1° PIA N O INTERRATO (p.a. 1 9 7 + 4H) pun to in fo rm az io n i tu ri st ic he c ann a di v entilaz ione HH
4.1.1 Normativa sull’abbattimento barriere architettoniche D.M.14/6/1989
La gestione e il funzionamento interno dell’autorimessa deve essere conforme alle disposizioni dettate dalla normativa specifica sull’abbattimento delle barriere architettoniche,cioè la sua funzionalità deve essere accessibile anche ai disabili senza la necessità di aiuti da parte di altre persone;infatti la normativa italiana stabilisce che le opere pubbliche di nuova costruzione devono essere conformi al D.M.14/6/1989:
“
Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l’accessibilità,l’adattabilità e la
visibilità degli edifici privati e di edilizia pubblica sovvenzionata agevolata,ai fini
del superamento e dell’eliminazione delle barriere architettoniche”
.Per “barriere architettoniche” la normativa considera prevalentemente tutti gli elementi altimetrici che s’incontrano lungo il percorso di esercizio di un edificio, cioè gradini,dislivelli,scale etc..
Relativamente alle autorimesse tale normativa prescrive ci sia un posto auto(p.a.) riservato ai disabili ogni 50 p.a. o frazione, e che questo sia maggiorato in lar-ghezza per permettere l’uscita e la manovra con la sedia a ruote.
La normativa permette di realizzare due posti auto adiacenti riservati ai disabili,cioè con spazio di manovra del disabile in comune, purchè sia rispettata la misura minima di 3,20m totali di larghezza per ciascun posto .
Nel parcheggio in oggetto abbiamo quindi previsto:
_ 1°p.i. 207 p.a. ⇒ 5 posti riservati a disabili indicati con H _ 2°p.i. 225 p.a. ⇒ 5 posti riservati a disabili indicati con H
Tali posti per disabili è stato ritenuto ragionevole disporli a ridosso dei vani ascensori principali di ciascun piano.
Per quanto riguarda le dimensioni del vano ascensore,tale normativa stabilisce i seguenti valori minimi:
_ porta di accesso ascensore con luce netta di 80cm
_ spazio libero antistante la cabina di dimensioni 150cmx150cm
Nel progetto in esame sono state rispettate tutte le prescrizioni normative sopra riportate.
4.2 Classificazione dell’autorimessa
Secondo la normativa italiana D.M. 1/2/1986
“ Norme di sicurezza antincendi per
la costruzione e l’esercizio di autorimesse e simili ”
si definisce autorimessa :“un’area coperta destinata esclusivamente al ricovero,alla sosta ed alla manovra degli autoveicoli con i servizi annessi.Non sono considerate autorimesse le tettoie aperte almeno su due lati”.
Il parcheggio oggetto di studio secondo il D.M.1/2/1986 può essere così classifi- cato :
• isolato perché situato in un edificio esclusivamente destinato a tale uso • interrato perché i piani di parcamento sono inferiori a quello di campagna(p.c.) • chiuso perché le uniche aperture con l’esterno sono quelle per l’areazione, l’illuminazione e per l’accesso.
• sorvegliato perché provvisto di sistemi automatici di controllo ai fini antincendio e di sistemi di vigilanza continua(almeno durante l’orario di apertura) La capacità di parcamento è definita dalla stessa normativa come “il rapporto tra la superficie netta del locale e la superficie specifica di parcamento”;definendo su- perficie specifica di parcamento “l’area necessaria alla manovra ed al parcamento di ogni autoveicolo”.
4.3 Compartimentazione
Al fine di controllare con maggiore efficacia eventuali sviluppi di incendi all’interno dell’area di parcheggio,la normativa D.M.1/2/1986 prevede una suddivisione delle superfici di parcamento di ciascun piano in vari compartimenti in funzione delle di- mensioni max stabilite per ciascuno di questi ,relativamente al tipo di autorimessa. In questo caso,trattandosi di autorimessa isolata,interrata,chiusa e munita di im- pianto fisso antincendio automatico,la normativa prescrive le seguenti dimensioni max per i compartimenti :
• 6000 m² per il primo piano interrato • 5000 m² per il secondo piano interrato
Il parcheggio oggetto di studio ha una superficie netta in pianta per ogni piano di 6110 m² comprese le rampe;per cui i due piani devono essere suddivisi in due compartimenti,che data la geometria strutturale e di parcamento dei due piani questi possono risultare quasi simmetrici e divisi ortogonalmente al lato maggiore, secondo porte taglia-fuoco scorrevoli automatiche posizionate ai fianchi dei pila- stri centrali.
Le dimensioni di tali comparti sono rispettivamente di 3005 m² e di 3105 m².
4.4 Geometria di parcamento
Gli stalli sono posizionati quasi tutti ortogonalmente alle corsie di circolazione in- terna o di manovra tranne quelli sui corridoi di estremità dove per la maggior parte sono posizionati parallelamente a queste.
Le dimensioni degli stalli auto sono di 2,50m x 5m,tranne quelli disposti in linea sulle corsie trasversali di estremità che misurano 2,6 x 5m.
La superficie specifica di parcamento è data dall’area dello stallo standard più la l’area antistante allo stallo compresa nella corsia di manovra(area di manovra) e quindi misura (5+6)x2,5m = 27,5 m² ; tale valore è maggiore al minimo previsto dalla norma per autorimesse sorvegliate e pari a 10 m².
Sulla viabilità interna sarà realizzata una adeguata segnaletica,che agevolerà le manovre dei conducenti.
4.5 Vie d’uscita d’emergenza-Piano di sfollamento
La normativa antincendio prevede un piano organizzato di vie d’uscita per il de- flusso rapido e ordinato degli occupanti verso l’esterno in caso di pericolo di vario genere(incendio,terremoto,etc…)
Per il dimensionamento delle vie di fuga la norma prescrive che:
• la larghezza delle vie d’uscita deve essere multipla del modulo d’uscita e co- munque non inferiore a due moduli(1,20m) e nel caso siano presenti 2 o più uscite è consentito che una uscita abbia larghezza inferiore a 1,20m e comun- que non inferiore a 0,6m :
nel progetto in esame le vie d’uscita hanno larghezze minime di 1,4m(rampe scale minori) e di 2m(rampe scale maggiori),per cui > 1,20m
• le uscite sulla strada pubblica o in luogo di riparo sicuro non devono essere in- feriori a due per ogni piano e devono essere ubicate in modo da essere rag – giungibili con percorsi inferiori a 40m,aumentabile a 50m se l’autorimessa è protetta da impianto di spegnimento automatico:
nel nostro caso la lunghezza max dei percorsi interni di uscita fino alle rampe scale è di circa 30m e il numero delle uscite è di 4 a piano, per cui tali disposi- zioni risultano verificate.
• La densità di affolamento per un’autorimessa sorvegliata deve essere non inferiore a 1 persona ogni 100m² di superficie lorda di pavimento:
relativamente al parcheggio in esame si ottengono i seguenti valori di affolla- mento per ogni piano,aventi una superficie di 6110m²:
_ 62 persone per il 2° piano interrato(p.i.) ⇒ 31 persone/comparto
_ 124 persone per il 1° p.i.(dato che le persone del 2° p.i. attraversano il 1°p.i.) ⇒ 62 persone/comparto
• La capacità di deflusso per i primi tre piani interrati è stabilita dalla norma pari a 37,5 persone/modulo,ogni modulo misura 0,6m ,nel computo della capacità di deflusso sono compresi anche gli ingressi carrabili :
nel nostro caso abbiamo le stesse uscite ai 2 piani interrati,quindi abbiamo le seguenti capacità di deflusso per le varie uscite di ogni piano:
_ 2 uscite di larghezza 1,4m ⇒ 2 moduli x 37,5 = 75 persone/uscita
_2 ingressi carrabili(rampe) di larghezza 6m ⇒ 10 moduli x 37,5 = 375 persone/rampa
dato che le uscite sopradette sono distribuite 1 per ogni comparto,il piano di sfollamento risulta verificato da ciascuna uscita di ogni comparto.
1°-2° PIANO INTERRATO p unto infor m az io ni t u ri st ic he HH ca nna d i v en tila zi o n e sc ale ce ntra li da 2m sc al e pe ri met ral i da 1, 4 -1, 5 m g rig lie ventilazion e 1 ° p .i. g riglie ventilazion e 2° p .i.
4.6 Ventilazione
La normativa prescrive che:
• le autorimesse devono essere munite di un sistema di aerazione naturale costi- tuito da aperture ricavate nelle pareti e/o nei soffitti e disposte in modo da con- sentire un efficace ricambio dell’aria ambiente,nonché lo smaltimento del calore e dei fumi di un eventuale incendio.
Nel progetto in esame le aperture sono tutte realizzate mediante grigliati a sof- fitto tranne che quelle costituite dalle rampe di uscita per il 1°p.i.(a parete). • Le aperture di areazione naturale devono avere una superficie non inferiore ad
1/25 della superficie in pianta del compartimento.
nel nostro caso è quindi richiesta una superficie di ventilazione a piano pari a:
6110 · 1/25 = 244,4 m²/piano ⇒ è verificata con una superficie di 247m² del 2°p.i e di 260 m² del 1°p.i.
• il sistema di ventilazione naturale deve essere indipendente per ogni piano : nel progetto di studio,la ventilazione naturale è stata così prevista:
_ 2p.i. : intercapedine indipendenti lungo il lato maggiore a sud
2 canne(o camini)indipendenti attorno ai vani scale ascensore _ 1p.i. : intercapedini indipendenti lungo i lati minori del parcheggio
3 aperture a soffitto distribuite omogeneamente nella zona centale del piano
4.7 Impianto antincendio
Conformemente a quanto prescritto dal D.M. 1/2/1986(punto 6),il parcheggio è stato progettato prevedendo un impianto antincendio composto dai seguenti dispositivi :
• impianto antincendio a idranti
• impianto fisso antincendio automatico a pioggia(sprinkler) • mezzi di estinzione portatili(estintori)
impianti antincendio a idranti
La norma prevede che ci sia almeno:
_ 1 idrante ogni 50 veicoli per il 1°p.i. ⇒ nel nostro caso 5 idranti(minimo)per il 1°p.i. _ 1 idrante ogni 30 veicoli per il 2°p.i. ⇒ “ “ “ 8 idranti(minimo)per il 2°p.i.
Quindi per il parcheggio oggetto di studio è stato stabilito di installare 5 idranti al 1°p.i. e 8 idranti al 2°p.i.,disponendoli in modo da garantire una copertura unifor- me della superficie dei relativi piani del parcheggio.
Gli impianti idrici antincendio sono costituiti da una rete di tubazioni ad anello,con Montanti nelle gabbie delle scale e delle rampe;da ciascun montante,in corrispon- denza di ogni piano dell’autorimessa è derivata con tubazione di diametro interno DN40 un idrante UNI 45 presso ogni uscita.
La custodia degli idranti è installata in un punto ben visibile ed è munita di sportel- lo in vetro trasparente con larghezza ed altezza non inferiori rispettivamente a 35cm e 55cm e una profondità che consenta di contenere a sportello chiuso,ma- michette e lancia permanentemente collegate.
La tubazione flessibile è costituita da un tratto di tubo di lunghezza che consenta di raggiungere col getto ogni punto dell’area protetta,nel caso in esame 40m. La rete idrica deve essere eseguita con tubi di ferro zincato o materiali equivalenti protetti contro il gelo e deve essere indipendente dalla rete dei servizi sanitari. Gli impianti hanno caratteristiche idrauliche tali da garantire al bocchello della lancia,nelle condizioni più sfavorevoli di altimetria e distanza,una portata non inferiore a 120 litri/minuto ed una pressione di 2bar.
L’impianto è dimensionato per una portata totale determinata considerando la probabilità di contemporaneo funzionamento del 50% degli idranti e per ogni montante degli idranti di almeno due piani.
L’impianto deve essere alimentato normalmente dall’acquedotto cittadino. L’impianto deve essere tenuto costantemente sotto pressione e munito di attacco per il collegamento dei mezzi dei Vigili del Fuoco,da installarsi in un punto ben visibile e facilmente accessibile ai mezzi stessi.
La riserva idrica deve avere una capacità tale da assicurare il funzionamento dell’impianto per 30 minuti alle condizioni di portata e pressione di cui sopra,vale a dire 35m³;tale riserva idrica sarà realizzata in sotterraneo di fianco al lato nord del parcheggio.
Impianto fisso antincendio automatico a pioggia
Gli impianti fissi di spegnimento automatico sono del tipo a pioggia(sprinkler)con alimentazione ad acqua.Gli sprinkler,di cui è stato dotato il parcheggio hanno ali- tentazione e distribuzione analoga agli idranti.Il numero delle testine e la loro di- sposizione in pianta saranno oggetto di valutazione da parte del Comando dei Vigili del Fuoco.
mezzi di estinzione portatili(estintori)
La normativa stabilisce che deve essere prevista l’installazione di estintori portatili di “tipo approvato” per fuochi delle classi “A”,”B” e “C” con capacità estinguentenoninferiore a “21°” e “89B”.
Gli estintori devono essere disposti presso gli ingressi o comunque in posizione ben visibile e di facile accesso.
Il numero di estintori necessari si calcola nel modo seguente: 1 ogni 5 autoveicoli per i primi 20
1 ogni 10 “ fino a 200
1 ogni 20 “ oltre 200
Nel nostro caso,dovremo predisporre:
_1°p.i. 207 autoveicoli ⇒ primi 20(4estintori)+180(18estintori)+7(1estintore) = 23estintori _2°p.i.225 autoveicoli ⇒ primi 20(4estintori)+180(18estintori)+25(2estintori) = 24estintori
4.8 Resistenza al fuoco di elementi strutturali e d’impianti
In base al D.M. 30/11/1983 “
Termini e definizioni di prevenzione dell’incendio”
sivaluta l’attitudine o la resistenza di un elemento costruttivo,sia esso una compo- nente o una struttura portante a conservare:
_ la stabilità per un determinato periodo di tempo ⇒ R (es.R90=garantisce stabilità per 90 min)
_ la tenutaai fumi per “ “ “ ⇒ E ( E indica l’Emissività di fumi)
_ l’isolamento termico “ “ “ ⇒ I ( I indica l’isolamento termico)
per es. REI 120 garantisce resistenza(stabilità),non emissività ed isolamento termico per 120 min
Per quanto riguarda le autorimesse, la norma stabilisce la classe di resistenza minima REI delle varie parti strutturali e componentistiche,nel seguente modo:
_ strutture non separanti non combustibili di tipo R 90
_ strutture di separazione con altre parti dello stesso edificio di tipo non inferiore a REI 90 _ strutture di separazione con locali di edifici destinati ad attività che presentano materiali combustibili o esplosivi,di tipo non inferiore a REI 180
_ strutture di separazione dagli edifici adiacenti di tipo non inferiore a REI 120
_ porte di comunicazione di tipo non inferiore a REI 120 con congegno di autochiusura in caso d’incendio
Per quanto riguarda il progetto di studio,tutte le strutture e apparecchiature del parcheggio saranno realizzate conformemente alla normativa sopra elencata.
4.9 Impianto elettrico
La normativa antincendio relativamente all’impianto elettrico delle autorimesse,stabilisce che i cavi elettrici devono essere resistenti all’incendio,a bassa emissione di fumi e ridotta emissione di gas tossici.
Inoltre i cavi e gli accessori dell’impianto elettrico devono essere conformi ai gradi di protezione IP(International Protection)stabiliti dalla normativa medesima.
Più precisamente i cavi devono essere ad isolamento minerale a norme CEI,costituiti da conduttori di rame isolati,posti sotto guida di rame e senza saldature,con protezione IP44.
Nei passaggi pedonali gli impianti sono sotto traccia con conduttori H07-K in tubo PVC flessibile autoestinguente.
Per quanto riguarda l’illuminazione questa è affidata a plafoniere fluorescenti in materiale autoestinguente e grado di protezione non inferiore a IP55.
Il tipo e la distribuzione dei corpi illuminanti sono tali da garantire un livello di illu- minamento di almeno 120lux sul piano viabile.
Riporto di seguito il significato del grado di protezione IPn1n2 :
1°numero(n1) : protezione contro il contatto di corpi solidi esterni e contro l’acceso a parti pericolose
n1 protezione del materiale protezione delle persone
0 non protetto
1 protetto contro corpi solidi di dimensioni > 50 mm protetto contro l’accesso con il dorso della mano
2 protetto contro corpi solidi di dimensioni > 12 mm protetto contro l’accesso con un dito
3 protetto contro corpi solidi di dimensioni > 2,5 mm protetto contro l’accesso con un attrezzo
4 protetto contro corpi solidi di dimensioni > 1 mm protetto contro l’accesso con un filo
5 protetto contro la polvere protetto contro l’accesso con un filo
6 totalmente protetto contro la polvere protetto contro l’accesso con un filo
2°numero(n2) : protezione contro la penetrazione dei liquidi
n2 protezione del materiale
0 non protetto
1 protetto contro la caduta verticale di gocce d’acqua
2 protetto contro la caduta di gocce d’acqua con inclinazione max di 15°
3 protetto contro la pioggia
4 protetto contro gli spruzzi d’acqua
5 protetto contro i getti d’acqua
6 protetto contro le ondate
7 protetto contro gli effetti dell’immersione