• Non ci sono risultati.

IN QUESTO NUMERO SUL NATALE PERCHÉ ESISTE LA SCUOLA? DIALOGO APERTO DEL DGS MESSAGGI SPIRITUALI I CALENDARI DELLE SCUOLE

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "IN QUESTO NUMERO SUL NATALE PERCHÉ ESISTE LA SCUOLA? DIALOGO APERTO DEL DGS MESSAGGI SPIRITUALI I CALENDARI DELLE SCUOLE"

Copied!
6
0
0

Testo completo

(1)

BOLLETTINO GENNAIO 2007

Ovvero la Voce dell’Insegnamento Spirituale – Associazione Scuola Scientifica Basilio Sede Italiana Via Agostino di Duccio n°4; 50143 Firenze. Tel/fax: 055-715716 e-mail: ecb.filiale324@dada.it sito web: www.ideanuova.net

In apertura desideriamo riportare gli auguri della Direzione Generale Spirituale a tutti i fratelli: “…Con il desiderio che ogni Scuola accenda giorno dopo giorno una luce spirituale che si ingrandisca come un costante Natale per ogni fratello che vi giunge. L’augurio per il nuovo anno 2007 è che tutti i fratelli della Scuola possano evolvere nelle conoscenze spirituali, poiché queste hanno bisogno di essere continuamente approfondite per chiarire agli uomini i propri dubbi.

Vi augura Felici Feste, Ernesto Guido Boeri (Direttore Generale Spirituale della Scuola Scientifica Basilio)”.

Con questi sentimenti, con queste intenzioni espresse dal Direttore Generale Spirituale ci apprestiamo a celebrare la Natività del 2006 e a guardare all’alba del nuovo anno 2007.

Anche la redazione del Bollettino vi augura Buone Feste!

Riportiamo di seguito il pensiero di Luigi Pirandello Guida Spirituale della Scuola 200 di Bologna sul Natale:

“La Natività di duemila anni fa di Gesù di Nazareth ancora oggi unisce l’umanità che in un modo o nell’altro pensa a quell’avvenimento. L’amore che uno spirito può offrire va oltre i tempi, le culture. Il traguardo da raggiungere è quello di fare della Natività non soltanto un giorno speciale ma di estenderlo a tutti i giorni dell’anno. È Natività quando splende il sole, quando sbocciano i fiori, quando guardi con amore i tuoi simili, quando riesci a comprendere e perdonare i tuoi fratelli. Il messaggio di Gesù conserva ancora quell’umiltà che porta a lasciare da parte la vanità e a permettere all’essere umano di essere relativamente felice”.

SUL NATALE

Come sempre ma più di sempre, più che in tutte le altre circostanze, la celebrazione della Natività ci mette nella necessità di

liberarci dalle sovrastrutture delle abitudini, dei facili sentimenti. La Natività risuona dentro di noi con due richiami principali che sono poi i richiami costitutivi dell’annuncio della Natività. Uno è quello che ci rimanda alle origini. C’è come uno sfondo che dà senso a tutto il divenire dell’umanità, si potrebbe dire di tutte le cose del cosmo e che ci accomuna, stabilendoci in una specie di pace originaria, potenziale, come se i molti rami di un grande albero all’improvviso scoprissero, guardando in basso, che hanno una comune radice. Noi siamo figli di una cultura di separazione, di antagonismo, di ignoranza spirituale ed ora siamo costretti, visto che gli spazi del mondo si sono ristretti, ad accorgerci che abbiamo una radice comune. In questo sussulto di guerre, di spargimenti di sangue, di oppressioni, mentre siamo feroci gli uni contro gli altri, dal fondo sorge questa memoria antica quanto l’umanità.

In realtà ad inventare il Natale non sono stati i cristiani, ma i pagani perché essi celebravano la ripresa del sole quando, dopo il solstizio invernale, il sole tornava a vincere le tenebre. Così è stato per l’Idea Nuova, l’Insegnamento spirituale trasmesso da Gesù di Nazareth, e per il quale torna oggi un’attenzione giusta perché noi, figli del

INQUESTONUMERO SUL NATALE

PERCHÉ ESISTE LA SCUOLA?

DIALOGOAPERTODELDGS MESSAGGI SPIRITUALI

ICALENDARIDELLESCUOLE

(2)

II sole, in quanto generati da un energia che proviene dal sole, oggi che stiamo sperperando il patrimonio da lui disceso, ritroviamo un senso grande, bello, umano nella filosofia di vita della Scuola e in quelle conoscenze spirituali che portano chiarezza nell’oscurità dell’ignoranza spirituale. Noi, come esseri umani, stiamo spengendo il sole; noi che abbiamo creato soli artificiali che danno non l’energia di vita ma l’energia di morte. Forse siamo presi da una profonda consapevolezza del nostro errore. Il culto dell’energia come forza vitale sta diventando una specie di nuova religione. Alle origini di tutto c’è un supremo atto di volontà. Noi uomini tutti siamo generati da una stessa strategia di vita. Allora è naturale che, con lo sguardo rivolto al sole che emerge dalle tenebre, ci interroghiamo su quale forza sia destinata a vincere. Questo si domandarono i primi ominidi, i primi uomini che riflettevano sulla vita che non era un puro dato da trasmettere, ma un evento su cui ripiegarsi con tremore e stupore. C’è un’alba anche in noi. Nel bambino che comincia a capire, c’è la specie che ricomincia a capire:

il problema è sempre quello. Il senso delle cose è che vivano o che muoiano? È l’antica domanda scritta dentro di noi che ci afferra con forza primordiale ogni volta che le circostanze ce ne danno l’occasione.

Generati per la vita dobbiamo deciderci se quest’annuncio di pace contenuto nella Natività debba essere un rito che attenui, come un balsamo, le grosse ribellioni che generano le guerre, oppure se noi dobbiamo prendere in mano la nostra vita per testimoniare attorno a noi le vibrazioni armoniose che emanano dal nostro spirito quando realizza il Bene. È certo che tutti possono fare qualcosa per la vita, per la pace e per i nostri fratelli che a causa della loro confusione spirituale sospingono gli uomini verso le alterazioni dello spirito.

Teniamo sempre presente l’importanza della nostra partecipazione alle attività spirituali della Scuola per la rilevanza che hanno sulla nostra vita e sulla umanità intera. Il futuro che noi abbiamo bisogno di attendere è quello che chiamiamo "Idea Nuova". La Idea Nuova e l'irruzione del nuovo, la novità che arriva. É questa la dimensione coerente alle attese della coscienza una volta che la coscienza è fedele a se stessa, scuote dalle

sue ali la polvere, il peso delle persuasioni esplicite o occulte del nostro mondo.

La fantasia ha arricchito di simboli arcaici la Natività di Gesù - la stella, i pastori, gli agnelli- è un rito arcaico che ci permette di immaginare un mondo sereno accanto a quello vero, di costruire presepi e bombe, di amare e allo stesso tempo odiare, gli uni accanto agli altri, in modo da approvare le nostre imperfezioni e dimenticarci di rieducare il nostro spirito a vibrare in armonia.

Così il Natale ci riporta, da una parte a ricordarci delle origini in cui siamo tutti fratelli perché tutte le cose sono state fatte e tutte le religioni sono portatrici di una specie di riflesso della verità che ci precede e che ci attende, e dall’altra parte ci riporta agli eventi vicini. Su questa pagina tracciata dalle simmetrie segrete tracciate dall’amore delle origini e dall’amore del presente bisogna leggere il senso del Natale. Il nostro non è dunque un rito riservato agli addetti, agli specialisti o ai privilegiati che ci credono; è un rito che ci introduce nelle infinite vie della coscienza umana dove non incontriamo che l’alternativa di sempre:

l’odio dell’amore e dall’altra parte la fiducia che l’amore rinasce sempre e rinasce con la possibilità di diventare principio costitutivo del mondo. Occorre scegliere! La pace si annuncia da un’esplicita e creativa solidarietà con queste forze che emergono e che sono le forze dell’amore. Potremmo abbandonare anche i presepi e gli alberi di Natale, tornando semplicemente al piacere di stare con i propri cari. Il senso del Natale è altrove e lo possiamo trovare soltanto se anche noi teniamo gli occhi fissi per vedere se la stella nasce. Le stelle si alzano tutti i giorni

Che il tempo in cui siamo entrati sia davvero un tempo fecondo anche dal punto di vista spirituale, ci offra la possibilità di compiere passi per raggiungere la nostra evoluzione spirituale.

PERCHÉ ESISTE LA SCUOLA?

La Scuola è, da un lato una realtà umana, visibile, dall’altro una realtà spirituale. Dal punto di vista materiale, essa è costituita da donne e uomini di questo mondo e, in quanto tale, ha anche la sua storia. Lungo questa storia ha vissuto momenti di luminosità e anche dei momenti

(3)

III problematici. Il suo espandersi l’ha portata ad entrare in popoli e culture molto diversi da quelli in cui nacque. Il piccolo seme iniziale è diventato un albero grande e con molti rami. Una storia umana, quindi, molto umana, ma nel cui seno si è svolta anche una storia spirituale. Tutto ciò solleva da parte di alcuni fratelli la domanda: perché esiste la Scuola? Il cammino per trovare la risposta non può essere che uno: bisogna tornare al punto di partenza, all’ispirazione iniziale; lì si troverà la risposta e l’autenticità di ogni momento della sua traiettoria. Perché la Scuola esiste in forza di un invito. È stato, infatti, Gesù di Nazareth colui che, nella sua missione per l’Opera della Redenzione, iniziò ad invitare quel gruppo che durante la sua vita materiale nella Giudea e durante la sua missione lo accompagnò da vicino, e che dopo la sua morte o disincarnazione, decise di continuare il suo cammino sotto la protezione del Bene e ricevendo i suoi orientamenti spirituali. Gesù di Nazareth, come si comprende da tutti gli scritti e dalla bibliografia della Scuola, raccolse gente attorno a sé principalmente per un solo scopo: perché facesse sue le Leggi di Dio e si adoperasse perché l’errore scomparisse e lo spirito potesse tornare in libertà accanto a Dio. Ed è stato sempre Gesù ad invitare Pietro e gli altri apostoli a proseguire l’Insegnamento dell’Idea Nuova.

In ogni tempo della storia umana brillarono dei raggi di verità e ogni religione ne ha avuti alcuni dalla sua parte, ma le passioni e gli interessi materiali velavano e nascosero ogni scintilla di vero, ed il dogmatismo, la persecuzione religiosa, abusi di ogni specie, fecero l'uomo indifferente e scettico. Ma la voce spirituale, la voce delle Guide Spirituali, si fece intendere e la verità nacque nuovamente dall'ombra, più bella, più radiosa che mai. L'Insegnamento Spirituale affermò: muori per rinascere, rinasci per vivere. E la morte non fu più spaventevole perché attraverso di essa vedemmo una nuova vita. Così nacque l’Idea Nuova, una scienza spirituale e una filosofia di vita che ci dà un concetto completo del mondo e dell’esistenza, basato sulla ragione, sullo studio della scienza spirituale e sulle comprovazioni. Una concezione più vasta, più luminosa, più completa di quelle che le precedettero.

La Scienza spirituale ci fa conoscere le leggi di Dio, traccia la nostra linea di condotta, tende ad unire gli uomini con la fratellanza, la solidarietà, la comunanza delle idee, mostra a tutti uno scopo più degno e più elevato di quello avuto fin allora. Porta con se un sentimento nuovo dell’elevazione spirituale, nel bisogno di amare e di lavorare per gli altri, di arricchire l'intelligenza e lo spirito.

La dottrina spirituale, nata oltre 2000 anni fa è già diffusa in tutto il mondo, e se anche molti pregiudizi, interessi, errori ne ritardano ancora il cammino, essa può aspettare poiché il futuro è suo. La Scienza spirituale è forte, paziente, tollerante, rispetta la volontà dell'uomo, è progressiva e vive di scienza e di libertà, è disinteressata, non avendo altra ambizione che rendere gli uomini migliori; e tutto questo porta la calma, la serenità, la fiducia in se stessi, le migliori premesse per affrontare gli ostacoli della vita dandoci la forza di vivere degnamente e di degnamente morire.

Ciò che, per le migliaia di generazioni, per l'immensa maggioranza degli uomini che ci precedettero, non fu che un'ipotesi, diventa una certezza per noi.

DOMANDE E RISPOSTE

Domanda: Circa venti anni fa una psicologa della Scuola asseriva che quando facciamo l’incorporazione di spiriti del Bene come medium parlanti, questa incorporazione, al di là del messaggio il Bene dà una

“sistematina alla nostra mente”, cioè la mette in equilibrio. A lei era successo che mentre uno spirito si ritirava si portò via alcune problematiche memorizzate nella sua mente come una calamita attrae il ferro;

cosa dice in realtà la Scuola?

Risposta DGS: I problemi che riteneva di avere questa psicologa potrebbero essere dovuti alla quantità delle problematiche dei pazienti che aveva seguito. Al di là del fatto che fosse una psicologa, a chi ha avuto simili esperienze, abbiamo già chiarito che nessun medium porta con sé i mali dello spirito.

Può invece accadere un’altra cosa (perché la sensibilità di ogni medium è differente): può accadere che il fratello medium, incorporando uno spirito dell’errore, può trattenere per un certo periodo di tempo la

(4)

IV sensazione che gli ha lasciato lo spirito incorporato, che però dopo un po’ scompare.

Infatti, certe volte, lo spirito o la categoria dello spirito dell’errore che si incorpora commuove tanto le fibre più intime del medium che gli lascia per un po’ di tempo una sensazione che però presto se ne va.

Quando noi, come medium nella Scuola, incorporiamo uno spirito, cominciamo con quelli dell’errore: ma lo spirito dell’errore che si avvicina sarà più errato di noi stessi?

Più dannoso? Lo spirito dell’errore giunge per incorporarsi e il Bene favorisce l’allontanamento dello spirito del medium da parte dello spirito liberatore affinché l’altro possa subentrare.

E chi accompagna lo spirito dell’errore affinché possa incorporarsi su di un medium? Il Bene, gli spiriti dell’Opera.

Dunque si ritira lo spirito del medium, la mente dello spirito del medium permette che giunga lo spirito dell’errore, e la mente potrebbe fare questa riflessione: “Che fortuna che se ne va questo matto che mi altera e, anche se giunge un altro spirito dell’errore, mi lascerà più tranquilla”.

Perché, nel momento che si incorpora lo spirito dell’errore, gli spiriti del Bene si avvicinano alla mente del medium e questo fa bene al medium. Ed è molto difficile che il medium se ne vada dalla pratica stando male, perché è quasi sicuro che durante la pratica che sta realizzando il medium (sia liberando, che incorporando), anche senza avere grande elevazione spirituale, permette che le particelle spirituali della mente si tonifichino, grazie alla presenza del Bene, e questa è una buona compagnia, mentre noi certe volte abbiamo una cattiva compagnia per il nostro comportamento errato.

Molte volte accade che le particelle della nostra mente, anche incorporando spiriti dell’errore, per il fatto che essi sono accompagnati da quelli del Bene, fanno trovare allo spirito del medium che rientra nel proprio corpo il sistema mente in equilibrio. Il sistema mentale si altera per il comportamento dello spirito, la mente non si altera mai. Quando si dice: “Questo è un alterato mentale” si sbaglia, perché ciò che si altera sono i sistemi di comunicazione.

Non si può mai alterare la mente perché le sue particelle spirituali sono molto più evolute dello spirito. Chi si altera è lo spirito. E quando lo spirito si altera…tutto

in noi ne risente, perfino il dito più piccolo del nostro piede. Vi sono persone che usano una tecnica chiamata controllo mentale:

possono danneggiare molto chi partecipa a questa pratica. Non si deve controllare la mente ma lo spirito che la dirige. È lo spirito che va rieducato.

MESSAGGI SPIRITUALI

Atto spirituale di fede e aiuto spirituale

“Virtù” dedicato ai nonni del 5.10.06 nella Scuola 324 di Firenze.

Guglielmo Marconi: “Cari fratelli la mia gioia è sempre grande quando ho l’opportunità di trasmettervi i miei messaggi. Partecipate a questo atto con le vostre vibrazioni più elevate, cercate l’unione fra di voi, cercate la comunicazione con tutto il mondo spirituale che vi accompagna, che vi sostiene e non preoccupatevi se commettete degli errori, non preoccupatevi se li commettete nella vita materiale e non preoccupatevi se li commettete nell’attività che svolgete in questa istituzione perché per sbagliare bisogna fare, soltanto chi non fa niente non sbaglia mai, allora è meglio cercare di fare e sbagliare perché gli errori materiali non sono sempre errori spirituali perché ciò che fate con le buone intenzioni, con il proposito di migliorarvi, di andare verso il Bene, comunque porta ad un arricchimento del vostro spirito, un arricchimento profondo, quindi non abbiate timore, voi siete qui per evolvere e l’evoluzione presuppone un impegno, una costanza e un’energia che nasce da voi stessi, che si autoalimenta, nasce dall’entusiasmo e crea entusiasmo.

Quello che potete fare non è poco, è molto.

Se mi è consentito usare questo termine, cari fratelli, voi avete la possibilità di salvare interi mondi con ogni vostra azione di bene perché quando aiutate un fratello, fate il Bene, fate una buona azione, voi non aiutate un solo essere, aiutate quell’universo immenso che si cela dietro di lui. Ogni buona azione ha delle ripercussioni bellissime, immense in tutto l’universo. Un vostro sorriso può attraversare il mondo, arrivare dall’altra parte della terra. Questo universo nel quale

“esistete”, è molto più affascinante di quanto non possiate mai comprendere durante la vita materiale, certamente ha un

(5)

V fascino che vi appartiene, del quale fate parte, che arricchite con la vostra presenza.

Che possiate portare il messaggio del Bene, dentro di voi e questo possa emanare da voi in ogni vostra azione. Se l’evoluzione sarà lo scopo della vostra esistenza vi evolverete”.

Osvaldo Pini:“Cara nonna e caro nonno, si, oggi desidero rivolgermi a te come alla nonna e al nonno che si trova dentro di te.

Chi ti parla è uno spirito che ha vissuto quest’esperienza nella sua vita, che gli ha dato molta allegria e molta gioia. Ho attraversato la vecchiaia anche se questa parola non piace nell’ambiente nel quale vivi; mi sono riconosciuto in un vecchio.

Sappiamo tutti quanti che siamo fratelli e nelle fasi della vita siamo figli, padri, madri, zii e anche nonna, nonno, perciò oggi ti invito a riflettere su questa fase della vita che ti aspetta o che stai attraversando. Le rughe che solcano il tuo viso non le nascondere, sono pieghe che testimoniano il passare del tempo e la tua esperienza ti permette di trasmettere ai tuoi nipoti l’importanza del tempo. La vecchiaia porta saggezza, porta riflessione, meditazione. La società nella quale vivi non desidera parlare di vecchiaia, perché tutto è una frenetica corsa, tutto porta a nascondere che esistono fasi differenti della vita che inevitabilmente portano lo spirito incarnato alla disincarnazione e quindi non bisogna riflettere troppo sulla vita dello spirito bisogna vivere, dimenticandoci sempre chi siamo. La vecchiaia invece ti porta a considerare che il tempo è prezioso, che il tempo porta riflessione, che il tempo è importante: c’è il tempo per ridere e per scherzare, c’è il tempo per soffrire, per amare. La verità è che c’è tempo, ma tu cara nonna e caro nonno sai che questo tempo materiale serve ad un obiettivo fondamentale per il tuo spirito che è quello di migliorarti, di imparare a gioire per i tuoi nipoti o con i tuoi nipoti, di utilizzare una piccola ora che trascorri con loro, quell’istante fugace che gioisci con loro per arricchire il tuo spirito e trasmettere tutta la tenerezza, tutta la comprensione che solo una nonna o un nonno può trasmettere.

Non ti vergognare se trovandoti insieme ad un bimbo lasci da parte tutte le tue rigidità tutte le tue strutture e ti metti a giocare con lui come un bambino. Cara nonna, caro

nonno, questi sono i momenti più belli della tua esistenza. Anche se sei una persona colta materialmente quando ti metti a giocare con tuo nipote ti dimentichi della dizione. Diciamocelo sottovoce non aspetti altro che ti si possa presentare un altro momento per stare insieme a lui, per ritornare bambino. Cara nonna, caro nonno, il linguaggio che puoi usare con tuo nipote, quello più adatto, è quello delle favole:

perché nelle favole puoi trasmettere la bontà puoi trasmettere la virtù, il perdono, la verità, senza entrare in contrasto con quella che è l’educazione dei genitori, che comunque va rispettata. Perciò il linguaggio che userai con i tuoi nipoti sarà quello delle favole, perché le favole trasmettono per prima cosa che esiste il bene, esiste l’errore;

ma soprattutto nelle favole si trasmette sempre la speranza e la speranza è importante in un’umanità che vive senza speranza. Non ti dimenticare cara nonna, caro nonno, di parlare anche della disincarnazione, è importante sai, altrimenti questo tuo nipote penserà che non avrà più la possibilità di stare con te. Devi spiegargli che con una metamorfosi la nonna o il nonno si trasformeranno, come un bruco si trasformerà in una farfalla, ed entreranno nel mondo spirituale ma che loro potranno continuare a parlare con te, a pensarti, a mandarti i bacini, pensare a te come al nonno e alla nonna che hanno sempre amato. Ti farò sorridere cara nonna, caro nonno, ma vorrei ancora dirti di non crogiolarti troppo nelle tue malattie, se il colesterolo è troppo alto o se le articolazioni non comandano, se non ti permettono più di fare quei movimenti che facevi prima. É ben triste disincarnare con tutti gli organi a posto, ma con lo spirito completamente alterato, perciò coltiva molto il tuo spirito, cerca di allontanarlo da quelle che sono le sue malattie spirituali, pratica la virtù.

Ancora un’ultima raccomandazione: in questa fase della vita che è riconosciuta come vecchiaia potrai non avere tutto funzionante, potrai dimenticarti molte cose umanamente, certe parti del tuo organismo saranno, come dire, sorde, ma ricordati che per tuo nipote, per tua nipote, tu rimarrai sempre la nonna, il nonno che lo ha accarezzato, che lo ha compreso, che gli ha raccontato delle favole, che gli ha parlato dell’aldilà. L’Insegnamento Spirituale che

(6)

VI conosci ti aiuterà ad essere una nonna, un nonno migliore e ricordati, per te ci saranno solo fratelli ma quando ti avvicini a questa fase della vita cerca di riconoscere nei tuoi fratelli più piccoli, tanti nipoti che hanno bisogno di un tuo sguardo, di una tua parola di speranza, di un tuo gesto di comprensione. Lo so che ti faccio sorridere perché forse tu non ritieni di essere giunto a questa tappa della vita che conosci come vecchiaia, ma ricordati che l’esperienza materiale dello spirito può finire molto brevemente e allora cerca di offrirti come nonna e come nonno per coloro che non li hanno, che non li hanno conosciuti. Stare qui con te mi pone tante emozioni, perché l’amore che ti porto non ha parole. Però sappi gioire in tutti i momenti della tua esistenza nonostante gli acciacchi del corpo.

Quando ti troverai seduto in quest’aula per collaborare con il bene ricordati dei tuoi nipoti sparsi da tutte le parti del mondo portagli la tua vibrazione gioiosa, scrollati dalle tue difficoltà, dalla tua mancanza di comunicazione, dalla tua tristezza, portagli un sorriso, portagli una carezza spirituale, ti sentirai meglio”.

Guglielmo Marconi:

“Fate tesoro fratelli di questi messaggi che diventano insegnamento. Fratelli apritevi alle vibrazioni che arrivano, mettete da una parte le vibrazioni materiali, elevate il vostro spirito. Lasciatevi trasportare dalle vibrazioni del Bene, lasciatevi proteggere, lasciate che il Bene possa seminare nel vostro spirito l’allegria e la serenità, la verità e la giustizia affinché germoglino i frutti di questi ideali. Aprite il vostro spirito, fratelli lasciate che si allontanino le nuvole della discordia. Apritevi alla luce del Bene, e siate luce voi stessi in questi istanti, che possiate comunicare aldilà delle parole, che possiate percepire dentro di voi ciò che realmente siete. Le particelle del Bene arrivano insieme, lavorano unite fanno scudo contro gli attacchi di chi soffre troppo per vedere la luce. In questo istante le particelle del Bene vi circondano, vi proteggono, comunicano con ogni componente del vostro corpo, della vostra mente. Ascoltate il Bene fratelli, ascoltate il Bene che è dentro di voi e che non può essere schiacciato da niente. Che questa energia vi accompagni in ogni istante, che si possa rinnovare la vostra volontà per il vostro desiderio di ottenerla

nuovamente. Racchiudete le migliori sensazioni, i pensieri più profondi, le parole più dolci dentro di voi, sappiate regalarle a chi ha bisogno, sappiate donare ciò che ricevete. Il Bene vi protegge fratelli abbiate fiducia”.

CALENDARIO GENNAIO DELLE SCUOLE:

Scuola 200 Bologna Domenica 7 ore 11.00

Atto Spirituale dedicato a Venerabile Maria Sabato 27 ore 16.00 Atto spirituale

“Incorporazione familiari e amici”

Lunedì ore 18.00 segreteria amministrativa Martedì ore 17.30-19.00 corso 1° anno – 2°

modulo

19,00 – 20 Culto a Dio

Giovedì ore 16.30 – 18.00 replica corso 1°

anno 1° modulo

ore 18.00-20.00 Aiuto Spirituale e sviluppo medianità

Venerdì ore 18.00-20.00 Aiuto Spirituale e fluido - Culto a Dio.

Sabato 13 ore15. 30 – 19.00 Corso per direttori spirituali e valorizzazione medianità parlante

Sabato 20 ore 16.00-18.00 Aiuto spirituale e fluido – Aiuto alla famiglia

Gennaio - Scuola 324 di Firenze:

Lunedì: ore 19,00 – 20,00 Aiuto Spirituale per le famiglie.

Martedì: ore 18.30-20,00 Aiuto Spirituale, corso di conoscenze spirituali (1° Anno).

Ore 20,00-21,00 Culto a Dio.

Venerdì ore 19.30-20,00 Aiuto Spirituale, Ore 20,00-21,00 Culto a Dio

Giovedì 4 gennaio: ore 20.00-21.00 sviluppo medianità parlante.

Giovedì 11 gennaio: ore 18.30 – 19.30 Valorizzazione medianità parlante

Ore 19.30-21,00: Corso per D.S. e D.C.

Giovedì 18gennaio: ore 20.00-21.00 sviluppo medianità visiva.

Giovedì 25 gennaio: ore 18.30 – 19.30 Valorizzazione medianità parlante

Ore 19.30-21,00: Corso per D.S. e D.C.

Riferimenti

Documenti correlati

Si risponda alle seguenti domande con l’ausilio dei fogli preparati a casa contenenti tabelle, serie storiche, …gure, risultati numerici, facendo nel testo i dovuti rimandi a

Bisogna aggiungere che entrambi quei mondi, quello «romano» e quello «barbarico» (stavolta sono fra virgolette entrambi), erano tutt’altro che uniformi e monolitici, poiché

È stato concordemente rilevato sia nel corso delle varie esperienze di tutoraggio che nell’elabo- razione effettuata dai Dirigenti e dai Coordinatori che la difficoltà maggiore

Se molti luoghi del quotidiano sono stati «messi in discussione» dalla pandemia come ambienti non sicuri ai fini della possibilità di contrarre il Covid, una categoria

Docente di Sociologia del mondo musulmano e istituzioni dei paesi islamici, Università di Trieste. docente di Islamistica, Università

dal latino: communicare, mettere in comune, derivato di commune, propriamente, che compie il suo dovere con gli altri, composto di cum insieme e munis ufficio,.. incarico,

www.eppendorf.com/sustainability.. 2) Per consentire la movimentazione della maniglia della porta, aggiungere 80 mm alla larghezza degli ultracongelatori. 3) Aggiungere fino a

Nei 13 giorni che precedono il Natale, 13 personaggi scanzonati simili a troll escono allo I simpatici Jólasveinar , riconoscibili dal tradizionale costume islandese che