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IL MERCOLEDI MATTINA. IL GRANDE VESPERO (si celebra il Mercoledì Mattina) Il sacerdote, stando davanti alla Sacra Mensa:

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IL MERCOLEDI’ MATTINA

IL GRANDE VESPERO (si celebra il Mercoledì Mattina)

Il sacerdote, stando davanti alla Sacra Mensa:

Benedetto il nostro Dio, in ogni tempo, ora e sempre e nei secoli dei secoli.

(Se invece con il Vespero si celebra la Liturgia prevista o dei Presantificati, si inizia con: Benedetto il Regno del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli dei secoli.)

Il coro: Amen.

IL SALMO INTRODUTTIVO E LE PREGHIERE

Il lettore o il chi presiede dice il Venite adoriamo e legge il Salmo Introduttivo 103, mentre il sacerdote, stando davanti alla Sacra Mensa, legge le preghiere del Lucernario.

Venite, adoriamo e prosterniamoci al Re nostro Dio!

Venite, adoriamo e prostriamoci a Cristo Re e nostro Dio!

Venite, adoriamo e prostriamoci a Cristo stesso, Re e Dio nostro!

SALMO 103 – Salmo introduttivo

enedici anima mia, il Signore; Signore Dio mio, ti sei grandemente esaltato. Di lode e di splendore ti sei rivestito, avvolto di luce come di un manto. È lui che stende il cielo come una tenda, che copre di acque le sue alte stanze; che fa delle nubi il suo piedistallo, che passeggia sulle ali dei venti; che fa i suoi Angeli come soffi di vento e

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i suoi ministri come fuoco ardente; che ha fondato la terra sulla sua stabilità, non sarà piegata per i secoli dei secoli. L'abisso come un manto è la sua veste, sui monti s'innalzeranno le acque. Alla tua minaccia fuggiranno, alla voce del tuo tuono avranno paura. Salgono sui monti e scendono nelle pianure al luogo che hai fondato per loro;

hai posto un confine che non oltrepasseranno e non torneranno a coprire la terra. È lui che fa scaturire le sorgenti nelle valli, in mezzo ai monti scorreranno le acque. Abbevereranno tutte le fiere della campagna, le riceveranno gli onagri per dissetarsi. Presso di esse gli uccelli del cielo dimoreranno, di tra le rocce emetteranno la voce. È lui che abbevera le montagne dalle sue alte stanze: dal frutto delle tue opere sarà saziata la terra. È lui che fa crescere il fieno per le bestie e le erbe a servizio degli uomini, perché traggano il pane dalla terra e il vino rallegra il cuore dell'uomo; perché rendano gioioso il volto con l'olio e il pane rinsalda il cuore dell'uomo. Saranno saziati gli alberi della pianura e i cedri del Libano che ha piantato. Là i passeri si annideranno e il nido della cicogna li sovrasta. Gli alti monti sono rifugio per le cerve e la roccia per le lepri. Ha fatto la luna per segnare i tempi, il sole ha conosciuto il suo tramonto. Hai posto le tenebre e fu notte; in essa si aggireranno tutte le fiere della foresta: i leoncini ruggenti per far preda e cercare da Dio il loro cibo. È sorto il sole e si raduneranno, si accovacceranno nelle loro tane. Uscirà l'uomo per la sua opera e per il suo lavoro fino a sera. Come sono grandi le tue opere, Signore: tutto hai fatto con sapienza, * la terra è piena delle tue creature. Ecco il mare grande e vasto: ci sono esseri guizzanti senza numero, animali piccoli e grandi. Là passano le navi e questo drago che hai plasmato per burlarti di lui. Tutti rivolti a te attendono che tu dia loro il cibo a tempo opportuno. Se tu lo dai loro, lo raccoglieranno;

e se tu apri la mano, l'universo sarà riempito di bontà. Se distogli il tuo volto, saranno sconvolti; toglierai il loro spirito e verranno meno e alla loro polvere ritorneranno. Manderai il tuo spirito e saranno creati e rinnoverai la faccia della terra. La gloria del Signore sia in eterno, gioisca il Signore delle opere sue; lui che guarda sulla terra e la fa tremare, tocca i monti, e fumano. Canterò al Signore nella mia vita, salmeggerò al mio Dio finché esisto. Gli sia dolce il mio parlare e io

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gioirò nel Signore. Spariscano i peccatori dalla terra e gli iniqui, così da non sussistere più. Benedici, anima mia, il Signore.

Il sole ha conosciuto il suo tramonto. Hai posto le tenebre e fu notte; Come sono grandi le tue opere, Signore: tutto hai fatto con sapienza.

Gloria... E ora.

Alleluia, Alleluia, Alleluia, gloria a Te o Dio, (2 volte)

Alleluia, Alleluia, Alleluia, gloria a Te o Dio, speranza nostra, Signore gloria a Te!

Il sacerdote legge sottovoce le preghiere del Lucernaio.

Prima Preghiera

Signore, pietoso e misericordioso, paziente e ricco di misericordia, accogli la nostra preghiera e attendi alla voce della nostra supplica. Fa’

per noi un segno verso il bene; guidaci sulla tua via per camminare nella tua verità. Allieta i nostri cuori nel timore del tuo santo nome, poiché tu sei grande e compi meraviglie. Tu sei il solo Dio e non vi è chi sia simile a te fra gli dei, o Signore, forte nella misericordia e buono nel vigore per aiutare, consolare e salvare tutti coloro che sperano nel tuo santo nome. Poiché a te spetta ogni gloria, onore e adorazione, Padre e Figlio e Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli dei secoli.

Amen.

Seconda preghiera

Signore, nel tuo sdegno non accusarci e nella tua ira non punirci, ma agisci con noi secondo la tua bontà, medico e curatore delle nostre anime. Guidaci verso il porto della tua volontà; illumina gli occhi dei nostri cuori nella conoscenza della tua verità; e concedici che il resto di questo giorno sia pacifico e senza peccato, come pure tutto il tempo della nostra vita, per l’intercessione della santa Madre di Dio e di tutti santi. Poiché tua è la potenza, tuo è il regno, la forza e la gloria, Padre e Figlio e Spirito Santo, ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.

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Terza preghiera

Signore Dio nostro, ricordati di noi, peccatori ed inutili tuoi servi, nel nostro invocare il tuo santo nome e non disonorarci nell’attesa della tua misericordia, ma elargiscici Signore, tutto ciò che chiediamo per la salvezza; degnaci di amarti e di avere timore di te con tutto il nostro cuore e di compiere in tutto la tua volontà. Poiché tu sei Dio buono e amico degli uomini e noi rendiamo gloria a Te, Padre e Figlio e Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.

Quarta preghiera

Tu che sei celebrato con inni senza fine e con dossologie incessanti dalle sante schiere, riempi la nostra bocca della tua lode per dare magnificenza al tuo santo nome; e donaci parte ed eredità con tutti quelli che hanno timore di te nella verità e proteggono i tuoi comandamenti, per l’intercessione della santa Madre di Dio e di tutti i tuoi santi. Poiché a te spetta ogni gloria, onore e adorazione, Padre e Figlio e Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.

Quinta preghiera

Signore, Signore, tu che sostieni tutto l’universo col tuo palmo immacolato, che sei paziente con tutti noi, che ti affliggi sulle nostre cattiverie, ricordati dei tuoi sentimenti di pietà e della tua misericordia, vegliaci nella tua bontà e donaci di sfuggire per il resto del giorno presente, dalle varie macchinazioni del maligno, e custodisci incolume la nostra vita per la grazia del tuo tuttosanto Spirito. Per la misericordia e l’amore per gli uomini del tuo unigenito Figlio, con il quale sei benedetto, insieme al tuttosanto, buono e vivificante tuo Spirito, ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.

Sesta preghiera

Dio grande e meraviglioso, che con bontà indicibile e generosa provvidenza dirigi ogni cosa; Tu che ci hai donato i beni terrestri, che grazie ai beni che ci hai elargito, ci hai dato in pegno il regno promesso.

Tu che ci hai fatto evitare ogni male anche nella parte trascorsa del

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giorno presente, donaci di portare a termine in modo irreprensibile, il tempo che ci rimane, davanti alla tua santa gloria, inneggiando a te, il solo Dio nostro, buono e amico degli uomini. Poiché tu sei il nostro Dio e noi rendiamo gloria a te, Padre e Figlio e Spirito Santo, ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.

Settima preghiera

O Dio grande ed eccelso, che solo possiedi l’immortalità, abitando la luce inaccessibile; Tu che hai fatto tutta la creazione con sapienza, che hai separato la luce dalle tenebre, ponendo il sole a dominio del giorno e la luna e le stelle a dominio della notte; tu che hai reso degni noi peccatori, nell’ora presente di accostarci al tuo volto in confessione e di offrirti la dossologia serale. Tu stesso Signore amico degli uomini, eleva la nostra preghiera come incenso davanti a te e accoglila come profumo soave. Concedici pacifica la sera presente e la notte che si avvicina; rivestici con armi di luce; liberaci dalla paura notturna e da tutto ciò che brancola nel buio. Dacci il sonno, che hai donato a riposo per la nostra malattia, libero da ogni fantasia diabolica. Sì, Sovrano di tutte le cose, elargitore di ogni bene, affinché, compunti anche sui nostri giacigli, facciamo memoria nella notte del tuo nome e, illuminati dalla meditazione dei tuoi comandamenti, ci leviamo nell’esultanza dell’anima, per la glorificazione della tua bontà, offrendo preghiere e suppliche alla tua clemenza per le nostre proprie trasgressioni e per tutto il tuo popolo: veglialo con misericordia per intercessione della santa Madre di Dio. Poiché tu sei Dio buono ed amico degli uomini, e noi rendiamo gloria a Te, Padre e Figlio e Spirito Santo, ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.

Intanto il diacono, tenendo il proprio sticharion e l’orarion, si avvicina al sacerdote dicendo: Benedici Signore, lo Sticharion con l’Orarion. E mentre il sacerdote li benedice con Benedetto il nostro Dio, egli gli bacia la mano e li indossa.

LA LITANIA DI PACE

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Terminata la lettura del Salmo introduttivo, il diacono, postosi davanti alla Porta Regale dice la grande supplica o litania di pace, e il coro risponde ad ogni invocazione con Kyrie, eléison. Non essendoci il diacono, tutte le sue parti vengono dette dal sacerdote davanti alla Sacra Mensa.

In pace preghiamo il Signore.

Per la pace che viene dall’alto, per la salvezza delle nostre anime, preghiamo il Signore.

Per la pace del mondo intero, per la stabilità delle sante Chiese di Dio e per l’unione di tutti, preghiamo il Signore

Per questa santa casa e per coloro che vi entrano con fede, devozione e timor di Dio, preghiamo il Signore.

Per i cristiani fedeli ed ortodossi, preghiamo il Signore.

Per il nostro Arcivescovo N…, per il venerabile presbiterio, per il diaconato in Cristo, per tutto il clero ed il popolo, preghiamo il Signore.

[Nei sacri monasteri maschili si aggiunge:

Per il nostro padre N…, ieromonaco, e per tutta la nostra fraternità in Cristo, preghiamo il Signore.

Nei sacri monasteri femminili si dice:

Per la nostra santa Igumena N…, monaca e per il suo seguito, preghiamo il Signore.]

Per i nostri governanti e per tutte le autorità civili e militari, preghiamo il Signore.

Per questa città (monastero o isola), per ogni (monastero) città e paese e per coloro che vi abitano con fede, preghiamo il Signore.

Per la salubrità del clima, per l’abbondanza dei frutti della terra e per tempi di pace, preghiamo il Signore.

Per i naviganti, i viandanti, i malati, i sofferenti, i prigionieri e per la loro salvezza, preghiamo il Signore.

Per essere liberati da ogni afflizione, ira, pericolo e necessità, preghiamo il Signore.

Soccorrici, salvaci, abbi pietà di noi e custodiscici, o Dio, con la tua grazia.

Facendo memoria della tuttasanta, intemerata, più che benedetta, gloriosa Sovrana nostra Madre di Dio e sempre Vergine

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Maria, insieme con tutti i Santi affidiamo noi stessi gli uni gli altri e tutta la nostra vita a Cristo Dio.

Il coro: A Te, Signore.

Il sacerdote: Poiché a Te spetta ogni gloria, onore e adorazione, Padre e Figlio e Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli dei secoli.

Il coro: Amen.

Durante le Liturgie dei Presantificati dopo la Grande Supplica si legge il XVIII kathisma del Salterio; nei restanti Vesperi si canta subito il Signore a Te ho gridato. (pag.)

XVIII KATHISMA DEL SALTERIO Prima Stasi

SALMO 119

l Signore nella mia tribolazione ho gridato e mi ha esaudito.

Signore, libera l'anima mia dalle labbra ingiuste e dalla lingua ingannatrice. Che cosa darti, come ripagarti, lingua ingannatrice? Le frecce acuminate del potente con i carboni infuocati del deserto.

Ahimè, perché il mio esilio è stato prolungato; ho abitato tra le tende di Kedar. A lungo è stata esiliata l'anima mia. Con quanti odiavano la pace ero pacifico; quando parlavo loro, mi facevano guerra senza ragione.

SALMO 120

o alzato i miei occhi ai monti, donde verrà il mio aiuto? Il mio aiuto, dal Signore, che ha fatto il cielo e la terra. Non lasciar vacillare il tuo piede e non si assopisca il tuo custode. Ecco, non si assopirà né dormirà il custode d'Israele. Il Signore ti custodirà, il Signore è tuo riparo alla tua destra: di giorno il sole non ti brucerà, né la luna di notte. Il Signore ti custodisca da ogni male, custodisca l'anima tua il Signore. Il Signore custodirà il tuo entrare e il tuo uscire, da ora e in eterno.

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8 SALMO 121

o gioito quando mi hanno detto: Andremo alla casa del Signore.

Già stavano i nostri piedi nei tuoi atri, Gerusalemme.

Gerusalemme, costruita come città, di cui si partecipa tutti insieme. Là che sono salite le tribù, le tribù del Signore, come testimonianza per Israele, a confessare il nome del Signore. Perché là sono stati posti i troni per il giudizio, i troni sulla casa di David. Chiedete pace, la pace di Gerusalemme! E sia prosperità per quelli che ti amano! Venga la pace nelle tue schiere e la prosperità nei tuoi baluardi! Per amore dei miei fratelli e dei miei vicini ti auguravo davvero la pace; per amore della casa del Signore nostro Dio ho cercato per te il bene.

SALMO 122

te ho levato i miei occhi, a te che abiti nel cielo. Ecco, come gli occhi dei servi alle mani dei loro padroni, come gli occhi della serva alle mani della sua padrona, così i nostri occhi verso il Signore nostro Dio, finché abbia pietà di noi. Misericordia di noi, Signore, misericordia di noi, perché molto siamo stati colmati di disprezzo;

troppo è stata colmata l'anima nostra: obbrobrio a quelli che prosperano e disprezzo agli orgogliosi!

SALMO 123

e il Signore non fosse stato in mezzo a noi, lo dica Israele: se il Signore non fu mezzo a noi quando insorsero gli uomini contro di noi, davvero ci avrebbero inghiottiti vivi; quando divampò il loro furore contro di noi; davvero l'acqua ci avrebbe sommersi; l'anima nostra ha attraversato il torrente; davvero ha attraversato l'anima nostra l'acqua travolgente. Benedetto il Signore, che non ci ha dato in preda ai loro denti. L'anima nostra come un passero è stata liberata dal laccio dei cacciatori: il laccio è stato spezzato e noi siamo stati liberati. Il nostro aiuto è nel nome del Signore, che ha fatto il cielo e la terra.

H

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Il lettore, alla fine dello Stico del Salmo 123 della Prima Stasi, dice:

Gloria, E ora… Alleluia, Alleluia, Alleluia, Gloria a Te o Dio. Kyrie eléison (tre volte), Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo.

Il diacono dice la piccola supplica ed il sacerdote risponde:

Poiché Tua è la potenza, tuo il Regno e la forza e la gloria, Padre, Figlio e Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli dei secoli.

Il lettore: Amen. E ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen. E continua la lettura della Seconda Stasi del Salterio.

Seconda Stasi

SALMO 124

uelli che confidano nel Signore sono come il monte Sion: non sarà scosso in eterno chi abita in Gerusalemme. Monti intorno ad essa e il Signore intorno al suo popolo da ora e in eterno. Poiché non lascerà il Signore lo scettro dei peccatori sulla sorte dei giusti, perché i giusti non tendano le loro mani alle iniquità. Benefica, Signore, i buoni e i retti dì cuore. Ma quelli che deviano per le vie tortuose li condurrà il Signore con gli operatori d'iniquità. Pace su Israele!

SALMO 125

uando il Signore fece tornare il popolo di Sion dalla prigionia, quanto fummo consolati! Allora si riempì di gioia la nostra bocca e la nostra lingua di esultanza. Allora diranno fra le genti: E' stato grande il Signore nell'agire con loro, è stato grande il Signore nell'agire con noi, siamo stati colmati di gioia. Facci tornare, Signore, dalla prigionia, come i torrenti nel Mezzogiorno. Quelli che seminano nelle lacrime, nell'esultanza mieteranno. Andando, andavano e piangevano, gettando i loro semi. Ma venendo, verranno nell'esultanza, portando i loro covoni.

SALMO 126

e il Signore non costruisce la casa, invano hanno faticato i costruttori. Se il Signore non custodisce la città, invano ha vigilato

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il custode. È vano per voi svegliarvi all'alba, alzarvi appena coricati, voi che mangiate il pane del dolore, quando egli dà ai suoi diletti il sonno; ecco, l'eredità del Signore, i figli, la ricompensa del frutto del grembo. Come frecce nella mano di un potente, così quelli che sono rigettati. Beato colui che sazierà di essi la sua brama: non resteranno confusi, quando parleranno ai loro nemici alle porte.

SALMO 127

eati tutti quelli che temono il Signore, che camminano nelle sue vie. Mangerai i frutti delle tue fatiche, beato sei e bene per te sarà.

La tua sposa, come vite feconda nell'intimo della tua casa; i tuoi figli, come germogli di ulivo intorno alla tua mensa. Ecco, così sarà benedetto l'uomo che teme il Signore. Ti benedica il Signore da Sion e possa tu vedere i beni di Gerusalemme tutti i giorni della tua vita; e possa tu vedere i figli dei tuoi figli. Pace su Israele!

SALMO 128

olte volte mi hanno combattuto fin dalla mia giovinezza, lo dica Israele! Molte volte mi hanno combattuto fin dalla mia giovinezza, eppure non hanno prevalso su di me. Sul mio dorso fabbricavano i peccatori, a lungo hanno praticato la loro iniquità. Il Signore giusto ha tagliato la cervice dei peccatori. Siano confusi e respinti indietro tutti quelli che odiano Sion; diventino come l'erba dei tetti, che prima di essere strappata è già secca; di cui non si è riempito la mano il mietitore, né il seno chi raccoglie covoni. E non hanno detto i passanti: La benedizione del Signore su di voi, vi abbiamo benedetti nel nome del Signore.

Il lettore, alla fine dello Stico del Salmo 128 della Seconda Stasi, dice:

Gloria, E ora … Alleluia, Alleluia, Alleluia, Gloria a Te o Dio. Kyrie eléison (tre volte), Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo.

Il diacono dice la piccola supplica ed il sacerdote risponde:

Poiché Tu sei Dio buono e amico degli uomini e noi rendiamo gloria a Te, Padre, Figlio e Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli dei secoli.

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Il lettore: Amen. E ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen. E continua la lettura della Terza Stasi del Salterio.

Terza Stasi

SALMO 129

al profondo ho gridato a te, Signore: Signore, ascolta la mia voce.

Siano le tue orecchie attente alla voce della mia supplica. Se osservi le iniquità, Signore, Signore, chi potrà resistere? Poiché presso di te è la benevolenza. Per il tuo nome ti ho atteso lungamente, Signore: ha tanto atteso l'anima mia la tua parola, ha sperato l'anima mia nel Signore. Dalla veglia del mattino fino a notte, dalla veglia del mattino speri Israele nel Signore. Poiché presso il Signore è la misericordia e grande presso di lui la redenzione ed egli redimerà Israele da tutte le sue iniquità.

SALMO 130

ignore, non si è esaltato il mio cuore, né si sono innalzati i miei occhi; e non ho camminato in cose grandi né in cose straordinarie al di sopra di me. No, sentivo umilmente e non ho innalzato l'anima mia: sono come un bimbo svezzato in braccio a sua madre, finché non retribuirai l'anima mia. Speri Israele nel Signore da ora e in eterno.

SALMO 131

icordati, Signore, di David e di tutta la sua mitezza; come giurò al Signore; fece voto al Dio di Giacobbe; Non entrerò nella dimora della mia casa, non salirò sul giaciglio del mio letto, non darò sonno ai miei occhi, né alle mie palpebre assopimento né riposo alle mie tempie, finché non avrò trovato un luogo per il Signore, una dimora per il Dio di Giacobbe. Ecco, abbiamo udito che è in Efratà, l'abbiamo trovata nei campi boscosi! Entriamo nei suoi tabernacoli, prostriamoci nel luogo dove si sono posati i suoi piedi. Sorgi, Signore, verso il tuo riposo, tu e l'arca della tua santità. I tuoi sacerdoti si rivestiranno di giustizia e i tuoi santi esulteranno. Per amore di David tuo servo, non respingere il volto del tuo Cristo. Ha giurato il Signore la verità a

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David e non l'annullerà: Del frutto del tuo seno porrò sul tuo trono. Se i tuoi figli custodiranno la mia alleanza e queste mie testimonianze che insegnerò loro, anche i loro figli in eterno siederanno sul tuo trono.

Poiché il Signore ha eletto Sion, se l'è scelta per sua dimora: questo è il mio riposo nei secoli dei secoli, qui abiterò perché l'ho scelta. La sua preda colmerò di benedizioni e i suoi poveri sazierò di pane. I suoi sacerdoti rivestirò di salvezza, e i suoi santi esulteranno di grande gioia. Là farò sorgere un corno per David, ho preparato una lampada al mio Cristo. I suoi nemici rivestirò di vergogna, ma su di lui fiorirà la mia santità.

SALMO 132

d ecco, che cosa è bello o che cosa dà gioia, se non l'abitare dei fratelli insieme? Come unguento profumato sul capo, che scende sulla barba, la barba di Aronne, che scende sull'orlo della sua veste;

come rugiada dell'Ermon, che scende sui monti di Sion; perché là ha disposto il Signore la benedizione, vita in eterno.

SALMO 133

cco benedite il Signore, voi tutti servi del Signore, voi che state nella casa del Signore, negli atri della casa del nostro Dio. Nelle notti alzate le vostre mani verso il santuario e benedite il Signore. Da Sion ti benedica il Signore, che ha fatto il cielo e la terra.

Completata la lettura del Kathisma, il lettore conclude: Gloria. E ora.

Alleluia, Alleluia, Alleluia, Gloria a Te o Dio (3 volte), Speranza nostra, Signore, gloria a Te.

Il diacono dice la piccola litania e il sacerdote risponde:

Poiché tu sei il Dio nostro, Dio di misericordia e che salva e noi rendiamo gloria a Te, Padre, Figlio e Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.

E si canta il Signore, a Te ho gridato, secondo il modo degli stichirà del giorno:

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Signore, ho gridato a te, ascoltami. * Ascoltami, Signore. * Signore, ho gridato a te, ascoltami, * volgiti alla voce della mia supplica, quando grido a te. * Ascoltami, Signore.

Si elevi la preghiera mia, come incenso davanti a te, * l'alzarsi delle mie mani, sacrificio serale. * Ascoltami, Signore.

Stico: Se osservi le iniquità, Signore, Signore, chi potrà resistere?

Poiché presso di te è la benevolenza.

Modo 1

Stico: Trai dal carcere l’anima mia, perché confessi il tuo nome.

e, il Figlio della Vergine, * la meretrice riconobbe Dio e diceva, * supplicando in pianto, * per le azioni degne delle lacrime: * Scioglimi dal debito, * come faccio anch’io con le chiome; * ama colei che t’ama, * anche se degna di odio, * e compagno di pubblicani ti proclamerò, * benefattore amico degli uomini.

Stico: Mi attenderanno i giusti, finché tu mi abbia ricompensato.

l preziosissimo balsamo * mescolò la meretrice alle lacrime, * e lo versò sugli immacolati piedi tuoi * coprendoli di baci. * Quella subito la rendesti giusta, * dona pure a noi il perdono * che per noi hai patito, * e salvaci.

Stico: Dalle profondità ho gridato a Te, Signore, ascolta la mia voce.

entre la peccatrice * offriva il balsamo, * allora il discepolo * si accordava con gli iniqui; * essa si rallegrava * versando il preziosissimo, * l’altro studiava * di vendere colui che non ha prezzo;

* essa riconosceva il Sovrano, * quello si separava dal Sovrano; * essa fu liberata, * e Giuda divenne schiavo del nemico. * Orrenda la

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noncuranza! * Grande la penitenza! * Donamela, Salvatore, * che per noi hai patito, * e salvaci.

Stico: Siano le tue orecchie attente alla voce della mia supplica.

la scelleratezza di Giuda! * Vedeva la meretrice * baciare i piedi,

* e meditava il falso * bacio del tradimento. * Quella scioglieva le chiome, * e questi si legava alla rabbia, * portando anziché balsamo, * la malizia maleodorante. * L’invidia non sa infatti * scegliere ciò che giova. * O la scelleratezza di Giuda! * Da essa libera, o Dio, * le nostre anime.

Stico: Se osservi le iniquità, Signore, Signore, chi potrà resistere?

Poiché presso di te è la benevolenza.

Modo 2

a peccatrice * correva per il balsamo, * per acquistare un preziosissimo balsamo, * per profumarne il benefattore, * e al profumiere esclamava: * Dammi il balsamo, * con cui pulire anch’io * colui che ha ripulito a me * tutti i peccati.

Stico: Per il tuo nome ti ho atteso lungamente, o Signore: ha tanto atteso l'anima mia la tua parola, ha sperato l'anima mia nel Signore.

Modo 2 pl.

a donna immersa nel peccato * trovò te, porto di salvezza, * e balsamo con lacrime * versando a te, esclamava: * Ecco colui che ha potere * di perdonare i peccati! * Ecco, colui che dei peccatori * porta la conversione! * Ma tu Sovrano, * preserva me * dai marosi * del mio peccato, ti prego, * per la tua grande misericordia.

Stico: Dalla veglia del mattino fino a notte, dalla veglia del mattino speri Israele nel Signore.

Modo 2 pl.

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ggi il Cristo si appressa * alla casa del fariseo, * e una donna peccatrice, accostandosi * si getta ai piedi esclamando: * vedi come sono immersa nel peccato, * disperata per le azioni, * ma non oggetto di orrore * da parte della tua bontà. * Dammi dunque, Signore,

* la remissione dei mali e salvami.

Stico: Poiché presso il Signore è la misericordia e grande presso di lui la redenzione ed egli redimerà Israele da tutte le sue iniquità.

Modo 2 pl.

tendeva la meretrice * i capelli a Te, il Sovrano; * vendeva Giuda * le mani agli iniqui, * l’una per ricevere il perdono, * l’altra per ricevere il denaro. * Perciò a Te esclamiamo: * Tu che sei stato venduto e ci hai salvato, * Signore, gloria a Te!

Stico: Genti tutte lodate il Signore, lodatelo insieme, popoli tutti!

Modo stesso

i avvicinò una donna * maleodorante e coperta di fango, * versando lacrime * sui piedi tuoi, Salvatore, * confessando la passione: * come fisserò Te, o Sovrano? * Egli infatti è venuto a salvare una meretrice! * Son morta, ma tu fammi risorgere, * tu che hai risuscitato Lazzaro * dalla tomba dopo quattro giorni. * Accoglimi nella mia miseria, * Signore, e salvami.

Stico: Perché si è rafforzata su di noi la sua misericordia, e la verità del Signore rimane in eterno.

Modo stesso

egna di essere ignorata per la vita, * e ben conosciuta per i costumi, * colei che portava il balsamo * si avvicinò a Te, esclamando: * non respingere me, la meretrice, * o nato dalla Vergine!

* Non disprezzare le lacrime mie, o gioia degli angeli! * Ma accogli me,

* penitente, * tu che non hai respinto * me peccatrice, Signore, * per la grande tua misericordia.

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Gloria… E ora e sempre…

Poema della monaca Cassiana. Modo 4 pl.

ignore, * la donna caduta * in molti peccati, * percependo la tua divinità, * si assume l’ufficio di Mirofora, * lamentandosi porta a Te * il balsamo prima della tua sepoltura: * Ahimé – dicendo: * per me c’è una notte * tenebrosa, senza luna, * furore di incontinenza, * amore di peccato! * Accetta le fonti delle mie lacrime, * tu che fai passare nelle nubi * l’acqua del mare; * piega me * ai gemiti del cuore, * tu che hai piegato i cieli * con l’ineffabile tuo annientamento. * Bacerò i piedi tuoi immacolati, * li asciugherò di nuovo, * con i riccioli del mio capo, * di cui in Paradiso * Eva la sera * con le orecchie sentendo il passo, * per timore si nascose. * La moltitudine dei miei peccati * e gli abissi dei tuoi giudizi, * chi li scruterà, * tu che salvi le anime, Salvatore mio? * Non disprezzare questa tua schiava, * tu che possiedi smisurata la misericordia.

Ingresso col Vangelo.

uce gioiosa della santa gloria, * del Padre immortale, * celeste, santo, beato, * o Cristo Gesù. * Giunti al tramonto del sole, * scorgendo la luce della sera, *cantiamo il Padre, il Figlio, *e lo Spirito Santo, Dio. * È degno cantare Te in ogni tempo * con voci armoniose,

* o Figlio di Dio, che dai la vita, * per questo il mondo ti da gloria!

Il diacono: Serale Il lettore:

Il lettore:

Prokimenon. Modo 4. Salmo 135

Confessate il Dio del cielo, perché in eterno è la sua misericordia.

Stico: Confessate il Dio degli dei, perché in eterno è la sua misericordia.

Lettura dell’Esodo (Es. 2, 11-23, 18,4)

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ccadde dopo molto tempo che Mosè, divenuto adulto, uscì per andare dai suoi fratelli, i figli di Israele. Osservò la loro fatica e vide un uomo egiziano che batteva uno dei suoi fratelli ebrei, figli di Israele. Si guardò intorno di qua e di là e vide che non c’era nessuno:

allora uccise l’egiziano e lo nascose nella sabbia. Uscito anche il giorno dopo, vide due uomini ebrei che litigavano fra loro e disse a colui che faceva torto all’altro: Perché batti il tuo prossimo? E quello: Chi ti ha costituito capo e giudice su di noi? Vuoi forse uccidermi come hai ucciso ieri l’egiziano? Mosè ebbe paura e disse: Dunque questo fatto è diventato così noto? Il faraone poi seppe la cosa e cercava Mosè per ucciderlo. Mosè allora si nascose dalla vista del faraone e andò ad abitare nella terra di Madian. Giunto nella terra di Madian, si sedette presso il pozzo. Il sacerdote di Madian aveva sette figlie che pascolavano le pecore del loro padre Iothor. Arrivate lì, attingevano per riempire gli abbeveratoi e dar da bere alle pecore del loro padre Iothor. Ma arrivarono i pastori e le cacciarono. Mosè allora alzatosi le liberò, attinse per loro e abbeverò le loro pecore. Esse se ne andarono poi dal loro padre Raguel che disse loro: Come mai siete tornate così presto oggi? Ed esse dissero: Un uomo egiziano ci ha liberate dai pastori, ha attinto per noi e ha dato da bere alle nostre pecore. Ed egli disse alle sue figlie: E dov’è? Perché avete lasciato lì quell’uomo?

Chiamatelo dunque a mangiare il pane. E Mosè abitò presso quell’uomo ed egli diede Seffora sua figlia in moglie a Mosè. La donna concepì e partorì un figlio che Mosè chiamò Ghersam, dicendo: Io soggiorno in terra straniera.

Prokimenon – Modo 4 – Salmo 137

Signore, la tua misericordia è in eterno, l’opera delle tue mani non trascurare.

Stico: Ti confesserò, Signore, con tutto il mio cuore, e davanti agli angeli salmeggerò a te, perché hai ascoltato tutte le parole della mia bocca.

Il lettore: Ordina.

Il sacerdote: Sapienza. In piedi. La Luce di Cristo appare a tutti.

Il lettore:

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Lettura di Giobbe (Gb. 2, 1-10)

ccadde un giorno che gli angeli di Dio si presentarono al Signore e il diavolo venne in mezzo a loro per presentarsi davanti al Signore. Il Signore disse al diavolo: Da dove vieni? Allora disse il diavolo davanti al Signore: Ho percorso la terra sotto il cielo, ho attraversato tutto l’universo e ora sono qui. Disse il Signore al diavolo:

Hai dunque fatto attenzione al mio servo Giobbe, come non ci sia in terra un uomo come lui, innocente, irreprensibile, verace, pio, alieno da qualsiasi azione cattiva? Eccolo ancora nella sua innocenza. Ma tu mi hai chiesto di fargli perdere invano tutti i suoi averi. Il diavolo allora prese la parola e disse al Signore: Pelle per pelle! Tutto ciò che ha l’uomo lo dà per salvarsi la vita. Prova un po’ a mettere su di lui la tua mano e toccare le sue ossa e le sue carni e vedrai se non ti benedice in faccia. E il Signore disse al diavolo: Ecco, te lo consegno, lasciagli solo la vita. Il diavolo se ne andò via dal Signore e colpì Giobbe con una piaga maligna, dai piedi alla testa. Giobbe prese un coccio per grattarsi il marcio e stava seduto sul letame fuori della città. Passato un lungo tempo, sua moglie gli disse: Fino a quando resterai costante nel dire: Ecco, aspetto ancora un poco di tempo, attendendo la speranza della mia salvezza? Ecco invece che il ricordo di te è scomparso dalla terra, i figli e le figlie del mio grembo, doglie e pene che invano ho affannosamente portato. E tu stesso siedi a passare le notti all’aperto su marciume di vermi, mentre io me ne vado vagabonda e serva di luogo in luogo, di casa in casa, attendendo che tramonti il sole per riposarmi dalle fatiche e dai dolori che ora mi stringono. Di’ dunque una parola al Signore e poi muori! Ma egli la guardò e disse: Hai parlato come una donna stolta: se accogliamo il bene dalla mano del Signore, non sopporteremo il male? In tutti questi fatti a lui accaduti, in nulla peccò Giobbe davanti al Signore con le sue labbra.

Quindi il sacerdote canta davanti alla Santa Mensa, incensando il Si elevi la preghiera mia… con gli stichi propri.

Poi il sacerdote: E per essere resi degni….

A

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19 E il diacono:

IL VANGELO

Lettura del Santo Vangelo secondo secondo Matteo. (26, 6-16)

entre Gesù si trovava a Betania, in casa di Simone il lebbroso, gli si avvicinò una donna con un vaso di alabastro di olio profumato molto prezioso e glielo versò sul capo mentre stava a mensa. I discepoli vedendo ciò si sdegnarono e dissero: Perché questo spreco? Lo si poteva vendere a caro prezzo per darlo ai poveri! Ma Gesù, accortosene, disse loro: Perché infastidite questa donna? Essa ha compiuto un’azione buona verso di me. I poveri infatti li avete sempre con voi, me, invece, non sempre mi avete. Versando questo olio sul mio corpo, lo ha fatto in vista della mia sepoltura. In verità vi dico:

dovunque sarà predicato questo vangelo, nel mondo intero, sarà detto anche ciò che essa ha fatto, in ricordo di lei. Allora uno dei Dodici, chiamato Giuda Iscariota, andò dai sommi sacerdoti e disse: Quanto mi volete dare perché io ve lo consegni? E quelli gli fissarono trenta monete d’argento. Da quel momento cercava l’occasione propizia per consegnarlo.

E continua la restante parte della Liturgia dei Doni Presantificati.

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