)

4

 Scuola Primaria

Tab. B

Voto in decimi Risposta agli obiettivi delle discipline

Indicatori relativi alle competenze trasversali

Capacità di comunicare Metodo di studio Capacità di individuare collegamenti Descrittori

5

consegue gli obiettivi in modo parziale

comprende e comunica in modo frammentario e poco

chiaro

organizza solo alcune conoscenze ed in modo ripetitivo e impreciso con

povertà lessicale

non individua collegamenti fra le discipline

6

raggiunge gli obiettivi con richieste minime

comprende e comunica in modo abbastanza comprensibile le informazioni

più semplici

organizza le conoscenze in modo sostanzialmente accettabile, se guidato

individua alcuni collegamenti nelle discipline, se guidato

7

raggiunge gli obiettivi in modo soddisfacente

comprende e comunica in modo comprensibile diverse situazioni di apprendimento

rielabora le conoscenze in modo abbastanza chiaro

individua alcuni collegamenti fra diversi ambiti disciplinari 8

raggiunge gli obiettivi in modo appropriato

comprende e comunica in modo corretto quasi tutte le situazioni di apprendimento

rielabora le conoscenze in modo autonomo e chiaro con

apporti critici personali

individua collegamenti fra tutti gli ambiti disciplinari 9

raggiunge gli obiettivi in modo completo

comprende e comunica in modo chiaro qualsiasi situazione di apprendimento

rielabora le conoscenze in modo personale ed efficace,

con spunti creativi

individua collegamenti fra tutti gli ambiti disciplinari, con

argomentazioni chiare 10

raggiunge gli obiettivi in modo pieno, mostrando sicurezza

comprende e comunica in modo brillante anche le più

complesse situazioni di apprendimento

rielabora le conoscenze in modo personale ed originale, arricchendole con varie fonti di

informazione

individua collegamenti fra tutti gli ambiti disciplinari, con

argomentazioni coerenti

(5)

5

 Scuola secondaria di I grado

Tab. C

Voto in decimi

Indicatori del livello di apprendimento Indicatori relativi alle competenze trasversali Conoscenze e Abilità Obiettivi di

apprendimento disciplinari

Comunicare Imparare ad imparare Individuare collegamenti e relazioni Descrittori

4 L’alunno non conosce gli

aspetti più elementari dei contenuti disciplinari proposti e non è in grado di applicarli neppure se guidato.

Mancato conseguimento degli obiettivi disciplinari.

L’alunno, anche se guidato, ha difficoltà a comprendere semplici informazioni; si esprime in modo confuso, con linguaggio non appropriato.

L’alunno non ha alcun metodo di studio; anche se guidato, incontra difficoltà nell’organizzazione del lavoro, non riuscendo ad individuare gli elementi principali di un argomento.

L’alunno non sa operare collegamenti con altre discipline.

5 L’alunno dimostra una

frammentaria e lacunosa acquisizione dei contenuti disciplinari e li applica con scarsa autonomia.

Parziale conseguimento degli obiettivi disciplinari.

L’alunno comprende le informazioni elementari solo se guidato; fatica

nell’argomentarle con sufficiente chiarezza; non possiede adeguata padronanza dei linguaggi specifici delle singole discipline.

L’alunno non ha ancora acquisito un efficace metodo di studio; riconosce ed organizza gli elementi fondamentali di un argomento solo se guidato.

L’alunno non sa operare collegamenti con altre discipline.

6 L’alunno dimostra una

acquisizione essenziale dei contenuti disciplinari minimi e li applica in modo

meccanico.

Essenziale conseguimento degli obiettivi disciplinari.

L’alunno comprende le informazioni essenziali ed utilizza un linguaggio semplice e sufficientemente corretto, anche se non sempre specifico della disciplina.

L’alunno possiede un metodo di studio ancora incerto;

impara gli argomenti in modo mnemonico e deve essere guidato per individuare ed organizzare gli elementi principali di un concetto.

L’alunno sa operare semplici collegamenti con altre discipline solo se guidato.

7 L’alunno dimostra una

discreta acquisizione dei contenuti disciplinari e li applica in modo corretto.

Complessivo conseguimento degli obiettivi disciplinari.

L’alunno comprende ed è in grado di utilizzare in modo quasi sempre adeguato i linguaggi specifici delle singole discipline.

L’alunno ha sviluppato un metodo di studio abbastanza efficace in quasi tutte le discipline.

L’alunno dimostra una capacità di operare collegamenti con altre discipline non pienamente sviluppata e limitata a certi argomenti.

(6)

6

8 L’alunno dimostra una buona

acquisizione dei contenuti disciplinari e li applica in modo autonomo e corretto.

Completo conseguimento degli obiettivi disciplinari.

L’alunno comprende ed utilizza correttamente i linguaggi specifici delle singole discipline

L’alunno ha sviluppato un metodo di studio efficace.

L’alunno sa operare collegamenti con altre discipline.

9 L’alunno dimostra di aver

acquisito i contenuti

disciplinari in modo completo ed approfondito e li applica in modo sicuro e con

soddisfacente padronanza.

Sicuro e completo

conseguimento degli obiettivi disciplinari.

L’alunno comprende ed utilizza con padronanza e completezza la terminologia specifica.

L’alunno ha sviluppato un metodo di studio autonomo e funzionale.

L’alunno sa operare con efficacia collegamenti intradisciplinari e interdisciplinari.

10 L’alunno conosce in maniera completa, ben strutturata e approfondita i contenuti disciplinari e li applica con sicurezza e padronanza in qualsiasi compito gli venga affidato.

Sicuro, completo e personale conseguimento degli obiettivi disciplinari.

L’alunno comprende con facilità ed utilizza con precisione e padronanza la terminologia specifica.

L’alunno ha sviluppato un metodo di studio autonomo, sicuro ed efficace.

L’alunno esegue con disinvoltura puntuali ed efficaci collegamenti intradisciplinari e interdisciplinari.

(7)

7 2.3 Criteri per la valutazione quadrimestrale (intermedia e finale)

2.3.1 La valutazione quadrimestrale

Tenendo conto che la valutazione intermedia e finale non è la semplice espressione della media matematica dei voti, ma assume una valenza più ampia, nella quale devono essere considerati anche il processo di apprendimento e il comportamento, per formulare tale valutazione il Consiglio di Classe prenderà in considerazione tutti gli elementi a disposizione utili a delineare la formazione culturale dell’alunno.

In particolare il Consiglio di Classe terrà conto:

del livello di apprendimento quanto a conoscenze, abilità e competenze acquisite e verificate per ogni disciplina;

del grado di raggiungimento delle competenze trasversali;

dell’evoluzione del processo di apprendimento dell’alunno, rispetto al livello di partenza (progressione o regressione);

del livello di impegno e applicazione, interesse, motivazione e partecipazione all’attività didattica;

della presenza agli interventi di recupero attivati e/o del grado di risposta a percorsi semplificati o ridotti;

della frequenza scolastica puntuale e regolare: numero di assenze limitato e giustificato sulla base di validi motivi (si terrà conto anche della corrispondenza ripetuta delle assenze con date indicate per verifiche orali o scritte);

dei fattori ambientali, sociali, familiari e di salute che possono avere influito sul rendimento didattico e formativo dell’alunno.

La valutazione quadrimestrale dovrà essere espressa con voti interi, perciò i mezzi voti dovranno essere opportunamente arrotondati all’unità. I singoli docenti potranno decidere di arrotondare all’unità inferiore o superiore in base ai sopraindicati criteri.

Ogni docente dovrà riportare i voti disciplinari relativi ad ogni alunno sull’apposita griglia, predisposta dal coordinatore di classe, non più tardi del giorno precedente agli scrutini (sia nel primo che nel secondo quadrimestre)

2.3.2 Criteri per gli scrutini finali: ammissione alla classe successiva o all’esame di stato (per quanto riguarda la Scuola Secondaria di I grado)

 Scuola Primaria

La valutazione, periodica e finale, degli apprendimenti è effettuata, nella scuola primaria, collegialmente dai docenti contitolari della classe, con voti numerici, ad eccezione dell’insegnamento della religione cattolica e del comportamento.

Nell’attribuzione del voto numerico dovranno essere considerati molteplici fattori.

1) Situazione iniziale, prerequisiti per affrontare la programmazione di classe.

2) Situazione familiare: disagio affettivo, disagio sociale, integrazione degli alunni stranieri, problemi di salute.

3) Grado di collaborazione con le famiglie.

4) Interesse e motivazione dimostrati nella partecipazione alle attività didattiche.

(8)

8 5) Impegno e applicazione nello studio individuale e nei compiti a casa.

6) Capacità di organizzarsi in modo autonomo e svolgere i compiti in tempi adeguati.

7) Livello delle abilità e competenze acquisite in ogni disciplina.

8) Livello di competenze trasversali raggiunte.

9) Progressione o regressione nei processi di apprendimento riferiti all’anno da valutare.

10) Interventi di recupero mirati per specifiche criticità.

11) Regolarità nella frequenza scolastica.

Per facilitare la stesura del giudizio di fine quadrimestre, sul documento di valutazione, gli insegnanti potranno fare riferimento alla seguente griglia:

Tab. D INDICATORI

DESCRITTORI LIVELLO BASSO

prevalenza di voti 6/7

LIVELLO MEDIO prevalenza di voti 7/8

LIVELLO ALTO prevalenza di voti 9/10 Partecipazione e

attenzione è incostante e superficiale è interessato e partecipa

in modo appropriato è attivo e responsabile Impegno

è incostante è costante è perseverante

Metodo e ritmo di lavoro è lento e dispersivo è un po' schematizzato ma autonomo

è autonomo e veloce

Evoluzione rispetto al livello di partenza

ha avuto bisogno di continue sollecitazioni per

seguire le attività

ha dimostrato miglioramenti graduali

ha potenziato al meglio le sue capacità

Apprendimento

non ha raggiunto del tutto

gli obiettivi disciplinari ha raggiunto gli obiettivi disciplinari

ha raggiunto pienamente gli obiettivi disciplinari

Comportamento non si autocontrolla e non rispetta sempre le regole

si autocontrolla e rispetta le regole

collabora in modo consapevole in ogni

situazione

 Scuola Secondaria di I grado

La valutazione degli apprendimenti è effettuata dal Consiglio di classe, presieduto dal dirigente scolastico o da un suo delegato, con deliberazione assunta, ove necessario, a maggioranza (Art.2, comma 1 del DPR 22 giugno 2009, n.122).

Tab. E

Vademecum Scrutinio Finale Riferimenti normativi

a) Accertamento del numero di assenze e del voto di comportamento

• L'alunno ha riportato un voto di comportamento pari o superiore a 6/10 ed ha una frequenza di almeno 3/4 dell'anno scolastico (punto b).

• L'alunno ha riportato un voto di comportamento inferiore a 6/10 e/o ha una frequenza inferiore a 3/4 dell'anno scolastico; l’alunno non viene ammesso alla classe

Ai fini della validità dell'anno, per la valutazione degli allievi è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale personalizzato. Per casi eccezionali, le istituzioni scolastiche possono autonomamente stabilire motivate deroghe al suddetto limite (Art. 11, comma 1 del D.L. 19 febbraio 2004, n. 59).

(9)

9 successiva/all’esame di stato.

• Il Collegio docenti può decidere di ammettere ugualmente l’alunno alla classe successiva/all’esame di stato anche in presenza di numerose assenze (punto b), sulla base di motivate deroghe, deliberate dallo stesso Collegio1, a condizione che le assenze complessive non pregiudichino la possibilità di procedere alla valutazione.

Nella scuola secondaria di primo grado, ferma restando la frequenza richiesta dall’articolo 11, comma 1, del decreto legislativo n. 59 del 2004 e successive modificazioni, ai fini della validità dell’anno scolastico e per la valutazione degli alunni, le motivate deroghe in casi eccezionali, previsti dal medesimo comma 1, sono deliberate dal collegio dei docenti a condizione che le assenze complessive non pregiudichino la possibilità di procedere alla valutazione stessa. L’impossibilità di accedere alla valutazione comporta la non ammissione alla classe successiva o all’esame finale del ciclo. Tali circostanze sono oggetto di preliminare accertamento da parte del consiglio di classe e debitamente verbalizzate (Art.2, comma 10 del DPR 22 giugno 2009, n.122).

b) Si esaminano le proposte di voto relative alle singole discipline

• L'alunno ha una valutazione pari o superiore a 6/10 in tutte le discipline; l’alunno viene ammesso alla classe successiva/all’esame di stato (punto c).

• L'alunno presenta fino a tre valutazioni inferiori a 6/10;

l’alunno viene ammesso alla classe successiva/all’esame di stato (punto c)2.

• L'alunno presenta quattro valutazioni inferiori a 6/10:

 4 insuf. non gravi

 1 insuf. grave3+ 3 insuf. non gravi

 2 insuf. gravi+ 2 insuf. non gravi

Il CdC può decidere per l'ammissione o la non ammissione tenendo conto anche dei seguenti criteri:

a) reiterata bocciatura dell’alunno

b) possibilità di recuperare le lacune accumulate nel periodo estivo e/o nel successivo anno scolastico, contemporaneamente allo svolgimento dei nuovi programmi disciplinari

c) effettivo vantaggio derivante dalla ripetizione dell’anno scolastico

d) situazione della classe in cui verrebbe collocato l’alunno

Nella scuola secondaria di primo grado, sono ammessi alla classe successiva, ovvero all'esame di Stato a conclusione del ciclo, gli studenti che hanno ottenuto, con decisione assunta a maggioranza dal consiglio di classe, un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline (Art. 3, comma 3 della Legge 30 ottobre 2008, n. 169).

1 Deroga al limite di assenze è possibile solo per gravi e documentati motivi:

 assenze per gravi motivi di salute, documentate da certificati medici

 assenze per gravi e comprovati motivi familiari valutati dal CdC presieduto dal DS

2 Nel caso in cui l’ammissione alla classe successiva sia comunque deliberata in presenza di carenze in una o più discipline, la scuola provvede a scrivere una specifica nota al riguardo che, per rispettare la privacy e nello stesso tempo soddisfare il principio di trasparenza, sarà inserita in una lettera allegata al documento individuale di valutazione e consegnata, con questo, direttamente alla famiglia.

3 Si considera grave una insufficienza corrispondente a 4/10; si considera non grave una insufficienza corrispondente a 5/10.

(10)

10

• L'alunno presenta quattro valutazioni inferiori a 6/10:

 3 insuf. gravi+ 1 insuf. non grave

 4 insuf. gravi

L’alunno non viene ammesso alla classe successiva/all’esame di stato4.

• L’alunno presenta più di quattro valutazioni inferiori a 6/10;

l’alunno non viene ammesso alla classe successiva/all’esame di stato5.

In caso di votazioni non è ammessa l’astensione; pertanto tutti i docenti devono votare compreso il presidente il cui voto prevale in caso di parità.

Si prende altresì atto che ogni decisione in merito alla promozione o non promozione rientra nella sovranità del Consiglio di Classe che, pur dovendo tener conto dei suddetti criteri, di fronte a situazioni particolari, potrà decidere caso per caso in piena autonomia e responsabilità di giudizio.

c) I voti proposti per le singole discipline vengono trascritti in lettere sul documento di valutazione.

I voti numerici attribuiti nella valutazione periodica e finale sono riportati anche in lettere nei documenti di valutazione degli alunni. (Art.2, comma 2 del DPR 22 giugno 2009, n.122).

 Materiali da preparare a cura dei docenti delle classi prime e seconde, a conclusione dell’anno scolastico

• Programma effettivamente svolto di ogni disciplina insegnata, con chiara indicazione delle eventuali e motivate variazioni rispetto alla programmazione iniziale.

Ogni programma, in formato digitale, dovrà essere consegnato al coordinatore di classe prima degli scrutini finali.

• Relazione finale di classe, in formato digitale, a cura del coordinatore, da presentare durante gli scrutini finali.

Il coordinatore provvederà a consegnare la relazione e i programmi svolti dai singoli docenti al dirigente scolastico, entro il 15 giugno.

Copia della Relazione finale del CdC verrà inserita nel registro dei verbali della classe.

• Registro personale del docente, debitamente compilato, da consegnare presso la segreteria didattica entro il 30 giugno. Detto registro rimane a disposizione agli atti, presso la segreteria didattica, per eventuale consultazione.

4L’andamento scolastico non soddisfacente di un/a alunno/a deve essere tempestivamente comunicato alla famiglia (mediante comunicazione scritta e/o colloquio diretto), con chiara indicazione del possibile esito negativo dell’anno scolastico.

5Quando un Consiglio di classe decide di non ammettere alla classe successiva due o più alunni, si può prendere in considerazione l’ipotesi di suddividerli in sezioni diverse per l’anno successivo, purché le sezioni interessate non presentino già situazioni problematiche che potrebbero essere ulteriormente complicate.

(11)

11

Accertamento del numero di assenze e

del voto di comportamento

Si esaminano le proposte di voto relative alle singole

discipline

L'alunno ha una valutazione pari o superiore a 6/10 in tutte

le discipline

L'alunno viene ammesso alla classe successiva/all'esame di

stato

L'salunno presenta fino a tre valutazioni inferiori a 6/10

L'alunno viene ammesso alla classe successiva ma si comunicano, alla famiglia, le

discipline in trealtà non sufficienti, mediante apposito

documento che il coordinatore provvederà a

consegnare insieme al documento di valutazione

L'alunno presenta quattro valutazioni inferiori a 6/10:

4 insuf. non gravi 1 insuf. grave+3 insuf. non gravi 2 insuf. gravi+2 insuf. non gravi

Il CdC può decidere per l'ammissione o la non ammissione tenendo conto dei seguenti criteri:

- reiterata bocciatura dell’alunno

- possibilità di recuperare le lacune accumulate nel periodo estivo e/o nel successivo anno scolastico, contemporaneamente allo svolgimento dei nuovi programmi disciplinari

- effettivo vantaggio derivante dalla ripetizione dell’anno scolastico

- situazione della classe in cui verrebbe collocato l’alunno

L'alunno presenta quattro valutazioni inferiori a 6/10:

3 insuf. gravi+1 insuf. non grave 4 insuf. gravi

L'alunno presenta più di quattro valutazioni inferiori a 6/10

L'alunno non viene ammesso alla classe successiva/esame

di stato No

L'alunno rientra nelle motivate deroghe stabilite dal Collegio.

L'alunno non viene ammesso alla classe successiva/esame

di stato L'alunno ha riportato un voto

di comportamento pari o superiore a 6/10 ed ha una

frequenza di almeno 3/4 dell'anno scolastico

Vademecum Scrutinio Finale Schema sintetico (Tab. E1)

(12)

12 Esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione

 Materiali da preparare a cura dei docenti delle classi terze

• Programma effettivamente svolto di ogni disciplina insegnata, in formato cartaceo (firmato dal docente e da due alunni per presa visione). Ogni programma dovrà essere consegnato al coordinatore di classe entro la fine del mese di maggio.

• Relazione finale della classe relativa a tutto il triennio, a cura del coordinatore di classe.

La relazione dovrà essere presentata al CdC durante il prescrutinio del mese di maggio per poi essere approvata, con le eventuali modifiche, in sede di scrutini finali e quindi sottoposta alla Commissione d’Esame.

Tab. F Vademecum relativo all’Esame di stato conclusivo del primo ciclo di

istruzione6

Riferimenti normativi

Giudizio di idoneità e consiglio orientativo

L’ammissione o non ammissione all’esame di stato deve essere formulata mediante una valutazione in decimi alla quale concorre tutto il percorso effettuato dall’alunno nell’arco del triennio.

Quindi il CdC, nel formulare il giudizio di idoneità, deve tener conto non solo degli esiti disciplinari conseguiti nel terzo anno ma anche degli esiti dei due anni precedenti, oltre ad altre voci quali: impegno e partecipazione, attenzione, rispetto delle regole, evoluzione del processo di apprendimento.

Per facilitare la formulazione del giudizio di idoneità triennale ogni CdC potrà fare riferimento alla griglia relativa al giudizio finale complessivo (Tab.I). Si consiglia di usare maggiormente le valutazioni 8, 9, 10 per evitare di appiattire gli esiti di chi presenta valutazioni basse solo in poche discipline rispetto a chi, invece, è sufficiente soltanto in pectore.

Insieme al Giudizio di idoneità, il CdC è chiamato a formulare, per ogni alunno, un Consiglio orientativo (Tab.G).

Il consiglio orientativo viene formulato durante gli scrutini del primo quadrimestre.

Il Giudizio di idoneità viene formulato durante gli scrutini finali, a conclusione del terzo anno.

Il giudizio di idoneità di cui all’articolo 11, comma 4-bis, del decreto legislativo n. 59 del 2004, e successive modificazioni, e’espresso dal consiglio di classe in decimi, considerando il percorso scolastico compiuto dall’allievo nella scuola secondaria di primo grado (Art.3, comma 2 del DPR 22 giugno 2009, n.122).

6 Questa sezione, relativa all’esame di stato, dovrà essere riconfermata o aggiornata, ogni anno, dopo l’emanazione della eventuale circolare ministeriale in materia di valutazione finale.

(13)

13 Il Giudizio di idoneità e il consiglio orientativo devono essere riportati

anche sul documento di valutazione.

In caso di valutazione negativa viene espresso un giudizio di non ammissione all’esame.

I voti espressi in decimi rispettivamente assegnati – in sede di scrutinio finale - al giudizio di idoneità, nonché a ciascuna disciplina e al comportamento sono riportati nel documento di valutazione e nel registro generale dei voti (CM n.49 del 20 maggio 2010)

Prove scritte

Sono fissate in un numero di cinque: prova di italiano, prova di Inglese, prova di Matematica, prova della Seconda Lingua Comunitaria; prova Nazionale (da svolgersi, su scala nazionale, nel giorno stabilito a livello ministeriale e secondo le modalità previste dall’INVALSI).

• I docenti di Italiano, Matematica, Inglese e Seconda Lingua, devono preparare i testi delle prove scritte entro la fine del mese di maggio, consegnandole in presidenza, con la relativa griglia di valutazione.

Alla valutazione conclusiva dell’esame concorre l’esito della prova scritta nazionale…(Art.3, comma 4 del DPR 22 giugno 2009, n.122).

Prove orali

Il colloquio pluridisciplinare verte sulle discipline di insegnamento dell’ultimo anno.

Ogni CdC stabilisce le modalità più opportune per condurre il colloquio, sulla base delle caratteristiche e potenzialità specifiche degli alunni in esame. Tali modalità devono essere esplicitate già all’inizio dell’anno scolastico, nella programmazione del CdC.

Per ogni alunno viene formulato un giudizio sul colloquio pluridisciplinare, espresso anche in decimi (Tab.H).

Valutazione finale

La valutazione finale dell’Esame di Stato si ottiene calcolando la media delle valutazioni relative al giudizio di idoneità, a tutte le prove scritte e al colloquio pluridisciplinare. Tale media è da intendersi media aritmetica semplice.

Bisogna altresì precisare che il voto attribuito ad ogni componente da valutare (giudizio di idoneità, prove scritte, compresa la prova INVALSI, prova orale) deve essere sempre espressione collegiale: la valutazione espressa da ogni docente è da considerarsi come

All’esito dell’esame di Stato concorrono gli esiti delle prove scritte e orali, ivi compresa la prova di cui al comma 4, e il giudizio di idoneita’ di cui al comma 2. Il voto finale e’ costituito dalla media dei voti in decimi ottenuti nelle singole prove e nel giudizio di idoneita’ arrotondata all’unita’

superiore per frazione pari o superiore a 0,5 (Art.3, comma 6 del DPR 22 giugno 2009, n.122).

(14)

14 proposta di voto che, se non condivisa dalla commissione, può essere

modificata.

È possibile attribuire la lode solo ai candidati che hanno riportato una valutazione finale pari a 10/10.

Per ogni alunno viene formulato un motivato giudizio complessivo, espresso anche in decimi (Tab.I).

Ai candidati che conseguono il punteggio di dieci decimi può essere assegnata la lode da parte della commissione esaminatrice con decisione assunta all’unanimità (Art.3, comma 8 del DPR 22 giugno 2009, n.122).

Certificazione delle competenze

Per ogni alunno viene compilato l’apposito modulo di certificazione delle competenze, alla fine del primo ciclo di istruzione.

La certificazione delle competenze viene espressa in decimi.

Le competenze acquisite dagli alunni sono descritte e certificate al termine della scuola primaria e, relativamente al termine della scuola secondaria di primo grado, accompagnate anche da valutazione in decimi” (Art. 3, D.L 1/09/2008, n.

137, conv.in L. 30 ottobre 2008, n. 169)

Nel primo ciclo dell’istruzione, le competenze acquisite dagli alunni sono descritte e certificate al termine della scuola primaria e, relativamente al termine della scuola secondaria di primo grado, accompagnate anche da valutazione in decimi, ai sensi dell’articolo 3, commi 1 e 2, del decreto- legge (Art.8, comma 1 del DPR 22 giugno 2009, n.122).

Consiglio Orientativo alla fine del terzo anno

Tab.G Il Consiglio di Classe, sulla base degli elementi di valutazione in proprio possesso, consiglia che l'alunna/o prosegua gli studi presso…..

un Liceo:

 artistico

 classico

 linguistico

 musicale e coreutico

 delle scienze umane

 scientifico

un Istituto tecnico nel settore:

 economico

 tecnologico

un Istituto professionale nel settore:

 servizi

 industria e artigianato

(15)

15 Griglia per la formulazione del giudizio relativo al colloquio pluridisciplinare (Tab.H)

ALUNNO/A……… Classe Terza Sez. …………

GRIGLIA PER LA FORMULAZIONE DEL GIUDIZIO RELATIVO AL COLLOQUIO PLURIDISCIPLINARE

Indicatori Descrittori Valutazione in decimi

5 6 7 8 9 10

Conoscenza degli argomenti trattati

Il /La candidato/a in sede di colloquio ha dimostrato di conoscere in maniera

………

i contenuti trattati,

non omogenea;

superficiale;

settoriale; molto limitata; lacunosa;

scarsa

essenziale;

approssimativa;

parziale;

frammentaria;

limitata

sostanzialmente valida; adeguata;

buona

ampia; organica;

consapevole; precisa

approfondita;

completa

completa e

approfondita;rigorosa

Capacità di esposizione

di esporli……….. in modo

lacunoso/povero e frammentario/

incerto/ improprio e confuso

in modo semplice;

con difficoltà; in modo stentato/

meccanico/non sempre ben organizzato;

accettabile

in modo semplice ma corretto/

coerente

in modo esauriente;

in modo corretto e ordinato/scorrevole e organizzato

in modo sicuro e controllato/

accurato

in modo appropriato e organizzato; in maniera efficace e originale; in maniera personale e articolata

Capacità di operare collegamenti

e/ma di sapere operare

collegamenti………

oppure e non sapere operare collegamenti.

con fatica e solo se guidato.

in modo semplice;

limitatamente ad una sola

disciplina/ad alcune discipline.

in modo pertinente. in modo opportuno.

con disinvoltura; a livello interdisciplinare/

in modo preciso e significativo.

Uso del linguaggio specifico

Si è espresso/a con un linguaggio ………,

confuso; molto impreciso;

improprio

non sempre chiaro;

impreciso;

approssimativo;

stentato; semplice;

povero

sostanzialmente appropriato; chiaro

preciso; corretto;

pertinente

accurato e preciso chiaro e appropriato;

ricco ed

appropriato/fluido

Capacità di analisi e sintesi

rivelando…

capacità di analisi e sintesi.

mediocri;

insufficienti

scarse; incerte;

sufficienti

discrete; accettabili apprezzabili sicure/personali sicure e

consolidate/personali

(16)

16 Griglia per la formulazione del giudizio complessivo finale (può essere usata anche per il giudizio di idoneità) (Tab.I)

ALUNNO/A……… Classe Terza Sez. …………

GRIGLIA PER LA FORMULAZIONE DEL GIUDIZIO FINALE

Indicatori Descrittori Valutazione in decimi

5 6 7 8 9 10

Impegno Nel corso del triennio l’alunno/a ha dimostrato un impegno……….

saltuario, discontinuo, non adeguato alle richieste, superficiale

oppure non ha dimostrato alcun impegno

non sempre adeguato; adeguato solo in alcune discipline; poco approfondito e non produttivo

accettabile;

costante ma dispersivo

serio e adeguato serio; accurato e costante

serio; costante;

accurato; responsabile

Attenzione e un’attenzione……, discontinua; non adeguata/ non produttiva/ assente nella maggior parte delle discipline,

discontinua; non sempre adeguata;

poco produttiva,

adeguata nella maggior parte delle discipline,

costante, costante e

produttiva,

costante e produttiva,

Partecipazione partecipando………..

alle attività scolastiche.

in modo molto limitato/

insufficiente

in modo discontinuo/

limitato/selettivo/

superficiale; solo se sollecitato

in modo adeguato/

interessato, ma non sempre

collaborativo

sistematicamente;

in modo soddisfacente/

costruttivo

in modo attivo;

coerente;

personale e significativo

intensamente;

attivamente;

proficuamente; in modo assiduo e costante/produttivo/

propositivo

Metodo di lavoro Ha acquisito un metodo di lavoro….

oppure Non ha ancora acquisito un metodo di lavoro efficace.

ancora poco efficace/preciso e non autonomo.

non sempre preciso/ a volte disordinato ma accettabile; non del tutto consolidato.

organico e sicuro. produttivo ed efficace.

autonomo e

personale; efficace e produttivo.

(17)

17 Evoluzione rispetto

al livello di partenza

Rispetto alla situazione di partenza, ha evidenziato…..

oppure non ha evidenziato significativi

miglioramenti/alcun miglioramento.

un minimo miglioramento;

piccoli ma apprezzabili miglioramenti.

un miglioramento abbastanza costante; un piccolo

miglioramento non sempre

costante/adeguato alle sue capacità.

un miglioramento costante.

un miglioramento costante e progressivo.

un miglioramento costante e progressivo.

Preparazione raggiunta

La preparazione ottenuta in quanto a capacità espressive; di osservazione; di comprensione; di analisi risulta…….

mediocre; alquanto limitata; lacunosa;

carente nella maggior parte delle discipline di studio.

essenziale;

approssimativa;

parziale;

frammentaria;

limitata solo ad alcune discipline di studio.

accettabile ma talvolta

mnemonica; poco approfondita in alcune discipline di studio.

valida; appropriata;

soddisfacente nella maggior parte delle discipline di studio.

valida e personale;

più che

soddisfacente in tutte le discipline di studio.

critica ed appropriata;

completa e

approfondita in tutte le discipline di studio.

Comportamento Il suo comportamento è stato……

scorretto; troppo spesso poco rispettoso delle regole.

non sempre rispettoso delle regole e dei compagni; poco corretto.

vivace ma corretto;

disponibile ma non sempre rispettoso delle regole;

abbastanza corretto.

generalmente corretto.

sempre corretto e collaborativo.

sempre responsabile e collaborativo;

corretto e disponibile.

(18)

18 3. La Valutazione degli alunni con particolari bisogni formativi

3.1 La Valutazione degli alunni DSA (con diagnosi funzionale specifica)7

La Legge 8 ottobre 2010, n. 170 (Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico)8, riconosce quali disturbi specifici di apprendimento (DSA):

 la dislessia: difficoltà nell’imparare a leggere e nell’effettuare una lettura corretta e fluente

 la disgrafia: difficoltà nella realizzazione grafica, cioè nella riproduzione di segni alfabetici e numerici

 la disortografia: difficoltà nei processi linguistici di transcodifica, cioè nel tradurre correttamente i suoni che compongono le parole in simboli grafici

 la discalculia: difficoltà negli automatismi del calcolo e dell’elaborazione dei numeri

L’alunno che presenta tali disturbi (opportunamente descritti in una diagnosi funzionale specifica effettuata nell’ambito dei trattamenti specialistici assicurati dal Servizio Sanitario Nazionale9) deve essere aiutato a superare la situazione di svantaggio nell’apprendimento mediante appropriate strategie didattiche, personalizzate e adattabili atte a favorire il successo scolastico dell’alunno.

Tali strategie dovranno avvalersi di strumenti compensativi e misure dispensative, nonché prevedere adeguate forme di verifica e valutazione, anche per quanto concerne l’Esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione (Art. 2-3-5 della Legge 8 ottobre 2010, n. 170).

3.1.1 Linee guida per l’accoglienza di alunni DSA In presenza di alunni DSA nelle proprie classi:

a. il coordinatore di classe (nella Sc. Sec. di I gr.) o il team degli insegnanti (nella Sc. Primaria) prende visione della documentazione10 dell’alunno e si assicura che anche gli insegnanti di nuova nomina e i supplenti ne vengano a conoscenza

b. tutti i docenti hanno il dovere di informarsi adeguatamente sui disturbi specifici di apprendimento (a questo scopo si consiglia di visitare il sito dell’AID, Associazione Italiana Dislessia)

c. ogni docente è invitato a:

c.1 fare sempre riferimento alla funzione strumentale DSA per avere consigli e/o chiarimenti c.2 sfruttare le iniziative per alunni DSA messe a punto nell’Istituto Comprensivo.

In particolare, al fine di individuare precocemente gli alunni che presentano difficoltà riferibili a DSA, è necessario tenere presente le indicazioni fornite dalle insegnanti della Scuola dell’Infanzia. Infatti, è

7 Si ritiene opportuno precisare che le presenti indicazioni, relative alla valutazione di alunni DSA, sono riferibili, unicamente, agli alunni che dispongono di un’opportuna diagnosi funzionale specifica.

8 Si richiama all’attenzione di tutti i docenti, la necessità di mantenersi costantemente informati su ogni possibile aggiornamento relativo alla normativa attualmente in vigore.

9La diagnosi di DSA può essere richiesta ad un neuropsichiatra infantile o ad uno psicologo. Per ottenere tale diagnosi ci si può rivolgere alla propria ASL di appartenenza (Servizio di Neuropsichiatria Infantile o Unità Operativa di Neuropsichiatria Infantile o di Neuropsicologia), oppure a specialisti che svolgono privatamente la libera professione.

La diagnosi non scade mai ma è consigliabile aggiornarla ad ogni ciclo scolastico.

È necessario puntualizzare che il DSA non viene riconosciuto con una certificazione riferibile alla Legge 104/92, quindi di per sé non dà la possibilità di usufruire del docente di sostegno, che viene giustificato solo in presenza di patologie invalidanti, ma in tal caso non si può parlare di disturbi specifici di apprendimento, che rimangono legati solo all’aspetto apprenditivo, in assenza, appunto, di altre patologie.

10 La diagnosi DSA, una volta acquisita, deve essere consegnata al Dirigente scolastico, che provvederà ad inserirla nel fascicolo personale dell’alunno, dopo averla fatta protocollare.

(19)

19 proprio nel passaggio dalla Scuola dell’Infanzia alla Scuola Primaria che tali disturbi si evidenziano. Per questo, nei primi mesi della classe prima della Sc. Primaria, viene effettuato uno screening specifico di letto-scrittura per tutti gli alunni. Tale screening viene ripetuto a fine anno e continua, con le stesse modalità, nella classe seconda. Gli insegnanti delle classi interessate, dopo aver esaminato i risultati insieme ai referenti del progetto, comunicano con le famiglie per chiedere un approfondimento valutativo delle difficoltà dell’alunno da parte degli enti specialistici competenti11.

d. Compito di tutti i docenti di classe è l’elaborazione di un Piano Educativo Personalizzato (PEP), da condividere con la famiglia dell’alunno, che ne favorisca la piena integrazione sociale e culturale, agevolandone l’apprendimento e riducendo i disagi formativi ed emozionali. Il PEP risulta essere indispensabile affinché i docenti riflettano con attenzione sulle effettive difficoltà dell’alunno e si pongano il problema di trovare strategie efficaci a superarle, non attribuendole, come talvolta accade, a negligenza, scarso impegno o interesse. Questo potrebbe comportare ricadute a livello personale, quali abbassamento dell’autostima, depressione o comportamenti oppositivi, con conseguente insuccesso scolastico, primo passo verso l’abbandono scolastico.

Il PEP viene redatto all’inizio dell’anno scolastico (entro il mese di novembre) o in occasione della consegna della diagnosi ed aggiornato all’inizio di ogni nuovo anno scolastico. Deve essere verbalizzato e consegnato in copia alla famiglia.

Nella Sc. Primaria, il PEP viene elaborato sulla base del modello reperibile sul sito dell’AID.

Nella Sc. Sec. di I gr., il modello di PEP, a disposizione del CdC, si compone di tre parti.

1) Una prima parte, generale (di competenza del coordinatore, sulla base delle indicazioni fornite da tutti i docenti), contenente:

 le informazioni essenziali sull’alunno

 la descrizione del funzionamento delle abilità strumentali

 le caratteristiche comportamentali

 le caratteristiche del processo di apprendimento

 le strategie e gli strumenti utilizzati dall’alunno nello studio

2) Una seconda parte, specifica per ciascuna disciplina (di competenza dei singoli docenti), contenente:

 gli obiettivi di apprendimento individualizzati (se necessari)

 le metodologie

 le misure dispensative e gli strumenti compensativi che si intende di fatto far adottare allo studente o non far adottare, nel caso in cui si ritenga che la propria materia non necessiti di particolari interventi

 le modalità di verifica e i criteri di valutazione La valutazione di un alunno DSA deve:

fare riferimento alle capacità e alle difficoltà dell’alunno, sulla base degli obiettivi fissati nel PEP

aiutare l’alunno a diventare consapevole delle propri capacità e dei propri miglioramenti

tener conto dell’impegno e di tutto il percorso fatto dall’alunno

11 Nella Sc. Sec. di I gr., nel caso di alunni per i quali si sospetta un possibile disturbo specifico dell’apprendimento, si consiglia di procedere nel seguente modo:

 Confrontarsi con i colleghi, per avere eventuali conferme negli ambiti di apprendimento diversi dal proprio.

 Fare esaminare il materiale dell’alunno, presunto DSA, dal referente della corrispondente funzione strumentale, che valuterà la fondatezza dei nostri dubbi.

 Dopo attenta analisi da parte del CdC e del dirigente scolastico, parlare con i genitori dell’alunno, invitandoli a rivolgersi presso uno specialista per ulteriori indagini.

(20)

20 Tale parte viene allegata anche alla programmazione del docente.

3) Una terza parte, generale (di competenza del coordinatore), contenente:

 le indicazioni per l’Esame di Stato conclusivo del I ciclo di istruzione (solo per gli alunni della classe III della Sc. Sec. di I gr.). Per quanto riguarda l’Esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione, il CdC deve indicare nel PEP modalità, tempi e criteri di valutazione, nonché gli strumenti compensativi e le misure dispensative autorizzate. Il PEP viene allegato alla Relazione Finale.

 il patto con la famiglia per definire un adeguato carico di studio domestico, indicando quantità dei compiti, scadenze, modalità delle consegne, gli strumenti compensativi utilizzabili a casa

3.1.2 DSA e lingue straniere

Lo studio delle lingue straniere, soprattutto nella forma scritta, risulta molto complicato per gli alunni stranieri. Tale difficoltà dipende dal fatto che, a differenza dell’italiano che è una lingua a ortografia trasparente, in cui vi è, se non in rare eccezioni, una corrispondenza diretta tra grafema e fonema (ovvero a ogni suono corrisponde un unico segno grafico e viceversa), nelle lingue straniere ad ortografia opaca come l'inglese e in parte il francese, la regola e non l'eccezione è che a una stessa lettera (o combinazione di lettere) corrispondono suoni diversi, oppure lo stesso suono può essere scritto utilizzando lettere diverse.

Per questo motivo è opportuno favorire l'apprendimento orale della lingua straniera. La lingua straniera scritta, pur essendo prevista durante il percorso scolastico e gli esami, richiede una valutazione non formale e, in ogni caso, un "compenso dovuto" (nota 4674 del 10-5-2007) dell'orale con lo scritto. "Compenso dovuto" non significa media matematica. La prova scritta prodotta da quasi tutti i dislessici difficilmente può essere corretta da un punto di vista grammaticale e sintattico.

3.1.3 Suggerimenti per la verifica e la valutazione degli apprendimenti A) Misure dispensative e strumenti compensativi

Strumenti compensativi Misure dispensative

 tabella dei mesi, tabella dell’alfabeto e dei vari caratteri

 tavola pitagorica

 tabella delle misure, delle formule geometriche, di procedure e algoritmi

 calcolatrice

 registratore

 cartine geografiche e storiche

 tabelle della memoria di ogni tipo (verbi,…)

 computer con programmi di videoscrittura con correttore ortografico ed eventualmente sintesi vocale

 traduttori automatici

 cassette registrate (dagli insegnanti, dagli alunni, e/o allegate ai testi)

 fonoteca scolastica contenente il testo parlato dei libri in adozione, ed altri testi culturalmente significativi

 audiovisivi

 lettura a voce alta ( a meno che non venga richiesto dall’alunno)

 scrittura veloce sotto dettatura

 scrittura alla lavagna

 copiatura dalla lavagna

 uso del vocabolario

 studio mnemonico (ad esempio di poesie, di regole grammaticali, di definizioni, di tabelline..)

 scrittura e lettura di numeri romani

 scrittura in corsivo (dare all’alunno la possibilità di scrivere in stampato maiuscolo, se la cosa lo facilita)

 studio delle lingue straniere in forma scritta

 prendere appunti

 uso di materiale scritto a mano, prediligendo quello in stampato maiuscolo

 stabilire tempi più lunghi per le prove scritte

 programmare o concordare le interrogazioni

 assegnare compiti a casa in misura ridotta (al

(21)

21

 dizionari di lingua straniera computerizzati, tabelle, traduttori

 adozione di libri di testo con disponibilità di CD- Rom, DVD o altri materiali multimediali per alunni DSA

ragazzo dislessico occorre molto tempo per eseguire i compiti a casa quindi, se possibile, evitargli lunghe copiature in inglese o in italiano e sostituirle con schede)

 incoraggiare l’uso degli schemi, tabelle, mappe concettuali e permettere il loro utilizzo durante le verifiche scritte ed orali

 affiancare, laddove è possibile, al linguaggio verbale altri codici

I singoli docenti, dopo aver valutato le effettive necessità dello studente (difficoltà manifestate nella specifica materia), dovranno definire quali delle precedenti misure mettere in atto per favorirne il successo scolastico.

E’ ovvio che la scelta e l’applicazione di dette metodologie rientrano nella discrezionalità del singolo docente che, meglio di ogni altro, può valutarne l’efficacia e l’opportunità .

B) Modalità di verifica

Prove orali Prove scritte

 Lasciar usare gli strumenti compensativi.

 Programmare le interrogazioni specificando gli argomenti che saranno chiesti e ridurre il numero delle pagine.

 Avvisare 10 minuti prima di interrogare, per dare il tempo di prepararsi psicologicamente e di ripassare.

 Lasciar usare gli strumenti compensativi.

 Dare un tempo di esecuzione più lungo, che consenta una maggiore riflessione e una migliore gestione dell’ansia.

 Dare un minor numero di esercizi o di domande o usare verifiche scalari (che contengano cioè una parte più semplice, accessibile a tutti gli alunni con difficoltà di apprendimento, e una parte più difficile ma comunque contenente un testo chiaro così da presentare la stessa verifica a tutti gli alunni).

 Utilizzare esercizi di completamento e a risposte multiple

 Leggere la consegna a voce ed eventualmente spiegarla.

 Fare attenzione alla qualità delle fotocopie che devono essere chiare e non contenere una scrittura troppo fitta (aumentare gli spazi e l'interlinea, usare lo stampato maiuscolo e un carattere privo di .. come Arial, ).

(22)

22 C) Modalità di valutazione

 Valutazione delle prove scritte e orali con modalità che tengano conto soprattutto del contenuto e non della forma.

 Non valutare l’ordine e la calligrafia.

 Non valutare gli errori di spelling, ortografia ecc.

 Integrazione delle verifiche scritte con verifiche orali, alle quali occorre dare maggior peso.

 Far verificare gli errori all'alunno facendogli capire che possono essere ridotti.

 Evitare di mortificarlo segnalando in rosso tutti gli errori di ortografia.

 Distinguere le diverse competenze (la conoscenza dalla forma).

 Valutare il percorso compiuto dall'alunno, evidenziando soprattutto i progressi.

 Assegnare un punteggio maggiore alla comprensione piuttosto che alla produzione.

D) Esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione (solo per gli alunni che frequentano la classe III della Sc. Sec. di I gr.)12

Le indicazioni per questi studenti non prevedono dispensa da alcuna materia: le prove scritte e orali debbono essere uguali a quelle dei compagni e non differenziate (comprese le prove scritte in lingua straniera e la prova a carattere nazionale13).

In sede di esame, gli alunni DSA potranno:

 utilizzare gli stessi strumenti compensativi già usati durante l’anno scolastico

 avere a disposizione tempi più lunghi per l’espletamento delle prove scritte (per la prova a carattere nazionale vengono, di norma, assegnati 20 minuti in più)

Tutte le misure dispensative e gli strumenti compensativi di cui gli alunni potranno avvalersi in sede di esame dovranno essere chiaramente esplicitati nel PEP, insieme alle modalità con le quali si intende condurre il colloquio orale in sede d’esame.

Nel diploma finale rilasciato al termine degli esami non viene fatta menzione delle modalità di svolgimento delle prove.

3.1.4 La Normativa di riferimento

 DPR 275/99 “Regolamento recante norme in materia di autonomia delle Istituzioni Scolastiche”

art. 1 comma 2 e art. 4 commi 1 e 2.

 Nota MIUR 4099/A4 del 5/10/04 “Iniziative relative alla dislessia”.

 Nota MIUR 26/A4 del 5/01/05 “Iniziative relative alla dislessia”.

 Nota MPI 4600 del 10/05/2007 “Circolare n. 28 del 15 marzo 2007 sull’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione nelle scuole statali e paritarie per l’anno scolastico 2006-2007 - Precisazioni”.

12 È importante tener conto della Circolare ministeriale e dell'Ordinanza ministeriale che ogni anno vengono emanate in previsione degli esami di Stato per la secondaria di 1°.

13Per i candidati con disturbo specifico dell’apprendimento è possibile richiedere all’Invalsi, nei tempi e nei modi previsti dalla normativa, la versione informatizzata della prova nazionale.

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