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CAPITOLO II TIPOLOGIE DI MAPPE POSSIBILI E RELATIVI USI

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TIPOLOGIE DI MAPPE POSSIBILI E RELATIVI USI

Oltre agli obblighi regolamentari, che possono rispondere anche a preoccupazioni di imprese ed enti locali, la realizzazione di mappe acustiche strategiche può obbedire a necessità degli enti locali o rivelarsi utile a problematiche trasversali. La prima parte di questo capitolo enumererà gli impieghi possibili delle mappe acustiche strategiche e descriverà, per ciascuna di loro, le esigenze e necessità tecniche alle quali dovranno rispondere i documenti esibiti. Una seconda parte esporrà diverse tipologie di carte tecnicamente realizzabili e i vantaggi ed inconvenienti di ogni tipo, riguardo alla loro facilità d'elaborazione, al loro costo e agli impieghi possibili. L'ultima parte proporrà una sintesi dei tipi di mappe che possono essere prodotte, in funzione delle necessità espresse e degli impieghi che si prevede di farne.

II.1 Gli obiettivi della realizzazione di mappe acustiche strategiche

Prima di lanciarsi nella realizzazione di mappe acustiche strategiche, occorre chiedersi il perché le si elaborino. Infatti, oltre all'obbligo regolamentare che rende inevitabile la loro rappresentazione, gli enti locali responsabili della realizzazione di queste mappe possono trovare un interesse diretto a dotarsi di tali strumenti, in quanto sono possibili molti loro impieghi.

II.1.1 Comunicare con il pubblico

Uno dei principali obiettivi di queste mappe, chiaramente considerato nella END, è di informare il pubblico sull'esposizione al rumore della popolazione. Per quest'impiego, la Direttiva impone la realizzazione di mappe in forma grafica e dà, a titolo indicativo, esempi di contenuto: mappe di superamento dei valori limite (mappe di conflitto), mappe di raffronto stato attuale/stato futuro, mappe ad altezze diverse da 4 m.

Gli interrogativi da porsi riguardano: il tipo di carta che si desidera pubblicare, il formato, la scala, la rappresentazione dei dati (dettagliata, globale), il modo di messa a disposizione e di diffusione prevista. Prevedendo di diffondere pubblicamente tali mappe, è

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importante, in particolare, riportarvi elementi qualitativi d'individuazione (edifici pubblici, nome delle vie, piazze, luoghi di particolare interesse).

Il portare il pubblico a conoscenza delle mappe acustiche strategiche dimostra la considerazione da parte dei governanti delle tematiche ambientali, e le comunità vedono così messo in atto il loro crescente bisogno di trasparenza e d'informazione.

D’altro canto, è importante essere consapevoli che la pubblicazione di queste mappe può far nascere situazioni di conflitto o manifestazioni di dissenso fino ad allora inesistenti, in quanto mettono i cittadini a conoscenza del panorama sonoro esistente. In tal modo, anche se non si prova fastidio a causa del rumore, si può percepire una sensazione d'ingiustizia e rendersi conto che si abita in una zona rumorosa. È dunque importante, prima di pubblicare questo tipo di documento, aver pensato e scelto con cura i codici grafici, le scale e la natura dei dati da presentare ed essere pronti ad accettare le conseguenze scaturite da queste pubblicazioni e le soluzioni pratiche che occorrerà a volte mettere in opera.

Una mappa inadatta può amplificare infatti i conflitti, diminuendo le percezioni positive generate.

II.1.2 Supportare le politiche locali

Oltre agli obiettivi minimi a cui devono mirare i piani d'azione, le mappe acustiche strategiche possono servire a supportare politiche locali di minimizzazione del rumore, in particolare nella limitazione dell'aumento del rumore sul territorio, nel controllo del rumore di nuovi progetti e sistemazioni, nella predisposizione del Piano Urbano del Traffico e nelle politiche di gestione delle zone edificabili presenti all’interno dei regolamenti urbanistici e dei regolamenti edilizi.

La mappatura acustica può dunque vedersi come uno strumento preventivo di lotta contro il rumore attraverso misure urbanistiche. A questo titolo, le mappe acustiche rappresentano un mezzo per individuare settori interessati dal rumore i quali, a loro volta, possono permettere di orientare le decisioni in materia di pianificazione territoriale. Inoltre, le carte possono servire, nel quadro dei piani urbani del traffico, a determinare le zone prioritarie e a valutare gli impatti acustici delle misure previste. Infine, le mappe di rumore possono essere accoppiate o incrociate con carte che rappresentano altre tematiche per avere una visione più ampia, ad esempio, su situazioni ambientali.

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Sarà necessario, allora, costruire degli indicatori generali o dei codici grafici che permettano il raffronto o l'incrocio di dati associati a vari settori ambientali.

Ci sono molti vantaggi per una comunità nell’avere a disposizione le mappe acustiche:  verifica dello stato acustico dei luoghi e visualizzazione delle zone sensibili/esposte che

servono come base per la pianificazione e la gestione dei trasporti, per la gestione dello spazio e dello sviluppo urbano (ai fini della localizzazione di luoghi per le attività produttive e per nuove costruzioni);

 conoscenza dell'ambiente sonoro anche senza competenze acustiche specifiche;

 elementi grafici dei regolamenti urbanistici che sono la base per il rilascio dei permessi a costruire;

 trattamento e gestione delle manifestazioni di dissenso;  sensibilizzazione della popolazione;

 ausilio nella scelta della zona di collocamento delle attività rumorose;

 ausilio nella scelta della zona di collocamento di attività sensibili al rumore, quali ad esempio scuole e ospedali.

II.1.3 Decidere azioni di riduzione del rumore – I piani di azione

Le mappe acustiche strategiche devono anche servire come base per l'elaborazione dei piani d’azione. Per i grandi agglomerati considerati dalla END, gli obiettivi principali di questi piani sono da un lato la riduzione del rumore nelle zone in cui è giudicato troppo importante e dall’altro la limitazione del suo aumento nelle zone in cui l'ambiente sonoro è giudicato soddisfacente. Le rappresentazioni grafiche prodotte in vista di quest'impiego dovranno dunque indicare almeno le zone da trattare ed in particolare le aree di forte esposizione e le aree quiete. Anche se questo tipo d'informazione non costituisce il risultato finale, l'identificazione di queste porzioni di territorio è necessaria come tappa intermedia. Essa riguarda l'identificazione delle aree dove il superamento di valori limite e la natura più o meno sensibile in funzione dell'occupazione e dell'impiego dello spazio, rendono necessario lo studio di queste zone.

La messa in atto di piani d'azione richiede spesso di gerarchizzare le azioni che si prevedono di condurre. Le mappe dovranno così indicare non soltanto i superamenti di valori limite, ma anche i parametri di gerarchizzazione: periodo di esposizione, popolazione esposta,

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contributo preponderante di alcune sorgenti, sensibilità particolare conseguente all'impiego o all'occupazione dello spazio.

Infine le carte possono anche permettere di verificare l'impatto di alcuni interventi di risanamento o di comparare diversi scenari previsti. Dovranno allora presentare raffronti di situazioni prima/dopo l’intervento e dello stato attuale-stato futuro.

II.1.4 Contribuire ad una base di dati europea condivisa

I risultati derivati dalla valutazione strategica dell'esposizione al rumore delle popolazioni sono anche destinati ad essere trasmessi alla Commissione Europea e possono essere ottenuti utilizzando dati più dettagliati, prodotti, ad esempio, a destinazione del pubblico o per l'elaborazione dei piani d'azione. La forma che dovranno assumere questi dati sarà determinata a livello europeo dalla Commissione, che diffonderà schede di raccolta di informazioni per ogni Stato membro.

In conclusione, una mappa acustica strategica non è tanto un prodotto finale, ma una procedura da realizzare in continuo. La carta deve essere pensata in un sistema di organizzazione globale. Non si tratta soltanto di compiti di raccolta di dati, di valutazione di descrittori e d'elaborazione di documenti grafici, ma anche di mettere in piedi un'organizzazione in grado di diffondere i dati e di produrli per un impiego condiviso da parte di altri utenti con altri strumenti e per altre applicazioni.

II.2 Alcuni tipi di mappe realizzabili mediante differenti

metodologie

Questo paragrafo mira a descrivere vari tipi di carte che è oggi possibile realizzare tecnicamente. Il principio adottato per la loro descrizione consiste nell’elencarle partendo dalla rappresentazione più sommaria fino a quella più complessa. In questo modo si potrà dunque sempre produrre l’elaborato di livello inferiore a partire da quello di livello superiore, non essendo possibile il passaggio inverso.

Si indicano, per ogni tipo di cartografia, i vantaggi e gli inconvenienti principali identificati finora. In pratica, tutte le forme di cartografie presentate permettono di rispondere alle esigenze della Direttiva. Possono in compenso presentare vantaggi differenti per un impiego locale o allargato secondo il loro tipo o, al contrario, degli svantaggi di produzione o di costo che limitano la loro appetibilità.

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Sarà quindi ogni singola autorità responsabile dell'elaborazione delle mappe acustiche strategiche ad analizzare le sue necessità e sceglierne il tipo che desidera realizzare, adattandola alle sue esigenze ed ai suoi mezzi tecnici e finanziari.

L'obiettivo di questo capitolo è di descrivere i vari tipi di carte che possono essere realizzati, in considerazione del fatto che ad ogni tipo di carta corrisponde una descrizione del suo raggio di interesse, dei limiti e del suo impiego possibile. Ciò permette di arrivare a requisiti minimi che rispettano gli obblighi della Direttiva ed i termini ad essa associati.

II.2.1 Analisi tabellari dei dati e statistiche

Sono tipicamente le tabelle di dati, i grafici ed i diagrammi. Questo livello corrisponde ad una rappresentazione sintetica di elementi prodotti, anticipando quello che poi sarà esposto in maniera più dettagliata.

Nel quadro della realizzazione delle mappe acustiche strategiche, questi dati statistici dovranno contenere almeno le seguenti informazioni, organizzate sotto forma di tabelle: - dati prodotti separatamente per le strade, le ferrovie, gli aeroporti e le industrie

(sottoposte ad AIA) compresi i porti;

- per l'indicatore Lden valutato ad un'altezza di 4 m sulla facciata più esposta dell'edificio

considerato, si darà il numero stimato di persone (arrotondato al centinaio) che vivono in abitazioni esposte nelle fasce di valori 55-59, 60-64, 65-69, 70-74 e >75 dB(A) e il numero di edifici sensibili esposti in queste stesse classi;

- per l'indicatore Lnight valutato ad un'altezza di 4 m sulla facciata più esposta dell'edificio

considerato, si darà il numero stimato di persone (arrotondato al centinaio) che vivono in abitazioni esposte nelle spiagge di valori 50-54, 55-59, 60-64, 65-69 e >70 dB(A) e il numero di edifici sensibili esposti in queste stesse classi.

Esempio di rappresentazione minima che deve essere prodotta:

Descrittore Strade Ferrovie Aeroporti Industrie

Lden in dB(A) (1) (2) (1) (2) (1) (2) (1) (2) 55 - 59 60 - 64 65 - 69 70 - 74 >75

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Descrittore Strade Ferrovie Aeroporti Industrie

Lnight in dB(A) (1) (2) (1) (2) (1) (2) (1) (2) 50 - 54 55 - 59 60 - 64 65 - 69 >70

(1) = popolazione che vive in abitazioni esposte, approssimata al centinaio; (2) = numero di edifici sensibili

Se sono disponibili i dati, queste tabelle potranno essere completate con risultati supplementari: ad esempio è possibile inserire anche il numero di edifici per classe di livello con una facciata silenziosa per l'indicatore Lnight.

A seconda della precisione dei dati disponibili, gli elementi potranno essere raffinati per altre edifici sensibili oltre alle abitazioni, come ad esempio ospedali, scuole, case di cura.

Vantaggi:

- presentazione sintetica;

- risultati globali che possono ammettere molti metodi di produzione, tra cui metodi semplificati;

- facilmente comprensibile al pubblico;

- sfruttamento statistico ed aggregato a livelli regionali e nazionali.

Limiti:

- dati grezzi che non permettono di identificare le zone da trattare e dunque di costruire una politica di lotta contro il rumore nell’ambito di un dato territorio;

- rappresentazione a livello di un intero agglomerato probabilmente poco sensibile alle evoluzioni su cinque anni, dunque impressione “di ristagno” della presa in considerazione del rumore.

Questo tipo di presentazione dei dati sull’esposizione può anche essere utilizzato per esprimere risultati relativi a superamenti di valori limite o raffronti di situazioni a varie scadenze.

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II.2.2 Rappresentazioni cartografiche lineari

Questo tipo di mappe non è esplicitamente previsto dalla Direttiva. Quest’ultima infatti prevede, nel caso di rappresentazione grafica, la realizzazione obbligatoria delle isolivello.

Tuttavia questa rappresentazione può permettere una visione dell'emissione sonora delle sorgenti.

Vantaggi:

- viene considerata soltanto l'emissione sonora (dunque non la propagazione), per cui sono indispensabili dati d'entrata ridotti e la possibilità di utilizzare metodi di valutazione semplificati;

- visione generale localizzata delle principali sorgenti di rumore.

Limiti:

- informazione parziale senza esposizione delle popolazioni.

II.2.3 Rappresentazioni cartografiche in 2D

Possono essere costituite da curve isolivello, da “etichette” in dati punti che indicano i valori dei descrittori acustici, il superamento di valori limite, il raffronto di varie situazioni, da una colorazione in piano degli edifici o di zone di un determinato luogo.

La forma minima di queste mappe è una rappresentazione in piano delle curve isolivello dei descrittori Lden e Lnight calcolati a 4 m d'altezza.

Questo tipo di mappa comprende anche le carte che presentano i valori dei descrittori di esposizione in facciata degli edifici.

Possono derivare direttamente da software che compiono calcoli acustici quando indicano valori di descrittori acustici, ma anche da sistemi GIS che permettono un'analisi dei risultati nel momento in cui esse indicano superamenti di valori limite, raffronti di situazioni, popolazioni esposte.

Vantaggi:

- presentazione “parlante” ottima per la comunicazione al pubblico; - dati presentati sotto forma di immagini o georeferenziati;

- visualizzazione globale;

- dati che permettono di identificare in modo visivo le zone da trattare e che permettono dunque di costruire una politica di mitigazione al rumore nell’ambito di un territorio;

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- possibilità di utilizzo secondario associando i risultati a delle basi di dati per uno studio incrociato, ad esempio a livello regionale e nazionale.

Limiti:

- rappresentazione locale (secondo le misure adottate) poco sensibile alle evoluzioni su cinque anni, e dunque immagine troppo stabile e poco flessibile nel tempo dello stato del rumore;

- necessità di adattare la scala al livello di dettaglio delle informazioni fornite per non dare informazioni distorte su scale troppo dettagliate.

II.2.4 Rappresentazioni cartografiche in 3D

Possono essere costituite da una rappresentazione delle curve isolivello in facciata degli edifici verticali, da “etichette” di valori dei descrittori con menzione delle altezze di valutazione o dai piani degli edifici interessati con una colorazione verticale degli stessi.

Questa rappresentazione grafica ed i calcoli associati non sono esplicitamente previsti dalla END che richiede una valutazione degli indicatori Lden e Lnight ad un'altezza di 4 m.

Comprende le rappresentazioni con isolivello o punti-ricettori in facciata ed a diversi piani degli edifici.

Vantaggi:

- valutazione più accurata dei livelli sonori presenti ai ricettori tenendo conto ad esempio delle variazioni ai diversi piani degli edifici, e, dunque, possibilità eventuale di valutare più precisamente la popolazione esposta, se si può disporre di dati sulla destinazione della struttura (numero e localizzazione degli alloggi) e di occupazione (popolazione residente) sufficientemente precisi;

- valutazione dei livelli sonori su differenti facciate degli edifici ed identificazione delle “facciate silenziose”;

- realizzazione di dettagli cartografici utili alla realizzazione di progetti esecutivi di eventuali opere di mitigazione nelle zone da trattare .

Limiti:

- complessità del calcolo

- durata dei calcoli ed importanza dei costi per grandi porzioni di territorio. - necessità di disporre di dati iniziali (altezza edifici, ostacoli) precisi;

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- evitare la mancanza di leggibilità dovuta ad un sovraccarico di informazioni sulle mappe prodotte.

II.2.5 Sviluppo di funzioni interattive nella visualizzazione delle

mappe di rumore

Queste mappe non sono illustrate dalla Direttiva. Si possono distinguere due livelli d'interattività che può essere utilizzata nella realizzazione delle mappe:

• la possibilità di rendere visibile soltanto ciò che si reputa opportuno sulla carta, ad esempio in funzione del livello di zoom con cui è visualizzata.

• l'accoppiamento della mappa con un sistema di sezionamento/suddivisione del traffico, d'aggiornamento e di valutazione in tempo reale con l’utilizzo di misure in diretta.

Le mappe possono allora far parte di un sistema generale di monitoraggio ambientale gestito in remoto, a cui è possibile accedere per la consultazione.

II.3 La scelta della definizione della mappa in funzione del suo

impiego

I paragrafi precedenti hanno permesso d'identificare gli impieghi possibili delle mappe acustiche strategiche così come le diverse forme di mappe possibili. Tenuto conto di questi elementi, la tabella qui di seguito propone una suddivisione dei vari tipi di mappe acustiche strategiche secondo un impiego mirato.

Quest'incrocio tra tipo di mappe e tipo di impiego rappresenta solo una proposta generale. Appartiene infatti ad ogni autorità competente responsabile della elaborazione delle carte, la possibilità di adattarla alle proprie necessità.

In tutti i casi infatti, una mappa acustica strategica non permetterà di rispondere a tutte le attese in materia di valutazione dell’esposizione al rumore.

La conoscenza dettagliata dei livelli di rumore in facciata di un edificio in situazioni particolari, richiederà studi più precisi o misure in sito, che non possono essere sostituite da valutazioni strategiche, ma devono essere oggetto di valutazioni specifiche mirate.

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Incrocio tipologia di mappe/impieghi

IMPIEGHI CRITERI NECESSARI TIPOLOGIA DI MAPPE

Trasmettere dati alla Commissione Popolazione esposta per classi di valori

dei descrittori 1 e 2

Localizzare le sorgenti del rumore Mappe delle emissioni sonore 2 Informare la popolazione Rappresentazioni grafiche (isolivello o

istogrammi) 1 e 3

Identificare le zone da trattare (critiche, silenziose)

Superamento valori limite,

rappresentazioni grafiche 3 (zone) e 4 (edifici) Valutare l’incidenza delle diverse

sorgenti

Rumore comparato o cumulativo

2 o 3 Programmare dei piani d’azione :

 Gerarchizzare azioni, priorità  Testare l’impatto del piano di

azione

 Situazione futura

 Valutare e confrontare l’efficacia dei differenti scenari

Superamento valori limite, popolazione esposta, incidenza delle diverse sorgenti, rumore ambientale globale, confronto prima/dopo, attuale/futuro

3 o 4

Orientare le decisioni in materia di pianificazione per puntare ad un obiettivo preventivo

Superamento dei valori limite, esempi di classificazione sonora, confronto tra tipologie di usi degli spazi, zone sensibili

1 e 3

Confronto con altre problematiche Carte con indicatori più ampi 3 e 4 Legenda tipo di mappa :

1: tabelle di dati, grafici, diagrammi; 2: rappresentazioni cartografiche lineari; 3: rappresentazioni cartografiche in 2D; 4: rappresentazioni cartografiche in 3D.

Riferimenti

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