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INTRODUZIONE
La diagnostica ecografica è un processo attivo che richiede l’interazione tra l’operatore, il paziente , la macchina ecografica e la sonda per ottenere immagini ultrasonore ottimali. Per una buona interpretazione il veterinario, oltre ad aver acquisito una certa manualità della tecnica, deve conoscere in maniera approfondita l’anatomia del cavallo, le interazioni degli ultrasuoni con i differenti tessuti che vengono esaminati e le varie patologie che colpiscono l’apparato locomotore.
Tradizionalmente, la diagnostica per immagini nella clinica ortopedica del cavallo si è affidata all’esame radiografico; questo però fornisce informazioni relativamente scarse relativamente ai tessuti molli.
L’ ecografia diagnostica in ortopedia equina è stata introdotta intorno alla metà degli anni ’80 per la valutazione dei tendini flessori e dei legamenti della parte distale dell’arto. Presto l’esame ecografico si è diffuso per la sua validità nel diagnosticare e monitorare varie patologie tendinee e legamentose. I reperti ecografici sono stati messi a confronto con gli esami istopatologici per poter definire il tipo di tessuto nella zona della lesione e correlarlo all’immagine ecografica.
Appurata l’affidabilità della diagnosi ultrasonica e avendo a disposizione con l’evoluzione tecnologica apparecchiature sempre più sofisticate l’utilizzo di questa tecnica si è via via diffuso e sviluppato su altre regioni anatomiche, in particolare per ottenere informazioni diagnostiche precise a livello dei tessuti molli dei vari distretti dell’apparato locomotore. E’ stato inoltre con gli anni validata l’utilità dell’ecografia nel monitoraggio dei processi di riparazione delle strutture colpite dalle varie patologie.
2 Per quanto riguarda le articolazioni, le prime applicazioni ecografiche sono state fatte sulla faccia dorsale dell’articolazione metacarpofalangea. Ben presto si è visto che l’esame ecografico poteva essere un metodo complementare o addiritura sostitutivo rispetto ad altri metodi più invasivi come ad esempio l’artrografia.
Quindi, l’ecografia è stata applicata su altre articolazioni come quella del carpo, della spalla, dell’anca, del garretto e della grassella.
Oggi , l’esame ecografico viene usato prevalentemente per la valutazione e la documentazione delle anormalità dei tessuti molli, e in molti casi clinici per determinare le lesioni di questi tessuti che si accompagnano alle anormalità a livello osteoarticolare, diagnosticate precedentemente con l’esame radiografico. Questi reperti ecografici insieme a quelli radiografici aiutano il veterinario a stabilire un piano terapeutico più adatto e completo.
L’obiettivo di questo lavoro è fare il punto sulle attuali conoscenze per quanto riguarda l’ecografia articolare e descrivere una serie di casi clinici affetti da alcune delle principali patologie, in cui la diagnostica ultrasonica è stata usata, a volte come unico metodo d’indagine, a volte per completare la diagnosi clinica o radiografica.