PROCEDURA 4.1
Gestione della documentazione e delle registrazioni
Ed.2 Rev.0 del 22/07/2014
Redazione (referente di processo) Andrea Marchesi
Responsabile Sistema Qualità (RSG)
Approvazione Silvio Braini
Rappresentante della Direzione (RDD)
Ed./Rev. Data Modifiche Autore
1/0 24/01/2014 Prima emissione Andrea Marchesi
2/0 22/07/2014 Seconda emissione Andrea Marchesi
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PROCEDURA 4.1
Gestione della documentazione e delle registrazioni
Ed.2 Rev.0 del 22/07/2014
1. Scopo
Questa procedura definisce il processo ed i criteri per assicurare:
a) l’identificazione dello stato di aggiornamento;
b) la responsabilità sulla correttezza del contenuto;
c) la disponibilità presso i centri di utilizzo nella versione aggiornata della documentazione del sistema qualità di origine interna ed esterna;
d) la rintracciabilità e la disponibilità delle registrazioni della qualità richieste in relazione alle esigenze di elaborazione dei dati o di legge;
e) la responsabilità nella corretta gestione e protezione dei dati conservati su supporto informatico.
2. Applicabilità
La presente procedura si applica alla gestione della seguente documentazione:
a) Documenti di origine interna
• Manuale della qualità
• Procedure Operative
• Moduli e Registrazioni b) Documenti di origine esterna
• Leggi nazionali, Regolamenti, Direttive Comunitarie
• Norme del Sistema Qualità
• Normative specifiche di settore
c) Dati contenuti nel sistema informatico dell’Istituto
• Siti internet (con accesso anche esterno)
• Siti intranet (con accesso interno) d) Registrazioni della qualità
3. Riferimenti
ISO9001 – par. 4.2.3 e 4.2.4;
4. Definizioni
• Informazioni: dati significativi dopo la loro elaborazione;
• Documento: Mezzo di supporto delle informazioni
• Procedura Operativa: descrizione di un processo o un’attività; una procedura può non essere necessariamente documentata salvo i casi previsti dalle norme di riferimento;
• Registrazione: documento che riporta i risultati ottenuti, o fornisce evidenza delle attività svolte, in modo strutturato ed evidente.
5. Responsabilità
Il Responsabile del Sistema di Gestione per la Qualità assicura la corretta applicazione della procedura nella gestione dei documenti di sistema e quelli previsti per il controllo dei processi.
6. Attività 6.1. Lingua
I documenti sono normalmente emessi in lingua Italiana, in casi o richieste specifiche possono essere emessi in lingua Inglese.
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PROCEDURA 4.1
Gestione della documentazione e delle registrazioni
Ed.2 Rev.0 del 22/07/2014
6.2. Formato
I documenti sono redatti su modelli standard definiti nell’ambito del Sistema di Gestione per la Qualità.
6.3. Identificazione dei documenti
Ogni documento interno deve contenere le seguenti informazioni in ogni sua pagina:
a) Logo dell’Istituto b) codice del documento;
c) tipo e titolo del documento;
d) titolo della sezione di riferimento e) indice di revisione e data;
f) indice di edizione (solo per il Manuale Qualità e Procedure Operative);
g) numerazione di pagina e totale pagine della sezione.
6.4. Approvazione dei documenti
I documenti interni sono approvati prima della loro emissione per assicurare la loro adeguatezza.
Il Manuale è approvato dal DS, le Procedure Operative sono approvate dal Rappresentante della Direzione. Le Procedure Operative indicano la responsabilità dell’approvazione di altri documenti necessari all’operatività del Sistema e dell’Istituto.
6.5. Distribuzione interna dei documenti
Avviene attraverso supporti cartacei oppure sistemi informatici, la copia cartacea firmata in originale viene mantenuta in un archivio nella Segreteria dell’Istituto.
6.6. Distribuzione esterna dei documenti
Il rilascio e/o la distribuzione estena di documenti interni dell’istituto può avvenire esclusivamente a seguito dell’autorizzazione del DS.
6.7. Distribuzione controllata dei documenti
I documenti di origine esterna necessari per la pianificazione o il funzionamento del Sistema di Gestione per la Qualità devono essere identificati (protocollo in ingresso) e la loro distribuzione controllata.
6.8. Documenti obsoleti
I documenti obsoleti sono ritirati dal Sistema documentale per la Qualità e smaltiti in base alla normativa vigente; nel caso in cui ci fosse la necessità di conservarli essi dovranno essere adeguatamente identificati su ogni pagina come “Obsoleti”.
6.9. Tenuta sotto controllo delle registrazioni
Le registrazioni necessarie al Sistema di Gestione per la Qualità sono identificate nel Manuale e nelle Procedure Operative.
Salvo diversamente specificato o previsto dalle disposizioni di Legge, il tempo di conservazione è stabilito in anni 5 (cinque), le copie cartacee sono mantenute in originale nella Segreteria dell’Istituto.
Possono essere utilizzati supporti informatici per garantire una rapida rintracciabilità, in questo caso le registrazioni sono mantenute nel Sistema Informatico dell’Istituto protette da un sistema di backup dei dati adeguato.
La responsabilità di archiviazione è dei referenti dei processi / sottoprocessi descritti nel Manuale Qualità.
Nel caso vengano indicati requisiti cogenti esterni, la tenuta delle registrazioni dovrà essere conforme agli stessi.
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PROCEDURA 4.1
Gestione della documentazione e delle registrazioni
Ed.2 Rev.0 del 22/07/2014
7. Sistema informatico elettronico
7.1. Disposizioni di carattere generale
E’ compito del referente interno per il Sistema Informatico (RSII) assicurare l’integrità dei dati informatici mediante:
7.2. Attuazione degli accessi ai dati
Il RSII è abilitato ad accedere alle schede dei profili dei vari utenti dei server e ad assegnare a ogni utente le modalità di accesso ai vari documenti.
Per la tutela della privacy e per motivi di sicurezza informatica, è responsabilità di ogni utente modificare periodicamente la propria password di accesso al sistema informatico.
7.3. Salvataggio periodico dei dati
E’ responsabilità del RSII eseguire il salvataggio periodico dei dati conservati presso i server aziendali secondo le modalità evidenziate nella tabella seguente:
File Server Frequenza Tipo Conservazione
Tutti Giornaliera Incrementale 1 mese
Settimanale Completo 3 mesi
7.4. Gestione dei siti internet aziendali
Siti WEB Gestione infrastruttura Gestione contenuti Responsabilità
Esterni Interna da parte di RSII Effettuata dalla funzione
competente
RSII
Interni Interna da parte di RSII
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Processo Sottoprocesso Struttura dedicata Flusso Documento /i in input o output Responsabile Documento di riferimento PO 07.05 E d . 1 R ev . 0 d el 22/ 0 7 /1 4 R e d . R S G App. DS
Erogazione del Servizio
Erogazione del servizio (07.03.05)
SI
RIPARTIZIONE ORARIA DEI MODULI 07.03.02
DIREZIONE
DS
DIREZIONE
ALBO DOCENTI
DS/RPiD
RPiD ASSEGNAZIONE
DOCENTI
PIANIFICAZIONE EROGAZIONE DELLE ATTIVITA'
FORMATIVE
RIUNIONE DI COORDINAMENTO INIZIALI PER AREA DISCIPLINARE COMMISSIONE
AUTONOMIA
EROGAZIONE DELLE ATTIVITA' FORMATIVE
DOCUMENTI DIDATTICI
VERIFICHE INTERMEDIE
MOD 07.05.01 VERBALE RIUNIONE DI COORDINAMENTO
INIZIALE
MOD 07.05.02 PROVA DI VERIFICA
RIUNIONE DI COORDINAMENTO INTERMEDIE PER AREA
DISCIPLINARE
COMMISSIONE
AUTONOMIA PREDISPOSIZIONE
ESAMI FINALI
COMPILAZIONE PORTFOLIO ALLIEVO
MOD 07.05.05 PORTFOLIO ALLIEVO PROGRAMMA
TEMPORALE DEI CORSI
DOCENTI SEGRETERIA
RICEVIMENTO DOMANDE
VERIFICA DOMANDE
DEFINIZIONE GRADUATORIE
ESAMI FINALI
ESITO
EMISSIONE DIPLOMA RIPETIZIONE
ANNO
SODDISFAZIONE UTENTI
TEST DI FINE MODULO
DS
RPgD
DOCENTI
RPiD
RPiD RPgD
MOD 07.05.03 RIUNIONE DI COORDINAMENTO
INTERMEDIA
MOD 07.05.04 TEST DI FINE MODULO
Processo Sottoprocesso Struttura dedicata Flusso Documento /i in input o
output Responsabile Documento di riferimento
PO 07.03.01 E d . 1 R ev . 0 d el 22/ 07 /1 4 R e d . R S G App. DS
Progettazione del servizio
(07)
ANALISI RELAZIONE
ELABORAZIONE PROPOSTA DI PROGETTO FORMATIVO
DIREZIONE
INIZIO
PROPOSTA PROGETTO FORMATIVO CONTATTI CON
AZIENDE
CONTATTI CON ENTI
CONTATTI CON ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA
07.03.02 COMMISSIONE
AUTONOMIA FUNZIONE STRUMENTALE RAPPORTI CON L'ESTERNO
DIREZIONE
SEGRETERIA
Progettazione del Servizio
Analisi dei fabbisogni formativi (territoriali, nazionali,
internazionali ) (07_01)
MOD07.03.01_02 DS/RDD
COMMISSIONE AUTONOMIA
MOD07.03.01_01 CD
RICHIESTA DI SVILUPPO PROGETTO FORMATIVO
RELAZIONE
RPrD
ESAME DELLA PROPOSTA DI PROGETTO FORMATIVO
VALIDAZIONE INTERNA
DEFINIZIONE AZIONI CORRETTIVE
RIESAME DEL PROGETTO ANALISI
NORMATIVA NAZIONALE
ANALISI STCW
ANALISI DIRETTIVE UE
DS
RPrD
PROPOSTA DI PROGETTO FORMATIVO
MOD07.03.01 _04 SPECIFICA DI PROGETTO FORMATIVO DS
RPrD DSGA CONSIGLIO DI
ISTITUTO
CI
DS/RDD
RPrD ANALISI DI
FATTIBILITA ' MOD07.03.01_03
SCHEDA ANALISI DI FATTIBILITA'
SPECIFICA DI PROGETTO FORMATIVO COMMISSIONE
AUTONOMIA
SPECIFICA DI PROGETTO FORMATIVO
PUBBLICAZIONE DOCUMENTO COMMISSIONE
AUTONOMIA
RACCOLTA PROPOSTE DI CAMBIAMENTO /MIGLIORA
MENTO
PROPOSTE DI CAMBIAMENTO /AGGIORNA
MENTO/MIGLIORAMENTO
MOD07.03.01_05 SUGGERIMENTI DI MODIFICA ALLA SPECIFICA DI
PROGETTO FORMATIVO RPrD
Processo Sottoprocesso Struttura dedicata Flusso Documento /i in input o
output Responsabile Documento di riferimento
PO 07.03.02 E d . 1 R ev . 0 d el 22/ 0 7 /1 4 R e d . R S G App. DS
Sviluppo del Servizio
Progettazione del servizio (07.03)
SI
FINE SI
NO FINE
DIREZIONE
DEFINIZIONE COMPETENZE 07.03.01
DIREZIONE Sviluppo
Piano Formativo (07.03.02)
DS/RDD
COLLEGIO DOCENTI CD
SPECIFICA DI PROGETTO FORMATIVO
RPgD
DS/RDD
RPiD
VERBALE DI VALIDAZIONE
MOD 07.03.01_04 SPECIFICHE PROGETTO FORMATIVO
VALUTAZIONE SPECIFICA DEL PROGETTO FORMATIVO
APPROVATO
APPROVAZIO NE
DEFINIZIONE LIVELLI DI COMPETENZE IN
USCITA
PIANIFICAZIONE DELLA PROGETTAZIONE DIPARTIMENTI
COMMISSIONE COORDINATORI COMMISSIONE CRITERI DI
VALUTAZIONE REDAZIONE
PROGETTO FORMATIVO
ORARIO
MODULI FORMATIVI
MOD 07.03.02.02 LIVELLI DI COMPETENZE
IN USCITA
CTS MOD 07.03.02.03
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA
VALIDAZIONE PRE-EROGAZIONE
07.03.05
COMMISSIONE
AUTONOMIA PUBBLICAZIONE
NEL POF PIANO OFFERTA
FORMATIVA
DS/RDD
RPD
MOD 07.03.02.04 PROGETTO FORMATIVO
APPROVATO VERBALE DI NON
ACCETTAZIONE
RPrD
MOD 07.03.02.01 VERBALE DI NON ACCETTAZIONE
PROCEDURA 8.2
Audit interni e valutazione di conformità
Ed 2 Rev.0 del 22/07/2014
Redazione (referente di processo) Andrea Marchesi
Responsabile Sistema Qualità
Approvazione Silvio Braini
Rappresentante della Direzione
Ed./Rev. Data Modifiche Autore
1/0 24/01/2014 Prima emissione Andrea Marchesi
2/0 22/07/2014 Seconda emissione Andrea Marchesi
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PROCEDURA 8.2
Audit interni e valutazione di conformità
Ed 2 Rev.0 del 22/07/2014
1. Scopo
Questa procedura definisce il processo ed i criteri per:
a) pianificare, condurre e registrare gli audit sul Sistema di Gestione per la Qualità;
b) selezionare degli auditor.
2. Applicabilità
La procedura è applicabile ad audit (verifica ispettiva)di prima e seconda parte di Sistema e di processo.
3. Riferimenti
ISO9001 – par. 8.2.2;
MQ - sez. 8
Definizioni
Audit: processo sistematico, indipendente e documentato per ottenere evidenze dell'audit e valutare con obiettività, per determinare la misura in cui siano soddisfatti i criteri di audit.
4. Responsabilità
Il responsabile del Sistema di Gestione per la Qualità ha la responsabilità di attuare il programma di audit attraverso il supporto del gruppo di auditor qualificati.
La seguente tabella riassume la sequenza delle attività legate all’audit e i ruoli coinvolti nell’esecuzione delle stesse:
Attività Ruoli coinvolti
Pianificazione degli audit Responsabile Sistema Qualità
Esecuzione di audit Audit team
Rapporto di audit Audit team leader
Revisione dei risultati degli audit Referenti dei processi verificati, Responsabile Sistema Qualità
5. Attività
5.1. Scopo dell’audit e pianificazione
Gli audit hanno lo scopo di valutare:
a) la conformità del Sistema di Gestione per la Qualità dell’I.S.I.S Nautico di Trieste con riferimento agli standard applicabili di riferimento, le leggi ed i regolamenti applicabili e all’organizzazione;
b) la sua effettiva implementazione e mantenimento nel tempo;
c) la sua adeguatezza e la capacità di raggiungere gli obiettivi pianificati.
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PROCEDURA 8.2
Audit interni e valutazione di conformità
Ed 2 Rev.0 del 22/07/2014 I piano degli audit è mantenuto aggiornato nel tempo e contiene le seguenti informazioni:
a) processo, attività oppure funzione che deve essere verificata;
b) persone e ruoli che saranno coinvolti durante l’audit;
c) tipologia dell’audit;
d) standard di riferimento (ISO9001, STCW, D.M. 30/11/2007);
e) auditor oppure audit team;
f) data/periodo pianificato;
g) data effettiva di esecuzione dell’audit;
h) identificativo numerico progressivo/anno del rapporto di audit;
i) risultato sintetico dell’audit.
La frequenza degli audit è determinata dall’importanza e dalla criticità dei processi o aree dell’organizzazione.
Quando sono rilevate non conformità a seguito di audit interni oppure esterni, la frequenza degli audit deve essere aumentata.
5.2. Esecuzione dell’audit
Gli auditor preparano la verifica ispettiva sulla base della raccolta di informazioni appropriate relative il processo e le aree dell’organizzazione che saranno valutate, tipicamente è considerata la documentazione del Sistema di Gestione ed i risultati degli audit precedenti.
L'indagine viene effettuata attraverso interviste con il personale, l'esame di documenti, osservazioni di attività nelle aree coinvolte.
Gli auditor non devono effettuare audit sui processi/attività dove sono direttamente coinvolti.
5.3. Rapporto di audit
Il responsabile del gruppo di audit al termine dell’attività redige un rapporto basato sulle evidenze oggettive raccolte che contiene le seguenti informazioni:
a) data e luogo dell’audit;
b) processo/attività verificate;
c) standard di riferimento;
e) identificazione del team di audit;
f) referente del processo verificato;
g) obiettivi dell’audit;
h) commenti sui risultati;
i) criteri adottati;
j) documenti di riferimento;
k) argomenti trattati;
l) documenti ed evidenze esaminate;
m) descrizione e classificazione dei problem;
n) stato dei problemi identificati nel precedente audit (obbligatorio per non conformità)
Ogni problema evidenziato deve essere supportato da evidenze documentali raccolte durante la verifica ispettiva.
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PROCEDURA 8.2
Audit interni e valutazione di conformità
Ed 2 Rev.0 del 22/07/2014
5.4. Classificazione dei problemi rilevati
L’audit è condotto con i seguenti criteri di classificazione:
Classificazione del problema Descrizione del problema
Non conformità (NC) problema rilevato su di un aspetto non conforme agli standard di riferimento che può compromettere l’efficacia del Sistema Qualità.
Osservazione (OSS) rappresenta un’anomalia sporadica o minore che non ha effetto sull’applicazione dei Sistema Qualità.
Opportunità di miglioramento (OI) rappresenta una potenziale non conformità oppure un aspetto conforme ai requisiti di riferimento che dovrebbe essere meglio gestito.
5.5. Riesame dei risultati dell’audit
Il referente del processo o dell’area verificata deve definire le azioni da intraprendere (piano d’azione correttiva) per le non conformità oppure le osservazioni rilevate. Le decisioni prese devono essere comunicate al Responsabile del Sistema Qualità attraverso un piano dettagliato secondo quanto descritto nella procedura PO 8.5 “Non confromità, reclami, azioni correttive e preventive”.
5.6. Requisiti di competenza degli auditor
L’organizzazione deve avere un team di auditor qualificati per verificare il Sistema di Gestione per la Qualità ed i requisiti nella norma di riferimento e le norme di settore applicabili.
L’auditor deve avere conoscenza generale in merito a:
a) metodi di conduzione delle verifiche ispettive (audit) di prima e possibilmente di seconda parte;
b) pratica e terminologia relativa il settore specifico (es.: istruzione, formazione, addestramento).
L’auditor deve avere competenza e conoscenza specifica in merito a:
a) principi dei sistemi di gestione per la qualità, la loro applicazione e terminologia;
b) requisiti degli standard di qualità;
c) strumenti per la qualità, metodi e la loro applicazione.
5.7. Registrazioni
a) Piano di audit b) Rapporti di audit
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PROCEDURA 8.5
Gestione delle azioni correttive e preventive
Ed 2 Rev.0 del 22/07/2014
Redazione (referente di processo) Andrea Marchesi
Responsabile Sistema Qualità
Approvazione Silvio Braini
Rappresentante della Direzione
Ed./Rev. Data Modifiche Autore
1/0 24/01/2014 Prima emissione Andrea Marchesi
2/0 22/07/2014 Seconda emissione Andrea Marchesi
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PROCEDURA 8.5
Gestione delle azioni correttive e preventive
Ed 2 Rev.0 del 22/07/2014
1. Scopo
Questa procedura definisce il processo ed i criteri di gestione per:
a) eliminare le cause di non conformità e limitare il loro impatto a breve termine;
b) prevenirne la ripetizione;
c) eliminare le cause di non conformità potenziali, al fine di evitare che si verifichino.
2. Applicabilità
La procedura è applicabile nei seguenti casi:
a) deviazioni del Sistema di Gestione rispetto le normative applicabili, gli standard di riferimento o/e le procedure operative ( deviazioni generalmente identificate durante gli audit interni o esterni);
b) deviazioni rispetto gli obiettivi dal Sistema di Gestione dell’Istituto (generalmente identificate dal monitoraggio dei processi definiti nel Manuale Qualità);
c) deviazioni rispetto requisiti legali, ambientali o relative la sicurezza.
3. Riferimenti
ISO9001 – par. 8.5.2, 8.5.3 MQ - sez. 8
4. Responsabilità
La responsabilità della pianificazione del trattamento delle non conformità, delle opportunità di miglioramento e la successiva esecuzione delle azioni necessarie è assegnata ai referenti dei processi evidenziati nel Manuale di Gestione Qualità.
Le azioni correttive/preventive da intraprendere sono valutate ed approvate dal DS.
Il RSG ha la responsabilità di supervisione del processo di pianificazione ed esecuzione.
5. Attività
La seguente tavola descrive l’elenco delle attività per la gestione delle non conformità e delle opportunità di miglioramento:
Attività Non conformità Opportunità di miglioramento
Trattamento della non conformità X
Analisi delle cause X X
Azione correttiva X
Azione preventiva X
Verifica di efficacia X X
Registrazione delle non conformità X X
Le azioni intraprese devono essere commisurate alla gravità e l’importanza dei problemi, al loro impatto sull’efficienza del SGQ e la soddisfazione degli utenti.
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PROCEDURA 8.5
Gestione delle azioni correttive e preventive
Ed 2 Rev.0 del 22/07/2014
5.1. Trattamento della non conformità
Le azioni devono essere pianificate ed implementate per:
a) rimuovere l’effetto della nonconformità;
b) mitigarne l’impatto.
5.2. Analisi delle cause
Le non conformità e le opportunità di miglioramento sono riesaminate per:
a) determinare le cause e/o le motivazioni;
b) definire azioni correttive/preventive correttamente identificate.
5.3. Azioni Preventive/Correttive
Quando necessario, le opportune azioni devono essere pianificate ed attuate al fine di eliminare le cause di non conformità effettive e potenziali e di migliorare l'efficacia del sistema.
Le azioni selezionate per l'attuazione deve essere adeguata all'importanza della non conformità e commisurata con il conseguente impatto, ma possono includere:
• formazione e sensibilizzazione del personale;
• cambiamenti nella organizzazione, processi, procedure e infrastrutture;
• altre azioni specifiche nei confronti di parti esterne interessate valutato di volta in volta;
• le azioni correttive sono estese ai processi e prodotti simili, di rimuovere la potenziale causa di non conformità.
5.4. Tracciabilità delle Non conformità
Ogni non conformità / opportunità di miglioramento è tracciata attraverso i seguenti dati (registrazioni):
• progressivo/ anno;
• tipologia del problema (Non Conformità oppure Opportunità di Miglioramento);
• data di rilevo del problema;
• registrazione di riferimento;
• standard di riferimento;
• area/processo che ha originato il problema;
• descrizione del problema;
• causa del problema;
• azione di contenimento (trattamento) del problema;
• azione correttiva / preventiva implementata;
• responsabile dell’implementazione;
• data limite dell’implementazione dell’azione correttiva / preventiva;
• stato del problema;
• data chiusura;
• evidenza della verifica di efficacia.
Documenti di Riferimento
MOD 8.5_1 Tracciabilità delle Non Conformità
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