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Piano di Lavoro Ex art. 256 D. Lgs. 81/08

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Academic year: 2022

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(1)

Piano di Lavoro

Ex art. 256 D. Lgs. 81/08

Progetto Definitivo

Realizzazione di una bonifica da amianto presso il palazzo della Provincia di Ancona in corso Stamira

nella città di Ancona

• D. Lgs. 81/08

• D.M. 06/09/94

• D. Lgs. 257/06

C

OMMITTENTE

: Provincia di Ancona

L

UOGO

: Palazzo della Provincia di Ancona – Corso Stamira, 60 - Ancona

C

OD

. P

ROGETTO

: 570-06-1 D

ATA

: Dicembre 2006 R

EVISIONE

: 03 14.07.2008 E

LABORATO

: ED03

3 D

OCUMENTO

: Gestione del rischio amianto.

I

L

P

ROGETTISTA

:

ing. Michelangelo Salerno

c/o Quasar Sicurezza – Necsi s.r.l.

Viale Verona, 190 38100 TRENTO

T

IMBRO E

F

IRMA

:

I

L

P

ROGETTISTA

:

arch. Giampiero Sbarbati c/o 5° Settore Lavori Pubblici Provincia di Ancona

Via Ruggeri, 3 60131 ANCONA

T

IMBRO E

F

IRMA

:

(2)
(3)

SOMMARIO

1 CRITERI... 5

1.1 Definizioni ... 5

2 AREADICANTIEREEDAREELIMITROFE ... 8

2.1 Viabilità... 8

2.2 Incendio... 10

2.3 Black-out ... 14

2.4 Agenti atmosferici ... 15

2.5 Terremoto ... 16

3 ORGANIZZAZIONEDELCANTIERE...17

3.1 Organizzazione del cantiere e recinzione ... 17

3.2 Aree di deposito temporaneo ... 20

3.3 Visitatori... 21

4 RISCHIINDOTTIDALCANTIERE...22

4.1 Diffusione di inquinanti in atmosfera ... 22

ALLEGATO 1... 25

Elaborati grafici. ... 25

EG01 – aree a potenziale rischio intrinseco ed aree a potenziale rischio indotto ... 25

(4)
(5)

Provincia di Ancona Piano di Lavoro ex art. 256 D. Lgs. 81/08 Progetto Definitivo Gestione del rischio amianto Cod. prog. 570-06-1 Elaborato ED03 rev.03

1 CRITERI

1.1 Definizioni

Pericolo: proprietà o qualità di un agente, sostanza, attrezzatura, metodo di lavoro, che potrebbe causare un danno;

Probabilità: probabilità di accadimento del danno, che rappresenta la soglia oltre la quale il fenomeno assume caratteristiche meno certe e la gravità delle conseguenze dipende da vari fattori, talvolta anche fortuiti;

Danno: dimensione di un infortunio, o di una malattia, causato da un determinato pericolo;

Rischio: probabilità che sia raggiunto il livello potenziale di danno nelle condizioni di lavoro e/o di esposizione e dimensione possibile del danno stesso.

Si intende per valutazione del rischio, il procedimento di valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, derivanti dalle circostanze del verificarsi di un pericolo sul luogo di lavoro. L’entità del Rischio R viene espressa come una relazione tra la Probabilità P che si verifichi l’evento e il Danno D che ne potrebbe conseguire.

La valutazione del livello del rischio deve essere dedotta considerando le probabilità di accadimento e la gravità dell’evento utilizzando la seguente formula:

R = P x D dove:

R = significatività del rischio;

P = probabilità di accadimento;

D = gravità dell’evento.

La Probabilità di accadimento P di un evento deve essere valutata come segue:

VALORE LIVELLO DEFINIZIONE

1 Improbabile

• Non sono noti episodi già verificatisi.

• La mancanza rilevata può provocare un danno per la concomitanza di più eventi poco probabili ed indipendenti.

• Il verificarsi del danno susciterebbe incredulità.

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2 Poco probabile

• Sono noti rarissimi episodi già verificatisi.

• La mancanza rilevata può provocare un danno solo in circostanze sfortunate di eventi.

• Il verificarsi del danno susciterebbe grande sorpresa.

3 Probabile

• E noto qualche episodio in cui alla mancanza ha fatto seguito il danno.

• La mancanza rilevata può provocare un danno anche se non in modo automatico e diretto.

• Il verificarsi del danno ipotizzato susciterebbe una modesta sorpresa.

4 Altamente probabile

• Si sono già verificati danni per la stessa mancanza rilevata in azienda e/o in aziende simili oppure in situazioni operative simili.

• Esiste una correlazione diretta tra la mancanza rilevata ed il verificarsi del danno ipotizzato.

• Il verificarsi del danno non susciterebbe alcuno stupore.

La Gravità dell’evento D deve essere valutata come segue:

VALORE LIVELLO DEFINIZIONE

1 Lieve • Effetti rapidamente reversibili dovuti ad esposizione cronica, inabilità rapidamente reversibile dovuta ad infortunio e/o ad episodi di esposizione acuta.

2 Medio • Effetti reversibili dovuti ad esposizione cronica. Inabilità reversibile dovuta ad infortunio e/o ad episodi di esposizione acuta.

3 Grave • Effetti irreversibili e/o parzialmente invalidanti dovuti all’esposizione cronica, effetti di invalidità parziale dovuti ad infortunio e/o ad episodi di esposizione acuta.

4 Molto grave • Effetti letali e/o di invalidità totale dovuti ad esposizione cronica, effetti letali e/o di invalidità totale dovuti ad infortunio e/o ad episodi di esposizione acuta.

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Il Livello di rischio R deve essere definito come segue:

VALORE LIVELLO DEFINIZIONE

1≤ R ≤ 2 Trascurabile • Rischi trascurabili o accettabili

• Non sono necessari interventi migliorativi

3≤ R ≤ 4 Basso • Rischi tollerabili contro cui sono state già prese misure di prevenzione/protezione

• Possibili azioni correttive migliorative.

5≤ R ≤ 8 Medio

• Rischi tollerabili nel breve termine o che richiedono continua vigilanza.

• Necessari interventi per ridurre probabilità e gravità del danno o per mantenere la situazione sotto controllo

9≤ R ≤ 16 Alto • Azioni correttive indilazionabili per realizzare interventi per ridurre probabilità e gravità del danno

La combinazione dei valori di Danno (D) e Probabilità (P) comportano valori finali di Rischio (R) da 1 a 16 come riportato nel seguente matrice:

Probabilità

Danno Improbabile Poco probabile Probabile Altamente probabile

Lieve 1 2 3 4

Medio 2 4 6 8

Grave 3 6 9 12

Molto grave 4 8 12 16

La valutazione del rischio è effettuata in assenza di specifiche misure di prevenzione e protezione.

L’adozione delle misure di prevenzione e protezione studiate portano a eliminare o minimizzare i rischi di lavoro.

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2 AREA DI CANTIERE ED AREE LIMITROFE

2.1 Viabilità

IMPRESE ESECUTRICI: Appaltatore e subappaltatore.

DESCRIZIONE

La zona in cui si opererà, trovandosi in un punto nevralgico del traffico cittadino, è interessata da una intensa circolazione stradale. La realizzazione delle opere in progetto, comporta interferenze dirette ed indirette con il tratto stradale. Nelle fasi più critiche (delimitazione cantiere e carico rifiuti) si potrà contare su una distanza non minore di 2,50 metri tra area di lavoro ed il passaggio di mezzi privati, grazie anche alla momentanea occupazione delle corsie di marcia o di sosta immediatamente adiacenti all’area di cantiere.

SCELTE PROGETTUALI ED ORGANIZZATIVE

L’interferenza tra i mezzi ad uso privato ed i mezzi di cantiere può comportare particolari problemi, in talune fasi di esecuzione dei lavori. Si provvederà a segnalare la presenza dei mezzi di lavoro nei pressi dell’ingresso e dell’uscita di cantiere con appositi cartelli e se necessario con l’ausilio di un moviere. E’ prevista l’installazione di new-jersey unitamente a reti di protezione per un’altezza minima di 2 metri, lungo tutta l’area di cantiere circostante l’edificio, con alcuni tratti ben delimitati necessari all’ingresso da parte dei mezzi di cantiere. Si provvederà inoltre a disporre la segnaletica temporanea per l’inizio e fine cantiere, così come previsto dall’art. 21 del nuovo Codice della Strada.

SICUREZZA DEI PEDONI NEI CANTIERI STRADALI

La segnaletica di sicurezza dei lavori deve comprendere speciali accorgimenti a difesa della incolumità dei pedoni che transitano in prossimità del cantiere stesso.

Nel cantiere i mezzi e le macchine operatrici, nonché il loro raggio d’azione, devono essere sempre delimitati, soprattutto sul lato dove possono transitare pedoni.

Le recinzioni devono essere segnalate con luci rossi fisse e dispositivi rifrangenti della superficie minima di 50 cmq, opportunamente intervallati lungo il perimetro interessato dalla circolazione.

Se non esiste marciapiede, o questo è stato occupato dal cantiere, occorre delimitare e proteggere un corridoio di transito pedonale, lungo il lato o i lati prospicienti il traffico veicolare, della larghezza di almeno 1 m. Detto corridoio può consistere in un marciapiede temporaneo costruito sulla carreggiata, oppure in una striscia di carreggiata protetta, sul lato del traffico, da barriere o da un parapetto di circostanza segnalati dalla parte della carreggiata.

PROCEDURE

Per la messa in opera della segnaletica stradale, nonché per l’occupazione temporanea della corsia di marca o di sosta, si dovranno adottare le misure di sicurezza previste dalle norme di attuazione del Codice della Strada, dal regolamento della viabilità Comunale e dalle particolari prescrizioni impartite dalla committente in fase esecutiva.

ANALISI DEI RISCHI PER LA SICUREZZA E LA SALUTE: INDIVIDUAZIONE E VALUTAZIONE RISCHI DEL CANTIERE

N PERICOLO Probabilità Danno Rischio

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1 Investimento del personale 2 3 6

2 Incidente stradale 3 2 6

3 Invasione di mezzi in cantiere 1 2 2

MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE

1

La velocità dei mezzi dovrà essere limitata ai valori consentiti in cantiere, procedendo a passo d’uomo nelle vicinanze di postazioni di lavoro: in tale circostanza acquista importanza la predisposizione di un’opportuna segnaletica.

Verificare l’efficienza delle luci e dei dispositivi di segnalazione acustica e luminosa.

Dotare gli addetti alla lavorazione di giubbotto ad alta visibilità.

Assicurarsi che per nessun motivo il personale a piedi oltrepassi il limite di cantiere.

2

I mezzi di cantiere, qualora necessitino di accedere al cantiere dalla sede stradale dovranno attenersi scrupolosamente alle procedure previste dalle prescrizioni particolari contenute nella concessione edilizia in base alle norme sulla viabilità cittadina.

Prevedere idonea segnaletica temporanea in ottemperanza all’art. 21 del nuovo Codice della Strada, da concordare con la Polizia Municipale di Ancona

3 Sarà necessario mettere in opera in modo adeguato le barriere di protezione “new- jersey” segnalando opportunamente i punti di discontinuità per accesso al cantiere.

MISURE DI CONTROLLO E DI COORDINAMENTO

Verificare che l’impresa segua le procedure previste e si attenga a quanto previsto dal regolamento edilizio comunale e dai regolamenti specifici della Polizia Municipale

NOTE

Ente gestore:

Polizia Municipale di Ancona

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2.2 Incendio

IMPRESE ESECUTRICI: Appaltatore e subappaltatore.

PREMESSA

A prescindere dalla valutazione dei rischi, che verrà effettuata dal Datore di Lavoro dell’impresa esecutrice, ai sensi dell’art. 29 del D. Lgs. 81/08, il cantiere si ritiene sia soggetto a rischio di incendio MEDIO. Pertanto sarà dotato di un congruo numero di estintori di idonea categoria, dislocati nei punti ritenuti a rischio e detti estintori verranno evidenziati con appositi cartelli.

In particolare gli estintori verranno ubicati:

- presso la baracca uffici;

- nelle zone adibite a deposito materiali infiammabili;

- presso le squadre addette a lavorazioni con materiali infiammabili (in numero sufficiente).

Inoltre il Capo cantiere dovrà designare i lavoratori per attuare la prevenzione incendi nominando un adeguato numero di addetti alla squadra di emergenza incendi. Tutto il personale di detta squadra sarà addestrato all’uso dei mezzi di estinzione.

Gli estintori portatili avranno requisiti e caratteristiche conformi alle leggi in materia di prevenzione incendi. Saranno ben individuate le zone ove saranno ubicati gli estintori e gli stessi saranno sottoposti a verifica e ricarica secondo le cadenze stabilite (ogni sei mesi).

L’impresa esecutrice provvederà ad assicurare contro l’incendio tutte le opere di sua proprietà presenti in cantiere.

In caso di incendio si provvederà a sgomberare l’area senza causare panico e cercando di mantenere l’incendio sotto controllo fino all’arrivo dei Vigili del Fuoco.

DESCRIZIONE

Considerata la natura dei lavori in progetto, si suppone che la propagazione di un eventuale incendio possa manifestarsi in particolare attraverso i teli in polietilene e materiali lignei costituenti l’area confinata solo in fase di allestimento dei confinamenti.

SCELTE PROGETTUALI ED ORGANIZZATIVE

Verranno utilizzati teli a bassa emissione di fumo e verrà vietata qualsivoglia lavorazione che possa provocare inneschi di fiamma in prossimità dei teli di confinamento. Sarà altresì vietato l’uso di attrezzature elettriche (se non adeguatamente protette IP 65) all’interno del confinamento, trattandosi di ambiente con lavorazioni ad umido.

Nei cantieri e nelle aree di lavoro dovranno essere installati mezzi di estinzione incendi, costituiti da estintori portatili e/o carrellati, soggetti alle prescritte verifiche.

II numero di estintori, la qualità e la quantità del prodotto estinguente sarà correlata al rischio rappresentato dai materiali combustibili presenti e dalle lavorazioni che possono coinvolgerli.

I mezzi, verranno ubicati in zone opportunamente scelte, ben visibili, o comunque ben segnalati da specifici cartelloni, riparati dalle intemperie e da urti accidentali.

In tutte le lavorazioni o depositi per i quali vi sia da temere il rischio di incendio (esclusa quindi l’attività di bonifica in ambiente confinato), dovranno essere adottate tutte le misure necessarie alla prevenzione degli stessi, come nei casi seguenti:

- saldatura ossiacetilenica e ad arco elettrico;

- depositi e impiego di contenitori contenenti o che hanno contenuto sostanze

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infiammabili;

- depositi di legname, cartone, materie plastiche (PVC), ecc;

- cabine e quadri elettrici.

L’Appaltatore dovrà perimetrare o segnalare tutti i luoghi che presentino lo specifico rischio di incendio e comunque dovrà venire segnalato il pericolo con cartelli di sicurezza e la presenza di materiale infiammabile.

Fermo restando il ricorso al Comando dei Vigili dei Fuoco, il cui numero telefonico dovrà essere esposto in maniera ben visibile negli uffici, nel cantiere dovranno tenersi a disposizione un adeguato numero di estintori di primo impiego idonei per capacità e sostanza estinguente alla natura e tipo di incendio previsto.

ESTINTORI

Gli estintori dovranno essere semestralmente verificati e periodicamente controllati secondo le norme UNI EN 9994.

Nel caso in cui risulti difficoltoso intervenire con estintori di primo impiego o l’incendio sia di proporzioni rilevanti dovrà essere immediatamente segnalato per la richiesta di intervento dei Vigili del Fuoco.

La zona circostante e le vie di accesso dovranno essere immediatamente sgomberate da materiali infiammabili e ostacoli, i lavoratori fatti allontanare in zona di sicurezza.

IDONEITA’ DELLE SOSTANZE ESTINGUENTI

La seguente tabella, dove sono sinteticamente indicati l’idoneità di ciascuna sostanza estinguente per varie classi di fuoco, dovrà venire esposta nell’armadio dedicato a contenere i mezzi di emergenza.

CLASSI DI FUOCO A B C D E

Legno, Carta, Tessuti, Gomma

Petrolio, Benzina, Oli,

Alcool

Acetilene, GPL, Propano

Alluminio, Magnesio, Sodio,Potassio

Impianti Elettrici

ACQUA B I I I I

SCHIUMA B B I I I

ANIDRIDE CARB. M B B M M

POLVERE M B B B B

SABBIA I B I I I

EFFETTO ESTINGUENTE

B = buono; M = mediocre; I = inesistente PROCEDURE

Ciascun Datore di lavoro provvederà a redigere apposito piano di emergenza ed evacuazione, anche in forma coordinata, ai sensi del DM 10.03.98 e secondo quanto prescritto dal Coordinatore della Sicurezza in fase di Progetto.

COMPITI DEL RESPONSABILE DELL’EMERGENZA

II Responsabile dell’emergenza, giunta la notizia di un principio di incendio, valuterà se il

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antincendio.

In caso di intervento, la squadra competente si recherà sul luogo del principio di incendio, insieme al Responsabile, per effettuare gli interventi necessari.

In caso si manifesti l’impossibilità di domare il principio di incendio o comunque si manifestino rischi non giustificati per i lavoratori, il Responsabile provvederà a dare l’allarme ai VV.FF..

In caso di spegnimento dell’incendio, il Responsabile provvederà a dare le necessarie disposizioni per verificare che non siano rimaste braci accese e che non vi siano altri focolari d’incendio. Per tale compito, se non si presentano rischi significativi, il Responsabile potrà chiedere la collaborazione anche degli altri lavoratori presenti.

DISPOSIZIONI DA SEGUIRE IN CASO DI INCENDIO

1. DARE IMMEDIATAMENTE L’ALLARME ED ALLONTANARE EVENTUALI PERSONE PRESENTI IN LUOGHI PERICOLOSI;

2. RICHIEDERE, NEL CASO D’INCENDIO GRAVE, L’INTERVENTO DEI VIGILI DEL FUOCO;

3. METTERE FUORI TENSIONE I MACCHINARI E LE APPARECCHIATURE INSTALLATE NELLA ZONA INTERESSATA DALL’INCENDIO E NELLE SUE IMMEDIATE VICINANZE;

4. FERMARE GLI EVENTUALI IMPIANTI DI ESTRAZIONE INTERESSATI DALL’INCENDIO;

5. ALLESTIRE E IMPIEGARE I MEZZI ANTINCENDIO MOBILI (ESTINTORI);

6. CIRCOSCRIVERE QUANTO POSSIBILE L’INCENDIO, ALLONTANANDO IL MATERIALE INFIAMMABILE CHE POTREBBE VENIRE RAGGIUNTO DAL FUOCO;

7. NEL CASO DI INTERVENTO DEI VV.FF:

− favorire l’accesso dei mezzi di soccorso;

− illustrare al responsabile la situazione dell’evento in atto e delle possibili evoluzioni in relazione ai macchinari, depositi di carburante, ecc. presenti;

− supportare l’intervento delle forze di soccorso.

8. A INCENDIO DOMATO CONTROLLARE ATTENTAMENTE CHE NON ESISTANO FOCOLAI OCCULTI E NON SMOBILITARE FINCHÉ NON CI SIA LA CERTEZZA DELL’IMPOSSIBILITÀ DI RIPRESA DELL’INCENDIO;

9. LA RIPRESA DEL SERVIZIO DOVRÀ AVVENIRE ATTUATA DAL PREPOSTO, SOLO DOPO AVER VERIFICATO, PER SEZIONI, L’EFFICIENZA DEGLI IMPIANTI, DELLE STRUTTURE E DELLE OPERE PROVVISIONALI;

10. LA PERSONA CHE RILEVA UN INCENDIO, UN INFORTUNIO O COMUNQUE UNA SITUAZIONE DI EMERGENZA DEVE AVVISARE IL RESPONSABILE CHE HA ASSUNTO L’INCARICO DI ATTUARE LE MISURE DL PREVENZIONE INCENDI, LOTTA ANTINCENDIO, DI EVACUAZIONE, DI SALVATAGGIO, DI PRIMO SOCCORSO E COMUNQUE DI GESTIONE DELL’EMERGENZA.

ANALISI DEI RISCHI PER LA SICUREZZA E LA SALUTE: INDIVIDUAZIONE E VALUTAZIONE RISCHI DEL CANTIERE

N PERICOLO Probabilità Danno Rischio

1 Ustione del personale 1 3 3

2 Squarcio del confinamento 2 4 8

MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE

1

Chiunque debba operare con fiamme libere o possibili fonti di innesco sarà opportunamente formato e dotato di adeguati dispositivi di protezione individuale.

Ciascun Datore di Lavoro, unitamente al Piano di Emergenza ed Evacuazione, provvederà ad una valutazione del rischio incendio ai sensi del DM 10.03.98.

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2

All’esterno di ciascun confinamento sarà installato un adeguato numero di presidi antincendio (estintori) che verranno quotidianamente controllati dagli addetti alle emergenze.

Ciascun Datore di Lavoro provvederà a nominare ed a comunicare, unitamente al Piano di Lavoro, i nominativi degli addetti opportunamente formati ed individuati per la squadra antincendio.

Verranno inoltre elaborate specifiche procedure di dettaglio in merito al comportamento che gli addetti alla rimozione amianto dovranno assumere in caso di incendio all’interno di un’area confinata durante le operazioni di rimozione.

MISURE DI CONTROLLO E DI COORDINAMENTO

Verificare che l’impresa segua le procedure previste e mantenga efficienti i presidi antincendio.

NOTE

Ente di controllo:

Comando Provinciale dei VV.FF.

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2.3 Black-out

IMPRESE ESECUTRICI: Appaltatore e subappaltatore.

DESCRIZIONE

L’interruzione di energia elettrica causata da eventi non prevedibili interni o esterni al cantiere, può provocare una parziale interruzione di alimentazione ai macchinari ed agli impianti presenti in cantiere.

In particolar modo potrebbe essere interrotto il funzionamento degli estrattori a servizio di un’area confinata in attività.

SCELTE PROGETTUALI ED ORGANIZZATIVE

L’impresa esecutrice provvederà ad installare adeguati sistemi, quali gruppi elettrogeni e di continuità, per il mantenimento in servizio delle attrezzature a servizio del cantiere.

PROCEDURE

Il capo cantiere verificherà quotidianamente il mantenimento in efficienza dei sistemi atti a mantenere l’alimentazione elettrica in continuo, anche attraverso il controllo dello stato di conservazione dei sistemi di resistenza e di commutazione.

ANALISI DEI RISCHI PER LA SICUREZZA E LA SALUTE: INDIVIDUAZIONE E VALUTAZIONE RISCHI DEL CANTIERE

N PERICOLO Probabilità Danno Rischio

1 Mancanza di alimentazione elettrica ai presidi di sicurezza 1 4 4 MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE

1

Verrà predisposto adeguato sistema di continuità costituito da accumulatori di energia o gruppi elettrogeni opportunamente dimensionati e cablati alle varie attrezzature di cantiere.

MISURE DI CONTROLLO E DI COORDINAMENTO

Verificare l’effettivo collegamento degli impianti e delle attrezzature ad un adeguato sistema di mantenimento della tensione elettrica in continuo.

NOTE

Ente gestore:

Distretto di zona ENEL S.p.A.

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2.4 Agenti atmosferici

IMPRESE ESECUTRICI: Appaltatore.

DESCRIZIONE

La peculiarità dell’intervento e le caratteristiche climatiche dell’area geografica in cui l’intervento in progetto verrà eseguito, impongono la necessità di tenere in debita considerazione gli aspetti legati alle interferenze con le lavorazioni causate da agenti climatici, in particolar modo vento, pioggia e grandine.

SCELTE PROGETTUALI ED ORGANIZZATIVE

L’impresa esecutrice provvederà ad installare, in fase di inizio cantiere, un’idonea barriera di protezione, con funzione di “guscio” protettivo delle barriere di confinamento statico- dinamico, opportunamente ancorata alle opere provvisionali previste, nonché agli elementi fissi dell’immobile.

Tale “guscio” dovrà garantire un’adeguata protezione dei confinamenti attivi od in fase di allestimento, in particolare nei confronti degli agenti atmosferici, rappresentando inoltre un efficace contenimento in caso di accidentale dispersione di fibre verso l’esterno del confinamento.

PROCEDURE

Il capo cantiere verificherà quotidianamente e secondo la procedura descritta e codificata dall’impresa esecutrice il mantenimento in efficienza della protezione a “guscio”, anche attraverso il controllo dello stato di conservazione degli elementi costituenti tale apprestamento ed il loro ancoraggio agli elementi di sostegno.

ANALISI DEI RISCHI PER LA SICUREZZA E LA SALUTE: INDIVIDUAZIONE E VALUTAZIONE RISCHI DEL CANTIERE

N PERICOLO Probabilità Danno Rischio

1 Cedimento di parte del guscio con conseguente apertura del confinamento. 1 4 4 2 Collasso della struttura portante del “guscio” per condizioni climatiche estreme 1 4 4 MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE

1 Controllo periodico della struttura costituente il guscio di protezione da parte di personale esperto di cantiere.

2 Il guscio verrà poggiato su di un’adeguata struttura portante che sarà oggetto di studio e progetto, preliminarmente alla messa in opera.

MISURE DI CONTROLLO E DI COORDINAMENTO

Verificare la corretta realizzazione di una procedura per il controllo quotidiano della barriera, nonché la corretta esecuzione di studio e progetto per la messa in opera della struttura portante.

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2.5 Terremoto

IMPRESE ESECUTRICI: Appaltatore.

DESCRIZIONE

La peculiarità dell’intervento e le caratteristiche sismiche dell’area geografica in cui l’intervento in progetto verrà eseguito, impongono la necessità di operare tenendo in debita considerazione l’effetto che un evento sismico anche di lieve entità potrebbe provocare sulle opre provvisionali e sulle barriere costituenti il confinamento.

SCELTE PROGETTUALI ED ORGANIZZATIVE

L’impresa esecutrice provvederà a realizzare la struttura di confinamento con elementi caratterizzati da un adeguata elasticità a flessione e torsione. Gli elementi di ponteggio e le opere provvisionali saranno opportunamente ancorate ad elementi che possano garantire un’adeguata resistenza alle oscillazioni.

PROCEDURE

Il capo cantiere verificherà quotidianamente e secondo la procedura descritta e codificata dall’impresa esecutrice il mantenimento in efficienza delle strutture portanti del confinamento statico-dinamico.

ANALISI DEI RISCHI PER LA SICUREZZA E LA SALUTE: INDIVIDUAZIONE E VALUTAZIONE RISCHI DEL CANTIERE

N PERICOLO Probabilità Danno Rischio

1 Collasso del confinamento statico-dinamico 2 4 8

MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE

1 Verrà predisposta adeguata procedura d’intervento per la messa in sicurezza in emergenza dell’area a seguito di collasso strutturale del confinamento statico- dinamico.

MISURE DI CONTROLLO E DI COORDINAMENTO

Verificare l’effettivo realizzazione della procedura di intervento per messa in sicurezza di emergenza.

NOTE

Ente di controllo:

Protezione Civile c/o Provincia di Ancona

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3 ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE

3.1 Organizzazione del cantiere e recinzione IMPRESE ESECUTRICI: Appaltatore.

SCELTE PROGETTUALI ED ORGANIZZATIVE

L’area individuata come cantiere è situata tutta intorno al palazzo della Provincia. Presenta un discreta accessibilità per mezzo delle strade comunali denominate corso Stamira e via Palestro, ed in particolare in due punti individuati lungo queste strade ed evidenziati negli elaborati grafici allegati.

Generalità sulle installazioni di cantiere

Le installazioni di cantiere sono descritte nelle specifiche del Capitolato Speciale di Appalto e risultano integrate dai disegni allegati al Piano di Sicurezza e di Coordinamento.

Tutta l’area delle installazioni di cantiere e delle altre aree di lavoro sarà delimitata con reti o altri adeguati materiali conformi con le disposizioni relative alla sicurezza e all’impatto ambientale emanate dalle competenti Autorità secondo quanto descritto nel Capitolato Speciale di Appalto.

Operazioni preliminari

Prima di procedere all’organizzazione del cantiere, vanno verificate e controllate:

- le zone di passaggio e il loro fondo stradale per i mezzi di trasporto;

- le zone di stoccaggio con relativa consistenza per i materiali di accumulo;

- la posizione di eventuali cunicoli e tubazioni interrate;

- la presenza di linee elettriche aeree;

- la presenza di eventuali rischi provenienti dall’ambiente esterno.

Recinzioni

Tutta l’area di cantiere sarà opportunamente circoscritta con idonea e decorosa recinzione che costituisca solida barriera, provvista di luci di segnalazione lungo le strade. L’altezza, ove non prescritta da regolamenti comunali, sarà non inferiore a m 2,00. La recinzione non presenterà soluzioni di continuità che possano provocare danno alle persone o intrusione di estranei all’area di cantiere.

Si provvederà inoltre ad incaricare un servizio di sorveglianza dell’area di cantiere nelle ore in cui non sarà presente personale di cantiere.

Nel tavole allegate Piano di Sicurezza e Coordinamento saranno riportate le deviazioni provvisorie della strada che si rendono necessarie per l’esecuzione in sicurezza dei lavori oggetto dell’appalto.

Lungo tutto il perimetro del cantiere, a divisione del cantiere dalle aree destinate alla circolazione di mezzi privati, la recinzione sarà composta da una barriera spartitraffico tipo

“new-jersey” atta ad evitare l’accidentale invasione, da parte di mezzi privati, dell’area di cantiere.

E’ previsto inoltre il seguente tipo di recinzione (per posizione vedere elaborati grafici allegati):

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Provincia di Ancona Piano di Lavoro ex art. 256 D. Lgs. 81/08 Progetto Definitivo Gestione del rischio amianto Cod. prog. 570-06-1 Elaborato ED03 rev.03

Segnaletica

L’Appaltatore curerà la realizzazione e posa in opera di cartelloni secondo le dimensioni ed il modello che verrà ordinato dalla Committente (Provincia di Ancona) sui quali dovranno comunque in ogni caso essere indicati, in lettere chiaramente leggibili, gli estremi della concessione, il titolare della concessione, il nome dell’Impresa costruttrice, del Direttore dei lavori e del Coordinatore per la Esecuzione, i nominativi delle imprese subappaltatrici in ottemperanza alla Legge 19 marzo 1990, n. 55 e successive modificazioni ed integrazioni. I cartelloni dovranno riportare tutti i nominativi e le date richieste, e dovranno essere mantenuti aggiornati a cura dell’Appaltatore. I cartelloni e tutta la segnaletica di cantiere dovranno essere conformi a quanto riportato nel D.Lgs. 81/08, a quanto previsto dall’art. 21 del nuovo Codice della Strada e a quanto prescritto dalla normativa in materia di lavori pubblici.

La segnaletica di cantiere interna ed esterna specifica per attività di bonifica amianto verrà integrata con quanto previsto dal Piano di Sicurezza e Coordinamento.

Accesso al cantiere

Come visibile negli elaborati grafici allegati verrà realizzata un’entrata dedicata al personale di cantiere, ai visitatori ed al personale di controllo, ed una dedicata ai mezzi operativi in cantiere ed ai mezzi destinati al trasporto rifiuti in discarica.

Documenti dei mezzi e delle attrezzature che entrano in cantiere

Tutti i mezzi e le attrezzature che entrano in cantiere per operarvi saranno controllate preventivamente dall’Appaltatore che assocerà a ciascuna di esse una scheda che contrassegni l’avvenuto controllo e la eventuale periodicità delle future verifiche.

Le certificazioni, in originale o in copia, accompagneranno il mezzo o l’attrezzatura ed saranno esibite agli organi preposti alla vigilanza. L’originale dei certificati o dei libretti, qualora tenuti negli uffici aziendali e non in cantiere, potrà essere immediatamente inviata sul cantiere per essere esibita agli organi di vigilanza durante una visita ispettiva.

Opere provvisionali

L’Appaltatore eseguirà tutte le opere provvisionali necessarie per la realizzazione e la manutenzione dei confinamenti, oltre al mantenimento in sicurezza di tutta l’area di cantiere (bonificata e non).

Le principali opere provvisionali di ogni area di lavoro sono indicate a titolo di guida e di riferimento nelle tavole allegate al presente progetto definitivo.

L’Appaltatore pianificherà, per quanto possibile, le opere provvisionali nel rispetto delle localizzazioni e delle aree previste nei suddetti disegni.

Le opere provvisionali saranno completamente demolite, smontate e rimosse dai cantieri solo a fine lavori, salvo diversi accordi con il Committente, e comunque nel rispetto delle prescrizioni minime di sicurezza previste dalla normativa vigente in materia.

Le aree occupate dalle opere provvisionali, saranno lasciate completamente sgombre da qualsiasi residuo e riportate allo stato originario.

Impianti di illuminazione

Nelle zone di lavoro e di passaggio all’interno del cantiere, saranno predisposti appositi impianti di illuminazione fissi idonei al tipo di lavorazione ed alle caratteristiche ambientali nelle quali saranno installati.

In dipendenza del tipo di lavorazione da eseguire, dovranno essere rispettati i seguenti

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Provincia di Ancona Piano di Lavoro ex art. 256 D. Lgs. 81/08 Progetto Definitivo Gestione del rischio amianto Cod. prog. 570-06-1 Elaborato ED03 rev.03

valori minimi illuminamento.

DESTINAZIONE LUX Passaggi e tutti i punti accessibili 100

Per ogni posto di lavoro 100 Per lavori con pericoli specifici 200

Per lavori fini 300

Lampade di illuminazione

Le lampade elettriche di illuminazione fisse, dovranno essere di tipo a norma CEI con grado di protezione IP65 e protezione meccanica della lampadina.

Alimentazione degli impianti di illuminazione

L’alimentazione degli impianti di illuminazione dovrà essere fornita attraverso linee ordinarie e di riserva a commutazione automatica.

PROCEDURE

Organizzazione dell’area da destinare a cantiere, destinazione delle aree di servizio e di lavoro, realizzazione di recinzione di cantiere ed adempimenti legislativi.

ANALISI DEI RISCHI PER LA SICUREZZA E LA SALUTE: INDIVIDUAZIONE E VALUTAZIONE RISCHI DELLA LAVORAZIONE NEL CANTIERE

N PERICOLO Probabilità Danno Rischio

1 Investimento del personale di cantiere 2 3 6

2 Incidente stradale con invasione di

cantiere 2 4 8

MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE

1 Verranno predisposti adeguati percorsi con relativa segnaletica, in particolare atta al divieto di sosta o transito nella zona di carico e scarico.

2

Verrà predisposta idonea segnaletica temporanea in ottemperanza all’art. 21 del nuovo Codice della Strada.

La recinzione di cantiere sarà realizzata con blocchi di protezione in calcestruzzo denominati “new jersey”, resi solidali fra loro mediante opportune staffe di collegamento.

MISURE DI CONTROLLO E DI COORDINAMENTO

La direzione lavori, congiuntamente al personale della impresa esecutrice e della committente, verificherà che l’area di cantiere sia completamente interdetta ai non addetti ai lavori e che gli accessi siano correttamente segnalati e controllati da personale incaricato dell’impresa esecutrice.

NOTE

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Provincia di Ancona Piano di Lavoro ex art. 256 D. Lgs. 81/08 Progetto Definitivo Gestione del rischio amianto Cod. prog. 570-06-1 Elaborato ED03 rev.03

3.2 Aree di deposito temporaneo

IMPRESE ESECUTRICI: Appaltatore e Subappaltatori.

SCELTE PROGETTUALI ED ORGANIZZATIVE

Zone riservate al carico dei rifiuti insaccati in Big Bags per il conferimento in discarica ed allo scarico della merce in arrivo a servizio delle attività di cantiere.

SCELTE PROGETTUALI ED ORGANIZZATIVE

In fase di elaborazione del progetto definitivo si è scelto di individuare, quale area da destinarsi alle attività di deposito temporaneo, la porzione di cantiere ad ovest dell’immobile da bonificare, nella porzione di cantiere delimitata dalla facciata del palazzo che ospitava la precedente sede degli uffici della provincia.

L’area individuata risulta facilmente accessibile dai mezzi operativi e verrà adeguatamente protetta dagli agenti atmosferici, in particolare dalla pioggia e dal vento proveniente dal vicino porto.

All’interno di quest’area verrà realizzato il deposito temporaneo dei Big Bags, destinati alla discarica, opportunamente segnalato e delimitato con reti metalliche ed interdetto al personale non soggetto a controlli sanitari periodici.

PROCEDURE

Il capo cantiere verificherà che vengano utilizzate correttamente le zona riservate allo stoccaggio ed al deposito di materiali.

ANALISI DEI RISCHI PER LA SICUREZZA E LA SALUTE: INDIVIDUAZIONE E VALUTAZIONE RISCHI DELLA LAVORAZIONE NEL CANTIERE

N PERICOLO Probabilità Danno Rischio

1 Diffusione di fibre in prossimità dell’area di deposito Big Bags. 1 4 4 2 Diffusione di fibre durante le attività di deposito o carico sui mezzi. 2 4 8 MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE

1 Verrà eseguito un monitoraggio continuo delle aree destinate a deposito temporaneo così come previsto nell’elaborato ED09.

2

L’acceso all’area di deposito Big Bags durante le fasi di deposito o carico sul mezzo di trasporto sarà consentito solamente a personale di cantiere dotato di idonei DPI.

Per il confezionamento rifiuti si procederà come indicato nel presente progetto definitivo negli elaborati ED05 ed ED07, utilizzando solo Big Bags omologati UNI 13H 3Y.

Verrà verificata la stabilità del terreno prima di far accedere i mezzi di trasporto. I mezzi saranno utilizzata da addetti esperti.

Verrà sempre mantenuto in prossimità dell’area di movimentazione, durante le operazioni di carico o deposito, un aspiratore a filtri assoluti ed uno spruzzatore airless, con relativo serbatoio di soluzione incapsulante, pronti all’uso.

MISURE DI CONTROLLO E DI COORDINAMENTO

La Direzione Lavori, congiuntamente al personale della impresa esecutrice e della committente, verificherà le aree e la segnaletica predisposti.

NOTE

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Provincia di Ancona Piano di Lavoro ex art. 256 D. Lgs. 81/08 Progetto Definitivo Gestione del rischio amianto Cod. prog. 570-06-1 Elaborato ED03 rev.03

3.3 Visitatori

IMPRESE ESECUTRICI: Appaltatore.

SCELTE PROGETTUALI ED ORGANIZZATIVE

Qualora si prevedano visite numericamente significative in cantiere, sarà previsto un apposito Piano di Sicurezza per i Visitatori.

PROCEDURE

I visitatori saranno accompagnati da un Responsabile dell’Ufficio D.L. o della direzione di cantiere, che sarà responsabile del rispetto delle disposizioni del PSC da parte di questi, per tutto il tempo di permanenza in cantiere.

Verranno predisposte dall’appaltatore, in occasione di ogni visita da parte dei tecnici dell’organo di vigilanza, almeno 4 set completi di D.P.I., a disposizione del personale in visita, composte da: un facciale filtrante (FFP3), una tuta monouso in tessuto tipo tyvek con elastici a polsi e caviglie, un paio di sovracalzari monouso in tessuto tipo tyvek con elastico di chiusura, un paio di guanti in neoprene.

ANALISI DEI RISCHI PER LA SICUREZZA E LA SALUTE: INDIVIDUAZIONE E VALUTAZIONE RISCHI DELLA LAVORAZIONE NEL CANTIERE

N PERICOLO Probabilità Danno Rischio

1 Esposizione di personale estraneo al cantiere a fibre di amianto 1 4 4 MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE

1

Verranno predisposti adeguati percorsi con relativa segnaletica. Si procederà ad un attento controllo del gruppo assicurando un numero di accompagnatori sufficiente.

I visitatori dovranno seguire l’accompagnatore senza allontanarsi.

Verrà apposta un’appropriata segnaletica per impedire l’accesso alla zona di rimozione amianto a personale non soggetto a controlli sanitari periodici.

Il personale in visita verrà opportunamente informato, dal personale di cantiere e dalla Direzione Lavori, sulle modalità di accesso ed uscita dalle aree di confinamento attive.

MISURE DI CONTROLLO E DI COORDINAMENTO

Sono espressamente vietate le visite non autorizzate o in difformità alle procedure indicate.

NOTE

I visitatori devono essere adeguatamente formati ed informati, sugli aspetti riguardanti la loro sicurezza.

La formazione verterà sui seguenti argomenti: svolgimento della visita; percorso della visita e segnalazione; rischi del cantiere; evacuazione in caso di emergenza.

L’accompagnatore, che deve essere edotto sulle procedure di evacuazione per le emergenze predisposte dall’impresa, in caso di necessità deve coordinare le operazioni di evacuazione con il Responsabile della gestione delle emergenze.

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4 RISCHI INDOTTI DAL CANTIERE

4.1 Diffusione di inquinanti in atmosfera IMPRESE ESECUTRICI: Appaltatore.

DESCRIZIONE

La vicinanza dell’area di intervento a luoghi definiti “obbiettivi sensibili” quali: parchi pubblici, aree ad intenso traffico veicolare e pedonale, negozi ed uffici con costante permanenza di persone; impone la necessità di elevare il livello di attenzione rispetto ad un eventuale contaminazione delle aree circostanti il cantiere.

SCELTE PROGETTUALI ED ORGANIZZATIVE

In conformità a quanto indicato nell’allegato A alle linee guida della regione Marche, vengono identificate in fase progettuale due tipologie di aree definite:

- a “potenziale rischio intrinseco”, ovvero le zone interessate dalla dispersione di fibre derivanti direttamente dalle operazioni di assistenza all’area confinata, di trasporto dei materiali contenenti amianto insaccati e da eventuali emergenze causate dalla mancata integrità del confinamento nei casi eccezionali;

- a “potenziale rischio indotto”, ovvero le zone potenzialmente interessate dalla diffusione di fibre, determinata da eventi negativi prevedibili e non, con traiettorie che possono interessare obbiettivi sensibili.

A tal proposito vengono classificate come aree a “potenziale rischio intrinseco”:

1. il volume d’aria esterno al confinamento attivo contenuto comunque all’interno della protezione a “guscio”;

2. i percorsi utilizzati da mezzi e persone che intervengono direttamente nell’assistenza alle lavorazioni da effettuarsi in ambiente confinato;

3. le aree destinate alle unità di decontaminazione;

4. il deposito temporaneo dei rifiuti contaminati;

5. il deposito temporaneo di materiali lavati in attesa di restituzione;

6. il deposito di materiali utili alle lavorazioni.

Le aree classificate come a “potenziale rischio indotto” sono individuate nel volume d’aria circostante il cantiere attivo ed in un’estensione orizzontale delimitata dalla facciata degli edifici, prospicienti il cantiere, in corso Stamira, via Palestro e via Marsala.

Il committente provvederà per tempo ad un’accurata e programmata sensibilizzazione ed informazione verso il pubblico, per mezzo di incontri circoscrizionali, pubblicazioni su giornali locali, sito web, etc…

PROCEDURE

Il capo cantiere verificherà quotidianamente e secondo la procedura descritta e codificata dall’impresa esecutrice lo stato di conservazione dei teli costituenti il confinamento statico- dinamico, controllando in particolare l’efficienza degli elementi che costituiranno la congiunzione fra i teli stessi.

ANALISI DEI RISCHI PER LA SICUREZZA E LA SALUTE: INDIVIDUAZIONE E VALUTAZIONE RISCHI DEL CANTIERE

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Provincia di Ancona Piano di Lavoro ex art. 256 D. Lgs. 81/08 Progetto Definitivo Gestione del rischio amianto Cod. prog. 570-06-1 Elaborato ED03 rev.03

N PERICOLO Probabilità Danno Rischio

1 Diffusione di fibre aerodisperse all’esterno del confinamento attivo, entro l’area a

“potenziale rischio intrinseco”

2 3 6

1

Diffusione di fibre aerodisperse all’esterno dell’area di cantiere, entro l’area a

“potenziale rischio indotto” 1 4 4

MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE

1

La segnalazione dell’area totale (superfici, volumi, percorsi ed aree di deposito) verrà effettuata con cartelli monitori come previsto dall’art. 255 del D. Lgs. 81/08..

L’accesso a tali aree sarà interdetto a personale non abilitato e non soggetto a vigilanza sanitaria.

Risulterà attivo in rimozione un solo cantiere per volta ed all’interno di questo si dovrà prevedere una ulteriore suddivisione in 6 settori, compartimentati con teli in polietilene, atta a garantire una ulteriore riduzione del quantitativo di materiale potenzialmente contaminante.

Si provvederà ad effettuare un controllo costante ed attento, oltre che dal personale di cantiere dell’impresa esecutrice, anche da personale opportunamente formato della committente.

Verrà eseguito inoltre un monitoraggio continuo, oltre che dell’interno confinamento, anche delle aree circostanti il confinamento attivo e nelle aree di cantiere a servizio delle attività di rimozione (percorsi, unità di decontaminazione, aree di deposito rifiuti, etc…) così come previsto nell’elaborato ED09.

Nel caso di superamento dei valori di soglia, si procederà come previsto nell’elaborato ED09

2

Verrà eseguito un monitoraggio continuo delle aree circostanti il confinamento attivo e nelle aree di cantiere a servizio delle attività di rimozione (percorsi, unità di decontaminazione, aree di deposito rifiuti, etc…) così come previsto nell’elaborato ED09.

Nel caso di superamento dei valori di soglia, si procederà come previsto nell’elaborato ED09

MISURE DI CONTROLLO E DI COORDINAMENTO

La direzione lavori, unitamente al personale incaricato della committente, provvederà a controllare che venga messa in atto una procedura di verifica quotidiana dello stato di conservazione dei teli.

L’appaltatore si attiverà al fine di inviare, al committente ed ai tecnici ASL, entro le 24 ore successive al campionamento, i risultati delle analisi sulle fibre aerodisperse effettuate secondo il programma dei monitoraggi.

NOTE

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Provincia di Ancona Piano di Lavoro ex art. 256 D. Lgs. 81/08 Progetto Definitivo Gestione del rischio amianto Cod. prog. 570-06-1 Elaborato ED03 rev.03

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ALLEGATO 1

Elaborati grafici.

EG01 – aree a potenziale rischio intrinseco ed aree a potenziale rischio indotto

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