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1. Introduzione
Lo scenario delle reti wireless è sicuramente un campo interessante, al centro, in questi ultimi anni, di continue ricerche in campo teorico e pratico. Le unità wireless sono spesso piccole, mobili, alimentate a batteria e comunicano tra di loro attraverso l’uso di segnali radio con raggio di trasmissione limitato. La comunicazione tra due unità può avvenire direttamente, ovvero in single hop, solo quando entrambe le unità sono all’interno dello stesso raggio di trasmissione, o indirettamente, ovvero in multi hop, quando le unità sono costrette ad affidare ad altre unità il compito di trasmettere il messaggio dalla sorgente alla destinazione, in una catena di comunicazioni single hop.
Il compito, non banale, di trovare un cammino multi hop dalla sorgente alla
destinazione è affidato agli algoritmi di routing. Questi protocolli devono essere
robusti nei confronti di una serie di problemi tipici e molto frequenti in ambienti
wireless: collisioni nelle comunicazioni in ambiente radio condiviso, presenza di
ostacoli fisici nella trasmissione dei segnali, down momentanei o continuativi di
uno o più unità dovuti a guasti e alle limitate capacità energetiche, elevata mobilità
delle unità coinvolte nelle trasmissioni, aggiunta o rimozione di unità mobili alla
rete pre-esistente per cambi di topologia, ecc.
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In un precedente lavoro 1 , svolto un anno fa al Dipartimento di Informatica dell’Università degli Studi di Pisa, vennero presentati i risultati dell’implementazione e dell’analisi nell’ambiente di simulazione OPNET Modeler dell’algoritmo Virtual Routing Protocol 2 per reti ad-hoc.
In seguito agli incoraggianti risultati ottenuti dalle prime simulazioni svolte con una versione preliminare del protocollo, fu deciso di completarne lo sviluppo e di implementare anche nuovi accorgimenti tecnici per l’ottimizzazione dell’algoritmo.
Alla luce di queste scelte l’attività di tesi è stata concepita e svolta in tre fasi:
• completamento dello sviluppo del VRP originario all’interno del simulatore OPNET Modeler;
• implementazione di nuove funzionalità finalizzate all’ottimizzazione delle prestazioni dell’algoritmo;
• sviluppo e sperimentazione di strutture virtuali aggiuntive.
Questa tesi darà conto dei risultati ottenuti e si articolerà su più capitoli. Dopo aver presentato una trattazione delle reti ad-hoc e delle problematiche a esse correlate nel secondo capitolo, verranno illustrate le strutture virtuali utilizzate dal VRP nel terzo capitolo e le caratteristiche principali del Virtual Routing Protocol nel quarto; nel quinto capitolo verranno discusse le ottimizzazioni sviluppate, mentre nel sesto verranno introdotte le peculiarità del simulatore OPNET Modeler. Lo studio dei
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