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Disney ancora sotto accusa

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Academic year: 2022

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Disney ancora sotto accusa

I progressisti e gli attivisti arcobaleno stanno cercando in tutti i modi di educare i bambini ad adottare uno stile di vita radicale conforme all’agenda LGBTQ ed ora la Disney ha deciso di dichiarare la sua totale disponibilità per il raggiungimento di questo scopo. Questo si deduce dai gruppi di discussione tra i genitori impegnati nell’osservazione didattica statunitense ed europea. In un video trapelato di una riunione interna della Disney, i dirigenti Disney si sono vantati apertamente dei loro piani per introdurre sempre più indottrinamento LGBTQ+ nei loro cartoni animati per bambini.

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https://www.francescopaolotondo.com/prodotto/23466/

Latoya Raveneau, produttrice esecutiva della Disney, ha detto di avere la totale libertà di promuovere la sua “per niente segreta agenda gay” nei cartoni animati. Ha inoltre affermato di “non aver paura di far baciare due personaggi” all’interno dei film per bambini. Ecco un esempio scioccante: nel prossimo film della Disney, Buzz Lightyear (dall’amata serie di film per famiglie Toy Story), ha deciso di far inserire in primo piano un bacio lesbo fra due donne.

La verità è che la Walt Disney che abbiamo imparato a

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conoscere e ad amare nella nostra infanzia pare non esista più, secondo i membri dell’organizzazione “Citizen go”.

Firmando la petizione al CEO della Disney, Robert Chapek, comunicandogli che smetterai di comprare i prodotti Disney, i servizi di streaming e di frequentare i parchi Disney a meno che non mettano fine al loro adescamento e indottrinamento dei bambini, la Ong internazionale Citizen to go si predispone a far breccia nel portafogli dell’azionariato Disney per un cambiamento di rotta narrativa e visiva.

E non appena firmato, si viene esortati ad inoltrare la email di diffida e minaccia ai propri amici e familiari. Ci vorrà una tempesta di indignazione da tutto il mondo per porre fine alla folle propaganda LGBTQ della Disney, secondo i promotori dell’iniziativa.

Le armi dei cittadini vengono affilate ora che e’ dilagante l’indignazione pubblica nei confronti della palingenesi della tv, con il corollario di cinema e web. Evitare di comprare prodotti Disney, almeno fino a quando non porranno fine al loro adescamento e attivismo LGBTQ e’ una clava di fronda s p a c c i a t a d a C i t i z e n g o , a l l a D i s n e y . S o l o c o s ì i simpatizzanti di questo gruppo conservatore ed antiabortista si reputano in grado di far capire agli amministratori Disney, che la direzione ideologica che hanno intrapreso è contraria agli interessi delle famiglie e dunque ai loro interessi.

La ritrovata apertura della Disney all’agenda LGBTQ arriva dopo che il governatore della Florida, Ron DeSantis, ha a p p r o v a t o u n a l e g g e p e r p r o t e g g e r e i b a m b i n i dall’indottrinamento dell’ideologia gender nelle scuole.

Di conseguenza, l’amministratore delegato della Disney, Robert Chapek, e alcuni dei suoi più stretti collaboratori, hanno deciso di guidare una nuova carica per entrare direttamente nelle case delle famiglie e farsi principali promotori dell’educazione LGBTQ e gender.

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“Ho sentito una specie di impulso, la sensazione di non dover aver paura di far baciare quei due personaggi. Aggiungo stravaganze LGBTQ ovunque posso”, ha detto la Raveneau.

“Nessuno ha mai cercato di fermarmi”.

Il presidente aziendale della Disney, Karey Burke, ha sfacciatamente dichiarato che vorrebbe che il 50% dei personaggi Disney fossero LGBTQ+ o di altre minoranze politiche.

Naturalmente, questi sedicenti progressisti e attivisti (inclusi quelli appena citati della Disney) non si preoccupano affatto del diritto fondamentale e sacrosanto di libertà educativa dei genitori nei confronti dei propri figli, a detta di uno degli amministratori di Citizen go. A loro non importa, anzi, molti genitori sono di intralcio al loro progetto di colonizzazione ideologica imposta dalla loro agenda nei confronti dei più indifesi, i bambini.

È un fatto: Disney intende indottrinare i bambini nelle fasi più vulnerabili del loro sviluppo nel silenzio assenso delle alte sfere burocratiche e religiose.

La cosa assurda è che vogliono farlo con i tuoi soldi (quelli che spendi per acquistare i loro prodotti e per assistere ai loro film e spettacoli) afferma Arsuaga responsabile di Citizen go.

La promozione di contenuti ideologici LGBTQ da parte di Disney non è nuova a CitizenGO, anche se il resto del mondo sta iniziando solo ora a notarlo (grazie soprattutto al lavoro di denuncia che abbiamo svolto da associazioni di cittadini

“consapevoli”.

Nel 2019, oltre 1 milione di genitori e cittadini preoccupati di tutto il mondo hanno firmato la petizione di CitizenGO dopo che Disney ha ospitato il suo primo evento Gay Pride a Parigi, in Francia. Nonostante il totale delle firme che ha rapidamente raggiunto la soglia di 1,5 milioni, i dirigenti

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Disney hanno preso l’amata fiaba di Cenerentola nello spettacolo dei Muppet Babies e l’hanno trasformata in una fiaba transgender, dove la principessa in realtà era un maschio travestito che fingeva di essere una donna.

Le campagne della ong Citizen go sono state l’unica voce per le famiglie stanche del fatto che la Disney spinga l’agenda politica gender e degli attivisti LGBTQ radicali nei loro prodotti per bambini, e questo ha fatto sì che gli investitori iniziassero a preoccuparsi perché sanno che la Disney non può permettersi di perdere le famiglie.

Per anni, CitizenGO ha lanciato l’allarme sul crescente attivismo LGBTQ+ della Disney. Ora la voce si sta diffondendo, e gli addetti ai lavori che sono amici dei valori della famiglia dicono che c’è un crescente malcontento all’interno della compagnia… e temono che i genitori smetteranno di dare soldi alla Disney.

Stanno attizzando un fuoco così luminoso che all’interno della Disney – dal CEO Robert Chapek fino all’ultimio investitore – non potranno a lungo continuare con questa prospettiva.

Comprare prodotti Disney oggi è come finanziare le campagne di George Soros o di Alessandro Zan, Monica Cirinnà e Vladimir Luxuria. Non c’è molta differenza, afferma un collaboratore italiano di Citizen go.

Ignacio Arsuaga, responsabile europeo di Citizen go, asserisce che quando si affronta un gigante come la Disney, 1,5 milioni d i f i r m e n o n s o n o s u f f i c i e n t i p e r c u i a u s p i c a u n a contropropaganda social con l’obiettivo di presentare ai piani alti Disney tre milioni di firme ed una sorta di embargo cittadino alla principale multinazionale dell’intrattenimento al mondo.

Maggiori informazioni:

Vittoria Lgbt, Disney riporta il bacio gay nel film Lightyear

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(ANSA)

https://www.ansa.it/sito/notizie/cultura/cinema/2022/03/21/vit t o r i a - l g b t - d i s n e y - r i p o r t a - i l - b a c i o - g a y - n e l - f i l m - lightyear_4432d77d-e1df-4d77-b17b-139aa89f63f2.html

Disney si piega al politically correct: metà personaggi saranno gay (Il Giornale)

https://www.ilgiornale.it/news/mondo/disney-si-piega-political ly-correct-met-personaggi-lgbt-2022702.html

“Woke” Disney, o dell’ipocrisia di svezzare il pupo con la brigata arcobaleno (Tempi)

https://www.tempi.it/woke-disney-lgbt/

Riferimenti

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