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Ma le patologie da sovraccarico biomeccanico costituiscono un rischio

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Academic year: 2021

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CONCLUSIONI

I disturbi muscoloscheletrici da sovraccarico biomeccanico sono molto diffusi tra i lavoratori e costituiscono una delle principali cause di assenza per malattia in svariati ambiti lavorativi.

Come nel resto d’Europa, anche in Italia,queste patologie sono divenute quelle più frequentemente denunciate all’INAIL. Ad accelerare notevolmente questo processo ha contribuito l’effetto dell’entrata in vigore del D.M. 14 gennaio 2008 che, con l’inserimento della maggior parte dei disturbi muscoloscheletrici nella categoria delle patologie tabellate, ha favorito l’emergere del fenomeno e, insieme al D. Lgs. 81/2008, il miglioramento dei livelli di tutela dei lavoratori.

Le conseguenze dei disturbi muscoloscheletrici sono pesantissime, per i lavoratori ai quali oltre alla sofferenza procurano anche danni economici e sociali, per i datori di lavoro poiché influiscono sull’efficienza aziendale e per il Paese perché incidono sulla spesa sanitaria e previdenziale.

Ma le patologie da sovraccarico biomeccanico costituiscono un rischio

evitabile o quanto meno riducibile. Infatti, i datori di lavoro e gli stessi

lavoratori possono contribuire a prevenire o a ridurre molte di queste

problematiche applicando ed osservando le vigenti normative in materia di

salute e sicurezza e seguendo le indicazioni e le soluzioni disponibili per

comportamenti lavorativi corretti che evitino questi rischi. Esistono azioni

specifiche da intraprendere per affrontare il rischio da sovraccarico

biomeccanico in maniera efficace. In primo luogo, come per tutti gli altri rischi

lavorativi, è necessaria ed auspicabile una collaborazione tra lavoratori, datori

di lavoro ed istituzioni. In secondo luogo, gli interventi programmati devono

tenere in considerazione “l’intero carico esercitato sul corpo” e quindi tutte le

forme di tensione cui è sottoposto il corpo, oltre ai carichi trasportati; infatti,

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possono contribuire all’insorgenza di disturbi muscoloscheletrici anche il ritmo di lavoro, il microclima dell’ambiente lavorativo, la difficoltà di interazione con le macchine o gli strumenti di lavoro e altri fattori. Infine, è fondamentale che, se i processi lavorativi lo consentono, i datori di lavoro si impegnino a reinserire i lavoratori affetti da queste patologie in mansioni adeguate alle loro condizioni di salute.

I datori di lavoro devono quindi impegnarsi concretamente a favore della

salute e della sicurezza, adottando tutte le azioni praticabili per ridurre o

meglio prevenire i rischi da sovraccarico biomeccanico e le conseguenti

patologie muscoloscheletriche.

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