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INTRODUZIONE
Le ricerche e gli studi sull'iconografia musicale hanno riscosso in questi ultimi anni un notevole interesse. Per quando riguarda la Grecia antica, accanto alle fonti letterarie, l'analisi e l'interpretazione delle pitture vascolari costituisce un'importante fonte documentaria per conoscere più a fondo la storia, le funzioni e le occasioni della musica nella vita sociale del tempo.
In modo diretto, anche se attraverso le convenzioni dell'arte figurativa, i vasi ci forniscono infatti preziose informazioni sul ruolo della musica, e del singolo strumento musicale nei diversi contesti sociali e religiosi.
L'obiettivo del presente lavoro è stato quello di tracciare, nelle sue linee essenziali, la storia dell'origine e dell' utilizzo del Barbitos sulla base sia delle fonti letterarie sia di quelle iconografiche.
Questo metodo ha permesso di esaminare la questione, consentendo
di capire come, nell'ambito più generale della musica i Greci
distinguessero, a seconda dei contesti, i diversi tipi di melodie e di
strumenti musicali.
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La ricerca è stata quindi suddivisa in cinque parti: nella prima si è esaminato, nelle sue linee generali, il ruolo della musica; nella seconda viene illustrata la morfologia dello strumento preso in esame con cenni di organologia; nella terza invece sono state prese in esame le fonti letterarie sull'origine e l'uso dello strumento nei diversi contesti, uno dei quali, quello della festività religiosa delle Antesterie, ci è sembrato meritevole di una parte tutta sua. L'ultima parte, la quinta, è costituita dal catalogo delle immagini vascolari organizzato in modo cronologico, in cui il barbitos compare. Non si tratta di un catalogo esaustivo, ma sufficiente a dimostrare quali fossero i contesti in cui lo strumento veniva usato e quale sia stato il periodo della sua utilizzazione. Ognuno dei vasi considerati è corredato di una scheda, comprensiva della bibliografia essenziale, rappresentata dalle opere di J.D.Beazley, Attic Black Vases, Attic Red Vases, Paralipomena e Addenda e del CVA.
La documentazione figurativa costituisce uno straordinario patrimonio culturale la cui conservazione e studio
1rende possibile l'individuazione delle radici di uno degli aspetti dell'eredità culturale dell'Occidente profondamente influenzata dal pensiero greco: la funzione educativa della musica.
1 Menegazzi 2002, pp. 533-540
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Gli antichi autori greci, proprio nella musica, videro la guida indispensabile per l'educazione dell'uomo e del cittadino
2.
E' meraviglioso poter affermare che le raffigurazioni, vero
«specchio» dell'immaginario musicale degli antichi Greci
3, evidenziano il ruolo privilegiato affidato alla musica e consentono ancora oggi di essere a contatto con i luoghi e le occasioni delle esecuzioni musicali: dai rituali del culto, a quelli del matrimonio e della morte, dal simposio alla scuola, alla palestra, dalle rappresentazioni teatrali all'ambito militare, occasioni tutte in cui si faceva uso di uno o più strumenti musicali.
2 Beschi 2003, pp. 1-10
3 Gallo 1988, p. 9